Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012 Eni in Basilicata, Local Report 2012

04.06.2013 Views

38 39 Aliquote di prodotto corrisposte ai Comuni relative alle concessioni di coltivazione idrocarburi Val d’Agri e altre concessioni (in euro) 2009 2010 2011 2012* Concessioni Comuni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Calvello 2.774.617 1.703.134 654.040 354.943 2.081.897 1.208.924 3.689.052 2.011.825 Concessione Val d’Agri Altre concessioni eni in Basilicata domande frequenti Altre concessioni < A cosa vengono destinate le royalty in Basilicata? > I proventi derivanti dalle royalty entrano a far parte del Bilancio dell’Ente beneficiario senza alcun vincolo di destinazione, anche se quest’ultimo ha il compito di far leva su tali risorse per implementare progetti e strategie che siano facilitatori di sviluppo locale. Per quanto riguarda le ricadute sui Comuni interessati dalle attività, la Regione Basilicata, con la L.R. 40/1995 e s.m.i., ha individuato il comprensorio interessato dalle estrazioni petrolifere e inoltre ha circoscritto un territorio di 35 Comuni su cui far ricadere le azioni tese allo sviluppo economico e all’incremento industriale individuando nel bilancio di previsione, per la stessa area, un “fondo per lo sviluppo delle attività economiche e per l’incremento 2.219.694 1.362.507 1.308.080 709.886 1.840.112 967.139 2.459.368 1.341.216 Marsico Nuovo 980.550 531.905 1.380.084 725.354 1.844.526 1.005.912 Montemurro 554.923 340.627 327.020 177.472 460.028 241.785 614.842 335.304 Viggiano 14.566.740 8.941.452 8.175.500 4.436.790 11.216.126 5.923.727 15.985.894 8.717.907 Garaguso 51.730 0 79.790 0 85.238 0 84.272 0 Ferrandina 4.842 4.842 0 0 2.252 2.252 0 0 Pisticci 2.260 2.260 0 0 7.132 7.132 0 0 Salandra 1.790 1.790 0 0 0 0 0 0 totale 20.176.596 12.356.612 11.524.980 6.210.996 17.072.869 9.076.313 24.677.954 13.412.164 * Il dato 2012 è sempre riferito all’anno di produzione 2011. produttivo e industriale” finanziato utilizzando il 3% delle risorse provenienti dalle royalty. Di più recente implementazione è invece il “Programma Operativo Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra” siglato nel 2003, che ha l’obiettivo di reinvestire sul territorio le risorse provenienti dalle royalty per generare uno sviluppo di qualità, di intesa con le autonomie locali e le forze economiche e sociali. < Come sono calcolate le royalty? > Il calcolo delle somme dovute è effettuato in controvalore (inteso come il valore di mercato, solitamente in denaro, di un bene nell’ambito di una compravendita). In questo caso il valore è dato da: produzione di idrocarburi (euro) * royalty dovute (%) calcolato, per l’olio, sulla media del prezzo di vendita fatturato dalla compagnia e, per quanto riguarda il gas, sulla media aritmetica dell’indice QE calcolato per ciascun trimestre dell’anno di rifermento. Ai fini del calcolo dell’importo totale di royalty dovute Aliquote Produzione Ubicazione concessione dalla produzione annuale di idrocarburi, vengono sottratte delle quote fisse stabilite per legge esenti dalla tassazione. Si riportano nella tabella sottostante le aliquote applicate in Italia sul prodotto dell’estrazione di idrocarburi. Quota annuale di produzione esente da royalty aliquota Olio Terra 20.000 tonnellate 7% +3% Olio Mare 50.000 tonnellate 7% Gas Terra 25 milioni di metri cubi 7% +3% Gas Mare 80 milioni di metri cubi 10% Da gennaio 2009, per le produzioni di idrocarburi liquidi e gassosi ottenute in terraferma, l’aliquota di prodotto è stata elevata dal 7 al 10% (L. 99/2009). L’incremento è interamente assegnato al “Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate dalla produzione di idrocarburi”. Il DL 83/2012 “Decreto Sviluppo” ha elevato del 3% (10% in totale per gas e 7% in totale per l’olio) anche la quota royalty da corrispondere annualmente sul gas prodotto da concessioni offshore.

