Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012 Eni in Basilicata, Local Report 2012

04.06.2013 Views

8 9 eni in Basilicata La presenza di eni in Basilicata eni è presente in Basilicata in Val d’Agri e nelle aree di Pisticci e Ferrandina con attività di upstream petrolifero (ricerca e produzione di idrocarburi). Attraverso il Distretto Meridionale (DIME) istituito nel 2008 eni divisione exploration&production presidia tutte le attività Le milestone di eni in Basilicata di ricerca, esplorazione e produzione di petrolio e gas naturale in Basilicata e Puglia (per quest’ultima, sia a terra sia in mare). Il Distretto ha sede a Viggiano presso l’antico convento. Le attività operative sono concentrate nello sviluppo del giacimento Val d’Agri, ad 1981 avvio di una nuova campagna di ricerche eni; scoperto in Val d’Agri da un consorzio di operatori il primo importante giacimento con il pozzo Costa Molina 1. 1984 avvio dell’attività mineraria recente con l’ottenimento da parte di Agip, poi Fina e Lasmo, del permesso di ricerca e la concessione di coltivazione Costa Molina. 1988 scoperto il giacimento Monte Alpi che porta al rinvenimento di olio di buona qualità. Anni ’90 fase “di sviluppo” dell’attività petrolifera in Basilicata; conferite dal Ministero dell’Industria le concessioni di coltivazione Grumento Nova, Caldarosa, Volturino. 1996 si costruisce a Viggiano l’originario Centro Olio “Monte Alpi” con una linea di trattamento. 1998 sottoscritto tra la Regione Basilicata ed eni un Protocollo di intenti che definisce gli impegni di eni oggi il più grande giacimento di petrolio onshore dell’Europa Occidentale. Le attività di ricerca dell’attuale giacimento della Val d’Agri risalgono ai primi anni ’80, mentre la fase di sviluppo è iniziata nel 1990 nell’ambito della concessione di coltivazione idrocarburi denominata per operare nel rispetto dell’ambiente e contribuire allo sviluppo sostenibile. 1999 giudizio positivo di compatibilità ambientale (Decreto VIA n. 3560) per l’ampliamento dell’esistente “Centro Olio Monte Alpi” (denominato, a seguito dell’ampliamento, “Centro Olio Val d’Agri”) per trattare in un unico centro gli idrocarburi provenienti dalle Concessioni Costa Molina, Caldarosa, Grumento Nova e Volturino. Concessione Costa Molina inglobata nella concessione Caldarosa. In Val d’Agri (concessioni Grumento Nova, Volturino e Caldarosa), esistono 24 pozzi, perforati da 20 postazioni. 2001 due le concessioni in Val d’Agri: Grumento Nova di eni ed Enterprise Oil Italiana (dall’unificazione tra le concessioni di Grumento Nova, Caldarosa e la porzione sud orientale della concessione Volturino con scadenza fissata al 2019), e la concessione “Grumento Nova” rilasciata dal Ministero dell’Industria. Ad essa ne sono seguite altre (“Caldarosa”, “Volturino”), che negli anni hanno poi trovato un’unificazione nell’attuale titolo minerario, denominato concessione di coltivazione “Val d’Agri” (DM 28 dicembre 2005). Volturino. Entra in esercizio la seconda linea di trattamento del COVA e viene completato l’oleodotto, denominato Monte Alpi. 2002 entra in esercizio la terza linea di produzione del COVA. 2003 il 29% della concessione Grumento Nova è trasferita ed intestata a Shell Italia. 2004 entra in esercizio la quarta linea di produzione del COVA. 2005 concessioni Grumento Nova e Volturino unificate in un’unica concessione denominata Val d’Agri (di cui oggi eni detiene il 60,77% di quote e Shell il 39,23%). 2008 eni trasferisce in Val d’Agri il centro direttivo delle sue attività di esplorazione e produzione dell’Italia Meridionale (Distretto Meridionale). 2011 progetto di ammodernamento del COVA (10 mesi, da febbraio 2011 a dicembre 2011), con prima fermata generale (18 maggio-9 giugno 2011) del Centro Olio.

