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l'archivio fotografico - FedOA

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l’attenzione si rivolge verso l’uomo e sostanzialmente l’antica fede in un<br />

ordine superiore dell’universo cede il passo all’interesse nei confronti<br />

dell’ordine artificiosamente creato dagli individui che lo popolano, che<br />

deliberatamente costruiscono, organizzano.<br />

Tutte le ricerche intanto confluiscono in quel bacino culturale che più<br />

d’ogni altro si rivela una fucina delle nuove tendenze e sperimentazioni, là<br />

dove le stesse tecniche si dimostrano più all’avanguardia: la Germania.<br />

Sarebbe lecito chiedersi come mai proprio la Germania, appena uscita<br />

sconfitta dalla Prima guerra mondiale, rappresenti il paese più attivo<br />

rispetto alla ricerca nel campo delle avanguardie; una risposta interessante<br />

ed esauriente a riguardo ci viene data da uno studioso di fotografia<br />

americano, Van Deren Coke, che scrive: «anziché abbandonarsi a<br />

sentimentalismi sulla loro dura sorte o scivolare nell’inerzia, i tedeschi<br />

affrontarono la situazione e guardarono al futuro per sottrarsi allo stato di<br />

sottomissione causato dalla sconfitta. Poiché il passato non aveva avuto per<br />

loro il ruolo di guida, si guardava al presente e all’immediato futuro […].<br />

Così in Germania si incominciò ad apprezzare moltissimo, per ragioni<br />

psicologiche, tutto ciò che era nuovo o aveva un’apparenza di novità» 197 .<br />

In questo crogiuolo di studi e sperimentazioni, un momento artistico<br />

importante sarà quello coincidente con gli anni della scuola tedesca del<br />

Bauhaus 198 che darà un impulso assolutamente innovativo alla ricerca in<br />

ambito <strong>fotografico</strong>, soprattutto nel periodo che vede la felice<br />

collaborazione con l’istituto, di Laszlo Moholy-Nagy, il primo ad affermare<br />

che ‘Gli analfabeti del futuro non saranno tanto coloro che ignorano l’arte<br />

dello scrivere, quanto quelli che non sapranno nulla di fotografia’. Molti<br />

197 V. Deren Coke, Avanguardia fotografica in Germania 1919-1939, Il Saggiatore, Milano 1982, p. 12.<br />

198 La bibliografia relativa alla scuola del Bauhaus è molto vasta; un volume interessante è quello di<br />

Magdalena Droste, Bauhaus 1919-1933, Taschen, Berlino 1990, ried. 2006. Riguardo agli sviluppi<br />

specifici della fotografia nella scuola tedesca viene dedicato ampio spazio nel volume a cura di J. Fiedler<br />

e P. Feierabend, Bauhaus, Könemann ed., Köln 1999, pp. 152-159 e pp. 506-531.<br />

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