Eni in Basilicata, Local Report 2012
Eni in Basilicata, Local Report 2012
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eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
<strong>Local</strong> <strong>Report</strong><br />
<strong>2012</strong>
Missione<br />
Siamo un’impresa <strong>in</strong>tegrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca,<br />
produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.<br />
Tutti gli uom<strong>in</strong>i e le donne di eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento cont<strong>in</strong>uo,<br />
l’eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all’ambiente e all’<strong>in</strong>tegrità.
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
<strong>Local</strong> <strong>Report</strong> <strong>2012</strong>
pag. 4<br />
pag. 6<br />
pag. 7<br />
pag. 17<br />
pag. 35<br />
Il gruppo eni<br />
Messaggio del Responsabile del Distretto Meridionale<br />
La presenza e le attività di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La presenza di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Il Distretto Meridionale<br />
Le politiche e i sistemi di gestione<br />
Il ciclo produttivo<br />
Il Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />
L’oleodotto<br />
Il Centro Olio di Pisticci<br />
Le Centrali a Gas di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />
I programmi di sviluppo <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Progetto di ammodernamento e miglioramento delle performance produttive (Fase 1)<br />
Progetto di Sviluppo Sostenibile Val d’Agri (SSV) (Fase 2)<br />
Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi per lo sviluppo<br />
La gestione delle relazioni e il co<strong>in</strong>volgimento degli stakeholder<br />
Le relazioni istituzionali<br />
Le relazioni con le Comunità locali e con la società civile<br />
Il dialogo con il Parco Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese<br />
Il dialogo e la collaborazione sui temi della salvaguardia e della tutela ambientale<br />
Il dialogo e la collaborazione sui temi dello sviluppo e dell’occupazione<br />
Gli accordi e le convenzioni con i soggetti del territorio<br />
Il Protocollo di Intenti del 1998 fra Regione <strong>Basilicata</strong> ed eni<br />
Il Protocollo “<strong>Local</strong> Content”<br />
Le Convenzioni per il riprist<strong>in</strong>o della viabilità<br />
I progetti per lo sviluppo locale<br />
La tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico regionale<br />
I progetti per lo sviluppo delle filiere turistica, culturale e sociale<br />
Le royalty, il lavoro e l’occupazione<br />
Le royalty e i pagamenti alle Istituzioni <strong>Local</strong>i derivanti dall’estrazione<br />
Gettiti royalty alla Regione <strong>Basilicata</strong> e ai Comuni <strong>in</strong>teressati dalle attività<br />
petrolifere da eni<br />
Le persone del DIME<br />
Le policy, le strategie e le pratiche per lo sviluppo delle persone<br />
I dati dell’occupazione diretta<br />
Il sistema di reclutamento di nuove risorse<br />
Lo sviluppo delle persone<br />
La formazione<br />
La salute delle persone<br />
L’<strong>in</strong>dotto del DIME: il procurato locale e la gestione della catena di fornitura
L’ambiente<br />
Le attività operative e le misure di tutela ambientale<br />
Le attività di esplorazione e perforazione<br />
La rete di raccolta del petrolio<br />
Il Centro Olio Val d’Agri<br />
Emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
Rifiuti<br />
Gestione delle acque<br />
Prelievi idrici<br />
Efficienza energetica<br />
Il sistema di monitoraggio e controllo ambientale all’esterno del COVA<br />
Qualità dell’aria<br />
Emissioni odorigene (disturbo olfattivo)<br />
Rumore<br />
Stato degli ecosistemi e Biomonitoraggio<br />
Il sistema di monitoraggio <strong>in</strong> azione<br />
Gli impianti di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />
La tutela della biodiversità<br />
La sicurezza e la gestione delle emergenze<br />
La sicurezza dei lavoratori<br />
Il sistema di gestione della sicurezza<br />
La gestione degli impianti e delle emergenze<br />
Appendice<br />
Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di sostenibilità<br />
Pr<strong>in</strong>cipi e criteri di report<strong>in</strong>g<br />
Fonti bibliografiche e riferimenti web<br />
Relazione della Società di revisione<br />
pag. 50<br />
pag. 71<br />
pag. 77<br />
pag. 82
Il gruppo eni<br />
Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di eni<br />
2011<br />
Produzione di petrolio e gas naturale 1.581 migliaia di boe/giorno<br />
Ricavi della gestione caratteristica 109.589 milioni di euro<br />
Utile operativo 17.435 milioni di euro<br />
Investimenti tecnici 13.438 milioni di euro<br />
Persone 78.686<br />
Emissioni dirette di gas serra (GHG) 51,10 Mton CO 2 eq<br />
Community <strong>in</strong>vestment 69,3 milioni di euro<br />
Paesi di attività
Struttura<br />
del gruppo eni<br />
eni è un’impresa <strong>in</strong>tegrata<br />
che opera <strong>in</strong> tutta la filiera<br />
dell’energia ed è presente oggi<br />
con circa 80.000 persone <strong>in</strong> 85<br />
Paesi del mondo.<br />
La forte presenza nel mercato<br />
del gas, le operazioni nel GNL,<br />
le competenze <strong>in</strong>dustriali nella<br />
generazione elettrica<br />
e raff<strong>in</strong>azione con il sostegno<br />
di capacità di <strong>in</strong>gegneria<br />
e realizzative di rilevanza<br />
mondiale consentono<br />
a eni di presidiare tutte<br />
le fasi della creazione di<br />
valore dalla ricerca alla<br />
commercializzazione degli<br />
idrocarburi e di perseguire<br />
opportunità e progetti<br />
congiunti nel mercato.<br />
* Nell’ottobre <strong>2012</strong>, eni ha completato<br />
l’operazione di cessione a Cassa<br />
Depositi e Prestiti di azioni ord<strong>in</strong>arie<br />
di Snam pari al 30% meno un’azione<br />
del capitale votante della società.<br />
Il modello<br />
di bus<strong>in</strong>ess eni<br />
L’eccellente posizionamento<br />
strategico e i vantaggi<br />
competitivi acquisiti da eni<br />
fanno leva su un modello di<br />
bus<strong>in</strong>ess caratterizzato da un<br />
patrimonio di asset dist<strong>in</strong>tivi<br />
e da l<strong>in</strong>ee guida dell’azione<br />
<strong>in</strong>dustriale (driver) frutto<br />
delle scelte strategiche del<br />
management coerenti con la<br />
natura di lungo term<strong>in</strong>e del<br />
bus<strong>in</strong>ess.<br />
Innovazione, eccellenza,<br />
<strong>in</strong>clusione, <strong>in</strong>tegrazione,<br />
cooperazione e responsabilità<br />
guidano l’operare di eni<br />
nell’<strong>in</strong>terazione cont<strong>in</strong>ua con<br />
tutti gli stakeholder <strong>in</strong> un<br />
quadro di regole di governance<br />
chiare e rigorose.
6<br />
7<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Messaggio del Responsabile<br />
del Distretto Meridionale<br />
eni non è solo una<br />
mult<strong>in</strong>azionale dell’energia.<br />
eni è <strong>in</strong>nanzitutto una grande<br />
azienda italiana. È una storia<br />
di successo, di progresso. È la<br />
storia dei nostri valori e della<br />
nostra cultura.<br />
F<strong>in</strong> dal nostro arrivo <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri, abbiamo sviluppato<br />
ogni attività nel rispetto delle<br />
persone e dell’ambiente,<br />
con <strong>in</strong>iziative di supporto<br />
allo sviluppo del territorio<br />
e delle comunità, <strong>in</strong> stretta<br />
collaborazione con le<br />
istituzioni, le forze sociali, le<br />
realtà associative e culturali.<br />
Una volontà emersa con<br />
maggiore determ<strong>in</strong>azione<br />
nel 2008, quando abbiamo<br />
trasferito gli uffici direttivi<br />
delle attività di esplorazione<br />
e produzione del sud Italia a<br />
Viggiano, con la creazione del<br />
Distretto Meridionale.<br />
Oggi, il Centro Olio<br />
Val d’Agri è la maggiore realtà<br />
italiana nella produzione<br />
di idrocarburi liquidi. Il<br />
nostro obiettivo è realizzare<br />
un’<strong>in</strong>dustria rispettosa<br />
dell’ambiente, che permetta a<br />
tutti i cittad<strong>in</strong>i il monitoraggio<br />
e il controllo sulle nostre<br />
attività. Rapporti trasparenti<br />
e cont<strong>in</strong>ui con il territorio<br />
sono la condizione, non<br />
solo per rafforzare la nostra<br />
credibilità, ma per realizzare<br />
<strong>in</strong>sieme un sogno: fare<br />
dell’<strong>in</strong>dustria dell’energia<br />
una formidabile occasione<br />
di sviluppo per la <strong>Basilicata</strong>,<br />
che ne valorizzi la vocazione<br />
turistica e contribuisca a<br />
def<strong>in</strong>ire la sua moderna<br />
identità.<br />
Abbiamo mezzi, tecnologie e<br />
risorse per aiutare la regione<br />
<strong>in</strong> questo camm<strong>in</strong>o e siamo<br />
pronti a mettere ogni nostra<br />
energia a disposizione della<br />
comunità. Il <strong>Local</strong> <strong>Report</strong><br />
è un punto di partenza:<br />
attendiamo segnalazioni,<br />
idee e proposte da tutti,<br />
con l’obiettivo permanente<br />
di migliorare il dialogo<br />
e il confronto. Obiettivi<br />
che svilupperemo anche<br />
attraverso eventi e <strong>in</strong>iziative<br />
mirate, <strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>uo<br />
ascolto delle istanze e delle<br />
aspettative del territorio. Sarà<br />
un percorso condiviso. Così<br />
contribuiremo a costruire<br />
<strong>in</strong>sieme la <strong>Basilicata</strong> del<br />
futuro.<br />
Ruggero Gheller<br />
Vice President<br />
Distretto Meridionale
La presenza e<br />
le attività di eni<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>
8<br />
9<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La presenza di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
eni è presente <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> <strong>in</strong><br />
Val d’Agri e nelle aree di Pisticci<br />
e Ferrand<strong>in</strong>a con attività<br />
di upstream petrolifero<br />
(ricerca e produzione di<br />
idrocarburi). Attraverso il<br />
Distretto Meridionale (DIME)<br />
istituito nel 2008 eni divisione<br />
exploration&production<br />
presidia tutte le attività<br />
Le milestone di eni <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong><br />
di ricerca, esplorazione e<br />
produzione di petrolio e<br />
gas naturale <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
e Puglia (per quest’ultima,<br />
sia a terra sia <strong>in</strong> mare). Il<br />
Distretto ha sede a Viggiano<br />
presso l’antico convento.<br />
Le attività operative sono<br />
concentrate nello sviluppo<br />
del giacimento Val d’Agri, ad<br />
1981 avvio di una nuova<br />
campagna di ricerche eni;<br />
scoperto <strong>in</strong> Val d’Agri da un<br />
consorzio di operatori il primo<br />
importante giacimento con il<br />
pozzo Costa Mol<strong>in</strong>a 1.<br />
1984 avvio dell’attività<br />
m<strong>in</strong>eraria recente con<br />
l’ottenimento da parte di Agip,<br />
poi F<strong>in</strong>a e Lasmo, del permesso<br />
di ricerca e la concessione di<br />
coltivazione Costa Mol<strong>in</strong>a.<br />
1988 scoperto il giacimento<br />
Monte Alpi che porta al<br />
r<strong>in</strong>venimento di olio di buona<br />
qualità.<br />
Anni ’90 fase “di sviluppo”<br />
dell’attività petrolifera <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>; conferite dal<br />
M<strong>in</strong>istero dell’Industria le<br />
concessioni di coltivazione<br />
Grumento Nova, Caldarosa,<br />
Voltur<strong>in</strong>o.<br />
1996 si costruisce a Viggiano<br />
l’orig<strong>in</strong>ario Centro Olio “Monte<br />
Alpi” con una l<strong>in</strong>ea<br />
di trattamento.<br />
1998 sottoscritto tra la<br />
Regione <strong>Basilicata</strong> ed eni<br />
un Protocollo di <strong>in</strong>tenti che<br />
def<strong>in</strong>isce gli impegni di eni<br />
oggi il più grande giacimento<br />
di petrolio onshore dell’Europa<br />
Occidentale. Le attività di<br />
ricerca dell’attuale giacimento<br />
della Val d’Agri risalgono ai<br />
primi anni ’80, mentre la<br />
fase di sviluppo è <strong>in</strong>iziata<br />
nel 1990 nell’ambito della<br />
concessione di coltivazione<br />
idrocarburi denom<strong>in</strong>ata<br />
per operare nel rispetto<br />
dell’ambiente e contribuire allo<br />
sviluppo sostenibile.<br />
1999 giudizio positivo di<br />
compatibilità ambientale<br />
(Decreto VIA n. 3560) per<br />
l’ampliamento dell’esistente<br />
“Centro Olio Monte Alpi”<br />
(denom<strong>in</strong>ato, a seguito<br />
dell’ampliamento, “Centro Olio<br />
Val d’Agri”) per trattare <strong>in</strong> un<br />
unico centro gli idrocarburi<br />
provenienti dalle Concessioni<br />
Costa Mol<strong>in</strong>a, Caldarosa,<br />
Grumento Nova e Voltur<strong>in</strong>o.<br />
Concessione Costa Mol<strong>in</strong>a<br />
<strong>in</strong>globata nella concessione<br />
Caldarosa. In Val d’Agri<br />
(concessioni Grumento<br />
Nova, Voltur<strong>in</strong>o e Caldarosa),<br />
esistono 24 pozzi, perforati da<br />
20 postazioni.<br />
2001 due le concessioni <strong>in</strong><br />
Val d’Agri: Grumento Nova di<br />
eni ed Enterprise Oil Italiana<br />
(dall’unificazione tra le<br />
concessioni di Grumento Nova,<br />
Caldarosa e la porzione sud<br />
orientale della concessione<br />
Voltur<strong>in</strong>o con scadenza fissata<br />
al 2019), e la concessione<br />
“Grumento Nova” rilasciata<br />
dal M<strong>in</strong>istero dell’Industria.<br />
Ad essa ne sono seguite altre<br />
(“Caldarosa”, “Voltur<strong>in</strong>o”), che<br />
negli anni hanno poi trovato<br />
un’unificazione nell’attuale<br />
titolo m<strong>in</strong>erario, denom<strong>in</strong>ato<br />
concessione di coltivazione<br />
“Val d’Agri” (DM 28 dicembre<br />
2005).<br />
Voltur<strong>in</strong>o. Entra <strong>in</strong> esercizio la<br />
seconda l<strong>in</strong>ea di trattamento<br />
del COVA e viene completato<br />
l’oleodotto, denom<strong>in</strong>ato Monte<br />
Alpi.<br />
2002 entra <strong>in</strong> esercizio la terza<br />
l<strong>in</strong>ea di produzione del COVA.<br />
2003 il 29% della concessione<br />
Grumento Nova è trasferita ed<br />
<strong>in</strong>testata a Shell Italia.<br />
2004 entra <strong>in</strong> esercizio la<br />
quarta l<strong>in</strong>ea di produzione del<br />
COVA.<br />
2005 concessioni Grumento<br />
Nova e Voltur<strong>in</strong>o unificate<br />
<strong>in</strong> un’unica concessione<br />
denom<strong>in</strong>ata Val d’Agri (di cui<br />
oggi eni detiene il 60,77% di<br />
quote e Shell il 39,23%).<br />
2008 eni trasferisce <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri il centro direttivo delle<br />
sue attività di esplorazione<br />
e produzione dell’Italia<br />
Meridionale (Distretto<br />
Meridionale).<br />
2011 progetto di<br />
ammodernamento del COVA<br />
(10 mesi, da febbraio 2011<br />
a dicembre 2011), con prima<br />
fermata generale (18 maggio-9<br />
giugno 2011) del Centro Olio.
Oggi, con un livello di<br />
produzione di circa 82 mila<br />
barili di olio/giorno e 3,4<br />
milioni di standard metri cubi<br />
al giorno di gas, il Distretto<br />
Meridionale rappresenta<br />
la maggiore realtà italiana<br />
quanto a produzione di<br />
idrocarburi.<br />
In Val d’Agri hanno luogo<br />
attività di perforazione e di<br />
produzione; <strong>in</strong> Val Basento,<br />
prevalentemente attività di<br />
work-over, ovvero <strong>in</strong>terventi<br />
di manutenzione su pozzi<br />
esistenti già realizzati<br />
nel passato, al f<strong>in</strong>e di<br />
ottimizzarne o riprist<strong>in</strong>arne<br />
la produzione. Sotto il profilo<br />
operativo, gli impianti eni<br />
presenti ad oggi <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
possono essere suddivisi <strong>in</strong><br />
quattro gruppi pr<strong>in</strong>cipali:<br />
• i Centri Olio Val d’Agri<br />
e Pisticci situati<br />
rispettivamente nell’area<br />
<strong>in</strong>dustriale di Viggiano e nel<br />
fondovalle della Val Basento;<br />
• le centrali gas di Pisticci e<br />
Ferrand<strong>in</strong>a;<br />
• le reti di raccolta, costituite<br />
dai pozzi e dalle condotte di<br />
Sedi direzionali delle attività upstream<br />
eni <strong>in</strong> Italia e impianti di competenza del DIME<br />
Il Distretto<br />
Meridionale<br />
rappresenta<br />
oggi la maggiore<br />
realtà italiana<br />
quanto<br />
a produzione<br />
di idrocarburi.<br />
collegamento degli stessi ai<br />
due Centri Olio di Viggiano<br />
e di Pisticci;<br />
• l’oleodotto di circa 137<br />
km per il trasporto<br />
dell’olio grezzo prodotto<br />
dal Centro Olio Val d’Agri<br />
alla Raff<strong>in</strong>eria di Taranto,<br />
<strong>in</strong> funzione dal 2001, di<br />
proprietà della Società<br />
Oleodotti Meridionali -<br />
SOM (eni 70%, Shell 30%)<br />
ed esercito, ispezionato<br />
e manutenzionato da<br />
eni divisione ref<strong>in</strong><strong>in</strong>g &<br />
market<strong>in</strong>g.<br />
Il sistema produttivo<br />
realizzato <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
ha potuto beneficiare<br />
dell’<strong>in</strong>troduzione di tecnologie<br />
particolari che hanno da un<br />
lato migliorato le performance<br />
operative, e dall’altro<br />
consentito di massimizzare<br />
con applicazioni concrete le<br />
condizioni di sicurezza e di<br />
rispetto dell’ambiente. Tra<br />
queste:<br />
• la tecnologia dei pozzi<br />
direzionati e/o orizzontali<br />
che consente di perforare<br />
più pozzi da una sola<br />
postazione;<br />
• i sofisticati sistemi di<br />
monitoraggio dei parametri<br />
ambientali;<br />
• le tecniche di conservazione<br />
e protezione della<br />
biodiversità e degli<br />
ecosistemi.
10<br />
11<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Il Distretto Meridionale<br />
Il Distretto Meridionale<br />
(DIME) è la struttura di eni<br />
che si occupa della gestione<br />
delle attività ricerca e<br />
produzione di idrocarburi<br />
nelle Regioni <strong>Basilicata</strong> e<br />
Puglia e del coord<strong>in</strong>amento<br />
di quelle <strong>in</strong> Calabria (sia su<br />
terraferma sia <strong>in</strong> mare), oltre<br />
che avere la responsabilità<br />
della realizzazione dei nuovi<br />
progetti di sviluppo a mare<br />
<strong>in</strong> Sicilia. DIME ha sede<br />
a Viggiano <strong>in</strong> Val d’Agri e<br />
presenta ad agosto <strong>2012</strong> un<br />
organico di 291 dipendenti di<br />
cui 143 residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
Nella Regione <strong>Basilicata</strong><br />
presidia le attività del Centro<br />
Olio Val d’Agri e delle connesse<br />
reti di raccolta e del Centro<br />
Olio di Pisticci a cui sono<br />
Organigramma DIME<br />
collegate le Centrali a Gas di<br />
Ferrand<strong>in</strong>a e Pisticci.<br />
Le politiche<br />
e i sistemi di gestione<br />
La struttura organizzativa<br />
DIME, che vede le pr<strong>in</strong>cipali<br />
aree funzionali collegate<br />
alle operazioni, esprime la<br />
complessità dei processi<br />
produttivi da esso presidiati.<br />
DIME opera nell’ambito<br />
delle policy eni e ne <strong>in</strong>tegra<br />
pr<strong>in</strong>cipi e obiettivi, dando<br />
loro attuazione nel sistema<br />
di gestione di cui si è dotato<br />
e nelle modalità del suo agire<br />
operativo. In particolare è<br />
costantemente impegnato<br />
ad applicare e favorire<br />
la diffusione del Codice<br />
Etico eni e a garantire la<br />
più stretta osservanza del<br />
Modello 231 eni, modello di<br />
organizzazione, gestione<br />
e controllo derivante<br />
dalla normativa sulla<br />
responsabilità degli enti per<br />
gli illeciti amm<strong>in</strong>istrativi<br />
dipendenti da reato<br />
adottato <strong>in</strong> tutte le sue<br />
attività.<br />
DIME opera coerentemente<br />
con il Sistema Normativo eni,<br />
<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> materia di:<br />
• Sicurezza, Salute e<br />
Ambiente;<br />
• Incolumità Pubblica (che<br />
comprende la prevenzione<br />
degli <strong>in</strong>cidenti rilevanti);<br />
• Qualità e Radioprotezione;<br />
• Sistema di Gestione<br />
Integrato HSE (Health,<br />
Safety and Environment<br />
- Salute, Sicurezza e<br />
Ambiente).<br />
DIME si è dotato di una Politica<br />
HSE che traduce e applica<br />
alla realtà del Distretto tali<br />
pr<strong>in</strong>cipi. La Politica HSE<br />
def<strong>in</strong>isce gli <strong>in</strong>dirizzi e gli<br />
obiettivi strategici che DIME<br />
<strong>in</strong>tende perseguire ai f<strong>in</strong>i<br />
della gestione HSE delle<br />
proprie attività, prodotti e<br />
servizi.<br />
La Politica viene diffusa<br />
a tutte le persone che<br />
lavorano nel Distretto e nei<br />
siti operativi, con particolare<br />
riferimento al personale<br />
<strong>in</strong>terno, ai terzi operanti<br />
nei siti del Distretto e alle<br />
organizzazioni s<strong>in</strong>dacali.<br />
La Politica HSE è l’elemento<br />
fondante del Sistema di<br />
Gestione Integrato (SGI)<br />
adottato dal DIME per la<br />
gestione degli aspetti HSE<br />
legati alle attività operative.<br />
L’SGI è stato realizzato<br />
<strong>in</strong> conformità dei migliori<br />
standard <strong>in</strong>ternazionali:<br />
la parte ambientale è<br />
sviluppata secondo i requisiti<br />
previsti della Norma UNI<br />
ENI ISO 14001:2004 (la<br />
cui certificazione è stata<br />
ottenuta nel 2009); la parte di<br />
sicurezza e salute, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con<br />
la Norma UNI 10617:2009 e la<br />
Norma BSOHSAS 18001:2007<br />
(la cui certificazione è stata<br />
ottenuta nel 2010).<br />
È <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> fase di def<strong>in</strong>izione<br />
nel DIME, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli<br />
obiettivi generali di eni e <strong>in</strong>
cooperazione con il partner<br />
Shell, il “Progetto AIMS”,<br />
con lo scopo di <strong>in</strong>tegrare i<br />
processi di Asset Integrity nel<br />
Sistema di Gestione Integrato<br />
HSE. L’Asset Integrity è<br />
uno strumento orientato a<br />
m<strong>in</strong>imizzare l’esposizione ai<br />
rischi nelle attività produttive,<br />
che ha come obiettivo il<br />
mantenimento dell’<strong>in</strong>tegrità<br />
degli asset aff<strong>in</strong>ché durante<br />
il loro <strong>in</strong>tero ciclo di vita siano<br />
mantenuti funzionanti <strong>in</strong><br />
maniera efficace ed efficiente,<br />
assicurando la sicurezza e la<br />
salute del proprio personale<br />
e della collettività e la tutela<br />
dell’ambiente.<br />
Come sancito nel Codice<br />
Etico aziendale, il modello di<br />
sostenibilità di eni si basa sul<br />
riconoscimento dello sviluppo<br />
sostenibile quale obiettivo<br />
strategico dell’azienda.<br />
Quest’impegno si traduce<br />
presso DIME <strong>in</strong> azioni rivolte<br />
a garantire lo svolgimento<br />
delle attività di bus<strong>in</strong>ess<br />
assicurando:<br />
• la conformità ad un quadro<br />
normativo HSE sempre più<br />
rigoroso;<br />
• la valorizzazione<br />
delle opportunità di<br />
miglioramento della qualità<br />
della vita delle comunità;<br />
• l’<strong>in</strong>teriorizzazione della<br />
logica della prevenzione,<br />
per essere <strong>in</strong> grado di<br />
valutare <strong>in</strong> anticipo<br />
l’impatto e i rischi che<br />
derivano dalla proprie<br />
operazioni e dai propri<br />
comportamenti;<br />
• l’<strong>in</strong>vestimento cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong><br />
<strong>in</strong>novazione tecnologica,<br />
ricerca e sviluppo;<br />
• la capacità di rispondere<br />
alle aspettative dei<br />
portatori di <strong>in</strong>teresse.<br />
Grazie a questo approccio, è<br />
stato possibile implementare<br />
modelli di sviluppo <strong>in</strong>novativi<br />
come punto di partenza<br />
di un percorso di crescita<br />
concertata e condivisa tra<br />
eni e il territorio. Tra questi<br />
rientrano:<br />
• il complesso Sistema di<br />
Monitoraggio Ambientale<br />
Integrato e il progetto<br />
Biodiversità ed Ecosistemi<br />
(Cap. 4);<br />
• le azioni per massimizzare<br />
la partecipazione delle<br />
persone e delle imprese<br />
locali (Cap. 3);<br />
• gli <strong>in</strong>terventi a favore<br />
del territorio, tra i<br />
quali l’<strong>in</strong>tervento di<br />
riqualificazione della Villa<br />
Romana di Barricelle e<br />
il Progetto Missione di<br />
Comunità (Cap. 2).<br />
DIME opera<br />
secondo il modello<br />
di sostenibilità<br />
di eni, che si basa<br />
sul riconoscimento<br />
dello sviluppo<br />
sostenibile<br />
quale obiettivo<br />
strategico<br />
dell’azienda.
12<br />
13<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Il ciclo produttivo<br />
La produzione complessiva<br />
di idrocarburi <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
deriva prevalentemente dal<br />
Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />
e, <strong>in</strong> misura m<strong>in</strong>ore, dal<br />
Centro Olio di Pisticci e dalle<br />
2 Centrali a gas (Ferrand<strong>in</strong>a<br />
e Pisticci). L’aumento<br />
produttivo registrato negli<br />
ultimi anni è da attribuirsi<br />
alle attività <strong>in</strong> Val d’Agri,<br />
<strong>in</strong> quanto il Centro Olio di<br />
Pisticci, già <strong>in</strong> funzione da<br />
quasi c<strong>in</strong>quant’anni, riflette la<br />
riduzione della produzione del<br />
campo.<br />
Il ciclo produttivo si compone<br />
di una rete di raccolta, cioè<br />
di una serie di pozzi dove<br />
avviene l’estrazione dell’olio<br />
greggio che sono collegati al<br />
Centro Olio tramite condotte<br />
<strong>in</strong>terrate. I pozzi oggi presenti<br />
nella Concessione “Val<br />
d’Agri” sono 39, di cui 26<br />
attualmente <strong>in</strong> produzione.<br />
Uno di questi pozzi (il pozzo<br />
re<strong>in</strong>iettore Costa Mol<strong>in</strong>a 2)<br />
Produzione di idrocarburi di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> e <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
è dest<strong>in</strong>ato esclusivamente<br />
alla re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong> giacimento<br />
delle acque di strato, cioè<br />
di quelle acque estratte<br />
associate all’olio e al gas che,<br />
opportunamente trattate,<br />
vengono reimmesse nel<br />
giacimento di orig<strong>in</strong>e.<br />
Per limitare l’occupazione di<br />
suolo e i conseguenti impatti<br />
ambientali, ove possibile, i<br />
pozzi sono stati ubicati <strong>in</strong> una<br />
medesima piazzola: ben 13<br />
piazzole ospitano due o tre<br />
2009 (kboe) 2010 (kboe) 2011 (kboe)<br />
Materie prime Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Produzione di idrocarburi 28.866 28.554 32.514 32.081 35.089 34.763<br />
Olio 23.816 23.737 26.043 25.962 28.228 28.133<br />
Gas 5.050 4.817 6.471 6.119 6.861 6.630<br />
Pozzi della concessione Val d’Agri realizzati nell’area parco<br />
Piazzali Nome pozzo<br />
Anno di<br />
autorizzazione<br />
alla perforazione<br />
Stato<br />
del pozzo<br />
Agri 1 Or A - Or B 2003/2005 In produzione<br />
AGRI1 – CF6 – CF9 Cerro Falcone 6 Or 2004 In produzione<br />
Cerro Falcone 9 Or 2003 In produzione<br />
CALDAROSA 1 Caldarosa 1 Dir A st 1997 Realizzato non produttivo<br />
CF2 Cerro Falcone 2X Or C 2007 In produzione<br />
CF3 – CF4<br />
Cerro Falcone 3X – 3X Or A<br />
Cerro Falcone 4 Or – 4 Or A<br />
1996/2000<br />
2006/2009<br />
In produzione<br />
In produzione<br />
Monte Alpi 6 Or 1999 In produzione<br />
MA6 – MA7 – MA8 Monte Alpi 7 Or 1999 In produzione<br />
Monte Alpi 8 Or 2001 In produzione<br />
ME1 Monte Enoc 1 Or A 2005 Non <strong>in</strong> produzione<br />
Monte Enoc 2 Or 1996 In produzione<br />
ME2 – ME NW1 – ME9 Monte Enoc 9 Or 1997 In produzione<br />
Monte Enoc NW1 Dir A 1996 In produzione<br />
teste pozzo.<br />
Con l’istituzione del Parco<br />
Nazionale Val d’Agri-<br />
Lagonegrese (2007), 7 di<br />
queste postazioni ricadono<br />
nel perimetro dell’area<br />
protetta.<br />
L’olio greggio estratto dai<br />
pozzi viene convogliato<br />
verso il Centro Olio Val d’Agri<br />
attraverso circa 100 km<br />
di condotte di diametro<br />
variabile <strong>in</strong> funzione delle<br />
portate estratte da ciascuna<br />
postazione. Tutte le condotte<br />
della rete di raccolta sono<br />
<strong>in</strong>terrate e suddivise <strong>in</strong><br />
sezioni che permettono di<br />
garantire un elevato grado di<br />
sicurezza della rete.<br />
I Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
dalla presenza dei pozzi<br />
e/o dal passaggio delle<br />
condotte di trasporto sono:<br />
Viggiano, Calvello, Marsico<br />
Nuovo, Grumento Nova,<br />
Marsicovetere, Montemurro,<br />
Paterno e Tramutola.<br />
39<br />
pozzi della<br />
concessione Val d’Agri<br />
26<br />
pozzi <strong>in</strong><br />
produzione<br />
Pozzi <strong>in</strong> Val d’agri
Il Centro Olio<br />
Val d’Agri (COVA)<br />
L’<strong>in</strong>tero complesso denom<strong>in</strong>ato<br />
“Centro Olio Val d’Agri”,<br />
entrato <strong>in</strong> esercizio nel 2001,<br />
rappresenta l’ampliamento del<br />
preesistente “Centro Olio Monte<br />
Alpi” <strong>in</strong> produzione dal 1996.<br />
È ubicato a Viggiano nella zona<br />
censita come “Zona produttiva<br />
per <strong>in</strong>sediamenti <strong>in</strong>dustriali”<br />
e occupa una superficie di<br />
circa 180.000 m 2 . La capacità<br />
nom<strong>in</strong>ale di trattamento è pari<br />
a 16.500 m 3 /g (metri cubi al<br />
giorno) di olio (corrispondenti<br />
a 104.000 barili/giorno) e di<br />
3.100.000 Sm 3 /g (standard<br />
metri cubi al giorno) di gas<br />
associato al greggio.<br />
Nel COVA avviene il trattamento<br />
dell’olio prodotto dai pozzi qui<br />
convogliato per mezzo della rete<br />
di raccolta. Il fluido estratto dal<br />
giacimento e <strong>in</strong> arrivo al COVA è<br />
una miscela “multifase”, ossia<br />
contenente diverse proporzioni<br />
delle tre fasi oleosa, acquosa<br />
e gassosa. Il trattamento che<br />
avviene all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />
consiste nella separazione<br />
dell’olio estratto dal gas e<br />
dall’acqua di strato cui è<br />
naturalmente associato, al<br />
f<strong>in</strong>e di poter esportare olio<br />
stabilizzato e gas. Dopo il<br />
trattamento all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />
si ottengono qu<strong>in</strong>di:<br />
• oliogreggiostoccato<strong>in</strong><br />
appositi serbatoi e qu<strong>in</strong>di<br />
trasferito, tramite oleodotto,<br />
alla Raff<strong>in</strong>eria eni di Taranto<br />
per le successive lavorazioni;<br />
• gasnaturale(metano),<br />
desolforato, disidratato<br />
e opportunamente<br />
condizionato, immesso<br />
tramite una stazione<br />
di pompaggio presente<br />
nel COVA nella rete di<br />
distribuzione nazionale Snam<br />
Rete Gas;<br />
• acquadistrato,trattata<br />
all’<strong>in</strong>terno del COVA al<br />
f<strong>in</strong>e di elim<strong>in</strong>are i residui<br />
di idrocarburi e di gas e<br />
successivamente, per mezzo<br />
di una condotta <strong>in</strong>terrata<br />
dedicata, <strong>in</strong>viata al pozzo<br />
re<strong>in</strong>iettore Costa Mol<strong>in</strong>a<br />
2. Qui viene re<strong>in</strong>iettata nel<br />
giacimento da cui era stata<br />
<strong>in</strong>izialmente estratta <strong>in</strong>sieme<br />
all’olio e al gas.<br />
Il COVA, sotto l’aspetto<br />
ambientale, rientra nella<br />
discipl<strong>in</strong>a della normativa<br />
Prevention and Control<br />
(IPPC) e, per poter operare, è<br />
soggetto a un provvedimento<br />
di Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale (AIA) da parte<br />
dell’Autorità Competente che <strong>in</strong><br />
Caratteristiche pr<strong>in</strong>cipali dell’oleodotto<br />
Unità di misura<br />
Lunghezza km 137<br />
Diametro nom<strong>in</strong>ale pollici 20<br />
Portata progetto m 3 /h 994<br />
bopd 150.000<br />
Volumetria complessiva m 3 25.000<br />
<strong>Basilicata</strong> è la Regione-Ufficio<br />
Compatibilità Ambientale.<br />
Tale provvedimento sottende<br />
un prelim<strong>in</strong>are processo di<br />
consultazione pubblica e una<br />
Conferenza di Servizi con le<br />
Amm<strong>in</strong>istrazioni competenti<br />
<strong>in</strong> materia ambientale e, una<br />
volta emesso, comporta<br />
l’applicazione di un rigido<br />
programma di monitoraggio<br />
ambientale.<br />
L’oleodotto<br />
L’oleodotto che collega il Centro<br />
Olio Val d’Agri e la Raff<strong>in</strong>eria di<br />
Taranto (divisione eni r&m), è di<br />
proprietà della società SOM SpA<br />
(Società Oleodotti Meridionali,<br />
eni 70%, Shell 30%). È gestito,<br />
sorvegliato e manutenuto<br />
dalla divisione eni ref<strong>in</strong><strong>in</strong>g &<br />
market<strong>in</strong>g.<br />
L’oleodotto è <strong>in</strong>terrato con<br />
profondità variabile, ma<br />
generalmente compresa tra 2<br />
e 2,50 m, con punte di 6-7 m<br />
(<strong>in</strong> prossimità della Raff<strong>in</strong>eria)<br />
e comunque mai <strong>in</strong>feriore a<br />
1,50 m. La condotta è stata<br />
autorizzata all’<strong>in</strong>stallazione con<br />
DM n. 16886 del 19/02/2001<br />
e successiva m<strong>in</strong>isteriale n.<br />
222914 del 17/10/2001 ed<br />
è stata sottoposta a verifica<br />
da parte di un’apposita<br />
Commissione Interm<strong>in</strong>isteriale.<br />
Il primo trasferimento di olio<br />
grezzo tramite oleodotto risale<br />
all’ottobre 2001.
