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l'archivio fotografico - FedOA

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mondiale, individuando in questo senso in Giuseppe Pagano uno dei pochi<br />

veri protagonisti della cultura architettonica moderna 400 .<br />

A lui, come abbiamo visto, si deve l’apertura di molti di quei dibattiti<br />

architettonici che, preso il via durante gli anni del Fascismo, troveranno<br />

una nuova epifania nel periodo successivo ai due grandi conflitti.<br />

Questo soprattutto perché Pagano lascerà un filo sospeso al quale potranno<br />

facilmente collegarsi le ricerche e gli studi della cultura architettonica post-<br />

bellica che riconoscerà all’architetto istriano il grande merito di aver scritto<br />

le pagine indubbiamente più fertili del dibattito culturale degli anni Trenta.<br />

Questo fil rouge viene tracciato dall’istriano ancora in vita attraverso<br />

l’attività critica condotta in tutti gli anni della sua carriera professionale e<br />

infine, per mezzo di due dei suoi ultimi appelli ai giovani architetti e alla<br />

cultura intellettuale contemporanea usciti sulle colonne di «Casabella» nel<br />

1943, due anni prima della sua tragica morte.<br />

Si tratta di due saggi di natura eminentemente tecnica, nei quali Pagano<br />

tenterà di suggerire un indirizzo per la formazione dei giovani architetti,<br />

nonché una via progettuale ed un programma di ‘politica edilizia’ mirata<br />

invece ad una classe già formata di professionisti.<br />

I due articoli vengono realizzati in successione e pubblicati nei numeri di<br />

«Casabella» dei mesi di aprile-maggio e giugno del 1943: è evidente uno<br />

spirito e un intento comune nonché un collegamento tra i due progetti.<br />

Nell’articolo intitolato Programma per una scuola di architettura 401 ,<br />

Pagano propone una struttura accademica ideale, indubbiamente ispirata ad<br />

un modello corporativo di marca fascista. Sappiamo che nel ‘43, la<br />

posizione politica dell’architetto viveva la sua crisi più profonda, ma di<br />

400 Cfr. E. Carreri, Saper vedere l’architettura italiana. Intervista a Bruno Zevi, in «ArQ 14-15»,<br />

Architettura italiana 1940 – 1959, [numero doppio della rivista del giugno-dicembre 1996, pubblicato in<br />

formato speciale], Electa Napoli 1998, p. 49.<br />

401 G. Pagano, Programma per una scuola di architettura, «Costruzioni-Casabella», n. 184-185, aprile-<br />

maggio 1943.<br />

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