Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

Prefazione
Ricchezza, povertà, ma è l’amore che comanda
Due giovani, Matteo e Livia,si incontrano all’Università.
Matteo è figlio di un ricco finanziere, Livia di un operaio in cassa integrazione.
Il giovane si sente attratto da Livia e dalla sua visione ideale della vita e se ne
innamora e comincia a non condividere più il modo di pensare dei genitori.
Matteo abita in una lussuosa villa con i massimi conforti e numerosa servitù,
mentre Livia e ciò lo fa riflettere, abita in un piccolo appartamento nella misera
periferia.
Il contrasto con i genitori non tarda a manifestarsi : a Livia è persino interdetto
entrare nella loro residenza.
A Matteo viene pure scelta la futura moglie ed anche questa circostanza
rafforza nel giovane la volontà di essere lui il responsabile delle proprie scelte
sia nel non proseguire l’attività di finanziere del padre, che nell’unirsi a Livia che
ama veramente e di cui condivide anche le idee politiche e del modo di concepire
la vita.
Un’aspra lotta sindacale, in una grande industria di cui il padre di Matteo è un
importante azionista e in cui il padre di Livia interviene per sottrarre il finanziere
alla reazione degli operai, provoca un certo ripensamento da parte di quest’ultimo.
Il senso di umanità che contraddistingue Matteo e Livia è sempre
presente nelle vicende descritte nel romanzo e fa nascere la speranza che anche
i più gravi contrasti possano essere risolti dalla forza dell’amore.
indice
3