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Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />

“ Mam<strong>ma</strong>,quello <strong>che</strong> si pensa non sempre risulta così chiaro,preciso,ordinato da<br />

poter venir fuori dalla nostra mente. Cosa vuoi <strong>che</strong> pensi? A tante cose,allo studio,<br />

all’ Università,ai compagni,a quelli <strong>che</strong> ho visto questa <strong>ma</strong>ttina”.<br />

“Compagni? Non sarà forse una compagna, con chi hai parlato questa <strong>ma</strong>ttina?”.<br />

Incredibile!---pensò Matteo—mia <strong>ma</strong>dre ha proprio una bella tempra,come dice<br />

mio padre : con il suo abituale sospettare di tutto, riesce quasi sempre ad avvicinarsi<br />

alla realtà. Questa volta bisogna risponderle a tono.<br />

“Nel mio corso vi sono più ragazze <strong>che</strong> ragazzi. Quando mi fermo a parlare con<br />

qualcuno,pertanto,vi sono più probabilità <strong>che</strong> lo faccia con una compagna. E allora?<br />

Non ricordo bene : questa <strong>ma</strong>ttina ho parlato un po’ con tanti compagni,tra cui le<br />

ragazze non erano po<strong>che</strong>”.<br />

Si pentì subito di avere dato questa risposta. Sua <strong>ma</strong>dre, ben la conosceva, intuiva<br />

sempre tutto,an<strong>che</strong> quello <strong>che</strong> si voleva tener per sé. E infatti si sentì dire:<br />

“Ho capito,Matteo. La compagna dev’esser stata carina. Mi meraviglia però <strong>che</strong> tu<br />

sia tornato a casa pri<strong>ma</strong> del solito. Non l’hai accompagnata perché non ti ha dato<br />

retta?”.<br />

“Senti,<strong>ma</strong>m<strong>ma</strong>! La tua fantasia non ha limiti! Non la potresti usare per qualcosa<br />

d’altro? Non ti viene in mente <strong>che</strong> io possa pensare ai miei studi,alla mia<br />

preparazione,al mio futuro?”.<br />

La risposta di Matteo era stata piuttosto secca e la <strong>ma</strong>dre cercò di rimediare:<br />

“Certo,può essere così Matteo. Sarà proprio così. Ma ora fammi un poco<br />

attenzione : il disordine <strong>che</strong> vi <strong>è</strong> in questa stanza, lo trovi an<strong>che</strong> nelle altre : nelle<br />

camere, nello studio,in sala da pranzo,in guardaroba, nella saletta da gioco dove al<br />

bridge viene sempre un sacco di mie ami<strong>che</strong> e in tutte le altre.<br />

Bisogna quindi trovare una soluzione.<br />

La nuova cameriera non ce la fa da sola, il cameriere oltre a curar la tavola <strong>è</strong><br />

occupato col giardino e quindi, an<strong>che</strong> se la stiratrice viene tutti i giorni,occorre<br />

trovare un’altra cameriera,<strong>che</strong> non sia grezza però, come ce ne sono in giro. Ecco il<br />

mio proble<strong>ma</strong>,<strong>che</strong> <strong>è</strong> an<strong>che</strong> il tuo e di tuo padre”.<br />

Matteo non sapeva cosa rispondere an<strong>che</strong> perché gli era subito venuta in mente la<br />

situazione di Livia.<br />

Il suo pensiero venne però interrotto dal rumore di un’auto <strong>che</strong> stata percorrendo il<br />

giardino e stava avvicinandosi alla casa.<br />

La <strong>ma</strong>dre, <strong>che</strong> l’aveva preceduto nell’avvicinarsi alla finestra per guardar fuori, gli<br />

disse :<br />

“ Vai a metterti un po’ in ordine <strong>che</strong> <strong>è</strong> arrivato tuo padre : quest’oggi,non ti sei visto<br />

allo specchio? Sei spettinato, hai la forfora sul collo,la cravatta <strong>è</strong> tutta storta, non sai<br />

nemmeno di pulito. Corri!”.<br />

Matteo aveva fatto a tempo a vedere <strong>che</strong> una lussuosa auto, probabilmente della<br />

società in cui il padre aveva fatto recentemente un importante investimento, si era<br />

fer<strong>ma</strong>ta e<br />

<strong>che</strong> l’autista,inchinandosi, apriva la portiera… Non altro perché la <strong>ma</strong>dre l’aveva<br />

preso per un braccio per fargli premura di salire in camera a mettersi a posto.<br />

La signora conosceva bene la severità del <strong>ma</strong>rito e voleva dimostrarsi di essere, in<br />

ogni occasione, all’altezza del suo rango.<br />

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