Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012 Eni in Basilicata, Local Report 2012

04.06.2013 Views

12 13 eni in Basilicata Il ciclo produttivo La produzione complessiva di idrocarburi in Basilicata deriva prevalentemente dal Centro Olio Val d’Agri (COVA) e, in misura minore, dal Centro Olio di Pisticci e dalle 2 Centrali a gas (Ferrandina e Pisticci). L’aumento produttivo registrato negli ultimi anni è da attribuirsi alle attività in Val d’Agri, in quanto il Centro Olio di Pisticci, già in funzione da quasi cinquant’anni, riflette la riduzione della produzione del campo. Il ciclo produttivo si compone di una rete di raccolta, cioè di una serie di pozzi dove avviene l’estrazione dell’olio greggio che sono collegati al Centro Olio tramite condotte interrate. I pozzi oggi presenti nella Concessione “Val d’Agri” sono 39, di cui 26 attualmente in produzione. Uno di questi pozzi (il pozzo reiniettore Costa Molina 2) Produzione di idrocarburi di eni in Basilicata e in Val d’Agri è destinato esclusivamente alla reiniezione in giacimento delle acque di strato, cioè di quelle acque estratte associate all’olio e al gas che, opportunamente trattate, vengono reimmesse nel giacimento di origine. Per limitare l’occupazione di suolo e i conseguenti impatti ambientali, ove possibile, i pozzi sono stati ubicati in una medesima piazzola: ben 13 piazzole ospitano due o tre 2009 (kboe) 2010 (kboe) 2011 (kboe) Materie prime Totale Di cui in Val d’Agri Totale Di cui in Val d’Agri Totale Di cui in Val d’Agri Produzione di idrocarburi 28.866 28.554 32.514 32.081 35.089 34.763 Olio 23.816 23.737 26.043 25.962 28.228 28.133 Gas 5.050 4.817 6.471 6.119 6.861 6.630 Pozzi della concessione Val d’Agri realizzati nell’area parco Piazzali Nome pozzo Anno di autorizzazione alla perforazione Stato del pozzo Agri 1 Or A - Or B 2003/2005 In produzione AGRI1 – CF6 – CF9 Cerro Falcone 6 Or 2004 In produzione Cerro Falcone 9 Or 2003 In produzione CALDAROSA 1 Caldarosa 1 Dir A st 1997 Realizzato non produttivo CF2 Cerro Falcone 2X Or C 2007 In produzione CF3 – CF4 Cerro Falcone 3X – 3X Or A Cerro Falcone 4 Or – 4 Or A 1996/2000 2006/2009 In produzione In produzione Monte Alpi 6 Or 1999 In produzione MA6 – MA7 – MA8 Monte Alpi 7 Or 1999 In produzione Monte Alpi 8 Or 2001 In produzione ME1 Monte Enoc 1 Or A 2005 Non in produzione Monte Enoc 2 Or 1996 In produzione ME2 – ME NW1 – ME9 Monte Enoc 9 Or 1997 In produzione Monte Enoc NW1 Dir A 1996 In produzione teste pozzo. Con l’istituzione del Parco Nazionale Val d’Agri- Lagonegrese (2007), 7 di queste postazioni ricadono nel perimetro dell’area protetta. L’olio greggio estratto dai pozzi viene convogliato verso il Centro Olio Val d’Agri attraverso circa 100 km di condotte di diametro variabile in funzione delle portate estratte da ciascuna postazione. Tutte le condotte della rete di raccolta sono interrate e suddivise in sezioni che permettono di garantire un elevato grado di sicurezza della rete. I Comuni interessati dalla presenza dei pozzi e/o dal passaggio delle condotte di trasporto sono: Viggiano, Calvello, Marsico Nuovo, Grumento Nova, Marsicovetere, Montemurro, Paterno e Tramutola. 39 pozzi della concessione Val d’Agri 26 pozzi in produzione Pozzi in Val d’agri

