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Anno 2 – Numero 19 – Maggio 2011 - Il Giullare

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Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009<br />

Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita<br />

<strong>Anno</strong> 2 - <strong>Numero</strong> <strong>19</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2011</strong><br />

Miss<br />

Le vere<br />

siamo NOI<br />

MONTECATINI IN LIZZA PER ELEGGERE LA BELLEZZA ITALIANA<br />

“Ma da vent’anni le donne più corteggiate in città sono le straniere”<br />

Denny Mendez, nostra rappresentante del concorso, è di S.Domingo<br />

A UZZANO ABBATTUTE LE BARRIERE<br />

Grazie a “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” nuovo percorso per i disabili<br />

SPECIALE NOTTI TRICOLORE<br />

Tutto quello che accade a LAMPORECCHIO il 3-4-5 giugno


a pescia<br />

Bar Caffè Novecento <strong>–</strong> Via Amendola, 31<br />

Caffè <strong>Il</strong> Melograno <strong>–</strong> Via Fiorentina, 40<br />

Anna Rita Gioielli <strong>–</strong> Via L. Andreotti, 13<br />

Bar La Chiave d’Argento <strong>–</strong> Piazza della Maddalena, 1<br />

Edicola Heffler Bianca <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 69<br />

Edicola Cutsodontis Emanuele <strong>–</strong> Via C. Battisti, 2<br />

Bar Benvenuti <strong>–</strong> Piazza San Francesco, 13<br />

Bar Centrale <strong>–</strong> Via L. Andreotti, 38<br />

Bar La Tazza d’Oro <strong>–</strong> Piazza XX Settembre, 14<br />

Bar Pulter <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 90<br />

Gelateria La Baracchina <strong>–</strong> Piazza XX Settembre, 7<br />

<strong>Il</strong> Caffè Sotto I Portici <strong>–</strong> Piazza del Mercato, 18<br />

Bar F.G <strong>–</strong> Via C. Battisti, 17<br />

Bar Pasticceria Hibiscus <strong>–</strong> Via S. D’Acquisto, 1<br />

Bar Sport <strong>–</strong> Piazza Santo Stefano, 2<br />

Bar Tabacchi Giuntoli <strong>–</strong> Via Di Campo, 108<br />

Bar Capricorno <strong>–</strong> Via Della Stazione, 26<br />

Novobar <strong>–</strong> Via C. Battisti, 55<br />

Pasticceria Jolly <strong>–</strong> Via G. Mazzini, 41<br />

Ristorante Cecco <strong>–</strong> Viale F. Forti, 96-98<br />

Comune di Pescia <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 1<br />

Bar L’Angolo del Caffè <strong>–</strong> Via Degli Alberghi, 83<br />

Associazione Pubblica Assistenza <strong>–</strong> Piazza XX Settembre, 11<br />

Gelateria <strong>Il</strong> Pinguino <strong>–</strong> Via C. Battisti, 147<br />

Ristorante Pucci <strong>–</strong> Via L. Andreotti<br />

Enoteca Malucchi <strong>–</strong> Via L. Andreotti<br />

Bar Havana <strong>–</strong> Via Galeotti, 48<br />

Edicola Nieri <strong>–</strong> Piazza della Maddalena, 12<br />

Edicola Modaro Antonio <strong>–</strong> Piazza della Maddalena, 6<br />

Ospedale Pescia<br />

Trec <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 103<br />

Betty Bar <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 41<br />

Tabaccheria Pagni <strong>–</strong> Piazza Mazzini, 2<br />

Edicola Tabacchi Malentacchi <strong>–</strong> Via Borgo della Vittoria, 4<br />

Caffè D’Angolo <strong>–</strong> Borgo della Vittoria, 1<br />

Black Jack <strong>–</strong> Via Alberghi, 91<br />

Bar Ge&Ge <strong>–</strong> Via Colle del Lupo, 54<br />

Wenge’ <strong>–</strong> Via S. D’acquisto, 53<br />

Ta-My <strong>–</strong> Via del Castellare, 36<br />

Croce Rossa Toscana <strong>–</strong> Via del Castellare, 40<br />

Cartoleria Del Moro <strong>–</strong> Via Alberghi, 46<br />

Takabanda Bar <strong>–</strong> Via Zei, 1<br />

Pasticceria Toscana <strong>–</strong> Viale Marxoni, 17/a<br />

Servizio Taxi Stazione <strong>–</strong> Via della Stazione, 9<br />

Ristorante Bon Ton <strong>–</strong> Via del Castellare, 74<br />

A.S.D. PesciaUzzanese <strong>–</strong> Via degli Alberghi, 95


Noi Giullarizziamo<br />

...e voi?<br />

31 maggio 2009<br />

31 maggio <strong>2011</strong><br />

“Giullarizzare” è un neologismo, che sta ad indicare un mondo. <strong>Il</strong> mondo<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Andrea Spadoni - aspadoni@ilgiullare.com<br />

CAPO REDATTORE<br />

Diletta Severi - dseveri@ilgiullare.com<br />

REDAZIONE<br />

Roberto Grazzini<br />

Jacqueline Monica Magi<br />

Lorenzo Benedetti<br />

Simeone Clamori<br />

Antonio Pileggi<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Maurizio Carrara<br />

Rocky Rossini<br />

Alessandra De Paola<br />

Maurizio Iamartino<br />

Federico Liberati<br />

Maurizio Innocenti<br />

Antonella Gramigna<br />

Linda Samoni<br />

FOTOGRAFIA<br />

Cristiano Bianchi - cbianchi@ilgiullare.com<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />

Eva Bugiani - ebugiani@ilgiullare.com<br />

STAMPA<br />

Tipografia Toscana - Ponte Buggianese, Pistoia<br />

SOCIETÀ EDITRICE<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong> Editore srl<br />

Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009<br />

Redazione de “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” - Via Ugolino da Montecatini, n. 2<br />

51016 Montecatini Terme (PT)<br />

email: info@ilgiullare.com<br />

“<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” è visibile anche online all’indirizzo www.ilgiullare.com<br />

Cerca “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” su Facebook<br />

Vuoi fare pubblicità su <strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>?<br />

Chiamaci al 334 .225<strong>19</strong>74<br />

de “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>”, appunto. Ed anche il mio. Mondi che da due anni coincidono<br />

perfettamente. GIuLLARIzzARE nOn SIGnIFICA<br />

SOLTAnTO SCRIvERE: SIGnIFICA InCOnTRARE<br />

PERsonE, conoscERE lE loRo sToRIE; sI-<br />

GnIfIca cREaRE EVEnTI, PaRToRIRE IdEE. vuol<br />

dire rincorrere il tempo (e, soprattutto, farsi rincorrere), cercare notizie,<br />

scovarle e diffonderle. significa creare aggregazione: giullarizzo<br />

con Andrea, il mio direttore, giullarizzo in giro con<br />

Cristiano, durante i nostri mille servizi. Giullarizzo<br />

con Eva, nei giorni convulsi di chiusura del giornale.<br />

E, ancora, con Federico, e con tutti i collaboratori;<br />

con Rocky, quando ci sono da sbrigare tutte le pratiche<br />

amministrative e burocratiche; giullarizzo con<br />

i nostri sponsor, parte integrante di questo progetto<br />

che due anni fa mi ha fatto innamorare. c’ero, quel<br />

giorno di fine maggio alla presentazione ufficiale al caffè Gambrinus.<br />

Per caso - come succedono di solito le cose più belle della vita <strong>–</strong> mi<br />

sono proposta alla redazione di allora. Una collaborazione continua,<br />

ma esterna. cresciuta nei mesi, insieme all’affezione (ma sarebbe più<br />

corretto dire, amore) per un giornale che, come un bambino, ho visto<br />

crescere sotto i miei occhi. E poi, la svolta: l’interesse attivo di Maurizio,<br />

che ha realizzato <strong>–</strong> senza retorica spicciola <strong>–</strong> il mio sogno fanciullesco.<br />

Giullarizzare è diventato un lavoro: duro, intenso, gratificante, stressante.<br />

Ma lo amo, quindi va bene. <strong>Il</strong> progetto <strong>–</strong> anche se ormai, più che<br />

progetto è realtà <strong>–</strong> è sotto gli occhi di tutti: un giornale frizzante, graficamente<br />

accattivante, curato maniacalmente. che come un figlio, dà una<br />

miriade di pensieri, di preoccupazioni ed altrettante gioie, soddisfazioni,<br />

gratificazioni. Perché è bello sentirsi chiedere, per strada: “Ma quando<br />

esce il giornale?”. E’ bello aprire la posta, e trovare mail su mail di persone<br />

che vogliono partecipare, che invitano, che ci vogliono essere su<br />

questo giornale. E’ bello quando uno sponsor rinnova un contratto, o<br />

quando uno nuovo entra nella famiglia. Perché, poi, alla fine, giullarizzare<br />

è anche questo: stare in famiglia. non è un caso che in questa<br />

piccola dichiarazione, celebrativa di due anni d’amore, abbia chiamato<br />

tutti per nome: mancanza né di rispetto né di presa di coscienza che<br />

esistono dei ruoli, anche in un piccolo caso editoriale come “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>”.<br />

Ma so che nessuno si offenderà di questo. E continueremo a giullarizzare.<br />

Per noi, e per voi.<br />

Diletta Severi


in questo numero<br />

IL DIRETTORE<br />

Andrea Spadoni<br />

Figlie di<br />

Denny<br />

Mendez<br />

non so perché, ma nella vita mi è sempre piaciuto<br />

osare. L’ho fatto anche stavolta. Mentre il<br />

giornale sta andando in stampa, a Montecatini<br />

gira voce che, forse, il sogno di Miss Italia potrebbe<br />

infrangersi. allora perché dedicare una<br />

copertina a questo tema? Perché Montecatini è<br />

più bella di saint Vincent e perché noi crediamo<br />

che, alla fine, la nostra ridende città termale,<br />

sarà la sede delle prefinali e della finale nazionale<br />

di Miss Italia. Sappiamo che il sindaco Giuseppe<br />

Bellandi, insieme al suo staff, hanno lavorato<br />

alla perfezione per centrare questo obiettivo ed<br />

è molto apprezzato dalla patron Patrizia Mirigliani.<br />

Probabilmente, quando queste pagine<br />

saranno in giro per la Valdinievole e Pistoia, la<br />

notizia sarà già ufficiale e diremo: ci abbiamo<br />

indovinato. Tuttavia vogliamo sottolineare<br />

un particolare: chi ha<br />

scatenato l’ormone qua dalle<br />

nostre parti sono state quelle<br />

donne che abbiamo ribattezzato<br />

“Russe”, ma che arrivano da<br />

molti paesi: Romania, Russia, albania,<br />

Ucraina, Ungheria e chi piu’ ne ha più ne metta.<br />

Molte lavorano di notte, nei night club, alcune<br />

finiscono nella prostituzione, ma ci sono anche<br />

quelle che si sono costruite una vita onesta,<br />

una famiglia, un’attività. chi sono quindi le vere<br />

Miss? La nostra prima rappresentante è Denny<br />

Mendez, incoronata nel <strong>19</strong>96, Miss di colore,<br />

originaria di santo domingo, che, guarda caso,<br />

è cresciuta proprio a Montecatini.<br />

7<br />

10<br />

11<br />

12<br />

14<br />

17<br />

18<br />

22<br />

24<br />

25<br />

41<br />

44<br />

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47<br />

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50<br />

51<br />

52<br />

53<br />

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60<br />

62<br />

64<br />

66<br />

67<br />

facce da copertina<br />

dialoghi<br />

la testimonianza<br />

il reportage reale<br />

i dati sulla strada<br />

no allo sballo<br />

stonature<br />

appello per daniela<br />

sindaco per un giorno<br />

chicche<br />

speciale notti tricolore<br />

effetto giullare<br />

il talento ai tuoi piedi<br />

c’è stato<br />

mondo IHO<br />

eventi<br />

verso la giostra <strong>2011</strong><br />

glamour<br />

gioielli<br />

moda mare <strong>2011</strong><br />

hair styling<br />

fitness<br />

a scuola di cibo<br />

giramondo<br />

pistoia nel basket<br />

timeout<br />

la promozione<br />

terra rossa<br />

piatto ricco<br />

news<br />

Viale Forti Francesco 96/98 - Pescia - Telefono 0572 477955<br />

maggio <strong>2011</strong>


Adriana Marin<br />

27 anni<br />

nata a valenii de Munte (Romania)<br />

Professione<br />

Stilista per capelli<br />

Dell’Italia le piace<br />

Cucina e mentalità<br />

Dell’Italia non le piace<br />

I razzisti<br />

E’ sposata con Alberto Delisa<br />

vive a Ponte Buggianese<br />

Viola Damo<br />

23 anni<br />

nata a Fier (Albania)<br />

Professione<br />

Operaio<br />

Dell’Italia le piace<br />

Mentalità aperta<br />

Dell’Italia non le piace<br />

Le persone fredde<br />

E’ single<br />

vive ad Altopascio (località Badia)


Altro che Miss Italia<br />

Le più belle siamo noi<br />

L’ 8 agosto 2006, un articolo pubblicato<br />

da “<strong>Il</strong> foglio” di Giuliano ferrara, portava<br />

questo titolo: “La Toscana e il<br />

Viagra, storia di un amore sbocciato<br />

grazie alla rivoluzione delle russe”. ne<br />

riportiamo uno stralcio, l’inizio, che ci sembra calzare<br />

a pennello quella che da molti anni è la realtà della<br />

cittadina termale.<br />

“Altro che Stalin, a noi ci ha rovinato Krusciov<br />

con la kukuruza, la fissazione per le pannocchie<br />

di grano, raccontava il compagno Igor ai turisti di<br />

Pistoia, in vacanza a Mosca per gli scambi culturali<br />

in tempi di glasnost. Ai pistoiesi, invece li ha rovinati<br />

quel viaggio li’: la scoperta delle russe, delle<br />

moldave, delle ucraine, financo delle uzbeke. Alte,<br />

belle, bionde, occhi di ghiaccio, puppe a pera; roba<br />

da sturbo che reggerla tutti i giorni un aiutino serve.<br />

Senza contare il vantaggio della lingua: parlano a<br />

malapena due parole di italiano ergo piu’ di tanto<br />

non possono scocciare. In Toscana sono arrivate a<br />

decine, a centinaia, a migliaia e si sono accomodate,<br />

quasi tutte, a Montecatini Terme. Che vuoi, le acque<br />

per la gastrite allo stabilimento Tettuccio non interessavano<br />

piu’ a nessuno, gli alberghi per le vacanze<br />

e le case erano sempre vuoti e siccome business is<br />

business “a qualcuno - dicono i proprietari - bisognava<br />

affittare”. Una rivoluzione, tanto che sei anni<br />

fa, mentre seduti nei caffe’ i maschi si intrattenevano<br />

con le belle dell’est, rigorosamente dopo le cinque<br />

del pomeriggio, le mogli indigene tentavano la restaurazione<br />

delle casalinghe. Inviperite iniziarono<br />

a tempestare di lettere i quotidiani locali, per protestare<br />

contro l’indecenza della nuova Gomorra”.<br />

In quegli anni ne parlarono tutti di Montecatini come<br />

la città delle Russe (intese come donne dell’est: romene,<br />

albanesi e originarie di qualsiasi stato dell’ex<br />

Unione sovietica), della prostituzione, dei night club.<br />

Fui proprio io a occuparmi del caso insieme agli inviati<br />

di “lucignolo”, canale 5. <strong>Il</strong> primo fu l’Espresso<br />

che con il titolo “Montecatini, Vodka e Via-<br />

Andrea Spadoni<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

Non dimenticatevi<br />

le ragazze dell’Est<br />

P7/facce da copertina<br />

gra”, lanciò la bomba. <strong>Il</strong> giornalista Giancarlo dotto<br />

era incuriosito dai pulmini dei locali notturni che, sotto<br />

gli occhi di tutti, facevano salire le ragazze, vestite a<br />

festa in ogni punto del centro cittadino. Da quei giorni<br />

a oggi, nonostante gli sbandieramenti di guerra a<br />

questa economia sommersa che forse, finora, ha fatto<br />

il bene di tutti, ma non della città, poco è cambiato.<br />

se si stimavano 3000 ragazze nel 2003/2004, oggi,<br />

quasi due lustri più avanti, i numeri sono simili, senza<br />

contare l’andirivieni di clandestini di ogni nazionalità.<br />

Quello che è diverso è invece il loro inserimento nella<br />

società: di tante belle straniere arrivate nel nostro<br />

territorio (non solo a Montecatini, ma in tutta la Valdinievole<br />

e Pistoia), alcune hanno scelto un’altra vita,<br />

non per forza quella del night club, o peggio, della<br />

prostituzione. alcune, anche dovendo superare momenti<br />

critici, si sono costruite un futuro, una famiglia,<br />

hanno un lavoro onesto, figli che oggi vanno a scuola<br />

e crescono insieme ai nostri. Ma, lo stesso, restano<br />

le donne più affascinanti, più belle, più ricercate che,<br />

all’inizio del terzo millennio rendevano, in particolare<br />

Montecatini, la città del desiderio. <strong>Il</strong> paradosso è che<br />

oggi pare in dirittura di arrivo la possiblità che Montecatini<br />

Terme diventi la città di Miss Italia.<br />

che ne penseranno loro? le “Russe”? Per questo,<br />

nelle nostre pagine, abbiamo voluto raccontare due<br />

storie, quella di adriana e quella di Viola. due belle ragazze,<br />

una romena e una albanese. arrivate entrambe<br />

tanti anni fa in Italia per costruirsi un futuro, una<br />

vita dignitosa. Due ragazze come tante altre che si<br />

sono trovate a combattere e che potevano scegliere<br />

di sfruttare la loro bellezza. non lo hanno fatto: hanno<br />

cercato altro, mantenendo fede ai propri valori. così<br />

le abbiamo scelte come nostre Miss, dimostrando<br />

che il nostro territorio è ormai terra di straniere. Ma, in<br />

fondo, anche loro, non sono tutte uguali.


“<strong>Il</strong> mio sogno?<br />

Pettinare le Miss”<br />

Adriana vive a Ponte Buggianese,<br />

è sposata, ha una<br />

figlia e fa la parrucchiera<br />

adriana la incontriamo a chiesina Uzzanese, nel<br />

suo negozio “Bio Hair studio”, centro dove rifarsi il<br />

look, per donne e uomini, inaugurato nel febbraio<br />

di quest’anno. E’ stata una scommessa vinta.<br />

“Gli affari vanno bene, vedo un incremento continuo<br />

della clientela. Sono felice perché mi sto<br />

facendo conoscere per come lavoro e per la mia<br />

serietà”. accanto a lei c’è il marito, alberto delisa,<br />

con il quale si è sposata il 20 maggio 2006 e insieme<br />

hanno messo al mondo una bellissima bambina:<br />

francesca natalì. <strong>Il</strong> loro è il quadretto di una<br />

famiglia felice, ma non sono mancati i momenti<br />

difficili. “Sono arrivata in Italia nel 2003, spinta dal<br />

mio ex fidanzata romeno che viveva qua. Avevo il<br />

diploma di liceo e volevo studiare, ma la mia famiglia<br />

era povera. Così avevo pensato di stare in<br />

Italia, lavorare e pagarmi gli studi”. Ma non è stato<br />

un percorso semplice. “Con un permesso da<br />

turista in tasca, valido tre mesi, ho iniziato a fare<br />

di tutto per mantenermi: ho lavorato in un bar, ho<br />

fatto le pulizie, quello che capitava. Cercavo, pero’,<br />

qualcuno che mi assumesse per avere un permesso<br />

di soggiorno. Le parole erano tante, ma i fatti,<br />

purtroppo, non c’erano”. Adriana racconta che nei<br />

momenti più difficili, ha vissuto anche in una roulotte<br />

con il fidanzato romeno. Era clandestina e credeva<br />

di avere il futuro compromesso per sempre.<br />

“Mi sono trasferita a Pescara perché un’amica mi<br />

aveva consigliato di lavorare per una famiglia di<br />

anziani. Sono rimasta lì un po’ attendendo questo<br />

benedetto contratto di lavoro per avere i documenti.<br />

Ma, anche in questo<br />

caso, tutte le speranze<br />

si sono infrante. Mi<br />

hanno licenziata e sono<br />

rimasta in mezzo a una<br />

strada. Solo grazie a<br />

degli amici, sono riuscita<br />

a tirare avanti”. nel<br />

frattempo, a un battesimo,<br />

aveva conosciuto<br />

alberto, suo futuro<br />

marito. “Ci sentivamo<br />

per telefono. Lo chiamai<br />

anche per metterlo<br />

al corrente di quello<br />

che mi era accaduto.<br />

Mi fece venire a Ponte<br />

P8/facce da copertina<br />

Buggianese ospite a casa sua. Parlammo. Decidemmo<br />

di stare insieme, ma il problema erano di<br />

nuovo i documenti. Dovevo tornare in Romania<br />

per un periodo e poi venire in Italia ed essere assunta.<br />

Tornata nel mio paese mi bloccarono. Un<br />

timbro sul passaporto mi vietava di tornare in Italia<br />

per dieci anni. Sembrava tutto finito. Io e Alberto<br />

tentammo l’impossibile. Poi ce l’abbiamo fatta. Sei<br />

mesi dopo sono venuta a vivere a Ponte Buggianese.<br />

Poco piu’ tardi ci siamo sposati. Ora sono<br />

felice”. lavorativamente, adriana, ha dovuto fare<br />

tanti sacrifici: “Avevo una scelta da fare: studiare<br />

psicologia o fare la parrucchiera che era una mia<br />

passione. Così scelsi di imparare la professione e<br />

iscrivendomi all’accademia Polverini di Firenze. Tre<br />

anni di studi e stage, lavoro a Forte dei Marmi e poi<br />

a Montecatini. Fino all’apertura del negozio. Ho conosciuto<br />

tante mie compaesane romene che, una<br />

volta arrivate in Italia, hanno scelto un’altra strada<br />

andando a lavorare nei locali notturni. Mi hanno<br />

detto che non potevano fare nient’altro.<br />

Non è vero, basta avere un po’ di spirito di<br />

sacrificio e l’Italia ti dà le opportunità per<br />

costruirsi una vita onesta. Se, pero’, vuoi i soldi<br />

facili e pensi che quello ti faccia felice, puoi solo<br />

pensare a quella possibilità. Anch’io nei momenti<br />

piu’ difficili potevo finire in qualche brutto giro, piuttosto<br />

tornavo in Romania per sempre”. Oggi Adriana,<br />

a proposito di Miss Italia, ha un altro sogno da<br />

realizzare: “All’accademia mi sono preparata per<br />

lavorare sulle pedane. Se viene a Montecatini, mi<br />

piacerebbe preparare le acconciature alle candidate<br />

Miss Italia”. Tutto è possibile.


