Eni in Basilicata, Local Report 2012

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24 25 eni in Basilicata e la semplificazione amministrativa. eni ha sottoscritto il 17 maggio 2012 l’Accordo di trasferimento ad ARPAB della proprietà e della gestione delle Reti di monitoraggio del Rumore e della Qualità dell’aria (si veda domande frequenti < Che cos’è l’Osservatorio Ambientale? > Con sede in Marsico Nuovo, l’organismo è previsto nell’ambito del Protocollo d’intenti tra Regione ed eni quale misura di compensazione ambientale in relazione al progetto di sviluppo petrolifero nell’area della Val d’Agri. Dal 3 marzo 2011 (data dell’inaugurazione), è l’organo regionale preposto alla gestione e al monitoraggio dei eni ha fornito la struttura che ospita l’Osservatorio e garantirà il suo mantenimento per 15 anni, nel rispetto di quanto previsto dal Protocollo di Intenti del 1998. Cap. Ambiente). DIME continua a dialogare con ARPAB per completare lo sviluppo e la realizzazione delle reti per il biomonitoraggio, il monitoraggio delle emissioni odorigene e il monitoraggio degli ecosistemi. ARPAB è dati e delle procedure sui temi dell’ambiente e della tutela del territorio. Costituisce il luogo, accessibile a tutti gli stakeholder, nel quale sarà possibile monitorare quantità e qualità dell’attività estrattiva e di tutte le sue implicazioni ambientali e sanitarie, ottenendo informazioni, valutazioni, chiarimenti; uno spazio nel quale sarà possibile avere indicazioni su ciò che sta succedendo sul territorio. L’Osservatorio può promuovere La relazione con l’Università della Basilicata (Unibas) si basa soprattutto su aspetti di collaborazione scientifica su diverse tematiche di interesse territoriale. L’università ha collaborato Ente Attività/Collaborazione coinvolta inoltre nell’ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno del Centro Olio Val d’Agri, coordinato dalla Prefettura di Potenza. Tutto questo in aggiunta all’attività di routine che ARPAB conduce per sua iniziative per assicurare il diritto dei cittadini a ottenere una corretta e documentata informazione, attraverso il sito www.osservatoriovaldagri.it, sulle problematiche ambientali del territorio e sulla salute, nonché le attività necessarie per la valutazione dello stato ambientale e della salute dell’ecosistema e delle popolazioni. eni fornisce la struttura che ospita l’Osservatorio. eni ha sottoscritto il 19 aprile in diverse occasioni con eni, sia alla redazione di appositi studi scientifici relativi al contesto sociale, economico e ambientale locale (es. il progetto AgriBioDiversity), sia alla realizzazione congiunta ARPAB Consegna delle centraline; collaborazione sulla definizione dei Piani di monitoraggio ambientale Collaborazione sui progetti di biodiversità, Unibas di recupero energetico a bassa entalpia, di riutilizzo delle acque di produzione INGV Collaborazione sui temi della reiniezione CNR-IMAA Studio e monitoraggio sulla frana a Montemurro FEEM Collaborazione e sostegno delle attività di ricerca e dei progetti per lo sviluppo locale ERM, Environ, Aecom, Saipem, Proger Consulenze sui temi ambientali funzione specifica di controllo ambientale e che consta di sopralluoghi periodici sui siti eni, di monitoraggi periodici in campo, di verifiche e monitoraggi in contraddittorio, di verifiche e controlli spot non programmati. 2012 il verbale di consegna dell’Osservatorio Ambientale alla Regione Basilicata, che prevede in carico ad eni il mantenimento della struttura per 15 anni, nel rispetto di quanto previsto dal Protocollo di Intenti del 1998. Per assolvere al meglio le sue funzioni, l’Osservatorio ha avviato importanti collaborazioni con realtà di primissimo livello, quali CNR, Istituto Superiore di Sanità e Università Bocconi. di eventi e incontri pubblici su temi di sostenibilità (tra cui, a titolo di esempio, la conferenza internazionale sui servizi ecosistemici tenutasi a Matera nel settembre 2010). La collaborazione con Unibas è inoltre sviluppata da FEEM, con cui realizza diverse iniziative per promuovere l’informazione e la conoscenza sui temi della sostenibilità e progetti di ricerca (si veda approfondimento dedicato alle attività della FEEM). eni, per lo svolgimento del proprio business, si avvale della collaborazione di centri di ricerca nazionale e locale con cui definisce e condivide buone pratiche di gestione per la realizzazione del proprio business.
Sigla del Patto “Local Content”, Val d’Agri, 5 ottobre 2012 Il dialogo e la collaborazione sui temi dello sviluppo e dell’occupazione eni mantiene costanti relazioni con Confindustria Basilicata. L’associazione di categoria è stata consultata nell’ambito delle attività della Missione di Comunità condotte da Aaster. eni ha seguito attivamente la progettazione e l’istituzione della Rete Log dalle sue origini (settembre 2010, con presentazione ufficiale nel mese di novembre). La Rete Log è una Rete di imprese costituita da Confindustria Basilicata che ha tra suoi obiettivi quello di rappresentare l’organo di interlocuzione della filiera oil&gas operante in Basilicata con le istituzioni e le imprese petrolifere. eni è direttamente coinvolta nelle attività di Assomineraria in Italia e in Basilicata, la cui collaborazione si traduce in iniziative per la formazione e il sostegno alle imprese. Assomineraria insieme a 16 aziende associate ha istituito a Viggiano l’Associazione Assoil (Advanced Skills for Services in Oil & Gas Industry School) per la formazione del personale locale nel settore estrattivo. La scuola, inaugurata nel settembre del 2011, è una struttura permanente a disposizione delle aziende che potranno utilizzare il centro per formare e/o riqualificare personale e per attingervi risorse con competenze funzionali allo sviluppo delle loro offerte di servizi al mercato locale, nazionale e internazionale. Con la formazione di personale in loco si potrà evitare di mobilitare persone provenienti da altre regioni d’Italia, con un notevole aggravio di costi dovuti alla logistica; inoltre, si potranno fornire risposte alla richiesta occupazionale dei giovani del territorio che potranno scegliere un percorso di studi finalizzato a operare nei servizi connessi all’industria petrolifera e che potranno spendere il proprio curriculum qui o presso altre realtà eni o per altre compagnie petrolifere, anche all’estero. Il sistema di relazioni industriali eni è contraddistinto da un consolidato rapporto di dialogo e confronto con le Associazioni di categoria e le parti sociali. eni mantiene, attraverso la funzione interna preposta al mantenimento dei rapporti con le rappresentanze sindacali, costanti relazioni con le principali sigle sindacali attive nel contesto nazionale, ovvero CGIL, CISL e UIL operanti nel territorio lucano con le rispettive segreterie regionali. Attraverso il dialogo costante dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Salute, Sicurezza e Ambiente (RLSA) con le strutture aziendali HSE, il Responsabile servizio prevenzione e protezione e il medico competente, all’interno del COVA si affrontano costruttivamente e si condividono soluzioni per tutte le tematiche di sicurezza, salute e welfare dei lavoratori, tramite le struttute aziendali HSE, il Responsabile servizio prevenzione e protezione e il medico competente. In tale ambito, si tengono riunioni periodiche e sopralluoghi sul posto di lavoro. Nel corso del 2010, eni, Confindustria Basilicata e i sindacati hanno avviato un percorso per la definizione di procedure di tutela per le imprese subentranti negli appalti locali, che ha avviato il percorso conclusosi di recente con la firma del cosiddetto protocollo Local Content.
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