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l'archivio fotografico - FedOA

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diritto all’incredibile e sfavillante fabbrica di sogni che rappresentò il<br />

Cinema.<br />

Visione onirica, evasione, fuga da una realtà spesso troppo dura e<br />

incomprensibile, lo schermo cinematografico agli inizi del secolo scorso,<br />

inghiotte le più avide e giovani menti, che riconoscono, nei mondi paralleli<br />

ricostruiti attraverso le macchine da presa una surrealtà possibile seppure<br />

improbabile ma desiderata al punto tale che negli anni del boom<br />

cinematografico le fila al botteghino segneranno presenze di pubblico da<br />

record.<br />

Per noi figli della terza generazione della filmografia, quello che di certo<br />

rappresentò il cinema allora è difficile da interpretare; utili, onde<br />

comprendere la portata di quello storico evento che prese il via dalla prima<br />

proiezione dei fratelli Lumiére del 28 dicembre 1895, possono risultare le<br />

parole di alcuni dei protagonisti della cultura intellettuale che allora, quella<br />

rivoluzione straordinaria, la vissero davvero. Scrive Gesualdo Bufalino:<br />

«Per me e suppongo per molti coetanei miei, contò allora più degli<br />

Steinbeck e Saroyan vittoriniani, la fantasmagoria che s’accendeva ogni<br />

sera su un bianco telone di periferia» 285 ; quello di Bufalino era lo stesso<br />

telone bianco dal quale partivano i sogni di Leonardo Sciascia, che dalla<br />

remota provincia siciliana dichiarava: «per me, per altri della nostra<br />

generazione e della nostra vocazione, il cinema allora era tutto. Tutto» 286 .<br />

Ipnotizzato dalle immagini dei primi proiettori, anche Italo Calvino visse<br />

profondamente gli anni dell’avvento cinematografico, descrivendoli così:<br />

«Ci sono stati anni in cui andavo al cinema quasi tutti i giorni e magari due<br />

volte al giorno, ed erano anni, tra, diciamo, il 1936 e la guerra, l’epoca<br />

insomma della mia giovinezza. Anni in cui il cinema è stato per me il<br />

285 G. Bufalino, Cere Perse, Sellerio, Palermo 1985, ora in G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano. Il<br />

cinema del regime 1929-1945, Editori Riuniti, Roma 2001, p. 300.<br />

286 L. Sciascia, C’era una volta il cinema, in Fatti diversi di storia letteraria e civile, Sellerio, Palermo<br />

1989, p. 123, ora in G. P. Brunetta, cit., p. 308.<br />

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