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l'archivio fotografico - FedOA

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quanto possa realmente sembrare, viene brillantemente evidenziato dalla<br />

Miraglia, che scrive: «Il titolo di Equivalenti, con cui Stieglitz definisce le<br />

proprie nuvole, ci indica come nella concezione del fotografo l’assunzione<br />

del dato naturale, da cui ovviamente non può prescindere, diventa pretesto<br />

per un’indagine di tipo analitico in cui l’immagine del referente viene ad<br />

essere investita di significati ‘equivalenti’, che rimandano solo a se stessi e<br />

alla soggettività espressiva dell’operatore-fotografo. Le nuvole di Pagano, i<br />

suoi alberi, spesso in controluce, le sue pietre denunciano un’accezione<br />

fotografica paritetica» 163 . In definitiva, l’architetto attraverso lo studio delle<br />

forme in continua variazione dei corpi nuvolosi, studia il continuo mutare<br />

della natura nel tempo e nello spazio, obbiettivo analogo a quello<br />

perseguito con lo studio degli Alberi, e soprattutto dei Sassi. In particolare<br />

in quest’ultimo ciclo <strong>fotografico</strong>, Pagano studia l’analogia esistente tra<br />

forme della natura e forme costruite dall’uomo mettendo a confronto il<br />

disegno dei sassi naturali e quello delle pietre scolpite e costruite; il lavoro<br />

che ne viene fuori è un percorso interessante e inaspettato attraverso la<br />

storia e gli effetti del tempo che passa su tutto lasciando un segno profondo<br />

e indelebile.<br />

I Ritratti di Pagano, sono eccezionali pur nella loro esiguità numerica. Ben<br />

pochi e accuratamente selezionati sono infatti i personaggi noti, scelti mai<br />

casualmente nel mondo dell’élite artistica come Aalto, Carrà, Casorati,<br />

Paola Borbone, Frassinelli cui l’architetto dedica un ciclo <strong>fotografico</strong><br />

esclusivo.<br />

A corredo di questi ritratti ‘aulici’, una miriade di altri individui<br />

sconosciuti, popolano le immagini dell’architetto, che ci regala attraverso<br />

dal loro continuo cambiamento di forma e luce. Il ciclo di foto dedicato alle nuvole è prodotto tra il 1922<br />

ed il 1928 circa; la pubblicazione viene data alle stampe nel 1929. F. Heilbrun, Alfred Stieglitz (1864-<br />

1946), 5Continent ed., Milano 2004.<br />

163 M. Miraglia, Forme, cit., p. 149.<br />

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