l'archivio fotografico - FedOA
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pittorico e scultoreo avranno difatti un riflesso profondamente rilevante<br />
sulla ricerca condotta in fotografia. Ritornando agli studi delle avanguardie<br />
ad esempio, la quarta dimensione cubista verrà indagata<br />
contemporaneamente anche in fotografia, con il risultato della<br />
sperimentazione della doppia posa sovrapposta utilizzata ad esempio da<br />
Rodčenko. Negli stessi anni, le rayografie di Man Ray, i fotogrammi di<br />
Moholy-Nagy, le vortografie di Langdom Coburn, le schadografie di<br />
Christian Schad, restituiscono le stesse suggestioni delle opere degli artisti<br />
dada, per non parlare della ricerca sul movimento, condotta in quegli anni<br />
dai futuristi e probabilmente risolta proprio in fotografia e cinema da autori<br />
quali Anton Giulio Bragaglia e Giacomo Balla 192 .<br />
In questo stesso contesto culturale si inserisce l’indagine condotta da Erich<br />
Mendelsohn, architetto e pioniere dello ‘Stile Internazionale’, tra i primi a<br />
sperimentare nelle foto, i tagli drammatici che puntano l’obiettivo<br />
guardando l’oggetto verso l’alto e verso il basso, creando linee convergenti<br />
in contraddizione con qualsiasi tipo di prospettiva tradizionale 193 .<br />
Grandissimo spazio nell’ambito delle più interessanti rivoluzioni<br />
fotografiche, sarà infatti quello acquisito di diritto dagli architetti fotografi,<br />
tra i primi artisti a sperimentare, in taluni casi a condurre le fila della<br />
ricerca sul campo 194 . Questo soprattutto perché l’oggetto architettura, in<br />
quanto statico e non necessariamente in divenire, meglio si prestava alle<br />
nuove sperimentazioni fotografiche. Non è da escludersi che Pagano abbia<br />
seguito da vicino e assorbito contestualmente l’evoluzione delle tecniche<br />
fotografiche anche attraverso le sperimentazioni di Stieglitz, Strand,<br />
192<br />
Una interessante e chiara dissertazione su queste raffinate e singolari tecniche grafiche ci viene data da<br />
B. Newhall, Storia della fotografia, cap. XI.<br />
193<br />
Nel 1926 a Berlino, l’architetto Erich Mendelsohn pubblica un libro con la raccolta delle fotografie<br />
scattate ai grattacieli americani. E. Mendelsohn, Amerika: Bilderbuch eines Architekten, Rudolf Mosse<br />
Buchverlagh, Berlin 1926. Cfr. B. Newhall, cit., pp. 282-285.<br />
194<br />
Sugli architetti fotografi Italo Zannier ha scritto un saggio molto convincente, nel quale vengono citate<br />
e discusse le più interessanti esperienze selezionate in ambito internazionale e italiano. I. Zannier,<br />
Architettura e fotografia, cit., pp. 41-48.<br />
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