“Le più carine<br />

sono in Albania”<br />

Viola è nata a Fier, vicino<br />

a Valona, lavora come<br />

operaio ed è ancora single<br />

Viola è figlia di uno dei profughi della storica traversata<br />

del ’91. suo padre, infatti, vent’anni fa,<br />

da solo, raggiunse le coste dell’Italia con il primo<br />

gommone che attraversò l’adriatico in direzione<br />

Brindisi. “Papà è venuto in Italia per poter garantire<br />

una vita migliore alla sua famiglia. Era partito senza<br />

un progetto, senza documenti, come moltissimi<br />

altri connazionali. In Albania non c’era (e non c’è)<br />

futuro. Anche se trovi lavoro, al massimo, il salario<br />

è di 300/400 euro al mese. E anch’io, una volta<br />

completate le scuole dell’obbligo ho raggiunto mio<br />

padre in Italia”. lo ha fatto dieci anni fa, nel 2001.<br />

Per Viola, all’inizio, non è stato facile ambientarsi.<br />

“I primi tempi sono stati difficili: dovevo decidere<br />

come costruire il mio futuro: andare a scuola o<br />

lavorare. Ho scelto di guadagnare uno stipendio<br />

perché ne avevo bisogno, così sono andata in una<br />

fabbrica di sandali. Ora lavoro in un magazzino del<br />

settore delle maniglie delle porte. Nel frattempo ho<br />

fatto la scuola per parrucchiera, ma il bisogno di<br />

indipendenza e avere uno stipendio, mi obbliga a<br />

restare dove sono”. A starci insieme è uno spasso<br />

ed è una ragazza carina: “Non ho mai pensato<br />

di prendere altre strade. Non giudico nessuno.<br />

Ognuno fa ciò che vuole.<br />

Credo dipenda dall’educazione<br />

che ci hanno trasmesso<br />

le famiglie. Io preferisco<br />

l’onestà”. E’ vero che le<br />

straniere sono più belle delle<br />

italiane? “Non lo posso dire,<br />

ma fidati, almeno per quanto<br />

riguarda l’Albania, credo che<br />

qua siano arrivate quelle più<br />

brutte. Se vai a farti un giro<br />

nella mia nazione resti senza<br />

parole”. viola ci ringrazia<br />

e, dopo l’intervista, ci liquida<br />

velocemente: “Scusate,<br />

devo andare a lavorare”. Ma<br />

un sogno ce l’hai? <strong>–</strong> le chiediamo:<br />

“Quando ero bambina<br />

volevo fare la hostess<br />

di volo. Ma oggi credo che<br />

sia tardi. C’è da studiare. A<br />

proposito, Andrea, perché<br />

non mi fai fare il provino per il<br />

Grande fratello?”.<br />

“<strong>Il</strong> concorso<br />

può far bene<br />

alla città.<br />

Ve lo dice una<br />

Miss diventata<br />

una modella”<br />

P9/facce da copertina<br />

Sono più che felice che “Miss Italia” possa arrivare<br />

a Montecatini. Io, nel 2004, fui chiamata dai Mirigliani<br />

a vestire la fascia di “Prima Miss dell’anno”,<br />

cosa che mi diede la possibilità di entrare direttamente<br />

tra le 100 finaliste del concorso.<br />

Partecipai solamente alla serata del veglione di Capodanno<br />

dove venni presentata da Carlo Conti su<br />

Rai Uno e successivamente a Pieraccioni, ma rifiutai<br />

Salsomaggiore.<br />

sono passati 7 anni, nei quali ho lavorato come<br />

modella: mi hanno vestita, truccata, imbalsamata,<br />

inventata, colpita, allargata, ristretta, misurata, ingannata<br />

e rivelata. Sono stati sette anni di viaggi<br />

e contaminazioni artistiche, meccaniche, culturali e<br />

umane. Poi, alla fine, torno a casa a fare le cure termali<br />

e scopro che le Terme ci sono e non ci sono.<br />

che storia è questa? Quindi, se “Miss Italia” serve<br />

a far rigorgogliare queste acque ben venga. “5000<br />

lire per un sorriso” si chiamava il concorso prima<br />

della Seconda guerra mondiale e sponsorizzava la<br />

marca di un dentifricio. L’ideatore era un pubblicitario<br />

amico di Maria Josuè del Belgio, moglie di<br />

Umberto, iI Re d’italia. Mentre Umberto II cerca di<br />

sostenere la situazione tra chiesa, esercito e mandato,<br />

la moglie si intrattiene con un pubblicitario,<br />

concepisce un figlio in svizzera e si inventa un concorso<br />

di bellezza. se ancora esiste Miss Italia, vuol<br />

dire che esistono sempre crocerossine e soldati<br />

anche se sotto un ottica diversa.<br />

Beatrice Maestrini


UOMINI E DONNE<br />

MARTE CONTRO<br />

Tempo fa, esattamente nel <strong>19</strong>92, comparve in libreria<br />

un libro che ebbe un enorme successo, fu stampato<br />

e ristampato in molte lingue. <strong>Il</strong> titolo è diventato un ritornello<br />

nei modi di dire: “Gli uomini vengono da Marte<br />

le donne da Venere”, scritto da John Gray, edito in<br />

Italia da Rizzoli. <strong>Il</strong> libro affrontava i rapporti di coppia e le<br />

loro problematicità, che spesso sono le problematicità<br />

che si respirano in ogni famiglia, si, perché in genere,<br />

ma non sempre, le famiglie si fondano sull’unione di<br />

una coppia uomo-donna. Tralasciando qui le problematiche<br />

delle famiglie omosessuali concentriamoci sui<br />

problemi delle famiglie etero. La verità che questo libro<br />

afferma è, secondo me, una verità così profonda da<br />

risultare talvolta scontata: uomo e donna sono profondamente<br />

diversi, ontologicamente diversi. la lotta che<br />

le donne hanno dovuto portare avanti per affermare i<br />

VENERE<br />

propri diritti negli ultimi cento anni ci ha fatto, talvolta,<br />

dimenticare o volutamente occultare queste differenze,<br />

differenze che sono profonde, attinenti alla natura<br />

dell’essere. La “cura” intesa come l’occuparsi degli altri,<br />

dei figli, del marito, degli anziani è sicuramente una<br />

caratteristica femminile (notate che ho detto femminile,<br />

non appartenente alle donne, poi vedremo la differenza)<br />

così come il femminile lavora e si muove basandosi<br />

sulle “relazioni” (una psicoanalista ha definito femminile<br />

la mafia, organizzata su relazioni familiari in senso lato,<br />

si veda silvia di lorenzo, “la grande madre mafia”,<br />

Pratiche, Milano, <strong>19</strong>96). <strong>Il</strong> maschile è sicuramente più<br />

improntato sul potere e sul risultato.<br />

allE donnE InTEREssano I sEnTIMEnTI, all’UoMo l’EffIcIEnza dEl<br />

PoTERE. la donna PoRTa lE aRTI, l’UoMo la GUERRa, così coME VEnERE<br />

E MaRTE. l’UoMo aMa col sEsso, la donna aMa col cUoRE.<br />

LE RICERCHE ARCHEOLOGICHE HAnnO DIMOSTRATO CHE nEL MEDITER-<br />

RanEo nEolITIco VI ERano lE cITTà sEnza MURa, cITTà dEdITE alla<br />

BEllEzza, l’aRTE, GoVERnaTE da donnE E cHE VEnERaVano la dEa.<br />

L’ARRIvO DEI POPOLI MASCHILI GuERRIERI DALL’ASIA PORTò IL DIO E LA<br />

GUERRa, lE cITTà InIzIaRono a GUERREGGIaRE fRa loRo InVEcE cHE<br />

a colTIVaRE lE aRTI, nacQUE la cIV<strong>Il</strong>Tà ModERna.<br />

Precisiamo un fatto: si parla su due livelli, livello di uomo<br />

e donna e livello di maschile e femminile. <strong>Il</strong> maschile<br />

ed il femminile sono differenti aspetti dell’energia e il<br />

loro fondersi in differenti dosi connota l’essere uomo o<br />

donna. nella donna prevale l’aspetto femminile, quello<br />

della cura, del sentimento, ma non è assente la capacità<br />

organizzativa, razionale, mentale. nell’uomo prevale<br />

l’aspetto maschile, del potere, del raziocinio, ma<br />

non è assente una parte femminile legata ai sentimenti.<br />

nell’immaginario maschile incredibilmente l’uomo è<br />

dedito ai sentimenti, sa amare in modo assoluto, ne<br />

sono pieni i libri ed i film…penso alla saga di Twilight, lo<br />

stesso signore degli anelli, Titanic, l’ultimo dei Mohicani<br />

e molti altri. nella vita reale le donne si lamentano<br />

continuamente della scarsa capacità di amare degli<br />

uomini. Per secoli la storia si è snodata senza uno degli<br />

attori: la donna non aveva alcun diritto di espressione.<br />

Questo ha impoverito il mondo, ma ha reso facile la<br />

vita all’uomo: sconfitte le città senza mura, relegate le<br />

donne nell’ombra, cancellata la dea, l’uomo ha creato<br />

un mondo al maschile, in cui non poteva che trovarsi<br />

a suo agio. La famiglia non poteva avere alcun problema:<br />

dove vi è la dittatura e il solo primo attore recita un<br />

Scrivete a Jacqueline Monica Magi<br />

all’indirizzo email info@ilgiullare.com<br />

monologo non possono esserci contrasti, problemi o<br />

contestazioni. <strong>Il</strong> recupero da parte della donna dei propri<br />

diritti l’ha riportata sul palcoscenico della famiglia, il<br />

monologo è diventato un dialogo e l’uomo, disabituato<br />

al confronto, privato del suo punto fermo, l’assoluto<br />

potere, è entrato in crisi, una profonda crisi da cui non<br />

sa uscire, non può uscire. occorre trovare il dialogo<br />

fra i due poli, il maschile ed il femminile, Marte e Venere,<br />

l’uomo e la donna. Va fatto ora che si è pattuito<br />

la eguaglianza fra uomo e donna. Partendo da uguali<br />

diritti e uguali posizioni possiamo iniziare a dialogare, a<br />

confrontarci, a tentare di capirci, capire le nostre differenze<br />

e i nostri punti comuni per sostituire alla guerra<br />

fra i sessi la collaborazione fra i sessi. L’uomo potrà<br />

esprimere quei sentimenti profondi che sicuramente<br />

possiede ma tiene nascosti quasi con vergogna e la<br />

donna potrà godere di un uomo completo nei suoi<br />

aspetti maschile e femminile e portare alla società il suo<br />

contributo in ogni campo. Potrebbe anche mostrare gli<br />

aspetti più competitivi e meno dolci del proprio essere.<br />

<strong>Il</strong> mondo sarebbe più ricco e la collaborazione fra i sessi,<br />

fra Venere e Marte, porterebbe, forse, a far rinascere<br />

le città senza mura.<br />

di Jacqueline Monica Magi<br />

Giudice del Lavoro al<br />

Tribunale di Livorno e Scrittrice


due bambini padre<br />

separato Fare il sentirsi padre<br />

meno<br />

Dopo<br />

soli<br />

una separazione<br />

necessità<br />

è una vera missione<br />

mancanza genitore<br />

Per “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>”, questo mese ha scritto un<br />

piccolo imprenditore edile di Montecatini,<br />

Alessandro Giannoni, 45 anni, che ci racconta<br />

la sua difficile storia di padre separato.<br />

“Mi sono separato due anni fa dopo un matrimonio<br />

di 15 anni, ho due bambini (una femmina di<br />

5 anni e un maschio di 10) e da un po’ di tempo<br />

scrivo per il sito internet www.bambinonaturale.it<br />

con lo scopo di condividere esperienze per sentirsi<br />

meno soli, confrontarsi e diventare babbi migliori.<br />

Inizio così il racconto della mia storia, sostenendo<br />

che le separazioni sono tutte decisamente simili,<br />

pur sviluppandosi lungo percorsi sostanzialmente<br />

diversi. Alcune, oggettivamente, possono apparire<br />

inevitabili, penso a quelle contaminate da violenze,<br />

dipendenze, oppure a quelle scaturite da unioni<br />

senza fondamenta. La mia, invece, la potrei<br />

definire un “lutto”, inteso come<br />

bisogno, mancanza, necessità, e fa<br />

parte di una maggioranza silenziosa.<br />

Non c’è genitore, amico, psicologo che possa riuscire<br />

nell’intento di far immaginare come sarà la<br />

tua vita senza tutto quello che avevi prima. Io non<br />

sono affatto sicuro di aver fatto quello che era in<br />

mio potere per evitare la separazione, ma forse,<br />

cosa ancor più determinante e negligente, è averlo<br />

fatto senza crederci completamente, quasi fosse<br />

per placare la coscienza nel momento in cui, guardandoti<br />

dentro, avresti potuto dire: ci ho provato.<br />

E pensare che tra i tanti difetti, veri o presunti, che<br />

mi vengono attribuiti, frequentemente c’è quello di<br />

prendere sempre troppo sul serio le cose, cioè di<br />

non essere mai leggero e un po’ superficiale. <strong>Il</strong> dolore,<br />

prima latente, fastidioso, irritante poi profondo,<br />

logorante, struggente, che ha portato con se<br />

lacrime copiose e amare, notti insonni e giorni senza<br />

senso, l’ho provato quando si stava arrivando<br />

alla decisione, in un turbinio di domande, speranze,<br />

Alessandro Giannoni<br />

P11/la testimonianza<br />

frustrazioni, costantemente diviso tra ciò che ero e<br />

quello che avrei voluto essere, tra ciò che avevo e<br />

quello che avrei voluto avere. Tutto questo avveniva<br />

con la presenza dei miei due meravigliosi bambini.<br />

<strong>Il</strong> mistero della vita che si materializza con la nascita<br />

di un bambino è, a mio modesto avviso, il compimento<br />

e la realizzazione dell’essere umano, il sovvertimento<br />

delle proprie gerarchie da egocentriche<br />

a “pedocentriche”, è sentirsi come il primo e unico<br />

babbo della storia quando in sala parto, dopo aver<br />

aver tenuto la mano di tua moglie fino alla fine, ti appresti,<br />

stravolto e inconsapevole, a tagliare il cordone<br />

ombelicale a quell’esserino umidiccio e rugoso<br />

che darà un nuovo, più alto e nobile senso alla tua<br />

vita. Di fronte alla scelta tra il genitore che desidera<br />

la propria felicità pensando (o volendosene convincere…)<br />

che questa sia propedeutica e funzionale<br />

a quella dei figli ed il genitore che sa rinunciare alla<br />

propria per quella dei figli, io ho scelto la prima,<br />

contrariamente a quanto avreste potuto pensare<br />

dopo aver letto le righe appena sopra, ma vivo<br />

orgogliosamente e determinatamente la seconda.<br />

Sembra complicato, controverso e assurdo, ma<br />

vi assicuro che è stato più semplice di quanto non<br />

sembri. Oggi Alessandro è un babbo separato che<br />

si rende conto di aver perso una cosa unica, che<br />

si sente decontestualizzato e solo, ma che cerca<br />

di ritrovare la sua serenità e soprattutto di non farla<br />

perdere ai suoi due cuccioli.”


Andrea Spadoni<br />

Tutti pazzi per William e Kate<br />

Alle Nozze del secolo<br />

C’eravamo anche noi<br />

<strong>Il</strong> 29 aprile, a Londra, si sono sposati W<strong>Il</strong>liam, discendente della famiglia dei Windsor<br />

e Kate Middleton, bella ragazza originaria di Reading, sempre nel Regno<br />

Unito. <strong>Il</strong> loro sì, seguito in mondovisione da 2 miliardi di persone, è già stato ribattezzato<br />

“<strong>Il</strong> matrimonio del secolo”. Alla Casa Reale è arrivata una nuova Lady D?<br />

P12/il reportage reale


Lo hanno già denominato il matrimonio<br />

del secolo. In effetti, essendomi trovato<br />

proprio lì, a due passi dal portone d’ingresso<br />

della Westminster abbey, e quindi, praticamente<br />

dentro un evento di questa dimensione,<br />

che ha tenuto inchiodato alla televisione addirittura<br />

2 miliardi di persone in tutto il mondo, ne ho<br />

assaporato tutto il fascino e la tradizione. Le nozze<br />

tra il futuro Re d’Inghilterra, William, e la borghesotta<br />

di Reading, Kate Middleton, sono state infatti<br />

un evento unico al mondo. Io, per fortuna, l’ho<br />

vissuto da “privilegiato” all’interno del recinto, perennemente<br />

sorvegliato dagli addetti della sicurezza,<br />

dell’area riservata ai giornalisti (8000 i colleghi<br />

accreditati tra giornali, tv, radio, siti internet, free<br />

lance di ogni genere) con una scrivania (pc compreso)<br />

a disposizione, all’interno di un grand hotel<br />

del centro di londra, precisamente il st. Ermin’s,<br />

a due passi da dove si svolgeva tutta l’elegantissima<br />

cerimonia. sono state 48 ore intense, dal<br />

mio arrivo, fino al saluto della famiglia reale da Buckingham<br />

Palace, ricche di magia e di quella sensazione<br />

che ti fa sentire nell’ombelico del mondo<br />

e più partecipe di qualcosa di importante. sì, perché,<br />

in questo gli inglesi sono più bravi di noi, cioè<br />

nel rendere tutto sensazionale e a trasformare in<br />

fiaba l’intero paese, disegnata così perfettamente<br />

da poter sognare a occhi aperti solo passeggiando<br />

per le strade di una capitale più colorata del<br />

solito dei colori nazionali e addobbata a festa per<br />

accogliere al meglio un sì destinato a segnare la<br />

storia della popolazione inglese e della dinastia dei<br />

Windsor. Ma passiamo alle curiosità più concrete.<br />

del matrimonio dell’anno, ormai avrete letto tutto:<br />

giornali, tv e qualsiasi altro mezzo di informazione,<br />

in questo mese, è stato investito dai volti di questi<br />

due novelli sposi, così puliti e rassicuranti, che non<br />

lasciano spazio a tanti gossip (se non<br />

per il loro viaggio di nozze rimandato).<br />

Lo stesso è quello che ho provato io<br />

quando mi sono passati vicino sulla<br />

carrozza che dalla Westminster Abbey<br />

li ha portati fino al Palazzo Reale.<br />

a riempire i rotocalchi, pero’, ci hanno<br />

pensato i due fratelli: il rossiccio con la<br />

faccia sveglia come una volpe, Harry, e<br />

(dicono così) la più sexy delle Middleton,<br />

Pippa. a dir la verità io, tanto affascinato<br />

dai due sposi William e Kate,<br />

non ho mai preso in considerazione<br />

//<br />

P13/il reportage reale<br />

<strong>Il</strong> nosTRo dIRETToRE,<br />

andREa sPadonI, ERa<br />

TRA GLI 8000 GIORnAlIsTI,<br />

PRoVEnIEnTI da<br />

TUTTo <strong>Il</strong> Mondo, ac-<br />

CREDITATI AL GRAnDE<br />

EvEnTO. MILLE PERsonE,<br />

PER dUE GIoRnI,<br />

Hanno doRMITo dI<br />

FROnTE A WESTMIn-<br />

STER ABBEy.<br />

il fascino della sorella. che, anzi (e voglio essere<br />

controcorrente) non mi sembra essere niente di<br />

speciale. Ma cosa volete sapere in più di questo<br />

matrimonio al quale, in assoluta esclusiva per la<br />

nostra provincia, ha partecipato anche “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>”<br />

(seppur io fossi inviato per il settiamanale visto)?.<br />

Quello che, in fondo, mi ha colpito: più del vestito<br />

di david Beckham o del marito di Elton John, è il<br />

clima di profonda unità nazionale che si è respirato<br />

a londra in quei giorni, il rispetto e l’affetto<br />

che il popolo nutre verso la sua Regina e, quindi,<br />

verso la monarchia. non è solo un gioco, come<br />

per noi italiani, seguire questo matrimonio. E’ speranza<br />

per il futuro, è stabilità politica e sociale. E’<br />

la possibilità di sognare. Perché se la “commoner”<br />

Kate Middleton, dopo anni di attesa e dopo aver<br />

vissuto per un periodo della sua vita anche Firenze<br />

(ha studiato al British Institute) è riuscita a diventare<br />

duchessa di cambrige e, futura compagna del<br />

Re, quindi principessa con un amore segreto per<br />

la Toscana, tutti possono (possiamo) pensare, un<br />

giorno, di fare qualcosa di grande.<br />

nECESSARIO è CREDERCI.