14<br />
15<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Il Centro Olio di Pisticci<br />
Il Centro Olio di Pisticci è<br />
situato a 10 km dal Comune di<br />
Pisticci, Contrada Pozzitello<br />
(MT), nella concessione "Serra<br />
Pizzuta" ed è sviluppato<br />
su un’area di circa 35.000<br />
m 2 . La capacità nom<strong>in</strong>ale<br />
di trattamento dell’olio è<br />
pari a 300 m 3 /g. Il Centro<br />
Olio telecontrolla 24 ore su<br />
24 anche la Centrale Gas di<br />
Pisticci e la Centrale Gas di<br />
Ferrand<strong>in</strong>a. Il campo di Pisticci<br />
è entrato <strong>in</strong> produzione nel<br />
1961 ed è allacciato a otto<br />
pozzi. L’olio proveniente dai<br />
pozzi che confluisce tramite<br />
condotte sotterranee al<br />
Centro Olio, viene separato<br />
da gas e acqua di strato,<br />
stoccato <strong>in</strong> appositi serbatoi e<br />
avviato tramite autobotti alla<br />
Raff<strong>in</strong>eria di Taranto.<br />
Il gas associato all’olio viene<br />
parzialmente utilizzato:<br />
• come fuel gas per<br />
riscaldare l’olio nel<br />
processo di trattamento<br />
(mediante scaldatori);<br />
• per alimentare la fiaccola di<br />
emergenza;<br />
• per alimentare la caldaia<br />
della sala controllo.<br />
Il restante è <strong>in</strong>viato tramite<br />
un elettrocompressore<br />
alternativo alla Centrale<br />
Gas di Pisticci per essere<br />
ricompresso, disidratato e<br />
conferito a Snam Rete Gas.<br />
Le Centrali a Gas<br />
di Pisticci e di Ferrand<strong>in</strong>a<br />
La Centrale Gas di Pisticci<br />
è ubicata a circa 8 km dal<br />
Comune di Pisticci (MT)<br />
nella concessione "Serra<br />
Pizzuta" ed è sviluppata su<br />
un’area di circa 15 mila m 2 .<br />
È entrata <strong>in</strong> produzione nel<br />
giugno 1964 ed è allacciata<br />
a 20 pozzi, di cui uno solo<br />
attualmente erogante. La<br />
produzione di gas segue<br />
un trend decrescente.<br />
Il gas estratto viene<br />
trattato e compresso per<br />
essere immesso nei due<br />
metanodotti Snam Rete Gas<br />
alla pressione adeguata. La<br />
centrale a gas di Ferrand<strong>in</strong>a<br />
situata nel fondovalle della<br />
Val Basento, nel Comune<br />
di Salandra, si estende su<br />
un’area di circa 100 mila<br />
m 2 , (a cui si aggiungono<br />
altri 8 mila m 2 relativi alla<br />
stazione di compressione,<br />
gestita f<strong>in</strong>o al 1991 da Snam<br />
Rete Gas) attualmente di<br />
pert<strong>in</strong>enza m<strong>in</strong>eraria di eni.<br />
L’area comprende una zona<br />
di circa 95 mila m 2 <strong>in</strong> cui è<br />
<strong>in</strong> corso la bonifica dell’ex<br />
impianto di desolforazione<br />
acido solforico e nella quale<br />
è <strong>in</strong>stallato un impianto<br />
di trattamento dell’acqua<br />
di falda connesso alle<br />
attività di bonifica <strong>in</strong> corso.<br />
La Centrale, entrata <strong>in</strong><br />
produzione nel 1964, è oggi<br />
prevalentemente <strong>in</strong> fase di<br />
dismissione, a eccezione di<br />
una piccola area, provvista<br />
di separatori ancora <strong>in</strong><br />
esercizio, tuttora attiva. Il<br />
gas prodotto viene trattato<br />
e <strong>in</strong>viato alla centrale<br />
di Pisticci dove viene<br />
disidratato, condizionato<br />
e tramite compressione<br />
<strong>in</strong>viato a Snam Rete Gas.
I programmi di sviluppo <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Progetto di<br />
ammodernamento e<br />
miglioramento delle<br />
performance produttive<br />
(Fase 1)<br />
Le mutate condizioni di<br />
giacimento, tra cui l’aumento<br />
del gas associato all’olio,<br />
l’<strong>in</strong>cremento sia della<br />
componente acida nel gas<br />
sia dell’acqua di strato,<br />
hanno sp<strong>in</strong>to eni a ricercare<br />
nuove soluzioni operative<br />
per rispondere alle nuove<br />
necessità di produzione<br />
e raggiungere la capacità<br />
produttiva di olio autorizzata<br />
nel Protocollo d’Intenti del<br />
1998 (corrispondente a 104<br />
mila barili di olio al giorno).<br />
In un’ottica di sostenibilità<br />
dell’<strong>in</strong>tervento, eni ha<br />
pianificato contemporanee<br />
azioni di ammodernamento<br />
degli impianti con l’impiego<br />
delle Migliori Tecnologie<br />
Disponibili (MTD) che<br />
consentono da un lato di ridurre<br />
ulteriormente gli impatti delle<br />
attività operative, dall’altro<br />
di migliorare la funzionalità<br />
impiantistica e la flessibilità<br />
operativa.<br />
Il programma denom<strong>in</strong>ato<br />
“Potenziamento Sviluppo<br />
Val d’Agri”, comprende la<br />
realizzazione, nel breve e<br />
medio term<strong>in</strong>e, delle seguenti<br />
attività già previste dal piano<br />
di sviluppo della concessione<br />
e dal Protocollo d’Intenti del<br />
1998 con la Regione:<br />
• nove pozzi produttori da<br />
perforare;<br />
• il completamento della rete<br />
di condotte di collegamento;<br />
• la realizzazione della 5 a l<strong>in</strong>ea<br />
di trattamento gas nel COVA<br />
che comporterà l’<strong>in</strong>cremento<br />
della capacità di trattamento<br />
del gas dagli attuali 3,6<br />
MSm 3 /g a 4,6 MSm 3 /g.<br />
Tali <strong>in</strong>terventi non comportano<br />
nessuna espansione<br />
dell’area dello stabilimento<br />
già esistente e già adibita<br />
ad attività <strong>in</strong>dustriali. La<br />
realizzazione della 5 a l<strong>in</strong>ea<br />
consentirà il raggiungimento<br />
della capacità massima<br />
autorizzata di produzione di<br />
greggio, pari a 104 mila barili<br />
di olio al giorno e l’<strong>in</strong>cremento<br />
della produzione di gas dagli<br />
attuali 3,6 milioni di Sm 3 /g a<br />
4,6 milioni di Sm 3 /g. Inoltre,<br />
sarà possibile <strong>in</strong>trodurre una<br />
nuova tecnologia denom<strong>in</strong>ata<br />
Cansolv che consentirà una<br />
riduzione dei livelli emissivi<br />
rispetto ai valori autorizzati del<br />
COVA. Si tratta di una tecnologia<br />
già collaudata <strong>in</strong> diverse<br />
applicazioni nel mondo, e per la<br />
prima volta <strong>in</strong>trodotta <strong>in</strong> Italia,<br />
che consentirà una riduzione<br />
del 10% dei livelli emissivi<br />
di SO 2 . Per la realizzazione<br />
della 5 a l<strong>in</strong>ea di trattamento<br />
gas l’<strong>in</strong>vestimento previsto<br />
ammonta a circa 250 milioni<br />
di euro. La durata dei lavori<br />
di realizzazione sarà di 20<br />
mesi circa e si prevedono<br />
buone ricadute occupazionali<br />
soprattutto per quanto<br />
riguarda l’<strong>in</strong>dotto diretto locale.<br />
Una parte di queste azioni<br />
di miglioramento è stata<br />
effettuata <strong>in</strong> occasione<br />
della fermata generale del<br />
COVA, <strong>in</strong>iziata il 18 maggio<br />
2011 e durata 23 giorni, <strong>in</strong><br />
cui sono state realizzate le<br />
attività di manutenzione<br />
ord<strong>in</strong>aria e straord<strong>in</strong>aria<br />
necessarie ad apportare<br />
le relative modifiche allo<br />
sviluppo dello stesso.<br />
La fermata ha co<strong>in</strong>volto<br />
circa 1.200 persone per<br />
un periodo effettivo di<br />
23 giorni, raggiungendo<br />
l’obiettivo prefissato di<br />
zero <strong>in</strong>cidenti e <strong>in</strong>fortuni<br />
durante lo svolgimento delle<br />
attività stesse.<br />
Progetto di Sviluppo<br />
Sostenibile Val d’Agri<br />
(SSV) (Fase 2)<br />
eni ha avviato con la Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> la negoziazione per<br />
la condivisione di un nuovo<br />
Accordo, che consenta:<br />
• la mitigazione ulteriore<br />
degli impatti ambientali<br />
attraverso l’abbattimento<br />
delle emissioni <strong>in</strong><br />
atmosfera (come prescritto<br />
dall’Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale);<br />
• lo sviluppo del territorio<br />
attraverso <strong>in</strong>iziative<br />
concrete focalizzate alla<br />
crescita dell’occupazione e<br />
dell’imprenditoria locale;<br />
• il mantenimento produttivo<br />
e lo sviluppo ulteriore del<br />
giacimento evitando così<br />
il decl<strong>in</strong>o del 10% all’anno<br />
dei livelli produttivi, <strong>in</strong><br />
mancanza di attività e<br />
<strong>in</strong>vestimenti.<br />
Il programma per raggiungere<br />
questo obiettivo prevede:<br />
• la realizzazione di nuovi<br />
pozzi produttori, anche<br />
attraverso l’utilizzo di<br />
postazioni esistenti;<br />
• la realizzazione della rete<br />
di raccolta relativa ai nuovi<br />
pozzi, con un aumento di<br />
circa 15 km rispetto ai circa<br />
100 km esistenti;<br />
• il potenziamento della<br />
capacità di trattamento<br />
del COVA f<strong>in</strong>o a 129 mila<br />
barili/giorno di greggio e<br />
una drastica riduzione della<br />
emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
tramite la re-<strong>in</strong>ieziezione del<br />
gas di coda.<br />
Per la realizzazione di questa<br />
ulteriore fase di sviluppo, si<br />
stima un’importante ricaduta<br />
occupazionale sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di dipendenti del DIME, sia<br />
di <strong>in</strong>dotto diretto, associata<br />
agli <strong>in</strong>vestimenti previsti che<br />
ammontano a circa 2.500<br />
milioni di euro <strong>in</strong> 8/10 anni.<br />
Una parte di queste azioni<br />
di miglioramento è stata<br />
effettuata <strong>in</strong> occasione della<br />
fermata generale del COVA,<br />
<strong>in</strong>iziata il 18 maggio 2011 e<br />
durata 23 giorni, <strong>in</strong> cui sono<br />
state realizzate le attività di<br />
manutenzione ord<strong>in</strong>aria e<br />
straord<strong>in</strong>aria necessarie ad<br />
apportare le relative modifiche<br />
allo sviluppo dello stesso.<br />
La fermata ha co<strong>in</strong>volto<br />
circa 1.200 persone per un<br />
periodo effettivo di 23 giorni,<br />
raggiungendo l’obiettivo<br />
prefissato di zero <strong>in</strong>cidenti e<br />
<strong>in</strong>fortuni durante lo svolgimento<br />
delle attività stesse.
domande frequenti<br />
< Come opera il Centro<br />
Olio Val d’Agri? ><br />
Nel ciclo di trasformazione<br />
degli idrocarburi<br />
dal giacimento f<strong>in</strong>o<br />
all’utilizzatore f<strong>in</strong>ale, il<br />
Centro Olio Val d’Agri si<br />
<strong>in</strong>serisce all’<strong>in</strong>izio del<br />
processo, immediatamente<br />
a valle dei pozzi (upstream).<br />
Nell’ambito della<br />
lavorazione <strong>in</strong>dustriale degli<br />
idrocarburi, questa fase<br />
è la più semplice e meno<br />
impattante sull’ambiente.<br />
All’<strong>in</strong>terno dello stabilimento<br />
il fluido di giacimento<br />
proveniente dai pozzi viene<br />
fatto passare attraverso<br />
sistemi e apparecchiature<br />
(l<strong>in</strong>ee di trattamento)<br />
che hanno la pr<strong>in</strong>cipale<br />
funzione di accelerare il<br />
naturale processo fisico di<br />
separazione nelle sue fasi<br />
(acqua di strato, olio e gas).<br />
L’olio, stabilizzato per essere<br />
trasportato, viene <strong>in</strong>viato<br />
alla Raff<strong>in</strong>eria di Taranto<br />
(downstream) per mezzo<br />
di un oleodotto dedicato.<br />
L’acqua di strato, alla quale<br />
viene rimossa la quasi<br />
totalità della componente<br />
oleosa, viene re<strong>in</strong>iettata,<br />
attraverso pozzi dedicati,<br />
nella stessa parte del<br />
giacimento nella quale essa<br />
è naturalmente presente.<br />
Il gas, da cui viene rimossa<br />
la componente acida,<br />
viene immesso nella rete<br />
di distribuzione nazionale<br />
per l’utilizzo f<strong>in</strong>ale da parte<br />
degli utenti. La componente<br />
acida viene def<strong>in</strong>itivamente<br />
trattata, trasformandola per<br />
il 99,9 % <strong>in</strong> zolfo puro.<br />
< In cosa consistono le<br />
anomalie di funzionamento<br />
del Centro Olio di cui spesso<br />
si sente parlare e che cosa<br />
comportano? ><br />
Si tratta, <strong>in</strong> realtà, di fasi<br />
di funzionamento diverse<br />
dalle condizioni operative<br />
standard. A seconda delle<br />
condizioni vengono messi <strong>in</strong><br />
atto, se necessari, diversi<br />
sistemi di sicurezza, tra cui<br />
l’attivazione della fiaccola <strong>in</strong><br />
casi specifici. L’attivazione<br />
del sistema di fiaccola è<br />
la conferma che il sistema<br />
di sicurezza funziona<br />
correttamente.<br />
Il sistema rappresenta uno<br />
dei più importanti dispositivi<br />
di sicurezza per la<br />
popolazione e per i<br />
lavoratori del Centro Olio.
Le relazioni con<br />
gli stakeholder<br />
e gli accordi<br />
per lo sviluppo
18<br />
19<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La gestione delle relazioni<br />
e il co<strong>in</strong>volgimento degli stakeholder<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è impegnata a favorire<br />
il dialogo con gli stakeholder<br />
e a contribuire allo sviluppo dei territori<br />
e delle comunità ospitanti.<br />
eni è consapevole<br />
dell’importanza che può<br />
rivestire un’impresa<br />
mult<strong>in</strong>azionale dell’energia<br />
localizzata sul territorio <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di valorizzazione<br />
delle risorse locali e di<br />
creazione di opportunità.<br />
Le relazioni con gli<br />
stakeholder <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
sono considerate occasioni<br />
di crescita e di confronto<br />
reciproco con l’obiettivo<br />
di costruire <strong>in</strong>sieme un<br />
percorso di sviluppo<br />
sostenibile. Le strategie per<br />
la gestione delle relazioni si<br />
basano sull’<strong>in</strong>dividuazione<br />
preventiva delle potenziali<br />
criticità, il co<strong>in</strong>volgimento<br />
degli attori chiave nelle fasi<br />
di attività, la promozione e<br />
la condivisione dei pr<strong>in</strong>cipi,<br />
al f<strong>in</strong>e di una maggiore<br />
<strong>in</strong>corporazione<br />
degli impegni condivisi.<br />
Gli stakeholder di eni per la<br />
<strong>Basilicata</strong> sono:<br />
• il M<strong>in</strong>istero dello Sviluppo<br />
Economico, l’UNMIG e le<br />
sue sezioni territoriali,<br />
il M<strong>in</strong>istero dell’Ambiente,<br />
il Parlamento;<br />
• la Regione, la Prov<strong>in</strong>cia,<br />
i Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
dalle attività estrattive<br />
e i Comuni limitrofi;<br />
il Parco Nazionale<br />
Appenn<strong>in</strong>o Lucano-Val<br />
d’Agri-Lagonegrese, la<br />
Prefettura, i Comandi<br />
Prov<strong>in</strong>ciali e il Comando<br />
Regionale dei Vigili del<br />
Fuoco, i Comandi Forestali,<br />
la Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />
ai Beni Archeologici<br />
e la Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />
ai Beni Ambientali e<br />
Architettonici, Comandi e<br />
Stazioni dei Carab<strong>in</strong>ieri;<br />
• le agenzie regionali, quali<br />
ARPAB, APT, ASP;<br />
• le Comunità locali: le<br />
espressioni del territorio,<br />
i cittad<strong>in</strong>i e le<br />
associazioni;<br />
• le associazioni di<br />
categoria regionali<br />
e le cooperative:<br />
Conf<strong>in</strong>dustria,<br />
Assom<strong>in</strong>eraria,<br />
Confartigianato, Alleanza<br />
delle Cooperative Italiane,<br />
Confapi;<br />
• le organizzazioni s<strong>in</strong>dacali<br />
rappresentate dalle loro<br />
Segreterie regionali;<br />
• l’Università degli Studi<br />
della <strong>Basilicata</strong>, gli istituti<br />
di ricerca nazionali (CNR,<br />
Nomisma Energia) e locali<br />
(FEEM, CNR locale),<br />
le scuole;<br />
• le Istituzioni religiose;<br />
• il mondo<br />
dell’associazionismo;<br />
• i partner operativi: Shell,<br />
SOM;<br />
• le persone di eni<br />
(Cap. 3);<br />
• i fornitori e i contrattisti<br />
(Cap. 3);<br />
• i media.<br />
Le modalità d’<strong>in</strong>terazione<br />
variano a seconda dello<br />
stakeholder e del tema<br />
affrontato: si passa dal<br />
dialogo su questioni di<br />
<strong>in</strong>teresse locale, a un<br />
confronto più formalizzato<br />
sui procedimenti<br />
autorizzativi, f<strong>in</strong>o ad accordi<br />
pluriennali per lo sviluppo<br />
locale.<br />
Le relazioni<br />
istituzionali<br />
Nel rapporto con il Governo<br />
e Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
eni partecipa a gruppi di<br />
lavoro <strong>in</strong>teristituzionali,<br />
a conferenze dei servizi;<br />
<strong>in</strong>terviene <strong>in</strong> Giunte, ove<br />
richiesto, Consigli Comunali<br />
e Assemblee pubbliche.<br />
I temi riguardano i progetti<br />
di sviluppo <strong>in</strong>dustriale,<br />
l’ambiente, il territorio e lo<br />
sviluppo locale.<br />
eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />
costantemente con le<br />
amm<strong>in</strong>istrazioni locali<br />
sullo svolgimento e sul<br />
miglioramento delle<br />
attività sul territorio, e per<br />
<strong>in</strong>dividuare opportunità<br />
di cooperazione, con<br />
i Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
dalle attività estrattive:<br />
Viggiano, Marsico Nuovo,<br />
Marsicovetere, Montemurro,<br />
Grumento Nova e Calvello.<br />
eni, <strong>in</strong>oltre, dialoga con<br />
le altre amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
comunali presenti sul<br />
territorio sui temi di<br />
<strong>in</strong>teresse della collettività<br />
e per favorire uno sviluppo<br />
locale sostenibile. È più<br />
frequente la relazione con<br />
il Comune di Viggiano e le<br />
comunità limitrofe al Centro<br />
Olio e con i Comuni <strong>in</strong> cui<br />
sono ubicati pozzi e cantieri<br />
temporanei di perforazione.<br />
In particolare, con<br />
l’amm<strong>in</strong>istrazione<br />
viggianese, oltre a un<br />
dialogo costante sulle<br />
tematiche relative alle<br />
attività produttive, è<br />
stato avviato nel corso<br />
del <strong>2012</strong> un confronto per<br />
l’<strong>in</strong>dividuazione di nuove<br />
opportunità per ridurre il<br />
tasso di disoccupazione<br />
locale e migliorare l’accesso<br />
alle risorse di gas naturale<br />
da parte dei cittad<strong>in</strong>i del<br />
Comune stesso. Nell’ambito<br />
dei lavori della Commissione<br />
Comunale del Comune di<br />
Viggiano, eni partecipa al<br />
Progetto Valutazione di<br />
Impatto Sanitaria creato<br />
dal Comune allo scopo di<br />
collaborare e condividere<br />
con gli stakeholder le<br />
strategie di monitoraggio<br />
dei dati ambientali e<br />
biologici nei Comuni<br />
<strong>in</strong>teressati dall’estrazione<br />
petrolifera.
Categoria Stakeholder Modalità di relazione Risultati<br />
Istituzioni<br />
nazionali<br />
Istituzioni<br />
regionali<br />
e locali<br />
M<strong>in</strong>istero<br />
dello Sviluppo<br />
Economico<br />
M<strong>in</strong>istero per<br />
la Coesione<br />
Territoriale<br />
Sezioni<br />
territoriali<br />
UNMIG<br />
M<strong>in</strong>istero<br />
Ambiente e Tutela<br />
Territorio e Mare<br />
Regione<br />
<strong>Basilicata</strong><br />
Prov<strong>in</strong>cia di<br />
Potenza<br />
Comuni<br />
“del petrolio”<br />
Comuni limitrofi<br />
Interazioni sulla base dei procedimenti autorizzativi <strong>in</strong> corso<br />
relativi ai programmi lavori dei titoli m<strong>in</strong>erari <strong>in</strong> Val d’Agri.<br />
Dialogo sui temi dello sviluppo locale.<br />
Cooperazione per migliorare la capacità regionale di programmazione e<br />
utilizzo delle risorse.<br />
Dialogo e confronto costanti, <strong>in</strong>contri tecnici sui progetti presentati relativi a<br />
qualunque tipologia di attività petrolifera <strong>in</strong> Val d’Agri su attività di controllo<br />
sulla sicurezza degli impianti.<br />
Visite settimanali per verifiche ispettive e di progetto legate<br />
ai procedimenti amm<strong>in</strong>istrativi <strong>in</strong> atto e al controllo dello stato degli impianti.<br />
Collaborazione nell’ambito dei processi di semplificazione<br />
amm<strong>in</strong>istrativa.<br />
Collaborazione con la task force di economisti <strong>in</strong>dustriali<br />
e dello sviluppo per l’utilizzo di fondi comunitari e relativo<br />
cof<strong>in</strong>anziamento nazionale.<br />
80 visite nel 2011.<br />
55 visite nel <strong>2012</strong> (all’ottobre <strong>2012</strong>).<br />
Procedimenti autorizzativi di carattere ambientale. Incontri tecnici. Confronti sui procedimenti autorizzati <strong>in</strong> corso<br />
Accordi: Protocollo d’Intesa del 1998; Protocollo d’Intesa per la promozione di<br />
<strong>in</strong>iziative nel settore geo-m<strong>in</strong>erario f<strong>in</strong>alizzate allo sviluppo regionale, tutela<br />
della salute e sicurezza e occupazione locale (di seguito “<strong>Local</strong> Content”).<br />
Gruppi di lavoro <strong>in</strong>teristituzionali. Conferenze dei servizi, <strong>in</strong>contri tecnici.<br />
Audizioni.<br />
Convenzione per la viabilità Interfaccia sulle tematiche ambientali, su<br />
<strong>in</strong>frastrutture e sui temi del lavoro e dell’occupazione.<br />
Formazione sulla filiera oil&gas.<br />
Convenzioni sulla viabilità.<br />
Interazione cont<strong>in</strong>uativa su attività e progetti di bus<strong>in</strong>ess.<br />
Incontri tecnici.<br />
Collaborazione e sostegno di progetti per lo sviluppo del territorio.<br />
Partecipazione alle questioni relative ai temi dello sviluppo locale.<br />
Informazione periodica sui temi del bus<strong>in</strong>ess.<br />
Co<strong>in</strong>volgimento sui progetti di sviluppo.<br />
Collaborazione per migliorare la capacità di programmazione e<br />
utilizzo delle risorse.<br />
Incontri cont<strong>in</strong>uativi con i dipartimenti sullo svolgimento<br />
delle attività <strong>in</strong> essere (sicurezza ambientale, salute e lavoro,<br />
autorizzazioni, sviluppo <strong>in</strong>dustriale, ecc.)<br />
<strong>in</strong>contri per la nuova fase di negoziati.<br />
Firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />
Convenzione sulla viabilità delle strade.<br />
Incontri con il presidente della Prov<strong>in</strong>cia sul tema della<br />
formazione alle imprese locali.<br />
(si veda paragrafo dedicato)<br />
Incontri con il comitato di S<strong>in</strong>daci della Val d’Agri<br />
(Area Programma).<br />
Parco Nazionale<br />
Appenn<strong>in</strong>o<br />
Lucano-Val d’Agri-<br />
Lagonegrese<br />
Dialogo sui temi dello sviluppo.<br />
Informazione sulle attività del bus<strong>in</strong>ess sul territorio.<br />
Sostegno a progetti comuni <strong>in</strong> collaborazione con FEEM.<br />
Visite <strong>in</strong>formative con i tecnici ai pozzi ubicati sul territorio<br />
di competenza.<br />
Sopr<strong>in</strong>tendenza ai<br />
Beni Archeologici<br />
Accordo per il progetto di recupero della Villa Romana di Barricelle. Azioni per il recupero e la tutela dei beni archeologici.<br />
Cittad<strong>in</strong>i,<br />
gruppi portatori<br />
di <strong>in</strong>teresse<br />
Comandi VVFF<br />
Consultazione sui nuovi progetti<br />
sui temi di <strong>in</strong>teresse e sulle <strong>in</strong>iziative di sviluppo.<br />
Incontro <strong>in</strong> ambito di assemblea pubblica.<br />
Promozione e partecipazione attiva<br />
a pubbliche e momenti di confronto collettivi.<br />
Prefetture<br />
Incontri tecnici nell’ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano<br />
di Emergenza Esterno COVA; <strong>in</strong>contri periodici sul lavoro<br />
e sull’occupazione locale e su piani straord<strong>in</strong>ari <strong>in</strong> capo al Prefetto.<br />
Collaborazione per il miglioramento cont<strong>in</strong>uo<br />
del P.E.E. del COVA e delle metodologie<br />
di comunicazione verso la popolazione.<br />
Consultazione con parere per i progetti significativi sugli impianti; verifiche<br />
Comunità<br />
locali<br />
ispettive e di progetto legate ai procedimenti amm<strong>in</strong>istrativi <strong>in</strong> atto e al<br />
controllo dello stato degli impianti; <strong>in</strong>contri tecnici nell’ambito del Gruppo di<br />
Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno COVA.<br />
Mappatura delle istanze e presa <strong>in</strong> carico.<br />
Incontri tecnici periodici; collaborazione per il miglioramento<br />
cont<strong>in</strong>uo del P.E.E. del COVA e delle metodologie di<br />
comunicazione verso la popolazione.<br />
Sottoscrizione del protocollo per la cessione della proprietà<br />
Agenzie<br />
regionali<br />
ARPAB<br />
Incontri periodici sui programmi di monitoraggio realizzati e da realizzare.<br />
Condivisione delle tecnologie e del know-how. Sopralluoghi periodici sui siti.<br />
Monitoraggi periodici <strong>in</strong> campo. Verifiche e monitoraggi <strong>in</strong> contraddittorio.<br />
Verifiche e controlli spot. Incontri tecnici nell’ambito del Gruppo di Lavoro<br />
per il Piano di Emergenza Esterno COVA.<br />
Interfaccia su pareri sanitari relativi ai procedimenti autorizzativi.<br />
del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria e del rumore<br />
dell’<strong>in</strong>torno del COVA e sua acquisizione.<br />
Condivisione del sistema e suo perfezionamento; attività di<br />
collaudo del sistema, formazione dei tecnici.<br />
Collaborazione per il miglioramento cont<strong>in</strong>uo del P.E.E. del COVA<br />
e delle metodologie di comunicazione verso la popolazione.<br />
ASP<br />
Verifiche all’<strong>in</strong>terno dell’attività operativa.<br />
Contratto per le analisi cl<strong>in</strong>iche relative alla sorveglianza sanitariadei<br />
lavoratori.<br />
Def<strong>in</strong>izione dei procedimenti autorizzati <strong>in</strong> corso.<br />
Associazioni<br />
Associazioni<br />
di categoria e<br />
imprenditoriali,<br />
cooperative<br />
Conf<strong>in</strong>dustria<br />
<strong>Basilicata</strong><br />
Partecipazione attiva di eni a “Comitati Tecnici” e “Gruppi di Lavoro”.<br />
Incontri propedeutici alla def<strong>in</strong>izione del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />
Incontri di condivisione dei temi di comune <strong>in</strong>teresse .<br />
Iniziative per promuovere la condivisione di buone pratiche per la<br />
massimizzazione del local content <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
Collaborazione sui temi della formazione alle imprese.<br />
Ottobre 2011: presentazione a Conf<strong>in</strong>dustria dei dati<br />
occupazionali.<br />
Incontri e <strong>in</strong>terviste per la promozione del GAST.<br />
Ottobre <strong>2012</strong>: firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />
Visita di Conf<strong>in</strong>dustria Giovani e di Conforma al COVA.<br />
Interlocuzione attraverso attività di <strong>in</strong>formazione,<br />
Parti sociali CGIL, CISL e UIL consultazione e negoziazione. Incontri propedeutici alla def<strong>in</strong>izione del<br />
Protocollo sullo sviluppo del local content.<br />
Ottobre <strong>2012</strong>: firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />
Università,<br />
ricerca e<br />
scuola<br />
Unibas<br />
Dialogo <strong>in</strong> corso sulla def<strong>in</strong>izione di opportunità di collaborazione sui temi<br />
della ricerca e dell’alta formazione.<br />
Incontro con il Rettore e rappresentanti di eni e di ECU sulle<br />
opportunità di collaborazione.<br />
Scuole Iniziative per la scuola; progetto Schoolnet.<br />
Edizione 2011-<strong>2012</strong> del progetto Schoolnet; co<strong>in</strong>volgimento di<br />
circa 300 ragazzi lucani.<br />
Istituzioni<br />
religiose<br />
Dialogo sui piani <strong>in</strong>dustriali, sui temi della sicurezza e del lavoro. Incontri di <strong>in</strong>formazione.<br />
Associazioni<br />
e ONG<br />
Confronto sui temi di <strong>in</strong>teresse comune. Incontri di approfondimento sui temi del bus<strong>in</strong>ess e ambientali.<br />
Partner<br />
<strong>in</strong>dustriali<br />
Shell<br />
Riunioni periodiche; Progetti HSE, asset <strong>in</strong>tegrity; condivisione<br />
delle strategie e delle policy <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
Partecipazione ai tavoli istituzionali.<br />
Processo di standardizzazione di un audit HSE <strong>in</strong>tegrato;<br />
<strong>in</strong>contri con cadenza annuale realizzati con <strong>in</strong>terviste e con<br />
audit; <strong>in</strong>contri su nuovo protocollo.<br />
Media locali Giornalisti locali Dialogo e approfondimento sui temi del bus<strong>in</strong>ess di <strong>in</strong>teresse del territorio. Corsi di formazione per giornalisti sui temi del petrolio.
