Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012 Eni in Basilicata, Local Report 2012

04.06.2013 Views

60 61 eni in Basilicata Gestione delle acque Il Centro Olio Val d’Agri presenta un sistema di gestione delle acque che garantisce il pieno rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente in ordine ai parametri chimico fisici di composizione delle stesse. In particolare, in relazione al processo, si possono distinguere tre tipologie di acque. Le acque semioleose, che includono: • le acque provenienti da tutte le aree cordolate; • le acque provenienti dai dreni di tutta la strumentazione presente in impianto; • le acque provenienti dalla zona pensiline di scarico autobotti; • le acque reflue provenienti dall’impianto di trattamento zolfo; • le acque provenienti dalla vasca, ove confluiscono i bacini di contenimento dei serbatoi di stoccaggio. Tali acque, dopo un processo di trattamento volto a eliminare l’olio in esse contenuto, sono inviate in un serbatoio per essere sottoposte ad analisi di laboratorio, al fine di verificare il rispetto dei limiti definiti per legge. Se le analisi confermano il rispetto dei valori limite, l’acqua presente nel serbatoio è conferita al Consorzio Industriale (ASI) afferente all’impianto. Qualora i valori dei parametri superino i limiti di legge, l’acqua viene inviata nuovamente a trattamento all’interno dell’impianto. Le acque meteoriche, sono quelle di prima pioggia provenienti da strade, piazzali e tettoie. Tramite sistema fognario autonomo, esse sono raccolte in una vasca e da qui, dopo opportuni controlli, vengono scaricate nella rete consortile; qualora si ravvisassero tracce oleose, le stesse vengono trattate come acque semioleose. Le acque di strato (o di processo, o di produzione) sono le acque estratte dai pozzi insieme al petrolio e al gas. Dopo la separazione in superficie mediante processi fisici nell’impianto, sono reiniettate nella stessa formazione rocciosa da cui sono state estratte (roccia serbatoio). Si tratta di un metodo universalmente riconosciuto tra i più sicuri e applicato da oltre 50 anni nell’industria petrolifera per lo smaltimento delle acque fossili separate dagli idrocarburi. Non esistono perciò problemi di inquinamento del sottosuolo medesimo, poiché le acque vengono reiniettate nel serbatoio di origine, senza problemi di compatibilità tra fluidi e formazione rocciosa originaria. Il sistema di reiniezione in unità geologica profonda è autorizzato dalla Regione Basilicata, con le seguenti prescrizioni: • i quantitativi massimi di acqua scaricabili e obbligo di comunicazione mensile di tali valori; • gli inquinanti da monitorare e le soglie massime ammissibili (analisi effettuate mensilmente in contraddittorio con ARPAB). La condotta di reiniezione che collega il COVA con il pozzo di reiniezione, denominato “Costa Molina 2”, è monitorata ogni mese in presenza di tecnici ARPAB; in particolare, sono analizzate le acque sotterranee e le sorgenti. Solo qualora i volumi rendano impossibile la totale reiniezione, l’acqua in eccedenza viene trattata e smaltita come rifiuto. L’aumento della quantità di acqua di strato prodotta è riconducibile al progredire dello sfruttamento del Acqua. Principali indicatori COVA giacimento che comporta, nel tempo, l’innalzamento dei valori di acqua associata agli idrocarburi estratti. Prelievi idrici Il fabbisogno idrico industriale e civile è garantito per il Centro Olio Val d’Agri dall’acqua approvvigionata dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale (ASI) afferente all’impianto. Un aumento dei prelievi idrici è principalmente connesso, nel corso del triennio 2009- 2011, all’aumento della produzione. Come previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, al Centro Olio sono effettuate le seguenti analisi: • analisi periodica, con cadenza trimestrale, degli scarichi idrici suddivisi in acque meteoriche, semioleose e civili; • misura giornaliera e analisi, con cadenza mensile, delle acque di strato, che sono 2009 2010 2011 (k m3 ) (k m3 ) (k m3 ) Prelievi idrici totali 374 444 500 Acqua utilizzata per kboe 13,1 13,8 14,4 Totale acqua di strato reiniettata 609 748 771

