l'archivio fotografico - FedOA
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L’influenza della cultura tedesca su Pagano, risulterà notevole e complessa;<br />
indubbiamente molteplici si rivelano gli aspetti carpiti dall’architetto<br />
istriano nell’ambito della fotografia sviluppatasi in seno al Bauhaus.<br />
Il tema dell’indagine psicologica condotta attraverso il ritratto ritorna di<br />
consueto nelle riprese dei Bauhäusler; spesso difatti gli allievi della scuola,<br />
si divertivano a fotografare se stessi e i compagni in immagini intense e<br />
pregne di significato, talvolta invece più ludiche e spensierate 212 ; rapido e<br />
diretto il confronto con alcuni scatti realizzati da Pagano ad Aalto, o a<br />
quelli dedicati a Carrà, o magari ad altri dal fascino più anonimo, in cui<br />
l’obiettivo della rolleiflex si ferma sui volti sconosciuti di persone colte per<br />
le strade, nei mercati, tra le campagne delle province italiane.<br />
Rimanendo nell’ambito del tema del ritratto, un vero e proprio culto del<br />
Bauhaus sarà rappresentato dalla fotografia di gruppo 213 , che pure ritorna a<br />
più riprese nella produzione del Nostro, soprattutto in virtù di un gusto<br />
squisitamente compositivo dell’immagine; in questi scatti, infatti, Pagano<br />
assembla i volti e le sagome in modo da affollare il campo visuale del<br />
negativo; costruzione analoghe le possiamo osservare in alcune fotografie<br />
di Moholy-Nagy, Munkácsi 214 , Krause.<br />
Innegabile poi l’influenza di certi percorsi compositivi introdotti per la<br />
prima volta da Moholy-Nagy, o quelli proposti da Feninger, per cui le<br />
vedute sono colte lungo un piano inclinato, secondo tagli sghembi o punti<br />
di vista in movimento, come pure la sperimentazione di fenomeni ottici:<br />
giochi d’ombra, effetti di specchio e trasparenza di scuola tedesca,<br />
esperienze indubbiamente assimilate seppure di certo rielaborate da<br />
Pagano.<br />
212 I temi ‘fotografici’ al Bauhaus vengono individuati da Andreas Haus nel suo saggio sulla Fotografia al<br />
Bauhaus: la scoperta di un mezzo, in P. Costantini (a cura di), La fotografia al Bauhaus, cit., pp. 23-25.<br />
213 Ivi.<br />
214 Alcune fotografie di Munkácsi furono riprodotte in «La Casa Bella» nel numero di ottobre 1931 e del<br />
gennaio 1932.<br />
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