Mettendo or<strong>di</strong>ne nella soffitta <strong>di</strong> casa mia, che non ha nulla da invi<strong>di</strong>are a quella <strong>di</strong> Pippo (l’amico <strong>di</strong> Topolino) ho trovato un vecchio numero <strong>di</strong> Newsweek risalente al giugno 1986. Il primo articolo, quello più importante, è in realtà una intervista ad un certo Vittachi, allora <strong>di</strong>rettore dell’UNI- CEF e grosso burocrate ONU. Dopo 25 anni è <strong>di</strong> una attualità assoluta, e ve ne riporto alcune parti. Domanda: Quale è il suo lavoro? Risposta: Sono assistente del Direttore Amministrativo D: cosa amministra il Direttore Amministrativo? R: Me D: Vedo. Come passa la maggio parte del suo tempo? R: Facendo il mio lavoro D: Cosa fa per fare il suo lavoro? R: io <strong>di</strong>co “no” D: Dice “no” a cosa? R: A tutto “Nonno, perché gli uomini combattono?” Il vecchio, gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma. “Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo: per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta <strong>di</strong> essere combattuta, da vincere o da perdere: Perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi” “Quali lupi, Nonno?” “Quelli che ogni uomo porta dentro sé” Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l’attimo <strong>di</strong> silenzio che aveva lasciato cadere fra <strong>di</strong> loro, forse per accendere la sua curiosità: Infine, il vecchio che aveva dentro <strong>di</strong> se la saggezza del tempo riprese con tono calmo. Impegno per una vita migliore EDITORIALE PROF. ALBERTO MUSSO 2 D: Ma perché, per l’amor <strong>di</strong> Dio? R: Perché se <strong>di</strong>co “sì” perdo il mio lavoro SAGGEZZA CHEROKEE D: Non capisco! R: Ma è ovvio! Se la gente fosse libera <strong>di</strong> comprare e vendere merci, <strong>di</strong> viaggiare, <strong>di</strong> raggiungere i loro figli quando vogliono e così via, non ci sarebbe bisogno <strong>di</strong> certificati <strong>di</strong> nascita, <strong>di</strong> morte, documenti <strong>di</strong> viaggio, licenze <strong>di</strong> importazione o esportazione e <strong>di</strong> tutta quella carta nella quale la gente è intrappolata dalla nascita alla morte, ed allora che ne sarebbe dei burocrati? Saremmo tutti <strong>di</strong>soccupati. Nella pagina a fianco trovate il testo (in inglese) dell’intervista, per me<strong>di</strong>tarci e piangere sopra. Vedete, quando incontro un burocrate particolarmente ottuso, od inutilmente pistino, o proprio solo cattivo, comunque mai <strong>di</strong>sponibile a spendersi per aiutare il prossimo (a meno che non sia una persona “<strong>di</strong> peso”), mi ricordo <strong>di</strong> questo articolo, e capisco che non è in fondo un mio nemico, ma che è al contrario un poveretto che, avendo un piccolo potere in un piccolo ambiente, si crede grande e mi fa pena. “Ci sono due lupi dentro <strong>di</strong> noi. Uno è cattivo e vive <strong>di</strong> o<strong>di</strong>o, gelosia, invi<strong>di</strong>a, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo.” Il vecchio fece <strong>di</strong> nuovo una pausa, questa volta per dargli il modo <strong>di</strong> capire quello che aveva appena detto. “E l’altro?” “L’altro è il lupo buono. Vive <strong>di</strong> pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede” Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi <strong>di</strong>ede voce alla sua curiosità e al suo pensiero. “E quale lupo vince?” Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti. “Quello che nutri <strong>di</strong> più”
3 Anno XII - N. 4 ottobre, novembre, <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>
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