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PARALISI CEREBRALE INFANTILE.pdf

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ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA<br />

SECONDO MODULO ON LINE<br />

<strong>PARALISI</strong> <strong>CEREBRALE</strong> <strong>INFANTILE</strong><br />

E’ descritta come un disturbo neurologico cronico non progressivo derivante da una lesione cerebrale<br />

insorta durante uno stadio di sviluppo precoce (prenatale, perinatale, neonatale)<br />

Può essere associata a ritardo mentale.<br />

La classificazione delle paralisi cerebrali possono essere fatte in base a:<br />

1. disturbo motorio<br />

2. forme cliniche<br />

3. sintomi associati al disturbo motorio<br />

La classificazione in base al disturbo motorio proposta dalla American Academy for Cerebral Palsy 1 , ne<br />

distingue sette forme fondamentali:<br />

a. SPASTICA<br />

b. ATETOSICA<br />

c. ATASSICA<br />

d. RIGIDA<br />

e. CON TREMORE<br />

f. ATONICA<br />

g. MISTA<br />

A - FORMA SPASTICA<br />

La difficoltà di generare movimenti volontari rapidi e precisi, dovuta all’incapacità di rilassare, nei<br />

distretti colpiti, i muscoli ad esso antagonisti trova la sua origine fondamentalmente nelle alterazione<br />

delle vie piramidali.<br />

Il disturbo tonico-motorio si caratterizza con retrazioni tendinee che provocano:<br />

- ipertonia estensoria agli arti inferiori,<br />

- ipertonia flessoria e adduttoria agli atri superiori.<br />

Si ha l’accentuazione del riflesso da stiramento (fenomeno del coltello a serramanico): la resistenza allo<br />

stiramento è massima all'inizio per cedere poi improvvisamente. Con la crescita, le ipertonie che<br />

interessano alcuni distretti muscolari provocano posture sbagliate e deformazioni articolari.<br />

L’ipertono risulta poco variabile nei casi gravi, negli altri può dipendere da stimoli emozionali, fatica o da<br />

paure improvvise che possono far insorgere l'ansia della perdita di equilibrio e della caduta.<br />

Il 50-60% delle paralisi cerebrale infantile è di tipo spastico.<br />

E’ importante ricordare che solo qualche muscolo tende elettivamente alla spasticità e, specificamente,<br />

quelli situati superficialmente, i lunghi biarticolari, gli adduttori e i flessori.<br />

Tendono ad una reazione spastica:<br />

- Spalla e braccio: parte superiore del trapezio, gran pettorale, bicipite brachiale, brachio- radiale,<br />

muscoli epicondiloidei, l'opponente del pollice;<br />

- Arto inferiore: l'ileo - psoas, retto femorale, lungo adduttore, gracile, semitendinoso,<br />

semimembranoso, tensore della fascia lata, gastrocnemio, tibiale posteriore, lungo peroneo, flessore<br />

lungo dell'alluce.<br />

Le alterazioni di movimento i muscoli profondi e brevi della postura tendono all'inattività tanto da<br />

assomigliare ai muscoli indeboliti da una paresi.<br />

1 http://www.aacpdm.org/index?service=page/Home<br />

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Donatella Donati – Pagina 1 di 7


ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA<br />

SECONDO MODULO ON LINE<br />

B - FORMA ATETOSICA (20%)<br />

Dal greco thetos (=posizione fissa) a privativa; dovuta principalmente ad alterazioni delle vie<br />

extrapiramidali . La muscolatura mimica, della fonazione e degli arti superiori, è quella più interessata<br />

da questa forma di paralisi caratterizzata da aumento dei movimenti involontari, irregolari nella<br />

ampiezza e nella frequenza e piuttosto lenti. Tali fenomeni si alternano al movimento volontario,<br />

rendendolo inadeguato ed inefficiente dal punto di vista funzionale. Può essere associata a ipotonia o<br />

ipertonia muscolare. Se sollecitato da ragioni emotive il movimento può assomigliare a quello di un<br />

burattino. Lo scarso controllo delle labbra e dei muscoli della lingua rende estremamente difficoltoso il<br />

parlare ed è spesso causa di balbuzie. Questa inabilità porta a pensare che questi soggetti abbiano un<br />

forte ritardo mentale.<br />

Heally(1990) descrive i seguenti tipi di CP:<br />

Discinesia, paralisi cerebrale caratterizzata da movimenti:<br />

- spontanei, involontari, anche lenti, in particolare del polso e delle dita che ricordano lo scrivere o lo<br />

strisciare dei vermi (ATETOSICI)<br />

- che possono essere accompagnati da altri più a scatto e repentini (COREOATETOSICI).<br />

