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l'archivio fotografico - FedOA

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l’Italia a raccogliere, con la sua ‘formidabile’ rollei, le immagini per la<br />

mostra rurale. La cinepresa di cui dispone il nostro architetto è di piccolo<br />

formato; come sempre quindi tecnologicamente all’avanguardia, Pagano<br />

utilizzerà per i suoi microfilm una pellicola da 16 mm 291 , di tipico utilizzo<br />

amatoriale ma di buona qualità anche nel caso di necessità di riprese più<br />

impegnative e professionali.<br />

Un piccolo numero di sequenze filmiche realizzate dall’istriano sono state<br />

conservate insieme alle fotografie, nell’archivio giunto fino a noi che<br />

testimoniano il suo interesse assolutamente non virtuale e teorico nei<br />

confronti del magico mondo della macchina da presa; tanto più che la<br />

passione nei confronti della cinematografia è certamente precedente a<br />

quella poi manifestata per la macchina fotografica che, come abbiamo<br />

visto, viene presa in considerazione da Pagano solo in virtù della necessità<br />

concreta di produrre materiale per la Triennale del ‘36.<br />

L’architetto infatti, come sempre molto attento all’aspetto documentario del<br />

materiale prodotto, si premura anche nel caso dei films di riportare su<br />

ciascun contenitore almeno il soggetto della ripresa, nonché in diversi casi<br />

anche la data che ci ha permesso di avere un’idea del periodo di utilizzo<br />

della macchina da presa da parte dell’istriano, circoscrivibile al<br />

quinquennio compreso tra il 1933 ed il 1938.<br />

Si tratta in tutto di 2 pellicole Eastman Kodak, Kodascope reel da 16 mm<br />

purtroppo senza indicazioni relative ai soggetti ripresi, 7 pellicole Agfa di<br />

cui sono riportati i seguenti titoli: Roma, Costruzione – Casa acciaio<br />

Triennale 1933, su due scatole è riportato il titolo Sicilia, su un’altra<br />

Viaggio in Sicilia, un’altra ancora è senza titolo e infine sull’unica pellicola<br />

agfa a colori è riportata la scritta Pompei e Ercolano a colori 1938. Sono<br />

291 Il formato cinematografico da 16 mm viene introdotto nel 1923 dalla Eastman Kodak Company, per<br />

essere destinato all’amatore non professionista. In seguito la Kodak proporrà nuovi filmati amatoriali, più<br />

economici da 8 mm.<br />

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