Le persone del DIME Le policy, le strategie e le pratiche per lo sviluppo delle persone La centralità delle persone, considerate come un asset per l’azienda, elemento indispensabile e fondamentale per l’esistenza stessa dell’impresa, viene sancita nel Codice Etico eni che esprime l’impegno della Compagnia verso la tutela del lavoro e delle libertà sindacali nonché verso la lotta contro le discriminazioni. Compatibilmente con i livelli di qualificazione e specializzazione necessari allo svolgimento delle attività e alla presenza degli stessi nel mercato del lavoro locale, eni promuove l’integrazione nel territorio attraverso il reclutamento di personale locale e l’impulso alle attività economiche dovuto dalla sua presenza sul territorio. Questa ripartizione tra occupazione diretta e indiretta varia in funzione delle attività che vengono realizzate. Il settore dell’upstream petrolifero è caratterizzato da un’alta intensità tecnologica e da un contenuto impiego occupazionale, di natura spesso molto specializzata. Per questo, nel settore oil&gas, la valorizzazione delle risorse locali deve necessariamente passare attraverso un processo di formazione di figure professionali. È un percorso di medio-lungo termine che presenta benefici sia per il territorio, sia per l’impresa. Inoltre, il settore upstream può avere un effetto propulsivo nei confronti del sistema economico locale attraverso l’acquisizione di beni e servizi in loco. L’importanza che riveste l’indotto nelle strategie di eni è testimoniata anche dalle iniziative che l’azienda attiva per favorire la crescita di quei settori che operano nella catena del valore del settore energetico. Rientrano in queste attività le iniziative finalizzate al potenziamento della filiera petrolifera, anche attraverso la creazione di tavoli di confronto e progettazione con gli stakeholder locali avviate in Basilicata nell’ambito del programma “Missione di Comunità” (v. Cap. 2). I dati dell’occupazione diretta Il DIME è stato istituito a Viggiano a fine 2008 per garantire un migliore raccordo con il territorio e le Istituzioni locali e una maggiore efficienza nella gestione delle attività in campo. Il Distretto Meridionale presenta un organico al 31 agosto 2012 di 291 persone, di cui 265 persone dedicate a presidiare le attività operative e gestionali in Basilicata. Di queste, circa il 54% è residente in Basilicata ed è proveniente dai diversi Comuni delle Provincie di Potenza e Matera. Il Distretto Meridionale presenta un organico al 31 agosto 2012 di 291 persone, di cui 143 lucani. Dipendenti diretti del DIME 2009 2010 2011 2012* Numero Numero Numero Numero Dipendenti totali DIME 311 334 285 291 - di cui lavoranti in Basilicata 241 274 260 265 - di cui residenti in Basilicata n.d. 150 141 143 * Dati al 31 agosto 2012. Dipendenti diretti del DIME * Dati al 31 agosto 2012.

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Aliquote di prodotto corrisposte ai Comuni relative alle concessioni di coltivazione idrocarburi Val d’Agri<br />

e altre concessioni (<strong>in</strong> euro)<br />

2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />

Concessioni Comuni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni<br />

Calvello 2.774.617 1.703.134 654.040 354.943 2.081.897 1.208.924 3.689.052 2.011.825<br />

Concessione<br />

Val d’Agri<br />

Altre<br />

concessioni<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

domande frequenti<br />

Altre<br />

concessioni<br />

< A cosa vengono dest<strong>in</strong>ate<br />

le royalty <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>? ><br />

I proventi derivanti dalle<br />

royalty entrano a far parte del<br />

Bilancio dell’Ente beneficiario<br />

senza alcun v<strong>in</strong>colo di<br />

dest<strong>in</strong>azione, anche se<br />

quest’ultimo ha il compito<br />

di far leva su tali risorse per<br />

implementare progetti e<br />

strategie che siano facilitatori<br />

di sviluppo locale. Per quanto<br />

riguarda le ricadute sui Comuni<br />

<strong>in</strong>teressati dalle attività,<br />

la Regione <strong>Basilicata</strong>, con<br />

la L.R. 40/1995 e s.m.i., ha<br />

<strong>in</strong>dividuato il comprensorio<br />

<strong>in</strong>teressato dalle estrazioni<br />

petrolifere e <strong>in</strong>oltre ha<br />

circoscritto un territorio di<br />

35 Comuni su cui far ricadere<br />

le azioni tese allo sviluppo<br />

economico e all’<strong>in</strong>cremento<br />

<strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong>dividuando nel<br />

bilancio di previsione, per<br />

la stessa area, un “fondo<br />

per lo sviluppo delle attività<br />

economiche e per l’<strong>in</strong>cremento<br />

2.219.694 1.362.507 1.308.080 709.886 1.840.112 967.139 2.459.368 1.341.216<br />

