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l'archivio fotografico - FedOA

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In linea con la posizione di Pagano, anche Persico, seppure inizialmente<br />

solidale con il MIAR 356 , si allontanerà dalle posizioni di questo gruppo<br />

riguardo al dibattito sull’architettura mediterranea, affermando che troppo<br />

superficialmente e velocemente si era passati dall’«europeismo» alla<br />

«romanità» e alla «mediterraneità» 357 .<br />

Non si può sottovalutare il fatto che Pagano giunga a fare di queste idee<br />

delle certezze e una posizione definitiva rispetto alla quale rimarrà fedele<br />

per tutta la sua vita professionale, proprio dopo gli studi fotografici<br />

sviluppati; l’obiettivo <strong>fotografico</strong> cioè, diviene per l’istriano un occhio<br />

critico indispensabile e prezioso: una rivoluzione di certo, rispetto all’uso<br />

che anche altri architetti-fotografi suoi contemporanei avevano fatto del<br />

mezzo, compresi Peressutti e Banfi.<br />

Diretta filiazione dell’indagine condotta da Pagano sull’architettura rurale<br />

sarà l’allestimento di un settore della IX Triennale di Milano dedicato<br />

all’architettura spontanea. Completo resoconto dell’esperienza della T9<br />

viene sviluppato in un numero monografico di «Metron» nel quale si<br />

dedicano alcune pagine alla Mostra sull’Architettura Spontanea allestita<br />

dagli architetti Ezio Cerutti, Giancarlo De Carlo, Giuseppe Samonà ed altri<br />

collaboratori compreso Albe Steiner 358 che si occuperà del progetto grafico.<br />

L’allestimento, organizzato quindici anni dopo quello di Pagano, si poneva<br />

356 É proprio il Movimento degli Architetti Razionalisti Italiani che introdurrà per la prima volta il<br />

termine ‘mediterraneo’ a proposito della nuova ricerca architettonica; nella presentazione alla Esposizione<br />

del MIAR (1931) infatti si afferma che: «É soprattutto doveroso riconoscere come si accentua sempre più<br />

la tendenza ad esaltare quel carattere di latinità, che ha permesso a questa architettura di definirsi come<br />

mediterranea». Cfr. Ivi.<br />

357 «Il ‘razionalismo’ italiano è necessariamente refrattario all’impeto delle tendenze europee, perché in<br />

esso non è mai stata una fede. Così, all’europeismo del primo ‘razionalismo’, si è passati, con fredda<br />

intelligenza delle situazioni pratiche, alla ‘romanità’ e alla ‘mediterraneità’, fino all’ultimo proclama<br />

dell’architettura corporativa». E. Persico, Punto ed a capo per l’architettura, in «Domus», novembre<br />

1934; ora in G. Veronesi (a cura di), Edoardo Persico …, cit.; ed in C. Melograni, Passato e presente<br />

nell’architettura italiana contemporanea (1926-1945), estratto da «Rassegna dell’Istituto di Architettura<br />

e Urbanistica», anno V, nn. 13-14, aprile-agosto 1969, pp. 44-46.<br />

358 Noto grafico e fotografo, lavorerà soprattutto per le riviste contemporanee, anche a lui si deve la cura<br />

di un importante pubblicazione sulla fotografia, edita dalla Domus, in cui vengono pubblicati anche<br />

alcuni scatti di Pagano. E.F. Schopinic, A. Ornano, A. Steiner, Fotografia, annuario dell’attività<br />

fotografica in Italia, Gruppo Editoriale Domus, Milano 1943.<br />

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