Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />
Alla intuibile intenzione del padre, di sottoporlo ad un trattamento psicologico<br />
sgradito,come se lui fosse un minorato psichico, reagì con una considerazione di un<br />
certo vigore,<strong>che</strong> fece nel proprio intimo:<br />
“Singolare, quasi pietosa la mia posizione in famiglia : sia la <strong>ma</strong>dre <strong>che</strong> il padre<br />
vogliono impadronirsi persino dei miei pensieri ed il padre,addirittura, pretende <strong>che</strong><br />
io cancelli i miei per far posto ai suoi,nel mio spirito. Debbo assoggettarmi ancora a<br />
questi arbitri? Mi spiace,proprio no, e cominciando da questo momento. Costi quel<br />
<strong>che</strong> costi”.<br />
An<strong>che</strong> la <strong>ma</strong>dre era un poco tesa.<br />
Sapeva <strong>che</strong> quando erano a tavola la pri<strong>ma</strong> parola spettava al <strong>ma</strong>rito <strong>che</strong><br />
difficilmente tardava a farsi sentire avendo sempre qualcosa da comunicare o da<br />
rilevare.<br />
Ma quel silenzio <strong>che</strong> perdurava,non prometteva nulla di buono.<br />
Uberto –pensava –aveva evidentemente notato,come era capitato a lei, <strong>che</strong> il Matteo<br />
di quel giorno era diverso dal solito.<br />
La diversità poi non era tanto nell’umore quanto nell’atteggiamento : il ragazzo<br />
aveva di solito un atteggiamento remissivo,deferente,lieto dell’arrivo della <strong>ma</strong>dre o<br />
del padre da cui si attendeva un incoraggiamento, una parola <strong>che</strong> lo confortasse e<br />
gli desse quel piccolo aiuto quotidiano, di cui aveva bisogno per superare<br />
gradualmente la sua cronica timidezza.<br />
Quel giorno,invece,l’accoglienza di Matteo era stata diversa. Aveva salutato il<br />
padre come lo avrebbe fatto chiunque: con voce franca e parole chiare e precise,<br />
come se fosse sicuro del fatto suo e <strong>che</strong> l’arrivo del padre non gli avrebbe<br />
mini<strong>ma</strong>mente provocato quella soggezione di cui solitamente era un poco succube.<br />
Ed an<strong>che</strong> in Matteo,davanti a quel silenzio <strong>che</strong> perdurava, le considerazioni non<br />
furono po<strong>che</strong>.<br />
La sua timidezza,ed i genitori lo sapevano, aveva un <strong>che</strong> di patologico ed originata<br />
da un senso di frustrazione e di inferiorità <strong>che</strong> si era <strong>ma</strong>nifestata sin dalla tenera età.<br />
I genitori non avevano però capito di essere loro stessi la causa di quella sorta di<br />
psicastenia del figlio : an<strong>che</strong> il medico curante aveva adombrato questa ipotesi. Ma<br />
non era certo facile convincere due persone autoritarie e dalle idee al <strong>ma</strong>ssimo<br />
radicate,come i suoi, di dargli più libertà e di permettergli di decidere an<strong>che</strong> nei<br />
piccoli problemi secondo le sue preferenze, il suo punto di vista.<br />
Sin da bambino, era stato invece costretto a parlare,<strong>ma</strong>ngiare,giocare non nei modi<br />
in cui avrebbe desiderato, voluto, <strong>ma</strong> secondo idee grette, an<strong>che</strong> se <strong>ma</strong>nifestate con<br />
una vernice di amorevole generosità.<br />
An<strong>che</strong> nello scegliere, coltivare una passione artistica od uno sport, non poté quasi<br />
<strong>ma</strong>i dir la sua : i genitori decidevano al posto suo e con una tale severità <strong>che</strong> lui<br />
doveva solo adattarsi al loro volere.<br />
Nello scegliere l’indirizzo degli studi,non aveva nemmeno espresso le sue<br />
preferenze : decise il padre e lui si trovò come un passero spaurito in<br />
quell’Università in cui si trovava circondato da tanti giovani, <strong>ma</strong> an<strong>che</strong> da tante<br />
ragazze.<br />
Col <strong>ma</strong>turare nell’età, all’ultimo anno della Facoltà, cominciò a sentire, nel suo<br />
intimo, la necessità di far emergere dal suo spirito delle idee,delle sensazioni,<br />
ancora confuse perché a lungo represse, <strong>ma</strong> <strong>che</strong> gli si facevano sentire<br />
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