Il Centro Olio Val d’Agri (COVA) L’intero complesso denominato “Centro Olio Val d’Agri”, entrato in esercizio nel 2001, rappresenta l’ampliamento del preesistente “Centro Olio Monte Alpi” in produzione dal 1996. È ubicato a Viggiano nella zona censita come “Zona produttiva per insediamenti industriali” e occupa una superficie di circa 180.000 m 2 . La capacità nominale di trattamento è pari a 16.500 m 3 /g (metri cubi al giorno) di olio (corrispondenti a 104.000 barili/giorno) e di 3.100.000 Sm 3 /g (standard metri cubi al giorno) di gas associato al greggio. Nel COVA avviene il trattamento dell’olio prodotto dai pozzi qui convogliato per mezzo della rete di raccolta. Il fluido estratto dal giacimento e in arrivo al COVA è una miscela “multifase”, ossia contenente diverse proporzioni delle tre fasi oleosa, acquosa e gassosa. Il trattamento che avviene all’interno del COVA consiste nella separazione dell’olio estratto dal gas e dall’acqua di strato cui è naturalmente associato, al fine di poter esportare olio stabilizzato e gas. Dopo il trattamento all’interno del COVA si ottengono quindi: • oliogreggiostoccatoin appositi serbatoi e quindi trasferito, tramite oleodotto, alla Raffineria eni di Taranto per le successive lavorazioni; • gasnaturale(metano), desolforato, disidratato e opportunamente condizionato, immesso tramite una stazione di pompaggio presente nel COVA nella rete di distribuzione nazionale Snam Rete Gas; • acquadistrato,trattata all’interno del COVA al fine di eliminare i residui di idrocarburi e di gas e successivamente, per mezzo di una condotta interrata dedicata, inviata al pozzo reiniettore Costa Molina 2. Qui viene reiniettata nel giacimento da cui era stata inizialmente estratta insieme all’olio e al gas. Il COVA, sotto l’aspetto ambientale, rientra nella disciplina della normativa Prevention and Control (IPPC) e, per poter operare, è soggetto a un provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte dell’Autorità Competente che in Caratteristiche principali dell’oleodotto Unità di misura Lunghezza km 137 Diametro nominale pollici 20 Portata progetto m 3 /h 994 bopd 150.000 Volumetria complessiva m 3 25.000 Basilicata è la Regione-Ufficio Compatibilità Ambientale. Tale provvedimento sottende un preliminare processo di consultazione pubblica e una Conferenza di Servizi con le Amministrazioni competenti in materia ambientale e, una volta emesso, comporta l’applicazione di un rigido programma di monitoraggio ambientale. L’oleodotto L’oleodotto che collega il Centro Olio Val d’Agri e la Raffineria di Taranto (divisione eni r&m), è di proprietà della società SOM SpA (Società Oleodotti Meridionali, eni 70%, Shell 30%). È gestito, sorvegliato e manutenuto dalla divisione eni refining & marketing. L’oleodotto è interrato con profondità variabile, ma generalmente compresa tra 2 e 2,50 m, con punte di 6-7 m (in prossimità della Raffineria) e comunque mai inferiore a 1,50 m. La condotta è stata autorizzata all’installazione con DM n. 16886 del 19/02/2001 e successiva ministeriale n. 222914 del 17/10/2001 ed è stata sottoposta a verifica da parte di un’apposita Commissione Interministeriale. Il primo trasferimento di olio grezzo tramite oleodotto risale all’ottobre 2001.