20<br />
21<br />
Il dialogo con le amm<strong>in</strong>istrazioni comunali locali: i temi e i risultati<br />
Comuni Tema Eventi Risultati<br />
Viggiano<br />
Acquisizione delle aree COVA:<br />
presentazione progetto<br />
sostenibilità per la comunità<br />
Lavoro e occupazione<br />
Cessione di una quota di gas<br />
naturale al Comune di Viggiano<br />
Partecipazione e presentazione illustrata del<br />
progetto al Consiglio Comunale<br />
Incontri con l’amm<strong>in</strong>istrazione comunale sul<br />
tema “Disoccupati Disperati” over 45<br />
Presa <strong>in</strong> carico delle istanze e delle<br />
osservazioni espresse dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Disponibilità da parte di eni a sensibilizzare le<br />
imprese che operano <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Incontri sul tema Def<strong>in</strong>izione accordo <strong>in</strong> corso<br />
Progetto VIS su tema salute Partecipazione di tecnici alla Commissione<br />
Centro Olio: <strong>in</strong>terferenza sul<br />
territorio; monitoraggio e controllo<br />
nuovi progetti di ampliamento<br />
progetto qu<strong>in</strong>ta l<strong>in</strong>ea<br />
Incontri sul tema<br />
Marsicovetere Realizzazione pozzo Alli 2 Incontro di presentazione del progetto Alli 2<br />
Grumento Nova<br />
Area di<br />
Programma Val<br />
d’Agri<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Le relazioni<br />
con le Comunità locali<br />
e con la società civile<br />
Progetto di re<strong>in</strong>iezione del pozzo<br />
Monte Alpi 9<br />
Temi legati all’estrazione<br />
petrolifera <strong>in</strong> Val d’Agri:<br />
occupazione, formazione,<br />
ambiente e sicurezza<br />
eni si impegna a co<strong>in</strong>volgere<br />
le Comunità locali, <strong>in</strong><br />
particolare:<br />
• dialogando con i suoi<br />
rappresentanti, portatori<br />
delle istanze della<br />
collettività;<br />
• favorendo un’<strong>in</strong>formazione<br />
diretta, verso gli<br />
amm<strong>in</strong>istratori locali<br />
e verso le comunità,<br />
attraverso comunicati<br />
ai media locali e con<br />
l’organizzazione di<br />
assemblee pubbliche;<br />
• <strong>in</strong>dividuando e<br />
promuovendo progetti<br />
per lo sviluppo locale.<br />
eni <strong>in</strong>trattiene costantemente<br />
Incontri con l’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
relazioni con rappresentanti<br />
della comunità locale al f<strong>in</strong>e<br />
di rispondere alle istanze del<br />
territorio. Le relazioni sono<br />
condotte e gestite secondo<br />
programmi condivisi tra le<br />
specifiche strutture centrali<br />
di sede e l’unità locale di<br />
Viggiano, attraverso la quale<br />
il Distretto Meridionale ha<br />
canali di comunicazione<br />
aperti e cont<strong>in</strong>uativi con gli<br />
stakeholder. La relazione con<br />
le comunità è programmata<br />
e formalizzata se condotta<br />
attraverso il co<strong>in</strong>volgimento<br />
delle Istituzioni locali.<br />
L’<strong>in</strong>formazione e la<br />
comunicazione al territorio<br />
Al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>formare i<br />
cittad<strong>in</strong>i e le comunità sui<br />
Incontri con i S<strong>in</strong>daci dell’Area Programma<br />
temi di <strong>in</strong>teresse, eni, <strong>in</strong><br />
coord<strong>in</strong>amento con i Comuni<br />
<strong>in</strong>teressati dalle attività<br />
estrattive, promuove, laddove<br />
necessario, la realizzazione di<br />
<strong>in</strong>contri pubblici per <strong>in</strong>formare<br />
i cittad<strong>in</strong>i e le comunità<br />
sui temi di <strong>in</strong>teresse e per<br />
effettuare consultazioni<br />
sui progetti da realizzare,<br />
che contribuiscono al<br />
completamento dell’analisi di<br />
clima utile per la valutazione<br />
di percorsi di miglioramento<br />
delle relazioni. eni ha avviato<br />
una serie di <strong>in</strong>contri pubblici<br />
sui temi di <strong>in</strong>teresse per la<br />
comunità quali il monitoraggio<br />
ambientale e i progetti di<br />
bus<strong>in</strong>ess eni, e, <strong>in</strong> un’ottica<br />
di cont<strong>in</strong>uo miglioramento,<br />
si impegna a proseguire il<br />
confronto e mettere <strong>in</strong> campo<br />
Identificazione dei gap di monitoraggio<br />
e condivisione della rete realizzata e oggi<br />
gestita da ARPAB<br />
Acquisizione da parte del Comune di<br />
<strong>in</strong>formazioni e chiarimenti sui progetti<br />
<strong>in</strong>dustriali, anche al f<strong>in</strong>e del rilascio<br />
delle autorizzazioni di competenza<br />
Collaborazione per l’<strong>in</strong>dividuazione di soluzioni<br />
per garantire una massimizzazione della<br />
sostenibilità delle operazioni<br />
Condivisione delle tematiche relative al tema<br />
della re<strong>in</strong>iezione; def<strong>in</strong>izione di un percorso<br />
di condivisione più allargato presso gli altri<br />
stakeholder del territorio<br />
Individuazione di opportunità di <strong>in</strong>formazione<br />
trasparente alle comunità locali<br />
gli strumenti necessari<br />
a favorire il dialogo e una<br />
maggiore trasparenza con i<br />
cittad<strong>in</strong>i.<br />
eni partecipa<br />
a <strong>in</strong>contri pubblici<br />
sui temi di <strong>in</strong>teresse<br />
e si impegna<br />
a consolidare i processi<br />
di trasparenza<br />
e comunicazione<br />
verso il territorio.
Incontri pubblici<br />
Data e luogo Soggetti co<strong>in</strong>volti Modalità Tema Risultati<br />
10 giugno<br />
2011, Viggiano<br />
16 febbraio<br />
<strong>2012</strong>,<br />
Marsicovetere<br />
20 febbraio<br />
<strong>2012</strong>, Viggiano<br />
Comune di Viggiano, ARPAB,<br />
eni, popolazione della Val<br />
d’Agri<br />
Comune di Marsicovetere,<br />
eni, popolazione della Val<br />
d’Agri<br />
Comune di Viggiano,<br />
Regione <strong>Basilicata</strong>, ARPAB,<br />
Com<strong>in</strong>i della Val d’Agri, eni<br />
Il primo <strong>in</strong>contro Pubblico<br />
è stato promosso <strong>in</strong><br />
collaborazione con quattro<br />
S<strong>in</strong>daci della Val d’Agri:<br />
Viggiano, Grumento<br />
Nova, Marsico Nuovo,<br />
Montemurro. Inoltre, sono<br />
previsti altri due <strong>in</strong>contri<br />
pubblici con la comunità di<br />
Viggiano:<br />
• un <strong>in</strong>contro sul Piano di<br />
Emergenza Esterno;<br />
• un <strong>in</strong>contro per la<br />
presentazione delle<br />
future attività.<br />
È previsto <strong>in</strong>oltre il<br />
rafforzamento della<br />
relazione con i Comuni<br />
dell’Area Programma<br />
Val d’Agri, promuovendo<br />
l’organizzazione di nuovi<br />
<strong>in</strong>contri, <strong>in</strong> un’ottica di<br />
confronto allargato con<br />
un’area più vasta rispetto<br />
a quella dei s<strong>in</strong>goli Comuni.<br />
Per quanto riguarda i<br />
gruppi di <strong>in</strong>teresse locali,<br />
eni è aperta a dialogare<br />
e a recepire le istanze, <strong>in</strong><br />
un’ottica di <strong>in</strong>formazione e<br />
co<strong>in</strong>volgimento allargato di<br />
tutti i portatori di <strong>in</strong>teressi<br />
delle comunità.<br />
Assemblea<br />
pubblica<br />
Assemblea<br />
pubblica<br />
Consiglio<br />
Comunale<br />
aperto<br />
Il progetto di<br />
acquisizione aree COVA<br />
Petrolio, Programmi<br />
e Monitoraggio Ambientale<br />
eni ha <strong>in</strong>dividuato, quale<br />
progetto di sostenibilità per<br />
la comunità e il territorio di<br />
Viggiano, l’acquisizione di<br />
terreni limitrofi al Centro<br />
Olio (COVA) per dest<strong>in</strong>arli<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente a un’area di<br />
rispetto che possa mitigare<br />
la presenza dell’impianto<br />
e <strong>in</strong> vista del progetto<br />
<strong>in</strong>dustriale denom<strong>in</strong>ato<br />
Sviluppo Sostenibile Val<br />
d’Agri. Il 9 febbraio <strong>2012</strong> eni<br />
ha costituito un Gruppo di<br />
Lavoro, composto da figure<br />
professionali specializzate<br />
<strong>in</strong>terne a eni dedicato a<br />
seguire e portare a term<strong>in</strong>e il<br />
progetto di acquisizione delle<br />
aree <strong>in</strong> C. da Vigne di Viggiano.<br />
In l<strong>in</strong>ea con quanto previsto<br />
dalle Direttive Aziendali, le<br />
operazioni di compravendita<br />
immobiliare sono state<br />
affidate a eni Servizi.<br />
Con la volontà di assicurare<br />
un’<strong>in</strong>formazione trasparente<br />
verso il territorio, eni ha<br />
aggiornato periodicamente<br />
l’Amm<strong>in</strong>istrazione di Viggiano<br />
sulle attività s<strong>in</strong> dalle<br />
Raccolta e presa <strong>in</strong> carico delle seguenti istanze:<br />
- zonizzazione degli impatti su area vasta;<br />
- allungamento del periodo di estrazione per creare i presupposti<br />
per formare e qualificare i lavoratori;<br />
- <strong>in</strong>iziative del settore per favorire un’occupazione stabile e<br />
duratura<br />
Presentazione progetto pozzo<br />
Alli 2. Argomenti: occupazione,<br />
Presentazione delle misure di mitigazione visiva e sonora<br />
sicurezza delle falde acquifere,<br />
impatto visivo<br />
Piano di monitoraggio Condivisione delle <strong>in</strong>formazioni e presa <strong>in</strong> carico delle istanze<br />
Dal 2007 il progetto<br />
Missione di Comunità<br />
è teso a <strong>in</strong>dividuare<br />
opportunità<br />
di coesione<br />
e progettazione<br />
territoriale <strong>in</strong>sieme con<br />
gli stakeholder locali.<br />
prime fasi di def<strong>in</strong>izione<br />
dell’<strong>in</strong>tervento. Il 22 agosto<br />
scorso DIME ha presentato<br />
all’<strong>in</strong>tero Consiglio Comunale<br />
di Viggiano il progetto di<br />
acquisizione delle aree.<br />
Uno stretto confronto<br />
con l’Amm<strong>in</strong>istrazione e<br />
con il territorio riguarderà<br />
l’<strong>in</strong>dividuazione, nella fase di<br />
acquisizione e successiva,<br />
dei progetti di sostenibilità<br />
da realizzare nella porzione<br />
di area di rispetto. eni Servizi<br />
ha già avviato i contatti con<br />
alcuni proprietari terrieri<br />
per valutare e trattare<br />
l’acquisizione delle loro<br />
proprietà.<br />
Il progetto Missione<br />
di Comunità e il GAST<br />
eni promuove presso i<br />
territori <strong>in</strong> cui opera la<br />
creazione di organismi ad hoc<br />
composti da rappresentanti<br />
delle comunità locali, della<br />
società civile e di eni, al f<strong>in</strong>e<br />
di favorire la partecipazione<br />
libera delle popolazioni<br />
all’<strong>in</strong>dividuazione di soluzioni<br />
per migliorare le loro<br />
condizioni e per assicurare<br />
uno sviluppo <strong>in</strong>clusivo.<br />
Con questo obiettivo eni <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> ha <strong>in</strong>trapreso nel<br />
2007, <strong>in</strong> collaborazione con il<br />
Consorzio di Ricerca AASTER<br />
e con FEEM, il progetto<br />
“Missione di Comunità”, che<br />
<strong>in</strong>teressa le aree della Val<br />
d’Agri e della Val Camastra.<br />
Sono stati consultati gli<br />
attori territoriali significativi<br />
attraverso <strong>in</strong>terviste e<br />
diversi momenti di <strong>in</strong>contro<br />
pubblici (amm<strong>in</strong>istratori,<br />
imprenditori, operatori<br />
turistici, associazioni), e sono<br />
state <strong>in</strong>dividuate e proposte<br />
soluzioni per lo sviluppo<br />
delle filiere locali del sociale,<br />
del turismo e dell’energia.
22<br />
23<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
È stata promossa la<br />
diffusione di cultura delle<br />
reti di impresa a livello locale<br />
e sensibilizzazione alla<br />
creazione di percorsi virtuosi<br />
di sviluppo dell’<strong>in</strong>dotto<br />
petrolifero. Nel 2011, grazie<br />
al lavoro di consultazione<br />
e co<strong>in</strong>volgimento degli<br />
Le potenzialità di<br />
sviluppo turistico<br />
del Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />
Val d’Agri Lagonegrese<br />
tra natura ed energia<br />
stakeholder chiave<br />
dell’economia e della società<br />
lucane, è stato avviato un<br />
progetto operativo per la<br />
costituzione del Gruppo di<br />
Ascolto per lo Sviluppo del<br />
Territorio, una piattaforma<br />
di dialogo e progettazione<br />
che eni offre ai soggetti<br />
La peculiare concentrazione<br />
di risorse energetiche<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri, permette di<br />
ipotizzare la realizzazione<br />
di it<strong>in</strong>erari turistici legati<br />
all’energia. Creare percorsi<br />
di conoscenza dell’energia,<br />
potrebbe essere la risposta<br />
a un turismo di nicchia<br />
ed esperienziale, che<br />
associa l’<strong>in</strong>trattenimento<br />
all’educazione, lo svago alle<br />
necessità di formazione<br />
e di conoscenza su<br />
tematiche legate alle<br />
energie, r<strong>in</strong>novabili e<br />
non. Nell’ambito della<br />
potenzialità di sviluppo del<br />
turismo energetico <strong>in</strong> questa<br />
area, la Fondazione eni<br />
Enrico Mattei ha progettato<br />
la realizzazione del Parco<br />
dell’energia “EnerAgria”,<br />
f<strong>in</strong>alizzato a <strong>in</strong>tegrare<br />
la proposta turistica<br />
dell’area e a valorizzare<br />
le risorse e l’identità del<br />
territorio. Si tratta di un<br />
parco tematico diffuso sul<br />
territorio del Parco Nazionale<br />
Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />
d’Agri Lagonegrese che,<br />
da un lato, offre un modo<br />
<strong>in</strong>novativo per approfondire<br />
e fare esperienza sui temi<br />
energetici e, dall’altro,<br />
propone un’offerta turistica<br />
territoriali (parti sociali,<br />
imprese oil&gas, imprese<br />
della soft economy,<br />
università, Istituzioni,<br />
società civile) per favorire<br />
uno sviluppo locale<br />
autonomo e sostenibile<br />
e <strong>in</strong>dividuare <strong>in</strong>iziative<br />
concrete per la crescita delle<br />
<strong>in</strong>tegrata che associa alle<br />
riserve energetiche, altri<br />
beni turisticamente rilevanti<br />
per il territorio. Per <strong>in</strong>dagare<br />
<strong>in</strong> profondità le possibilità<br />
di sviluppo del tematismo<br />
energetico e <strong>in</strong> particolare<br />
il gradimento relativo alla<br />
proposta “EnerAgria”, è<br />
stata svolta un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />
esplorativa attraverso<br />
la somm<strong>in</strong>istrazione di<br />
un questionario ad hoc.<br />
L’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e ha messo<br />
<strong>in</strong> evidenza come il<br />
b<strong>in</strong>omio natura-energia<br />
sia turisticamente valido<br />
e possa rappresentare<br />
un’<strong>in</strong>edita opportunità<br />
per il Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano.<br />
Si capovolge la diffusa<br />
conv<strong>in</strong>zione che la presenza<br />
di attività legate alla<br />
produzione di energia<br />
rappresenti un detrattore<br />
turistico e si evidenzia<br />
come le caratteristiche del<br />
turismo moderno stiano<br />
sensibilmente cambiando. Il<br />
turismo, <strong>in</strong>fatti, è sempre più<br />
spesso un’occasione utile<br />
per conoscere realtà, anche<br />
produttive, che nel corso del<br />
tempo hanno <strong>in</strong>fluenzato la<br />
cultura, l’evoluzione storica<br />
e le attività del territorio.<br />
filiere economiche. Il GAST è<br />
stato lanciato lo scorso 28<br />
giugno a Potenza, durante il<br />
quale è stato ufficialmente<br />
“consegnato” al territorio<br />
attraverso l’elezione di<br />
un Presidente esterno<br />
<strong>in</strong>dipendente (I progetti<br />
di sviluppo).<br />
Come corollario di questo<br />
progetto, la Fondazione eni<br />
Enrico Mattei ha promosso<br />
la realizzazione di una<br />
serie di Learn<strong>in</strong>g Week dal<br />
titolo “EnerAgria: la cultura<br />
e i luoghi dell’energia <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri” rivolte agli istituti<br />
superiori di secondo grado<br />
di Lombardia, Puglia, Sicilia<br />
e <strong>Basilicata</strong>. Circa 500 gli<br />
studenti co<strong>in</strong>volti, suddivisi<br />
<strong>in</strong> gruppi di 35 persone.<br />
La permanenza di ciascun<br />
gruppo ha generato un<br />
<strong>in</strong>dotto di circa 16-18 mila<br />
euro a settimana. Il MARU<br />
Project, <strong>in</strong>vece, sviluppato<br />
<strong>in</strong> collaborazione con il<br />
Politecnico di Milano, ha<br />
portato 8 studenti e un<br />
professore dell’Università di<br />
Tokio alla scoperta dei luoghi<br />
dell’energia e dei tesori di<br />
Tramutola.<br />
500<br />
studenti co<strong>in</strong>volti<br />
16-18<br />
mila euro di<br />
<strong>in</strong>dotto generato<br />
per settimana<br />
learn<strong>in</strong>g WeeK eneragria
Il dialogo con il Parco<br />
Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o<br />
Lucano, Val d’Agri e<br />
Lagonegrese<br />
eni da decenni collabora con i<br />
maggiori parchi naturali a livello<br />
nazionale e regionale, come il<br />
Parco del Tic<strong>in</strong>o e il Parco del<br />
Delta del Po, nei<br />
quali opera valorizzando<br />
le risorse di idrocarburi grazie<br />
all’adozione di str<strong>in</strong>genti misure<br />
di sostenibilità ambientale e<br />
socioeconomica.<br />
domande frequenti<br />
< Quanti pozzi ricadono<br />
nell’area del Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />
Val d’Agri Lagonegrese?<br />
Quanti <strong>in</strong> aree SIC e ZPS? ><br />
I pozzi ricadenti nel perimetro<br />
del Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />
Val d’Agri Lagonegrese<br />
potenzialmente produttivi<br />
sono 13, ubicati <strong>in</strong> sole<br />
7 aree pozzo grazie<br />
all’ottimizzazione dell’impatto<br />
ambientale avviata da eni<br />
f<strong>in</strong> dalle prime perforazioni.<br />
Questi sono stati realizzati<br />
prima del 2007, anno <strong>in</strong> cui<br />
Il dialogo e la<br />
collaborazione sui temi<br />
della salvaguardia e della<br />
tutela ambientale<br />
eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />
costantemente con una<br />
serie di soggetti preposti alla<br />
verifica, al monitoraggio, alla<br />
valorizzazione dell’ambiente<br />
e delle risorse naturali <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>, e promuove il<br />
F<strong>in</strong> dalla sua istituzione, eni<br />
ha promosso con il Parco<br />
un dialogo trasparente e<br />
cont<strong>in</strong>uativo che si è rafforzato<br />
con la collaborazione su<br />
<strong>in</strong>iziative comuni, come<br />
l’organizzazione di eventi e<br />
attività di promozione del<br />
territorio. eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />
con il Parco ogni volta che<br />
è necessario eseguire<br />
manutenzioni ord<strong>in</strong>arie<br />
e straord<strong>in</strong>arie sui pozzi<br />
nell’area. Nell’agosto <strong>2012</strong><br />
è stata avviata un’attività<br />
l’ente è stato istituito. Per<br />
qualsiasi tipo di operazione<br />
legata a tali pozzi, <strong>in</strong>cluse le<br />
attività di manutenzione, eni<br />
trasmette la documentazione<br />
e le richieste anche all’ente<br />
Parco che esprime il suo<br />
parere. Una volta avviata la<br />
fase di produzione, il trasporto<br />
dell’olio viene effettuato a<br />
mezzo condotte sotterranee,<br />
per cui non ci sono impatti<br />
dovuti a movimentazione<br />
di mezzi, emissioni o<br />
rumore. Al term<strong>in</strong>e delle<br />
attività produttive, le aree<br />
sono riprist<strong>in</strong>ate allo stato<br />
dialogo e la collaborazione<br />
con i centri di eccellenza nel<br />
campo della ricerca.<br />
L’Agenzia Regionale per la<br />
Protezione dell’Ambiente<br />
della <strong>Basilicata</strong> (ARPAB) è<br />
preposta al monitoraggio<br />
e al controllo dei fattori di<br />
rischio per la protezione<br />
dell’ambiente. Informa la<br />
cittad<strong>in</strong>anza sullo stato<br />
dell’ambiente e promuove<br />
di <strong>in</strong>formazione sul campo<br />
che prevede la visita delle<br />
postazioni da parte delle<br />
alte cariche istituzionali del<br />
Parco, per condividere<br />
la situazione ambientale e<br />
produttiva dei pozzi.<br />
eni ha contribuito alla<br />
promozione del Parco mettendo<br />
a disposizione migliaia di copie<br />
della Carta stradale e turistica<br />
della <strong>Basilicata</strong> del Tour<strong>in</strong>g Club<br />
Italiano, di cui ha sostenuto<br />
nel 2010 la produzione. eni<br />
ha <strong>in</strong>oltre collaborato alla<br />
precedente, anche mediante<br />
la ripiantumazione di alberi<br />
e altre specie autoctone. I<br />
pozzi che ricadono <strong>in</strong> aree SIC<br />
e ZPS sono 12, distribuiti su<br />
6 cluster, ovvero postazioni<br />
sulle quali sono presenti più<br />
di un pozzo. Molte aree SIC e<br />
ZPS ricadono nel perimetro<br />
dell’area Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />
d’Agri Lagonegrese. Se queste<br />
ultime non sono comprese nei<br />
conf<strong>in</strong>i del Parco, richiedono<br />
una serie di documentazioni<br />
aggiuntive da consegnare<br />
<strong>in</strong> Regione all’ufficio<br />
Il 17 maggio <strong>2012</strong><br />
è stato sottoscritto<br />
l’Accordo di<br />
trasferimento<br />
ad ARPAB delle Reti<br />
di monitoraggio<br />
del rumore<br />
e della qualità<br />
dell’aria.<br />
pubblicazione di articoli su<br />
riviste di settore: “Speciale<br />
<strong>Basilicata</strong>” su Bell’Italia del<br />
2010 e Speciale “Qui Tour<strong>in</strong>g”<br />
del 2011. Il 29 ottobre<br />
2010 eni ha collaborato alla<br />
realizzazione del workshop<br />
“Biodiversità, risorse<br />
energetiche e sviluppo<br />
locale”, evento ospitato<br />
nell’ambito del Convegno<br />
Nazionale “Biodiversità e<br />
risorse del Parco Nazionale<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />
d’Agri Lagonegrese”.<br />
Compatibilità Ambientale, <strong>in</strong><br />
base alla normativa prevista<br />
per la Rete Natura 2000, come<br />
per esempio la valutazione<br />
d’<strong>in</strong>cidenza che viene allegata<br />
alla valutazione di impatto<br />
ambientale e che studia<br />
l’impatto sulla flora, sulla<br />
fauna e sull’ecosistema <strong>in</strong><br />
generale. Questo documento<br />
viene prodotto, <strong>in</strong> forma<br />
di pre-valutazione, anche<br />
laddove l’area pozzo, pur non<br />
ricadendo all’<strong>in</strong>terno di un’area<br />
SIC o ZPS, è comunque ubicata<br />
<strong>in</strong> prossimità delle stesse, nel<br />
raggio di pochi chilometri.<br />
cultura e comportamenti<br />
coerenti con i pr<strong>in</strong>cipi e<br />
gli obiettivi dello sviluppo<br />
sostenibile, promuove la<br />
sottoscrizione di accordi<br />
volontari, l’implementazione<br />
di sistemi di gestione<br />
ambientale, il conseguimento<br />
di etichette ecologiche<br />
per il miglioramento dei<br />
processi produttivi delle<br />
piccole e medie imprese
24<br />
25<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
e la semplificazione<br />
amm<strong>in</strong>istrativa. eni ha<br />
sottoscritto il 17 maggio <strong>2012</strong><br />
l’Accordo di trasferimento<br />
ad ARPAB della proprietà e<br />
della gestione delle Reti di<br />
monitoraggio del Rumore e<br />
della Qualità dell’aria (si veda<br />
domande frequenti<br />
< Che cos’è l’Osservatorio<br />
Ambientale? ><br />
Con sede <strong>in</strong> Marsico Nuovo,<br />
l’organismo è previsto<br />
nell’ambito del Protocollo<br />
d’<strong>in</strong>tenti tra Regione<br />
ed eni quale misura di<br />
compensazione ambientale<br />
<strong>in</strong> relazione al progetto<br />
di sviluppo petrolifero<br />
nell’area della Val d’Agri.<br />
Dal 3 marzo 2011 (data<br />
dell’<strong>in</strong>augurazione), è l’organo<br />
regionale preposto alla<br />
gestione e al monitoraggio dei<br />
eni ha fornito la<br />
struttura che ospita<br />
l’Osservatorio e<br />
garantirà il suo<br />
mantenimento<br />
per 15 anni, nel<br />
rispetto di quanto<br />
previsto dal<br />
Protocollo<br />
di Intenti del 1998.<br />
Cap. Ambiente). DIME cont<strong>in</strong>ua<br />
a dialogare con ARPAB per<br />
completare lo sviluppo e<br />
la realizzazione delle reti<br />
per il biomonitoraggio, il<br />
monitoraggio delle emissioni<br />
odorigene e il monitoraggio<br />
degli ecosistemi. ARPAB è<br />
dati e delle procedure sui temi<br />
dell’ambiente e della tutela<br />
del territorio. Costituisce il<br />
luogo, accessibile a tutti gli<br />
stakeholder, nel quale sarà<br />
possibile monitorare quantità<br />
e qualità dell’attività estrattiva<br />
e di tutte le sue implicazioni<br />
ambientali e sanitarie,<br />
ottenendo <strong>in</strong>formazioni,<br />
valutazioni, chiarimenti; uno<br />
spazio nel quale sarà possibile<br />
avere <strong>in</strong>dicazioni su ciò che<br />
sta succedendo sul territorio.<br />
L’Osservatorio può promuovere<br />
La relazione con l’Università<br />
della <strong>Basilicata</strong> (Unibas) si<br />
basa soprattutto su aspetti<br />
di collaborazione scientifica<br />
su diverse tematiche di<br />
<strong>in</strong>teresse territoriale.<br />
L’università ha collaborato<br />
Ente Attività/Collaborazione<br />
co<strong>in</strong>volta <strong>in</strong>oltre nell’ambito<br />
del Gruppo di Lavoro per il<br />
Piano di Emergenza Esterno<br />
del Centro Olio Val d’Agri,<br />
coord<strong>in</strong>ato dalla Prefettura<br />
di Potenza. Tutto questo <strong>in</strong><br />
aggiunta all’attività di rout<strong>in</strong>e<br />
che ARPAB conduce per sua<br />
<strong>in</strong>iziative per assicurare il<br />
diritto dei cittad<strong>in</strong>i a ottenere<br />
una corretta e documentata<br />
<strong>in</strong>formazione, attraverso il sito<br />
www.osservatoriovaldagri.it,<br />
sulle problematiche ambientali<br />
del territorio e sulla salute,<br />
nonché le attività necessarie<br />
per la valutazione dello<br />
stato ambientale e della<br />
salute dell’ecosistema<br />
e delle popolazioni. eni<br />
fornisce la struttura che<br />
ospita l’Osservatorio. eni<br />
ha sottoscritto il 19 aprile<br />
<strong>in</strong> diverse occasioni con eni,<br />
sia alla redazione di appositi<br />
studi scientifici relativi al<br />
contesto sociale, economico<br />
e ambientale locale (es. il<br />
progetto AgriBioDiversity), sia<br />
alla realizzazione congiunta<br />
ARPAB<br />
Consegna delle central<strong>in</strong>e; collaborazione sulla<br />
def<strong>in</strong>izione dei Piani di monitoraggio ambientale<br />
Collaborazione sui progetti di biodiversità,<br />
Unibas<br />
di recupero energetico a bassa entalpia,<br />
di riutilizzo delle acque di produzione<br />
INGV Collaborazione sui temi della re<strong>in</strong>iezione<br />
CNR-IMAA Studio e monitoraggio sulla frana a Montemurro<br />
FEEM<br />
Collaborazione e sostegno delle attività di ricerca e<br />
dei progetti per lo sviluppo locale<br />
ERM, Environ, Aecom,<br />
Saipem, Proger<br />
Consulenze sui temi ambientali<br />
funzione specifica di controllo<br />
ambientale e che consta di<br />
sopralluoghi periodici sui siti<br />
eni, di monitoraggi periodici<br />
<strong>in</strong> campo, di verifiche e<br />
monitoraggi <strong>in</strong> contraddittorio,<br />
di verifiche e controlli spot non<br />
programmati.<br />
<strong>2012</strong> il verbale di consegna<br />
dell’Osservatorio Ambientale<br />
alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />
che prevede <strong>in</strong> carico ad<br />
eni il mantenimento della<br />
struttura per 15 anni, nel<br />
rispetto di quanto previsto<br />
dal Protocollo di Intenti del<br />
1998. Per assolvere al meglio<br />
le sue funzioni, l’Osservatorio<br />
ha avviato importanti<br />
collaborazioni con realtà di<br />
primissimo livello, quali CNR,<br />
Istituto Superiore di Sanità e<br />
Università Bocconi.<br />
di eventi e <strong>in</strong>contri pubblici<br />
su temi di sostenibilità (tra<br />
cui, a titolo di esempio, la<br />
conferenza <strong>in</strong>ternazionale sui<br />
servizi ecosistemici tenutasi<br />
a Matera nel settembre 2010).<br />
La collaborazione con Unibas<br />
è <strong>in</strong>oltre sviluppata da FEEM,<br />
con cui realizza diverse<br />
<strong>in</strong>iziative per promuovere<br />
l’<strong>in</strong>formazione e la conoscenza<br />
sui temi della sostenibilità<br />
e progetti di ricerca (si veda<br />
approfondimento dedicato alle<br />
attività della FEEM).<br />
eni, per lo svolgimento del<br />
proprio bus<strong>in</strong>ess, si avvale<br />
della collaborazione di centri<br />
di ricerca nazionale e locale<br />
con cui def<strong>in</strong>isce e condivide<br />
buone pratiche di gestione per<br />
la realizzazione del proprio<br />
bus<strong>in</strong>ess.
