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la biochimica prima della «doppia elica» 55<br />

vato guadagno energetico sotto forma di s<strong>in</strong>tesi di ATP nel ben noto processo della<br />

«fosforilazione ossidativa».<br />

Calcolando il bilancio termod<strong>in</strong>amico <strong>in</strong> equivalenti di molecole di ATP s<strong>in</strong>tetizzate<br />

si ricava facilmente il paragone energetico fra glicolisi (v. supra, § 7.1), che ne forma<br />

2 per ogni equivalente di glicoso glicolizzato ad acido lattico, e ciclo citrico che ne<br />

produce circa 12 per ogni equivalente di acetil-CoA ossidato. Non resta alcun dubbio<br />

sull’efficienza termod<strong>in</strong>amica del processo ciclico.<br />

13.6. I meccanismi di regolazione.<br />

Il confronto tra struttura chimica e meccanismo d’azione dei s<strong>in</strong>goli enzimi del ciclo,<br />

avvenuto negli anni più recenti, ha messo <strong>in</strong> evidenza un nuovo problema d’importanza<br />

metabolica dovuto al riconoscimento di «siti non catalitici» sulle strutture enzimatiche,<br />

sui quali possono comb<strong>in</strong>arsi alcuni metaboliti o altre molecole di natura diversa, capaci<br />

di modificare, <strong>in</strong> senso positivo o negativo, la velocità della reazione catalizzata. Se<br />

un tale fenomeno si verifica su uno o più enzimi responsabili delle reazioni del ciclo,<br />

necessariamente il suo «flusso» subisce un cambiamento. Dalle numerose ricerche che<br />

hanno <strong>in</strong>dagato su tale problema, si possono trarre alcune conclusioni di carattere generale.<br />

I primi risultati [113] hanno mostrato l’effetto <strong>in</strong>ibente sulle deidrogenasi dovuta<br />

ai coenzimi pirid<strong>in</strong>ici ridotti ed, ancora più evidente, da parte dell’ATP formatosi dalla<br />

loro riossidazione sulla catena respiratoria. Il loro aumento riduce la velocità del ciclo e<br />

per conseguenza provoca l’accumulo di vari <strong>in</strong>termediari, come il citrato precursore di<br />

acidi grassi (v. <strong>in</strong>fra, § 13.7) e il chetoglutarato che per transam<strong>in</strong>azione può dare acido<br />

glutammico e da questo la «famiglia» di am<strong>in</strong>oacidi da esso derivati. Ricordiamo che<br />

i loro gruppi am<strong>in</strong>ici, tramite le reazioni di transam<strong>in</strong>azione e di deam<strong>in</strong>azione ossidativa<br />

(v. supra, § 7.3), forniscono l’NH 3 per l’ureogenesi dei mammiferi e l’uricogenasi<br />

negli ovipari. Inoltre anche l’ossaloacetato transam<strong>in</strong>a ad acido aspartico ad opera di<br />

am<strong>in</strong>otransferasi specifiche, mentre <strong>in</strong> diverse condizioni metaboliche dà orig<strong>in</strong>e a fosfoenolpiruvato<br />

capace di risalire la via glicolitica f<strong>in</strong>o a glucoso (v. supra, § 7.1). Inf<strong>in</strong>e<br />

qualora si verifichi accumulo di citrato, previo trasporto attraverso la membrana mitocondriale,<br />

ad opera della ATP-citratoliasi citoplasmatica, si ottiene di nuovo ossaloacetato<br />

(precursore di gluconeogenesi) <strong>in</strong>sieme ad acetilCoA (precursore di acidi grassi e qu<strong>in</strong>di<br />

di lipogenesi). S’<strong>in</strong>travede <strong>in</strong> tal modo un primo meccanismo di regolazione capace di<br />

coord<strong>in</strong>are il flusso del ciclo con altre vie metaboliche dette «ancillari» tramite l’effetto<br />

esercitato sui s<strong>in</strong>goli enzimi mitocondriali da composti orig<strong>in</strong>atisi nel corso delle reazioni<br />

del ciclo stesso, cioè coenzimi ridotti ed ATP, che qu<strong>in</strong>di agiscono come «retro<strong>in</strong>ibitori».<br />

Inoltre da un’altra vastissima serie di ricerche risulta una evidente <strong>in</strong>terazione fra<br />

ioni calcio e le deidrogenasi NAD + dipendenti connesse con il ciclo nei tessuti animali,<br />

che vengono attivate dall’aggiunta di piccole quantità di calcio, probabilmente<br />

per effetto dell’<strong>in</strong>tervento ormonale che nei mammiferi regola il trasporto di Ca 2+ nei<br />

mitocondri. Siccome contemporaneamente si osserva <strong>in</strong>ibizione di enzimi responsabili<br />

della s<strong>in</strong>tesi di urea, quali la carbamil-fosfato e la citrull<strong>in</strong>a-s<strong>in</strong>tetasi, nonché <strong>in</strong>ibizione<br />

della piruvico-carbossilasi, la cui efficienza èlapremessa per risalire a glucoso, sembra

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