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l'archivio fotografico - FedOA

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soli scavi senza alcun accenno d’interesse nei confronti del contesto<br />

cittadino e lo stesso dicasi per Pozzuoli.<br />

Di tutto il litorale adriatico, escluse Pesaro, Fano e Senigallia solo la costa<br />

pugliese riceverà la giusta attenzione da parte dell’architetto, che individua<br />

nelle province di Bari e Matera, le tappe più importanti, in cui gli esempi di<br />

architettura rurale toccano probabilmente i picchi più alti per ingegno e<br />

maestria tecnica.<br />

A Bari, Pagano si sofferma su alcuni edifici di rilievo quali: il Castello, il<br />

Duomo, la chiesa di San Nicola.<br />

Matera conquista un insolito spazio nella produzione del Nostro, restituita<br />

in un’immagine rurale dalla carica profondamente poetica 126 ; il borgo<br />

pietroso viene raccontato attraverso le immagini dei bambini scalzi in giro<br />

per le strade, le case scavate nella roccia ancora più suggestive nelle riprese<br />

dall’alto, le cave di tufo. Una città «trogloditica» 127 il cui fascino sembra<br />

risiedere nella sua stessa arcaicità, una dimensione spezzata e fuori dalla<br />

realtà in cui uomini e sassi convivono nel medesimo habitat.<br />

Centri come Alberobello, Altamura, Gioia del Colle, Casamassima, Fasano,<br />

Martina Franca, ritornano generosi nei suoi scatti.<br />

Saltando ampiamente la punta calabra dello stivale, Pagano giunge a<br />

fotografare la Sicilia, in cui particolare attenzione viene rivolta alla valle<br />

dei templi di Agrigento; tra i negativi che documentano questo viaggio in<br />

una è ritratto lo stesso Pagano, con i templi alle spalle e la moglie Paola di<br />

fianco (vol. 54, num. 47), è questa una delle rarissime immagini in cui<br />

l’architetto ritrae anche se stesso. A Palermo incontriamo la Cattedrale, la<br />

Fontana Pretoria, San Giovanni degli Eremiti, San Cataldo, nonché<br />

126 Una fonte preziosissima di conoscenza dell’antichissima storia della città di Matera che trae le sue<br />

origini addirittura dall’epoca preistorica, è il volume di C.D. Fonseca, R. Demetrio, G. Guadagno, Le città<br />

nella storia d’Italia. Matera, Laterza, Roma-Bari 1998. Un saggio molto utile è anche quello di C. de<br />

Seta, Matera, in Luoghi e architetture perdute, Laterza, Roma-Bari, 1986, pp. 91-108, nel quale sono tra<br />

l’altro riportate diverse fotografie di Giuseppe Pagano.<br />

127 G. Pagano, Un cacciatore d’immagini, cit.<br />

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