Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />
Questa specie di litania,di sproloquio ---pensava ---non l’avrebbe certo messo in<br />
imbarazzo proprio ora <strong>che</strong> il travaglio spirituale degli ultimi giorni,la conoscenza di<br />
Livia e quelle prime verità apparsegli in un mondo <strong>che</strong> ancora non conosceva,<br />
avevano cominciato a modificare il suo modo di pensare.<br />
E’ vero,<strong>ma</strong>m<strong>ma</strong> –le avrebbe risposto—nell’Università c’<strong>è</strong> di tutto. Ci sono ancora i<br />
figli delle famiglie per bene, dalla borsa consistente, <strong>ma</strong> guarda caso ne ho trovato<br />
tanti altri <strong>che</strong> mi sembrano addirittura migliori, an<strong>che</strong> se devono far sacrifici per<br />
pagare le tasse.<br />
Guarda Livia,per esempio : ha studiato e studia non per salire al nostro livello o per<br />
far concorrenza a chissà chi,<strong>ma</strong> per migliorare la propria posizione, per sé stessa,<br />
<strong>ma</strong> più ancora per sostenere il padre <strong>che</strong> vive in cattive acque per merito della tua<br />
classe eletta.<br />
Nessuno mi monta la testa,<strong>ma</strong>m<strong>ma</strong> : <strong>è</strong> la mia testa <strong>che</strong> comincia a ragionare in<br />
modo diverso da quello in cui avete voluto sempre <strong>che</strong> ragionasse.<br />
E non mi pento,non mi preoccupo di questo cambiamento : sento solo la necessità<br />
di portarlo fino in fondo.<br />
Questi pensieri stabilizzarono quella salutare energia, <strong>che</strong> stava sempre più<br />
prendendogli il posto alle abituali apatia e sua introversione.<br />
Posò il giornale e da quel momento non abbassò più gli occhi davanti allo sguardo<br />
della <strong>ma</strong>dre. Non lo avrebbe poi più abbassato, an<strong>che</strong> davanti a quello del padre.<br />
A cena,quella sera,il padre gli comunicò la notizia:<br />
“Matteo,in quella nuova azienda di cui ti avevo parlato tempo fa e di cui faccio<br />
parte del consiglio di amministrazione, cercano una corrispondente a tempo<br />
parziale.<br />
Ho parlato del caso <strong>che</strong> ti interessa : la tua compagna di studi,se vuole,potrà<br />
presentarsi di <strong>ma</strong>ttina all’indirizzo, con il nominativo della persona cui dovrà<br />
rivolgersi, <strong>che</strong> ti lascerò sulla mia scrivania.<br />
Sarai contento,spero!”<br />
Il giovane,<strong>che</strong> si era in buona parte liberato dei pensieri <strong>che</strong> gli avevano arrovellato<br />
la mente fino a poco pri<strong>ma</strong>,rispose pacatamente e con contenuto entusiasmo:<br />
“ Ti ringrazio,papà. Riferirò quanto pri<strong>ma</strong> la buona notizia all’interessata. Penso<br />
<strong>che</strong> la proposta faccia al caso suo”.<br />
Non aveva aggiunto una parola di commento alla notizia, <strong>che</strong> invece gli aveva fatto<br />
tanto piacere.<br />
Non voleva dimostrare al padre <strong>che</strong> la cosa gli stesse troppo a cuore.<br />
Era meglio –pensava—dimostrarsi riservato,al meno per il momento.<br />
Sentiva il bisogno di riflettere ancora su tanti problemi <strong>che</strong> si era improvvisamente<br />
trovato davanti.<br />
Tanto più <strong>che</strong> intuiva <strong>che</strong> sarebbe arrivato il tempo, forse presto, di scontrarsi<br />
idealmente con i genitori.<br />
Congelò, pertanto,il suo atteggiamento così com’era apparso quella sera an<strong>che</strong> al<br />
padre,durante la cena e proseguì senza timori o remore nel suo addentrarsi in una<br />
nuova visione della realtà.<br />
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