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l'archivio fotografico - FedOA

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itratte anche le figlie, rivelano con deliziosa delicatezza l’incanto dell’età<br />

dell’innocenza.<br />

Il suo sguardo diviene invece più assorto, quasi triste, davanti all’immagine<br />

intitolata Pensionati, in cui la sagoma di spalle di un vecchietto seduto sulla<br />

panchina di un parco a guardare dei bambini che fanno ginnastica,<br />

trasmette tutta la nostalgia profonda della terza età della vita.<br />

Nelle foto intitolate Grasso e Grassone, Pagano si diverte a riprendere dei<br />

personaggi in soprappeso, con uno sguardo ironico, a tratti davvero<br />

esilarante. Questo stesso carattere ironico si rivela nella serie di fotografie<br />

intitolate Disgrazie, in cui lo sguardo dell’architetto che si mostra partecipe<br />

ma divertito, riflette in realtà sugli inevitabili imprevisti della vita.<br />

Una tra le foto più bizzarre, che si può inserire di diritto nella categoria dei<br />

ritratti, è quella intitolata ironicamente Cilindri; nell’immagine sono riprese<br />

tre persone: due donne vestite in costumi carnascialeschi e un uomo in frac<br />

con un simpatico cilindro che suggerisce il nome alla fotografia. Non è dato<br />

sapere chi siano i personaggi fotografati, né tanto meno la circostanza della<br />

ripresa, ma è chiaro che il titolo stesso della foto evidenzi una volontà<br />

precisa da parte dell’architetto, ossia quella di dichiarare protagonista vero<br />

e proprio del ritratto non uno dei tre personaggi ripresi nella scena quanto<br />

un unico oggetto catalizzatore di ogni attenzione da parte del fotografo: il<br />

cilindro, un punctum dichiarato della fotografia.<br />

Ma il ciclo di ritratti più belli tra quelli realizzati da Pagano ad illustri<br />

sconosciuti è prodotto nell’ambito del reportage del mercato milanese di<br />

Sinigallia, il più cinematografico tra quelli realizzati 167 .<br />

167 Cesare de Seta e Marina Miraglia concordano nel rivelare questo aspetto cinematografico nel ciclo<br />

dedicato al mercato di Sinigallia. C. de Seta (a cura di), Giuseppe Pagano fotografo, cit.<br />

É interessante rilevare come nello stesso periodo in cui Pagano realizzava questo reportage, un vero<br />

cineasta riprendeva, con un taglio decisamente analogo al suo, lo stesso mercato: si tratta di Alberto<br />

Lattuada, che in Occhio quadrato realizza diversi scatti nella struttura mercatale milanese. Cfr. capitolo<br />

III di questo volume.<br />

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