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l'archivio fotografico - FedOA

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Sinigallia, nella serie dedicata alle Vetrine, oppure nelle fotografie del ciclo<br />

Litoceramica, nelle quali viene comunque ricostruito quell’«alfabeto<br />

moderno da cui scaturisce il linguaggio dell’architettura viva» 148 . Pagano<br />

intende con queste fotografie stimolare una precisa riflessione: «la<br />

riproduzione in serie non esclude la fantasia dell’arte ma, anzi, la moltiplica<br />

nella importanza e nelle conseguenze» 149 . Il tema dell’archeologia, è uno<br />

dei più cari all’architetto istriano, perché in qualche modo ha a che fare con<br />

il recupero del patrimonio storico nazionale.<br />

Scrive Pagano: «Se varie ragioni allontanano i giovani dallo studio<br />

dell’antico, credo che sia necessario nella scuola e nella cultura degli<br />

architetti italiani di evitare questa forma di negazione totalitaria e di vedere<br />

accostarci all’antichità non per gioco di cultura o per furti di forme, ma per<br />

comprensione di spiriti, per affinità di intenti, per simpatia verso situazioni<br />

e realizzazioni analoghe a quelle che agitano il mondo di oggi, per<br />

irrobustire quella coscienza moderna che non deve dipendere dal capriccio<br />

dei giornali di moda ma imperniarsi in una profonda convinzione<br />

morale» 150 . Da questa affermazione risulta chiaro il motivo della<br />

predilezione che l’architetto dimostrerà nel suo lavoro di fotografo, nei<br />

confronti dei tesori del mondo antico e del patrimonio archeologico.<br />

Pompei, Paestum, Ostia, Olimpia, Segesta, Ercolano, sono solo alcune delle<br />

città classiche studiate con grande attenzione dall’obiettivo della rollei,<br />

soprattutto perché l’architetto nelle opere del passato riconosce i germi<br />

dell’architettura moderna: «Ogni volta che io ho percorso il pompeiano<br />

vicolo del balcone pensile o quei suggestivi meandri che circondano i<br />

granai di Ostia, mi si è presentato uno strano desiderio di completare<br />

modernamente quelle illustri rovine, come se fossero cose lasciate<br />

148<br />

Cfr. G. Pagano, Le costruzioni in serie, in «Casabella-Costruzioni», n. 144, dicembre 1939, p. 2.<br />

149<br />

Ivi, p. 2.<br />

150<br />

Cfr. G. Pagano, L’insegnamento degli antichi, in «Casabella», n. 80, agosto 1934. Ora in C. de Seta (a<br />

cura di), Pagano, Architettura e città …, cit.<br />

78

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