einiettate in Costa Molina 2 e delle acque sotterranee e di sorgente lungo la condotta di reiniezione. Efficienza energetica L’energia elettrica necessaria al funzionamento delle utenze installate è in massima parte generata attraverso gas proveniente direttamente dall’impianto; solo in casi eccezionali il gas è prelevato dalla rete nazionale. Nel 2011 l’energia utilizzata è stata prodotta Efficienza energetica COVA per circa il 70% dal gas proveniente dal Centro Olio. Il COVA è dotato di sistemi di recupero energia, in particolare la variazione della pressione del vapore all’interno del processo e il calore dei fumi di scarico sono utilizzati per la produzione di energia/ vapore incrementando l’efficienza dell’intero processo. L’aumento del consumo netto di energia registrato nel corso del triennio non deve trarre in inganno, poiché è stato determinato sia dall’aumento della produzione di idrocarburi, sia dal fatto che nel 2011 il COVA è stato fermo per manutenzione programmata quasi un mese, quindi non ha autoprodotto energia. Infatti il consumo netto di energia per migliaia di barili equivalenti prodotti diminuisce del 4% nel periodo (da 4.621 KWh nel 2009 a 4.429 KWh nel 2011). L’energia elettrica autoprodotta può essere venduta all’esterno o compensata con energia acquistata a seconda dell’andamento degli impianti. 2009 2010 2011 Consumo lordo di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata) 148.843 155.212 158.151 Consumo netto di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata-venduta) 131.933 144.281 153.949 - di cui energia elettrica prodotta (MWh) 148.329 153.196 144.467 - di cui energia acquistata da altre società (MWh) 514 2.016 13.683 - di cui energia venduta ad altre società (MWh) 16.910 10.931 4.202 Consumo netto di energia elettrica (kWh) per migliaia di barili prodotti (Kboe) 4.621 4.497 4.429 Nel 2011 l’energia utilizzata è stata prodotta per circa 70% dal gas del COVA.

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eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Gestione delle acque<br />

Il Centro Olio Val d’Agri<br />

presenta un sistema di<br />

gestione delle acque che<br />

garantisce il pieno rispetto<br />

dei limiti imposti dalla<br />

normativa vigente <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />

ai parametri chimico fisici di<br />

composizione delle stesse.<br />

In particolare, <strong>in</strong> relazione<br />

al processo, si possono<br />

dist<strong>in</strong>guere tre tipologie di<br />

acque.<br />

Le acque semioleose, che<br />

<strong>in</strong>cludono:<br />

• le acque provenienti da<br />

tutte le aree cordolate;<br />

• le acque provenienti<br />

dai dreni di tutta la<br />

strumentazione presente<br />

<strong>in</strong> impianto;<br />

• le acque provenienti dalla<br />

zona pensil<strong>in</strong>e di scarico<br />

autobotti;<br />

• le acque reflue provenienti<br />

dall’impianto di<br />

trattamento zolfo;<br />

• le acque provenienti dalla<br />

vasca, ove confluiscono i<br />

bac<strong>in</strong>i di contenimento dei<br />

serbatoi di stoccaggio.<br />

Tali acque, dopo un processo<br />

di trattamento volto a<br />

elim<strong>in</strong>are l’olio <strong>in</strong> esse<br />

contenuto, sono <strong>in</strong>viate <strong>in</strong><br />

un serbatoio per essere<br />

sottoposte ad analisi<br />

di laboratorio, al f<strong>in</strong>e di<br />

verificare il rispetto dei limiti<br />

def<strong>in</strong>iti per legge.<br />

Se le analisi confermano<br />

il rispetto dei valori limite,<br />

l’acqua presente nel<br />

serbatoio è conferita al<br />

Consorzio Industriale (ASI)<br />

afferente all’impianto.<br />

Qualora i valori dei parametri<br />

super<strong>in</strong>o i limiti di legge,<br />

l’acqua viene <strong>in</strong>viata<br />

nuovamente a trattamento<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’impianto.<br />