Oggi, con un livello di produzione di circa 82 mila barili di olio/giorno e 3,4 milioni di standard metri cubi al giorno di gas, il Distretto Meridionale rappresenta la maggiore realtà italiana quanto a produzione di idrocarburi. In Val d’Agri hanno luogo attività di perforazione e di produzione; in Val Basento, prevalentemente attività di work-over, ovvero interventi di manutenzione su pozzi esistenti già realizzati nel passato, al fine di ottimizzarne o ripristinarne la produzione. Sotto il profilo operativo, gli impianti eni presenti ad oggi in Basilicata possono essere suddivisi in quattro gruppi principali: • i Centri Olio Val d’Agri e Pisticci situati rispettivamente nell’area industriale di Viggiano e nel fondovalle della Val Basento; • le centrali gas di Pisticci e Ferrandina; • le reti di raccolta, costituite dai pozzi e dalle condotte di Sedi direzionali delle attività upstream eni in Italia e impianti di competenza del DIME Il Distretto Meridionale rappresenta oggi la maggiore realtà italiana quanto a produzione di idrocarburi. collegamento degli stessi ai due Centri Olio di Viggiano e di Pisticci; • l’oleodotto di circa 137 km per il trasporto dell’olio grezzo prodotto dal Centro Olio Val d’Agri alla Raffineria di Taranto, in funzione dal 2001, di proprietà della Società Oleodotti Meridionali - SOM (eni 70%, Shell 30%) ed esercito, ispezionato e manutenzionato da eni divisione refining & marketing. Il sistema produttivo realizzato in Val d’Agri ha potuto beneficiare dell’introduzione di tecnologie particolari che hanno da un lato migliorato le performance operative, e dall’altro consentito di massimizzare con applicazioni concrete le condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente. Tra queste: • la tecnologia dei pozzi direzionati e/o orizzontali che consente di perforare più pozzi da una sola postazione; • i sofisticati sistemi di monitoraggio dei parametri ambientali; • le tecniche di conservazione e protezione della biodiversità e degli ecosistemi.

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eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La presenza di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

eni è presente <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> <strong>in</strong><br />

Val d’Agri e nelle aree di Pisticci<br />

e Ferrand<strong>in</strong>a con attività<br />

di upstream petrolifero<br />

(ricerca e produzione di<br />

idrocarburi). Attraverso il<br />

Distretto Meridionale (DIME)<br />

istituito nel 2008 eni divisione<br />

exploration&production<br />

presidia tutte le attività<br />

Le milestone di eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong><br />

di ricerca, esplorazione e<br />

produzione di petrolio e<br />

gas naturale <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

e Puglia (per quest’ultima,<br />

sia a terra sia <strong>in</strong> mare). Il<br />

Distretto ha sede a Viggiano<br />

presso l’antico convento.<br />

Le attività operative sono<br />

concentrate nello sviluppo<br />

del giacimento Val d’Agri, ad<br />

1981 avvio di una nuova<br />

campagna di ricerche eni;<br />

scoperto <strong>in</strong> Val d’Agri da un<br />

consorzio di operatori il primo<br />

importante giacimento con il<br />

pozzo Costa Mol<strong>in</strong>a 1.<br />

1984 avvio dell’attività<br />

m<strong>in</strong>eraria recente con<br />

l’ottenimento da parte di Agip,<br />

poi F<strong>in</strong>a e Lasmo, del permesso<br />

di ricerca e la concessione di<br />

coltivazione Costa Mol<strong>in</strong>a.<br />

1988 scoperto il giacimento<br />

Monte Alpi che porta al<br />

r<strong>in</strong>venimento di olio di buona<br />

qualità.<br />

Anni ’90 fase “di sviluppo”<br />

dell’attività petrolifera <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>; conferite dal<br />