Incidenti stradali<br />

In netto calo il numero<br />

dei morti e dei feriti<br />

Sulle strade del mondo, ogni giorno muoiono 3.000 perSone, per un<br />

totale di oltre 1,3 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. Nella nostra provincia,<br />

le statistiche ufficiali registrano 13 morti e 1.643 feriti sulle strade nel 2009, con un andamento<br />

del -43,48% dei morti rispetto al 2001: un ottimo risultato rispetto all’obiettivo<br />

fissato dall’Unione europea.


ONU e ACI per garantire la sicurezza<br />

“Per contrastare l’incidentalità stradale, servono<br />

strategie condivise e programmi sinergici che<br />

ridefiniscono il rapporto quotidiano tra gli individui<br />

e il loro fabbisogno di mobilità, puntando<br />

sul rispetto delle regole e sulla consapevolezza<br />

alla guida”. lo ha dichiarato antonio Breschi,<br />

Presidente dell’automobile club di Pistoia,<br />

in occasione della presentazione locale<br />

del Decennio di iniziative <strong>2011</strong>-2020<br />

indetto dall’Onu per la sicurezza<br />

stradale. “Per vincere la piaga dell’incidentalità<br />

<strong>–</strong> continua Breschi <strong>–</strong> bisogna fare<br />

leva sulla formazione e sulle responsabilizzazioni<br />

dei guidatori. Sta trovando consensi la proposta<br />

dell’Aci per un Codice della Strada più snello,<br />

formulata nel 2008 con il “Manifesto degli Automobilisti”.<br />

L’obiettivo è un codice che orienti<br />

i comportamenti dei conducenti con poche e<br />

chiare regole”.<br />

L’Automobile Club di Pistoia diventa sempre più<br />

un punto di riferimento sul territorio per le varie<br />

iniziative per la sicurezza stradale, che trovano<br />

- da oggi per i prossimi 10 anni - un logo universale<br />

di riconoscimento: il rombo giallo approvato<br />

dall’Onu con la dicitura “Decennio di iniziative<br />

per la sicurezza stradale”, alla stregua del nastro<br />

rosso per la lotta mondiale all’Aids. <strong>Il</strong><br />

piano di interventi coordinato dalle nazioni<br />

unite si basa su cinque pilastri:<br />

Gestione della sicurezza stradale, strade<br />

e mobilità (incrementare la sicurezza delle reti<br />

viarie a tutela di tutti gli utenti della strada, in particolare<br />

pedoni, ciclisti, disabili), Veicoli (favorire<br />

l’adozione universale delle più avanzate tecnologie<br />

disponibili per la sicurezza attiva e passiva<br />

dei veicoli), utenti della strada e gestione post<br />

Incidente (migliorare la risposta delle emergenze<br />

e la capacità dei sistemi sanitari e parasanitari).<br />

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spesso si tende a dimenticare cosa voglia dire,<br />

realmente, musica: per molti passione, libertà,<br />

comunicazione. La Musica supera le differenze di<br />

lingua, sociali e quelle territoriali. la Musica crea<br />

gruppo, fa ballare, fa compagnia, cambia gli umori<br />

ed, alcune volte, fa fare pure l’amore. la Musica è<br />

democratica, sei tu che scegli; la musica rispecchia<br />

i tuoi gusti e non ti obbliga ad essere ascoltata.<br />

La Musica è parte integrante della vita di tutti<br />

noi, in particolare della gioventù. accade però che,<br />

talvolta, sia tirata in causa, messa sul banco degli<br />

imputati: il binomio Musica e giovinezza diviene,<br />

allora, il male assoluto; e così i mass media ci portano<br />

esempi di questo male, sottoforma di sballo,<br />

di stragi del sabato sera, di estrema forma di ribellione.<br />

La discoteca diviene il luogo della perdizione.<br />

Meno di un anno fa la “Love Parade” (unico<br />

evento musicale con 2.500.000 partecipanti da<br />

tutto il mondo), pochi giorni fa il ragazzo morto<br />

all’ex discoteca “Insomnia” di Ponsacco (che chiude<br />

purtroppo la sua storia con questo triste lutto).<br />

Eppure, però, la gente muore anche gli altri giorni<br />

della settimana. Purtroppo le tragedie accadono e<br />

non è sola colpa dei giovani. Qui lo dico e<br />

me ne assumo le responsabilità:<br />

la discoteca non è fucina di delinquenti<br />

e drogati e non è certo<br />

vietando gli alcolici che i ragazzi<br />

smettono di bere. noi italiani ci “arrangiamo”<br />

in ogni situazione, il modo per berci una<br />

birra, un cocktail o un calice di vino la troviamo.<br />

Con le nuove regole che disciplinano la somministrazione<br />

di alcolici, abbiamo solo ottenuto che il<br />

bere diventasse ancora più interessante, oltre ad<br />

Maurizio Iamartino<br />

“Di musica non<br />

si può morire”<br />

“Io lavoro per creare<br />

vere professioni”<br />

P17/no allo sballo<br />

nella foto Maurizio Iamartino<br />

avere messo in crisi il settore della discoteca e del<br />

divertimento. Piuttosto che vietare, insegniamo,<br />

spieghiamo, facciamo vedere ai giovani quali sono<br />

i rischi e gli effetti dello sballo. di alcool, droghe e si,<br />

anche di fumo, si muore, ma non certo di Musica.<br />

Esistono infatti anche esempi di persone e progetti<br />

che cercano, anzi riescono, a trasmettere quanto<br />

di bello la musica ha da dare: MTV, l’accademia<br />

Italiana DJ (www.accademiaitalianadj.it) dove si<br />

preparano giovani, e non solo, alla professione di<br />

dj, le organizzazioni newjokerstaff (www.newjokerstaff.com)<br />

e night sounds (www.nightsounds.it),<br />

che mantengono alta la qualità nelle loro serate,<br />

dJ Mag (www.djmagitalia.com) unica, purtroppo,<br />

rivista di djing in Italia, i network come soundwall<br />

(www.soundwall.it), e tanto altro. Quasi mai queste<br />

realtà sono citate, eppure esistono e, dietro a<br />

queste, tantissime persone che hanno fatto della<br />

passione per la musica e la discoteca il loro sano<br />

e serio lavoro.


Stona ture<br />

In questo mese, il nostro territorio è stato scosso<br />

da due tragedie, caratterizzate dalla giovane età<br />

dei protagonisti. alla fine di un rave party, quattro<br />

giovani hanno massacrato e ridotto in fin di<br />

vita due carabinieri che li avevano fermati per un<br />

controllo. Qualche giorno dopo, un altro giovane<br />

è morto, in una discoteca della zona, per overdose.<br />

nel commentare fatti di questo genere, si<br />

rischia di cadere nella retorica dei giovani che<br />

si sballano, perchè non hanno prospettive, un<br />

futuro che li tenga desti e vigili. In fondo, però,<br />

questa è gran parte della verità. L’essere crisalide<br />

in trasformazione, da sempre, rende i giovani<br />

vulnerabili e fragili. oltre alle crisi esistenziali, che,<br />

Morire di gioventù<br />

“fisiologicamente”, accompagnano la giovinezza,<br />

oggi, però, dobbiamo fare i conti con l’aggressione<br />

del nichilismo, quello che Galimberti<br />

chiama l’ospite inquietante, morbo insidioso di<br />

una società che non riesce a restituite senso al<br />

vivere, che non sa fare intravedere ai propri figli<br />

una qualche “promessa”.<br />

aI TEMPI PassaTI, I GIoVanI<br />

DI OGGI vIvOnO In un PRESEnTE<br />

CHE nOn SEMBRA AnTICAMERA DI<br />

//RIsPETTo<br />

un FuTuRO: vIvOnO AnCHE nELLA<br />

PoTEnzIalITà E nElla PRIGIonìa<br />

DEL MOnDO vIRTuALE. I SOCIOLOGI<br />

ORMAI PARLAnO DI “nATIvI DIGITALI”:<br />

GIOvAnI QuOTIDIAnAMEnTE IMMERsI<br />

In Un Mondo cHE, sE non ManEGGIaTo<br />

con cURa, allonTana<br />

DALLA FISICITÀ E DAL CALORE DEI<br />

RaPPoRTI, TI cREa Un MURo aRTIfIcIalE<br />

dEnTRo cUI, nElla fRaG<strong>Il</strong>ITà<br />

dEl TEMPo, TI sEnTI PRoTET-


To, Ma sEI InVEcE VUlnERaB<strong>Il</strong>E.<br />

A QuESTO ARTIFICIALE MOnDO DI<br />

ByTE E IMPuLSI ELETTROnICI FÀ DA<br />

InTERFACCIA IL MOnDO DELLE DRO-<br />

GHE E DELLO SBALLO.<br />

Quei mondi sono frutto della stessa idea; cioè<br />

che si possa affrontare la propria difficoltà di vivere,<br />

attraverso una soluzione artificiale, che si<br />

chiami internet o chat o si chiami alcool o droga.<br />

<strong>Il</strong> “rifugio artificiale” diventa l’illusorio mezzo per<br />

affrontare un mondo concreto da cui ci si è allontanati,<br />

anche perchè non è interessante, non<br />

è costruito a misura di giovane, anzi ai giovani<br />

appare ostile, già consumato. certe volte anche<br />

a me, che non sono giovane, pare di vivere in un<br />

mondo ormai ridotto ad un ammasso di residui,<br />

di oggetti e luoghi consumati; figuriamoci quanto<br />

questa sensazione possa lesionare il cuore e<br />

l’anima di chi, per età, vive il senso dell’inadeguatezza<br />

e della privazione. Di fronte a questa<br />

complessità di problemi, la risposta degli adulti<br />

appare spaurita ed inadeguata. La reazione<br />

più frequente è quella di chiedere nuove leggi<br />

e norme. <strong>Il</strong> presidente della Regione Toscana,<br />

dopo l’episodio dei giovani sballati che hanno<br />

massacrato i due carabinieri, ha richiesto al governo<br />

una normativa contro i rave party. <strong>Il</strong> sottosegretario<br />

Giovanardi continuamente chiede<br />

provvedimenti contro droghe e sballi. al disagio,<br />

la politica pare voler rispondere espandendo<br />

un fenomeno che a me inquieta, cioè lo stato<br />

paternalista; lo stato che educa, che entra nel<br />

privato e ti vuole insegnare a vivere.<br />

//QuESTO APPROCCIO nOn MI PIAcE;<br />

QUando <strong>Il</strong> PoTERE sI fà PE-<br />

DAGOGO ARRIvAnO I FOnDAMEn-<br />

TALISTI.<br />

Un sociologo tedesco, in un recente inno alla<br />

difesa del privato, ha scritto:“quando cessa<br />

l’amore, suona sempre l’ora del diritto”. Verso<br />

questa nuova generazione, precaria e fragile,<br />

dobbiamo rafforzare il valore dell’amore, inte-<br />

so come attenzione all’altro, come capacità di<br />

costruire le condizioni, perchè i giovani abbiano<br />

un futuro, siano protagonisti, siano sostenuti nel<br />

riconoscere e sviluppare le proprie capacità, a<br />

scuola, in famiglia, nella società. Una recente<br />

ricerca, svolta a Minneapolis, ha documentato<br />

che i giovani abituati a mangiare con i genitori<br />

(amore e scambio, quindi), hanno meno proble-<br />

mi con depressione, alcool e migliore capacità<br />

espositiva. Per aiutare i nostri giovani,<br />

non c’è bisogno di troppe<br />

leggi,ma di buone prassi e buoni<br />

esempi; non divieti ma progetti;<br />

meno restrizioni e più opportunità.<br />

ciò significa, per esempio, che<br />

lo stato non può pretendere di legiferare sulla<br />

vita privata o contro i rave party, e poi guadagna-<br />

re sul gioco d’azzardo, una delle vie attraverso<br />

cui si produce disperazione, dipendenza e dolo-<br />

re. “amore” della politica verso i giovani,invece,<br />

significa dare loro spazi di protagonismo e di au-<br />

toaffermazione. naturalmente l’amore non può<br />

dissociarsi dalla responsabilità. Gli errori devono<br />

essere chiamati con il loro nome e , quando ne-<br />

cessario, puniti. chi ha massacrato i due cara-<br />

binieri, perciò, deve pagare. non c’è disagio che<br />

giustifichi il provocare dolore ad altri; non c’è<br />

contesto sociale che possa giustificare la violen-<br />

za verso l’altro. Questo vale per i giovani come<br />

per gli adulti. o almeno così dovrebbe essere.


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malattia di lafora cinque per mille<br />

aila daniela Una malattia moin nuovo rarissima appello aiuto<br />

rara ha daniela colpito moin nostra nuovo figlia appello<br />

sismondi Solo firenze aiutando la ricerca potete ridarci meyer www<br />

la speranza di vederla di nuovo felice<br />

lafora.it firenze ricerca meyer grave<br />

La storia che vi raccontiamo in questa pagina è quella<br />

di una bella ragazza di 17 anni, daniela cerracchio,<br />

che vive nella frazione di chiesina Uzzanese, Molin<br />

nuovo. Abbiamo raccolto l’appello dei genitori Paola<br />

e assunto che ci hanno raccontato le difficoltà che,<br />

insieme a due fratelli di lei, hanno dovuto affrontare<br />

per gestire la grave malattia della quale è affetta la<br />

loro figlia più piccola. difficoltà che insieme al dolore<br />

di sapere che ci sono tuttora ben poche possibilità di<br />

trovare una cura, non hanno fermato la costanza di<br />

questi due genitori e la speranza di aiutare la ricerca<br />

in modo che si possano trovare terapie per Daniela<br />

per ridarle, un giorno, una vita uguale a quella delle<br />

sue coetanee. La malattia in questione si<br />

chiama esattamente “La Malattia di<br />

Lafora” e fa parte del gruppo di epilessie<br />

progressive. E’ una malattia genetica degenerativa<br />

molto rara e invalidante, sia a livello motorio<br />

che intellettivo. La causa è un accumulo di zucchero<br />

“anomalo” (corpi di Lafora) all’interno delle cellule cerebrali<br />

e non (fegato, epidermide, cuore, ecc.) che ne<br />

provoca gradualmente la morte. La malattia si manifesta<br />

durante la tarda infanzia e l’adolescenza (10 /<br />

18 anni) ed è caratterizzata da convulsioni e spasmi.<br />

La sua evoluzione determina una degenerazione lenta<br />

e progressiva del sistema nervoso e un danneggiamento<br />

delle funzioni cerebrali che conduce a uno<br />

stato di totale dipendenza del malato e gli impedisce<br />

la vita di relazioni. Paola e Assunto ci hanno accolto<br />

nella loro abitazione e ci hanno raccontato tutto<br />

quello che hanno dovuto affrontare negli ultimi anni.<br />

“I primi segnali di malattia, Daniela, li ha manifestati<br />

durante la terza media. All’inizio aveva dei vuoti di<br />

memoria che poi si sono trasformati in scatti improv-<br />

Andrea Spadoni<br />

visi, degenerando in vere e proprie crisi epilettiche. A<br />

volte, mentre mangiavamo, buttava in aria le posate,<br />

oppure qualsiasi cosa avesse tra le mani”. I medici<br />

all’inizio avevano scambiato questa grave sindrome<br />

in epilessia e Daniela è stata curata con farmaci che<br />

erano perlopiù sedativi provvisori. “Quando ha iniziato<br />

le scuole superiori, all’istituto Sismondi <strong>–</strong> proseguono<br />

<strong>–</strong> la situazione è gradualmente peggiorata. La<br />

memoria era sempre più latente e le crisi si facevano<br />

più frequenti”. nel 2009, vedendo che le cure non<br />

avevano effetti, daniela si è sottoposta a esami più<br />

approfonditi all’ospedale Meyer di firenze, dove le è<br />

stata diagnosticata questa rara malattia la Lafora. La<br />

ragazza è come imprigionata nel proprio corpo che<br />

non reagisce normalmente agli impulsi. “Ora come<br />

ora, nei momenti più critici resta chiusa in camera. La<br />

musica è il suo passatempo preferito e in particolare<br />

è appassionata del gruppo dei Tokio Hotel. Ogni tanto<br />

qualche amico viene a trovarla, ma la gestione di<br />

questa malattia è molto difficile, per questo, spesso,<br />

si sente sola”. In Italia i casi di Lafora sono pochissimi<br />

e la ricerca, per ora, non ha trovato una cura esatta,<br />

anche gli studi stanno proseguendo, ma le risorse<br />

economiche non sono molte nel nostro paese. Per<br />

questo già nei mesi scorsi ( il 23 Ottobbre 2010) a<br />

Molin nuovo, è stata organizzata la prima camminata<br />

per sostenere la ricerca sulla cura della Lafora e per<br />

raccogliere fondi per aiutare la ricerca per Daniela e<br />

per gli altri malati di Lafora. MA SI PUO’ FARE DI<br />

PIù: SUL SITO INTERNET www.LAFORA.IT SI<br />

PUò vERSARE IL 5 PER 1000 IN FAvORE DELL’<br />

AILA (ASSOCIAZIONE ITALIANA LAFORA). Sul<br />

sito ci sono tutti i dettagli. un piccolo sforzo per la vita<br />

di daniela, nostra compaesana.


Sindaco PER UN GIORNO<br />

Paolo Galli<br />

49 anni<br />

Titolo di studio<br />

Attestato di qualifica in P.N.L.<br />

Programmazione Neuro Linguistica 5°livello<br />

Professione<br />

Tassista e Life Coach<br />

Passioni<br />

Letteratura - Musica - Sport<br />

Film preferito<br />

“7 anime” di Gabriele Muccino<br />

Piatto preferito<br />

Non rinunceresti mai<br />

...agli amici e alla famiglia<br />

Lasagne<br />

Libro<br />

Un aggettivo sul tuo sindaco<br />

“La legge dell’attrazione” di Esther e Jerry Hicks<br />

No comment<br />

Lorenzo Benedetti<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

Solo imparando dal<br />

passato, Pescia può<br />

risollevarsi<br />

P22/sindaco per un giorno


Roberta Marchi - Sindaco di Pescia<br />

“Sindaco per un giorno” è un nuovo spazio dedicato a tutti i nostri lettori.<br />

Sarete voi, infatti, per 24 ore, il primocittadino del vostro paese<br />

e potrete sulle nostre pagine far valere le vostre idee.<br />

Volete diventare Sindaco per un giorno?<br />

Candidatevi scrivendo a: info@ilgiullare.com<br />

EX CARCERE DI VENERI<br />

EX MERCATO DEI FIORI<br />

“S<br />

iamo di fronte ad una situazione delicata. Pescia ha bisogno di forti<br />

cambiamenti e idee nuove per potersi rilanciare, ma purtroppo manca<br />

entusiasmo. Solo con una stretta collaborazione tra politici e cittadini<br />

potremo riuscire a restituire alla nostra città il benessere che merita”.<br />

Paolo Galli<br />

GIARDINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI “SIMONETTI”<br />

Un centro anziani per riqualificare l’ex carcere<br />

l’edificio, mai entrato in funzione, rappresenta un’incredibile spreco di denaro<br />

pubblico e di prezioso spazio da riqualificare. <strong>Il</strong> comune di Pescia, che ne<br />

detiene la proprietà, non è ancora riuscito a trovare una soluzione a questo<br />

problema di primaria importanza. Qualsiasi genere di attività pronta a cancellare<br />

il degrado che domina la struttura sarebbe la benvenuta, purché utilizzi in maniera<br />

decorosa una risorsa del nostro territorio ancora inefficiente. ad esempio<br />

sfruttandola per aprire un centro anziani, essendo già provvista di una mensa e<br />

di celle trasformabili in camere, dove le persone possano continuare a vivere in<br />

totale serenità, senza dover necessariamente abbandonare la città.<br />

Un grande spazio ricreativo sarebbe stato più opportuno<br />

E’ un complesso architettonico conosciuto in tutta Italia per la sua indiscutibile<br />

bellezza. In passato, finita la vendita dei fiori della mattina, l’edificio veniva popolato<br />

dai pesciatini e usato come centro di aggregazione che attirava persone da<br />

tutta la provincia. Adesso si trova in stato di totale abbandono e recentemente è<br />

stata approvata l’apertura al suo interno di un centro commerciale, facendo svanire<br />

il nostro sogno di poterlo riutilizzare come luogo di ritrovo per tutti i cittadini,<br />

e rischiando di rovinare dal punto di vista artistico e storico questo capolavoro.<br />

sarebbe stato bello creare di nuovo quella atmosfera di festa che si respirava,<br />

allestendo, ad esempio, un grande spazio ricreativo per bambini, ma purtroppo<br />

l’amministrazione ha preferito scegliere altre soluzioni.<br />

Tante sarebbero le iniziative per non far morire l’area<br />

<strong>Il</strong> comune ha già presentato un progetto per riqualificare una zona lasciata cadere<br />

nel degrado. si tratta di un parco molto bello, situato dietro alle scuole elementari<br />

“simonetti”, nel quale un tempo sorgeva un parco giochi, adesso sostituito solamente<br />

da erba alta. Uno spazio dedicato ai bambini non può riversare in queste<br />

condizioni, per cui è essenziale un intervento da parte dell’amministrazione comunale.<br />

