l'archivio fotografico - FedOA
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Commissione per i Monumenti Storici incarica cinque fotografi, fra i quali<br />
il celebre Hippolyte Bayard, di documentare una serie di edifici<br />
architettonici da restaurare. Nasce la Mission Héliographique, che tocca più<br />
di 120 località in 47 dipartimenti francesi 47 . La fotografia risulta per la<br />
prima volta in grado di registrare il territorio, e si tratta di un’operazione<br />
oggettiva il cui fine è la conoscenza, in un clima di totale fiducia positiva<br />
nel progresso; in questo già allora la tecnica fotografica dimostra di<br />
precorrere i tempi, visto che la prima Mission risale appunto alla metà<br />
dell’Ottocento ed allora l’uso stesso della fotografia non era per nulla<br />
comune, e in alcuni casi nemmeno conosciuto 48 .<br />
Ma l’esperienza più affine per intenti e metodo, e che si svolge quasi in<br />
contemporanea con il lavoro realizzato da Pagano è l’indagine condotta sul<br />
territorio americano dalla Farm Security Administration (FSA).<br />
In effetti non possiamo essere certi che l’architetto, vissuto sempre in Italia,<br />
abbia avuto contatti con tali esperienze d’oltreoceano ma, vista la sua<br />
sempre dichiarata apertura nei confronti della cultura internazionale, non<br />
può di certo passare inosservata la singolare analogia esistente tra<br />
l’approccio all’indagine condotto sul territorio americano dalla FSA e<br />
quello portata avanti dal Nostro in Italia.<br />
I motivi che portano alla nascita della Farm Security Administration,<br />
singolare agenzia governativa, costola del Dipartimento dell’Agricoltura<br />
americano, sono molteplici, complessi e di grande interesse.<br />
47 A. Madesani, Storia della fotografia, cit.<br />
48 Lo scopo dichiarato è quello di ‘gettare le basi di un museo pittoresco e archeologico’. Bayard parte per<br />
la Normandia, la tecnica fotografica di cui si serve prevede l’uso di lastre di vetro all’albumina, Edward<br />
Denis Baldus va a Fontainebleau, in Bretagna e nel Delfinato munito di negativi di carta; Grey e Mestral<br />
in Turenna e in Aquitania, mentre Le Secq si reca nella Champagne, in Alsazia e in Lorena lavorando su<br />
negativo di carta cerata. Le immagini prodotte costituiranno un vero e proprio censimento monumentale<br />
della Francia e non saranno mai pubblicate. Cfr. anche J.-A. Keim, Breve storia della fotografia, Piccola<br />
Biblioteca Einaudi, Torino 2001. Un articolo molto interessante sulla ‘missione’ francese è quello di J.F.<br />
Chevier, Architettura e paesaggio. Dalla Mission Héliographique alla DATAR, in «Rassegna», numero<br />
monografico sulle Fotografie di architettura, dicembre 1984.<br />
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