l'archivio fotografico - FedOA
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immagini di Blossfeldt, i delicati capolavori di ‘ingegneria’ del mondo<br />
vegetale sono ripetutamente ingranditi per mettere a disposizione una<br />
approfondita conoscenza degli organismi riprodotti» 219 : il fotografo cioè<br />
riproduce per far conoscere, per divulgare un mondo affascinante e poco<br />
conosciuto e come non ravvisare in questa ricerca, quella stessa di Pagano<br />
che fotografa in maniera quasi ossessiva l’universo vegetale.<br />
Dalla Germania, i fermenti della nuova intenzione fotografica sono<br />
percepiti ben presto in molti altri paesi attenti alle evoluzioni della tecnica e<br />
della ricerca nel campo. Sarà indubbiamente la Russia, un altro polo di<br />
divulgazione della ‘Neue Sachlichkeit’. Tra gli esponenti più versatili si<br />
distingue, come abbiamo precedentemente evidenziato, Aleksandr<br />
Rodčenko 220 che nel suo paese natio viene addirittura accusato di plagio nei<br />
confronti di Moholy-Nagy; il fotografo per tutta risposta sottolineerà<br />
l’esistenza di un progetto comune che trascendeva i confini nazionali.<br />
Proprio questo concetto di ricerca comune sarà la chiave più significativa<br />
degli studi delle avanguardie. Ovviamente, soprattutto in un primo<br />
momento, saranno molti gli oppositori delle nuove tecniche a sostegno di<br />
metodi più tradizionali, ritenendo sterili distorsioni le immagini<br />
sperimentate dai fotografi d’avanguardia. Alcuni di questi audaci artisti, tra<br />
i quali lo stesso Rodčenko, saranno accusati di badare troppo alla forma<br />
piuttosto che ai contenuti. In realtà la loro sperimentazione portata in alcuni<br />
casi agli eccessi – per qualcuno incomprensibili – dell’arte astratta,<br />
indagavano la realtà nella sua pura oggettività molto più di quanto non<br />
apparisse 221 .<br />
219 V. Deren Coke, cit., p. 34.<br />
220 Nel 1921 l’artista sovietico realizza un Manifesto produttivista in cui dichiara apertamente: «Abbasso<br />
l’arte, viva la tecnica»; è chiara la sua posizione antiestetica, che sarà tra l’altro uno dei principali motivi<br />
per cui verrà accusato d’essere un formalista, critica ritenuta assolutamente infondata dagli studiosi<br />
contemporanei. Cfr. A. Madesani, cit.<br />
221 Cfr. B. Newhall, cit.<br />
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