Ma la zona è talmente grande da poter essere sfruttata anche per l’organizzazione<br />

di sagre o iniziative di ogni natura, come l’apertura di un cinema all’aperto,<br />

così da ravvivare le serate pesciatine. Una volta ristrutturata, l’area verde dovrà essere<br />

presidiata dagli atti vandalici e tenuta in condizioni igieniche accettabili. La mia<br />

associazione culturale, Galaxy animation, è disponibile ad aiutare il comune nella<br />

manutenzione di una così piacevole area, per il momento in rovina.<br />

P23/sindaco per un giorno


PREMIO “DELFINO D’ARGENTO”<br />

Edo Raffaelli e il “Pesciatino dell’anno”<br />

Tutti i nomi dell’evento ideato dall’Avis<br />

E’ stato un successo l’evento<br />

“<strong>Il</strong> delfino d’argento”,<br />

nuovo premio ideato dalla<br />

sezione Avis di Pescia e l’associazione<br />

Galaxy animation<br />

che si è tenuto sabato 14<br />

maggio al cinema Splendor.<br />

Sono stati consegnati riconoscimenti<br />

alle persone che<br />

con il lavoro hanno rispettato le tradizioni e, lo<br />

stesso, hanno contribuito alla crescita di Pescia.<br />

La scelta è stata fatta dalla giuria composta da<br />

Marco Bartolomei (chirurgo ospedale di Pescia),<br />

Benedetto Bonazzi, allenatore della PfM Montecatini,<br />

fabrizio Michelotti, presidente Rione<br />

ferraia e di assocommercianti, letizia lavorini,<br />

giornalista, claudio stefanelli, resposabile della<br />

Gipsoteca comunale e da alberto celli, fonico<br />

musicale. l’iniziativa, patrocinata dal comune<br />

di Pescia, hanno dato un importante contribu-<br />

L’ultimo volo del Concorde<br />

Torna a volare il Concorde.<br />

non ci sarà nessuna riapertura<br />

interna del locale,<br />

ma una festa organizzata<br />

nel parcheggio con vista sul<br />

disco-monumento. Gli ideatori<br />

di questa celebrazione<br />

sono stati Jerome Mimmo<br />

e Paolo del Seta che dopo<br />

aver creato un gruppo su<br />

Facebook che raccoglie gli appassionati del Concorde<br />

di tutta Italia, hanno proposto alla Pro loco di<br />

chiesina di organizzare l’evento. E così, il 28 maggio,<br />

si potrà rivivere l’atmosfera del Concorde con la musica<br />

dello storico DJ Massimo Bani. Per partecipare<br />

a questo evento la Pro Loco fa sapere che sarà necessario<br />

prendere una tessera celebrativa del costo<br />

di 10 euro. Assieme alla tessera sarà consegnato un<br />

braccialetto di ricordo e una bevuta omaggio. Le tessere<br />

possono essere ritirate presso lo Xenodochio di<br />

Chiesina uzzanese(davanti alla Chiesa in Piazza vittorio<br />

Emanuele II) il Mercoledi, Giovedi e Venerdi dalle 18<br />

alle 20 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.<br />

P24/chicche<br />

to il Pub La Buca Gasthaus di Hermann Regis<br />

Hoffman e il distributore 4quattropetroli di Alessio<br />

Aresco. <strong>Il</strong> titolo di “Pesciatino dell’<strong>Anno</strong>” se<br />

l’è aggiudicato Edo Raffaelli che con la sua Rete<br />

valleriana ha dato un importante contributo per la<br />

ricostruzione della rete delle Pro Loco montane.<br />

nella categoria volontariato riconoscimenti per<br />

Maurizio Giuntini, Piero Grandi, Gianfranco fucci<br />

e Roberto Rossi. Per la cultura: Valerio di Piramo,<br />

alberto Maria onori, cesare Bocci, silvio Viola<br />

e Fabrizio Silei. Due premi sono stati dedicati<br />

alla memoria di odoacre Biagi e dino Birindelli,<br />

scomparsi nel corso del 2010. Per il commercio<br />

premiata serena fantozzi, titolare del negozio<br />

Giannino confezioni. Per lo sport, Marta Vantaggioli,<br />

vicecampionessa toscana di slalom speciale,<br />

federico Gargari della compagnia arcieri<br />

città di Pescia, lorenzo Giornelli, Matteo silvestri<br />

e Sabrina Carmignani”.<br />

L’invenzione di Roberto:<br />

“Ecco la pizza di ciccia”<br />

Passando in via Gramsci a Traversagna (Massa e<br />

Cozzile) qualche settimana fa sono stata colpita da<br />

un grande cartello posto all’ingresso della macelleria<br />

del Mazzaccheri Roberto. <strong>Il</strong> cartello recita “La<br />

PIzzA di CICCIA”. Ho pensato che una tale Ciccia<br />

avesse aperto una pizzeria proprio li e che, per stare<br />

accanto ad una macelleria, ciccia aveva proprio il<br />

nome giusto. Poco dopo però ho avuto la spiegazione<br />

del cartello.non c’è una nuova pizzeria gestita<br />

da una sedicente ciccia ma…la PIzza di cIccIa,<br />

cioè una pizza fatta con la base di ciccia al posto<br />

della base di pasta. Sopra gli usuali ingredienti di<br />

una pizza: mozzarella, pomodoro, capperi, olive…a<br />

piacere. Inventore di questo piatto Roberto Mazzaccheri,<br />

“cicciaio” di Traversagna (Massa e cozzile)<br />

che ha trovato come usare la carne al posto<br />

della farina e confezionare una pizza con una base<br />

diversa. La ricetta della base viene custodita gelosamente<br />

da Roberto ma la nuova pizza può essere<br />

gustata da chiunque<br />

e…vi assicuro che ne<br />

vale la pena. Dopo averla<br />

cotta in forno venti minuti<br />

l’ho personalmente<br />

assaggiata…una prelibatezza<br />

unica.


Speciale<br />

Nell’ Anniversario del 150° dell’Unità d’Italia la<br />

tradizionale Notte Bianca si trasforma in “Notti<br />

Tricolore”, tre notti all’insegna del divertimento,<br />

con tanta buona musica, spettacoli di qualità,<br />

attrazioni particolari e gli immancabili prodotti<br />

tipici. L’Amministrazione Comunale ringrazia la<br />

Proloco di Lamporecchio, i commercianti, le<br />

attività produttive e le associazioni del territo-<br />

rio per l’impegno profuso nell’organizzazione di<br />

questa speciale tre giorni Tricolore.<br />

Vista la ricchezza del programma che porterà<br />

a Lamporecchio nomi e spettacoli di richiamo<br />

come la Tribute band degli U2 “Achtung Ba-<br />

foto Nucci<br />

Una grande festa<br />

per tutto il paese<br />

P26/speciale notti tricolore<br />

un’immagine della notte Bianca 2010<br />

bies“ o lo spettacolo dello “Zoo di 105” ,solo<br />

per citarne alcuni,prevedendo l’arrivo di migliaia<br />

di persone che animeranno il paese nei tre gior-<br />

ni di festa, ci siamo impegnati nel garantire il<br />

massimo sforzo per la sicurezza, mettendo a di-<br />

sposizione tutte le forze e le strutture necessa-<br />

rie per la migliore riuscita della manifestazione.<br />

Come Sindaco rinnovo gli auguri di buon lavoro<br />

a tutte le persone coinvolte in questo progetto<br />

ed auspico una ottima riuscita delle tre serate.<br />

Giuseppe Chiaramonte<br />

Sindaco di Lamporecchio


Speciale<br />

amporecchio storia pieve santo stefano<br />

della Lamporecchio, robbia villa il paese rospigliosi<br />

famoso per il brigidino<br />

emporiculum brigidini ciclismi lo-<br />

<strong>Il</strong> dolce tipico dell’antico borgo del<br />

renzo berninifano della robbia villa<br />

Montalbano nasce da una ricetta sbagliata<br />

rospigliosi emporiculum brigidini<br />

lamporecchio, con i suoi 7000 abitanti, è un paese dove si può<br />

vivere in modo sano, respirando ancora aria di tradizioni. chi arriva<br />

dal centro di Pistoia e sale il san Baronto, nello scollinare, può gode-<br />

re di un panorama, tipicamente toscano che regala forti emozioni.<br />

Si estende sulle colline del Montalbano e arriva a lambire il Padule<br />

di fucecchio, fino a toccare anche la piana di lucca. Posto sulla via<br />

Maremmana, si sviluppò nell’antichità come piazza per il merca-<br />

to: il suo nome deriva, infatti, da “Emporiculum”, “piccolo emporio”<br />

contaminato poi dal nome del rio Lamberecchia che attraversa il<br />

paese e che adesso è parzialmente coperto. Scavando nella sua<br />

storia, scopriamo che lamporecchio, in antichità, era un feudo ro-<br />

mano ed ebbe importanza proprio come punto di riferimento per<br />

lo scambio di merci. Oggi questo comune nella Provincia di Pisto-<br />

ia è conosciuto soprattutto per i suoi prodotti tipici, primo fra tutti<br />

il brigidino (cialde giallo-arancio molto friabili e abbastanza grandi,<br />

fatte di zucchero, farina, uova ed essenza liquida di anice, anche se<br />

nelle ricette tradizionali e casalinghe si possono usare i semi). Quasi<br />

come se fosse uno stemma comunale, questo dolce, nato da un<br />

errore nell’impasto delle ostie nel monastero di santa Brigida, si può<br />

trovare in tutte le fiere Toscane. Passeggiando per le vie del paese<br />

non manca l’occasione di incontrare anche qualche personaggio<br />

noto soprattutto al mondo del ciclismo, come andrea Tafi, Vincen-<br />

zo nibali (vincitore della vuelta 2010) e Giovanni visconti (campione<br />

italiano). Turisti o semplici curiosi, vale la pena visitare alcune luoghi<br />

veramente interessanti che si dislocano in tutto il comune.la pala<br />

d’altare invetriata di Giovanni della Robbia.<br />

Linda Samoni<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

P28/speciale notti tricolore


foto Nucci<br />

P29/speciale notti tricolore<br />

nelle foto: La pala d’altare di Giovanni<br />

della Robbia all’interno della Chiesa di<br />

s.stefano a lamporecchio, i “Giardini<br />

storici Rospigliosi”, Villa Rospigliosi a<br />

spicchio, <strong>Il</strong> Teatro comunale,<br />

la chiesa di san Baronto,<br />

<strong>Il</strong> monumento a S.Baronto “Patrono<br />

dei ciclisti della Toscana”,<br />

La Chiesa di S.Giorgio a Porciano


Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

“<strong>Il</strong> Torrone PIÙ BUONO<br />

lo facciamo noi”<br />

Parola di Bianchini<br />

La storia che lega la famiglia Bianchini a quella del dolce emblema<br />

di Lamporecchio comincia nel <strong>19</strong>10 quando Liberata Tofanelli<br />

inizia, con suo figlio Pucciatto Bianchini, a recarsi<br />

nei paesi vicini, con il cavallo ed il barroccio, a<br />

vendere i brigidini. a causa della morte di Pucciatto, negli anni<br />

seguenti è il giovane Iseno con la moglie Marisa a continuare l’attività.<br />

sono gli anni 50/60 ed il mestiere dell’ambulante, che ancora non da<br />

certezze e sicurezze economiche, viene svolto in contemporanea ad<br />

altri lavori. di giorno si lavora e di notte si producono i brigidini, il croccante<br />

e i duri di menta da vendere nei giorni di festa nei paesi vicini e<br />

non solo. Pur tra mille difficoltà, nel <strong>19</strong>74 Iseno riesce ad affiancare<br />

a quella del venditore ambulante di dolci l’attività di produzione all’ingrosso<br />

di brigidini e vendita di prodotti dolciari, diventando cosi’ un<br />

punto di riferimento per le oltre cento famiglie di ambulanti di Lamporecchio.<br />

<strong>Il</strong> notevole sviluppo dell’attività, dovuto da una parte alla sa-<br />

piente ed accurata gestione delle vendite e dall’altra dall’esperienza e<br />

la capacità nel produrre i BRIGIDInI ED I BERLInGOzzI<br />

PORTAnO IL MARCHIO “BIAnCHInI ISEnO” ad<br />

affermarsi come uno dei principali del settore. Conseguentemente<br />

alla crescita e grazie soprattutto all’ingresso nell’attività del figlio di<br />

Iseno, Riccardo Bianchini, nel <strong>19</strong>83 viene inaugurata la nuova sede di<br />

vendita e produzione di circa 1000 mq che porta nuova linfa a tutte<br />

le attività del settore. nonostante il cambio graduale delle tecnolo-<br />

gie di produzione e l’abbandono dei vecchi stampi per la produzione<br />

dei brigidini, la ditta “Bianchini Iseno”, mantenendo<br />

le vecchie ricette è riuscita a tramandare fino ad<br />

oggi quel “gusto” e quella “fragranza” che ormai<br />

da più di cento anni caratterizza i suoi Brigidini.<br />

Gli anni recenti dell’attività vedono l’ingresso della produzione di un<br />

eccezionale torrone tenero,<br />

con mandorle o nocciole, bianco ed al cioccolato, con canditi e tagli<br />

particolari che si affianca prestigiosamente alle tradizionali produzioni<br />

di brigidini,berlingozzi e cantuccini.<br />

P33/speciale notti tricolore<br />

Speciale


Speciale<br />

A “La Cantina Pinta”<br />

Dalla passione per l’arte in ogni sua<br />

espressione e per la cultura del buon<br />

bere del titolare Franco Morosi, nasce<br />

La Cantina Pinta Enoteca Arte e<br />

Vino che propone, oltre a vini di pregio<br />

e prodotti tipici con particolare riguardo<br />

al territorio di appartenenza,<br />

anche oggetti di alto artigianato, ceramiche<br />

artistiche, oggetti in vetro,<br />

oliere e fiasche anche impagliate a<br />

mano, oggetti in rame, accessori<br />

per la degustazione, decanter, versavino,<br />

glacette per champagne e<br />

vini bianchi e altri articoli. Forte di un assortimento<br />

di BEn 4000 ETICHETTE DI<br />

vInI, la cantina Pinta è diventata ormai un punto<br />

di riferimento per i veri amanti del buon bere: un<br />

Sommelier sarà sempre a vostra disposizione per<br />

accompagnarvi alla ricerca di un vino particolare,<br />

raro, o anche solo per consigliarvi un abbinamento<br />

gradevole e insolito. oltre ai nostri spumanti italiani,<br />

La Cantina Pinta dispone di un grande assortimento<br />

di Champagne - tantissime etichette per sod-<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

i migliori vini del<br />

mondo e...non solo<br />

P34/speciale notti tricolore<br />

disfare ogni vostra richiesta <strong>–</strong> e di<br />

distillati di qualità: grappe, cognac,<br />

whisky e numerose etichette di vinsanto,<br />

vini da dessert, vendemmie<br />

tardive e sauternes. La Cantina<br />

Pinta prepara bellissimi<br />

cesti e confezioni natalizie<br />

<strong>–</strong> anche per aziende <strong>–</strong> ed è<br />

disponibile per consulenza e<br />

vendita vini e distillati per<br />

ristoranti. Organizza serate<br />

con degustazioni di<br />

vini selezionati e prodotti<br />

gastronomici di qualità, alternando<br />

rassicuranti abbinamenti<br />

tradizionali con altri, più intriganti e<br />

sfiziosi. alle agenzie turistiche, hotels,<br />

agriturismi che volessero offrire<br />

ai propri ospiti una simpatica serata, la cantina<br />

Pinta propone degustazioni con ricchi buffet (bruschette<br />

all’olio del Montalbano, formaggi e salumi<br />

artigianali, cantuccini di Prato, torroni, berlingozzi<br />

e, naturalmente, brigidini) e, su richiesta, può allestire<br />

con un proprio Sommelier corsi di degustazione<br />

e abbinamento cibo-vino presso gli hotels<br />

e gli agriturismi della zona. una piccola curiosità:<br />

il website del locale (www.lacantinapinta.it) conta,<br />

ad oggi, ben 100.000 visite mensili provenienti da<br />

tutta Italia e dal mondo intero, e vanta un e-commerce<br />

molto ben curato dove acquistare comodamente<br />

da casa i migliori vini sul mercato.<br />

Per Info: info@lacantinapinta.it


Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

caffetteria aperitivi<br />

con Sandro buffet Vero gelateria<br />

bar d’eccellenza<br />

produzione <strong>Il</strong> locale compare propria<br />

anche nella guida<br />

brigidini del Gambero e berlingozzi<br />

Rosso<br />

gelateria happy hour<br />

a. Gramsci ang. P.zza IV novembre, 76<br />

Lamporecchio (PT)<br />

Telefono 0573 803795<br />

//Via<br />

non solo un semplice bar ma una vera e propria istituzione. Stiamo parlando<br />

dell’AnTICA CAFFETTERIA SAnDRO vERO A LAMPO-<br />

RECCHIO gestita, dal 2007, dai coniugi Benedetta e simone ferrucci.<br />

L’offerta del bar spazia da un caffè di grande qualità fino alla gelateria<br />

artigianale di produzione propria, passando per gli<br />

aperitivi e l’happy hour con un buffet ricco e sfizioso. L’aperi-<br />

tivo, che inizia tutte le sere dalle 18, è animato da “Pallicche”, il barman: simpatico,<br />

brioso nonché grande professionista e conoscitore dei più famosi cocktails<br />

internazionali. altro fiore all’occhiello dell’antica caffetteria sandro Vero è il gelato,<br />

preparato da mani sapienti con ricette ispirate alla tradizione degli antichi gelatai.<br />

I gusti sono molteplici, dai classici crema, cioccolato e nocciola fino ad arrivare<br />

al gusto “sandro Vero”, un mix di nutella e mandorle dal sapore veramente delizioso.<br />

Per chi, anche d’inverno non sa rinunciare al gelato, la caffetteria propone<br />

una varietà di “gelato caldo” tutto da provare. Pochi mesi fa, con grande soddisfazione,<br />

è arrivata una notizia bella quanto inattesa: menzione all’interno<br />

//<br />

della guida Gambero Rosso<br />

“Bar d’Italia” <strong>–</strong> edizione<br />

2010/<strong>2011</strong> <strong>–</strong> ovvero, la guida più autorevole<br />

a livello nazionale. la caffetteria,<br />

nel periodo natalizio e pasquale, inoltre,<br />

confeziona cesti natalizi con prodotti tipici<br />

del territorio, quali brigidini, cantuccini ed<br />

altre prelibatezze. <strong>Il</strong> bar/gelateria è aperto<br />

tutti i giorni dalle 6 del mattino fino alle 24.<br />

<strong>Il</strong> giorno di chiusura è il giovedì.<br />

<strong>Il</strong> 4 GIUGno, In oc-<br />

CASIOnE DELLE nOTTI<br />

TRIcoloRE, l’anTIca<br />

CAFFETTERIA SAnDRO<br />

vERO ORGAnIzzERÀ<br />

un’APERICEnA DOvE<br />

POTER GuSTARE OT-<br />

TIMO CIBO SORSEG-<br />

GIAnDO un BuOn<br />

APERITIvO.<br />

P35/speciale notti tricolore<br />

Speciale


Speciale<br />

nell’ottobre del 2004, da un’idea imprenditoriale di<br />

Enrico Bindi (in arte freccia) e della moglie, Marta<br />

Morelli, apre i battenti il RISTORAnTE PIzzERIA<br />

“In vInO vERITAS” A LAM-<br />

PORECCHIO. I due coniugi, forti della loro<br />

esperienza nel campo della ristorazione dal <strong>19</strong>98,<br />

hanno dato vita ad un locale dove regnano la familiarità<br />

e la cortesia. La buonissima pizza,<br />

preparata con i migliori prodotti, è<br />

il piatto forte del locale: anche se il<br />

menù è ricchissimo di altre specialità<br />

per accontentare tutti i gusti. all’interno,<br />

il locale è completamente climatizzato e nel periodo<br />

estivo, la bellissima terrazza all’aperto offre la<br />

possibilità di cenare sotto le stelle. Per gli amanti<br />

della musica dal vivo, il Ristorante “In Vino Veritas”,<br />

inoltre, propone serate di Piano Bar ed il<br />

mercoledì sera una serata speciale<br />

all’insegna del sano divertimento e<br />

della buona musica. La Pizzeria è anche<br />

ritrovo di sportivi famosi, tra i quali nicola caccia<br />

(ex calciatore di serie a), Marco domenichini (fedele<br />

vice di Mister Spalletti) e ciclisti di fama in-<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

<strong>Il</strong> ristorante<br />

degli sportivi<br />

a. Moro, 36a - lamporecchio (PT)<br />

Telefono 0573 802560<br />

//Via<br />

P36/speciale notti tricolore<br />

ternazionale residenti nella zona del Montalbano<br />

come nibali, Visconti e lo staff farnese Vini nERI<br />

sottoli. <strong>Il</strong> ristorante, inoltre è anche il ritrovo ufficiale<br />

della squadra di calcio della lampo. la domenica,<br />

per gli appassionati del pallone, la pizzeria diventa<br />

il luogo ideale dove gustare la cena guardando la<br />

partita della propria squadra del cuore. <strong>Il</strong> locale, oltre<br />

che a cena, è aperto anche per pranzi di lavoro<br />

ed osserva il giorno di chiusura il martedì (tutto il<br />

giorno) ed il sabato a pranzo. La Direzione del locale,<br />

in occasione delle Notti Tricolore che si svolgeranno<br />

a Lamporecchio il 3/4/5 giugno, ricorda ai<br />

clienti che è gradita la prenotazione.