Marsico Nuovo 980.550 531.905 1.380.084 725.354 1.844.526 1.005.912<br />

Montemurro 554.923 340.627 327.020 177.472 460.028 241.785 614.842 335.304<br />

Viggiano 14.566.740 8.941.452 8.175.500 4.436.790 11.216.126 5.923.727 15.985.894 8.717.907<br />

Garaguso 51.730 0 79.790 0 85.238 0 84.272 0<br />

Ferrand<strong>in</strong>a 4.842 4.842 0 0 2.252 2.252 0 0<br />

Pisticci 2.260 2.260 0 0 7.132 7.132 0 0<br />

Salandra 1.790 1.790 0 0 0 0 0 0<br />

totale 20.176.596 12.356.612 11.524.980 6.210.996 17.072.869 9.076.313 24.677.954 13.412.164<br />

* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />

produttivo e <strong>in</strong>dustriale”<br />

f<strong>in</strong>anziato utilizzando il 3%<br />

delle risorse provenienti<br />

dalle royalty. Di più recente<br />

implementazione è <strong>in</strong>vece<br />

il “Programma Operativo<br />

Val d’Agri, Melandro, Sauro,<br />

Camastra” siglato nel 2003,<br />

che ha l’obiettivo di re<strong>in</strong>vestire<br />

sul territorio le risorse<br />

provenienti dalle royalty<br />

per generare uno sviluppo<br />

di qualità, di <strong>in</strong>tesa con le<br />

autonomie locali e le forze<br />

economiche e sociali.<br />

< Come sono calcolate le<br />

royalty? ><br />

Il calcolo delle somme dovute<br />

è effettuato <strong>in</strong> controvalore<br />

(<strong>in</strong>teso come il valore di<br />

mercato, solitamente <strong>in</strong><br />

denaro, di un bene nell’ambito<br />

di una compravendita). In<br />

questo caso il valore è dato<br />

da: produzione di idrocarburi<br />

(euro) * royalty dovute (%)<br />

calcolato, per l’olio, sulla<br />

media del prezzo di vendita<br />

fatturato dalla compagnia e,<br />

per quanto riguarda il gas, sulla<br />

media aritmetica dell’<strong>in</strong>dice QE<br />

calcolato per ciascun trimestre<br />

dell’anno di rifermento. Ai<br />

f<strong>in</strong>i del calcolo dell’importo<br />

totale di royalty dovute<br />

Aliquote<br />

Produzione Ubicazione<br />

concessione<br />

dalla produzione annuale<br />

di idrocarburi, vengono<br />

sottratte delle quote fisse<br />

stabilite per legge esenti dalla<br />

tassazione. Si riportano nella<br />

tabella sottostante le aliquote<br />

applicate <strong>in</strong> Italia sul prodotto<br />

dell’estrazione di idrocarburi.<br />

Quota annuale di produzione<br />

esente da royalty<br />

aliquota<br />

Olio Terra 20.000 tonnellate 7% +3%<br />

Olio Mare 50.000 tonnellate 7%<br />

Gas Terra 25 milioni di metri cubi 7% +3%<br />

Gas Mare 80 milioni di metri cubi 10%<br />

Da gennaio 2009, per le<br />

produzioni di idrocarburi<br />

liquidi e gassosi ottenute<br />

<strong>in</strong> terraferma, l’aliquota di<br />

prodotto è stata elevata<br />

dal 7 al 10% (L. 99/2009).<br />

L’<strong>in</strong>cremento è <strong>in</strong>teramente<br />

assegnato al “Fondo per la<br />

riduzione del prezzo alla<br />

pompa dei carburanti per<br />

i residenti nelle regioni<br />

<strong>in</strong>teressate dalla produzione<br />

di idrocarburi”. Il DL 83/<strong>2012</strong><br />

“Decreto Sviluppo” ha elevato<br />

del 3% (10% <strong>in</strong> totale per<br />

gas e 7% <strong>in</strong> totale per l’olio)<br />

anche la quota royalty da<br />

corrispondere annualmente<br />

sul gas prodotto da<br />

concessioni offshore.

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