M<strong>in</strong>istero dell’Industria le<br />

concessioni di coltivazione<br />

Grumento Nova, Caldarosa,<br />

Voltur<strong>in</strong>o.<br />

1996 si costruisce a Viggiano<br />

l’orig<strong>in</strong>ario Centro Olio “Monte<br />

Alpi” con una l<strong>in</strong>ea<br />

di trattamento.<br />

1998 sottoscritto tra la<br />

Regione <strong>Basilicata</strong> ed eni<br />

un Protocollo di <strong>in</strong>tenti che<br />

def<strong>in</strong>isce gli impegni di eni<br />

oggi il più grande giacimento<br />

di petrolio onshore dell’Europa<br />

Occidentale. Le attività di<br />

ricerca dell’attuale giacimento<br />

della Val d’Agri risalgono ai<br />

primi anni ’80, mentre la<br />

fase di sviluppo è <strong>in</strong>iziata<br />

nel 1990 nell’ambito della<br />

concessione di coltivazione<br />

idrocarburi denom<strong>in</strong>ata<br />

per operare nel rispetto<br />

dell’ambiente e contribuire allo<br />

sviluppo sostenibile.<br />

1999 giudizio positivo di<br />

compatibilità ambientale<br />

(Decreto VIA n. 3560) per<br />

l’ampliamento dell’esistente<br />

“Centro Olio Monte Alpi”<br />

(denom<strong>in</strong>ato, a seguito<br />

dell’ampliamento, “Centro Olio<br />

Val d’Agri”) per trattare <strong>in</strong> un<br />

unico centro gli idrocarburi<br />

provenienti dalle Concessioni<br />

Costa Mol<strong>in</strong>a, Caldarosa,<br />

Grumento Nova e Voltur<strong>in</strong>o.<br />

Concessione Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong>globata nella concessione<br />

Caldarosa. In Val d’Agri<br />

(concessioni Grumento<br />

Nova, Voltur<strong>in</strong>o e Caldarosa),<br />

esistono 24 pozzi, perforati da<br />

20 postazioni.<br />

2001 due le concessioni <strong>in</strong><br />

Val d’Agri: Grumento Nova di<br />

eni ed Enterprise Oil Italiana<br />

(dall’unificazione tra le<br />

concessioni di Grumento Nova,<br />

Caldarosa e la porzione sud<br />

orientale della concessione<br />

Voltur<strong>in</strong>o con scadenza fissata<br />

al 2019), e la concessione<br />

“Grumento Nova” rilasciata<br />

dal M<strong>in</strong>istero dell’Industria.<br />

Ad essa ne sono seguite altre<br />

(“Caldarosa”, “Voltur<strong>in</strong>o”), che<br />

negli anni hanno poi trovato<br />

un’unificazione nell’attuale<br />

titolo m<strong>in</strong>erario, denom<strong>in</strong>ato<br />

concessione di coltivazione<br />

“Val d’Agri” (DM 28 dicembre<br />

2005).<br />

Voltur<strong>in</strong>o. Entra <strong>in</strong> esercizio la<br />

seconda l<strong>in</strong>ea di trattamento<br />

del COVA e viene completato<br />

l’oleodotto, denom<strong>in</strong>ato Monte<br />

Alpi.<br />

2002 entra <strong>in</strong> esercizio la terza<br />

l<strong>in</strong>ea di produzione del COVA.<br />

2003 il 29% della concessione<br />

Grumento Nova è trasferita ed<br />

<strong>in</strong>testata a Shell Italia.<br />

2004 entra <strong>in</strong> esercizio la<br />

quarta l<strong>in</strong>ea di produzione del<br />

COVA.<br />

2005 concessioni Grumento<br />

Nova e Voltur<strong>in</strong>o unificate<br />

<strong>in</strong> un’unica concessione<br />

denom<strong>in</strong>ata Val d’Agri (di cui<br />

oggi eni detiene il 60,77% di<br />

quote e Shell il 39,23%).<br />

2008 eni trasferisce <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri il centro direttivo delle<br />

sue attività di esplorazione<br />

e produzione dell’Italia<br />

Meridionale (Distretto<br />

Meridionale).<br />

2011 progetto di<br />

ammodernamento del COVA<br />

(10 mesi, da febbraio 2011<br />

a dicembre 2011), con prima<br />

fermata generale (18 maggio-9<br />

giugno 2011) del Centro Olio.

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