Anche Pinchiorri<br />

ha scelto i nostri<br />

BRIGIDINI<br />

//<br />

SEDE<br />

P.zza f.Berni, 20 - lamporecchio (PT)<br />

Telefono 0573 82177<br />

LABORATORIO<br />

Via a.Gramsci, 29 - lamporecchio (PT)<br />

Telefono 0573 81290<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

La lunga storia della PASTICCE-<br />

RIA CARLI inizia a Lamporecchio<br />

nel lontano 1870. ad oggi, è la quinta<br />

generazione a trainare la gloriosa storia<br />

di una delle pasticcerie artigianali<br />

più antiche della provincia di Pistoia.<br />

l’artefice di questa eccellenza è leopoldo<br />

Carli (in arte Pioppino) bisnonno<br />

di Giovanna, Roberta e leopoldo, i tre<br />

fratelli che ancora oggi portano avanti<br />

la tradizione familiare ed il prestigio<br />

della pasticceria sotto la guida attenta<br />

e sapiente dei genitori Giovanni e Reana.<br />

Gli ingredienti, le ricette<br />

e l’approccio alla preparazione<br />

dei prodotti sono ancora<br />

quelli di una volta. Un<br />

metodo di lavoro ancorato<br />

alle vecchie tradizioni, dove<br />

il gusto genuino e la qualità<br />

sono la parola d’ordine.<br />

leopoldo, uno dei tre fratelli, ci spie-<br />

ga che la qualità raggiunta è stata ottenuta solo grazie all’amore e<br />

alla passione per il lavoro ma soprattutto all’utilizzo di ingredienti di<br />

prim’ordine, evitando tassativamente qualsiasi tipo di preparato. ad<br />

oggi la pasticceria vanta una clientela molto fidelizzata, proveniente<br />

da ogni parte d’ Italia per gustare queste squisite prelibatezze preparate<br />

con arte e maestria. non a caso, anche la famosissima Enoteca<br />

Pinchiorri di Firenze ha deciso di offrire nel proprio locale alcuni dei<br />

loro prodotti più famosi, quali i brigidini ed i berlingozzi (un dolce caratteristico<br />

preparato con l’impasto dei brigidini). nel periodo natalizio<br />

la pasticceria carli prepara ottimi panettoni, pandori e ricciarelli oltre<br />

a confezionare quest’ultimi in bellissimi cesti regalo. Anche in occasione<br />

della Pasqua le uova di cioccolato e le colombe artigianali sono<br />

prodotti con la massima qualità, e nel rispetto della più rigorosa genuinità.<br />

La Pasticceria Carli è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle<br />

15 alle 20. <strong>Il</strong> giorno di chiusura è il mercoledì.<br />

P37/speciale notti tricolore<br />

Speciale


Speciale<br />

Ristorante <strong>Il</strong> Castaldo<br />

Montalbano, 309<br />

FORnELLO Lamporecchio (PT)<br />

Telefono 0573 8<strong>19</strong>42<br />

//Via<br />

Già a metà del 1800, al Fornello, la famiglia<br />

Amorini si prodigava per offrire a tutti<br />

gli abitanti della zona un semplice quanto<br />

utile servizio per la vita di tutti i giorni:<br />

un luogo in cui trovare alimenti, materiali<br />

e merci indispensabili per quei tempi e per<br />

una comunità lontana dalle comodità dei<br />

centri urbani. Dagli Amorini si poteva veramente<br />

trovare di tutto. Passano le guerre e gli Amorini<br />

con “nonno Lilli” sono sempre là con le loro<br />

provviste a disposizione del popolo di Orbignano<br />

e di quelli limitrofi. I fratelli, in ordine di età, Primo,<br />

Ottorina e Amorino ereditano l’azienda di famiglia<br />

e portano avanti il lavoro dei genitori con amore<br />

e dedizione, facendosi sempre trovare pronti ad<br />

aiutare chiunque avesse bisogno per qualsiasi necessità.<br />

si dividono i rami dell’azienda: amorino,<br />

con il suo forno a legna, fa conoscere al palato<br />

di tutto il Montalbano e della “piana” il suo pane e<br />

la schiacciata, e, con l’aiuto di “zia” Elia, profuma<br />

l’aria con l’aroma di anice sprigionato da gustosi<br />

“Berlingozzi”. Primo “Primino” gestisce invece<br />

“gli alimentari” e la “mescita” (bar), luogo in cui<br />

la gente si ritrova dopo il lavoro a scambiare due<br />

parole e ad approvvigionarsi di alimenti di prima<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

la buona cucina<br />

sotto le stelle<br />

P38/speciale notti tricolore<br />

necessità. <strong>Il</strong> tempo passa e arrivati ai giorni nostri,<br />

agli anni ‘70, Maria prende le redini dell’azienda<br />

e divide l’alimentari dal Bar, creando un vero e<br />

proprio punto d’aggregazione per questa piccola<br />

fetta del Montalbano. La famiglia di Maria con<br />

“Aronne” tirano avanti sino alle soglie degli anni ‘90<br />

quando Cristiano e Sandro decidono che è l’ora<br />

di provare a fare un passetto in più e dar vita ad<br />

una pizzeria. “<strong>Il</strong> castaldo” è il nome del locale, ritrovato<br />

da stefania, figlia di Maria, nelle vicende<br />

storiche della nostra terra. Tale storia, con qualche<br />

dettaglio in più e un po’ di gustosa ironia, è<br />

possibile trovarla allegata al Menù della pizzeria “<br />

<strong>Il</strong> castaldo”, attualmente gestita con amore e con<br />

tanta volontà di “sfamare i viandanti” da Andrea e<br />

Roberto, che sotto la maestria di otello, offrono<br />

piatti unici e senza tanti fronzoli. Proprio come i<br />

“vecchi”Amorini. La loro gentilezza e la loro disponibilità<br />

li sta rendendo piacevolmente noti, al punto<br />

che per poter gustare le loro prelibatezze, offerte<br />

in un ambiente accogliente e caldo, è necessario<br />

prenotare, altrimenti si rischia di non trovare posto,<br />

nonostante nel periodo estivo il locale sia dotato di<br />

un’ampia terrazza dalla quale si gode uno splendido<br />

panorama. Primi, pizze, secondi e<br />

contorni di stagione accompagnati<br />

da vini di zona, dolci per tutti i palati<br />

e preparati sera per sera.<br />

Che dire di più? Buon Appetito!<br />

occasione delle “nOTTI TRI-<br />

COLORE” coloro che verranno<br />

//In<br />

a mangiare al CASTALDO potranno<br />

usufruire di un pass per<br />

il parcheggio custodito a pochi<br />

metri dalla festa!!!


adagiato nel cuore della Toscana, tra firenze, Pistoia<br />

e Prato, il Montalbano emerge per circa 15<br />

km su una collina di arenaria. Colle densamente<br />

abitato fin dal periodo etrusco, è sede di numerosi<br />

centri storici pregevoli, immersi nella splendida<br />

campagna toscana. E’ da sempre terreno fertile<br />

per la produzione di vino eccellente, di cui si hanno<br />

testimonianze fin dal 50/60 a. c. per ritrovamenti<br />

di coppi nelle tombe etrusche e per l’assegnazione<br />

di Cesare ai suoi veterani di talune terre tra l’Arno e<br />

l’ombrone coltivate fin da allora a vite. anche l’olio,<br />

di ottima qualità, è prodotto almeno fin dal 779,<br />

come risulta da una carta dell’epoca che riporta<br />

un uliveto ad orbignano, attestando che già allora<br />

questa coltura caratterizzava le basse colline del<br />

Montalbano. oggi il Montalbano, che dista poche<br />

decine di chilometri dai centri termali di Montecatini<br />

e Monsummano, così come dalle principali città<br />

d’arte toscane è anche meta raffinata per i turisti<br />

che amano gustare il territorio nella loro pienezza:<br />

dal paesaggio all’arte, dall’enogastronomia all’escursionismo,<br />

dall’archeologia al folklore, dall’artigianato<br />

al termalismo. La “Strada dell’olio e del vino<br />

del Montalbano <strong>–</strong> le colline di leonardo”, nacque<br />

grazie alla volontà degli otto Comuni del comprensorio<br />

(capraia e limite, cerreto Guidi, lamporecchio,<br />

larciano, Monsummano Terme, Quarrata,<br />

Serravalle Pistoiese e vinci) che sottoscrissero un<br />

“Patto” per lo sviluppo del territorio. Alla base di<br />

questa intesa c’era la convinzione comune che<br />

il Montalbano doveva essere inteso come un sistema<br />

territoriale omogeneo, un territorio in cui la<br />

Strada dell’olio e del vino<br />

//InFO:<br />

del Montalbano<br />

Le colline di Leonardo<br />

Telefono 327 3594603<br />

www.stradadileonardo.org<br />

info@stradadileonardo.org<br />

Diletta Severi<br />

foto Nucci<br />

Lungo la Strada<br />

dell’olio e del vino<br />

la vera ricchezza del<br />

territorio toscano<br />

P39/speciale notti tricolore<br />

presenza umana si è caratterizzata per una felice<br />

sinergia fra il contesto naturale e le stesse attività<br />

umane, con i suoi antichi terrazzamenti costruiti in<br />

modo sapiente, ricchi di vigneti e uliveti, con le sue<br />

antiche fattorie disseminate lungo le pendici collinari,<br />

con una diffusa attività agricola di qualità. Un<br />

ambiente a “misura d’uomo” che si è mantenuto,<br />

suggestivo e confortevole nel corso dei secoli. <strong>Il</strong><br />

“Patto” si proponeva di salvaguardare questa realtà<br />

sviluppando un’azione politica coerente rivolta a<br />

mantenere l’ambiente, valorizzandone fra l’altro le<br />

potenzialità turistiche e la qualità dei suoi prodotti<br />

agricoli più tipici: vino e olio. <strong>Il</strong> progetto della Strada<br />

dell’olio e del vino del Montalbano <strong>–</strong> Le colline di<br />

leonardo, riconosciuto ufficialmente dalla Regione<br />

Toscana, nasce proprio in questo contesto per<br />

dare vita ad uno strumento in grado di creare una<br />

rete di supporto alle aziende, di collegare i punti di<br />

forza turistici, culturali e produttivi, di presentare in<br />

una logica di sistema integrato il nostro territorio, i<br />

suoi produttori e i loro prodotti. vi aderiscono ben<br />

140 aziende che svolgono attività di agriturismo,<br />

agricole, artigianali e commerciali.<br />

Speciale


Continua, con grande successo, la rubrica “OLTRE”.<br />

Federico Liberati prosegue la sua caccia alle barriere<br />

architettoniche che rendono la vita impossibile a chi,<br />

come lui, è costretto su una sedia a rotelle. Invitiamo<br />

anche voi lettori ad andare “OLTRE”, e a segnalarci i<br />

casi più critici della Valdinievole e di Pistoia.<br />

Scrivete all’indirizzo: info@ilgiullare.com


Rose Barni<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

BOCCIATA<br />

la stazione di Pistoia<br />

<strong>Il</strong> disabile non può<br />

prendere il treno<br />

La prima cosa che notiamo è la mancanza di<br />

posti auto riservati a disabili: non ne tro-<br />

viamo né davanti gli ingressi della stazione, né nel<br />

parcheggio <strong>–</strong> a pagamento <strong>–</strong> adiacente. Dobbiamo<br />

imboccare viale XX Settembre per imbatterci<br />

in una sosta riservata: con il conseguente attraversamento<br />

di una rotonda particolarmente trafficata<br />

da auto, taxi e pullman. davanti l’ingresso principale,<br />

c’è uno scivolo appena accennato che, tuttavia,<br />

consente di proseguire fino all’interno della<br />

stazione. l’uscita, invece, che dà poi sui marciapiedi<br />

d’attesa laterali ai binari crea i primi<br />

problemi: sulla soglia c’è, infatti, uno<br />

scalino addirittura segnalato con strisce gialle e<br />

nere (quelle che indicano “attenzione”) per cui Federico<br />

da solo non riuscirebbe a superarlo. Ma la<br />

vera sorpresa è che è totalmente impossibile<br />

Via del Casello 5 - 51100 Pistoia<br />

Tel. 0573380464 <strong>–</strong> Fax 0573382072<br />

www.rosebarni.it <strong>–</strong> info@rosebarni.it<br />

Stazione<br />

Piazza Dante Alighieri<br />

per un disabile attraversare i binari: il<br />

sottopassaggio non è munito di una<br />

pedana automatica, non esistono<br />

ascensori (come nel caso della Stazione di<br />

Pescia, leggi <strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong> numero 17) e non ci sono<br />

segnali (cartelli, annunci) che indichino passaggi<br />

alternativi per i disabili. La mattina che abbiamo<br />

fatto il sopralluogo c’era un cantiere non meglio<br />

specificato (l’impalcatura recava la dicitura “adeguamento<br />

delle infrastrutture): potrebbe riguardare<br />

la messa a norma del sottopasso <strong>–</strong> non lo<br />

sappiamo <strong>–</strong> ma nel frattempo chi come Federico<br />

ha bisogno di viaggiare in treno trova non poche<br />

difficoltà. se non, addirittura, l’impossibilità totale a<br />

prendere il mezzo.<br />

OK: Marciapiedi con scivoli all’ingresso.<br />

NO: Non ci sono sottopassaggi a norma.


Nuova puntata della rubrica dedicata alla scoperta delle barriere architettoniche,<br />

condotta da Federico Liberati <strong>–</strong> il nostro ormai fisso collaboratore <strong>–</strong> che con la<br />

sua carrozzina gira i comuni per sensibilizzare autorità ed opinione pubblica sulla<br />

questione. Questo mese, siamo stati a Pistoia, e i risultati,<br />

come già successo per gli scorsi Comuni visitati, non<br />

sono stati totalmente soddisfacenti. Se in taluni casi, Federico<br />

non ha riscontrato particolari problemi, in altri, invece ne ha trovati molteplici.<br />

Lasciamo la stazione e a piedi proseguiamo verso la Biblioteca<br />

San Giorgio passando sopra il nuovissimo sottopasso “Porta<br />

nuova”: ci colpisce la pendenza della “corsia” pedonale.<br />

Da altri organi di stampa abbiamo appreso che nonostante<br />

numerose polemiche, i lavori sono stati eseguiti correttamente.<br />

In realtà, però, federico da solo non riuscirebbe<br />

né a scendere né a salire. E guidato sarebbe, comunque, una<br />

grande fatica, per lui e per l’accompagnatore. I marciapiedi dalla<br />

stazione alla biblioteca sono curati, ben asfaltati con discese<br />

in prossimità di attraversamenti pedonali. L’accesso alla<br />

San Giorgio è privo di ostacoli: al cancello c’è un<br />

campanello alla giusta altezza, le porte sono scorrevoli. nessuna<br />

difficoltà per federico.<br />

OK: Marciapiedi e biblioteca completamente a norma.<br />

NO: Sottopasso troppo ripido.<br />

Biblioteca S.Giorgio<br />

Via S. Pertini<br />

abbiamo deciso, con federico, di lasciare il solito percorso “istituzionale”<br />

per capire come può passare il tempo libero un disabile<br />

costretto sulla sedia a rotelle. abbiamo scoperto, con amarezza,<br />

che ad esempio sarebbe impossibilitato a fare una<br />

passeggiata all’interno del parco <strong>–</strong> peraltro meraviglioso<br />

<strong>–</strong> del villone Puccini. I viali sono sterrati, pieni di<br />

sassi e radici affioranti. spingere la carrozzina è difficoltoso,<br />

per raggiungere il laghetto è stato necessario l’intervento di<br />

un’altra persona. federico, da solo, avrebbe addirittura difficoltà<br />

ad entrare nel parco: non ci sono ingressi praticabili con una<br />

sedia a rotelle, perché per proibire l’accesso a biciclette, auto<br />

e scooter, sono stati posizionati delle sbarre che ostruiscono il<br />

passaggio anche a noi. Un parcheggio auto asfaltato c’è, ma<br />

manca la segnaletica riservata.<br />

OK: Accompagnato Federico, potrebbe fare una<br />

brevissima passeggiata all’interno del parco.<br />

NO: Impossibile proseguire dopo un certo punto.<br />

Manca un ingresso adeguato e non ci sono parcheggi<br />

riservati.<br />

Parco Villone Puccini<br />

Via Valdibrana<br />

P43/oltre


Andrea Spadoni<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

“Io sono andato...Oltre”<br />

Sul numero de “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” di marzo, il<br />

nostro inviato “oltre”, federico liberati,<br />

aveva segnalato la presenza di<br />

barriere architettoniche nella sede del Comune di<br />

uzzano che non permettevano a un disabile di accedere<br />

al Municipio. Raccolta la denuncia, il sindaco<br />

Riccardo franchi, che, comunque, ha tenuto a<br />

segnalare che “sul retro del palazzo del Comune<br />

esiste un ascensore a norma per chi è costretto<br />

sulla sedia a rotelle anche se non segnalato adeguatamente”,<br />

si è subito attivato per mettere a<br />

punto l’accesso riservato ai disabili. “Quando abbiamo<br />

letto l’articolo su “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>” - afferma - ci<br />

siamo subito messi in moto per far partire i lavori di<br />

abbattimento completo delle barriere archittettoniche<br />

e anche per migliorare la segnalazione. Tutta<br />

l’amministrazione è molto sensible a questi temi,<br />

per questo, ci è sembrato doveroso verificare e<br />

“Grazie a IL GIULLARE (e al sindaco),<br />

nuovo percorso per i disabili a Uzzano”<br />

Scrivi a Federico Liberati a<br />

info@ilgiullare.com<br />

passare immediatamente ai fatti”. In pochi giorni il<br />

sindaco si è incontrato con il suo vice, Giorgio Ercolini<br />

e con il geometra comunale, lorenzo lenzi,<br />

e si sono disposti i lavori. “In pochi giorni abbiamo<br />

sistemato tutto: il posto auto per i disabili è ben<br />

visibile ed è sul lato dell’ingresso sul retro del Municipio,<br />

dove è stato realizzato un percorso ben<br />

indicato, con una sbassamento della salitina, fino<br />

alla porta con il camapanello all’altezza giusta per<br />

chi è sulla sedia a rotelle, per accedere immediatamente<br />

all’ascensore all’interno”.<br />

RInGRAzIAMO IL SInDACO FRAnCHI<br />

PER LA SERIETÀ DIMOSTRATA.


Andrea Spadoni<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

Lucio, il genio delle scarpe<br />

appena entri nel suo negozio, vieni assalito da<br />

un’emozione particolare. Quelle stanze hanno un<br />

sapore antico, piacevole. appoggiato al tavolo,<br />

con attrezzi, aghi, fili e pelli tra le mani, trovi un<br />

uomo che ha le mani di fata, il cervello che sforna<br />

sempre nuove idee e la costanza di chi non sente<br />

mai la fatica. “Amo il mio lavoro, quando<br />

sforno un nuovo modello di scarpa, sono<br />

felice, mi si riempie il cuore”. Si chiama Lu-<br />

CIO PICOnE, ha 51 anni e vive con la famiglia<br />

a Monsummano, ma il negozio, dove nascono<br />

le sue invenzioni, è a Pieve a nievole. oggi è<br />

conosciuto in tutta Italia (e anche all’estero) per<br />

scarpe uniche nel loro genere. da tempo infatti,<br />

il marchio Picone è indossato da numerosi per-<br />

sonaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.<br />

“Voglio creare un prodotto, ogni<br />

volta, unico. Prendo le misure al<br />

piede del cliente e creo una scarpa<br />

su misura, perfetta, scegliendo personalmente<br />

pelli e cucendo tutto a<br />

mano”. sulle pareti ha appeso le fotografie di<br />

<strong>Il</strong> marchio Picone è indossato<br />

da sportivi e vip di tutta Italia<br />

molti vip: Francesco Colonnese,<br />

fabio Galante,<br />

Marcello lippi, Mario<br />

Boni, lo chef Gianfranco<br />

vissani con il quale è<br />

diventato anche amico:<br />

“Ci siamo conosciuti in<br />

occasione di una puntata<br />

di Linea Verde, grazie<br />

al principe Borghese.<br />

Quando vide le mie scarpe, ne volle subito un paio<br />

e mi ha invitato anche al suo ristorante”. Le scarpe<br />

di Picone, quando le tocchi o le osservi sono<br />

perfette, bellissime. la sua storia di artigiano inizia<br />

30 anni fa, quando a soli 15 anni, iniziò a lavorare<br />

in un calzaturificio a Monsummano, con il grande<br />

sogno, un giorno, di avere un negozio tutto suo.<br />

Sei anni fa l’inaugurazione del marchio “Picone”<br />

con l’amico Fabio Galante a fare da testimonial.<br />

un OTTIMO InIzIO DI unO CHE<br />

oGGI è, In ITalIa, TRa I MIGlIoRI<br />

ARTIGIAnI DELLA SCARPA.


