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l'archivio fotografico - FedOA

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analogo a quello realizzato dall’istriano nel 1936, che aveva indubbiamente<br />

in questo senso, fatto scuola.<br />

Un’eco dell’esperienza italiana di Pagano si avverte anche nella Mostra<br />

Architecture without architects, allestita al Museo di Arte Moderna nel<br />

1964 ad opera di Bernard Rudofsky. In questa occasione, e nel catalogo<br />

uscito successivamente ad opera dello stesso architetto 363 , non si fa alcuna<br />

menzione al contributo dell’istriano che, con il suo esemplare modello di<br />

studio volto alla riscoperta dell’architettura anonima e spontanea, aveva di<br />

certo dovuto rappresentare un interessante punto di partenza per gli studi<br />

del viennese, che ad ogni modo sposterà l’indagine da un ambito più<br />

ristretto quale fu quello italiano di Pagano, ad una dimensione<br />

internazionale.<br />

In occasione della mostra americana del ‘64 – come d’altronde si era<br />

verificato con la IX Triennale in cui le fotografie non erano state realizzate<br />

in prima persona dagli allestitori ma piuttosto da esperti – le immagini sono<br />

«generosamente donate» 364 da studiosi e ricercatori di tutte le parti del<br />

mondo. Questo aspetto non potrà che incidere in maniera profonda<br />

sull’approccio al lavoro <strong>fotografico</strong>, di certo inevitabilmente meno diretto e<br />

coinvolgente rispetto a quello compiuto da Pagano.<br />

Nel catalogo della mostra americana, Rudofsky sottolinea il carattere di una<br />

ricerca che si era sviluppata negli anni: «Molte illustrazioni furono ottenute<br />

per caso o per semplice curiosità per l’argomento, curiosità mantenutasi<br />

viva per più di quarant’anni». Dato che la mostra viene allestita nel ‘64, ne<br />

deriva che quaranta anni prima, intorno al 1924, il viennese si allineava,<br />

363 Da questo allestimento verrà fuori un catalogo molto interessante di B. Rudofsky, Architetture senza<br />

architetti, nell’edizione italiana «La Buona Stampa», Napoli 1977. Per il seguito di questa esperienza si<br />

veda anche Id., Le meraviglie dell’architettura spontanea. Nota per una storia naturale dell’architettura<br />

con speciale riferimento a quelle specie che vengono tradizionalmente neglette o del tutto ignorate,<br />

Laterza, Roma-Bari 1979; Vent’anni fa. Bernard Rudofsky collaboratore di Luigi Cosenza, in<br />

«Architettura. Cronache e Storia», n. 50, dicembre 1959; L. Sinisgalli, Rudofsky, in Furor Mathematicus,<br />

Silva, Torino 1967, pp. 173-177.<br />

364 B. Rudofsky, Ringraziamenti, in Architetture senza architetti, cit.<br />

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