Le acque meteoriche,<br />

sono quelle di prima<br />

pioggia provenienti da<br />

strade, piazzali e tettoie.<br />

Tramite sistema fognario<br />

autonomo, esse sono<br />

raccolte <strong>in</strong> una vasca e da<br />

qui, dopo opportuni controlli,<br />

vengono scaricate nella<br />

rete consortile; qualora si<br />

ravvisassero tracce oleose,<br />

le stesse vengono trattate<br />

come acque semioleose.<br />

Le acque di strato (o di<br />

processo, o di produzione)<br />

sono le acque estratte dai<br />

pozzi <strong>in</strong>sieme al petrolio e<br />

al gas. Dopo la separazione<br />

<strong>in</strong> superficie mediante<br />

processi fisici nell’impianto,<br />

sono re<strong>in</strong>iettate nella stessa<br />

formazione rocciosa da cui<br />

sono state estratte (roccia<br />

serbatoio). Si tratta di un<br />

metodo universalmente<br />

riconosciuto tra i più sicuri<br />

e applicato da oltre 50 anni<br />

nell’<strong>in</strong>dustria petrolifera<br />

per lo smaltimento delle<br />

acque fossili separate<br />

dagli idrocarburi. Non<br />

esistono perciò problemi di<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento del sottosuolo<br />

medesimo, poiché le acque<br />

vengono re<strong>in</strong>iettate nel<br />

serbatoio di orig<strong>in</strong>e, senza<br />

problemi di compatibilità tra<br />

fluidi e formazione rocciosa<br />

orig<strong>in</strong>aria.<br />

Il sistema di re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong><br />

unità geologica profonda è<br />

autorizzato dalla Regione<br />

<strong>Basilicata</strong>, con le seguenti<br />

prescrizioni:<br />

• i quantitativi massimi di<br />

acqua scaricabili e obbligo<br />

di comunicazione mensile<br />

di tali valori;<br />

• gli <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti da<br />

monitorare e le soglie<br />

massime ammissibili<br />

(analisi effettuate<br />

mensilmente <strong>in</strong><br />

contraddittorio con<br />

ARPAB).<br />

La condotta di re<strong>in</strong>iezione<br />

che collega il COVA con<br />

il pozzo di re<strong>in</strong>iezione,<br />

denom<strong>in</strong>ato “Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

2”, è monitorata ogni mese <strong>in</strong><br />

presenza di tecnici ARPAB; <strong>in</strong><br />

particolare, sono analizzate<br />

le acque sotterranee e le<br />

sorgenti. Solo qualora i<br />

volumi rendano impossibile<br />

la totale re<strong>in</strong>iezione, l’acqua<br />

<strong>in</strong> eccedenza viene trattata<br />

e smaltita come rifiuto.<br />

L’aumento della quantità di<br />

acqua di strato prodotta è<br />

riconducibile al progredire<br />

dello sfruttamento del<br />

Acqua. Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori COVA<br />

giacimento che comporta,<br />

nel tempo, l’<strong>in</strong>nalzamento<br />

dei valori di acqua associata<br />

agli idrocarburi estratti.<br />

Prelievi idrici<br />

Il fabbisogno idrico<br />

<strong>in</strong>dustriale e civile è<br />

garantito per il Centro<br />

Olio Val d’Agri dall’acqua<br />

approvvigionata dal<br />

Consorzio per lo Sviluppo<br />

Industriale (ASI) afferente<br />

all’impianto. Un aumento<br />

dei prelievi idrici è<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente connesso,<br />

nel corso del triennio 2009-<br />

2011, all’aumento della<br />

produzione.<br />

Come previsto<br />

dall’Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale, al Centro Olio<br />

sono effettuate le seguenti<br />

analisi:<br />

• analisi periodica, con<br />

cadenza trimestrale, degli<br />

scarichi idrici suddivisi<br />

<strong>in</strong> acque meteoriche,<br />

semioleose e civili;<br />

• misura giornaliera e<br />

analisi, con cadenza<br />

mensile, delle acque<br />

di strato, che sono<br />

2009 2010 2011<br />

(k m3 ) (k m3 ) (k m3 )<br />

Prelievi idrici totali 374 444 500<br />

Acqua utilizzata per kboe 13,1 13,8 14,4<br />

Totale acqua di strato re<strong>in</strong>iettata 609 748 771

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