Questi, alternandosi al movimento volontario, lo rendono funzionalmente incoordinato e inefficace.<br />

Un’altra forma di discinesia (DISTONIA) comprende movimenti, lenti e ritmici che interessano il tronco<br />

o una estremità.<br />

Bleck(1982) utilizza il termine più antico di atetosi di cui identifica come caratteristica fondamentale<br />

movimenti caldi, a volte rotatori (torsione e rotazione degli arti), distonici (posizione distorta degli arti,<br />

collo, o del tronco, che è tenuta per alcuni secondi, e poi rilassata).<br />

C - FORMA ATASSICA.<br />

Dal greco taxis (ordine - equilibrio ) a privativa. Dipende generalmente da alterazioni del cervelletto e<br />

delle sue vie, e rappresenta l’8% dei casi. E’ caratterizzata da disturbi della coordinazione dei<br />

movimenti volontari e dell’equilibrio, con tono posturale basso, barcollamento nel cammino,<br />

incoordinazione e tremore della mano. I movimenti sono imprecisi ma uniformi, diversamente da quelli<br />

degli atetosici. Non è generalmente associata a ritardo mentale. Si ha un ritardo nello sviluppo motorio<br />

soprattutto nell’acquisizione della stazione eretta che assumono a gambe larghe e rigide per avere<br />

maggior equilibrio, e del cammino. Nella posizione, per annullare problemi di equilibrio statico e dinamico,<br />

è possibile ben allenare la parte superiore del corpo anche con carichi pesanti. L’ergometro a manovella è<br />

un ottimo strumento per migliorare la capacità cardiorespiratoria. Sono rari i soggetti cerebrolesi con<br />

atassia pura, in quanto si combina spesso con l'ipotonia, la spasticità o con l'atetosi.<br />

D - FORMA RIGIDA<br />

Rappresenta il 4% dei casi. E' caratterizzata da ipertonia muscolare di tipo extra piramidale che<br />

determina una resistenza uniforme nei movimenti passivi in tutte le direzioni, senza relazione particolare<br />

con rapidità o direzione, dovuto alla contrazione diffusa dei muscoli flessori ed estensori. Alla<br />

mobilizzazione passiva la ipertonicità dei muscoli provoca resistenza continua degli agonisti ed<br />

antagonisti. Ciò interessa nella stessa misura i segmenti prossimali distali.<br />

E - FORMA CON TREMORE<br />

Rappresenta il 2% dei casi.<br />

La caratteristica sono i tremori: ipercinesia fine, rapida e ripetitiva, presente nei segmenti distali e che<br />

interessa soprattutto le mani. Questi movimenti involontari ed incontrollabili, reciproci e di ritmo<br />

regolare sono dovuti all’alternanza delle contrazioni dei muscoli agonisti ed antagonisti.<br />

F - FORMA ATONICA<br />

Molto rara, è caratterizzata da una severa riduzione del tono muscolare.<br />

G - FORMA MISTA<br />

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ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA<br />

SECONDO MODULO ON LINE<br />

Con una incidenza del 1% è la forma costituita dalla combinazione delle precedenti. I quadri clinici<br />

variegati vengono classificati tenendo in considerazione il sintomo prevalente: con ipertonie di tipo<br />

piramidale, extrapiramidale, distonia atetoide e atassia.<br />

Classificazione della P.C.I. in base alla distribuzione topografica del disturbo motorio 2<br />

MONOPLEGIA - Forma molto rara in cui si ha la perdita della mobilità di un solo arto; generalmente è<br />

una emiplegia o diplegia nella quale un arto conserva una discreta attività funzionale.<br />

