Carlo Busiri Vici architetto romano
Carlo Busiri Vici architetto romano
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appena avevano ~rovato la via; le altre vennero fuori una alla volta,<br />
in una paio di giorni. Era stato interessantissimo seguir la loro evoluzione;<br />
ma quasi lo era stato di più osservar Paolo ed Ersilia curvi<br />
insieme sul favo, a spiare l'uscita delle bestioline. Apparivàno impacciate,<br />
in un primo momento, come un bambino che tenta i primi passi.<br />
Poi, con le zampine, si lisciavano la testa, come se si pettinassero; e<br />
dopo le portavano indietro, quasi ad aiutar le ali, ancora aderenti al<br />
corpicino, a liberarsi, a muoversi. E allora, finalmente, distendevano<br />
queste, le piegavano a destra, e a sinistra, quasi a collaudarle, le face-<br />
vano fremere in un ronzÌo lieve lieve, e poi via! Spiccavano il volo e<br />
sparivano dalla finestra aperta, in cerca di verde.<br />
Paolo si divertiva, dopo, a far raccontare questa storia ai suoi amici<br />
dalla vecchia Ersilia.<br />
- Ah, quant'erano carucce, signorì/... Facevano cosÌ con le zam-<br />
pette. - E co' suoi poveri manoni ruvidi e rugosi si lisciava i capelli,<br />
poi portava le braccia, una alla volta, indietro, si stropicciava i fianchi,<br />
come se dovesse liberare ali dal corpo. Era talmente cç>micae, nello<br />
stesso tempo, rievocava in modo cosÌ perfetto la scena reale cui avevamo<br />
assistito, ch'era uno spasso per tutti.<br />
Molto più tardi, quando già da tempo abitavo fuori casa per lavoro,<br />
la mia famiglia ebbe a servizio una bravissima domestica calabrese.<br />
Si chiamava Teresa.<br />
Aveva l'abitudine di fare interminabili chiacchierate dalla finestra<br />
della sua camera con tutte le donnette delle casette incontro, nel vicolo<br />
Paganica, cosa che dispiaceva a tutti, in casa.<br />
Paolo volle tentare di toglierle questa abitudine con un mezzo nuovo.<br />
- Teresa, - le disse - non capisco perché chiacchierate sempre<br />
con « li giudii», dalla finestra.<br />
- Ma quali « giudii »? - chiese Teresa, sorpresa.<br />
'- Ma che? Non lo sapete che dall'altra parte del vicolo tutti sono<br />
« giudii) perché è il Ghetto?<br />
Teresa stette un momento a 'pensare e poi, rialzando la testa con<br />
sicurezza, disse:<br />
- Non può essere vero signorino! Tengono la faccia proprio come<br />
quella dei Cristiani!<br />
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Chissà che strana specie di animali s'era immaginata fossero?...<br />
A quel tempo, già si vociferava di persecuzioni in Germania, e<br />
Paolo si dette da fare per ispiegarne l'ingiustizia a questa brava donna.<br />
Ci riuscì tanto bene che, quando cominciò la vera e grande persecuzione<br />
anche da noi, Teresa fu felice che Paolo aiutasse tanti Ebrei.<br />
Le sorelle mi raccontarono che la mattina del 16 ottobre 1942, alle<br />
prime luci del crepuscolo, tUtti in casa furono svegli, pur senza aver<br />
sentito nessun rumore. (Chissà?... Forse, avvertiti per le misteriose vie<br />
dello spirito!...). Paolo guardò di dietro le persiane chiuse, nella strada,<br />
e quel che vide lo costrinse, col cuore che gli batteva nella gola, a<br />
correre in punta di piedi a svegliare le sorelle; ma queste già stavano<br />
anche loro guardando, di dietro le persiane. Giù, nel vicolo, ancora<br />
tutto avvolto nella penombra del primo crepuscolo, da ogni grondaia<br />
c'era qualcuno che si lasciava scivolare verso la strada, dove gruppi di<br />
donne trepidan~i e silenziose sembrava stessero pronte ad attutire la<br />
caduta, se qualche grondaia non avesse retto al ,peso. Tutti toccarono<br />
terra sani e salvi e allora svicolarono tutti, in un attimo, per gli archetti.<br />
Per un'ora, il vicolo rimase deserto e silenzioso. Poi, ecco un gran fracasso<br />
di autocarri, e da questi scendere sveltissimo, un folto numero<br />
di SS, con tanto di fucile mitragliatore spianato. Parte circondò l'iso-<br />
lato, parte forzò le porte rimaste chiuse alloro picchiare, ed entrò nelle<br />
casette. Si può immaginare il tumulto de' cuori nei miei e in quanti<br />
altri videro, impossibilitati com'erano a prestare qualsiasi aiuto!...<br />
Di tanto in tanto, una scarica di mitraglia li faceva tremare.<br />
Gli Ebrei, evidentemente erano stati avvertiti in tempo di questa<br />
retata che si tendeva loro ed erano fuggiti. Ma... tUtti?.. Quelle sca-<br />
riche, che significavano? La cosa, grazie al cielo, si svolse rapidamente.<br />
Le SS uscirono dalle casette senza portar nessuno con loro,<br />
di pessimo umore, saltarono sugli autocarri e partirono di tutta fretta.<br />
Forse avevano addirittura abbandonato lì i poveri morti, o i feriti?...<br />
No! Avevano trovato semplicemente il deserto! Ma per esser certi che<br />
nessuno fosse rimasto nascosto, avevano preso l'abitudine di sparare<br />
contro gli armadi chiusi, senza neppur assicurarsi se vi lasciavano<br />
morti o feriti, o se avevano sprecato i loro colpi. Tutto l'isolato, grazie<br />
al Signore, fu salvo.<br />
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