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Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />

La rivelazione <strong>che</strong> il cuore di Matteo l’aveva scelta per un desiderio d’amore,<br />

provocò in Livia una così intensa e sublime emozione, da renderla incapace di dire<br />

una parola, persino di esprimere la gioia <strong>che</strong> traspariva dai suoi occhi.<br />

I due giovani si trovarono inquieti, innamorati or<strong>ma</strong>i,<strong>ma</strong> cauti nell’esserne<br />

coscienti, nel timore di dire qualcosa di stonato, <strong>che</strong> rovinasse tutto.<br />

Si limitarono a guardarsi caldamente negli occhi ed a fingere di non avere intuito<br />

<strong>che</strong> i loro volti si erano sensibilmente arrossiti.<br />

Ripresero poi a parlare, <strong>ma</strong> di argomenti estranei al loro languore sentimentale.<br />

Compresero <strong>che</strong> quelle po<strong>che</strong> e meravigliose parole e quelle pure emozioni non<br />

dovevano essere turbate, <strong>ma</strong> ri<strong>ma</strong>nere così com’erano in quei meravigliosi<br />

momenti.<br />

Potevano forse pensare <strong>che</strong> fossero fugaci?<br />

Tutti gli eventi, lieti e dram<strong>ma</strong>tici <strong>che</strong> vissero ebbero un’infallibile bussola, infatti,<br />

in quell’indimenticabile incontro dei loro cuori.<br />

Il giorno dopo,alle prime ore del pomeriggio,Livia si recò all’indirizzo indicato sul<br />

biglietto lasciatole da Matteo.<br />

Si trovò davanti ad un palazzo tutto vetri occupato da una ditta esportatrice di<br />

specialità alimentari per l’infanzia.<br />

Venne ricevuta dal capo del personale,cui il padre di Matteo aveva segnalato la sua<br />

richiesta di un impiego a tempo parziale.<br />

La visita fu alquanto breve : le vennero chieste le notizie essenziali sugli studi<br />

fatti,sui diplomi conseguiti ed accertata le sue attitudini e disponibilità a svolgere<br />

l’attività di corrispondente.<br />

Ritenute soddisfacenti le sue risposte, le venne precisato l’orario <strong>che</strong> avrebbe<br />

dovuto osservare e l’ammontare della retribuzione <strong>che</strong> le sarebbe stata corrisposta.<br />

Una stretta di <strong>ma</strong>no e Livia, veramente lieta ed an<strong>che</strong> stupita <strong>che</strong> la sua assunzione<br />

fosse avvenuta in pochi minuti e senza incontrare la mini<strong>ma</strong> difficoltà, se ne tornò a<br />

casa per dare la buona notizia al padre,ancora in cassa integrazione.<br />

Un solo pensiero la turbò un poco.<br />

“ Il padre di Matteo deve essere un uomo molto importante,molto influente e di<br />

godere della <strong>ma</strong>ssi<strong>ma</strong> considerazione in quella società : sono stata ricevuta con il<br />

<strong>ma</strong>ssimo riguardo come se fossi chi sa chi …mentre sono solo una povera<br />

studentessa,figlia di operaio..<br />

Il mio compagno non avrà certo vita facile,quando il padre capirà <strong>che</strong> il figlio ha<br />

voluto aiutarmi,certo per bontà, <strong>ma</strong> più ancora per amore. Aiutare<br />

l’innamorata,figlia di un operaio,poi! “.<br />

Ma non ci pensò più. Rivide Matteo tutte le <strong>ma</strong>ttine,all’Università. Parte del<br />

pomeriggio era al lavoro,in quella ditta e parte la dedicava allo studio,fino a sera<br />

tarda.<br />

In pochi mesi riuscì a metter da parte il necessario per pagare l’arretrato delle tasse<br />

e, contemporaneamente, a non far <strong>ma</strong>ncare il necessario per vivere in due : quel<br />

poco <strong>che</strong> portava a casa il padre,infatti, sarebbe bastato a <strong>ma</strong>la pena per lui.<br />

Matteo,da parte sua,si sentiva tranquillo e con le idee più chiare di quelle <strong>che</strong> pri<strong>ma</strong>,<br />

stentando a <strong>ma</strong>turarsi,lo rendevano timido ed insicuro.<br />

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