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54 a. ruffo<br />
complessità funzionale del ciclo, dovuta alla scoperta dei meccanismi di regolazione<br />
enzimatica [110-111].<br />
Per quanto riguarda le funzioni degli enzimi estratti dai mitocondri e dal citoplasma<br />
altamente purificati, oggi se ne potrebbe ripetere la sequenza <strong>in</strong> vitro adoperando quelli<br />
che sono addirittura <strong>in</strong> vendita sotto forma di preparati del commercio. Seguendo<br />
la loro successione <strong>in</strong> senso orario, <strong>in</strong>iziamo dapprima con la citrato-s<strong>in</strong>tetasi che si<br />
identifica con una C-C-liasi capace di condensare l’acetil-CoA con l’acido ossaloacetico<br />
tramite l’<strong>in</strong>termediario citril-CoA. Il secondo è l’aconitato-idratasi, <strong>in</strong> breve aconitasi, un<br />
enzima la cui attività disottrarre e re<strong>in</strong>trodurre una molecola di H 2 O, tramite l’acido<br />
cis-aconitico, è stata a lungo discussa, così come la proprietà diessere presente anche nel<br />
citoplasma che oggi apre nuovi orizzonti a causa dell’identità strutturale recentemente<br />
trovata [112] tra aconitasi ed una prote<strong>in</strong>a citoplasmatica che regola il metabolismo del<br />
ferro.<br />
Inoltre è nota per aver dato orig<strong>in</strong>e alla famosa teoria dei «3 punti di contatto» fra<br />
enzima e substrato, per cui <strong>in</strong> tali complessi anche una molecola simmetrica come il<br />
citrato si viene a legare su gruppi funzionali diversi dell’enzima, trasformandosi <strong>in</strong> una<br />
molecola chirale come il suo prodotto di reazione, l’isocitrato. Di isocitrico-deidrogenasi<br />
sono stati trovati 2 enzimi diversi, uno contenuto solo nei mitocondri, <strong>in</strong> forma tetramerica<br />
che adopera il NAD + come coenzima ed un altro monomero, NADP + -dipendente<br />
che oltre che nei mitocondri, si trova anche solubile nel citosol, <strong>in</strong>sieme all’aconitatoidratasi,<br />
sopra descritta, ponendo il problema, non ancora risolto, delle loro funzioni nel<br />
compartimento extra-mitocondriale. Entrambi formano l’acido chetoglutarico e CO 2 .<br />
Il quarto enzima èlachetoglutarico-deidrogenasi NAD + dipendente che dà luogo a<br />
CO 2 ed acido succ<strong>in</strong>ico. È uno dei grandi complessi enzimatici isolati recentemente,<br />
molto simile alla piruvico-deidrogenasi e come questa, costituita da varie subunità dicui<br />
una capace di attivare il prodotto della reazione trasferendolo sul coenzima A. L’energia<br />
<strong>in</strong> esso contenuta viene immediatamente utilizzata per la s<strong>in</strong>tesi di una molecola di<br />
GTP, fornendo l’esempio unico fra le reazioni metaboliche, di fosforilazione a livello di<br />
substrato nel corso di un processo ossidativo (v. Krebs et al. [39]).<br />
Il qu<strong>in</strong>to la succ<strong>in</strong>ico-deidrogenasi-FAD dipendente, forma acido fumarico ed è strettamente<br />
associato alla membrana <strong>in</strong>terna della matrice mitocondriale da cui è difficile<br />
separarlo ed il sesto la fumarasi un’altra idratasi analoga alla aconitasi che aggiungendo<br />
una molecola di H 2 O all’acido fumarico, lo trasforma <strong>in</strong> un composto asimmetrico, l’acido<br />
l-malico, che viene ossidato dalla relativa deidrogenasi anch’essa attivata dal NAD + .<br />
In tal modo alla f<strong>in</strong>e di questa ultima reazione sequenziale, si riforma il componente<br />
«<strong>in</strong>iziale» del ciclo, l’acido ossaloacetico a garanzia che si è concluso il «giro» completo<br />
del ciclo.<br />
A conti fatti, dunque, si verificano nei mitocondri 4 reazioni ossidative che danno<br />
orig<strong>in</strong>e a 3 coenzimi pirid<strong>in</strong>ici ed uno flav<strong>in</strong>ico allo stato ridotto, pronti, per così dire,<br />
ad esercitare la loro «forza riducente» sugli appositi accettori che si trovano nelle immediate<br />
vic<strong>in</strong>anze, <strong>in</strong>fissi sui complessi enzimatici delle creste mitocondriali che, nel loro<br />
<strong>in</strong>sieme, costituiscono la «catena respiratoria». È qui che avviene la loro riossidazione<br />
che, utilizzando due molecole di O 2 , forma 4 molecole di H 2 O producendo un ele-