PARAPLEGIA - La perdita della mobilità è localizzata ai soli arti inferiori ed è sempre bilaterale e la<br />

paralisi può essere sia di tipo spastico che rigido. Solitamente sono presenti anche dei lievi difetti<br />

motori agli arti superiori.<br />

TETRAPLEGIA - La perdita della mobilità interessa tutti e quattro gli arti. Forma più frequente e più<br />

grave in cui la paralisi è prevalentemente di tipo rigido e con minor frequenza spastico.<br />

EMIPLEGIA - La perdita della mobilità è localizzata nella metà del corpo contro laterale alla lesione<br />

cerebrale, con alterazioni di tipo spastico prevalente dell'arto superiore.<br />

DOPPIA EMIPLEGIA - Si ha una emiplegia bilaterale di tipo spastico che interessa in particolare gli arti<br />

superiori<br />

ATTEGGIAMENTI POSTURALI<br />

2 http://www.club.it/letizia/documenti/paralisi_cerebrali_infantili.html<br />

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SECONDO MODULO ON LINE<br />

EMIPLEGIA: Semiflessione arti emisoma destro; piede in equinismo<br />

MONOPLEGIA: Ipotrofia arto superiore, atteggiamento in flessione del polso<br />

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SECONDO MODULO ON LINE<br />

TETRAPLEGIA: In posizione eretta spasticità con riflesso tonico asimmetrico del collo e atteggiamento<br />

a “forbice” degli arti inferiori<br />

TETRAPLEGIA: Atteggiamento in flessione dei 4 arti<br />

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ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA<br />

