04.06.2013 Views

La borsadellaspesa - ACSI

La borsadellaspesa - ACSI

La borsadellaspesa - ACSI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>La</strong> borsa della spesa<br />

2.2012 6<br />

inchiesta<br />

Più concorrenza e euro debole<br />

diminuisce il costo della spesa<br />

Aldi e Lidl si contendono a suon di centesimi il primo posto: ma alla fine, anche quest’anno la spunta ancora Aldi.<br />

È quanto risulta dal rilevamento di prezzi che abbiamo effettuato nei grandi magazzini del cantone, valutando,<br />

oltre ad Aldi e al nuovo discount Lidl, anche Denner, Migros, Coop e Manor. Questa elencazione indica pure<br />

l’ordine crescente del costo della spesa nei negozi ticinesi. Se nelle prime posizioni si trovano i discount, e<br />

nell’ultima di nuovo la Manor, le posizioni di mezzo sono contese da Migros e Coop, una volta la spunta l’una e una<br />

volta la spunta l’altra. Nel 2012 la spunta Migros. A parte lievi eccezioni, in Ticino la tendenza dei prezzi è<br />

generalmente al ribasso rispetto allo scorso anno e agli anni precedenti. Ma soprattutto, come per lo scorso anno,<br />

quello che si constata è che i due negozi più economici del nostro rilevamento sono anche più economici rispetto ai<br />

due grandi magazzini che abbiamo preso in considerazione oltre confine e ciò nonostante un rapporto franco-euro<br />

che si mantiene decisamente favorevole.<br />

Aldi mantiene dunque il suo primato<br />

stabilito sin dal suo insediamento<br />

in Ticino, nell’autunno del<br />

2008. Con questa stessa considerazione<br />

avevamo iniziato il commento al rilevamento<br />

dei prezzi dello scorso anno. <strong>La</strong> testa<br />

della classifica 2012 resta dunque invariata,<br />

anche se rispetto allo scorso anno, Aldi<br />

è tallonato da molto vicino dal diretto concorrente<br />

Lidl, new entry nel nostro rilevamento<br />

di prezzi annuale, insediatasi in Ticino<br />

a fine maggio 2011 con quattro superfici di<br />

vendita.<br />

I prodotti usati così come i criteri di riferimento<br />

sono sempre gli stessi da svariati<br />

anni (dal 2005): per la nostra inchiesta abbiamo<br />

infatti considerato 45 prodotti in<br />

quantità tali da soddisfare il fabbisogno di<br />

qualche giorno di una famiglia media. Il criterio<br />

adottato – ormai da anni – è quello del<br />

prezzo più basso in relazione alla quantità<br />

desiderata, con un margine di accettazione<br />

di più o meno il 50%di quantità per confezione.<br />

Decide il consumatore cosa<br />

comperare!<br />

Scopo dell’inchiesta è infatti valutare il<br />

costo dei prodotti nella quantità desiderata<br />

e la scelta cade ovviamente su quei prodotti<br />

che vi corrispondono o che vi si avvicinano<br />

e con il prezzo più conveniente. Il principio<br />

è di limitare la lista della spesa a quello di<br />

cui si ha bisogno, senza lasciarsi tentare da<br />

confezioni multipack o formati gigante che<br />

necessitano uno spazio adeguato e, sovente,<br />

anche un consumo “forzato” Vogliamo<br />

affermare decisamente questo principio: è il<br />

consumatore che decide cosa comperare e<br />

non il supermercato con la trappola delle<br />

offerte speciali! Come per gli anni precedenti,<br />

non entrano invece in considerazione<br />

altri criteri, come la qualità dei prodotti (diamo<br />

infatti per scontato che i prodotti offerti<br />

sul mercato abbiano uno standard di qualità<br />

abbastanza omogeneo) oppure la provenienza.<br />

E come sempre, laddove è possibile,<br />

abbiamo preso in considerazione in primo<br />

luogo i “primi prezzi” e, se presenti, le azioni<br />

promozionali del momento.<br />

Criteri invariati e fondati<br />

I responsabili delle catene di distribuzione<br />

a cui sottoponiamo i risultati prima<br />

della pubblicazione non concordano completamente<br />

sui criteri adottati. In particolare<br />

alcuni grandi magazzini tengono a sottolineare<br />

che vi sono prodotti, nello stesso negozio,<br />

che hanno costi inferiori e consentono<br />

maggiori risparmi. Non neghiamo che,<br />

anche nei negozi risultati più cari della nostra<br />

selezione, i margini di risparmio possono<br />

essere anche notevoli se si preferiscono<br />

sistematicamente i prodotti più convenienti<br />

(tutti i primi prezzi - come da riquadro a<br />

pag.8 che fa riferimento ai prodotti M-<br />

Budget di Migros - o tutte le azioni promozionali<br />

del momento) senza considerare la<br />

quantità. In questo caso il rischio però è di<br />

incrementare in modo smisurato la quantità<br />

e il peso di quanto si deve prima trasportare<br />

e poi stoccare in dispensa o in frigorifero e<br />

aumentare la quantità di merce che rischia di<br />

essere buttata perché scaduta o deperita...<br />

Ribadiamo dunque la validità del nostro<br />

campione e dei criteri che riproponiamo anche<br />

quest’anno.<br />

Nel nostro rilevamento, tuttavia, abbiamo<br />

in alcuni casi dovuto fare delle eccezioni<br />

sul peso o sulla quantità delle confezioni,<br />

in particolare da Aldi ma anche da<br />

Lidl, e qualche altro raro caso: i due discount<br />

hanno infatti un assortimento molto<br />

limitato rispetto agli altri grandi magazzini<br />

con poche alternative per uno stesso tipo di<br />

prodotto (vedi riquadro “Come si è svolta<br />

l’inchiesta” sotto: Altre osservazioni).<br />

Abbiamo ritenuto infatti che il consumatore<br />

che si reca da Aldi o da Lidl per la spesa è costretto<br />

a scegliere la confezione proposta.<br />

D’altra parte a molti consumatori questo tipo<br />

di negozio non piace proprio per questo<br />

motivo. Queste eccezioni, va pur detto,<br />

possono penalizzare gli altri negozi per i<br />

quali invece, grazie alla grande varietà di<br />

marche e di confezioni (a dire il vero anche<br />

troppe varietà!) i criteri scelti possono essere<br />

applicati con rare eccezioni.<br />

Va notata, da ultimo, anche un’osser-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!