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Eni in Basilicata, Local Report 2012

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eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

a b c d<br />

Dorsale Cerro Falcone tratto V.96 – CF5/8: a) prima, b) durante e c/d) dopo i reprist<strong>in</strong>i vegetazionali.<br />

domande frequenti<br />

< Cosa sono i fluidi<br />

di perforazione? ><br />

I fluidi di perforazione sono<br />

utilizzati per l’asportazione<br />

dei detriti di perforazione<br />

dal fondo del pozzo e il loro<br />

trasporto <strong>in</strong> superficie,<br />

il raffreddamento e<br />

la lubrificazione dello<br />

scalpello. Inoltre, questi<br />

fluidi permettono il<br />

consolidamento delle pareti<br />

del pozzo e dunque la<br />

stabilizzazione del foro per<br />

evitarne movimenti durante<br />

le attività di perforazione.<br />

Grazie all’utilizzo dei fluidi<br />

di perforazione è possibile<br />

attuare il contenimento delle<br />

pressioni del giacimento per<br />

contrastare l’<strong>in</strong>gresso di fluidi<br />

di strato nel pozzo.<br />

< Le operazioni di estrazione<br />

possono <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>are le falde<br />

acquifere? E il suolo? Qual<br />

è la composizione dei fluidi di<br />

perforazione? ><br />

Le attività di perforazione<br />

che prevedono un<br />

attraversamento delle falde<br />

acquifere sono realizzate<br />

utilizzando acqua potabile<br />

con additivi di orig<strong>in</strong>e<br />

vegetale; i fluidi superficiali<br />

utilizzati nelle prime fasi<br />

di perforazione sono<br />

totalmente ecocompatibili.<br />

Alcune tipiche sostanze<br />

di uso comune contenute<br />

nei fluidi di perforazione,<br />

a titolo esemplificativo<br />

sono: lo stearato di calcio<br />

(stabilizzante e lubrificante<br />

non tossico); la gomma di<br />

guar, ottenuta dai semi del<br />

guar (usato come addensante<br />

nell’<strong>in</strong>dustria alimentare,<br />

<strong>in</strong>dicato con la sigla E412);<br />

le argille comuni quali la<br />

bentonite; il carbonato<br />

di calcio e l’ematite;<br />

viscosizzanti polimerici<br />

di orig<strong>in</strong>e s<strong>in</strong>tetica (d’uso<br />

comune nel comparto tessile/<br />

sanitario).<br />

< Vi sono relazioni fra<br />

le attività di eni e il lago<br />

del Pertusillo? ><br />

il Centro Olio Val d’Agri<br />

non ha scarichi diretti <strong>in</strong><br />

corpo idrico superficiale.<br />

Infatti, nel rispetto della<br />

normativa vigente, le acque<br />

reflue <strong>in</strong>dustriali prodotte<br />

vengono <strong>in</strong>teramente<br />

convogliate all’impianto<br />

consortile, che effettua il<br />

trattamento delle stesse<br />

per il successivo scarico <strong>in</strong><br />

corpo idrico superficiale <strong>in</strong><br />

conformità alle autorizzazioni<br />

<strong>in</strong> suo possesso. La rete di<br />

monitoraggio piezometrica<br />

e dei corpi idrici superficiali<br />

<strong>in</strong>torno al centro oli prevede<br />

l’effettuazione di analisi <strong>in</strong><br />

contraddittorio con ARPAB ed<br />

esclude ogni contam<strong>in</strong>azione<br />

esterna.<br />

Ai f<strong>in</strong>i di una corretta analisi<br />

circa la provenienza degli<br />

idrocarburi nell’<strong>in</strong>vaso, è<br />

necessario effettuare analisi<br />

di dettaglio f<strong>in</strong>alizzate<br />

all’<strong>in</strong>dividuazione delle s<strong>in</strong>gole<br />

specie appartenenti al grande<br />

gruppo degli idrocarburi<br />

totali. Tra le possibili cause di<br />

contam<strong>in</strong>azione, ci sono:<br />

• attività <strong>in</strong>dustriali;<br />

• impianti di potabilizzazione<br />

non adeguati;<br />

• oli lubrificanti usati;<br />

• acque reflue piovane che<br />

puliscono le strade dai<br />

sedimenti oleosi depositati<br />

sull’asfalto;<br />

• cause naturali, come la<br />

fuoriuscita di idrocarburi<br />

da sorgenti di acqua (come<br />

avviene ad esempio a<br />

Tramutola).

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