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l'archivio fotografico - FedOA

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intervento’» 59 insomma nulla di più vicino al carattere giornalistico<br />

dell’approccio di Pagano.<br />

In definitiva non esiste una certezza del confronto di Pagano con alcune<br />

delle campagne fotografiche contemporanee condotte sui territori<br />

internazionali, risulta comunque oltremodo probabile che il riflusso di una<br />

certa ricerca d’oltreoceano avesse raggiunto il nostro esterofilo giornalista e<br />

non stupirebbe affatto se avesse in prima persona preso visione dei lavori<br />

condotti in quegli stessi anni in Francia e in America.<br />

Giuseppe Pagano, in tutta la sua carriera di architetto, critico, giornalista, si<br />

dimostra d’altronde sempre attento a cogliere la germinazione dei nuovi<br />

dibattiti internazionali e sappiamo che di certo seguì la questione<br />

dell’abbandono delle campagne, cui è saldamente legata l’esperienza della<br />

Farm. L’attenzione di Pagano si rivolge ovviamente soprattutto a quegli<br />

aspetti più propriamente architettonici conseguenti ai disagi causati dai<br />

profondi mutamenti sociali verificatisi nel giro di pochi anni. Quindi se il<br />

carattere della campagna della Farm è più legato a un discorso sociale,<br />

quello della ricerca di Pagano risulta più interessato al carattere<br />

architettonico 60 del problema da cui poi fa derivare le conseguenze di<br />

carattere sociale.<br />

59 Ivi, p. XXII.<br />

60 L’architetto, come sempre in prima linea nei dibattiti e in particolare nei confronti di quello relativo<br />

all’alloggio, punta subito il dito contro le cause di tali disagi, da ricercare a suo parere nella pessima<br />

conduzione della politica urbanistica e architettonica.<br />

Molto interessanti riguardo al tema della casa e più in generale del problema urbanistico, sono gli articoli<br />

pubblicati su «Casabella»; in particolare nel saggio intitolato l’ordine contro il disordine, Pagano<br />

recupera ancora una volta il tema della casa rurale facendola assurgere ad esempio e modello di<br />

perfezione e ordine: «Nella concezione della casa, se si tolgono le eccezioni dei trulli e dei pagliai, che<br />

ripetono ancora alcune fasi di abitazioni antichissime, l’evoluzione verso l’angolo retto e verso lo schema<br />

ortogonale è già sufficientemente grande. Ma negli aggregati di case – direi quasi, con termine<br />

batteriologico, nelle colture di case – il senso di ordine è ancora gravemente compromesso da molte<br />

barriere che si oppongono ad una realizzazione geometrica completa e perfetta. Difatti, dove le barriere<br />

sono minori e dove esiste una maggiore libertà di atteggiamenti, l’uomo si abbandona subito, con logica e<br />

funzionale eleganza, al suo istintivo ideale geometrico. Una casa rurale, una cascina di pianura, una<br />

loggia della collina bergamasca si inseriscono con spontanea grazia lineare entro la grande geometria<br />

delle colture e dell’orientamento solare». G. Pagano, l’ordine contro il disordine, in «Casabella-<br />

Costruzioni», n. 132, dicembre 1938.<br />

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