“Vivere l’Appennino”<br />

successo di critica e pubblico<br />

per la prima edizione<br />

Grande successo per la prima<br />

edizione di “vivere l’Appenino”,<br />

che ha animato per i primi<br />

due weekend di maggio l’area<br />

ex Tiro a Volo di Montecatini<br />

Terme. La riscoperta e la valorizzazione<br />

di tutto ciò che è<br />

montagna, attraverso percorsi<br />

enogastronomici, artistici e<br />

sportivi. nella foto in alto TvL<br />

intervista Massimo Puccinelli,<br />

Presidente della manifestazione;<br />

a sinistra il taglio del nastro alla presenza dell’assessore<br />

regionale al Turismo Cristina Scaletti e al Presidente<br />

della Provincia Federica Fratoni.<br />

“PraticOk”, il magico fornello<br />

che non fa fumo, utilizzato<br />

anche dai grandi chef<br />

si chiama “PraticoK” ed<br />

è uno speciale e innovativo<br />

elettrodomestico<br />

che può essere considerato<br />

un forno, un grill,<br />

ma anche un barbecue,<br />

progettato e brevettato<br />

da Federico Biagini<br />

(nella foto) dell’azienda<br />

“Kokko Group” di Pieve<br />

a nievole. Praticok, si<br />

accende in 2 minuti e<br />

non fa fumo. si può usare<br />

praticamente ovunque<br />

ed è ideale per chi<br />

abita in condominio e non può accendre il carbone.<br />

<strong>Il</strong> design esclusivo di PraticOk lo rende unico<br />

nel suo genere ed è di grande aiuto per chi no ha<br />

tempo da perdere e non vuole rinunciare a piatti<br />

di alta cucina. E’ il fornello preferito e utilizzato nel<br />

suo ristorante anche dal famoso chef Igles Corelli.<br />

Per info: www.kokkogroup.com


L’ arte di<br />

Roncarà<br />

diventa<br />

MODA<br />

//<br />

DAI QuADRI APPESI<br />

ALLE PARETI DEL SuO<br />

RIsToRanTE “EGIsTo”,<br />

ALLE MOSTRE D’ARTE<br />

In GIRO PER L’ITALIA.<br />

MA ORA I TRATTI ALLE-<br />

GRI E COLORATI DI “IHO”<br />

SOnO DIvEnTATI AnCHE<br />

ACCESSORI DI MODA ED<br />

ElEMEnTI dI aRREdo, a<br />

DIMOSTRAzIOnE DELLE<br />

SuE InFInITE QuALITÀ.<br />

Linda Samoni<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

L’ex giocatore di pallacanestro e ristoratore di<br />

successo, Aleandro Roncarà con il pennello<br />

diventa un artista dalla creatività sconfinata e<br />

allegra e il suo nome “IHO” è ormai uno stile<br />

Per chi ancora non conoscesse aleandro Roncarà in arte IHo, non<br />

è necessario avere molte informazioni anagrafiche ma è, sostanzialmente,<br />

importante provare ad entrare nel suo mondo: Mondo<br />

Rondo. la soluzione forse più immediata è ascoltare, senza avere<br />

la pratese immediata di dargli un filo logico, ciò che lui racconta attraverso<br />

la sua arte. <strong>Il</strong> mondo di “Ronca”, con ispiratori d’eccezione<br />

i suoi tre figli - carlotta, lupo e Brando - non ha violenza e non ci<br />

sono parolacce. E cosa succede se viene smarrito il vocabolario (logica<br />

e sapere) che contiene tutti i significati delle parole, in una realtà<br />

fatto da un’unica strada? I personaggi ideati sono fantastici, non soltanto<br />

perché di fantasia, appunto, ma perché incarnano sentimenti e<br />

situazioni che nascono da una mente vulcanica, fatti di getto. In una<br />

continua evoluzione, incontriamo Re Blu, che ha vinto la corona giocando<br />

a carte, e la voce di omero al quale manca un braccio e non<br />

può quindi né parlare né scrivere ed esprimersi; poi ci sono Piff l’unica<br />

donna esistente ed innamorata di Ariosto minacciato continuamente<br />

da Torquato, l’uomo più ricco ed, infine, centomini, il personaggio<br />

intorno quale ruota tutto. Ma questo geniale artista<br />

il suo mondo l’ha già fatto conoscere in svariati<br />

modi, primo fra tutti la pittura. Già moltissime le<br />

mostre fatte, una svoltasi proprio in questi<br />

giorni e che esce fuori dai soliti schemi.<br />

Immaginate<br />

un condominio a Milano (via Macchi 42), nel quale come ti muovi<br />

trovi e crei: entri in portineria, e chiedi a silvana la mappa dei quadri<br />

distribuiti ed esposti nei vari uffici di notai, avvocati e PR. Esplosioni<br />

di colori, dove mano e pennello, nutrono gli occhi di chi osserva. Poi<br />

prosegui, sempre per le strade di Milano, all’hotel nhow (via Tortona),<br />

dove grazie alla visibilità avuta al “fuori salone” di Rhò, Roncarà<br />

esporrà i suoi quadri e mobili, per i prossimi quattro mesi, a partire<br />

dal 26 di <strong>Maggio</strong>. Chi uscirà dall’ascensore del primo piano si troverà<br />

di fronte ad una “Pop Heart” dinamica e viva. Altro grande successo<br />

è arrivato con la creazione di borse raffiguranti i suoi personaggi<br />

tratti da “space world” e “no Gun”; nella prossima stagione,<br />

poi, questo mondo sarà in una linea tutta nuova di abbigliamento.<br />

Visto il grande successo riscosso, questo artista emergente ma già<br />

affermato, porterà la sua arte a londra, capitale all’avanguardia e<br />

nonostante tutto ciò continuerà ad occuparsi con la solita passione<br />

al suo locale, Egisto Bros, a Montecatini Terme, che proprio in queste<br />

mese compie gli anni.<br />

P48/mondo iho


Bar Giulia<br />

Buon Compleanno!<br />

Grande festa al Bar Giulia in Sant’Agostino a Pi-<br />

stoia: il locale in una piacevole serata primaveri-<br />

le, ha accolto con ricchi buffet e sfiziosi aperitivi<br />

tantissimi ospiti. L’occasione d’altronde era di<br />

quelle importanti: festeggiare il compleanno del-<br />

la proprietaria Giulia. <strong>Il</strong> tutto è stato allietato da<br />

un’ottima selezione musicale e dalla mostra del<br />

valdinievolino Aleandro Roncarà.<br />

Nelle foto alcuni momenti della festa.<br />

foto Premuda<br />

<strong>Il</strong> venerdì sera l’aperitivo<br />

è solo al Piccolo Bar<br />

E’ partita la stagione estiva del Piccolo<br />

bar,con l’appuntamento più<br />

caldo della settimana che si svolge<br />

tutti i venerdi sera.....Organizziamo<br />

apericena,drinks party a tema e<br />

compleanni! Potrete trovare cocktails<br />

di tutti i tipi,tanta musica e tanto divertimento!<br />

Tutto questo solo con lo staff<br />

FRIDAy nIGHT @PICCOLO BAR!!!<br />

Solo per numeri unoo!!! vi aspettiamo CICCIO & GIAM-<br />

Ma ,<strong>Il</strong>aRIa,MaU & GIoRGIo...ricordate...il PRE-dIsco è<br />

solo con noi...!!!


gino culatore alessio<br />

giannini I cavalieri bartoletti<br />

che<br />

hanno fatto la storia<br />

grifone drago speron<br />

della Giostra<br />

d’oro piazza duomo<br />

dell’Orso<br />

luglio duemilaundici<br />

Trentasei anni pieni di storia e di<br />

tradizione. Tutto questo è la Giostra<br />

dell’Orso, la cui macchina<br />

organizzatrice è già entrata in<br />

moto per l’edizione <strong>2011</strong>. Se si parla<br />

di Giostra dell’ orso non si può non parlare dei suoi<br />

protagonisti, non si può non parlare dei cavalieri<br />

che hanno fatto la storia, nel bene e nel male. nel<br />

racconto, anche un po’ scherzoso, partiamo dai<br />

campioni. <strong>Il</strong> primo ed insuperabile è Gino culatore,<br />

capitano storico di un Drago che ha sempre dominato<br />

in pista e può vantare sette speron d’oro.<br />

Maniscalco nella vita di tutti i giorni, sta insegnando<br />

il mestiere al nipote Alessandro che ha già corso<br />

due Giostre dell’Orso dimostrando di avere i mezzi<br />

per proseguire il lavoro dello zio. L’altro nome<br />

“storico” degli ultimi venti anni è Alessio Giannini<br />

che ha girato tutti i rioni e, dal 2010, è andato a rinforzare<br />

ancora di più il Drago pur senza scendere<br />

in pista nel giorno della Giostra. E poi i Bartoletti,<br />

che non sono parenti: claudio, bandiera del Grifone,<br />

e Jonathan che in piazza duomo si è fatto le<br />

ossa con il Drago per poi diventare “Scompiglio”<br />

e vincere anche un Palio di Siena. Più indietro nel<br />

tempo, guai a dimenticarsi di luciano niccoli, storico<br />

fantino del Cervo Bianco che negli anni della<br />

rinascita (dal <strong>19</strong>75 in poi) dominava in lungo ed in<br />

largo grazie all’accoppiata con Piero soldani. Ma,<br />

nella storia della Giostra, ci sono stati anche curiosi<br />

episodi e piccole figuracce, vicende che hanno<br />

fatto sorridere di più il pubblico ed imbarazzato<br />

fin troppo i fantini stessi. come dimenticarsi di un<br />

certo Fratti che difendeva i colori del Grifone ed<br />

aveva un cavallo che decise di “non fare” l’anello<br />

di piazza del duomo: dopo il gong, il cavallo puntò<br />

dritto verso le scuderie. Come mai? Oggi corrono<br />

solo purosangue ma a quei tempi c’erano anche<br />

P50/verso la giostra <strong>2011</strong><br />

Gino Culatore su Tornado nella Giostra dell’Orso del <strong>19</strong>82<br />

delle femmine e la cavalla di Fratti era in calore.<br />

così, quando i giudici dettero il via alla tornata, rimase<br />

ferma e soltanto il passaggio dell’avversario<br />

di turno che cavalcava un maschio fece venire alla<br />

cavalla l’input per partire. con l’ormone a mille,<br />

scattò subito all’inseguimento ma quando si trovò<br />

il portone per uscire dalla pista ci andò a sbattere<br />

addosso con la voglia di uscire dalla piazza. E che<br />

dire di un altro personaggio “leggendario” come<br />

tale Barotto che si trovò a dover domare, fra mille<br />

difficoltà, uno stallone al quale dava fastidio il tifo<br />

di piazza del duomo. E così, nonostante i continui<br />

richiami del cavaliere, al momento del gong<br />

il cavallo decise di prendere la pista al contrario<br />

rischiando lo scontro con l’altro concorrente: attimi<br />

di panico, contatto evitato per un pelo, corsa<br />

sospesa. L’amore moderno per la Giostra ed i cavalli,<br />

invece, è rappresentato da cristian cordari:<br />

marchigiano di servigliano, provincia di fermo, da<br />

alcuni anni corre per il Grifone. Titolare di un ristorante,<br />

nel giorno di riposo del suo primo lavoro,<br />

sale in macchina e percorre quasi 800 chilometri<br />

fra andata e ritorno per venire a Pistoia ad allenarsi,<br />

non più di due ore, con il suo cavallo prima<br />

di fare rientro a casa. Seppur in poche occasioni<br />

la Giostra dell’Orso ha parlato anche al femminile<br />

con Giovanna niccolai che nel <strong>19</strong>82, difendendo i<br />

colori del cervo Bianco, riuscì ad aggiudicarsi addirittura<br />

lo Speron d’Oro mentre l’altra amazzone<br />

che la storia ricorda è Lucia nerozzi. Pochi rappresentanti<br />

anche nella categoria “stranieri”: il primo<br />

fu Ragheb Mohamed, portato in piazza duomo<br />

nel <strong>19</strong>85 da Adelmo Reali per correre con il Leon<br />

d’oro. In tempi recenti, infine, è toccato ai francesi<br />

Francois Jacquet e Cyril Dufrese<br />

Ufficio Stampa Giostra dell’Orso<br />

A cura di MoltoChic Marketing&C


Pane e Uva<br />

<strong>Il</strong> vero Glamour<br />

Pane e uva è un negozio di abbiglia-<br />

mento fresco e giovane, gestito con<br />

sincera passione da Eleonora Fogli:<br />

la sua missione è TROvARE LA<br />

TEnDEnzA CHE PIù SI<br />

AvvICInA ALLA PERSOnALITÀ<br />

DELLA CLIEnTE<br />

E nOn SEMPLICEMEnTE<br />

SCEGLIERE un CAPO DI<br />

MODA. Per farlo, si affida alla garanzia di<br />

qualità di camomilla Milano, denny<br />

Rose, sweet Matilda, H.eich, niù,<br />

nice Things, airoldi Bigiotteria,<br />

Mercantia e molto altro. La ricerca dei<br />

dettagli, la scelta di linee dal richiamo vintage,<br />

le proposte mai scontate sono i punti di forza<br />

di questo negozio, dove la cortesia, il sorriso e<br />

i fiori freschi non mancano mai. Eleonora è an-<br />

che sostenitrice dello shopping relax: musica in<br />

sottofondo che tranquillizza e orario continuato il<br />

mercoledì, per godersi con tutta la calma neces-<br />

saria un momento da dedicare solo a noi stesse.<br />

è non prendersi<br />

troppo sul serio


Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

DETTAGLI moda:<br />

COCO CHAnEL DICEvA<br />

cHE I BRaccIalI, da solI,<br />

vESTOnO unA DOnnA.<br />

LA MODA DI QuEST’AnnO<br />

SEMBRA DARE RAGIOnE<br />

a QUEsT’Icona dI sT<strong>Il</strong>E,<br />

vISTO CHE CARATTERIzzIaMo<br />

<strong>Il</strong> nosTRo looK<br />

QuOTIDIAnO PARTEnDO<br />

DALLA vALORIzzAzIOnE<br />

DEI nOSTRI POLSI.<br />

La parola d’ordine sarà praticità: bracciali elastici in<br />

argento o con metalli meno preziosi, pietre naturali.<br />

Da portare singolarmente o a gruppi. Come propongono<br />

Exoal e Vanto (da € 30). la vita non<br />

è nel tempo che passa, ma nei momenti che si ricordano.<br />

Questo è, invece, il concetto che inspira la<br />

collezione Moments di Pandora Gioielli:<br />

braccialetti e charm che ti permettono di essere<br />

creativa, di condividere i tuoi momenti importanti<br />

e di raccontare la tua storia. Pelle, argento, vetro<br />

e smalto per personalizzare il tuo gioiello e i tuoi<br />

ricordi più significativi. (€ 59 per il bracciale e da €<br />

29 per lo charme). Sarà l’estate anche dei ciondoli.<br />

Preziosi, originali, che stupiscono quelli proposti da<br />

per fare la differenza<br />

P52/gioielli<br />

Vanto (da €300): il materiale principe è l’argento, i<br />

soggetti <strong>–</strong> realizzati con pietre preziose, dall’onice,<br />

all’agata bianca, al quarzo grigio o fumè e curati in<br />

ogni più piccolo dettaglio <strong>–</strong> si ispirano a personaggi<br />

famosi (Josephine Baker), a popolazioni (l’indiano,<br />

l’orientale), al regno animale (il gatto, il gufo). Per<br />

stare al passo con la moda, non mancheranno collezioni<br />

di richiamo vintage: anelli, bracciali e ciondoli,<br />

pelle e argento per creazioni dalle linee forti e<br />

decise. La novità più fashion? L’anello artigianale<br />

che puoi personalizzare con una frase a tua scelta.<br />

Per sorprenderti e sorprendere. (da € 60).<br />

TuTTI I GIOIELLI CITATI<br />

nELL’ARTICOLO LI PuOI<br />

TROvARE SOLO DA<br />

Anna Rita Gioielli<br />

VIa lIBERo andREoTTI 13 - PEscIa,<br />

TELEFOnO 0572 47085


Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

moda mare costumi uomo<br />

donna bambino collezi-<br />

CALZEDONIA<br />

oneduemilaundici MONTECATINI TERME estate<br />

duemilaundici estate mare<br />

Calzedonia non è certo un marchio che ha bisogno di grandi presentazioni.<br />

Leader dal <strong>19</strong>87 nel settore calze e costumi da donna,<br />

uomo e bambino, vanta più di 1300 negozi sparsi nel mondo. Uno di<br />

questi, è gestito con successo, passione e dedizione ormai da ben<br />

sedici anni da Patrizia, titolare del punto vendita Calzedonia in Corso<br />

Roma a Montecatini Terme. Ormai consolidato punto di riferimento<br />

per chi cerca un vasto assortimento di prodotti, un’estrema attenzione<br />

ai dettami della moda, un ottimo rapporto qualità-prezzo.<br />

DONNE: IMPOSSIBILE NON ACCONTENTARVI<br />

La collezione moda mare <strong>2011</strong> proposta da Patrizia nel suo punto vendita Calzedonia,<br />

accontenta i gusti di tutte le donne, dalla più romantica alla più seducente.<br />

I modelli spaziano dal bikini con reggiseno a triangolo o a fascia da abbinare a<br />

slip o culottes. In tinta unita o fantasia, lisci, arricciati, con laccetti o senza, sarà<br />

impossibile <strong>–</strong> anche per le più sofisticate <strong>–</strong> non trovare il modello adatto a valorizzare<br />

la propria fisicità sul bagnasciuga. E il catalogo è ricco anche per quanto<br />

riguarda l’abbigliamento: non solo parei o copricostume, ma veri e propri capi di<br />

vestiario da mixare sapientemente per un look fresco, modaiolo e di tendenza:<br />

abiti lunghi, shorts, maglie e canotte con preziosi dettagli che puntano su un<br />

vantaggioso rapporto qualità/prezzo.<br />

BAMBINI: TUTTI AL MARE!<br />

UOMINI: BOXER PER ESSERE<br />

ALLA MODA<br />

La collezione maschile moda mare <strong>2011</strong> proposta da<br />

Patrizia nel suo punto vendita calzedonia, punterà essenzialmente<br />

sul boxer, solitamente in tinta unita, di media<br />

lunghezza, in colori vivaci e con dettagli a contrasto.<br />

In tessuto tecnico, studiati per vestire con leggerezza e<br />

asciugarsi velocemente. Tra i colori, spiccano il bianco, il<br />

grigio e il blu, in tutte le loro sfumature.<br />

Patrizia ci tiene a ricordare a tutti i clienti che calzedonia propone, anche per i più<br />

piccoli, una linea frizzante e fantasiosa: tanta qualità e tanto colore, abbinato alla<br />

comodità e alla modernità delle creazioni pensate per le nuove, piccole, generazioni.<br />

Per i maschietti bermuda, slip e short; magliette e canotte all’americana per<br />

un look sportivo, e soprattutto pratico per assecondare tutta la loro vivacità. Per<br />

le bambine, invece, bikini a due pezzi, costumi interi coloratissimi o in tinta unita,<br />

vestitini, canotte e gonnelline per farle sentire già signorine.