Sigla del Patto “<strong>Local</strong> Content”, Val d’Agri, 5 ottobre <strong>2012</strong><br />
Il dialogo e la<br />
collaborazione<br />
sui temi dello sviluppo<br />
e dell’occupazione<br />
eni mantiene costanti<br />
relazioni con Conf<strong>in</strong>dustria<br />
<strong>Basilicata</strong>. L’associazione di<br />
categoria è stata consultata<br />
nell’ambito delle attività<br />
della Missione di Comunità<br />
condotte da Aaster. eni<br />
ha seguito attivamente la<br />
progettazione e l’istituzione<br />
della Rete Log dalle sue<br />
orig<strong>in</strong>i (settembre 2010,<br />
con presentazione ufficiale<br />
nel mese di novembre).<br />
La Rete Log è una Rete<br />
di imprese costituita da<br />
Conf<strong>in</strong>dustria <strong>Basilicata</strong> che<br />
ha tra suoi obiettivi quello<br />
di rappresentare l’organo di<br />
<strong>in</strong>terlocuzione della filiera<br />
oil&gas operante <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
con le istituzioni e le imprese<br />
petrolifere.<br />
eni è direttamente co<strong>in</strong>volta<br />
nelle attività di Assom<strong>in</strong>eraria<br />
<strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, la cui<br />
collaborazione si traduce <strong>in</strong><br />
<strong>in</strong>iziative per la formazione<br />
e il sostegno alle imprese.<br />
Assom<strong>in</strong>eraria <strong>in</strong>sieme a 16<br />
aziende associate ha istituito<br />
a Viggiano l’Associazione<br />
Assoil (Advanced Skills<br />
for Services <strong>in</strong> Oil & Gas<br />
Industry School) per la<br />
formazione del personale<br />
locale nel settore estrattivo.<br />
La scuola, <strong>in</strong>augurata nel<br />
settembre del 2011, è una<br />
struttura permanente a<br />
disposizione delle aziende<br />
che potranno utilizzare<br />
il centro per formare e/o<br />
riqualificare personale e<br />
per att<strong>in</strong>gervi risorse con<br />
competenze funzionali allo<br />
sviluppo delle loro offerte<br />
di servizi al mercato locale,<br />
nazionale e <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Con la formazione di<br />
personale <strong>in</strong> loco si potrà<br />
evitare di mobilitare persone<br />
provenienti da altre regioni<br />
d’Italia, con un notevole<br />
aggravio di costi dovuti alla<br />
logistica; <strong>in</strong>oltre, si potranno<br />
fornire risposte alla richiesta<br />
occupazionale dei giovani<br />
del territorio che potranno<br />
scegliere un percorso di studi<br />
f<strong>in</strong>alizzato a operare nei<br />
servizi connessi all’<strong>in</strong>dustria<br />
petrolifera e che potranno<br />
spendere il proprio curriculum<br />
qui o presso altre realtà<br />
eni o per altre compagnie<br />
petrolifere, anche all’estero. Il<br />
sistema di relazioni <strong>in</strong>dustriali<br />
eni è contraddist<strong>in</strong>to da<br />
un consolidato rapporto di<br />
dialogo e confronto con le<br />
Associazioni di categoria e<br />
le parti sociali. eni mantiene,<br />
attraverso la funzione <strong>in</strong>terna<br />
preposta al mantenimento<br />
dei rapporti con le<br />
rappresentanze s<strong>in</strong>dacali,<br />
costanti relazioni con le<br />
pr<strong>in</strong>cipali sigle s<strong>in</strong>dacali<br />
attive nel contesto nazionale,<br />
ovvero CGIL, CISL e UIL<br />
operanti nel territorio lucano<br />
con le rispettive segreterie<br />
regionali.<br />
Attraverso il dialogo costante<br />
dei Rappresentanti dei<br />
Lavoratori alla Salute,<br />
Sicurezza e Ambiente (RLSA)<br />
con le strutture aziendali<br />
HSE, il Responsabile servizio<br />
prevenzione e protezione<br />
e il medico competente,<br />
all’<strong>in</strong>terno del COVA si<br />
affrontano costruttivamente<br />
e si condividono soluzioni<br />
per tutte le tematiche di<br />
sicurezza, salute e welfare<br />
dei lavoratori, tramite le<br />
struttute aziendali HSE,<br />
il Responsabile servizio<br />
prevenzione e protezione e il<br />
medico competente. In tale<br />
ambito, si tengono riunioni<br />
periodiche e sopralluoghi<br />
sul posto di lavoro. Nel corso<br />
del 2010, eni, Conf<strong>in</strong>dustria<br />
<strong>Basilicata</strong> e i s<strong>in</strong>dacati hanno<br />
avviato un percorso per la<br />
def<strong>in</strong>izione di procedure<br />
di tutela per le imprese<br />
subentranti negli appalti<br />
locali, che ha avviato il<br />
percorso conclusosi di<br />
recente con la firma del<br />
cosiddetto protocollo <strong>Local</strong><br />
Content.
26<br />
27<br />
Gli accordi e le convenzioni con<br />
i soggetti del territorio<br />
Gli accordi con i soggetti del territorio<br />
fanno parte della strategia di relazione<br />
di eni e rappresentano la volontà di<br />
un approccio di lungo periodo basato<br />
sulla cooperazione.<br />
eni si relaziona <strong>in</strong><br />
maniera proattiva e<br />
con una prospettiva di<br />
cooperazione con i territori<br />
di presenza operativa nella<br />
consapevolezza che ciò<br />
rappresenti un’occasione<br />
di sviluppo non solo per<br />
l’impresa ma anche per il<br />
territorio per traguardare il<br />
proprio sviluppo sostenibile.<br />
La concretizzazione di questa<br />
volontà di agire e di creare<br />
opportunità di sviluppo<br />
per la popolazione locale<br />
avviene attraverso la stipula<br />
di accordi e convenzioni, alla<br />
cui def<strong>in</strong>izione partecipano<br />
diversi attori del territorio,<br />
gli Enti regionali locali, le<br />
associazioni di categoria<br />
e le parti sociali, ecc. Gli<br />
accordi rappresentano<br />
l’impegno formale di eni a<br />
portare a term<strong>in</strong>e azioni<br />
concrete, soluzioni sostenibili<br />
e <strong>in</strong>novative <strong>in</strong> maniera<br />
trasparente e s<strong>in</strong>ergica con<br />
Stato degli accordi pr<strong>in</strong>cipali tra eni e gli stakeholder locali<br />
gli attori locali. L’impegno di<br />
eni non si limita al rispetto<br />
degli accordi sottoscritti, ma<br />
persegue costanti obiettivi di<br />
miglioramento su tematiche<br />
quali la preservazione del<br />
capitale ambientale, la<br />
salvaguardia della salute e<br />
della sicurezza dei lavoratori<br />
e delle popolazioni, la<br />
trasparenza e la diversità, la<br />
promozione dello sviluppo<br />
locale. Questo si è tradotto <strong>in</strong><br />
Stakeholder Accordo Stipula Pr<strong>in</strong>cipale obiettivo<br />
Regione <strong>Basilicata</strong><br />
Prov<strong>in</strong>cia di Potenza, Comuni di<br />
Viggiano, Montemurro, Marsico Nuovo,<br />
Marsicovetere, Calvello<br />
Sopr<strong>in</strong>tendenza beni archeologici<br />
ARPAB<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Regione <strong>Basilicata</strong>, eni, Conf<strong>in</strong>dustria<br />
<strong>Basilicata</strong> Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, Confapi di<br />
<strong>Basilicata</strong>, CGIL, CISL e UIL<br />
Protocollo di <strong>in</strong>tenti eni Regione<br />
<strong>Basilicata</strong><br />
Convenzioni per il riprist<strong>in</strong>o della<br />
viabilità con la Prov<strong>in</strong>cia e con i Comuni<br />
Protocollo di Intesa eni-Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />
per recupero e valorizzazione Villa<br />
Romana di Barricelle (PZ)<br />
Protocollo Operativo di verifica<br />
dello stato di qualità ambientale<br />
1998<br />
2009<br />
(Marsicovetere)<br />
<strong>2012</strong><br />
2011<br />
maggio 2011<br />
Protocollo “<strong>Local</strong> Content” ottobre <strong>2012</strong><br />
il valore totale<br />
184,1<br />
mln di euro<br />
<strong>Basilicata</strong> nell’applicazione<br />
di nuove tecnologie per<br />
la m<strong>in</strong>imizzazione degli<br />
impatti ambientali (rivolte a<br />
<strong>in</strong>tervenire sia sul processo<br />
produttivo, sia sul piano<br />
del sistema del cont<strong>in</strong>uo),<br />
nella promozione di una<br />
cultura della sicurezza,<br />
nella massimizzazione del<br />
contenuto locale e nella<br />
promozione di progetti di<br />
sviluppo del territorio.<br />
113,2<br />
mln di euro spesi<br />
dal 1998 a oggi<br />
ProtoCollo eni regione BaSiliCata 1998<br />
Def<strong>in</strong>izione dei contenuti della cooperazione<br />
strategica tra eni e la Regione, attraverso<br />
l’implementazione di misure multisettoriali di<br />
sostenibilità e di tutela ambientale<br />
Riprist<strong>in</strong>o della viabilità prov<strong>in</strong>ciale e<br />
comunale<br />
Consolidamento, restauro e musealizzazione<br />
del sito archeologico, al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>serirlo nei<br />
percorsi turistici della Val d’Agri<br />
Migliorare il controllo e la verifica dello stato di<br />
qualità dell’aria<br />
Promozione di <strong>in</strong>iziative nel settore geom<strong>in</strong>erario<br />
f<strong>in</strong>alizzate allo sviluppo regionale,<br />
alla tutela della salute e sicurezza e<br />
dell’occupazione locale
Il Protocollo di Intenti<br />
del 1998 fra Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> ed eni<br />
Il 18 novembre 1998 il<br />
Presidente della Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> e l’Amm<strong>in</strong>istratore<br />
Delegato eni hanno<br />
sottoscritto un Protocollo<br />
d’Intenti per l’estrazione di<br />
idrocarburi nella Val d’Agri,<br />
relativamente all’area allora<br />
denom<strong>in</strong>ata “Trend 1”, che<br />
ha def<strong>in</strong>ito i punti card<strong>in</strong>e<br />
verso cui far convergere le<br />
azioni concordate fra Regione<br />
e le compagnie petrolifere,<br />
considerando le esigenze<br />
del territorio e le vocazioni<br />
locali. L’accordo prevedeva,<br />
per la prima volta <strong>in</strong> Italia tra<br />
un’impresa petrolifera e una<br />
Regione, l’implementazione<br />
di misure multisettoriali<br />
di sostenibilità e di tutela<br />
ambientale. Agli impegni<br />
previsti si è dato seguito<br />
tramite 11 Accordi Attuativi<br />
e un Protocollo Tecnico<br />
predisposti dal Comitato<br />
Paritetico (D.G.R. n. 318 del<br />
23/02/1999 e successive).<br />
Gli accordi prevedevano:<br />
• <strong>in</strong>terventi di<br />
compensazione<br />
ambientale;<br />
• <strong>in</strong>terventi di promozione<br />
dello sviluppo sostenibile;<br />
• realizzazione del<br />
sistema di monitoraggio<br />
Protocollo eni Regione <strong>Basilicata</strong>: impegni e stato d’attuazione<br />
ambientale;<br />
• gestione del sistema di<br />
monitoraggio ambientale;<br />
• progettazione e<br />
realizzazione del<br />
Programma Regionale per il<br />
completamento delle reti di<br />
distribuzione del metano;<br />
• istituzione<br />
dell’osservatorio<br />
ambientale;<br />
• anticipazione royalty per la<br />
quota eccedente i 40.000<br />
barili al giorno;<br />
• costituzione della Società<br />
Energetica Lucana;<br />
• partecipazione al capitale<br />
dell’Agenzia Regionale di<br />
Sviluppo;<br />
• istituzione borse di studio;<br />
• istituzione di una sede<br />
della Fondazione Mattei<br />
(FEEM);<br />
• def<strong>in</strong>izione di un Protocollo<br />
Tecnico per la gestione<br />
delle situazioni di<br />
emergenza.<br />
La verifica complessiva degli<br />
obiettivi dell’<strong>in</strong>tesa e dei<br />
suoi strumenti attuativi è<br />
effettuata periodicamente<br />
dal Comitato Paritetico di<br />
attuazione, che è stato<br />
istituito al f<strong>in</strong>e di adottare<br />
<strong>in</strong>iziative e provvedimenti<br />
idonei a garantire la celere<br />
e completa realizzazione<br />
degli <strong>in</strong>terventi, nonché la<br />
possibile riprogrammazione e<br />
riallocazione delle risorse.<br />
Voce Obiettivo Impegno totale Durata Stato d’attuazione<br />
Compensazione<br />
Ambientale<br />
Sviluppo Sostenibile<br />
Sistema di<br />
Monitoraggio<br />
Ambientale<br />
Gestione Rete<br />
Monitoraggio<br />
Osservatorio<br />
Ambientale<br />
Metanizzazione<br />
Migliorare il controllo e la verifica dello stato<br />
di qualità dell’aria<br />
Realizzazione di programmi regionali dest<strong>in</strong>ati a<br />
promuovere lo Sviluppo Sostenibile<br />
Realizzazione di un sistema di monitoraggio<br />
ambientale<br />
Supporto delle attività di gestione di tale<br />
sistema<br />
Supporto logistico e organizzativo<br />
dell’Osservatorio Ambientale al f<strong>in</strong>e di garantire<br />
un’efficace azione di tutela e valorizzazione<br />
ambientale<br />
Progettazione e realizzazione del programma<br />
regionale di completamento delle reti di<br />
distribuzione del metano <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Istituzione di una<br />
Creazione e sostegno di un polo di ricerca<br />
sede della Fondazione<br />
scientifica e ambientale e alta formazione<br />
Enrico Mattei<br />
Contributo per<br />
l’istituzione di borse<br />
di studio<br />
Sostegno a corsi di dottorato e di<br />
specializzazione sui temi dell’ambiente,<br />
dell’energia e dell’<strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />
56,468 milioni di euro, circa 5,6<br />
milioni di euro annui<br />
20,6 milioni di euro<br />
5,165 milioni euro totali, erogati <strong>in</strong><br />
un’unica soluzione<br />
10 anni<br />
(1999-2008)<br />
10 anni,<br />
term<strong>in</strong>a nel 2018<br />
Quota versata nel<br />
2000<br />
46,5 milioni di euro Validità 15 anni<br />
Quota variabile, copertura completa<br />
delle spese di gestione dello stesso<br />
25,823 milioni di euro, pari a<br />
2/3 delle spese complessive del<br />
programma<br />
Quota variabile a copertura<br />
completa delle spese sostenute<br />
4,387 milioni di euro. L’importo è<br />
richiesto al term<strong>in</strong>e di ogni ciclo<br />
formativo (2/3 anni)<br />
Validità 15 anni<br />
dall’avvio, term<strong>in</strong>a nel<br />
2025<br />
L’attività è stata<br />
ultimata nel 2006<br />
15 anni, a partire<br />
dal 2007<br />
(term<strong>in</strong>a nel 2021)<br />
20 anni, a decorrere<br />
dall’anno accademico<br />
1999/2000<br />
Attività conclusa<br />
Erogati 4,13 milioni;<br />
accordo tuttora attivo<br />
Attività conclusa<br />
Erogati 12,4 milioni di<br />
euro<br />
Osservatorio istituito a<br />
marzo 2011 (accordo<br />
tuttora attivo). Totale<br />
erogato:<br />
4,1 milioni di euro<br />
Attività conclusa<br />
Accordo tuttora attivo.<br />
Totale erogato: 4,5<br />
milioni di euro<br />
Accordo tuttora attivo<br />
Totale erogato: 775 mila<br />
euro
28<br />
29<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Dal punto di vista della<br />
Regione, l’accordo è uno<br />
strumento programmatico<br />
per discipl<strong>in</strong>are e sostenere<br />
la realizzazione di obiettivi di<br />
<strong>in</strong>centivazione delle <strong>in</strong>iziative<br />
nelle aree <strong>in</strong>dustriali,<br />
<strong>in</strong>frastrutturazione, sviluppo<br />
turistico e promozione della<br />
compatibilità ambientale con<br />
l’<strong>in</strong>tervento petrolifero.<br />
Dal punto di vista delle<br />
compagnie petrolifere, la<br />
stipula deve garantire un<br />
assenso di massima sui<br />
programmi presentati,<br />
seguito dal relativo rilascio<br />
delle autorizzazioni di<br />
competenza della Regione.<br />
Gli impegni e i risultati<br />
Il Protocollo e gli Accordi<br />
comprendono <strong>in</strong>vestimenti per<br />
un valore totale di 184,1 milioni<br />
di euro, di cui 113,2 milioni di<br />
euro sono già spesi, secondo i<br />
domande frequenti<br />
< Quali sono le nuove norme<br />
<strong>in</strong> materia di ricerche di<br />
idrocarburi, l’art. 16 del<br />
“decreto liberalizzazioni”? ><br />
L’articolo 16 del Decreto<br />
Legge su concorrenza e<br />
liberalizzazioni prevede le<br />
modalità di dest<strong>in</strong>azione<br />
di una quota delle maggiori<br />
entrate erariali per lo<br />
Stato derivanti da nuovi<br />
<strong>in</strong>vestimenti di ricerca<br />
e sviluppo delle risorse<br />
energetiche nazionali, con<br />
l’obiettivo di sviluppo di<br />
progetti <strong>in</strong>frastrutturali e<br />
occupazionali di crescita<br />
dei territori di <strong>in</strong>sediamento<br />
degli impianti produttivi<br />
e dei territori limitrofi. Le<br />
modalità suddette devono<br />
punti descritti <strong>in</strong> tabella.<br />
eni ha sempre ottemperato<br />
agli impegni assunti e<br />
soltanto <strong>in</strong> alcuni casi,<br />
gli accordi stessi sono<br />
stati superati da nuove<br />
determ<strong>in</strong>azioni, portando<br />
qu<strong>in</strong>di a una revisione degli<br />
stessi alla luce delle mutate<br />
necessità del contesto. In<br />
particolare:<br />
• l’accordo che prevedeva<br />
la costituzione, <strong>in</strong>sieme<br />
alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />
della Società Energetica<br />
Regionale S.E.R., una<br />
società per azioni che<br />
avrebbe dovuto rendere<br />
disponibile energia a<br />
basso costo sfruttando<br />
le condizioni logistiche<br />
favorevoli della presenza<br />
di gas <strong>in</strong> zona per<br />
l’alimentazione di una<br />
centrale a ciclo comb<strong>in</strong>ato<br />
turbogas. Le mutate<br />
condizioni del mercato<br />
essere stabilite con decreto<br />
del M<strong>in</strong>istro dell’Economia<br />
e delle F<strong>in</strong>anze, di concerto<br />
con il M<strong>in</strong>istro dello Sviluppo<br />
Economico, da emanare<br />
entro sei mesi dalla data di<br />
entrata <strong>in</strong> vigore del decreto<br />
(marzo <strong>2012</strong>). Il testo del<br />
DL Liberalizzazioni (Decreto<br />
Legge 24 gennaio <strong>2012</strong>,<br />
n. 1) è stato pubblicato <strong>in</strong><br />
Gazzetta Ufficiale 24 marzo<br />
<strong>2012</strong>, n. 71 dopo la def<strong>in</strong>itiva<br />
approvazione della Camera<br />
dei Deputati.<br />
< Rispetto al Protocollo<br />
d’Intenti del 1998, ci sono<br />
state <strong>in</strong>adempienze da parte<br />
di eni. Se sì, perché? ><br />
Su buona parte degli Accordi<br />
energetico (liberalizzazione,<br />
decreto Letta e Bersani,<br />
legge Marzano) e la<br />
costituzione della SEL<br />
(Società Energetica<br />
Lucana) con Legge<br />
Regionale n. 13 del 2006,<br />
fanno considerare superato<br />
l’impegno assunto. La SEL<br />
costituisce lo strumento<br />
operativo <strong>in</strong>dividuato<br />
dalla Regione <strong>Basilicata</strong><br />
per favorire il risparmio<br />
energetico nella Pubblica<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione e per<br />
cof<strong>in</strong>anziare <strong>in</strong>vestimenti<br />
per la produzione di energia<br />
da fonti r<strong>in</strong>novabili, anche<br />
attraverso la gestione<br />
e commercializzazione<br />
dell’aliquota del Gas<br />
proveniente dalle<br />
estrazioni;<br />
• l’accordo che stabiliva la<br />
partecipazione al capitale<br />
di una Società Regionale di<br />
Sviluppo.<br />
Attuativi vigeva la clausola<br />
sospensiva che subord<strong>in</strong>ava<br />
la realizzazione delle attività<br />
all’avveramento di una<br />
condizione: sarebbero rimasti<br />
<strong>in</strong> stand-by f<strong>in</strong>o a quando non<br />
fossero divenuti esecutivi<br />
tutti i provvedimenti<br />
amm<strong>in</strong>istrativi, le<br />
autorizzazioni, i pareri e i<br />
nulla osta di competenza<br />
regionale e non, che<br />
avrebbero consentito a eni<br />
di dare corso ai programmi<br />
di sviluppo (ampliamento<br />
Centro Olio, posa oleodotto,<br />
sviluppo Trend 1). Gli Accordi<br />
per i quali è stata prevista la<br />
clausola sospensiva sono: il<br />
numero 2 che obbligava eni a<br />
concorrere alla realizzazione<br />
In relazione alla scoperta<br />
petrolifera di Val d’Agri di<br />
<strong>in</strong>teresse strategico per il<br />
Paese, lo Stato ha ritenuto<br />
opportuno <strong>in</strong>tervenire per<br />
accelerare lo sviluppo nelle<br />
aree della Regione <strong>Basilicata</strong>.<br />
Un nuovo percorso d’<strong>in</strong>tesa<br />
Nel 2008 è stato avviato<br />
un nuovo percorso di<br />
negoziazione tra la Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> ed eni a seguito<br />
dei risultati del Protocollo del<br />
1998. L’<strong>in</strong>tesa è f<strong>in</strong>alizzata<br />
a def<strong>in</strong>ire un nuovo accordo<br />
che mira a valorizzare le<br />
risorse energetiche della<br />
<strong>Basilicata</strong>, basato sui pr<strong>in</strong>cipi<br />
di sostenibilità ambientale e<br />
di sviluppo del territorio.<br />
Il <strong>2012</strong> ha visto una serie<br />
di <strong>in</strong>contri tra le parti per la<br />
def<strong>in</strong>izione dei capitoli di<br />
<strong>in</strong>tervento, che saranno l’asse<br />
portante del nuovo accordo.<br />
di programmi regionali per<br />
lo sviluppo sostenibile; il<br />
numero 4 <strong>in</strong> base al quale eni<br />
avrebbe dovuto sostenere<br />
i costi della gestione del<br />
sistema di monitoraggio; il<br />
numero 5 che stabiliva per eni<br />
l’obbligo di contribuire per 2/3<br />
al completamento delle reti di<br />
distribuzione del gas metano;<br />
il numero 6 che prevedeva<br />
un anticipo delle royalty; il<br />
numero 8 che prevedeva<br />
la costituzione, <strong>in</strong>sieme<br />
alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />
della Società Energetica<br />
Regionale S.E.R., una società<br />
per azioni che avrebbe<br />
dovuto rendere disponibile<br />
energia a basso costo; il<br />
numero 9 che stabiliva la
domande frequenti<br />
partecipazione al capitale<br />
di una Società Regionale di<br />
Sviluppo; il numero 10 che<br />
obbligava eni a stipulare<br />
un accordo con la Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> per l’erogazione<br />
di borse di studio, dottorato<br />
e post dottorato, corsi di<br />
specializzazione sui temi<br />
dell’ambiente, dell’energia, del<br />
management delle risorse e<br />
dell’<strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />
Da parte di eni non si sono<br />
registrate <strong>in</strong>adempienze<br />
rispetto agli accordi assunti.<br />
Soltanto <strong>in</strong> alcuni casi, gli<br />
Il Protocollo<br />
“<strong>Local</strong> Content”<br />
Il 5 ottobre <strong>2012</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong>, eni, CGIL, CISL E<br />
UIL, Conf<strong>in</strong>dustria, Alleanza<br />
delle cooperative, Rete<br />
Imprese Italia-<strong>Basilicata</strong> e<br />
Confapi, riunite nel Tavolo<br />
Obiettivo <strong>2012</strong>, hanno<br />
sottoscritto il “Protocollo<br />
d’Intesa per la promozione<br />
di <strong>in</strong>iziative nel settore<br />
geo-m<strong>in</strong>erario f<strong>in</strong>alizzate<br />
allo sviluppo regionale,<br />
alla tutela della salute e<br />
sicurezza e dell’occupazione<br />
locale”. Il Protocollo ha<br />
l’obiettivo di def<strong>in</strong>ire i<br />
pr<strong>in</strong>cipi di collaborazione tra<br />
le parti firmatarie e le azioni<br />
reciproche volte a favorire:<br />
• la comunicazione dei<br />
programmi delle attività<br />
per lo sviluppo;<br />
• le modalità di<br />
approvvigionamento;<br />
• la valorizzazione e<br />
salvaguardia delle risorse<br />
umane;<br />
accordi sono stati superati da<br />
nuove determ<strong>in</strong>azioni, il che<br />
ha portato a una revisione<br />
degli accordi stessi alla luce<br />
delle mutate necessità del<br />
contesto. eni ha superato<br />
la condizione sospensiva<br />
dando attuazione agli Accordi,<br />
pur non avendo ancora<br />
completato tutte le attività<br />
previste nel Trend 1 per la<br />
produzione di 104.000 barili<br />
giorno di olio.<br />
< Tra gli accordi del ’98 vi è la<br />
costituzione di una Società<br />
Energetica Regionale.<br />
Qual è la situazione attuale? ><br />
Il Protocollo d’Intenti firmato<br />
nel 1998, all’articolo 4,<br />
prevedeva l’impegno da<br />
parte di eni a partecipare<br />
alla costituzione di<br />
una società energetica<br />
regionale avente come<br />
obiettivo prioritario quello<br />
“di rendere disponibile<br />
energia elettrica a basso<br />
costo <strong>in</strong> modo da essere<br />
competitiva nel futuro<br />
mercato elettrico nazionale”,<br />
sfruttando le condizioni<br />
Il Protocollo “<strong>Local</strong> Content” prevede 6 assi<br />
di <strong>in</strong>terventi e di impegni, tra cui quello di eni<br />
a <strong>in</strong>vestire almeno 500 milioni di euro.<br />
• il co<strong>in</strong>volgimento delle<br />
piccole e medie imprese<br />
e delle professionalità<br />
presenti nel territorio<br />
regionale.<br />
Il Protocollo nasce<br />
dalla richiesta sempre<br />
crescente, proveniente<br />
dal territorio lucano, di<br />
salvaguardare e garantire<br />
i livelli occupazionali e di<br />
sviluppare l’imprenditoria<br />
locale. Sei sono i capitoli di<br />
<strong>in</strong>tervento: “promozione di<br />
<strong>in</strong>iziative nel settore geom<strong>in</strong>erario”,<br />
“programmi<br />
delle attività per lo<br />
sviluppo”, “<strong>in</strong>iziative a<br />
tutela della salute e della<br />
sicurezza”, “modalità di<br />
approvvigionamento”,<br />
“valorizzazione e<br />
salvaguardia delle<br />
persone risorse umane” e<br />
“co<strong>in</strong>volgimento delle PMI”.<br />
La firma è avvenuta presso<br />
la sede dell’<strong>in</strong>cubatore<br />
d’impresa della Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> nell’area<br />
<strong>in</strong>dustriale di Viggiano<br />
e Grumento Nova, alla<br />
presenza delle massime<br />
Autorità regionali e locali,<br />
di eni e delle parti sociali e<br />
imprenditoriali co<strong>in</strong>volte,<br />
e con la partecipazione<br />
del territorio. eni ha<br />
partecipato f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />
dell’ideazione del protocollo<br />
<strong>in</strong> maniera proattiva e<br />
cont<strong>in</strong>uativa, attraverso<br />
un confronto serrato sui<br />
temi della negoziazione con<br />
gli altri attori firmatari e<br />
con le parti <strong>in</strong>teressate. Il<br />
Protocollo è la conclusione<br />
di un lungo processo di<br />
logistiche favorevoli della<br />
presenza di gas <strong>in</strong> zona<br />
per l’alimentazione di una<br />
centrale a ciclo comb<strong>in</strong>ato<br />
turbogas. Il relativo Accordo<br />
Attuativo non è mai stato<br />
sottoscritto. Nel frattempo<br />
le mutate condizioni<br />
del mercato energetico<br />
(liberalizzazione, Decreto<br />
Letta e Bersani, Legge<br />
Marzano) e la costituzione<br />
della SEL con Legge<br />
Regionale n. 13 del 2006,<br />
hanno fatto considerare<br />
superato l’impegno assunto.<br />
negoziazione sul tema del<br />
lavoro che per la prima volta<br />
ha visto il co<strong>in</strong>volgimento<br />
diretto esteso a tutte<br />
le parti <strong>in</strong>teressate sul<br />
tema, e si può considerare<br />
l’espressione dell’impegno<br />
e della volontà concertata<br />
delle parti a massimizzare<br />
il co<strong>in</strong>volgimento delle<br />
imprese lucane nelle attività<br />
di sviluppo del bus<strong>in</strong>ess di<br />
eni <strong>in</strong> Val d’Agri. Il Protocollo<br />
mette <strong>in</strong> evidenza il<br />
tema della formazione<br />
riconosciuto prerequisito<br />
<strong>in</strong>dispensabile per la<br />
crescita delle imprese.<br />
Con lo scopo di monitorare<br />
e valutare l’andamento<br />
delle attività relative<br />
all’attuazione del Protocollo<br />
è stato istituito un Tavolo<br />
di Trasparenza che vedrà<br />
la realizzazione di <strong>in</strong>contri<br />
con cadenza semestrale,<br />
oltre a eventuali <strong>in</strong>contri<br />
straord<strong>in</strong>ari per discutere<br />
le questioni urgenti e<br />
prioritarie.
30<br />
31<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
I contenuti del protocollo<br />
“<strong>Local</strong> Content”<br />
Il documento def<strong>in</strong>isce sei<br />
Assi di <strong>in</strong>tervento.<br />
L’Asse 1 “Promozione<br />
di <strong>in</strong>iziative nel settore<br />
geo-m<strong>in</strong>erario” prevede<br />
l’<strong>in</strong>dividuazione di <strong>in</strong>iziative<br />
per valorizzare il patrimonio<br />
m<strong>in</strong>erario presente nella<br />
Regione <strong>Basilicata</strong>, nel<br />
pieno rispetto del contesto<br />
ambientale e della vocazione<br />
imprenditoriale del territorio,<br />
e favorire l’occupazione<br />
e le attività economiche,<br />
garantendo la realizzazione<br />
delle attività programmate <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> da eni.<br />
L’Asse 2 “Programmi delle<br />
attività per lo sviluppo”<br />
<strong>in</strong>quadra lo svolgimento del<br />
programma <strong>in</strong>erente la piena<br />
operatività della concessione<br />
Val d’Agri, che non è stata<br />
ancora raggiunta, che<br />
comporterà ulteriori<br />
ricadute occupazionali nel<br />
territorio regionale.<br />
eni si impegna a rendere<br />
accessibili le <strong>in</strong>formazioni<br />
sul programma delle<br />
attività per massimizzare la<br />
partecipazione delle aziende<br />
lucane, mettendo <strong>in</strong> atto<br />
azioni per accompagnare la<br />
loro qualifica e favorendo il<br />
trasferimento di conoscenze<br />
e l’alta professionalizzazione.<br />
L’Asse 3 “Iniziative a<br />
tutela della salute e della<br />
sicurezza” prevede la<br />
def<strong>in</strong>izione delle migliori<br />
condizioni di sicurezza sul<br />
lavoro, promuovendone il<br />
miglioramento cont<strong>in</strong>uo per<br />
garantire livelli di sicurezza<br />
uniformi ai lavoratori e alle<br />
imprese che operano <strong>in</strong><br />
prossimità del centro eni della<br />
Val d’Agri nonché la massima<br />
sostenibilità ambientale.<br />
è promossa la massima<br />
<strong>in</strong>formazione sul Piano di<br />
Emergenza esterno vigente<br />
gestito dalla Prefettura<br />
<strong>in</strong> accordo con gli Enti e i<br />
soggetti co<strong>in</strong>volti. Sarà <strong>in</strong>oltre<br />
istituito un Osservatorio<br />
Paritetico Territoriale per<br />
la salute e la sicurezza dei<br />
lavoratori operanti nell’area<br />
produttiva della Val d’Agri, che<br />
avrà il compito di costituire<br />
un’unica Rappresentanza dei<br />
lavoratori per la sicurezza <strong>in</strong><br />
ambito territoriale; di favorire<br />
l’adozione omogenea di<br />
elevati standard di sicurezza,<br />
prevenzione e controllo; di<br />
monitorare le buone pratiche<br />
di prevenzione e sicurezza<br />
sul lavoro e favorirne<br />
l’omogenea applicazione e di<br />
promuoverne la formazione e<br />
la sensibilizzazione.<br />
Asse 4 “Modalità di<br />
approvvigionamento”<br />
pone attenzione sul tema<br />
della filiera sostenibile,<br />
prevedendo l’adozione di<br />
modalità di acquisizione<br />
e approvvigionamento<br />
f<strong>in</strong>alizzate a massimizzare<br />
la formula del “chilometro<br />
zero”, oltre che a porre<br />
obiettivi di trasparenza sulle<br />
<strong>in</strong>formazioni per l’accesso<br />
alle vendor list.<br />
L’Asse 5 “Valorizzazione e<br />
salvaguardia delle risorse<br />
umane” prevede la<br />
realizzazione di azioni per la<br />
creazione e il mantenimento<br />
dell’occupazione, attraverso:<br />
la creazione di una banca<br />
dati per il personale<br />
delle ditte appaltatrici<br />
dell’oil &gas; l’impiego<br />
prioritariamente degli stessi<br />
lavoratori del precedente<br />
affidatario <strong>in</strong> un’ottica di<br />
cont<strong>in</strong>uità; l’<strong>in</strong>serimento<br />
nei documenti di gara e<br />
nel successivo contratto<br />
della specificazione della<br />
procedura a salvaguardia<br />
dei livelli occupazionali;<br />
l’obbligatorietà per le aziende<br />
uscenti e subentranti<br />
nell’appalto a partecipare al<br />
Tavolo di confronto presso<br />
Conf<strong>in</strong>dustria <strong>Basilicata</strong><br />
(o Associazione a cui le<br />
aziende aderiscono).<br />
Inf<strong>in</strong>e, l’Asse 6<br />
“Co<strong>in</strong>volgimento delle PMI”<br />
<strong>in</strong>dividua le modalità di<br />
co<strong>in</strong>volgimento delle micro,<br />
piccole e medie imprese,<br />
attraverso la suddivisione<br />
degli appalti <strong>in</strong> lotti<br />
funzionali; l’impostazione<br />
di azioni negoziali per<br />
la stipula di pacchetti<br />
contrattuali di dimensioni<br />
contenute; la prescrizione<br />
nei contratti di servizi che<br />
l’appaltatore abbia una<br />
sede, anche secondaria, nel<br />
raggio circoscritto entro i<br />
conf<strong>in</strong>i regionali, <strong>in</strong> modo<br />
da migliorare i tempi di<br />
risposta o confronto con il<br />
committente, e quando il<br />
requisito sia giustificabile da<br />
aspetti tecnico-logistici.
