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Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />

Livia porta Matteo in un mondo <strong>che</strong> non conosceva<br />

Matteo rivide Livia,all’Università.<br />

Era serena ed ancora più dolce.<br />

Non era più frettolosa,all’uscita.<br />

Alle volte rallentava il passo e si attardava persino, se non sentiva dietro di sé<br />

Matteo <strong>che</strong> l’inseguiva,lo aspettava.<br />

E vissero giorni assai intensi,i due giovani.<br />

Matteo non nascondeva più il suo amore e lei,pur non dandogli<br />

corda, dimostrava di gradirlo, di esserne lieta. Ma era guardinga:<br />

chi le stava accanto,di cui sentiva certi battiti del cuore, apparteneva ad un mondo<br />

delle idee diverso dal suo.<br />

Diverso solo nella vita dello spirito?<br />

No,assolutamente no:an<strong>che</strong> nell’agire,di certo.<br />

Aveva conosciuto la vita dura e sofferta dei genitori ed era quindi<br />

cresciuta cosciente di una realtà ingrata,ingiusta, da modificare<br />

integralmente,nel profondo della sua causa pri<strong>ma</strong>. Il padre la<br />

considerava addirittura da rivoluzionare,questa realtà.<br />

I genitori le avevano insegnato an<strong>che</strong> ad a<strong>ma</strong>re<br />

la vita,il prossimo,la solidarietà con i sofferenti ed i diseredati,la<br />

tolleranza, <strong>ma</strong> an<strong>che</strong> a combattere il siste<strong>ma</strong> da cui avevano origine<br />

tanti <strong>ma</strong>li,tanti pericoli,tante ingiustizie. Combattere fer<strong>ma</strong>mente<br />

questo siste<strong>ma</strong>, <strong>ma</strong> senza odio verso i suoi paladini, anch’essi da<br />

ritenersi sue vittime : così le aveva insegnato il padre.<br />

Matteo invece,non per sua colpa,aveva una visione<br />

del mondo addomesticata, propinatagli dai genitori e comunque<br />

più <strong>che</strong> suggerita,impostale dall’ambiente, dalla classe sociale,in cui<br />

si trovava a vivere.<br />

Cominciò a conoscere la realtà solo quando ebbe a<br />

conoscere Livia e la vita <strong>che</strong> conducevano gli esseri simili a lei e a<br />

suo padre, a tutti coloro <strong>che</strong> vivevano del proprio lavoro e per di più<br />

nei limiti di una struttura sociale ben definita e assediata dalla cinica<br />

forza di un potere, <strong>che</strong> aveva la pretesa di renderla immutabile,<br />

suscettibile soltanto di modifi<strong>che</strong> di facciata.<br />

E tante furono le verità <strong>che</strong> venne a conoscere<br />

dall’accompagnarsi spiritualmente ad una compagna semplice,priva<br />

di pregiudizi, <strong>ma</strong> <strong>che</strong> ben intuiva e sentiva l’avversione contro un<br />

potere <strong>che</strong> si arrogava il diritto di tenersi in <strong>ma</strong>no le sorti di chi, per<br />

stare al mondo, era costretto a vendere il proprio lavoro.<br />

Aveva sempre ignorato,Livia, le delizie <strong>che</strong><br />

rallegravano l’esistenza di quella società cui Matteo apparteneva.<br />

E neppure sapeva <strong>che</strong> il danaro aveva una tale<br />

forza da influire sul decorso della vita e da poter persino risolvere<br />

problemi fondamentali dell’uomo : quali per esempio quelli relativi<br />

alla continuazione della specie, nei casi di particolari preclusioni ed<br />

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