Pz. s. francesco, 21 a - 51100 Pistoia<br />

Telefono 0573 20078<br />

email: carlobardelli<strong>19</strong>70@tiscali.it<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

La bellezza<br />

nasce dai capelli<br />

Carlo Parrucchiere è un’istituzione a Pistoia. Dal <strong>19</strong>92,<br />

infatti, serve con professionalità e passione<br />

la clientela che ama sentirsi coccolata,<br />

vuole essere ascoltata e desidera sentirsi a<br />

casa. <strong>Il</strong> titolare, carlo Bardelli, comincia a lavorare nel settore<br />

nel <strong>19</strong>83: 8 anni di scuola e 5 anni alla prestigiosa<br />

Sassoon Academy di Londra. Oltre a diventare ma-<br />

estro, con licenza di insegnare in tutta Italia, ha la possibilità di<br />

LAvORARE COn STILISTI STRAnIERI (gomito a<br />

gomito con il parrucchiere di Madonna e con i professionisti che<br />

seguono le star delle soap americane) e di COLLABORA-<br />

RE COn IMPORTAnTI PRODuzIOnI TELEvI-<br />

SIvE (“nonsolomoda”, in seconda serata su canale 5, è solo<br />

uno degli esempi). <strong>Il</strong> negozio, sito in Piazza san francesco a Pi-<br />

stoia, è un ambiente curato nei dettagli dalle linee pulite, raffinate<br />

ed eleganti. due le linee prodotto: la prima, alterna, è da sempre<br />

considerata un pioniere nella realizzazione di formule esclusive e<br />

rivoluzionarie per l’haircare di lusso. l’altra, naturalmente, è una<br />

linea di prodotti cosmetici bio-etico compatibili, formulati con so-<br />

stanze botaniche e aromi puri di piante e fiori.<br />

P54/hair styling


Una palestra<br />

giovane e<br />

dinamica<br />

Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

da ottobre 2010 c’è una nuova palestra a Pieve a nievole: Myclub,<br />

gestita e diretta da Ernesto Papa, nel settore fitness da anni,<br />

testimoniato da un curriculum professionale di<br />

grande successo. campione Italiano di Kick Boxe e Body<br />

Building, terzo classificato al fitnesse Universe del 2009 e secondo<br />

ai campionati Europei, Ernesto ha deciso di mettere a servizio degli<br />

altri la sua PREPARAzIOnE, la sua COMPETEnzA, ma<br />

soprattutto la sua IMMEnSA PASSIOnE per lo sport.<br />

I servizi di My Club: Boxe, Circuit Training,<br />

Sala Pesi, Gag; Sala Fitness, Corsi di difesa<br />

personale. In un ambiente giovane, fresco e dinamico, la clien-<br />

tela può trovare tutto ciò che occorre per mantenersi in forma e prati-<br />

care del sano sport. Che come dice Ernesto “salva la vita”.<br />

//My club<br />

Via Mimbelli, 21- 51018 Pieve a nievole (PT)<br />

Telefono 0572 520936<br />

Orario Continuato 10 - 22.30 Dal Lunedi Al venerdi<br />

Sabato 10 -18<br />

P55/fitness


vita sana benessere mangiare polifenoli<br />

A scuola composti di naturali cibo proprietà<br />

frutti Ecco la frutta the che verde dovete mangiare frutti a bacca<br />

per preservare il corpo da malattie<br />

uva rossa prodotti naturali zuccheri<br />

//<br />

<strong>Il</strong> mese scorso abbiamo<br />

aperto la nostra valigia, adesso<br />

iniziamo a metterci dentro<br />

le cose che servono per<br />

la nostra vita, che sia sana<br />

e all’insegna di quello che<br />

ho chiamato il Ben-essere.<br />

Mangiare è un bisogno primario<br />

e importante, il nostro<br />

corpo è una locomotiva che<br />

senza carbone resta ferma e<br />

si ammala, ma mangiare non<br />

significa “abbuffarsi”, ma innanzitutto<br />

nutrire corpo e anima<br />

con prodotti sani di cui,<br />

dobbiamo capire origini e ingredienti.<br />

Su questo numero<br />

de “<strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>”, parliamo dei<br />

“Polifenoli”, composti naturali<br />

di cui sono ricchi alcuni super<br />

frutti e che hanno delle grandi<br />

proprietà di protezione.<br />

Proprietà<br />

Quando sono assenti o carenti nelle nostre diete,<br />

i processi di invecchiamento risultano accelerati<br />

e aumentano i rischi per la nostra salute.<br />

una delle proprietà esclusive dei polifenoli contenuti<br />

nei super-frutti è la loro capacità di attraversare<br />

la barriera emato-encefalica ed entrare<br />

nell’area del cervello per proteggere le cellule<br />

cerebrali da eventuali danni e preservare la loro<br />

funzione cruciale.<br />

Studi<br />

due recenti studi scientifici hanno fatto più luce<br />

su questo settore. <strong>Il</strong> primo di questi, pubblicato<br />

nel dicembre 2008, arriva dall’alzheimer’s disease<br />

Research center del Karolinska Institute<br />

in svezia, ha dimostrato che un’alimentazione<br />

Antonella Gramigna<br />

P56/a scuola di cibo<br />

ricca di grassi, zuccheri e colesterolo (secondo<br />

il modello della dieta “industriale” moderna del<br />

fast food) conduce a cambiamenti nel cervello<br />

simili a quelli che si riscontrano nei pazienti che<br />

soffrono di Alzheimer.<br />

I Super Frutti<br />

MELAGRAnA :uno studio israeliano ha dimostrato<br />

che il consumo quotidiano di succo di<br />

melagrana è stato in grado di proteggere il sistema<br />

cardiovascolare dall’indurimento delle arterie<br />

e di ridurre l’ossidazione del colesterolo di<br />

almeno il 50%. da uno studio del 2005, invece,<br />

si evince che bere un bicchiere di succo di melagrana<br />

ogni giorno, può migliorare la circolazione<br />

sanguigna per gli uomini e le donne con malattia<br />

coronarica.<br />

TE’ vERDE:E’ stato dimostrato che i polifenoli<br />

del tè verde proteggono le cellule del cervello,<br />

del seno e della prostata. In una pubblicazione<br />

del gennaio 2007 del Breast cancer Research,<br />

viene messa in evidenza l’importanza dei polifenoli<br />

del tè verde, sottolineando una riduzione significativa<br />

del 20% del rischio di cancro al seno<br />

per chi ne consuma grandi quantità.<br />

POLIFEnOLI DEI FRuTTI A BACCA: Le bacche<br />

scure sono da tempo note come alimenti tra i<br />

migliori dal punto di vista del potere di protezione.<br />

la famiglia dei polifenoli nota come flavonoidi<br />

e le antocianine presenti nel mirtillo nero e nel<br />

ribes nero ,sono di grande aiuto nella lotta contro<br />

l’infiammazione cronica e le malattie connesse,<br />

come il diabete, malattie neurodegenerative<br />

ed alcuni tipi di cancro. I mirtilli rossi contengono<br />

un altro gruppo di polifenoli noto come proantocianidine.<br />

Sono proprio queste ultime ad essere<br />

associate alla capacità del mirtillo rosso di inibire<br />

le infezioni delle vie urinarie.<br />

POLIFEnOLI DELL’uvA ROSSA: I polifenoli<br />

dell’uva rossa includono flavonoidi, antocianidine,<br />

catechine e resveratrolo e hanno forti legami<br />

con la salute del cuore.


Simeone Clamori<br />

Benvenuti ad Aruba!<br />

La nuova perla dei Caraibi<br />

Respirare a pieni polmoni e percepire l’aria tersa<br />

ai carabi non è cosa di tutti i giorni, ma è la traccia<br />

inconfondibile di un temporale che è appena<br />

transitato sull’isola spazzando via la tipica afa di<br />

febbraio. Seduto sulla sabbia di Eagle Beach mi<br />

godo lo spettacolo di due pellicani che si alternano<br />

in brevi voli di ricognizione, tutti puntualmente<br />

conclusi con una brusca piccata in acqua per<br />

poi subito riemergere con la sfortunato bonefish<br />

di turno che si dimena nell’ampio sacco golare:<br />

uno spettacolo che non smette mai di incantarmi.<br />

aruba, isola delle antille olandesi posta a venti<br />

miglia a nord dalla costa del Venezuela, ultima novità<br />

in termini di destinazione charter per il turismo<br />

italiano. Questa destinazione è la scommessa di<br />

un paio di tour operator nazionali, convinti del fatto<br />

che il turista italiano sia pronto a coniugarsi con<br />

una meta tipicamente americana. Palm Beach è<br />

la spiaggia principale dell’isola, lunga, bianca e<br />

lambita da acque tinte di quel tipico verde menta<br />

caraibico, e dove i più importanti resorts dell’isola<br />

sembrano fare a gara a chi domina in maniera più<br />

imperiosa l’orizzonte del mare. una destinazione<br />

tranquilla, compassata dove ogni ospite scandisce<br />

il trascorrere delle ore tra un margarita, una<br />

seduta di jogging, un buon libro sotto la palapa e<br />

l’immancabile seduta di happy time pomeridiano.<br />

Fuori dai resorts la scelta di ristoranti e di locali è<br />

sufficiente a soddisfare i palati più esigenti, il numero<br />

dei casinò è pari a quello dei resorts e per gli<br />

amanti dello shopping, tra la stessa Palm Beach<br />

e la vicina cittadina di oranjestad, la presenza di<br />

negozi monomarca e di griffe è pressoché totale.<br />

P57/giramondo<br />

Istruzioni per l’uso: il resort più gettonato dai primi<br />

turisti italiani approdati ad Aruba è l’Holiday Inn<br />

sunspree Resort, che seppur classificato di prima<br />

categoria è in realtà un onesto 3 stelle che regge<br />

dignitosamente il passo, nonostante i suoi tre<br />

decenni di anni di onorata carriera. E’ imperativo<br />

prenotare le camere superior per avere una sistemazione<br />

accettabile e bisogna rassegnarsi al<br />

fatto che le sue abitudini sono prevalentemente<br />

yankee: la cena inizia alle 18:30 e dopo le <strong>19</strong>:45<br />

il buffet termina di essere rifornito ed i camerieri<br />

iniziano timidamente a rassettare la sala per la colazione<br />

della mattina successiva. Gli americani si<br />

alzano alle prime luci dell’alba per prenotarsi la palapa<br />

presso il desk del bagnino che però apre soltanto<br />

alle 07:30 formando così code interminabili,<br />

mentre per noi l’operatore italiano ha saggiamente<br />

riservato un pezzo di spiaggia con la regola del “<br />

chi prima arriva meglio alloggia. La valuta corrente<br />

è il fiorino arubiano ma quella più comunemente<br />

utilizzata è il dollaro uSA. Sebbene l’Euro sia<br />

comunemente convertito ovunque è consigliabile<br />

munirsi di valuta americana prima della partenza<br />

tanto per non dovere adoperarsi troppo nei cambi<br />

perdendo per giunta qualcosa nell’inevitabile commissione.<br />

Gli arubiani sono un popolo cortese e<br />

cordiale e benché la lingua ufficiale dell’isola sia<br />

l’olandese tutta la popolazione parla il Papiamento,<br />

un creolo-portoghese con influssi spagnoli,<br />

africani e olandesi. Aruba è il giusto compromesso<br />

tra il fascino del caribe ed il comfort occidentale,<br />

dove tutto si svolge al lento ritmo degli alisei lasciando<br />

così percepire la sensazione di riuscire a<br />

fare sempre tutto nei giusti tempi: un’isola sicura e<br />

piacevole per le famiglie e nel contempo, dinamica<br />

e divertente per i giovani, un micromondo dove la<br />

parola relax assume un significato a tutto tondo e<br />

dove ogni presupposto di vacanza trova inevitabilmente<br />

una sua risposta esaustiva.


Maurizio Innocenti<br />

Tuscany: è stato<br />

comunque un successo<br />

Abbiamo incontrato Paolo Moretti, allenatore della squadra di basket di Pistoia.<br />

Reduce dalla recente uscita dai playoff, è stato l’artefice di una stagione conclusasi<br />

comunque al di sopra di ogni più rosea aspettativa.<br />

Paolo Moretti e Pistoia è stato amore a<br />

prima vista. un sentimento sbocciato<br />

due anni e mezzo fa, quando il tecnico<br />

di arezzo arrivò per sostituire Maurizio lasi. “Era<br />

gennaio - racconta - e stavo aspettando l’occasione<br />

giusta, quando arrivò con la chiamata da parte<br />

di Pistoia. Era un’opportunità bella e affascinante<br />

perché volevo conoscere meglio un ambiente che<br />

avevo vissuto da giocatore. Quando ero venuto<br />

qua da avversario, si avvertivano l’atmosfera del<br />

palazzetto e la forte passione della gente. Tutto<br />

questo mi aveva incuriosito e stimolato”. Paolo<br />

Moretti, quando approdò alla guida della squadra<br />

Bar - Colazioni - Pranzi di Lavoro - Happy hour<br />

Ricevitoria Sisal e Superenalotto<br />

di pallacanestro del nostro capoluogo di provincia,<br />

non trovò una situazione idilliaca: la squadra navigava<br />

nelle zone basse della classifica e l’ambiente<br />

era sfiduciato.<br />

Come ha fatto, in quell’occasione, a risollevare<br />

le sorti di una stagione che sembrava<br />

compromessa?<br />

“Sono stati sei mesi in cui ho dovuto capire le esigenze<br />

dell’ambiente e, devo dire, che la mia forza<br />

di volontà è stata decisiva. La squadra era in difficoltà,<br />

i tifosi tristi dopo aver vissuto due stagioni<br />

alla grande. Insomma c’era bisogno di risollevare il<br />

tutto. Poi la disponibilità della società a intervenire<br />

Via Battisti 956 - Monsummano Terme (PT)<br />

Contatti: 349.054<strong>19</strong>56 - 339.6811348


sul mercato è stata fondamentale”.<br />

Qual è stato l’acquisto determinante?<br />

“L’arrivo di Jerry McCullough è stato veramente<br />

importante perché, grazie alla sua esperienza, e<br />

alla mia voglia di non mollare, siamo riusciti a conquistare<br />

una salvezza che è valsa quanto un campionato”.<br />

Paolo Moretti, quindi, nella sua prima<br />

stagione pistoiese, riuscì a compiere un miracolo<br />

ed entrò nel cuore dei tifosi. Poi l’anno scorso, la<br />

società, ha allestito una squadra di tutto rispetto.<br />

A Pistoia sono arrivati giocatori del calibro di Tamar<br />

slay e Gregor fucka, due fuoriclasse. la squadra,<br />

targata ancora carmatic, si è piazzata all’ottavo<br />

posto e ha conquistato i playoff. Ma un altro miracolo<br />

è stato raggiunto quest’anno, con la conquista<br />

ancora dei playoff, con una squadra allestita<br />

per raggiungere una salvezza tranquilla. <strong>Il</strong> risultato<br />

purtroppo non è stato favorevole alla Tuscany che<br />

ha accarezzato l’idea di una promozione ma a testa<br />

alta si è dovuta tuttavia arrendere alla superiorità<br />

della corazzata Fastweb Casal Monferrato.<br />

Di chi sono i meriti di questa scalata?<br />

“Se guardo indietro, al di là dei risultati, la cosa più<br />

bella è vedere oggi l’ambiente e la città. Si è tornati<br />

di nuovo a parlare di pallacanestro come ai vecchi<br />

tempi, il club è vicino alla città ed ai suoi tifosi e la<br />

città è stretta intorno alla squadra. Sono contento<br />

di aver contribuito a tutto questo perché nel mio<br />

//<br />

PISTOIA è TORnATA<br />

A PARLARE DI PALLA-<br />

CAnESTRO COME AI<br />

vECCHI TEMPI. IL PA-<br />

LAzzETTO è SEMPRE<br />

GREMITo dI PUBBlIco,<br />

E QuESTO CALOROSO<br />

TIFO è LA vERA FORzA<br />

DELLA TuSCAny. SO-<br />

CIETÀ E ACQuISTI IM-<br />

PORTAnTI HAnnO PER-<br />

MESSO DI DISPuTARE<br />

unA BELLA STAGIOnE.<br />

lavoro metto sempre grande passione, ma il merito<br />

è della società che ha portato a Pistoia giocatori<br />

come Slay, Fucka, McCullough, Forte, Varnado,<br />

che non si vedono spesso sui parquet italiani”. In<br />

verità, secondo noi, molti meriti li ha proprio Paolo<br />

Moretti e, all’inizio della stagione, pensare di raggiungere<br />

questi risultati, era pura follìa.<br />

Qual è, quindi, il segreto di Moretti?<br />

“Prima di tutto è aver trovato persone di grande<br />

spessore prima che ottimi giocatori. Siamo una<br />

squadra cha ha i suoi difetti e i suoi limiti, ma che<br />

vengono annullati grazie alla grande voglia di non<br />

mollare mai. Infatti siamo tutti stupiti del risultato dei<br />

playoff, ma sopratttutto la personalità che la squadra<br />

ha dimostrato sul campo. Lo hanno capito anchei<br />

tifosi che ci hanno trasmesso tanto entusiasmo”.<br />

E dopo? <strong>Il</strong> futuro?<br />

“Ho un altro anno di contratto con Pistoia e direi<br />

che ci sono tutti i presupposti per continuare. <strong>Il</strong><br />

progetto Pistoia coinvolge la società e tutta la città<br />

e nasce da un ambiente passionale che ha la<br />

pallacanestro nel sangue e dove c’è una società<br />

che vuole ritagliarsi uno spazio importante. E, per<br />

questo, dobbiamo impegnarci tutti il più possibile<br />

per avere le risorse necessarie per continuare su<br />

questa strada”.


Andrea Spadoni<br />

<strong>Il</strong> Festival della<br />

Cultura Sportiva<br />

TIMEOUT!<br />

2° Festival della Cultura Sportiva<br />

BasKET. VollEy. danza. aRRaM-<br />

PICATA. GOLF. PuGILATO. RuGBy.<br />

MARATOnA. CICLISMO. SCHERMA.<br />

Saranno questi gli sport protagonisti nel centro di<br />

Montecatini Terme, fra corso Roma, corso Matteotti,<br />

viale Verdi e la Pineta. E ancora: calcio, benessere, attività<br />

ludiche under 14, spettacoli, concerti e incontri.<br />

a partire dal 1 giugno, infatti, la città ospiterà il prestigioso<br />

torneo giovanile calcistico “Torneo di Coppa<br />

Primavera”, che vedrà ospiti tra le migliori formazioni<br />

del calcio italiano.<br />

CALEnDARIO<br />

Giovedì 2 giugno<br />

L’italia è una Repubblica fondata sullo sport<br />

(Ore 10) - Inaugurazione campi di basket (davanti al<br />

Gambrinus e presidiati da As Rossoblu e Sporting


club <strong>19</strong>49, PfM Montecatini e san Giuseppe Minibasket),<br />

ciclismo (con piste per ragazzi gestite da David Mariani<br />

dell’asd Montecatini sport Promotion, situate in corso<br />

Roma, Viale Verdi e in prossimità del Grocco) e golf (di fronte<br />

al palazzo comunale in viale Verdi), tutto coordinato da Montecatini<br />

Golf.<br />

(ore 18.00) - Inaugurazione festival con mostra fotografica<br />

sul ciclismo e successivamente (ore 21): concerto Estate Regina<br />

al Tettuccio (in caso di maltempo all’Excelsior).<br />

venerdì 3 giugno<br />

Si gioca!<br />

Lo sport conquisterà Montecatini. E chiunque potrà giocare<br />

a basket, divertirsi col ciclismo, provare una buca di golf (l’erba<br />

verde invaderà la piazza di fronte all’obelisco dei caduti,<br />

sul viale verdi) o un tiro di scherma. Ci sarà la possibilità di<br />

scalare la parete dell’arrampicata (gestita dalla sezione Cai di<br />

firenze) in viale Verdi (entrata Pineta, davanti aPT) e di godersi<br />

le dimostrazioni di boxe nell’ Isola Pedonale di Viale Verdi.<br />

chiusura alle 21 con la presentazione del libro sulla boxe di<br />

Gabriele Tinti, new york shots (allemandi). sarà presente del<br />

campione del mondo dei pesi medi dal <strong>19</strong>87 all’89 Sumbu<br />

Kalambay, che in questi giorni si divertirà a insegnare ai ragazzi<br />

la cultura pugilistica salendo sul ring 8x8 gestito dalla<br />

federazione di Montecatini di Piero Morello. A seguire proiezione<br />

al cinema Imperiale di Rocky III.<br />

Sabato 4 giugno<br />

La notte bianca dello sport e Cesare Prandelli<br />

(Ore 12) - 24H di Basket. Gli appassionati cestisti da tutta<br />

la Toscana si ritroveranno al PalaMadigan fino alle 12 del<br />

giorno dopo, continuando a giocare per tutta la notte. sono<br />

previsti mini tornei, gare di tiro libero, squadre miste maschili<br />

e femminili e molto altro. alle 22 di sabato 4 giugno, le città<br />

Terra-tetto<br />

Composto da 2 unità immobiliari indipendenti di mq. 240 e 120 cad.<br />

Ristrutturazione quasi completamente finita<br />

rivivranno le sensazioni dei primi anni novanta, quando i giocatori<br />

simbolo di Kleenex Pistoia e Panapesca Montecatini<br />

daranno vita ad un attesissimo derby-revival. Oltre a scherma,<br />

ciclismo, golf, arrampicata e boxe partiranno i campi<br />

scuola di volley gestiti dall’unione volley valdinievole e rugby.<br />

Alle Terme della Salute sarà aperta una grande area under<br />

14 con attività ludiche, contest e danza hip hop.<br />

(Ore 18) - Dibattito e intervista al Caffè Gambrinus con il Ct<br />

della nazionale di calcio, cesare Prandelli. (ore 18,30) ritrovo<br />

nel piazzale Leopoldo per i partecipanti alla maratona non<br />

competitiva Terme Run: una maratona splendida attraverso<br />

i magnifici parchi termali, al tramonto, correndo, marciando<br />

o camminando.<br />

(Ore 21 - piazza del Popolo) <strong>–</strong> Esibizione con le scuole di<br />

Danza di Montecatini<br />

(Ore 21.30) Torneo di Burraco allo stabilimento Terme<br />

La Salute.<br />

Domenica 5 giugno<br />

Campi sportivi aperti anche tutta la giornata. (Ore 9) - Appuntamento<br />

per salire in Rocca per inaugurare il primo percorso<br />

caI della Valdinievole, che da via amore porterà fino a Montecatini<br />

Alto.<br />

(ore 10) - Inaugurazione giornata nazionale del coni, in collaborazione<br />

con il Cip regionale.<br />

(Ore 18) <strong>–</strong> Aspettando i Mondiali di Ciclismo 2013 <strong>–</strong> aperitivo<br />

con il presidente della federazione ciclistica italiana, claudio<br />

Di Rocco.<br />

(ore 21) <strong>–</strong> Spettacolo di danza della scuola di Antonella Lombardo<br />

in Piazza del Popolo. Special guest: il primo ballerino<br />

della compagnia di new york, complexions, leonardo Marki,<br />

montecatinese doc.


