Eni in Basilicata, Local Report 2012

Pasquale Criscuolo,
Criscuolo Group
Un’impresa locale che ha
saputo crescere e adattarsi
alle richieste dei big player
presenti sul territorio:
Criscuolo Group è un
raggruppamento di aziende
al servizio delle attività
petrolifere in Val d’Agri da
anni. Pasquale Criscuolo,
manager del gruppo, gestisce
50 dipendenti e un fatturato
a sei zeri. La dimostrazione di
come la programmazione e la
lungimiranza imprenditoriale
possano costituire il vero
capitale a disposizione
delle aziende che operano
nell’indotto petrolifero.
In quale ambito opera
la sua azienda?
Operiamo nel settore dei
servizi. Il nostro è un gruppo
composto da diverse società.
La holding di riferimento
è la Fratelli Criscuolo Snc,
titolare di immobili nella
zona industriale di Viggiano,
utilizzati da eni e da altre
società contrattiste. Tramite
la Criscuolo Ecopetrol
operiamo nel settore
ambientale per il trasporto
dei rifiuti e delle acque di
produzione, con contratto
DIME. C’è poi il Laboratorio
Cori che svolge indagini
ambientali, analisi su petroli,
acque e rifiuti. E ancora la
Tesal, società partecipata
dal gruppo, che si occupa di
pura logistica; infine la Med.
Ing., società di ingegneria
meccanica e ambientale.
La vostra azienda ha colto
al volo le opportunità fornite
dalle estrazioni petrolifere
in Val d’Agri. Come vi siete
adeguati allo scenario
produttivo?
Siamo presenti nella zona
industriale di Viggiano
dal 1985, con la società
madre che si è sempre
occupata di gestione
ambientale. All’arrivo di eni
abbiamo adeguato la nostra
piattaforma di stoccaggio
rifiuti a quelli legati al
processo produttivo delle
estrazioni. Dal 1997 siamo
legati a eni da un contratto
per lo smaltimento di rifiuti.
è questo il nostro punto di
forza: potendo contare su un
approccio molto flessibile, sia
dal punto di vista strutturale
sia di risorse umane, con il
passare del tempo siamo
stati in grado di adeguarci
alle richieste dei committenti.
Quanto sono cresciute le sue
aziende in questi anni?
La Criscuolo Ecopetrol è
passata da un fatturato di
300 mila euro nel 1997 a 4
milioni di euro nel 2011. Tutto
il Gruppo Criscuolo oggi conta
50 dipendenti e un fatturato
di 30 milioni di euro. Il 98% di
questo fatturato è legato ai
contratti con eni.
Come reclutate il vostro
personale?
La maggior parte dei nostri
dipendenti sono laureati.
Abbiamo un ufficio HSE che si
occupa di ambiente, qualità
e sicurezza e che organizza
anche tutte le attività
di formazione interna.
Partecipiamo ad Assoil
School con tre delle nostre
società anche per avere
una sponda nel campo del
reclutamento.
Tra i suoi dipendenti, quanti
provengono dalla Basilicata?
Provengono tutti dalla Val
d’Agri.
C’è uno scambio in termini di
esperienze e know-how con i
tecnici eni?
Più che di uno scambio credo
si tratti di un processo di
acquisizione da parte nostra.
Da eni abbiamo “copiato”
il processo di qualità e le
politiche di gestione del
personale. è importantissimo
essere in grado di adeguarsi
agli standard delle loro
vendor list, tenere il
personale in formazione
continua, acquisire le
certificazioni in merito alla
sicurezza. Abbiamo sempre
cercato di camminare pari
passo con loro.
Ora che il Gruppo ha
guadagnato una certa
stabilità in Val d’Agri, state
puntando anche all’estero?
C’è un progetto importante
che riguarda il Mozambico.
Abbiamo proposto di formare,
presso l’Assoil School di
Viggiano, 10 ingegneri
mozambicani da inserire
nelle nostre aziende in
virtù di progetti futuri da
realizzare in Mozambico. Non
abbiamo scelto un Paese
a caso, anche in questo
caso abbiamo seguito il
nostro committente, eni,
che lì ha scoperto un grosso
giacimento.