Eni in Basilicata, Local Report 2012

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64 65 eni in Basilicata Queste misurazioni sono state elaborate successivamente con uno specifico software (Noise & Vibration Works) allo scopo di epurare il contributo di sorgenti esterne. Questa prima fase di rilievo fonometrico ha permesso di registrare: • i livelli di rumorosità di tutte le sorgenti di rumore attive e raggiungibili durante i giorni di rilievo; • i livelli di rumore al confine delle aree di processo; • i livelli di rumorosità generati dall’impianto in diverse posizioni all’esterno dello stesso. Grazie a questa base informativa è stato possibile definire il modello acustico dell’impianto e studiarne le possibili soluzioni per l’ottimizzazione mediante simulazioni basate su metodologie di calcolo previsionale. I risultati di questo studio sono in fase di completamento. Durante il periodo di fermata generale dell’impianto avvenuta tra maggio e giugno 2011 il livello di rumore misurato nei centri abitati di Viggiano e Grumento Nova non ha evidenziato variazioni sostanziali dal background di fondo precedentemente registrato. Il monitoraggio periodico del rumore nell’intorno del COVA viene effettuato una volta all’anno, e/o qualora intervengano modifiche significative di impianto, alla presenza di ARPAB. L90 Diurni - Con esclusione di eventi estranei alla misura Stato degli ecosistemi e Biomonitoraggio Il monitoraggio dello stato degli ecosistemi comprende lo studio delle diverse matrici ambientali quali: microclima, suolo e sottosuolo, acque superficiali e sotterranee, vegetazione, flora e fauna. Il monitoraggio del microclima viene effettuato mediante una rete di monitoraggio composta di 9 centraline di acquisizione dati meteo allestite in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e del rumore ed è in funzione dal maggio 2011. La rete di monitoraggio comprende attività di campionamento e analisi di suolo e sottosuolo (8 sondaggi con prelievo di campioni di suolo superficiale e campioni a diverse profondità fino a 15 m) e attività di monitoraggio mensile della qualità delle acque sotterranee (4 piezometri, ubicati all’esterno del COVA). Il monitoraggio prevede l’analisi sulle componenti ambientali dei principali composti chimici quali metalli, idrocarburi, composti aromatici, composti alogenati, anioni e cationi. Le campagne di monitoraggio vengono eseguite con ARPAB. Per quanto riguarda suolo e sottosuolo, nel 2011 non sono stati rilevati superamenti dei limiti legislativi, mentre per quanto riguarda le acque La rete monitoraggio è attiva dal maggio 2011. sotterranee, sono stati rilevati alcuni superamenti per gli analiti Ferro e Manganese, ritenuti caratteristici della litologia naturale dell’area indagata, per i quali è stato avviato un procedimento con Regione e ARPAB finalizzato all’accertamento dell’origine degli stessi. Il Progetto di monitoraggio prevede, in un prossimo futuro, l’ampliamento della rete di rilevazione con un prelievo di 20 campioni di suolo superficiale prelevati dai sondaggi geognostici (suolo superficiale), la perforazione di 20 sondaggi con prelievo di 3 campioni a diverse profondità per un totale di 60 campioni (sottosuolo), l’installazione di 16 piezometri per il monitoraggio periodico del chimismo delle acque sotterranee. La rete di monitoraggio su acque superficiali e sedimenti, attiva da maggio 2011, consiste in: • 7 stazioni di monitoraggio lungo i principali corsi d’acqua (Fiume Agri, torrenti Grumentino e Alli e Vallone Spartifave); • valutazione delle condizioni meteo e idrologiche; • caratterizzazione dei sedimenti; • caratterizzazione chimica, fisica e microbiologica delle acque; • determinazione della qualità biologica: unità sistematiche presenti,
indice biotico esteso (IBE), indici di abbondanza relativa, varietà, diversità, omogeneità; • determinazione di indici ecologici: Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM), Stato Ecologico dei Corsi Stato ambientale dei corsi d’acqua d’Acqua (SECA), Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua (SACA). I risultati ottenuti nel corso del 2011 evidenziano uno stato ambientale dei corsi d’acqua generalmente di buon livello. Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Torrente Alli (punto di prelievo 1 a monte del Centro Olio Val d’Agri) Buono Elevato Buono Buono Buono Buono Buono Elevato Torrente Alli (punto di prelievo 2 a valle del Centro Olio Val d’Agri) Buono Scadente Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Fiume Agri (punto di prelievo 1 a monte del Centro Olio) Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Fiume Agri (punto di prelievo 2 a valle del Centro Olio Val d’Agri) Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Torrente Grumentino-Casale (punto di prelievo 1 a monte del Centro Olio Val d’Agri) Buono Buono n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Torrente Grumentino-Casale (punto di prelievo 2 a valle del Centro Olio Val d’Agri) Buono Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Punto di prelievo Torrente Spartifave Buono n.d. n.d. Buono Buono Buono Buono Suff. n.d.: il campionamento non è stato eseguito per assenza di deflusso. Il monitoraggio della vegetazione, flora lichenica e fauna è in fase di condivisione con ARPAB. A livello generale prevede la costituzione con gli Enti di controllo di un gruppo di lavoro e l’attivazione di una rete definita sulla base di appositi studi specialistici per la valutazione dello stato di qualità della Vegetazione, della Flora lichenica, della Macrofauna e microteriofauna e della Carabidiofauna. Il monitoraggio delle condizioni ambientali verrà eseguito mediante bioindicatori, organismi indicatori degli effetti biologici dell’inquinamento atmosferico. Al fine di progettare la rete di monitoraggio, è stato costituito con gli Enti di controllo un gruppo di lavoro avente l’obiettivo di sviluppare, con il supporto delle Università/Istituti più qualificati in materia, uno studio che consenta di condividere un programma e avviarlo a inizio 2013, al fine di: • determinare la Biodiversità, nel rispetto degli standard nazionali e internazionali; • progettare un’indagine di bioaccumulo su organismi indicatori (es. licheni) autoctoni e trapiantati; • definire le stazioni di campionamento per creare una rete stabile di stazioni di rilevamento. Il Progetto di Monitoraggio Ambientale del COVA è al massimo livello di eccellenza per tecnologie e standard impiegati. Il sistema di monitoraggio in azione Nel mese di dicembre 2011 la popolazione dell’area limitrofa al COVA ha segnalato la presenza di forte odore di gas, inizialmente attribuita alle attività di eni. eni ha effettuato alcuni accertamenti e non ha rilevato nessuna anomalia in impianto, nonostante la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria di Masseria Puzzolente rilevasse valori elevati di metano. Dopo alcune verifiche è stata accertata la presenza di perdita di gas metano da una condotta di distribuzione di una società terza che ha provveduto 7 stazioni di monitoraggio monitoraggio CorSi d’aCqua all’immediato ripristino della situazione. Casi come questo, evidenziano l’utilità di questa metodologia, che, tenendo sotto costante controllo numerosi parametri, consente di perseguire uno sviluppo equilibrato del territorio combinando attenzione all’ambiente e comportamenti industriali e umani in un’ottica di continua ricerca di una reciproca compatibilità e sostenibilità futura.
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