<strong>Il</strong> locale più cool<br />

del momento...<br />

your life is our style<br />

Roberto Grazzini<br />

BORGO come Chievo:<br />

un miracolo di provincia<br />

A pochi minuti dalla fine della partita interna<br />

con la Bagnolese, che ha sancito ufficialmente<br />

il passaggio dell’Us Borgo a Buggiano<br />

<strong>19</strong>20 nei professionisti, sul Benedetti<br />

è calato un silenzio assordante. “Sarà<br />

proprio vero?”. Era la voce degli increduli<br />

compaesani di Benito Lorenzi, mentre in<br />

campo, chi era in panchina, si trovava almeno<br />

mezzo metro ben oltre la linea del<br />

fallo laterale. Poi il triplice fischio, la festa e i<br />

pianti a dirotto del vice presidente Antonio<br />

e dello storico dirigente Romeo Orsi, enciclopedia<br />

vivente del calcio borghigiano.<br />

<strong>Il</strong> fedele massaggiatore Sterlino, l’unico<br />

nello staff ad aver vissuto personalmente<br />

le quattro promozioni in cinque anni, invece<br />

dell’acqua distribuiva rhum di prima<br />

qualità ai giocatori, con mister Pagliuca a<br />

saltare sulla panca dei massaggi, portata<br />

a metà campo. L’unico a non scomporsi<br />

era il patron Mauro Paganelli, a cui spettava<br />

l’ingresso trionfale sul terreno di gioco.<br />

<strong>Il</strong> paragone con il Chievo di Campedelli<br />

appare quasi scontato, ma non solo per<br />

le poche migliaia di abitanti del comune<br />

valdinievolino, quanto per la programmazione<br />

che sta alla base dei successi azzurri.<br />

Forse la folgorante scalata verso le<br />

vette inesplorate della Seconda Divisione,<br />

anche se noi preferiamo chiamarla C2,<br />

non era negli obiettivi immediati del club.<br />

Tuttavia dopo l’ottima stagione del debutto<br />

in D, c’era da prevedere che la famiglia<br />

Paganelli volesse migliorare. E così dal sogno<br />

si è passati alla realtà. Per raccontare<br />

questo miracolo, abbiamo raccolto illustri<br />

pareri di alcuni addetti ai lavori.<br />

3 3 GIUGNO GIUGNO<br />

INAUGURAZIONE INAUGURAZIONE ESTIVA ESTIVA<br />

DEL DEL VENERDÌ VENERDÌ IN LIVE LIVE MUSIC MUSIC<br />

Via Montevettolini cantagrillo 310/a - Monsummano Terme (PT) - Tel. e fax 0572 640631 - cell. 345 1332481 - 338 4493222


“Maurizio Tanfani, l’uomo in più”<br />

GUGLIELMO MAGRINI<br />

(Ex direttore sportivo Montecatini calico in se-<br />

rie C2, viareggio e Borgo a Buggiano)<br />

“<strong>Il</strong> buon Mauro Paganelli ha saputo mettere le persone<br />

giuste al posto giusto nella dirigenza. Un nome su<br />

tutti è quello di Maurizio Tanfani, abile nello scegliere<br />

gli allenatori e giocatori. Poi aggiungerei la passione<br />

di Antonio Paganelli e la spensieratezza di una squadra<br />

che ha giocato a memoria e con la mente libera,<br />

senza le pressioni delle grandi piazze. Io toccherei<br />

poco o niente della rosa attuale che ritengo, in gran<br />

parte, pronta alla categoria superiore”.<br />

“Squadra quasi pronta per i professionisti”<br />

ROBERTO BICCHIERAI<br />

(Direttore generale Prato ed ex allenatore del<br />

Borgo a Buggiano)<br />

“In questa squadra si vede la mano di un tecnico<br />

come Pagliuca che ha lavorato benissimo, plasmando<br />

il gruppo secondo i suoi dettami tatticci. Perfetta<br />

la disposizione in campo, grandissima la personalità.<br />

Sfruttando l’onda dell’entusiasmo è una squadra che<br />

può fare bene anche nei professionisti con i dovuti<br />

ritocchi. Direi che, soprattutto a metà campo, ci sono<br />

valori da serie C”.<br />

“spero in una riconferma in blocco, allenatore<br />

compreso”<br />

ALESSANDRO MADOCCI<br />

(Ex allenatore professionista, attualmente osservatore<br />

della Juventus)<br />

“Tutte le volte che ho visto il Borgo giocare, l’ impressione<br />

era quella di una squadra che sapeva quello<br />

che voleva. Aggiungerei la cura manicale degli schemi<br />

e una condizione fisica sempre all’ altezza. Di assoluta<br />

qualità anche la linea verde. Mi auspico una<br />

riconferma in blocco, allenatore compreso”.<br />

“Mi rivedo nella passione Pagliuca”<br />

SILENO PASSALACQUA<br />

(Bandiera del calcio borghigiano e allenatore)<br />

oltre a mito di Benito lorenzi, un’altra leggenda del<br />

calcio borghigiano è indubbiamente Sileno Passalacqua,<br />

funambolico, grande ex di fiorentina, Reggiana<br />

e Ternana. nella squadra della sua cittadina natale,<br />

ha giocato e allenato. un rapporto viscerale e a volte<br />

turbolento. “Non sono state sempre rose e baci perchè<br />

ho un caratterino niente male, ma dico sempre<br />

quello che penso. Sono comunque felicissimo per<br />

quello che il Borgo ha fatto. La realtà è andata ben<br />

oltre il sogno. D’altronde Mauro Paganelli, per il quale<br />

nutro grande rispetto e stima, meritava una giusta<br />

ricompensa per gli sforzi compiuti. Mi ha sorpreso la<br />

spregiudicatezza tattica e la preparazione di Guido<br />

Pagliuca. Mi rivedo in lui per certi atteggiamenti passionali.<br />

Si percepisce che squadra e tecnico sono un<br />

corpo unico”.<br />

“<strong>Il</strong> Comune farà sicuramente la sua parte”<br />

DANIELE BETTARINI<br />

(Sindaco di Borgo e Buggiano ed ex portiere)<br />

daniele Bettarini oltre a essere il primo cittadino, è<br />

stato pure il primo portiere, in un passato non troppo<br />

lontano, del Borgo. “Visto la qualità della difesa azzurra<br />

avrei fatto bella figura anche io. Complimenti a<br />

Strambi e Bacciosi, colleghi di ruolo, che si sono fatti<br />

trovare sempre pronti. Non è facile essere decisivi se<br />

si è poco impegnati. Come borghigiano sono particolarmente<br />

felice di questo trionfo che credo neppure<br />

il più sfegatato dei tifosi avrebbe potuto prevedere.<br />

Adesso viene il bello, ma da parte dell’amministrazione<br />

comunale c’è tutta la buona volonta per cercare di<br />

venire incontro a quelle che saranno le problematiche<br />

relative alle strutture e alla logistica”.<br />

The show must go on.


Diletta Severi<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

Tennis Club Pistoia<br />

luigi Brunetti, a destra, con Riccardo ciruolo<br />

Alcune immagini del Tennis Club Pistoia<br />

in via delle olimpiadi, 3<br />

una squadra<br />

da serie A<br />

Incontriamo luigi Brunetti, dal <strong>2011</strong> presidente del Tennis club Pistoia<br />

che ha compiuto 50 anni di storia nel 2009, nel suo ufficio all’interno<br />

del Circolo. Parla con comprensiva soddisfazione dei successi inanellati<br />

dalle sue squadre negli anni della sua presidenza: parte, ovviamente,<br />

dal raccontarci del team che, promozione dopo promozione,<br />

è arrivato all’ A2 (con un trascorso di una stagione nella massima serie).<br />

artefici materiali di questo successo sono 5 giovani giocatori dal<br />

curriculum prestigioso: Riccardo ciruolo, classe <strong>19</strong>75 è il capitano,<br />

oltre che uno dei maestri del circolo (vedi box); luca Moschetti, unico<br />

indigeno della squadra, ha 27 anni; Patrick Prader, italiano a dispetto<br />

del nome, è del <strong>19</strong>86; Rainer Eitzinger, austriaco, è classe <strong>19</strong>83 ed,<br />

infine, Kevin albonetti, il più giovane, nasce nel <strong>19</strong>93. Mentre scriviamo<br />

è in corso la stagione: aTTUalMEnTE, <strong>Il</strong> TEnnIs<br />

CLuB PISTOIA è PRIMO In CLASSIFICA, a meno<br />

due gare dalla fine del campionato (4 gironi, 7 squadre. L’ultima retrocede;<br />

la 4°, la 5° e la 6° disputano i play out, le prime tre i play off<br />

per accedere alla massima categoria, ndr). <strong>Il</strong> Circolo vanta anche una<br />

squadra militante in serie c, composta da ragazzi nati e cresciuti agonisticamente<br />

a Pistoia: Giovanni Bianchi, maestro, accompagnatore<br />

e capitano; Matteo Ventavoli, classe <strong>19</strong>78; Tommaso Brunetti, classe<br />

<strong>19</strong>92; luca Guerra, classe <strong>19</strong>89; francesco celi, classe <strong>19</strong>91 ed il<br />

più giovane, francesco Vitulli (classe <strong>19</strong>96). <strong>Il</strong> primo maggio scorso<br />

hanno vinto lo spareggio per andare alla fase nazionale che determina<br />

l’eventuale promozione in serie B. Grandi successi, continue<br />

soddisfazioni: ha di che essere soddisfatto il presidente Brunetti. “Ovviamente<br />

<strong>–</strong> ci confida <strong>–</strong> la promozione in serie A con la prima squadra<br />

è stata una delle emozioni più grandi nel corso della mia presidenza.<br />

Ma c’è stato un momento ancor più significativo e ancor più gratificante:<br />

la vittoria Coppa Province per ragazzi Under 12 (Titolo Italiano)<br />

perché la nostra provincia era rappresentata da giocatori, tutti provenienti<br />

dal Tennis Club Pistoia”. <strong>Il</strong> settore giovanile è, sicuramente,<br />

un altro vanto del circolo pistoiese: dieci squadre, dall’Under 10 (che<br />

ha disputato con buoni risultati la competizione regionale, “coppa<br />

primavera”) all’Under 16 (con il campionato a gironi), sia maschile


che femminile. <strong>Il</strong> Tennis Club Pistoia vanta oltre<br />

duecento iscritti, e tra questi, ben trenta agonisti<br />

(anche tra gli under 12-14 e 16). Immerso in un<br />

tranquillo verde, a due passi dallo stadio, dispone<br />

di 10 campi, di cui 4 in terra, 4 in erba sintetica<br />

e due in PlayIt, sotto una struttura coperta fissa<br />

che è un po’ il vanto dell’intero circolo. Obiettivi<br />

futuri? “Se dovesse venire <strong>–</strong> confessa Brunetti <strong>–</strong><br />

prenderei molto volentieri la promozione. Ma l’importante<br />

è mantenersi sempre a questi alti livelli,<br />

con la stessa passione e lo stesso entusiasmo”.<br />

FOCUS<br />

RICCARDO CIRuOLO <strong>–</strong> CAPITAnO<br />

Pratese, classe <strong>19</strong>75. a quattordici convocato nel<br />

centro tecnico di Riano, sotto la guida di Panatta<br />

e Bertolucci, appena maggiorenne militava già<br />

nel professionismo. cinque anni di corso saT, e<br />

subito tornei internazionali per acquisire punti nella<br />

classifica mondiale. Ha raggiunto la 270esima<br />

postazione nel ranking internazionale, allenandosi<br />

con Bjorn Borg, scontrandosi, tra gli altri, con<br />

Marcelo Rios, e battendo per tre volte consecutive<br />

Potito Starace. nel 2007 è approdato al Tennis<br />

Club Pistoia: “Qui ho finalmente la possibilità <strong>–</strong> ci<br />

confida Riccardo <strong>–</strong> di giocare e di insegnare, insieme.<br />

In più, mi sono anche avvicinato a casa”.<br />

LA PISTOIESE ELOGIA<br />

IL LAVORO DEI GIORNALISTI<br />

La Pistoiese continua a festeggiare la sua trionfale stagione.<br />

Questa volta l’ha fatto con un incontro conviviale che ha visto<br />

la partecipazione di un folto gruppo di giornalisti in rappresentanza<br />

delle numerose testate. nell’occasione il presidente<br />

orazio ferrari, oltre a confermare Vannucci Piante<br />

come main sponsor anche per la prossima stagione e a presentare<br />

la nuova responsabile marketing e comunicazione<br />

della società arancione, francesca Principato, ha rivolto un<br />

grande ringraziamento alla stampa, con un particolare plauso<br />

ai volti femminili di TVl, linda samoni e Giada Benesperi,<br />

alle radio e alle testate web. “Una squadra ed una società<br />

come la nostra, impegnata a 360° a recuperare il terreno<br />

perduto e ritornare nelle categorie che le competono <strong>–</strong> afferma<br />

il Presidente Ferrari - non può che esprimere gratitudine<br />

assoluta nei confronti degli organi di informazione che hanno<br />

supportato in maniera encomiabile ogni nostro sforzo in tal<br />

senso”. la redazione de <strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong>, al completo, ringrazia la<br />

Pistoiese per l’invito alla serata e la stima che la società ci ha<br />

sempre dimostrato.


Piatto<br />

Ricco<br />

foto di Cristiano Bianchi<br />

<strong>Il</strong> classico che<br />

sposa la novità<br />

LASAGnETTE<br />

DI SEPPIE<br />

MOnTEOLIvETO RISTORAnTInO<br />

PISTOIA si trova all’interno dello splendido<br />

Parco di Monteoliveto nel centro storico di Pistoia. <strong>Il</strong> Ristorantino<br />

di Monteoliveto propone una cucina rivisitata con<br />

elementi di tradizione e modernità interpretati e sviluppati dalla<br />

Chef Giuseppe Russo per offrire sapori nuovi e contemporanei<br />

appartenenti alla cucina mediterranea. Da segnalare una carta<br />

dei vini particolarmente interessante ricca di etichette emergenti<br />

con viitigni nobili e prestigiosi e una carta di birre artigianali<br />

toscane. Tagli di carne alternativi, piatti di pesce creativi senza<br />

dimenticare piatti vegetariani e menu dedicati ai bambini, sono<br />

questi i capisaldi della cucina del Ristorantino di Monteoliveto.<br />

<strong>Il</strong> ristorante è aperto tutte le sere dal Giovedi alla Domenica (è<br />

gradita la prenotazione allo 057323763): il menu completo è<br />

comunque disponibile sul sito ufficiale www.monteoliveto.org.<br />

nella foto in alto il titolare Massimo Cencia insieme allo chef<br />

Giuseppe Russo. un primo piatto classico come una lasagnetta<br />

può diventare una bella e gustosa novità se il ragù è<br />

una creazione a base di seppie fresche del mediterraneo.<br />

Questo piatto viene preparata al momento dallo chef ed è il<br />

risultato di una composizione di pasta fresca abbinata ad un<br />

ragù di seppie, il commento del risultato spetta ovviamente ai<br />

fortunati “assaggiatori”.<br />

P66/piatto ricco<br />

Ristoranti (e altro) consigliati<br />

dalla redazione de <strong>Il</strong> <strong>Giullare</strong><br />

SAN FRANCISCO<br />

Elegante ristorante di nuova<br />

ristruturazione. Ritrovo di vip<br />

e di personaggi di spicco della<br />

zona. Cucina ricercata e rielaborata<br />

dal nuovo chef.<br />

Per prenotare - Corso Roma 112<br />

Montecatini Terme<br />

Telefono 0572 79632<br />

RISTORANTE CECCO<br />

locale di primo livello,<br />

con una storia centennale<br />

alle spalle.<br />

<strong>Il</strong> titolare Federico<br />

Schiavelli ne è l’anima.<br />

Per prenotare:<br />

Via forti, 96/98 - Pescia<br />

Telefono 0572 477955<br />

LA FAvOLA MIA<br />

RIstorante conosciuto in zona<br />

grazie a una lunga tradizione<br />

nel settore della famiglia che<br />

lo gestisce.<br />

Per prenotare:<br />

via cavour, 79 - chiesina Uzzanese<br />

Telefono 0572 480168<br />

QUE’ BISCHERI<br />

Gliglieria di tradizione toscana, con<br />

un tocco chic. E’ la novità<br />

della zona.<br />

Per prenotare:<br />

via del Fossetto 3020<br />

Monsummano<br />

Telefono 0572 62628<br />

Cellulare 338 7797930


<strong>Il</strong> ricordo degli alunni del liceo “Salutati”<br />

all’indimenticato professor Martinelli<br />

Dopo la scomparsa del Prof. Martinelli da anni docente al<br />

c.salutati, i suoi alunni hanno voluto pubblicare questa lettera<br />

per ricordarlo e ringraziarlo:<br />

caro professore,<br />

Le scriviamo perchè ci sembra doveroso rendere merito ad un<br />

uomo che ha dedicato la sua vita a noi, cercando ogni giorno<br />

di insegnarci qualcosa, che fosse una coniugazione latina o una<br />

lezione di vita. Lo sprono che ci dava tra i banchi di scuola ci<br />

ha sempre fatto capire come lei lavorasse non solo per dovere<br />

ma soprattutto per amore delle sue Litterae e di noi studenti. La<br />

sua forza è stata quella di saper essere per noi un insegnante<br />

ligio e preparato ma al tempo stesso un amico con cui portare<br />

avanti accese discussioni sul Milan; sua grande passione. siamo<br />

venuti in tanti a salutarla: alcuni ancora liceali, altri già diplomati<br />

da tempo. La nostra presenza è voluta essere un tributo alla sua<br />

persona come uomo e come professore. Sapendo quanto lei<br />

amasse il suo lavoro sappiamo essere stato il regalo più grande<br />

che potessimo farle. Porteremo sempre nel cuore il suo ricordo.<br />

Professore, VALE! I suoi alunni del liceo<br />

La scomparsa di Silvano Nuti, uomo di<br />

grande cultura che amava Montevettolini<br />

lo scorso 3 aprile è scomparso silvano nuti, uomo molto conosciuto<br />

e di cultura, insignito con il titolo “Grand’ufficiale dell’ordine<br />

di Malta” che con la sua opera culturale, professionale e affettiva,<br />

ha dato lustro a Montecatini Terme. La sua vita si è svolta tra la<br />

frenetica quotidianità sociale della cittadina termale e la tranquilla<br />

e pacifica zona rurale della “Quercia Matta” a Montevettolini. E’<br />

giusto e doveroso omaggiarlo nel ricordo, ma anche nell’impegno<br />

culturale che ha profuso generosamente in tutti quegli ambienti<br />

da lui abitati e vissuti: il club lions, l’accademia delle arti, di cui<br />

è stato direttore. nella sua lunga esperienza a Montevettolini, appoggiato<br />

sempre dalla compagna Magda, ha sostenuto con impegno<br />

personale tutte le attività che vi si svolgevano. Mancherà<br />

sulla scena culturale di Montecatini e della valdinievole.<br />

walter Lazzarini<br />

WonderCampus allo Sporting Club<br />

Allo Sporting Club di Montecatini da quest’anno si parla inglese!<br />

vieni a scoprire dal 13 giugno il WonderCampus! Oltre<br />

al classico campus che si svolge con successo da tanti anni<br />

mirato all’insegnamento del tennis e di altre attività sportive,<br />

da quest’estate, se vuoi puoi scegliere nelle ore pomeridiane<br />

di partecipare al WonderCampus! un modo nuovo per insegnare<br />

l’inglese ai bambini/ragazzi fuori dall’aula scolastica con<br />

giochi, canzoni, balli, tuffi in piscina tutto rigorosamente in lingua<br />

inglese organizzati per imparare la lingua più parlata al<br />

mondo divertendosi! Grazie alla professionalità e alla simpatia<br />

di ragazzi laureati, i vostri figli potranno imparare/migliorare il<br />

proprio inglese in un ambiente sicuro e stimolante. L’Inghilterra<br />

quest’anno è più vicina, non devi prendere l’aereo: vieni al<br />

Wondercampus, vieni allo sporting club!<br />

Per info scrivi a: wondercampus@yahoo.it oppure chiama<br />

il numero 328.6367240.<br />

P67/news<br />

Valdinievole emergente <strong>2011</strong><br />

Mostra evento a Pescia<br />

Domenica 8 maggio presso l’Archivio di<br />

Stato di Pescia è accaduto qualcosa di<br />

insolito, inusuale. Un punto di ritrovo, un<br />

evento benefico, un’occasione per confrontarsi,<br />

un momento di riflessione, una<br />

finestra sul sentire e percepire l’arte, oggi.<br />

<strong>Il</strong> risultato della prima edizione di “valdinievole<br />

Emergente <strong>2011</strong>”, mostra- evento<br />

organizzata dai ragazzi del Leo Club<br />

di Pescia, con il patrocinio del comune<br />

e della Provincia è andato ben oltre le<br />

più rosee aspettative sia per il notevole<br />

riscontro di pubblico che per il ricavato<br />

devoluto interamente all’Associazione<br />

“l’albero delle bimbe”, impegnata nell’assistenza<br />

dei malati della sindrome di Rett.<br />

Le opere dei tre giovani e talentuosi artisti<br />

che hanno esposto, Martina Brizzi, Jean<br />

Michel Keikò e nicola Mei hanno ottenuto<br />

largo consenso e viva ammirazione nei<br />

presenti oltreché tra gli addetti ai lavori<br />

che hanno visto e selezionato alcune delle<br />

opere esposte. nonostante le critiche,<br />

le facili, facilissimi critiche quotidiane ad<br />

un ambiente poco sensibile alle ragioni<br />

dei giovani, ai loro bisogni, all’esigenza<br />

di innovamento, quanto ideato, voluto e<br />

progettato dal Leo Club di Pescia testimonia<br />

l’importanza dell’impegno e della<br />

forza di volontà. La volontà di cambiare<br />

e di riuscire.. a strappare un sorriso, a<br />

far sperare un malato e la sua famiglia,<br />

a radunare occhi e sorrisi di tanta gente.<br />

leadership, Experience and opportunity.<br />

Questo sono i giovani del Leo Club. Questo<br />

il grande successo di Martina Brizzi,<br />

Jean Michel Keikò e nicola Mei.<br />

<strong>Il</strong> gemellaggio delle<br />

scuole di Ponte<br />

lo scorso 13 maggio, le classi 3a e 4a<br />

della scuola Primaria di Ponte Buggianese,<br />

a conclusione del Progetto del<br />

Gemellaggio, hanno ricevuto le classi<br />

3° e 4° della scuola primaria di Marinella<br />

di Sarzana. <strong>Il</strong> progetto si è sviluppato<br />

con scambi di esperienze, di attività e<br />

visite nel corso dell’anno, permettendo<br />

agli alunni coinvolti di condividere momenti<br />

di gioco, socializzazione, amicizia.<br />

Questa iniziativa ha cercato di valorizzare<br />

i territori, le storie e le tradizioni<br />

dei rispettivi paesi.

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