Le Convenzioni<br />
per il riprist<strong>in</strong>o<br />
della viabilità<br />
eni ha siglato Convenzioni<br />
con la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza<br />
e i Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />
attività estrattive per il<br />
mantenimento, il riprist<strong>in</strong>o<br />
e la valorizzazione della<br />
viabilità prov<strong>in</strong>ciale e<br />
comunale, <strong>in</strong> collaborazione<br />
con le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
e gli Enti che ne curano<br />
la manutenzione. Oltre a<br />
f<strong>in</strong>anziare gli <strong>in</strong>terventi<br />
eni, dove richiesto, mette<br />
a disposizione le proprie<br />
strutture organizzative,<br />
le conoscenze tecniche e<br />
scientifiche e le migliori<br />
risorse professionali<br />
<strong>in</strong>tervenendo, nel caso<br />
di alcuni Comuni, con<br />
un’azione diretta <strong>in</strong> fase di<br />
progettazione ed esecuzione<br />
dei lavori. La Convenzione<br />
con la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza<br />
ha un valore complessivo<br />
di circa 4 milioni di euro<br />
(3.940.792 euro). Si tratta di<br />
un <strong>in</strong>tervento importante, <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di impegno f<strong>in</strong>anziario<br />
e di area <strong>in</strong>teressata,<br />
che mira a <strong>in</strong>tervenire<br />
laddove la viabilità stradale<br />
locale risulti anche solo<br />
m<strong>in</strong>imamente compromessa<br />
dall’<strong>in</strong>tensificazione del<br />
traffico veicolare dei<br />
mezzi dedicati alle attività<br />
petrolifere. La sicurezza<br />
della transitabilità delle<br />
strade viene, <strong>in</strong>oltre, tutelata<br />
tramite servizi di “staffetta”,<br />
quando sono previsti<br />
trasporti particolarmente<br />
frequenti, che <strong>in</strong>teressano<br />
l’area dei centri urbani<br />
per un periodo di tempo<br />
significativamente lungo.<br />
A tutto ciò, si aggiungono<br />
gli <strong>in</strong>terventi stradali che<br />
La Convenzione<br />
siglata nel <strong>2012</strong><br />
con la Prov<strong>in</strong>cia<br />
di Potenza per<br />
il riprist<strong>in</strong>o<br />
della viabilità<br />
ha un valore<br />
di circa 4 milioni<br />
di euro.<br />
caratterizzano la stagione<br />
<strong>in</strong>vernale e che vedono eni<br />
impegnata <strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea per<br />
assicurare la transitabilità<br />
dei percorsi stradali che<br />
conducono ai propri siti e che<br />
co<strong>in</strong>cidono, per la maggior<br />
parte, con quelli più utilizzati<br />
dalle popolazioni locali. Sono<br />
ad oggi <strong>in</strong> fase di def<strong>in</strong>izione<br />
convenzioni con i Comuni<br />
di Viggiano, Montemurro,<br />
Paterno, Marsicovetere.
32<br />
33<br />
I progetti per lo sviluppo locale<br />
Nel 2011 la spesa<br />
complessiva a favore del<br />
territorio <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
ammonta a oltre 5,1 milioni di<br />
euro. Del dato complessivo,<br />
Tipologia di spesa<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
circa 4,9 milioni di euro<br />
(oltre il 95% del totale) sono<br />
stati spesi <strong>in</strong> progetti stabiliti<br />
nell’ambito di accordi o<br />
convenzioni.<br />
2009 2010 2011<br />
(k euro) (k euro) (k euro)<br />
Spese derivanti da accordi e convenzioni 3.916,00 6.684,00 4.895,00<br />
Liberalità a favore del territorio 25 15 30<br />
Promozione del territorio 100,3 217,7 102<br />
Sponsorizzazioni 50 50<br />
Fiere e mostre 8<br />
Pubblicazioni 3,1 1<br />
Sito <strong>in</strong>ternet 9,4 14<br />
Omaggistica 225 20 15<br />
Eventi 62,1 69<br />
Totale spese per il territorio 4.316,30 7.069,30 5.126,00<br />
Spese per il territorio 2011 per settore di <strong>in</strong>tervento<br />
La tutela<br />
e la valorizzazione<br />
del patrimonio<br />
archeologico regionale<br />
Il 18 ottobre 2011 eni e la<br />
Direzione Regionale per i Beni<br />
Culturali e Paesaggistici della<br />
<strong>Basilicata</strong> hanno sottoscritto<br />
un Protocollo d’Intesa per il<br />
recupero e la valorizzazione<br />
della Villa Romana r<strong>in</strong>venuta<br />
nel 2006 durante gli scavi<br />
per la realizzazione della<br />
rete di raccolta <strong>in</strong> località<br />
Barricelle. L’accordo prevede<br />
il consolidamento, il restauro<br />
e la musealizzazione del<br />
sito archeologico, al f<strong>in</strong>e<br />
di <strong>in</strong>serirlo nei percorsi<br />
Nel 2011 la spesa complessiva a favore del territorio<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> ammonta a oltre 5,1 milioni di euro, di cui oltre<br />
il 95% riguarda progetti def<strong>in</strong>iti da accordi con i soggetti locali.<br />
turistici della Val d’Agri, per<br />
un <strong>in</strong>vestimento complessivo<br />
da parte di eni di 2.794.800<br />
euro. Il ritrovamento della Villa<br />
Romana <strong>in</strong> località Barricelle<br />
è avvenuto nel luglio del 2006<br />
nel corso dei lavori relativi<br />
alla realizzazione della rete<br />
di raccolta del Centro Olio<br />
Val d’Agri, e <strong>in</strong> particolare<br />
del tratto Cerro Falcone<br />
contrada Barricelle; il sito<br />
archeologico attualmente<br />
copre un’area di circa 1.300<br />
mq. Il ritrovamento è stato<br />
def<strong>in</strong>ito di <strong>in</strong>teresse nazionale<br />
dalla Sopr<strong>in</strong>tendenza per<br />
i Beni Archeologici della<br />
<strong>Basilicata</strong> che ha consentito<br />
di attraversare il sito<br />
Spesa totale per il territorio<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> (2009-2011)
archeologico mediante<br />
la realizzazione di un<br />
microtunnel <strong>in</strong> modo da<br />
non variare il percorso già<br />
autorizzato.<br />
Contestualmente, è stato<br />
def<strong>in</strong>ito dalla Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />
un progetto di recupero e<br />
di valorizzazione del sito<br />
archeologico che consentirà di<br />
fruire di uno dei più importanti<br />
e monumentali complessi<br />
rurali, di età romana, r<strong>in</strong>venuti<br />
negli ultimi anni <strong>in</strong> Italia<br />
Meridionale.<br />
eni ha <strong>in</strong>oltre stipulato,<br />
f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio dei lavori<br />
di posa delle condotte e<br />
dell’oleodotto, un accordo con<br />
la Sopr<strong>in</strong>tendenza per i Beni<br />
Archeologici della <strong>Basilicata</strong><br />
f<strong>in</strong>alizzato a gestire il possibile<br />
r<strong>in</strong>venimento di reperti<br />
archeologici. È stato possibile<br />
esplorare e assicurare la<br />
tutela di importanti siti<br />
costituiti da necropoli greche<br />
ed <strong>in</strong>digene e da impianti<br />
produttivi databili tra VI<br />
secolo a.C. e IV secolo d.C., e<br />
di mappare nuovi e numerosi<br />
siti di <strong>in</strong>teresse lungo il<br />
tracciato dell’oleodotto, ad<br />
arricchimento del patrimonio<br />
archeologico regionale.<br />
I progetti per lo<br />
sviluppo delle filiere<br />
turistica, culturale<br />
e sociale<br />
Nell’ambito del progetto<br />
Missione di Comunità, eni<br />
ha avviato e sostenuto<br />
<strong>in</strong> questi anni progetti<br />
d’accompagnamento allo<br />
sviluppo del turismo e della<br />
cultura locali, collaborando<br />
con le Amm<strong>in</strong>istrazioni,<br />
consultando i soggetti del<br />
territorio e co<strong>in</strong>volgendo<br />
esperti e reti di eccellenza.<br />
Per quanto riguarda la<br />
filiera turistica, sono stati<br />
realizzati alcuni <strong>in</strong>terventi<br />
pilota nell’ambito del<br />
progetto Missione di<br />
Comunità, che comprendono<br />
<strong>in</strong>terventi di manutenzione<br />
e miglioramento della<br />
sentieristica e delle<br />
<strong>in</strong>frastrutture turistiche e<br />
attività di formazione per<br />
guide turistiche locali <strong>in</strong><br />
collaborazione con il Distretto<br />
Meridionale, la Fondazione<br />
eni Enrico Mattei, i Comuni<br />
di Calvello e Abriola. Sono<br />
stati riprist<strong>in</strong>ati e valorizzati<br />
percorsi strategici per lo<br />
sviluppo del turismo, tra cui<br />
il percorso <strong>in</strong>tercomunale<br />
didattico e naturalistico “Tre<br />
Madonne” fra i santuari di<br />
Viggiano, Calvello e Abriola.<br />
Lungo il percorso, <strong>in</strong> località<br />
Cacciatizze, è attivo il<br />
Centro Didattico “Energia<br />
e Territorio”, <strong>in</strong>augurato<br />
nel novembre 2009. Nella<br />
def<strong>in</strong>izione degli <strong>in</strong>terventi è<br />
stata rilevante l’attivazione<br />
di “reti lunghe” con soggetti<br />
promotori di sviluppo,<br />
quali la partecipazione<br />
dell’Associazione Civita alla<br />
def<strong>in</strong>izione di strategie di<br />
sviluppo turistico <strong>in</strong>tegrato e<br />
la condivisione del cosiddetto<br />
5.000 copie della<br />
cart<strong>in</strong>a stradale della<br />
<strong>Basilicata</strong>, abb<strong>in</strong>ata<br />
alla rivista Qui<br />
Tour<strong>in</strong>g e realizzata<br />
<strong>in</strong> collaborazione con<br />
eni, sono state messe<br />
a disposizione degli<br />
stakeholder.<br />
“Modello <strong>Basilicata</strong>”<br />
attraverso l’organizzazione di<br />
eventi sul territorio dedicati.<br />
Nel 2011, eni ha aderito<br />
all’<strong>in</strong>iziativa di valorizzazione<br />
del patrimonio storicoartistico<br />
di Matera che<br />
prevede il miglioramento<br />
5,1<br />
milioni di euro<br />
spesi per<br />
il territorio nel 2011<br />
dell’illum<strong>in</strong>azione del Musma<br />
- Museo della Scultura<br />
Contemporanea e delle<br />
strutture vic<strong>in</strong>e ai Sassi.<br />
L’<strong>in</strong>iziativa è condotta <strong>in</strong><br />
collaborazione con enipower.<br />
Dal 2009 sono state attivate<br />
collaborazioni con Bell’Italia,<br />
Gambero Rosso e Golosario<br />
al f<strong>in</strong>e di promuovere presso i<br />
lettori, i paesaggi naturali e le<br />
tradizioni eno-gastronomiche<br />
locali. Tra le <strong>in</strong>iziative<br />
promosse, <strong>in</strong> collaborazione<br />
con i territori <strong>in</strong>teressati, si<br />
segnalano:<br />
• pubbliredazionale su<br />
monografia di Qui Tour<strong>in</strong>g<br />
2011 dedicata alla<br />
<strong>Basilicata</strong>;<br />
• calendario Val d’Agri 2011;<br />
• carta Tour<strong>in</strong>g Club tematica<br />
sui parchi italiani De<br />
Agost<strong>in</strong>i, distribuita a tutti<br />
gli stakeholder e messa<br />
a disposizione del parco<br />
della Val d’Agri per la<br />
distribuzione ai turisti e ai<br />
visitatori;<br />
• calendario Bell’Italia 2010<br />
dedicato alla Val d’Agri e alla<br />
Val Camastra per un totale<br />
di 80.000 copie distribuite<br />
con la rivista e 5.000 a<br />
disposizione del territorio;<br />
• pubbliredazionale su Guida<br />
Viaggiar Bene 2010<br />
di Gambero Rosso;<br />
• filmato con <strong>in</strong>terviste<br />
a produttori e artigiani,<br />
trasmesso sul canale<br />
satellitare Gambero Rosso<br />
<strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> euro<br />
per il progetto<br />
della Villa Romana<br />
2,8<br />
mln euro circa<br />
le <strong>in</strong>iziatiVe SoCiali<br />
Channel;<br />
• settimana di promozione<br />
delle eccellenze enogastronomiche<br />
lucane<br />
presso la Città del Gusto<br />
(Gambero Rosso) e presso<br />
Golosaria a Milano, nel<br />
2010;<br />
• pubbliredazionale sulla<br />
Guida Golosario 2010;<br />
• presenza di prodotti della<br />
Val d’Agri e Val Camastra a<br />
Golosaria, manifestazione<br />
sulle eccellenze enogastronomiche<br />
(novembre<br />
2010, Milano);<br />
La valorizzazione del<br />
territorio avviene anche<br />
attraverso la realizzazione<br />
e il sostegno di importanti<br />
eventi di taglio sia nazionale<br />
sia locale. Tra questi, nel<br />
luglio 2011 eni è stato ma<strong>in</strong><br />
sponsor del Festival Polo<br />
Sud, <strong>in</strong> partnership con<br />
la Regione <strong>Basilicata</strong> e il<br />
Comune di Matera, che si è<br />
svolto a Matera, Bernalda<br />
e Grumento Nova e che<br />
ha visto il co<strong>in</strong>volgimento<br />
della popolazione sui temi<br />
della cultura e del futuro<br />
del territorio. eni sostiene
34<br />
35<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
ogni anno attività e progetti<br />
f<strong>in</strong>alizzati a sostenere la filiera<br />
del sociale e della cultura,<br />
sulla base delle richieste<br />
e dei bisogni del territorio.<br />
Tra questi, i contributi a<br />
favore di feste religiose e di<br />
associazioni no profit della Val<br />
d’Agri.<br />
eni sostiene dal 1999 progetti<br />
per le scuole della <strong>Basilicata</strong>;<br />
tra queste, l’<strong>in</strong>iziativa<br />
<strong>in</strong>ternazionale Schoolnet<br />
rivolta alle scuole secondarie<br />
Il ruolo della Fondazione<br />
eni Enrico Mattei a<br />
Viggiano<br />
di primo grado della Val d’Agri,<br />
Val Camastra e Val Basento e<br />
dal 2007 resa <strong>in</strong>ternazionale<br />
con il co<strong>in</strong>volgimento di altre<br />
regioni <strong>in</strong> Paesi nei quali<br />
eni opera: Angola, Alaska,<br />
Australia, Indonesia, Norvegia,<br />
Pakistan, Timor Est, Tunisia,<br />
Venezuela. Ogni anno circa<br />
1.000 ragazzi, di cui circa<br />
300 lucani, sono <strong>in</strong>vitati a<br />
raccontare l’ambiente, la<br />
cultura e le tradizioni delle<br />
proprie comunità e a dialogare<br />
Dal 2008 la Fondazione<br />
eni Enrico Mattei (FEEM),<br />
<strong>in</strong> base all’Accordo<br />
Attuativo Regionale n. 11<br />
del Protocollo d’Intenti<br />
tra la Regione <strong>Basilicata</strong><br />
e l’eni, ha una sede anche<br />
a Viggiano dove opera<br />
sulla base di programmi di<br />
attività concordati con la<br />
Regione <strong>Basilicata</strong> e con<br />
altri partner scientifici e<br />
istituzionali. La mission<br />
di FEEM è quella di essere<br />
un centro di aggregazione<br />
di idee capace di creare<br />
opportunità e s<strong>in</strong>ergie sul<br />
territorio lucano, diffondendo<br />
conoscenza attraverso la<br />
realizzazione di attività di<br />
analisi prevalentemente<br />
economica. La FEEM,<br />
avvalendosi di uno staff<br />
di circa 30 collaboratori,<br />
provenienti prevalentemente<br />
dalla regione, svolge<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> attività<br />
di ricerca, formazione,<br />
divulgazione, a supporto<br />
di istituzioni pubbliche e<br />
organizzazioni di settore.<br />
con coetanei di Paesi diversi.<br />
La cerimonia di premiazione<br />
a conclusione dell’edizione<br />
2011-<strong>2012</strong> si è svolta lo<br />
scorso giugno a Potenza,<br />
durante la quale è stato<br />
assegnato il premio nazionale<br />
alla Scuola Secondaria<br />
di Primo Grado - Istituto<br />
Comprensivo “L. De Lorenzo”<br />
di Viggiano. È previsto il<br />
co<strong>in</strong>volgimento delle scuole<br />
della <strong>Basilicata</strong> nelle attività<br />
<strong>in</strong>dividuate dal Protocollo di<br />
Le attività pensate per il<br />
progetto <strong>Basilicata</strong>, hanno<br />
fra i molteplici scopi quello<br />
di valorizzare le risorse<br />
naturali, culturali e umane<br />
locali e sono organizzate<br />
<strong>in</strong> tre aree tematiche che<br />
corrispondono ad altrettanti<br />
macro-programmi: turismo<br />
sostenibile, terzo settore,<br />
energia e sviluppo locale. Nel<br />
corso del suo <strong>in</strong>sediamento<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, la FEEM ha<br />
pianificato e organizzato<br />
diverse <strong>in</strong>iziative di<br />
divulgazione scientifica per<br />
i cittad<strong>in</strong>i e per le scuole<br />
di ogni ord<strong>in</strong>e e grado del<br />
territorio; fornisce alle<br />
istituzioni locali supporto<br />
scientifico per il processo<br />
di market<strong>in</strong>g territoriale<br />
attraverso la valorizzazione<br />
della filiera turistica, la<br />
promozione del c<strong>in</strong>eturismo,<br />
l’ideazione, progettazione<br />
e promozione di percorsi<br />
tematici turistici sui<br />
temi dell’energia, al f<strong>in</strong>e<br />
di promuovere la nuova<br />
frontiera del turismo<br />
<strong>in</strong>tesa siglato nel 2010 tra eni<br />
e il M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione,<br />
Università, Ricerca nell’ambito<br />
del progetto “Scuola Digitale.<br />
Per l’A.A. 2011/12 il Liceo<br />
Scientifico “Pier Paolo<br />
Pasol<strong>in</strong>i” di Potenza ha<br />
partecipato allo sviluppo di<br />
contenuti didattici <strong>in</strong>novativi<br />
basati sulla metodologia<br />
CLIL (Content Language<br />
Integrated Learn<strong>in</strong>g) per il sito<br />
clil<strong>in</strong>action (www.clil<strong>in</strong>action.<br />
eniscuola.net).<br />
didattico <strong>in</strong> Val d’Agri;<br />
promuove l’aggregazione<br />
dei comuni della Val d’Agri<br />
e dei consorzi turistici<br />
per sostenere l’economia<br />
del turismo sul territorio,<br />
anche con il supporto<br />
delle nuove tecnologie<br />
di collaborazione <strong>in</strong> rete.<br />
FEEM fornisce costante<br />
supporto scientifico al Parco<br />
Nazionale Appen<strong>in</strong>o Lucano<br />
Val d’Agri Lagonegrese, sulla<br />
base di un protocollo d’<strong>in</strong>tesa<br />
firmato dai due soggetti,<br />
nell’ottica di ottenimento<br />
della certificazione europea<br />
della Carta Europea del<br />
Turismo Sostenibile nelle<br />
aree protette. FEEM è <strong>in</strong>oltre<br />
attiva nella formazione di<br />
tipo tecnico e scientifico di<br />
personale impegnato nel<br />
terzo settore e prosegue<br />
anche le sue attività di<br />
formazione su temi legati<br />
al superamento del Digital<br />
Divide rivolte ai cittad<strong>in</strong>i<br />
della terza età di alcuni<br />
Comuni lucani della Val d’Agri<br />
e della Val Camastra.
Le royalty,<br />
il lavoro e<br />
l’occupazione
36<br />
37<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Le royalty e i pagamenti alle Istituzioni<br />
<strong>Local</strong>i derivanti dall’estrazione<br />
oltre<br />
585<br />
milioni di euro di<br />
royalty versate da<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
gettito totale roYaltY eni<br />
domande frequenti<br />
< Cos’è e come viene<br />
calcolato l’<strong>in</strong>dice QE? ><br />
L’<strong>in</strong>dice QE è la Quota<br />
Energetica del costo della<br />
materia prima gas. Viene<br />
espresso <strong>in</strong> euro per mega<br />
joule e utilizzato dall’Autorità<br />
per l’energia elettrica e il<br />
gas nella determ<strong>in</strong>azione<br />
del prezzo di vendita del<br />
gas naturale distribuito<br />
attraverso la rete urbana.<br />
Questo <strong>in</strong>dice è qu<strong>in</strong>di<br />
def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> centesimi di<br />
euro per MJ (mega joule),<br />
Per quanto riguarda le<br />
estrazioni da terraferma,<br />
le somme corrispondenti<br />
al valore dell’<strong>in</strong>cremento<br />
di aliquota del 3%, stabilito<br />
a decorrere dal 1° gennaio<br />
2009, sono versate <strong>in</strong> un<br />
apposito capitolo del Bilancio<br />
dello Stato e <strong>in</strong>teramente<br />
riassegnate al “Fondo<br />
Le compagnie petrolifere<br />
che estraggono idrocarburi<br />
sul territorio italiano devono<br />
versare annualmente allo<br />
Stato una percentuale<br />
del valore della propria<br />
produzione complessiva.<br />
Questa aliquota di prodotto<br />
è comunemente chiamata<br />
royalty. Dal 2009 le<br />
royalty per i giacimenti <strong>in</strong><br />
terraferma sono pari al 10%<br />
degli idrocarburi estratti<br />
(prima erano al 7%), mentre<br />
assumendo che un metro<br />
cubo standard di gas<br />
equivalga a 38,52 MJ. I valori<br />
QE vengono comunicati<br />
trimestralmente dall’Autorità<br />
per l’energia elettrica e il<br />
gas.<br />
< Cosa vuol dire Regione<br />
Obiettivo 1? ><br />
È l’obiettivo prioritario della<br />
politica regionale europea<br />
<strong>in</strong> favore delle Regioni <strong>in</strong><br />
ritardo di sviluppo. In Italia<br />
l’Obiettivo 1 agisce sotto<br />
Nel 2011 eni<br />
ha versato royalty<br />
alla Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> e ai<br />
Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
per oltre 63 milioni<br />
di euro.<br />
per le estrazioni offshore<br />
(giacimenti <strong>in</strong> mare) sono<br />
pari al 7% sulla quantità di<br />
gas e al 4% sulla quantità di<br />
olio. Secondo la normativa<br />
vigente, i beneficiari del<br />
valore dell’aliquota di<br />
prodotto, con quote differenti,<br />
sono lo Stato, le Regioni e<br />
i Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />
estrazioni. Per quanto<br />
riguarda la distribuzione delle<br />
aliquote a Stato, Regione<br />
e Comuni, a decorrere dal<br />
il controllo del M<strong>in</strong>istero<br />
dell’Economia e delle<br />
F<strong>in</strong>anze e <strong>in</strong>teressa le<br />
Regioni del sud: <strong>Basilicata</strong>,<br />
Calabria, Campania, Puglia,<br />
Sardegna, Sicilia e, <strong>in</strong> regime<br />
di sostegno transitorio,<br />
il Molise. Il documento di<br />
programmazione generale<br />
dell’Obiettivo 1 è il Quadro<br />
comunitario di sostegno,<br />
attuato tramite programmi<br />
operativi a titolarità<br />
regionale e di alcune<br />
Amm<strong>in</strong>istrazioni centrali.<br />
preord<strong>in</strong>ato alla riduzione<br />
del prezzo alla pompa dei<br />
carburanti per i residenti<br />
nelle regioni <strong>in</strong>teressate dalla<br />
estrazione di idrocarburi<br />
liquidi e gassosi nonché dalle<br />
attività di rigassificazione<br />
anche attraverso impianti fissi<br />
offshore”, istituito nello stato<br />
di previsione del M<strong>in</strong>istero<br />
1° gennaio 1999, la quota<br />
dest<strong>in</strong>ata allo Stato (pari al<br />
55% dell’aliquota stabilita) è<br />
direttamente corrisposta alla<br />
Regione <strong>Basilicata</strong> <strong>in</strong> quanto<br />
regione a statuto ord<strong>in</strong>ario<br />
<strong>in</strong>clusa nell’Obiettivo 1 di<br />
cui al Regolamento CEE<br />
n. 2052/88 e successive<br />
modificazioni.<br />
Di quel 7%, l’85% è di<br />
pert<strong>in</strong>enza della Regione e il<br />
15% dei Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
dalle estrazioni.<br />
< Anche per il gas estratto<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è previsto il<br />
versamento di royalty? ><br />
Il gas estratto <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
è soggetto al pagamento<br />
di royalty per la quota<br />
eccedente i primi 20 milioni<br />
di metri cubi di produzione,<br />
secondo quanto stabilito dal<br />
D.Lgs. 625/1996. Per il calcolo<br />
delle royalty sul gas estratto,<br />
si fa riferimento all’<strong>in</strong>dice QE<br />
- Quota Energetica del costo<br />
materia prima del gas naturale<br />
(L. 239/2004).<br />
dello Sviluppo Economico<br />
(L. 99/2009). L’importo procapite<br />
ripartito ai maggiorenni<br />
muniti di patente della Regione<br />
<strong>Basilicata</strong>, attraverso la<br />
carta elettronica denom<strong>in</strong>ata<br />
“bonus idrocarburi”,<br />
ha fatto registrare per<br />
il 2011 un valore pari<br />
a 48.779.628 euro.
Ripartizione del Fondo Idrocarburi<br />
Prima erogazione (2011) Seconda erogazione (<strong>2012</strong>)*<br />
(euro) (euro)<br />
<strong>Basilicata</strong> 32.929.972,00 48.779.628,00<br />
* I dati <strong>2012</strong> sono relativi alla seconda erogazione degli importi versati nel 2011 per le produzioni di idrocarburi<br />
dell’anno 2010.<br />
Aliquote versate da eni ai Comuni e alla Regione <strong>Basilicata</strong> nel periodo 1998-<strong>2012</strong>*<br />
Comuni 1998 - <strong>2012</strong> (euro)<br />
Calvello 7.347.894<br />
Grumento Nova 10.608.942<br />
Marsico Nuovo 2.697.170<br />
Montemurro 2.600.703<br />
Viggiano 63.665.529<br />
totale 86.920.239<br />
Corleto Perticara** 146.127<br />
Ferrand<strong>in</strong>a 282.077<br />
Pisticci 447.058<br />
Salandra 65.732<br />
totale 940.995<br />
regione <strong>Basilicata</strong> 497.277.850<br />
totale complessivo 585.139.084<br />
* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />
** Il Comune di Corleto Perticara (Concessione Gorgoglione) è passato nel 2002 con DM 15/11/2002 a far parte<br />
del progetto Tempa Rossa , la cui titolarità è di Total e&p SpA.<br />
Gettito royalty complessivo alla Regione <strong>Basilicata</strong> (euro)<br />
2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />
Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni<br />
Aliquota 114.334.043 70.020.798 65.644.377 35.440.397 100.480.359 53.516.204 141.452.636 76.944.074<br />
* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />
Nel 2011 eni ha corrisposto<br />
ai Comuni <strong>in</strong>teressati<br />
dalle attività petrolifere<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> aliquote di<br />
prodotto per un totale<br />
di oltre 9 milioni di euro,<br />
corrispondenti alla<br />
produzione avvenuta<br />
nell’anno 2010. Nel caso di<br />
concessione con impianti di<br />
coltivazione che <strong>in</strong>teressano<br />
più Comuni, la quota è<br />
ripartita nella misura del 20%<br />
al Comune dove hanno sede<br />
le <strong>in</strong>frastrutture legate alla<br />
raccolta. Questo significa<br />
che, per quanto riguarda<br />
la Val d’Agri, il Comune di<br />
Viggiano, oltre alla quota<br />
derivante dalla produzione,<br />
riceve una percentuale<br />
maggiore di royalty derivante<br />
dalla presenza del Centro Olio<br />
nel territorio comunale.<br />
Gettiti royalty alla<br />
Regione <strong>Basilicata</strong> e ai<br />
Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />
attività petrolifere da eni<br />
Dal 1998, eni ha versato<br />
royalty alla Regione <strong>Basilicata</strong><br />
e ai Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />
estrazioni petrolifere per un<br />
totale complessivo di oltre<br />
585 milioni di euro. Di questi,<br />
le risorse monetarie entrate<br />
a far parte del bilancio della<br />
Regione a partire dall’anno<br />
1998 versate da eni sono<br />
oltre 497 milioni di euro,<br />
mentre la cifra versata ai<br />
Comuni è di circa 87 milioni<br />
di euro.<br />
Nel 2011 eni ha corrisposto<br />
alla Regione <strong>Basilicata</strong><br />
aliquote di prodotto per<br />
un totale di 53,5 milioni<br />
di euro, corrispondenti<br />
alla produzione avvenuta<br />
nell’anno 2010.<br />
Ripartizione royalty pagate da eni nel 2011<br />
ai Comuni della <strong>Basilicata</strong>
38<br />
39<br />
Aliquote di prodotto corrisposte ai Comuni relative alle concessioni di coltivazione idrocarburi Val d’Agri<br />
e altre concessioni (<strong>in</strong> euro)<br />
2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />
Concessioni Comuni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni<br />
Calvello 2.774.617 1.703.134 654.040 354.943 2.081.897 1.208.924 3.689.052 2.011.825<br />
Concessione<br />
Val d’Agri<br />
Altre<br />
concessioni<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
domande frequenti<br />
Altre<br />
concessioni<br />
< A cosa vengono dest<strong>in</strong>ate<br />
le royalty <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>? ><br />
I proventi derivanti dalle<br />
royalty entrano a far parte del<br />
Bilancio dell’Ente beneficiario<br />
senza alcun v<strong>in</strong>colo di<br />
dest<strong>in</strong>azione, anche se<br />
quest’ultimo ha il compito<br />
di far leva su tali risorse per<br />
implementare progetti e<br />
strategie che siano facilitatori<br />
di sviluppo locale. Per quanto<br />
riguarda le ricadute sui Comuni<br />
<strong>in</strong>teressati dalle attività,<br />
la Regione <strong>Basilicata</strong>, con<br />
la L.R. 40/1995 e s.m.i., ha<br />
<strong>in</strong>dividuato il comprensorio<br />
<strong>in</strong>teressato dalle estrazioni<br />
petrolifere e <strong>in</strong>oltre ha<br />
circoscritto un territorio di<br />
35 Comuni su cui far ricadere<br />
le azioni tese allo sviluppo<br />
economico e all’<strong>in</strong>cremento<br />
<strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong>dividuando nel<br />
bilancio di previsione, per<br />
la stessa area, un “fondo<br />
per lo sviluppo delle attività<br />
economiche e per l’<strong>in</strong>cremento<br />
2.219.694 1.362.507 1.308.080 709.886 1.840.112 967.139 2.459.368 1.341.216<br />
Marsico Nuovo 980.550 531.905 1.380.084 725.354 1.844.526 1.005.912<br />
Montemurro 554.923 340.627 327.020 177.472 460.028 241.785 614.842 335.304<br />
Viggiano 14.566.740 8.941.452 8.175.500 4.436.790 11.216.126 5.923.727 15.985.894 8.717.907<br />
Garaguso 51.730 0 79.790 0 85.238 0 84.272 0<br />
Ferrand<strong>in</strong>a 4.842 4.842 0 0 2.252 2.252 0 0<br />
Pisticci 2.260 2.260 0 0 7.132 7.132 0 0<br />
Salandra 1.790 1.790 0 0 0 0 0 0<br />
totale 20.176.596 12.356.612 11.524.980 6.210.996 17.072.869 9.076.313 24.677.954 13.412.164<br />
* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />
produttivo e <strong>in</strong>dustriale”<br />
f<strong>in</strong>anziato utilizzando il 3%<br />
delle risorse provenienti<br />
dalle royalty. Di più recente<br />
implementazione è <strong>in</strong>vece<br />
il “Programma Operativo<br />
Val d’Agri, Melandro, Sauro,<br />
Camastra” siglato nel 2003,<br />
che ha l’obiettivo di re<strong>in</strong>vestire<br />
sul territorio le risorse<br />
provenienti dalle royalty<br />
per generare uno sviluppo<br />
di qualità, di <strong>in</strong>tesa con le<br />
autonomie locali e le forze<br />
economiche e sociali.<br />
< Come sono calcolate le<br />
royalty? ><br />
Il calcolo delle somme dovute<br />
è effettuato <strong>in</strong> controvalore<br />
(<strong>in</strong>teso come il valore di<br />
mercato, solitamente <strong>in</strong><br />
denaro, di un bene nell’ambito<br />
di una compravendita). In<br />
questo caso il valore è dato<br />
da: produzione di idrocarburi<br />
(euro) * royalty dovute (%)<br />
calcolato, per l’olio, sulla<br />
media del prezzo di vendita<br />
fatturato dalla compagnia e,<br />
per quanto riguarda il gas, sulla<br />
media aritmetica dell’<strong>in</strong>dice QE<br />
calcolato per ciascun trimestre<br />
dell’anno di rifermento. Ai<br />
f<strong>in</strong>i del calcolo dell’importo<br />
totale di royalty dovute<br />
Aliquote<br />
Produzione Ubicazione<br />
concessione<br />
dalla produzione annuale<br />
di idrocarburi, vengono<br />
sottratte delle quote fisse<br />
stabilite per legge esenti dalla<br />
tassazione. Si riportano nella<br />
tabella sottostante le aliquote<br />
applicate <strong>in</strong> Italia sul prodotto<br />
dell’estrazione di idrocarburi.<br />
Quota annuale di produzione<br />
esente da royalty<br />
aliquota<br />
Olio Terra 20.000 tonnellate 7% +3%<br />
Olio Mare 50.000 tonnellate 7%<br />
Gas Terra 25 milioni di metri cubi 7% +3%<br />
Gas Mare 80 milioni di metri cubi 10%<br />
Da gennaio 2009, per le<br />
produzioni di idrocarburi<br />
liquidi e gassosi ottenute<br />
<strong>in</strong> terraferma, l’aliquota di<br />
prodotto è stata elevata<br />
dal 7 al 10% (L. 99/2009).<br />
L’<strong>in</strong>cremento è <strong>in</strong>teramente<br />
assegnato al “Fondo per la<br />
riduzione del prezzo alla<br />
pompa dei carburanti per<br />
i residenti nelle regioni<br />
<strong>in</strong>teressate dalla produzione<br />
di idrocarburi”. Il DL 83/<strong>2012</strong><br />
“Decreto Sviluppo” ha elevato<br />
del 3% (10% <strong>in</strong> totale per<br />
gas e 7% <strong>in</strong> totale per l’olio)<br />
anche la quota royalty da<br />
corrispondere annualmente<br />
sul gas prodotto da<br />
concessioni offshore.