SECONDO MODULO ON LINE<br />

CLASSIFICAZIONE SECONDO STANDAR CP-ISRA<br />

(Cerebral Palsy International Sports & Recreation Association)<br />

CLASSE PROFILO FUNZIONALE POSSIBILITA’ OPERATIVE<br />

1^<br />

TETRAPLEGICI (4 arti )<br />

(Usano normalmente la<br />

carrozzina elettrica)<br />

Hanno una dipendenza quasi<br />

totale, necessitano sempre di un<br />

assistente per eseguire qualsiasi<br />

movimento<br />

2^<br />

TETRAPLEGICI (4 arti)<br />

(Spingono normalmente la<br />

carrozzina con le gambe)<br />

Sono semidipendenti<br />

Possono eseguire<br />

volontariamente e<br />

autonomamente molti movimenti<br />

3^<br />

TETRAPLEGICI (4 arti)<br />

TRIPLEGICI DEBOLI<br />

(3 arti)<br />

Spingono la carrozzina con una o<br />

due braccia lentamente<br />

4^<br />

DIPLEGICI<br />

spingono la carrozzina con<br />

entrambe le braccia<br />

Possono deambulare con<br />

stampelle o altri sostegni<br />

5^<br />

DIPLEGICI MODERATI<br />

EMIPLEGICI GRAVI<br />

Possono usare tutori per<br />

camminare<br />

- moderata/ grave discinesia<br />

nei quattro arti<br />

- scarsa forza funzionale e gravi<br />

problemi di controllo negli arti<br />

inferiori e del tronco; necessitano<br />

dell’uso di una carrozzina o di<br />

personale di assistenza<br />

- totale impossibilità di spingere<br />

una carrozzina con le proprie<br />

braccia o gambe<br />

- moderata/grave discinesia dei 4<br />

arti<br />

- Scarsa forza funzionale e gravi<br />

problemi di controllo arti<br />

superiori e tronco<br />

- Spinta della carrozzina con<br />

l’uso delle gambe<br />

- Necessità di usare sempre<br />

la carrozzina<br />

- Discinesia moderata in 4 o 3 arti<br />

- Scarsa forza funzionale e<br />

problemi di controllo arti superiori<br />

e tronco<br />

- Hanno necessità di usare la<br />

carrozzina per motivi di sicurezza<br />

e autonomia<br />

- Spasticità discreta degli arti<br />

inferiori, che determina l’uso della<br />

carrozzina<br />

- La cerebrolesione imita la<br />

paraplegia, in quanto si presenta<br />

una suddivisione trasversale del<br />

corpo<br />

- Ex respiratori<br />

- Ex di rilassamento sul tappeto<br />

- Ex di ritmo<br />

- Movimenti passivi di mobilità<br />

- Cambiamenti di posizione sul tappeto,<br />

con aiuto (da supini a proni, con<br />

rotolamento e presa di posizione<br />

carponi)<br />

- Strisciare al suolo<br />

- Spostamenti nella marcia e nella corsa libera<br />

con carrozzina elettrica<br />

- Le stesse della classe 1^<br />

- Spostamenti di palloni di varia<br />

natura (basket, medicinali, ecc), in modo<br />

direzionato e non, per mezzo degli arti inferiori<br />

- Lanci modesti di oggetti,<br />

leggeri e facilmente afferrabili,<br />

per esercitare l’utilizzo degli arti superiori<br />

- Le stesse delle classi 1^ e 2^<br />

- Assumere stazioni varie, con assistenza<br />

- Deambulazione carponi ed in ginocchio<br />

- Lanci di clavette e di piccole palle, ad 1 e 2<br />

mani<br />

- Le stesse delle classi precedenti<br />

- partecipazione a tutte le gare con la<br />

carrozzina<br />

- Buona efficienza funzionale - Gli stessi ex delle classi individuali precedenti<br />

a.s.(muovere carrozzina durante - Ex di equilibrio in ginocchio, da stazione<br />

gare di corsa)<br />

eretta, con possibilità di sorreggersi con arto<br />

- Entrambi a.i. o un emisoma con funzionale<br />

moderata/ grave discinesia, che - Avviamento ai lanci (disco, peso, giavellotto),<br />

causa difficoltà nel camminare da seduti e poi da stazione eretta<br />

- Buona forza funzionale e minimi - Palleggi, lanci e passaggi con palloni vari<br />

problemi di controllo arti superiori - Tutti gli esercizi elementari a corpo libero,<br />

- camminare con o senza tutori, ma nelle varie stazioni<br />

possono necessitare di carrozzina - N.B. controindicati, in una prima fase, saltelli<br />

in alcune attività giornaliere sul posto ed in avanzamento; consigliati salti in<br />

- Gareggiano nei lanci in stazione<br />

eretta, con o senza ausilio di tutori<br />

basso, da moderata altezza<br />

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6^<br />

TETRAPLEGICI<br />

ATETOIDI<br />

Atleti deambulanti in cui il<br />

sintomo prevalente è atetosi e<br />

non spasticità.<br />

7^<br />

EMIPLEGICI<br />

da MODERATI a MINIMI<br />

TETRAPLEGICI<br />

Da MODERATI a MINIMI<br />

Che non presentano rilevante<br />

componente atetosica ma<br />

spastica<br />

ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA<br />

SECONDO MODULO ON LINE<br />

- Da moderati a gravi problemi di<br />

controllo nei 4 arti e tronco<br />

- Gareggiano in gare di corsa senza<br />

l’ausilio di tutori<br />

- Gli stessi ex classi precedenti<br />

- Ex di equilibrio su uno o entrambi gli arti, con<br />

o senza sostegno arti superiori<br />

- Ex di rilassamento, respirazione e<br />

coordinazione eseguiti con appoggio totale al<br />

suolo, da proporre all’inizio di ogni lezione<br />

- Discinesia, moderata/minima, - Gli stessi ex delle classi precedenti<br />

in una metà del corpo o nei 4 - Ex di coordinazione alternata, dalla<br />

arti<br />

stazione eretta<br />

- Deambulazione senza tutori ma - Possibilità di eseguire ex ai grandi attrezzi<br />

possono zoppicare soprattutto - Esercitazioni propedeutiche di atletica<br />

quando aumentano il ritmo dei leggera, con possibilità di esecuzione<br />

movimenti<br />

corretta (corsa e lanci)<br />

- Buon controllo del tronco o<br />

dell’emicorpo sano<br />

- Esecuzione di elementi di giochi sportivi<br />

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