Il Centro Olio<br />

Val d’Agri (COVA)<br />

L’<strong>in</strong>tero complesso denom<strong>in</strong>ato<br />

“Centro Olio Val d’Agri”,<br />

entrato <strong>in</strong> esercizio nel 2001,<br />

rappresenta l’ampliamento del<br />

preesistente “Centro Olio Monte<br />

Alpi” <strong>in</strong> produzione dal 1996.<br />

È ubicato a Viggiano nella zona<br />

censita come “Zona produttiva<br />

per <strong>in</strong>sediamenti <strong>in</strong>dustriali”<br />

e occupa una superficie di<br />

circa 180.000 m 2 . La capacità<br />

nom<strong>in</strong>ale di trattamento è pari<br />

a 16.500 m 3 /g (metri cubi al<br />

giorno) di olio (corrispondenti<br />

a 104.000 barili/giorno) e di<br />

3.100.000 Sm 3 /g (standard<br />

metri cubi al giorno) di gas<br />

associato al greggio.<br />

Nel COVA avviene il trattamento<br />

dell’olio prodotto dai pozzi qui<br />

convogliato per mezzo della rete<br />

di raccolta. Il fluido estratto dal<br />

giacimento e <strong>in</strong> arrivo al COVA è<br />

una miscela “multifase”, ossia<br />

contenente diverse proporzioni<br />

delle tre fasi oleosa, acquosa<br />

e gassosa. Il trattamento che<br />

avviene all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />

consiste nella separazione<br />

dell’olio estratto dal gas e<br />

dall’acqua di strato cui è<br />

naturalmente associato, al<br />

f<strong>in</strong>e di poter esportare olio<br />

stabilizzato e gas. Dopo il<br />

trattamento all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />

si ottengono qu<strong>in</strong>di:<br />

• oliogreggiostoccato<strong>in</strong><br />

appositi serbatoi e qu<strong>in</strong>di<br />

trasferito, tramite oleodotto,<br />

alla Raff<strong>in</strong>eria eni di Taranto<br />

per le successive lavorazioni;<br />

• gasnaturale(metano),<br />

desolforato, disidratato<br />

e opportunamente<br />

condizionato, immesso<br />

tramite una stazione<br />

di pompaggio presente<br />

nel COVA nella rete di<br />

distribuzione nazionale Snam<br />

Rete Gas;<br />

• acquadistrato,trattata<br />

all’<strong>in</strong>terno del COVA al<br />

f<strong>in</strong>e di elim<strong>in</strong>are i residui<br />

di idrocarburi e di gas e<br />

successivamente, per mezzo<br />

di una condotta <strong>in</strong>terrata<br />

dedicata, <strong>in</strong>viata al pozzo<br />

re<strong>in</strong>iettore Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

2. Qui viene re<strong>in</strong>iettata nel<br />

giacimento da cui era stata<br />

<strong>in</strong>izialmente estratta <strong>in</strong>sieme<br />

all’olio e al gas.<br />

Il COVA, sotto l’aspetto<br />

ambientale, rientra nella<br />

discipl<strong>in</strong>a della normativa<br />

Prevention and Control<br />

(IPPC) e, per poter operare, è<br />

soggetto a un provvedimento<br />

di Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale (AIA) da parte<br />

dell’Autorità Competente che <strong>in</strong><br />

Caratteristiche pr<strong>in</strong>cipali dell’oleodotto<br />

Unità di misura<br />

Lunghezza km 137<br />

Diametro nom<strong>in</strong>ale pollici 20<br />

Portata progetto m 3 /h 994<br />

bopd 150.000<br />

Volumetria complessiva m 3 25.000<br />

<strong>Basilicata</strong> è la Regione-Ufficio<br />

Compatibilità Ambientale.<br />

Tale provvedimento sottende<br />

un prelim<strong>in</strong>are processo di<br />

consultazione pubblica e una<br />

Conferenza di Servizi con le<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni competenti<br />

<strong>in</strong> materia ambientale e, una<br />

volta emesso, comporta<br />

l’applicazione di un rigido<br />

programma di monitoraggio<br />

ambientale.<br />

L’oleodotto<br />

L’oleodotto che collega il Centro<br />

Olio Val d’Agri e la Raff<strong>in</strong>eria di<br />

Taranto (divisione eni r&m), è di<br />

proprietà della società SOM SpA<br />

(Società Oleodotti Meridionali,<br />

eni 70%, Shell 30%). È gestito,<br />

sorvegliato e manutenuto<br />

dalla divisione eni ref<strong>in</strong><strong>in</strong>g &<br />

market<strong>in</strong>g.<br />

L’oleodotto è <strong>in</strong>terrato con<br />

profondità variabile, ma<br />

generalmente compresa tra 2<br />

e 2,50 m, con punte di 6-7 m<br />

(<strong>in</strong> prossimità della Raff<strong>in</strong>eria)<br />

e comunque mai <strong>in</strong>feriore a<br />

1,50 m. La condotta è stata<br />

autorizzata all’<strong>in</strong>stallazione con<br />

DM n. 16886 del 19/02/2001<br />

e successiva m<strong>in</strong>isteriale n.<br />

222914 del 17/10/2001 ed<br />

è stata sottoposta a verifica<br />

da parte di un’apposita<br />

Commissione Interm<strong>in</strong>isteriale.<br />

Il primo trasferimento di olio<br />

grezzo tramite oleodotto risale<br />

all’ottobre 2001.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!