Le persone del DIME<br />
Le policy, le strategie e le<br />
pratiche per lo sviluppo<br />
delle persone<br />
La centralità delle persone,<br />
considerate come un asset<br />
per l’azienda, elemento<br />
<strong>in</strong>dispensabile e fondamentale<br />
per l’esistenza stessa<br />
dell’impresa, viene sancita<br />
nel Codice Etico eni che<br />
esprime l’impegno della<br />
Compagnia verso la tutela<br />
del lavoro e delle libertà<br />
s<strong>in</strong>dacali nonché verso la<br />
lotta contro le discrim<strong>in</strong>azioni.<br />
Compatibilmente con i<br />
livelli di qualificazione e<br />
specializzazione necessari<br />
allo svolgimento delle attività<br />
e alla presenza degli stessi<br />
nel mercato del lavoro locale,<br />
eni promuove l’<strong>in</strong>tegrazione<br />
nel territorio attraverso il<br />
reclutamento di personale<br />
locale e l’impulso alle attività<br />
economiche dovuto dalla sua<br />
presenza sul territorio. Questa<br />
ripartizione tra occupazione<br />
diretta e <strong>in</strong>diretta varia <strong>in</strong><br />
funzione delle attività che<br />
vengono realizzate. Il settore<br />
dell’upstream petrolifero<br />
è caratterizzato da un’alta<br />
<strong>in</strong>tensità tecnologica e<br />
da un contenuto impiego<br />
occupazionale, di natura<br />
spesso molto specializzata.<br />
Per questo, nel settore<br />
oil&gas, la valorizzazione<br />
delle risorse locali deve<br />
necessariamente passare<br />
attraverso un processo<br />
di formazione di figure<br />
professionali. È un percorso<br />
di medio-lungo term<strong>in</strong>e che<br />
presenta benefici sia per il<br />
territorio, sia per l’impresa.<br />
Inoltre, il settore upstream può<br />
avere un effetto propulsivo<br />
nei confronti del sistema<br />
economico locale attraverso<br />
l’acquisizione di beni e<br />
servizi <strong>in</strong> loco. L’importanza<br />
che riveste l’<strong>in</strong>dotto nelle<br />
strategie di eni è testimoniata<br />
anche dalle <strong>in</strong>iziative che<br />
l’azienda attiva per favorire<br />
la crescita di quei settori<br />
che operano nella catena del<br />
valore del settore energetico.<br />
Rientrano <strong>in</strong> queste attività<br />
le <strong>in</strong>iziative f<strong>in</strong>alizzate al<br />
potenziamento della filiera<br />
petrolifera, anche attraverso<br />
la creazione di tavoli di<br />
confronto e progettazione con<br />
gli stakeholder locali avviate<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> nell’ambito del<br />
programma “Missione di<br />
Comunità” (v. Cap. 2).<br />
I dati dell’occupazione<br />
diretta<br />
Il DIME è stato istituito a<br />
Viggiano a f<strong>in</strong>e 2008 per<br />
garantire un migliore raccordo<br />
con il territorio e le Istituzioni<br />
locali e una maggiore efficienza<br />
nella gestione delle attività <strong>in</strong><br />
campo. Il Distretto Meridionale<br />
presenta un organico al 31<br />
agosto <strong>2012</strong> di 291 persone,<br />
di cui 265 persone dedicate a<br />
presidiare le attività operative<br />
e gestionali <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. Di<br />
queste, circa il 54% è residente<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> ed è proveniente<br />
dai diversi Comuni delle<br />
Prov<strong>in</strong>cie di Potenza e Matera.<br />
Il Distretto<br />
Meridionale presenta<br />
un organico<br />
al 31 agosto <strong>2012</strong><br />
di 291 persone,<br />
di cui 143 lucani.<br />
Dipendenti diretti del DIME<br />
2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />
Numero Numero Numero Numero<br />
Dipendenti totali DIME 311 334 285 291<br />
- di cui lavoranti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 241 274 260 265<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141 143<br />
* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />
Dipendenti diretti del DIME<br />
* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.
40<br />
41<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Dipendenti DIME per fascia d’età<br />
* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />
Dipendenti DIME per categoria professionale<br />
* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />
Dipendenti DIME per titolo di studio<br />
I dati relativi alle categorie<br />
professionali mostrano, al 31<br />
agosto <strong>2012</strong>, una prevalenza<br />
di impiegati (157) e di operai<br />
(106), seguiti dai quadri (26)<br />
e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dai dirigenti (2).<br />
I dati relativi all’età di<br />
appartenenza dei dipendenti<br />
DIME al 31 agosto <strong>2012</strong><br />
mostrano una prevalenza<br />
della fascia tra i 25 e i 39 anni<br />
(161) seguita dalla fascia dai<br />
40 ai 54 anni (89), e degli over<br />
55 (22); gli under 24 sono 19.<br />
Il 64% possiede un diploma<br />
e circa il 20% è laureato<br />
(<strong>in</strong> prevalenza, con laurea<br />
di II livello).
Dipendenti DIME per tipologia di contratto<br />
2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />
Di cui residenti<br />
Di cui residenti<br />
Di cui residenti<br />
Di cui residenti<br />
DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
A tempo determ<strong>in</strong>ato 24 n.d. 7 0 4 0 5 0<br />
A tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 287 n.d. 326 150 281 141 286 143<br />
Totale 311 n.d. 333 150 285 141 291 143<br />
* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />
Il sistema di reclutamento<br />
di nuove risorse<br />
Per gestire il processo di<br />
reclutamento di nuove risorse,<br />
DIME si avvale di eni Corporate<br />
University (ECU), che presidia<br />
tale funzione per tutte le<br />
divisioni e società del Gruppo.<br />
Il reclutamento di personale<br />
avviene secondo i pr<strong>in</strong>cipi<br />
di massima correttezza e<br />
trasparenza ed è basato sulla<br />
rispondenza dei candidati a<br />
skill e competenze richieste.<br />
Questo processo avviene<br />
secondo modalità standard<br />
o attraverso campagne ad<br />
hoc pubblicizzate tramite la<br />
stampa su quotidiani locali.<br />
Al riguardo, il 20 settembre<br />
<strong>2012</strong> è stato pubblicato un<br />
avviso pubblico da parte del<br />
DIME che si rivolge a giovani<br />
diplomati tecnici da <strong>in</strong>serire<br />
<strong>in</strong> un percorso formativo per<br />
creare figure professionali <strong>in</strong><br />
grado di operare negli impianti<br />
di trattamento dell’<strong>in</strong>dustria<br />
oil&gas. È <strong>in</strong> corso la<br />
selezione di 50 persone che<br />
proseguiranno il percorso di<br />
reclutamento previsto dalle<br />
procedure eni.<br />
Lo sviluppo<br />
delle persone<br />
L’impegno a costruire un<br />
ambiente di lavoro capace<br />
di valorizzare il contributo di<br />
tutti attraverso gli strumenti<br />
di sviluppo, la comunicazione<br />
e la formazione rappresenta<br />
uno degli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali<br />
di eni e della sua politica di<br />
gestione delle risorse umane.<br />
Componente prioritaria di<br />
tale approccio è la tutela della<br />
sicurezza e della salute sul<br />
luogo di lavoro, fattore che per<br />
eni va oltre la vita professionale<br />
delle persone, attraverso<br />
politiche di <strong>in</strong>formazione/<br />
<strong>in</strong>centivazione di corretti stili<br />
di vita e di prevenzione <strong>in</strong><br />
campo sanitario. Presso DIME,<br />
realtà operativa direttamente<br />
co<strong>in</strong>volta sul campo, la<br />
sicurezza nelle attività<br />
operative è un fattore che viene<br />
presidiato 24 ore su 24 e gestito<br />
con un rigido sistema di misure<br />
preventive, un sistema di<br />
cont<strong>in</strong>ua sorveglianza sanitaria,<br />
un consistente e costante<br />
<strong>in</strong>vestimento <strong>in</strong> attività<br />
formative e il consolidamento<br />
di meccanismi partecipativi<br />
di analisi dell’esposizione al<br />
rischio (si veda Cap. 9). Un altro<br />
settore nel quale si esprime<br />
l’impegno strategico di eni è la<br />
valorizzazione del personale<br />
locale, considerata come<br />
un’opportunità di crescita<br />
del sistema e non solo della<br />
s<strong>in</strong>gola persona. Lo strumento<br />
attraverso cui viene attivato<br />
questo percorso di sviluppo<br />
<strong>in</strong>dividuale è la cont<strong>in</strong>ua e<br />
costante valutazione delle<br />
caratteristiche caratteriali e<br />
professionali, nonché delle<br />
competenze della persona<br />
e della capacità di applicarle<br />
<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are.<br />
Nell’ambito dell’analisi di clima<br />
realizzata da eni per rilevare<br />
il grado di soddisfazione e di<br />
engagement delle persone di<br />
eni, il 90,2% dei dipendenti DIME<br />
ha risposto al questionario di<br />
rilevazione, esprimendo volontà<br />
di dialogo e di <strong>in</strong>terazione con<br />
l’azienda. Le attività del welfare<br />
sono legate prevalentemente<br />
ai temi della “Famiglia”, “Salute”<br />
e “Time & Money sav<strong>in</strong>g”.<br />
Sono adottate dal DIME tutte<br />
le <strong>in</strong>iziative promosse da<br />
eni (tra cui vacanze estive<br />
per i figli dei dipendenti,<br />
convenzioni commerciali,<br />
campagne di prevenzione<br />
medica) compatibilmente<br />
con le esigenze di una realtà<br />
focalizzata su attività operative.<br />
La formazione<br />
La formazione rivolta<br />
ai dipendenti DIME è<br />
f<strong>in</strong>alizzata non solo alla<br />
crescita professionale nelle<br />
competenze tecniche, con<br />
particolare riferimento ai<br />
La formazione DIME<br />
A oggi, più del 98%<br />
dei dipendenti del<br />
DIME è impiegato<br />
con un contratto a<br />
tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato,<br />
percentuale che<br />
sale a 100% per<br />
quanto riguarda i 143<br />
dipendenti lucani.<br />
temi HSEQ (sicurezza, salute,<br />
ambiente e qualità), ma anche<br />
nelle cosiddette soft skill.<br />
Nel 2011 le ore erogate sono<br />
5.560, di cui quasi 1.600 sui<br />
temi HSE. Nel 2010 si è avuto<br />
un picco <strong>in</strong> quest’ambito<br />
tematico dovuto ad azioni<br />
di formazione <strong>in</strong>tensive sul<br />
tema della sicurezza. La spesa<br />
complessiva <strong>in</strong> formazione<br />
sostenuta dal DIME nel 2011 è<br />
di 288 mila euro, registrando<br />
un <strong>in</strong>cremento del 58% rispetto<br />
al 2010. In aggiunta, nel 2011<br />
sono state erogate 312 ore<br />
di formazione istituzionale ai<br />
dipendenti del DIME, <strong>in</strong> aumento<br />
rispetto alle 208 ore effettuate<br />
nel 2010.<br />
2010 2011<br />
Spesa <strong>in</strong><br />
Spesa <strong>in</strong><br />
Ore formazione Ore formazione<br />
HSEQ 3.608 106.049,68 1.596 81.985,02<br />
L<strong>in</strong>gua e Informatica 264 8.125,00 489 11.504,00<br />
Comportamento/comunicazione 304 15.875,00 232 9.320,00<br />
Trasversale 494 11.659,50 387 17.518,00<br />
Tecnico commerciale 576 40.234,60 2.856 167.473,04<br />
Totale 5.246 181.943,78 5.560 287.800,06
42<br />
43<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La salute delle persone<br />
Tutte le attività di eni sono<br />
improntate a garantire la tutela<br />
della salute dei dipendenti,<br />
delle persone e delle comunità<br />
che vivono <strong>in</strong> prossimità<br />
degli impianti e di tutti coloro<br />
che entrano <strong>in</strong> contatto <strong>in</strong><br />
diversi momenti con le attività<br />
operative del DIME.<br />
I pr<strong>in</strong>cipi fondanti dell’azione<br />
del DIME nell’ambito della<br />
salute sono:<br />
• la protezione della<br />
salute dei lavoratori,<br />
dei contrattisti e delle<br />
comunità;<br />
• la prevenzione degli<br />
<strong>in</strong>fortuni e delle malattie<br />
professionali;<br />
• la promozione di stili di vita<br />
e comportamenti salubri<br />
negli ambienti di lavoro.<br />
Le attività nelle quali si<br />
esplicita la tutela della<br />
salute dei lavoratori del DIME<br />
consistono <strong>in</strong>:<br />
• Prevenzione: le attività di<br />
carattere preventivo sono<br />
considerate una priorità e<br />
<strong>in</strong>cludono programmi quali<br />
il controllo dell’idoneità<br />
medica, le vacc<strong>in</strong>azioni, le<br />
valutazioni di rischio per la<br />
salute, la comunicazione e<br />
la formazione;<br />
• Sorveglianza: vengono<br />
applicati protocolli e<br />
procedure sanitarie<br />
standard per valutare,<br />
monitorare e proteggere la<br />
salute dei propri dipendenti;<br />
<strong>in</strong>oltre, viene garantita<br />
una costante vigilanza<br />
presso le unità operative<br />
attraverso il presidio dei<br />
Medici competenti;<br />
• Promozione: la promozione<br />
di uno stile di vita sano<br />
e sicuro all’<strong>in</strong>terno e<br />
all’esterno dei luoghi di<br />
lavoro. Questo <strong>in</strong>clude, tra<br />
l’altro, la diffusione, tramite<br />
volant<strong>in</strong>i e campagne<br />
<strong>in</strong>formative, di <strong>in</strong>formazioni<br />
su tematiche di salute.<br />
Il DIME ha adottato un<br />
“Sistema di gestione della<br />
salute e della sicurezza nei<br />
luoghi di lavoro” come parte<br />
<strong>in</strong>tegrante del Sistema di<br />
Gestione Integrato HSE che,<br />
con l’applicazione di rigidi<br />
modelli di organizzazione<br />
e gestione, favorisce<br />
l’accrescimento dei livelli<br />
di sicurezza e salute nei<br />
luoghi di lavoro. La corretta<br />
impostazione di tale sistema<br />
ha consentito di conseguire la<br />
certificazione OHSAS 18001.<br />
Al f<strong>in</strong>e di garantire un sempre<br />
più elevato livello di tutela e<br />
salvaguardia della salute dei<br />
dipendenti e dei contrattisti, <strong>in</strong><br />
coerenza con le l<strong>in</strong>ee guida del<br />
gruppo eni e nel rispetto della<br />
normativa vigente, vengono<br />
def<strong>in</strong>iti piani di monitoraggio<br />
periodici degli ambienti di<br />
lavoro ed effettuate visite<br />
di sorveglianza sanitaria sui<br />
potenziali agenti di rischio<br />
att<strong>in</strong>enti all’attività. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
ambientali vengono realizzate<br />
per valutare l’esposizione dei<br />
lavoratori ai seguenti fattori:<br />
• rumore <strong>in</strong>terno<br />
(D.Lgs. 81/08);<br />
• vibrazioni (D.Lgs. 81/08);<br />
• chimici - cancerogeni<br />
(D.Lgs. 81/08);<br />
• potabilità delle acque<br />
(D.Lgs. 152/06);<br />
• microclima (temperatura,<br />
umidità, illum<strong>in</strong>azione,<br />
D.Lgs. 81/08);<br />
• stress lavoro correlato.<br />
Come previsto dalla normativa<br />
vigente, DIME esegue tali<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i ogni tre anni. L’attività<br />
di Sorveglianza Sanitaria viene<br />
assicurata conformemente<br />
alle prescrizioni normative<br />
dal Medico competente e dal<br />
Servizio di Prevenzione e<br />
Protezione. Inoltre, l’attività<br />
di sorveglianza è effettuata<br />
sulla base del Documento<br />
Valutazione Rischi (DVR), nel<br />
quale sono <strong>in</strong>dicati i rischi<br />
fisici e chimici riferiti alle<br />
specifiche mansioni allo<br />
scopo di:<br />
• valutare la compatibilità<br />
tra condizioni di salute e<br />
compiti lavorativi;<br />
• <strong>in</strong>dividuare gli stati di ipersuscettibilità<br />
<strong>in</strong>dividuale ai<br />
rischi lavorativi;<br />
• verificare l’efficacia delle<br />
misure di prevenzione dei<br />
rischi attuate <strong>in</strong> azienda.<br />
Per alcune mansioni eni<br />
prevede esami cl<strong>in</strong>ici<br />
strumentali e di laboratorio<br />
ogni sei mesi, nonostante<br />
la normativa preveda<br />
una cadenza annuale, <strong>in</strong><br />
accordo a quanto def<strong>in</strong>ito dal<br />
Protocollo Sanitario def<strong>in</strong>ito<br />
dal Medico Competente<br />
nom<strong>in</strong>ato dal datore di<br />
lavoro eni, esami che si<br />
dividono <strong>in</strong> fisici (rumore,<br />
vibrazioni, microclima,<br />
campi elettromagnetici,<br />
Radiazioni Ottiche Artificiali,<br />
stress da lavoro correlato),<br />
chimici e organizzativi. Il<br />
medico competente elabora<br />
l’evoluzione e l’andamento<br />
nel tempo dei dati delle<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i mediche dei<br />
dipendenti eni, relativamente<br />
all’audiometria, alla<br />
funzionalità respiratoria,<br />
ai problemi cardiologici<br />
riscontrati, alla pressione<br />
arteriosa, all’oculistica,<br />
prescrivendo, laddove<br />
necessario, i dovuti<br />
approfondimenti diagnostici.<br />
13<br />
sopralluoghi <strong>in</strong><br />
impianto<br />
0<br />
patologie correlabili<br />
ad attività lavorativa<br />
SorVeglianza Sanitaria
In totale nel 2011 sono state<br />
effettuate 1.204 <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
strumentali (407 audiometrie<br />
e 408 spirometrie), 460<br />
visite periodiche, 460<br />
esami di laboratorio, 35<br />
visite oculistiche, 389<br />
elettrocardiogrammi.<br />
A tutela della privacy, tutte<br />
le notizie relative alle attività<br />
di Sorveglianza Sanitaria<br />
confluiscono <strong>in</strong> un registro<br />
Dati Biostatistici e Statistici<br />
che permette di evidenziare<br />
eventuali punti di debolezza<br />
e le azioni di miglioramento<br />
da <strong>in</strong>traprendere. Questo<br />
registro, aggiornato su<br />
base annuale, consente di<br />
effettuare raffronti e trend<br />
sull’andamento sanitario<br />
della popolazione lavorativa<br />
negli anni.<br />
Dall’esame complessivo<br />
dei dati sanitari cl<strong>in</strong>ici,<br />
strumentali e laboratoristici<br />
raccolti nel corso dell’anno<br />
2011 si evidenzia la<br />
sostanziale assenza<br />
di patologie correlabili<br />
all’attività lavorativa.<br />
domande frequenti<br />
< Esiste una policy eni che<br />
obbliga le ditte contrattiste<br />
a porre <strong>in</strong> essere misure di<br />
prevenzione e tutela della<br />
salute? ><br />
eni non può obbligare i suoi<br />
contrattisti ad adottare misure<br />
di prevenzione, poiché il<br />
compito di tutelare al meglio<br />
i propri lavoratori spetta a<br />
ciascuna ditta. Tuttavia, il<br />
processo di selezione dei<br />
fornitori <strong>in</strong> eni <strong>in</strong>clude un’analisi<br />
della loro capacità<br />
di garantire i criteri di sicurezza<br />
Dal 1996 non sono stati<br />
riscontrati tra i dipendenti<br />
di eni casi di malattie<br />
cancerogene o malattie<br />
relazionabili all’attività<br />
lavorativa <strong>in</strong> Val d’Agri (dati<br />
rilevati su un campione di<br />
circa 150 persone esposte<br />
per otto ore al giorno<br />
direttamente alle sostanze<br />
utilizzate nel COVA).<br />
Sono puntualmente svolti<br />
sopralluoghi dal medico<br />
competente <strong>in</strong> impianto, <strong>in</strong><br />
collaborazione con il S.P.P.<br />
(Servizio Prevenzione e<br />
Protezione). Nel 2011 vi sono<br />
stati 13 sopralluoghi.<br />
È cont<strong>in</strong>uamente effettuata<br />
formazione/<strong>in</strong>formazione<br />
al personale <strong>in</strong> base<br />
all’evoluzione dei rischi e<br />
delle <strong>in</strong>dicazioni normative. I<br />
corsi, pianificati ed eseguiti<br />
secondo un programma<br />
annuale, sono assegnati<br />
a seconda delle mansioni,<br />
per poter svolgere <strong>in</strong> piena<br />
sicurezza la propria attività,<br />
e <strong>in</strong>cludono, tra i temi<br />
affrontati, campagne di<br />
sensibilizzazione sui corretti<br />
sul lavoro, la tutela della<br />
salute, la gestione della<br />
qualità, la salvaguardia<br />
ambientale e l’osservanza<br />
di standard <strong>in</strong>ternazionali <strong>in</strong><br />
materia di diritto del lavoro,<br />
oltre a requisiti di carattere<br />
economico, tecnico, produttivo<br />
e organizzativo. Il DIME, oltre<br />
a verificare l’adempimento<br />
delle ditte che operano nei<br />
propri siti ai più importanti<br />
obblighi legislativi, ne<br />
promuove il miglioramento<br />
cont<strong>in</strong>uo attraverso un<br />
1.204<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
strumentali<br />
stili di vita. Tra i temi trattati<br />
dai corsi:<br />
• dispositivi di Protezione<br />
Individuale (DPI) di terza<br />
categoria;<br />
• presenza del Registro<br />
Esposti;<br />
• alcol e droghe,<br />
alimentazione.<br />
A tutela della salute delle<br />
comunità residenti nelle<br />
zone adiacenti agli impianti<br />
produttivi, vengono<br />
adottate le più avanzate<br />
misure di monitoraggio di<br />
aspetti quali aria, rumore<br />
ed emissioni odorigene (si<br />
veda l’approfondimento<br />
sul Sistema Integrato di<br />
Monitoraggio Ambientale,<br />
Cap. 4).<br />
programma dedicato (Piano<br />
di Miglioramento delle Ditte<br />
Contrattiste).<br />
< Quali sono le misure che eni<br />
pone <strong>in</strong> essere per prevenire i<br />
rischi di malattie? ><br />
Da quando è stato aperto il<br />
COVA esiste un protocollo<br />
sanitario a cui vengono<br />
sottoposti tutti i lavoratori,<br />
diversificato a seconda<br />
che riguardi gli operatori di<br />
produzione che operano<br />
all’<strong>in</strong>terno del Centro<br />
visite<br />
periodiche<br />
460<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i mediCHe ai diPendenti 2011<br />
460<br />
esami di<br />
laboratorio<br />
Il DIME ha adottato un<br />
“Sistema di gestione<br />
della salute e della<br />
sicurezza nei<br />
luoghi di lavoro” come<br />
parte <strong>in</strong>tegrante del<br />
Sistema di Gestione<br />
Integrato HSE.<br />
(<strong>in</strong> tal caso questi dovranno<br />
sottoporsi a controlli ogni<br />
sei mesi) o i lavoratori<br />
che frequentano il Centro<br />
saltuariamente (i quali<br />
dovranno sottoporsi ai controlli<br />
una volta all’anno). I controlli<br />
periodici consistono <strong>in</strong>: analisi<br />
di laboratorio, spirometria,<br />
visita audiometrica,<br />
elettrocardiogramma, visita<br />
di medic<strong>in</strong>a del lavoro durante<br />
la quale vengono considerati<br />
gli apparati cardiovascolare,<br />
osteoarticolare e neurologico.
44<br />
45<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
L’<strong>in</strong>dotto del DIME: il procurato locale<br />
e la gestione della catena di fornitura<br />
Come evidenziato da una<br />
recente ricerca condotta<br />
da FEEM, la ricaduta<br />
occupazionale rilevata al<br />
31 agosto <strong>2012</strong> generata<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è pari a<br />
complessivi 2.437 posti di<br />
lavoro, di cui 291 dipendenti<br />
diretti e 2.146 occupati<br />
<strong>in</strong>diretti, ovvero i dipendenti<br />
della catena di fornitura. Il<br />
valore risulta relativamente<br />
alto se lo si compara ai<br />
tassi occupazionali <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>, sia a livello<br />
generale sia a livello di<br />
specifico settore <strong>in</strong>dustriale<br />
(si veda l’approfondimento<br />
dedicato). Considerando<br />
il trend occupazionale di<br />
medio periodo, dal 1998 ad<br />
oggi il numero di occupati<br />
nel settore petrolifero <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> è passato da 400<br />
a 2.437, comprensivo del<br />
numero di occupati diretti e<br />
<strong>in</strong>diretti.<br />
Analizzando la provenienza<br />
dei 2.146 dipendenti<br />
lavoranti presso le imprese<br />
fornitrici del DIME, il 31% di<br />
essi proviene dalla Val d’Agri,<br />
percentuale che raggiunge<br />
il 47% se si considera tutti<br />
i dipendenti che risiedono<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. L’occupazione<br />
locale è dest<strong>in</strong>ata ad<br />
aumentare, su scala locale e<br />
regionale, nella seconda fase<br />
di ampliamento delle attività<br />
operative con il crescere delle<br />
capacità formative, <strong>in</strong>dustriali<br />
e imprenditoriali.<br />
Ricadute occupazionali DIME al 31/08/<strong>2012</strong><br />
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME<br />
per provenienza geografica<br />
Totale Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Occupati diretti DIME 291 143<br />
Occupati <strong>in</strong>diretti DIME 2.146 1.000<br />
Totale 2.437 1.143<br />
DIME<br />
Residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 1.000<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> Val d’Agri 668<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> altre zone della <strong>Basilicata</strong> 332<br />
Residenti <strong>in</strong> altre Regioni italiane 1.140<br />
Residenti <strong>in</strong> altri Paesi UE 6<br />
Totale 2.146<br />
Per un totale di 2.146 dipendenti lavoranti presso<br />
le imprese fornitrici del DIME, il 47% proviene<br />
dalla <strong>Basilicata</strong> e il 31% dalla Val d’Agri.<br />
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per provenienza geografica
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per qualifica<br />
Totale DIME Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Di cui residenti <strong>in</strong> altri<br />
Comuni della <strong>Basilicata</strong><br />
Operai semplici 295 139 107 32<br />
Manovali 38 32 26 6<br />
Carpentieri 41 23 16 7<br />
Saldatori 25 13 11 2<br />
Elettricisti 69 52 24 28<br />
Strumentisti 51 40 32 8<br />
Operatori cnd 9 5 5 0<br />
Tubisti 25 17 6 11<br />
Autisti 206 149 102 47<br />
Impiegati settore amm<strong>in</strong>istrativo 176 71 49 22<br />
Impiegati settore tecnico 742 207 103 104<br />
Altri impiegati 62 17 12 5<br />
Dirigenti 52 13 8 5<br />
Altre categorie 355 222 167 55<br />
totale 2.146 1.000 668 332<br />
La voce “altre categorie” comprende: RAQ, RSGA, RCG, tecnico campionatore, operai specializzati, sondatori, conduttori macch<strong>in</strong>e, tecnico programmatore,<br />
frigorista, operatori mezzi meccanici, meccanici montatori, ponteggisti, responsabile magazz<strong>in</strong>o, capo cantiere, operatori well test<strong>in</strong>g, addetti<br />
manutenzione, perforatore, capo perforatore, pontista, gruisti, sorveglianti alla sicurezza e guardie giurate, operatori macch<strong>in</strong>e utensili, tecnici hardware/<br />
software, primarista, addetto posacavi, muratore, trivellista, trivellatore, archeologo, escavatorista, service eng<strong>in</strong>eer.<br />
Totale dipendenti per fascia d’età<br />
DIME Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
I dati relativi all’età di<br />
appartenenza dei dipendenti<br />
dell’<strong>in</strong>dotto, validi sia per gli<br />
occupati complessivi sia per<br />
quelli lucani, mostrano una<br />
prevalenza della fascia tra i<br />
35 e i 50 (circa il 50%), seguita<br />
Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Di cui residenti <strong>in</strong> altri<br />
Comuni <strong>Basilicata</strong><br />
Under 24 92 43 31 12<br />
Dai 25 ai 35 anni 646 306 211 95<br />
Dai 35 ai 50 anni 1.055 493 320 173<br />
Over 50 anni 353 158 106 52<br />
totale 2.146 1.000 668 332<br />
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME residenti<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri per fascia d’età<br />
dalla fascia dai 25 ai 35 anni<br />
(30%), e dagli over 50 (16%); gli<br />
under 24 rappresentano il 4%.<br />
Le percentuali si mantengono<br />
sostanzialmente <strong>in</strong>variate<br />
per quanto riguarda la sola<br />
Val d’Agri (grafico).<br />
Rispetto al numero totale degli occupati, il 74,6% dei<br />
dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto del DIME risulta essere<br />
impiegato con un contratto di lavoro a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato.
46<br />
47<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per tipologia contrattuale<br />
DIME Di cui<br />
residenti<br />
<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Di cui<br />
residenti <strong>in</strong><br />
Val d’Agri<br />
Di cui residenti<br />
<strong>in</strong> altri Comuni<br />
<strong>Basilicata</strong><br />
Tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 1.596 672 414 258<br />
Tempo determ<strong>in</strong>ato 415 267 219 48<br />
A progetto 46 22 15 7<br />
Altre tipologie 83 39 20 19<br />
totale 2.140 1.000 668 332<br />
Nota: per l’analisi della tipologia contrattuale a livello di occupazione <strong>in</strong>diretta sono stati esclusi i 6 occupati <strong>in</strong> altri<br />
Paesi UE, <strong>in</strong> quanto il rilevamento e la successiva analisi dei dati si riferisce solo a occupati di nazionalità italiana.<br />
Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME residenti<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri per tipologia contrattuale<br />
Il numero delle imprese lucane che operano<br />
nell’ambito delle attività del DIME è aumentato:<br />
da 24 nel 2010 sono passate a 43 nel <strong>2012</strong>.<br />
domande frequenti<br />
< Che tipologia di aziende fanno<br />
parte dell’<strong>in</strong>dotto delle attività<br />
estrattive? ><br />
Le aziende che operano<br />
nell’<strong>in</strong>dotto legato alle<br />
estrazioni petrolifere si<br />
occupano di fornitura di beni,<br />
servizi e lavori. In maniera<br />
esemplificativa, fornitura di<br />
beni necessari alle attività<br />
petrolifere, servizi di <strong>in</strong>gegneria,<br />
progettazione impianti, servizi<br />
di supervisione, smaltimento<br />
dello zolfo, servizi di logistica<br />
e gestione magazz<strong>in</strong>o,<br />
trasporto, bonifica, servizi di<br />
manutenzione degli impianti,<br />
manutenzione delle aree<br />
verdi, lavori di costruzioni<br />
meccaniche, civili ed elettrostrumentali.<br />
< Come vengono selezionate<br />
le aziende che lavorano<br />
Il numero totale degli<br />
occupati <strong>in</strong>diretti (2.146) è<br />
distribuito su 110 aziende tra<br />
appaltatori e subappaltatori.<br />
Di queste, 43 sono<br />
localizzate <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, <strong>in</strong><br />
particolare 27 nella Prov<strong>in</strong>cia<br />
di Potenza (21 aziende nei<br />
Comuni della Val d’Agri), e 16<br />
<strong>in</strong> quella di Matera.<br />
Le attività di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
hanno generato un fatturato<br />
presso le imprese locali<br />
di oltre 96 milioni di euro,<br />
che corrisponde al 35%<br />
dell’importo complessivo<br />
movimentato dal DIME nel<br />
2011 (274 milioni di euro).<br />
Il numero delle imprese<br />
nell’<strong>in</strong>dotto eni? ><br />
I contratti eni vengono<br />
assegnati, per la quasi<br />
totalità, a fronte di gara<br />
d’appalto e le aziende che<br />
partecipano alle gare sono<br />
qualificate nella Vendor List<br />
societaria. La qualifica per<br />
gli specifici Gruppi Merce,<br />
identificativi delle varie<br />
tipologie di attività, si attiva<br />
generalmente a fronte di<br />
96,4<br />
mln euro fatturato<br />
<strong>in</strong>dotto lucano<br />
43<br />
imprese lucane<br />
co<strong>in</strong>volte<br />
<strong>in</strong>dotto moVimentato dal dime<br />
lucane che operano<br />
nell’ambito delle attività<br />
del DIME è aumentato: da<br />
24 nel 2010 sono passate<br />
a 43 nel <strong>2012</strong> (dato al<br />
31/08/<strong>2012</strong>). La maggior<br />
parte di tali imprese sono<br />
concentrate nei servizi<br />
ambientali, attività di<br />
manutenzione di impianti<br />
ed edifici, carpenteria e<br />
componenti meccaniche.<br />
Alcune di queste aziende<br />
hanno ottenuto una<br />
competenza professionale<br />
tale da potersi qualificare a<br />
livello <strong>in</strong>ternazionale, fattore<br />
che esprime il potenziale di<br />
crescita e sviluppo derivante<br />
dal settore.<br />
autocandidatura attraverso<br />
il sito eni dedicato (www.<br />
eni.com - sezione Fornitori)<br />
garantendo tracciabilità,<br />
trasparenza e parità di<br />
trattamento. Il Processo di<br />
Qualifica è mirato a valutare la<br />
capacità tecnica e gestionale,<br />
l’affidabilità etica, economica<br />
e f<strong>in</strong>anziaria di un’azienda<br />
e risulta più o meno<br />
approfondito <strong>in</strong> relazione
domande frequenti<br />
alla complessità/criticità<br />
dell’attività che viene svolta<br />
dall’azienda stessa.<br />
< Che validità temporale ha<br />
la qualifica? Deve essere<br />
aggiornata periodicamente? ><br />
La qualifica ha validità di 36<br />
mesi, al term<strong>in</strong>e dei quali<br />
lo status di qualifica viene<br />
riverificato ed eventualmente<br />
aggiornato.<br />
Qualora nell’arco dei suddetti<br />
36 mesi dovessero <strong>in</strong>tervenire<br />
I dati occupazionali<br />
nel contesto<br />
socioeconomico locale<br />
Dal 2004 a oggi, la Val d’Agri<br />
registra una performance<br />
migliore rispetto al resto della<br />
Regione per quanto riguarda<br />
i tassi di occupazione e<br />
disoccupazione.<br />
cambiamenti societari,<br />
questi devono essere<br />
tempestivamente comunicati<br />
e lo stato di qualifica viene<br />
contestualmente riverificato.<br />
Le aziende che lavorano<br />
con eni sono “monitorate”<br />
attraverso un sistema di<br />
feedback, mirato a valutare il<br />
comportamento sia durante<br />
l’iter di gara sia nel periodo<br />
di vita dei contratti; di<br />
conseguenza, lo stato della<br />
qualifica potrebbe essere<br />
Nel corso del 2011, il Prodotto<br />
Interno Lordo regionale della<br />
<strong>Basilicata</strong> ha subito un calo<br />
pari allo 0,4% rispetto ai<br />
livelli del 2010, costr<strong>in</strong>gendo<br />
l’economia lucana al<br />
quarto anno consecutivo<br />
di recessione. Il mancato<br />
recupero dell’economia<br />
regionale risente sicuramente<br />
della crisi che ha colpito<br />
l’economia nazionale, ma è<br />
stato anche determ<strong>in</strong>ato da<br />
alcuni fattori strutturali che<br />
caratterizzano l’economia<br />
lucana, quali ad esempio la<br />
bassa propensione all’export,<br />
la m<strong>in</strong>ore propensione o<br />
capacità <strong>in</strong>novativa del<br />
rivisto nei casi di eventuali<br />
feedback negativi tecnici o<br />
connessi a eventuali fatti<br />
illeciti.<br />
< Cosa deve fare un’azienda<br />
lucana per proporsi come<br />
fornitore del DIME? ><br />
Posto che l’<strong>in</strong>serimento<br />
nelle Vendor List non<br />
comporta alcun obbligo o<br />
impegno per eni <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />
all’effettiva assegnazione<br />
di appalti e/o forniture di<br />
sistema produttivo locale<br />
e la bassa propensione<br />
all’imprenditorialità. Gli<br />
andamenti dell’occupazione<br />
nel triennio 2008-2010<br />
hanno tutti segno negativo,<br />
ad eccezione della Val d’Agri.<br />
Decrementi più consistenti<br />
si sono registrati nei due<br />
Comuni capoluogo, Potenza e<br />
Matera: una riduzione di 950<br />
posti di lavoro, ovvero il 2,6%<br />
della base occupazionale<br />
del 2008 (imputabile al<br />
settore <strong>in</strong>dustriale, dove<br />
le perdite hanno sfiorato il<br />
9%). Rimanendo focalizzati<br />
sulle variazioni degli addetti<br />
per settori <strong>in</strong> Val d’Agri, <strong>in</strong><br />
beni e/o servizi alle aziende<br />
che hanno conseguito<br />
tale <strong>in</strong>serimento, anche<br />
le aziende lucane devono<br />
presentare autocandidatura<br />
nel sito eni preposto. L’Unità<br />
Approvvigionamenti presso<br />
il DIME fornisce le <strong>in</strong>dicazioni<br />
sulle modalità e si pone, nei<br />
casi <strong>in</strong> cui richiesto, come<br />
<strong>in</strong>terfaccia tra la preposta<br />
Unità di Qualifica (di sede<br />
a San Donato Milanese)<br />
e il DIME stesso.<br />
tabella si riportano le attività<br />
economiche che hanno<br />
subito un <strong>in</strong>cremento o un<br />
decremento nel numero<br />
assoluto di addetti nel periodo<br />
2008-2010; dalla stessa<br />
risulta evidente che il trend<br />
positivo dell’occupazione<br />
extra-agricola riflette<br />
l’<strong>in</strong>cremento delle attività<br />
<strong>in</strong>dustriali, con un aumento<br />
del 2,2% <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />
addetti. Una forte sp<strong>in</strong>ta alla<br />
crescita è venuta, <strong>in</strong>oltre,<br />
dall’espansione delle attività<br />
terziarie e del commercio, che<br />
hanno più che compensato il<br />
regresso assai pronunciato<br />
del settore edile (-11,1%).<br />
Variazioni percentuali 2008-2010 degli addetti per settore <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Aree Programma Industria Costruzioni Commercio Terzario Totale<br />
Basento-Bradano-Camastra -4,6% -6,8% 3,1% 4,6% -3,7%<br />
Bradano-Basento -7,8% -11,2% 2,% 5,1% -11,9%<br />
Lagonegrese Poll<strong>in</strong>o -7,9% -8% 2,6% 5,5% -7,8%<br />
Marmo Platano Melandro -6,3% -2,9% 0,8% 6,8% -1,6%<br />
Metapont<strong>in</strong>o Coll<strong>in</strong>a Materana -4,6% -4,5% -0,1% -1,6% -10,8%<br />
Val d’Agri 2,2% -11,1% 2,7% 7,8% 1,6%<br />
Vulture Alto Bradano -1,8% -8,1% 0,9% 1,8% -7,2%<br />
Comuni Capoluogo -8,5% -8,9% -0,3% 1,1% -16,6%
48<br />
49<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Intervista a Ida Leone,<br />
Direttrice di Assoil<br />
School<br />
Formazione e aggiornamento<br />
professionale sono elementi<br />
<strong>in</strong>dispensabili per la crescita<br />
di prospettive occupazionali<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri rispetto al settore<br />
oil&gas. La richiesta, da parte<br />
del territorio e delle aziende, di<br />
personale formato, ha creato<br />
le condizioni necessarie per<br />
la presenza di una scuola di<br />
alta formazione dedicata alle<br />
potenzialità dell’<strong>in</strong>dustria<br />
estrattiva <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
Ottimo esempio di progetto<br />
sul territorio, che deve la<br />
sua efficienza alla s<strong>in</strong>ergia<br />
tra tutti gli attori presenti,<br />
l’Assoil School rappresenta<br />
una testimonianza concreta di<br />
come non si possa presc<strong>in</strong>dere<br />
dalla componente formativa<br />
<strong>in</strong> un settore altamente<br />
specializzato, <strong>in</strong> cui operano<br />
grandi aziende come eni.<br />
Cos’è Assoil School?<br />
Assoil School, acronimo di<br />
Advanced Skills for Service <strong>in</strong><br />
Oil and Gas Industry School,<br />
è un’associazione nata nel<br />
gennaio 2011 tra il Settore<br />
Beni e Servizi di Assom<strong>in</strong>eraria<br />
e 16 imprese sue associate.<br />
All’Associazione fa capo un<br />
Centro Didattico, ubicato a<br />
Viggiano, che eroga percorsi<br />
formativi per l’<strong>in</strong>dotto<br />
upstream, con l’obiettivo di<br />
trasferire know-how a risorse<br />
occupate e non. Si tratta di<br />
una struttura permanente a<br />
disposizione delle imprese<br />
associate, che possono<br />
utilizzare il Centro per formare<br />
e/o riqualificare personale<br />
proprio e per att<strong>in</strong>gervi risorse<br />
con competenze funzionali<br />
allo sviluppo delle loro offerte<br />
di servizi al mercato locale,<br />
nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Quali sono le attività proposte<br />
da Assoil School?<br />
L’Associazione è impegnata<br />
a sviluppare progetti<br />
formativi, con l’ambizione di<br />
costituire un polo culturale<br />
e di sapere <strong>in</strong> grado di<br />
attrarre partecipazioni,<br />
anche estere, al servizio di<br />
un settore che necessita<br />
di alta specializzazione.<br />
L’Associazione si propone<br />
di istituire e tenere corsi<br />
sia di formazione cont<strong>in</strong>ua<br />
con cadenza periodica, sia<br />
f<strong>in</strong>alizzati al soddisfacimento<br />
delle esigenze di formazione<br />
o riqualificazione richiesti dai<br />
soci. Assoil School è <strong>in</strong> grado<br />
di progettare <strong>in</strong>terventi di<br />
formazione “su misura” grazie<br />
a un approccio consulenziale<br />
su quelle che sono le<br />
esigenze formative aziendali<br />
specifiche, con un approccio<br />
“on the job” che prevede<br />
l’alternanza di formazione<br />
d’aula e <strong>in</strong> azienda. I corsi<br />
sono privati e ci si iscrive<br />
a pagamento ma, con<br />
un’articolata operazione di<br />
fund rais<strong>in</strong>g, stiamo cercando<br />
di rendere meno onerosa la<br />
formazione per disoccupati e<br />
aziende.<br />
Quali sono i rapporti con<br />
altri soggetti operanti sul<br />
territorio?<br />
Siamo accreditati presso<br />
la Regione <strong>Basilicata</strong> come<br />
Ente di formazione. Con la<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Potenza abbiamo<br />
sottoscritto un protocollo<br />
di <strong>in</strong>tesa secondo il quale<br />
forniremo un catalogo di corsi<br />
utili alle aziende dell’area.<br />
L’ente ha stanziato 180mila<br />
euro per il f<strong>in</strong>anziamento<br />
dell’80% di questi corsi<br />
a coloro che saranno i<br />
beneficiari. Siamo <strong>in</strong> contatto<br />
con i Centri per l’Impiego<br />
della Prov<strong>in</strong>cia di Potenza.<br />
Con Conf<strong>in</strong>dustria stiamo<br />
gestendo un progetto per<br />
il Ponte per l’Occupazione<br />
che prevede due <strong>in</strong>dirizzi,<br />
uno amm<strong>in</strong>istrativo e uno<br />
tecnico per la manutenzione<br />
d’impianti, dest<strong>in</strong>ato a giovani<br />
diplomati e laureati nel settore<br />
oil&gas. A breve, avvieremo<br />
una serie di <strong>in</strong>contri f<strong>in</strong>alizzati<br />
all’orientamento nelle scuole<br />
della Val d’Agri.<br />
L’<strong>in</strong>terazione con eni come<br />
si concretizza?<br />
è <strong>in</strong> corso, e <strong>in</strong> buono stato<br />
di avanzamento, il processo<br />
di accreditamento presso<br />
eni Corporate University<br />
(ECU). è ovvio che, operando<br />
nel medesimo territorio,<br />
sottoponiamo le nostre attività<br />
anche a eni. In vista della<br />
concretizzazione dell’accordo<br />
con ECU, stiamo pensando<br />
anche ad alcune tipologie di<br />
corsi utili ai dipendenti eni<br />
da svolgere presso la nostra<br />
sede di Viggiano. Anche e<br />
soprattutto <strong>in</strong> prospettiva<br />
futura, qu<strong>in</strong>di, auspichiamo<br />
una collaborazione sempre più<br />
stretta.<br />
Quali sono i corsi <strong>in</strong> via di<br />
attivazione?<br />
Siamo fortemente<br />
orientati verso i corsi di<br />
manutenzione meccanica<br />
ed elettrostrumentale. Ma,<br />
<strong>in</strong> un’ottica di lungo periodo,<br />
teniamo conto delle esigenze<br />
dei ma<strong>in</strong> contractor, cercando<br />
di proporre un catalogo di<br />
corsi compatibile con le loro<br />
esigenze.
Pasquale Criscuolo,<br />
Criscuolo Group<br />
Un’impresa locale che ha<br />
saputo crescere e adattarsi<br />
alle richieste dei big player<br />
presenti sul territorio:<br />
Criscuolo Group è un<br />
raggruppamento di aziende<br />
al servizio delle attività<br />
petrolifere <strong>in</strong> Val d’Agri da<br />
anni. Pasquale Criscuolo,<br />
manager del gruppo, gestisce<br />
50 dipendenti e un fatturato<br />
a sei zeri. La dimostrazione di<br />
come la programmazione e la<br />
lungimiranza imprenditoriale<br />
possano costituire il vero<br />
capitale a disposizione<br />
delle aziende che operano<br />
nell’<strong>in</strong>dotto petrolifero.<br />
In quale ambito opera<br />
la sua azienda?<br />
Operiamo nel settore dei<br />
servizi. Il nostro è un gruppo<br />
composto da diverse società.<br />
La hold<strong>in</strong>g di riferimento<br />
è la Fratelli Criscuolo Snc,<br />
titolare di immobili nella<br />
zona <strong>in</strong>dustriale di Viggiano,<br />
utilizzati da eni e da altre<br />
società contrattiste. Tramite<br />
la Criscuolo Ecopetrol<br />
operiamo nel settore<br />
ambientale per il trasporto<br />
dei rifiuti e delle acque di<br />
produzione, con contratto<br />
DIME. C’è poi il Laboratorio<br />
Cori che svolge <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
ambientali, analisi su petroli,<br />
acque e rifiuti. E ancora la<br />
Tesal, società partecipata<br />
dal gruppo, che si occupa di<br />
pura logistica; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la Med.<br />
Ing., società di <strong>in</strong>gegneria<br />
meccanica e ambientale.<br />
La vostra azienda ha colto<br />
al volo le opportunità fornite<br />
dalle estrazioni petrolifere<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri. Come vi siete<br />
adeguati allo scenario<br />
produttivo?<br />
Siamo presenti nella zona<br />
<strong>in</strong>dustriale di Viggiano<br />
dal 1985, con la società<br />
madre che si è sempre<br />
occupata di gestione<br />
ambientale. All’arrivo di eni<br />
abbiamo adeguato la nostra<br />
piattaforma di stoccaggio<br />
rifiuti a quelli legati al<br />
processo produttivo delle<br />
estrazioni. Dal 1997 siamo<br />
legati a eni da un contratto<br />
per lo smaltimento di rifiuti.<br />
è questo il nostro punto di<br />
forza: potendo contare su un<br />
approccio molto flessibile, sia<br />
dal punto di vista strutturale<br />
sia di risorse umane, con il<br />
passare del tempo siamo<br />
stati <strong>in</strong> grado di adeguarci<br />
alle richieste dei committenti.<br />
Quanto sono cresciute le sue<br />
aziende <strong>in</strong> questi anni?<br />
La Criscuolo Ecopetrol è<br />
passata da un fatturato di<br />
300 mila euro nel 1997 a 4<br />
milioni di euro nel 2011. Tutto<br />
il Gruppo Criscuolo oggi conta<br />
50 dipendenti e un fatturato<br />
di 30 milioni di euro. Il 98% di<br />
questo fatturato è legato ai<br />
contratti con eni.<br />
Come reclutate il vostro<br />
personale?<br />
La maggior parte dei nostri<br />
dipendenti sono laureati.<br />
Abbiamo un ufficio HSE che si<br />
occupa di ambiente, qualità<br />
e sicurezza e che organizza<br />
anche tutte le attività<br />
di formazione <strong>in</strong>terna.<br />
Partecipiamo ad Assoil<br />
School con tre delle nostre<br />
società anche per avere<br />
una sponda nel campo del<br />
reclutamento.<br />
Tra i suoi dipendenti, quanti<br />
provengono dalla <strong>Basilicata</strong>?<br />
Provengono tutti dalla Val<br />
d’Agri.<br />
C’è uno scambio <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />
esperienze e know-how con i<br />
tecnici eni?<br />
Più che di uno scambio credo<br />
si tratti di un processo di<br />
acquisizione da parte nostra.<br />
Da eni abbiamo “copiato”<br />
il processo di qualità e le<br />
politiche di gestione del<br />
personale. è importantissimo<br />
essere <strong>in</strong> grado di adeguarsi<br />
agli standard delle loro<br />
vendor list, tenere il<br />
personale <strong>in</strong> formazione<br />
cont<strong>in</strong>ua, acquisire le<br />
certificazioni <strong>in</strong> merito alla<br />
sicurezza. Abbiamo sempre<br />
cercato di camm<strong>in</strong>are pari<br />
passo con loro.<br />
Ora che il Gruppo ha<br />
guadagnato una certa<br />
stabilità <strong>in</strong> Val d’Agri, state<br />
puntando anche all’estero?<br />
C’è un progetto importante<br />
che riguarda il Mozambico.<br />
Abbiamo proposto di formare,<br />
presso l’Assoil School di<br />
Viggiano, 10 <strong>in</strong>gegneri<br />
mozambicani da <strong>in</strong>serire<br />
nelle nostre aziende <strong>in</strong><br />
virtù di progetti futuri da<br />
realizzare <strong>in</strong> Mozambico. Non<br />
abbiamo scelto un Paese<br />
a caso, anche <strong>in</strong> questo<br />
caso abbiamo seguito il<br />
nostro committente, eni,<br />
che lì ha scoperto un grosso<br />
giacimento.
L’ambiente
La corretta identificazione<br />
degli aspetti ambientali e<br />
la gestione dei potenziali<br />
impatti derivanti dalle attività<br />
operative nel Distretto<br />
Meridionale <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
sono, unitamente alla tutela<br />
della salute e della sicurezza,<br />
elementi impresc<strong>in</strong>dibili<br />
dell’agire sostenibile di eni<br />
<strong>in</strong> tutte le realtà <strong>in</strong> cui essa è<br />
presente.<br />
Tutti i siti di eni <strong>in</strong> Italia<br />
e dunque anche quelli<br />
presenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> sono <strong>in</strong><br />
possesso delle necessarie<br />
autorizzazioni per esercire<br />
gli impianti, fra cui anche<br />
quelle che discipl<strong>in</strong>ano i<br />
diversi comparti ambientali.<br />
Il Centro Olio Val d’Agri (COVA),<br />
essendo un impianto con<br />
potenza termica <strong>in</strong>stallata<br />
di oltre 50 MWt, rientra nella<br />
discipl<strong>in</strong>a della normativa<br />
IPPC (Integrated Pollution<br />
and Prevention Control)<br />
ed è dunque soggetto<br />
a un provvedimento di<br />
Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale (AIA). Tale<br />
provvedimento racchiude<br />
tutte le autorizzazioni<br />
necessarie per ogni comparto<br />
ambientale, oltre a specifiche<br />
misure di tutela ambientale<br />
attuabili tramite l’applicazione<br />
e l’adozione delle migliori<br />
tecnologie disponibili.<br />
Tutti gli aspetti ambientali<br />
connessi con il processo<br />
produttivo, rientranti nella<br />
discipl<strong>in</strong>a dell’AIA, sono<br />
sottoposti a un protocollo<br />
di controllo operativo e di<br />
monitoraggio periodico.<br />
Tali attività si svolgono <strong>in</strong><br />
contraddittorio tra l’azienda<br />
detentrice dell’Autorizzazione<br />
e l’Organo tecnico (Agenzia<br />
Regionale per la Protezione<br />
dell’Ambiente - ARPA)<br />
deputato alla gestione<br />
ambientale.<br />
Tutti gli impianti di eni <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> rispettano le<br />
prescrizioni autorizzative<br />
impartite dai diversi Enti<br />
competenti. Le attività<br />
operative <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
sono state certificate<br />
secondo i migliori standard<br />
<strong>in</strong>ternazionali: il Sistema<br />
di Gestione Ambientale<br />
secondo la Norma UNI EN<br />
ISO 14001:2004 e il Sistema<br />
di Gestione della Sicurezza<br />
secondo la Norma OHSAS<br />
18001:2007. Per entrambe le<br />
certificazioni, la conformità<br />
legislativa è un prerequisito di<br />
ottenimento.<br />
Sono state <strong>in</strong>oltre messe<br />
<strong>in</strong> campo azioni, che nei<br />
prossimi anni riguarderanno:<br />
• miglioramento, nel COVA,<br />
dei parametri emissivi<br />
della componente SO 2 , <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di riduzione delle<br />
emissioni <strong>in</strong> atmosfera per<br />
determ<strong>in</strong>ate condizioni<br />
operative di impianto e<br />
<strong>in</strong> media annua, grazie<br />
all’<strong>in</strong>serimento dell’unità<br />
CANSOLV, <strong>in</strong>tegrata nella<br />
realizzazione della qu<strong>in</strong>ta<br />
l<strong>in</strong>ea gas (ved. Cap. 1);<br />
• realizzazione del<br />
programma di<br />
biomonitoraggio delle aree<br />
limitrofe al COVA;<br />
• realizzazione del<br />
programma di monitoraggio<br />
degli ecosistemi delle aree<br />
limitrofe al COVA;<br />
• <strong>in</strong>troduzione di sistemi<br />
per il monitoraggio e la<br />
captazione di sostanze<br />
odorigene presso il COVA;<br />
• riduzione delle emissioni <strong>in</strong><br />
atmosfera, <strong>in</strong> concomitanza<br />
della realizzazione del<br />
progetto di ampliamento<br />
del Centro Olio Val d’Agri,<br />
denom<strong>in</strong>ato “Sviluppo<br />
Sostenibile Val d’Agri”, che<br />
prevede anche l’esecuzione<br />
di pozzi per la re<strong>in</strong>iezione<br />
dei gas di coda.<br />
Le attività<br />
operative di eni<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri<br />
sono state<br />
certificate<br />
secondo i migliori<br />
standard<br />
<strong>in</strong>ternazionali.<br />
conformità<br />
a ISO 14001<br />
dal 2009<br />
conformità<br />
a OHSAS 18001<br />
dal 2010<br />
CertifiCazioni Sgi dime
52<br />
53<br />
Le attività operative<br />
e le misure di tutela ambientale<br />
Le misure di tutela<br />
ambientale adottate dal DIME<br />
per ridurre e m<strong>in</strong>imizzare<br />
gli impatti sul territorio<br />
delle attività di eni <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri consistono sia <strong>in</strong><br />
operazioni di gestione<br />
corrente sia <strong>in</strong> specifiche<br />
soluzioni tecnologiche<br />
applicate nelle diverse fasi<br />
operative di perforazione,<br />
work-over e produzione. Il<br />
presidio operativo <strong>in</strong> campo<br />
comprendente sopralluoghi,<br />
attività di monitoraggio sugli<br />
aspetti ambientali (rifiuti,<br />
rumore, qualità dell’aria),<br />
audit <strong>in</strong>terni e audit eseguiti<br />
sulle ditte contrattiste, è la<br />
forma primaria per assicurare<br />
un controllo cont<strong>in</strong>uo e<br />
costante nell’ambito dei<br />
siti operativi. Sopralluoghi<br />
ambientali vengono fatti su<br />
base settimanale presso il<br />
COVA e vengono realizzati<br />
attraverso personale<br />
preposto che effettua giri<br />
d’impianto e compila report<br />
dettagliati con def<strong>in</strong>izione<br />
delle azioni preventive/<br />
correttive.<br />
Le attività di<br />
esplorazione e<br />
perforazione<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Le attività esplorative<br />
sono state condotte con<br />
rilievi geologici, geofisici<br />
o geochimici <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
s<strong>in</strong> dal 1981 e hanno<br />
permesso di conoscere <strong>in</strong><br />
maniera approfondita il<br />
sottosuolo della <strong>Basilicata</strong><br />
e <strong>in</strong> particolare della Val<br />
d’Agri, raccogliendo un<br />
patrimonio scientifico utile<br />
per la gestione del territorio.<br />
Le attività di perforazione<br />
sono caratterizzate da<br />
una presenza temporanea<br />
sul territorio con impatti<br />
ambientali contenuti, limitati<br />
nel tempo e con effetti<br />
reversibili.<br />
La scelta dell’ubicazione<br />
di tutte le postazioni è<br />
basata su:<br />
• confronto con la<br />
pianificazione territoriale e<br />
i v<strong>in</strong>coli legislativi esistenti<br />
sul territorio;<br />
• criteri di m<strong>in</strong>imizzazione<br />
degli impatti ambientali e<br />
sociali <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con i migliori<br />
standard <strong>in</strong>ternazionali;<br />
• criteri che privilegiano i siti<br />
<strong>in</strong> cui vi sono le maggiori<br />
possibilità di effettuare<br />
più pozzi dalla stessa<br />
localizzazione.<br />
I fluidi di perforazione<br />
utilizzati sono esclusivamente<br />
composizioni a base di acqua<br />
con aggiunta di prodotti<br />
come bentonite, barite, biopolimeri.<br />
Durante l’attività di<br />
perforazione, i fluidi vengono<br />
riportati progressivamente <strong>in</strong><br />
superficie per la separazione<br />
dei detriti di perforazione<br />
dal fluido stesso. Questo<br />
circuito cont<strong>in</strong>uo di “pulizia<br />
e riutilizzo” consente di<br />
ridurre i quantitativi di fluidi<br />
impiegati. In particolare sono<br />
effettuate operazioni di:<br />
• elim<strong>in</strong>azione delle parti<br />
grossolane (setacciatura<br />
attraverso vibrovaglio);<br />
• rimozione delle particelle<br />
più f<strong>in</strong>i attraverso<br />
centrifuga.<br />
Queste operazioni di<br />
“ricondizionamento”<br />
avvengono all’<strong>in</strong>terno del<br />
cosiddetto “circuito dei fluidi<br />
di perforazione”, che è un<br />
sistema chiuso che prevede<br />
la separazione dei detriti<br />
e il trattamento del fluido<br />
stesso, al f<strong>in</strong>e di un suo<br />
utilizzo per tempi prolungati<br />
La protezione e l’isolamento<br />
completo delle falde<br />
acquifere è garantito<br />
nel corso di tutta l’attività<br />
di perforazione, grazie a<br />
una tecnica di perforazione<br />
che prevede la discesa<br />
sequenziale di colonne<br />
di rivestimento a<br />
diametri decrescenti che<br />
vengono poi cementate<br />
nell’<strong>in</strong>tercaped<strong>in</strong>e tubazioneforo.<br />
Questo processo evita<br />
qualsiasi contatto tra le<br />
falde acquifere e i fluidi<br />
utilizzati durante le fasi di<br />
perforazione.<br />
In Val d’Agri, nel 2008, <strong>in</strong><br />
località a Cerro Falcone, è<br />
stata applicata la tecnica<br />
dell’Extreme Lean Profile<br />
(pozzi a diametrie ridotte)<br />
che assicura un miglior<br />
controllo e maggiore<br />
sicurezza sul pozzo. Questa
tecnologia di proprietà eni<br />
permette <strong>in</strong>oltre di ridurre<br />
la produzione di detriti,<br />
l’utilizzo di volumi di fluidi<br />
(e conseguentemente di<br />
reflui), oltre a determ<strong>in</strong>are<br />
una sensibile dim<strong>in</strong>uzione<br />
dei tempi di perforazione.<br />
Questa tecnica, impiegata<br />
per la prima volta <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri, è oggi diventata lo<br />
standard nel settore della<br />
perforazione.<br />
Nel 2011 sono state<br />
prodotte 7.714 tonnellate di<br />
rifiuti di perforazione, che<br />
sono stati caratterizzati e<br />
smaltiti presso impianti di<br />
Pozzo Alli 2<br />
smaltimento autorizzati.<br />
La fase di realizzazione dei<br />
pozzi non comporta alcuno<br />
scarico di acque.<br />
Per ridurre il numero di<br />
postazioni e qu<strong>in</strong>di l’impatto<br />
ambientale, viene adottata<br />
la tecnologia dei pozzi<br />
direzionati e/o orizzontali,<br />
detta clusterizzazione,<br />
grazie alla quale da una<br />
sola postazione è possibile<br />
perforare più pozzi.<br />
Tecnologie di perforazione<br />
orizzontale altamente<br />
avanzate permettono di<br />
ridurre il numero di pozzi di<br />
sviluppo da realizzare per<br />
un’ottimale coltivazione del<br />
giacimento. Per realizzare<br />
profili di pozzo direzionati<br />
e non verticali, si usano<br />
attrezzature e tecniche<br />
particolari che permettono di<br />
dirigere, mediante controllo<br />
dalla superficie, lo scalpello<br />
di perforazione nei tre assi,<br />
navigando così all’<strong>in</strong>terno<br />
della formazione.<br />
Per la prima volta sono<br />
state adottate <strong>in</strong>novative<br />
misure per l’<strong>in</strong>serimento<br />
paesaggistico e ambientale<br />
del pozzo di perforazione<br />
ALLI 2 (Comune di<br />
Marsicovetere), con<br />
La tecnologia<br />
dei pozzi<br />
direzionati e/o<br />
orizzontali<br />
consente di<br />
m<strong>in</strong>imizzare<br />
l’impatto<br />
sull’ambiente.<br />
l’obiettivo di mitigare<br />
l’impatto visivo tramite<br />
misure, quali:<br />
• la colorazione della torre<br />
di perforazione e degli<br />
altri manufatti sulla base<br />
dei colori del paesaggio<br />
circostante;<br />
• l’uso di materiali locali<br />
per i piazzali;<br />
• la piantumazione di<br />
essenze autoctone<br />
con funzione di<br />
mascheramento visivo;<br />
• l’adozione di impianti di<br />
illum<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> grado di<br />
evitare la dispersione della<br />
luce verso l’alto e verso<br />
l’esterno.<br />
Per ridurre l’emissione<br />
acustica degli impianti<br />
vengono effettuate<br />
campagne di misurazione<br />
del rumore ante operam e<br />
adottate soluzioni quali:<br />
• elettrificazione<br />
dell’impianto di<br />
perforazione (utilizzo di<br />
generatori diesel per sola
emergenza);<br />
• <strong>in</strong>sonorizzazione delle<br />
possibili sorgenti di rumori<br />
quali per es. vibrovagli e<br />
pompe dei fanghi.<br />
Per m<strong>in</strong>imizzare il disagio<br />
alla circolazione stradale<br />
dei centri abitati limitrofi,<br />
viene pianificata la<br />
regolamentazione dei<br />
trasporti <strong>in</strong> accordo con le<br />
Amm<strong>in</strong>istrazioni Comunali.<br />
I pozzi oggi presenti<br />
nella Concessione “Val<br />
d’Agri” sono 39, di cui 26<br />
attualmente <strong>in</strong> produzione e<br />
1 dest<strong>in</strong>ato alla re<strong>in</strong>iezione<br />
<strong>in</strong> giacimento delle acque di<br />
strato, cioè di quelle acque<br />
estratte associate all’olio e<br />
al gas che, opportunamente<br />
trattate, vengono reimmesse<br />
nel giacimento<br />
di orig<strong>in</strong>e. In attività, i<br />
pozzi non determ<strong>in</strong>ano<br />
né emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
né scarichi. Opportune<br />
vasche di raccolta delle<br />
acque piovane evitano la<br />
potenziale fuoriuscita delle<br />
Misure tecniche per l’approntamento di un pozzo volte a proteggere <strong>in</strong> maniera efficace il terreno.<br />
acque di prima pioggia.<br />
L’impatto sulla biodiversità<br />
e sull’ambiente è limitato al<br />
cosidetto effetto marg<strong>in</strong>e,<br />
caratterizzato da una m<strong>in</strong>or<br />
crescita delle piante nei<br />
d<strong>in</strong>torni delle piattaforme;<br />
<strong>in</strong>terventi mirati permettono<br />
di ridurre/annullare questo<br />
effetto.
La rete di raccolta<br />
del petrolio<br />
Le condotte di trasporto<br />
<strong>in</strong>terrate portano il fluido<br />
di giacimento estratto<br />
dai pozzi al COVA per un<br />
primo trattamento. A<br />
oggi le condotte sono<br />
lunghe complessivamente<br />
circa 100 km (Cap. 1). Le<br />
condotte sono ispezionabili<br />
con sofisticati strumenti<br />
elettromagnetici; esse sono<br />
sottoposte a trattamento<br />
anticorrosivo, monitoraggio<br />
periodico e protette<br />
mediante rivestimento<br />
esterno e protezione<br />
catodica. Tutte le aree<br />
<strong>in</strong>teressate dalle attività di<br />
posa delle condotte sono<br />
L’evento di spill nel<br />
Comune di Bernalda,<br />
marzo <strong>2012</strong><br />
totalmente riprist<strong>in</strong>ate da un<br />
punto di vista ambientale e<br />
riportate alla situazione exante.<br />
Le opere per il riprist<strong>in</strong>o<br />
idraulico, geomorfologico<br />
e ambientale dei tracciati<br />
prevedono la stabilizzazione<br />
del terreno superficiale con lo<br />
scopo di rallentare la velocità<br />
di scorrimento delle acque<br />
meteoriche sia per garantire<br />
il successo degli <strong>in</strong>terventi<br />
di riprist<strong>in</strong>o vegetazionale<br />
sia per garantire la sicurezza<br />
delle condotte posate.<br />
Le opere consistono <strong>in</strong><br />
elementi rompi-tratta<br />
che hanno lo scopo di<br />
aumentare la protezione<br />
del terreno dai fenomeni<br />
erosivi, salvaguardare gli<br />
aspetti paesaggistico - visivi<br />
Il 9 marzo <strong>2012</strong> si è<br />
registrata una perdita<br />
di greggio sull’oleodotto<br />
Viggiano-Taranto,<br />
all’altezza di Bernalda (MT)<br />
<strong>in</strong> corrispondenza di un<br />
pozzetto di alloggiamento<br />
di una valvola. L’<strong>in</strong>tero<br />
oleodotto, sorvegliato<br />
tramite cont<strong>in</strong>ua ispezione a<br />
terra e sorvolo con elicottero<br />
con frequenza settimanale,<br />
è di proprietà SOM (Società<br />
Oleodotti Meridionale),<br />
società partecipata eni e<br />
Shell. L’esercizio, l’ispezione<br />
e la manutenzione<br />
dell’oleodotto sono effettuati<br />
direttamente dalla Raff<strong>in</strong>eria<br />
di Taranto di eni r&m,<br />
mediante un contratto di<br />
Servizi. Nel marzo <strong>2012</strong>,<br />
non appena ricevuta la<br />
segnalazione dell’anomalia,<br />
tempestivamente il<br />
personale di raff<strong>in</strong>eria<br />
Al 2011 non<br />
si sono verificate<br />
fuoriuscite<br />
di petrolio grezzo<br />
da <strong>in</strong>stallazioni<br />
e condotte.<br />
e ricreare gli ecosistemi<br />
naturali presenti prima<br />
dei lavori.<br />
Le condotte sono state<br />
posizionate <strong>in</strong> modo da<br />
non <strong>in</strong>terrompere i corridoi<br />
ecologici e sono <strong>in</strong>terrate<br />
a una profondità che va da<br />
1,5 m a 2 m, <strong>in</strong> funzione<br />
della tipologia delle aree<br />
attraversate. S<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />
ha attivato le azioni di<br />
depressurizzazione della<br />
condotta, sezionando<br />
la parte di tubazione<br />
<strong>in</strong>teressata dall’evento e,<br />
parallelamente, ha attivato<br />
le azioni di svuotamento del<br />
pozzetto f<strong>in</strong>o alla completa<br />
rimozione del prodotto,<br />
per proseguire con le<br />
operazioni di contenimento<br />
e recupero e le misure di<br />
prevenzione e messa <strong>in</strong><br />
sicurezza d’emergenza<br />
del sito. La tempestività<br />
di tale <strong>in</strong>tervento, cui ha<br />
partecipato a supporto anche<br />
il DIME con le sue società<br />
contrattiste specializzate,<br />
ha consentito di ridurre<br />
l’impatto ambientale<br />
attraverso un contenimento,<br />
cui è seguita la bonifica del<br />
sito, tuttora <strong>in</strong> corso, sempre<br />
ad opera di r&m. La Raff<strong>in</strong>eria<br />
ha provveduto a mettere <strong>in</strong><br />
della presenza di eni <strong>in</strong><br />
Val d’Agri al 2011, non si<br />
sono verificate fuoriuscite<br />
di petrolio grezzo dalle<br />
<strong>in</strong>stallazioni e dalle<br />
condotte. Nel marzo <strong>2012</strong><br />
si è registrata una perdita<br />
di greggio sull’oleodotto<br />
Viggiano-Taranto, all’altezza<br />
di Bernalda (MT), di cui è <strong>in</strong><br />
corso la bonifica (vedi box<br />
qui sotto). Prima dell’entrata<br />
<strong>in</strong> esercizio dell’oleodotto<br />
Val d’Agri-Taranto, si sono<br />
verificati sversamenti di<br />
petrolio a causa di <strong>in</strong>cidenti<br />
stradali occorsi alle autobotti<br />
dedicate al trasporto del<br />
greggio. Il posizionamento<br />
delle condotte esclude ogni<br />
possibile <strong>in</strong>terferenza con i<br />
corsi d’acqua.<br />
campo ogni azioni per stabilire<br />
le cause dell’accaduto, sia<br />
mediante verifiche <strong>in</strong>terne, sia<br />
conferendo apposito <strong>in</strong>carico<br />
al massimo Ente italiano<br />
competente <strong>in</strong> materia:<br />
l’Istituto Italiano di Saldature<br />
di Genova.<br />
Dall’esame del tratto di<br />
condotta <strong>in</strong>teressato<br />
dall’evento, dove subito,<br />
a vista, si era potuta<br />
apprezzare la presenza<br />
di un piccolo foro sulla<br />
generatrice superiore del<br />
tubo, si è accertato che la<br />
fuoriuscita del greggio è<br />
stata causata da un atto<br />
doloso di danneggiamento<br />
dell’oleodotto ad opera<br />
di ignoti e si è potuta<br />
escludere la presenza<br />
di altri meccanismi di<br />
danneggiamento o di<br />
difetti nel materiale e nella<br />
saldatura.
56<br />
57<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
a b c d<br />
Dorsale Cerro Falcone tratto V.96 – CF5/8: a) prima, b) durante e c/d) dopo i reprist<strong>in</strong>i vegetazionali.<br />
domande frequenti<br />
< Cosa sono i fluidi<br />
di perforazione? ><br />
I fluidi di perforazione sono<br />
utilizzati per l’asportazione<br />
dei detriti di perforazione<br />
dal fondo del pozzo e il loro<br />
trasporto <strong>in</strong> superficie,<br />
il raffreddamento e<br />
la lubrificazione dello<br />
scalpello. Inoltre, questi<br />
fluidi permettono il<br />
consolidamento delle pareti<br />
del pozzo e dunque la<br />
stabilizzazione del foro per<br />
evitarne movimenti durante<br />
le attività di perforazione.<br />
Grazie all’utilizzo dei fluidi<br />
di perforazione è possibile<br />
attuare il contenimento delle<br />
pressioni del giacimento per<br />
contrastare l’<strong>in</strong>gresso di fluidi<br />
di strato nel pozzo.<br />
< Le operazioni di estrazione<br />
possono <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>are le falde<br />
acquifere? E il suolo? Qual<br />
è la composizione dei fluidi di<br />
perforazione? ><br />
Le attività di perforazione<br />
che prevedono un<br />
attraversamento delle falde<br />
acquifere sono realizzate<br />
utilizzando acqua potabile<br />
con additivi di orig<strong>in</strong>e<br />
vegetale; i fluidi superficiali<br />
utilizzati nelle prime fasi<br />
di perforazione sono<br />
totalmente ecocompatibili.<br />
Alcune tipiche sostanze<br />
di uso comune contenute<br />
nei fluidi di perforazione,<br />
a titolo esemplificativo<br />
sono: lo stearato di calcio<br />
(stabilizzante e lubrificante<br />
non tossico); la gomma di<br />
guar, ottenuta dai semi del<br />
guar (usato come addensante<br />
nell’<strong>in</strong>dustria alimentare,<br />
<strong>in</strong>dicato con la sigla E412);<br />
le argille comuni quali la<br />
bentonite; il carbonato<br />
di calcio e l’ematite;<br />
viscosizzanti polimerici<br />
di orig<strong>in</strong>e s<strong>in</strong>tetica (d’uso<br />
comune nel comparto tessile/<br />
sanitario).<br />
< Vi sono relazioni fra<br />
le attività di eni e il lago<br />
del Pertusillo? ><br />
il Centro Olio Val d’Agri<br />
non ha scarichi diretti <strong>in</strong><br />
corpo idrico superficiale.<br />
Infatti, nel rispetto della<br />
normativa vigente, le acque<br />
reflue <strong>in</strong>dustriali prodotte<br />
vengono <strong>in</strong>teramente<br />
convogliate all’impianto<br />
consortile, che effettua il<br />
trattamento delle stesse<br />
per il successivo scarico <strong>in</strong><br />
corpo idrico superficiale <strong>in</strong><br />
conformità alle autorizzazioni<br />
<strong>in</strong> suo possesso. La rete di<br />
monitoraggio piezometrica<br />
e dei corpi idrici superficiali<br />
<strong>in</strong>torno al centro oli prevede<br />
l’effettuazione di analisi <strong>in</strong><br />
contraddittorio con ARPAB ed<br />
esclude ogni contam<strong>in</strong>azione<br />
esterna.<br />
Ai f<strong>in</strong>i di una corretta analisi<br />
circa la provenienza degli<br />
idrocarburi nell’<strong>in</strong>vaso, è<br />
necessario effettuare analisi<br />
di dettaglio f<strong>in</strong>alizzate<br />
all’<strong>in</strong>dividuazione delle s<strong>in</strong>gole<br />
specie appartenenti al grande<br />
gruppo degli idrocarburi<br />
totali. Tra le possibili cause di<br />
contam<strong>in</strong>azione, ci sono:<br />
• attività <strong>in</strong>dustriali;<br />
• impianti di potabilizzazione<br />
non adeguati;<br />
• oli lubrificanti usati;<br />
• acque reflue piovane che<br />
puliscono le strade dai<br />
sedimenti oleosi depositati<br />
sull’asfalto;<br />
• cause naturali, come la<br />
fuoriuscita di idrocarburi<br />
da sorgenti di acqua (come<br />
avviene ad esempio a<br />
Tramutola).
Il Centro Olio Val d’Agri<br />
Il Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />
raccoglie quanto estratto dai<br />
26 pozzi ad oggi attivi.<br />
Rispetto a una raff<strong>in</strong>eria, il<br />
materiale estratto subisce<br />
un trattamento blando,<br />
essenzialmente di tipo fisico,<br />
volto solo alla separazione<br />
Centro Olio Val d’Agri - schema di processo<br />
Emissioni per barile d’olio<br />
equivalente (boe)<br />
NOx SO2 CO2 Valore<br />
0,009 kg/boe<br />
0,001 kg/boe<br />
11,34 kg/boe<br />
dei tre diversi componenti<br />
associati <strong>in</strong> giacimento ed<br />
estratti: petrolio, gas e acqua<br />
(detta acqua di strato).<br />
Non sono <strong>in</strong>fatti eseguite<br />
<strong>in</strong> questa fase operazioni<br />
di trasformazione del<br />
greggio mediante processi<br />
Il processo produttivo<br />
determ<strong>in</strong>a alcuni “output”,<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente a livello di<br />
emissioni (<strong>in</strong> atmosfera,<br />
rumore e odorigene) e di<br />
produzione di rifiuti. Inoltre,<br />
prevede un consumo di<br />
materie prime, quali ad<br />
esempio l’ utilizzo di acqua.<br />
I quantitativi di emissioni<br />
derivanti dalle attività di<br />
un Centro Olio sono molto<br />
<strong>in</strong>feriori a quelle prodotte da<br />
un impianto di raff<strong>in</strong>azione o a<br />
quelle generate da un qualsiasi<br />
utente f<strong>in</strong>ale (ved. grafico).<br />
di raff<strong>in</strong>azione. Il processo<br />
produttivo del Centro Olio Val<br />
d’Agri si basa essenzialmente<br />
su 4 differenti flussi,<br />
che eseguono i seguenti<br />
trattamenti:<br />
• separazione e trattamento<br />
delle acque di produzione;<br />
• separazione del gas e<br />
addolcimento (separazione<br />
zolfo);<br />
• stoccaggio e <strong>in</strong>vio del<br />
petrolio greggio tramite<br />
oleodotto;<br />
• recupero ed esportazione<br />
zolfo.<br />
Confronto tra le emissioni di un Centro Olio,<br />
di una raff<strong>in</strong>eria e del consumatore f<strong>in</strong>ale.
58<br />
59<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
Le emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
convogliate possono essere<br />
generate:<br />
• dalla combustione del gas<br />
naturale nelle turb<strong>in</strong>e a gas,<br />
nelle caldaie (a recupero<br />
e ausiliarie) e nei termodistruttori;<br />
• dalla combustione delle<br />
correnti di impianto e<br />
dei gas di coda dell’unità<br />
recupero zolfo nei termo<br />
distruttori;<br />
• dalla combustione del gas<br />
naturale nei piloti delle torce<br />
(flar<strong>in</strong>g);<br />
• dalla combustione del<br />
gasolio nei motori diesel<br />
dei gruppi elettrogeni<br />
di emergenza e nelle<br />
motopompe del sistema<br />
ant<strong>in</strong>cendio durante le<br />
prove di funzionamento.<br />
L’ottimizzazione dei<br />
processi di combustione<br />
ha determ<strong>in</strong>ato nel periodo<br />
2009-2011 una riduzione<br />
complessiva delle emissioni di<br />
CO 2 di circa 100 mila tonnellate<br />
(21%), mentre la riduzione<br />
delle emissioni di NO X è pari al<br />
39%. L’entità della riduzione<br />
è ancora più significativa se<br />
si considera l’aumento della<br />
produzione degli ultimi anni:<br />
le emissioni di CO 2 e NO X per<br />
ciascun barile prodotto si<br />
riducono rispettivamente del<br />
35% e del 50%. I dati riportati<br />
nel grafico sono stati calcolati<br />
utilizzando un approccio<br />
conservativo, che può portare<br />
a sovrastime delle emissioni<br />
di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante/gas serra<br />
rispetto alle emissioni reali.<br />
A partire dal <strong>2012</strong>, saranno<br />
disponibili per il COVA i dati<br />
emissivi misurati dal sistema<br />
di monitoraggio della qualità<br />
dell’aria per i pr<strong>in</strong>cipali punti di<br />
emissione.<br />
Le emissioni di SO 2 sono<br />
determ<strong>in</strong>ate essenzialmente<br />
dal contenuto di zolfo del<br />
petrolio e gas estratti. I già<br />
bassi quantitativi emessi<br />
(si veda sopra il confronto<br />
del Centro Olio con una<br />
raff<strong>in</strong>eria media europea)<br />
saranno ridotti grazie<br />
all’implementazione, per la<br />
prima volta <strong>in</strong> Italia, della<br />
tecnologia Cansolv, che<br />
permetterà una riduzione delle<br />
emissioni <strong>in</strong> atmosfera di SO 2<br />
per determ<strong>in</strong>ate condizioni<br />
operative di impianto e <strong>in</strong><br />
media annua, mediante<br />
un’<strong>in</strong>novativa tecnica di<br />
lavaggio dei fumi. Le analisi<br />
delle emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
sono effettuate su tutti i punti<br />
di emissione del COVA.<br />
Analisi delle emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />
Frequenza dei monitoraggi Punti di emissione/parametri<br />
Monitoraggio<br />
<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />
(riferimento:<br />
Autorizzazione<br />
Integrata<br />
Ambientale)<br />
Monitoraggio<br />
trimestrale (rif. AIA)<br />
Campagne periodiche<br />
Emissioni medie europee<br />
(fonte: OGP Oil & Gas Producers)<br />
Emissioni<br />
I valori emissivi di SO 2 derivano da misurazioni effettuate su due pr<strong>in</strong>cipali<br />
punti di emissione (termodistruttori) del Centro Olio Val d’Agri, che, <strong>in</strong><br />
condizioni di normale esercizio dell’impianto, contribuiscono a circa il 95%<br />
delle emissioni complessive di SO 2 del COVA.<br />
Forno ad Olio Diatermico: NO X , CO, SOV (come COT), O2, Temperatura fumi, vapor<br />
d’acqua, Portata umida e secca.<br />
Termo distruttore: NO X , CO, SO 2 , COT, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua, Portata<br />
umida e secca.<br />
Turbogeneratori/caldaie a recupero: NO X , CO, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua,<br />
Portata umida e secca.<br />
Caldaie ausiliarie: NO X , CO, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua, Portata umida e secca.<br />
Termo distruttore impianto recupero zolfo: NO X , CO, SO 2 , COT, O2, Temperatura fumi,<br />
vapor d’acqua, Portata umida e secca.<br />
Sistema torce: portata massica e volumetrica.<br />
Polveri, IPA, SOV (Sostanze Organiche Volatili), COT (Composti Organici Totali) SO X e<br />
conseguente determ<strong>in</strong>azione dell’O2<br />
Emissioni fuggitive da serbatoi di stoccaggio, valvole, strumentazione, pompe, flange,<br />
sfiati.<br />
OGP 2011 VDA 2011<br />
Tonnellate di SO2 /1000 t idrocarburi * 0,20 0,01<br />
Tonnellate di NOX /1000 t idrocarburi * 0,40 0,07<br />
Le emissioni del Centro Olio sono costanti nel tempo e sono di gran lunga <strong>in</strong>feriori alle emissioni medie europee<br />
pubblicate dall’associazione OGP Oil & Gas Producers.<br />
* Calcolo effettuato assumendo un peso di 135 kg/barile per rendere comparabile il dato Val d’Agri con il dato OGP.
domande frequenti<br />
< Che cos’è la fiaccola?<br />
Cosa brucia? ><br />
La fiaccola è un sistema<br />
utilizzato per gli scarichi<br />
d’emergenza. Essa deve<br />
rimanere accesa (fiamma<br />
pilota) perché nel caso <strong>in</strong> cui<br />
sia necessario depressurizzare<br />
Rifiuti<br />
La gestione dei rifiuti<br />
prodotti nel corso delle<br />
attività operative del<br />
Distretto Meridionale <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> è oggetto di<br />
costante attenzione al f<strong>in</strong>e<br />
di garantire la più rigida<br />
ottemperanza alle normative<br />
attualmente vigenti.<br />
Quest’attenzione si articola<br />
<strong>in</strong> una corretta gestione<br />
dei rifiuti accompagnata<br />
dalla gestione della relativa<br />
l’impianto per metterlo <strong>in</strong><br />
completa sicurezza, permette<br />
di evacuare immediatamente<br />
il gas presente nelle l<strong>in</strong>ee<br />
evitando che rimanga <strong>in</strong><br />
pressione nelle stesse. Il<br />
sistema torce è composto<br />
da tre torce elevate e da una<br />
tracciabilità per le varie<br />
tipologie di rifiuti prodotti<br />
e avviati a smaltimento.<br />
I rifiuti prodotti vengono<br />
caratterizzati e ripartiti<br />
<strong>in</strong> rifiuti pericolosi e non<br />
pericolosi. Entrambe le<br />
tipologie derivano sia<br />
dall’attività operativa dei<br />
diversi siti produttivi sia<br />
dall’attività di manutenzione<br />
eseguita sugli impianti.<br />
La gestione dei rifiuti<br />
comporta:<br />
• la caratterizzazione e<br />
Rifiuti prodotti COVA Tipologie rifiuti COVA<br />
torcia a terra. In condizioni<br />
normali, la fiaccola non fa altro<br />
che bruciare una quantità<br />
m<strong>in</strong>ima di gas che permette<br />
di mantenere la fiamma<br />
accesa e garantire la sicurezza<br />
dell’impianto. La fiaccola ha la<br />
stessa funzione della fiamma<br />
Rifiuti Non Pericolosi Rifiuti Pericolosi<br />
- rifiuti liquidi quali acque di lavaggio e di processo<br />
- rifiuti assimilabili ai Rifiuti Solidi Urbani (RSUA)<br />
- stracci, tute, materiali assorbenti;<br />
- carta e cartone<br />
- imballaggi misti<br />
- legno<br />
- plastica<br />
- macerie (es. cemento)<br />
- metalli (Al, Fe)<br />
- imballaggi <strong>in</strong> plastica, legno, vetro, metallici, carta<br />
e cartone, misti<br />
la classificazione dei rifiuti<br />
prodotti;<br />
• le registrazioni di carico<br />
e scarico;<br />
• l’<strong>in</strong>dividuazione della<br />
corretta dest<strong>in</strong>azione<br />
f<strong>in</strong>ale dei rifiuti prodotti<br />
e il loro eventuale<br />
recupero/utilizzo;<br />
• la verifica delle<br />
autorizzazioni previste per<br />
trasportatori e smaltitori;<br />
• la compilazione e la<br />
gestione del Formulario di<br />
Identificazione del rifiuto;<br />
di sicurezza della caldaia<br />
di casa: quando <strong>in</strong> casa c’è<br />
bisogno di produrre acqua<br />
calda, si accende la fiamma<br />
ed è la garanzia che non ci sia<br />
dispersione <strong>in</strong> atmosfera di gas<br />
pericolosi poiché viene bruciato<br />
il gas presente nell’impianto.<br />
• la compilazione annuale<br />
del MUD (Modello Unico di<br />
Dichiarazione).<br />
I rifiuti complessivi sono<br />
prodotti sia nelle attività<br />
di perforazione che di<br />
trattamento e sono<br />
smaltiti tenendo conto<br />
della dest<strong>in</strong>azione f<strong>in</strong>ale,<br />
massimizzando il ricorso<br />
al recupero. Nel 2011 sono<br />
state prodotte circa 83mila<br />
tonnellate di rifiuti relativi<br />
alle attività svolte dal COVA.<br />
- reflui oleosi: acque di lavaggio delle<br />
apparecchiature, acque di drenaggio<br />
dei serbatoi<br />
- morchie oleose<br />
- filtri olio<br />
- stracci contam<strong>in</strong>ati da sostanze<br />
oleose;<br />
- batterie esauste<br />
- olio esausto<br />
- fiuti contenenti zolfo<br />
- apparecchiature fuori uso<br />
- catalizzatori esauriti
60<br />
61<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Gestione delle acque<br />
Il Centro Olio Val d’Agri<br />
presenta un sistema di<br />
gestione delle acque che<br />
garantisce il pieno rispetto<br />
dei limiti imposti dalla<br />
normativa vigente <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />
ai parametri chimico fisici di<br />
composizione delle stesse.<br />
In particolare, <strong>in</strong> relazione<br />
al processo, si possono<br />
dist<strong>in</strong>guere tre tipologie di<br />
acque.<br />
Le acque semioleose, che<br />
<strong>in</strong>cludono:<br />
• le acque provenienti da<br />
tutte le aree cordolate;<br />
• le acque provenienti<br />
dai dreni di tutta la<br />
strumentazione presente<br />
<strong>in</strong> impianto;<br />
• le acque provenienti dalla<br />
zona pensil<strong>in</strong>e di scarico<br />
autobotti;<br />
• le acque reflue provenienti<br />
dall’impianto di<br />
trattamento zolfo;<br />
• le acque provenienti dalla<br />
vasca, ove confluiscono i<br />
bac<strong>in</strong>i di contenimento dei<br />
serbatoi di stoccaggio.<br />
Tali acque, dopo un processo<br />
di trattamento volto a<br />
elim<strong>in</strong>are l’olio <strong>in</strong> esse<br />
contenuto, sono <strong>in</strong>viate <strong>in</strong><br />
un serbatoio per essere<br />
sottoposte ad analisi<br />
di laboratorio, al f<strong>in</strong>e di<br />
verificare il rispetto dei limiti<br />
def<strong>in</strong>iti per legge.<br />
Se le analisi confermano<br />
il rispetto dei valori limite,<br />
l’acqua presente nel<br />
serbatoio è conferita al<br />
Consorzio Industriale (ASI)<br />
afferente all’impianto.<br />
Qualora i valori dei parametri<br />
super<strong>in</strong>o i limiti di legge,<br />
l’acqua viene <strong>in</strong>viata<br />
nuovamente a trattamento<br />
all’<strong>in</strong>terno dell’impianto.<br />
Le acque meteoriche,<br />
sono quelle di prima<br />
pioggia provenienti da<br />
strade, piazzali e tettoie.<br />
Tramite sistema fognario<br />
autonomo, esse sono<br />
raccolte <strong>in</strong> una vasca e da<br />
qui, dopo opportuni controlli,<br />
vengono scaricate nella<br />
rete consortile; qualora si<br />
ravvisassero tracce oleose,<br />
le stesse vengono trattate<br />
come acque semioleose.<br />
Le acque di strato (o di<br />
processo, o di produzione)<br />
sono le acque estratte dai<br />
pozzi <strong>in</strong>sieme al petrolio e<br />
al gas. Dopo la separazione<br />
<strong>in</strong> superficie mediante<br />
processi fisici nell’impianto,<br />
sono re<strong>in</strong>iettate nella stessa<br />
formazione rocciosa da cui<br />
sono state estratte (roccia<br />
serbatoio). Si tratta di un<br />
metodo universalmente<br />
riconosciuto tra i più sicuri<br />
e applicato da oltre 50 anni<br />
nell’<strong>in</strong>dustria petrolifera<br />
per lo smaltimento delle<br />
acque fossili separate<br />
dagli idrocarburi. Non<br />
esistono perciò problemi di<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento del sottosuolo<br />
medesimo, poiché le acque<br />
vengono re<strong>in</strong>iettate nel<br />
serbatoio di orig<strong>in</strong>e, senza<br />
problemi di compatibilità tra<br />
fluidi e formazione rocciosa<br />
orig<strong>in</strong>aria.<br />
Il sistema di re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong><br />
unità geologica profonda è<br />
autorizzato dalla Regione<br />
<strong>Basilicata</strong>, con le seguenti<br />
prescrizioni:<br />
• i quantitativi massimi di<br />
acqua scaricabili e obbligo<br />
di comunicazione mensile<br />
di tali valori;<br />
• gli <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti da<br />
monitorare e le soglie<br />
massime ammissibili<br />
(analisi effettuate<br />
mensilmente <strong>in</strong><br />
contraddittorio con<br />
ARPAB).<br />
La condotta di re<strong>in</strong>iezione<br />
che collega il COVA con<br />
il pozzo di re<strong>in</strong>iezione,<br />
denom<strong>in</strong>ato “Costa Mol<strong>in</strong>a<br />
2”, è monitorata ogni mese <strong>in</strong><br />
presenza di tecnici ARPAB; <strong>in</strong><br />
particolare, sono analizzate<br />
le acque sotterranee e le<br />
sorgenti. Solo qualora i<br />
volumi rendano impossibile<br />
la totale re<strong>in</strong>iezione, l’acqua<br />
<strong>in</strong> eccedenza viene trattata<br />
e smaltita come rifiuto.<br />
L’aumento della quantità di<br />
acqua di strato prodotta è<br />
riconducibile al progredire<br />
dello sfruttamento del<br />
Acqua. Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori COVA<br />
giacimento che comporta,<br />
nel tempo, l’<strong>in</strong>nalzamento<br />
dei valori di acqua associata<br />
agli idrocarburi estratti.<br />
Prelievi idrici<br />
Il fabbisogno idrico<br />
<strong>in</strong>dustriale e civile è<br />
garantito per il Centro<br />
Olio Val d’Agri dall’acqua<br />
approvvigionata dal<br />
Consorzio per lo Sviluppo<br />
Industriale (ASI) afferente<br />
all’impianto. Un aumento<br />
dei prelievi idrici è<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente connesso,<br />
nel corso del triennio 2009-<br />
2011, all’aumento della<br />
produzione.<br />
Come previsto<br />
dall’Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale, al Centro Olio<br />
sono effettuate le seguenti<br />
analisi:<br />
• analisi periodica, con<br />
cadenza trimestrale, degli<br />
scarichi idrici suddivisi<br />
<strong>in</strong> acque meteoriche,<br />
semioleose e civili;<br />
• misura giornaliera e<br />
analisi, con cadenza<br />
mensile, delle acque<br />
di strato, che sono<br />
2009 2010 2011<br />
(k m3 ) (k m3 ) (k m3 )<br />
Prelievi idrici totali 374 444 500<br />
Acqua utilizzata per kboe 13,1 13,8 14,4<br />
Totale acqua di strato re<strong>in</strong>iettata 609 748 771
e<strong>in</strong>iettate <strong>in</strong> Costa<br />
Mol<strong>in</strong>a 2 e delle acque<br />
sotterranee e di sorgente<br />
lungo la condotta di<br />
re<strong>in</strong>iezione.<br />
Efficienza energetica<br />
L’energia elettrica<br />
necessaria al funzionamento<br />
delle utenze <strong>in</strong>stallate è <strong>in</strong><br />
massima parte generata<br />
attraverso gas proveniente<br />
direttamente dall’impianto;<br />
solo <strong>in</strong> casi eccezionali il gas<br />
è prelevato dalla rete<br />
nazionale. Nel 2011 l’energia<br />
utilizzata è stata prodotta<br />
Efficienza energetica COVA<br />
per circa il 70% dal gas<br />
proveniente dal Centro Olio.<br />
Il COVA è dotato di sistemi<br />
di recupero energia, <strong>in</strong><br />
particolare la variazione<br />
della pressione del vapore<br />
all’<strong>in</strong>terno del processo<br />
e il calore dei fumi di<br />
scarico sono utilizzati per<br />
la produzione di energia/<br />
vapore <strong>in</strong>crementando<br />
l’efficienza dell’<strong>in</strong>tero<br />
processo.<br />
L’aumento del consumo<br />
netto di energia registrato<br />
nel corso del triennio non<br />
deve trarre <strong>in</strong> <strong>in</strong>ganno,<br />
poiché è stato determ<strong>in</strong>ato<br />
sia dall’aumento della<br />
produzione di idrocarburi,<br />
sia dal fatto che nel 2011<br />
il COVA è stato fermo per<br />
manutenzione programmata<br />
quasi un mese, qu<strong>in</strong>di non<br />
ha autoprodotto energia.<br />
Infatti il consumo netto<br />
di energia per migliaia di<br />
barili equivalenti prodotti<br />
dim<strong>in</strong>uisce del 4% nel<br />
periodo (da 4.621 KWh<br />
nel 2009 a 4.429 KWh nel<br />
2011). L’energia elettrica<br />
autoprodotta può essere<br />
venduta all’esterno o<br />
compensata con energia<br />
acquistata a seconda<br />
dell’andamento degli<br />
impianti.<br />
2009 2010 2011<br />
Consumo lordo di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata) 148.843 155.212 158.151<br />
Consumo netto di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata-venduta) 131.933 144.281 153.949<br />
- di cui energia elettrica prodotta (MWh) 148.329 153.196 144.467<br />
- di cui energia acquistata da altre società (MWh) 514 2.016 13.683<br />
- di cui energia venduta ad altre società (MWh) 16.910 10.931 4.202<br />
Consumo netto di energia elettrica (kWh) per migliaia di barili prodotti (Kboe) 4.621 4.497 4.429<br />
Nel 2011 l’energia<br />
utilizzata è<br />
stata prodotta<br />
per circa 70%<br />
dal gas del COVA.
62<br />
63<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Il sistema di monitoraggio e controllo<br />
ambientale all’esterno del COVA<br />
Il Progetto di Monitoraggio<br />
Ambientale del COVA è unico<br />
<strong>in</strong> Italia e all’avanguardia<br />
<strong>in</strong> Europa per complessità,<br />
numero e modernità delle<br />
tecnologie impiegate e colloca<br />
la Val d’Agri al massimo livello<br />
di eccellenza per tecnologie<br />
e standard impiegati, qualità<br />
ed efficacia del monitoraggio<br />
<strong>in</strong>tegrato delle matrici<br />
ambientali. Esso ha l’obiettivo<br />
di monitorare, <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo e<br />
con approccio previsionale,<br />
i parametri ambientali<br />
connessi alle attività di<br />
trattamento degli idrocarburi<br />
effettuate all’<strong>in</strong>terno del<br />
COVA, è stato approvato<br />
dalla Regione <strong>Basilicata</strong> e<br />
dall’ARPAB nell’ambito dei<br />
procedimenti autorizzativi di<br />
legge e si avvale del cont<strong>in</strong>uo<br />
supporto di università e<br />
specialisti di prestigio.<br />
Il sistema di monitoraggio<br />
comprende:<br />
• 5 central<strong>in</strong>e per la<br />
qualità dell’aria, dotate<br />
di analizzatori e sensori<br />
<strong>in</strong> grado di misurare f<strong>in</strong>o<br />
a 18 sostanze e miscele<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti;<br />
• 4 central<strong>in</strong>e per il rumore,<br />
<strong>in</strong> corrispondenza dei<br />
recettori sensibili e dei<br />
centri abitati di Viggiano<br />
e Grumento Nova;<br />
• 15 stazioni di rilevamento<br />
dell’attività microsismica<br />
(area di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e: 1.500<br />
kmq), <strong>in</strong>terfacciate con la<br />
rete sismica dell’Istituto<br />
Nazionale di Geofisica<br />
e Vulcanologia;<br />
• 1 rete per il monitoraggio di<br />
acque superficiali (7 punti<br />
di campionamento);<br />
• 1 rete per il monitoraggio<br />
delle acque sotterranee<br />
(4 piezometri <strong>in</strong> essere,<br />
ulteriori 16 piezometri <strong>in</strong><br />
fase di realizzazione);<br />
• 1 rete per il monitoraggio<br />
del suolo e sottosuolo (8<br />
punti di rilevamento attuali<br />
ai quali si aggiungono altri<br />
20 previsti).<br />
In corso di sviluppo, <strong>in</strong>sieme<br />
ad ARPA <strong>Basilicata</strong>, sono le<br />
reti di monitoraggio delle<br />
emissioni odorigene mediante<br />
tecnologia dell’olfattometria<br />
d<strong>in</strong>amica e l’utilizzo di “nasi<br />
elettronici”, degli ecosistemi<br />
(flora e fauna) e per il<br />
biomonitoraggio (bio<strong>in</strong>dicatori<br />
e biosensori).<br />
Il sistema di monitoraggio<br />
permette di adottare <strong>in</strong> modo<br />
preventivo e tempestivo<br />
le eventuali misure di<br />
mitigazione che risult<strong>in</strong>o<br />
necessarie.<br />
La rete di acquisizione di dati<br />
di microsismicità naturale<br />
e/o <strong>in</strong>dotta della Val D’Agri, è<br />
attiva dal 2001 ed è costituita<br />
da 15 stazioni distribuite su<br />
un’area di 1500 km 2 .<br />
Ciascuna stazione consente<br />
di acquisire <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo i dati<br />
di microsismicità.<br />
Qualità dell’aria<br />
La rete di monitoraggio è<br />
stata def<strong>in</strong>ita sulla base di un<br />
modello di dispersione degli<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, per la stima delle<br />
ricadute all’esterno del COVA e<br />
la def<strong>in</strong>izione dell’ubicazione<br />
delle central<strong>in</strong>e di misura. La<br />
rete consente il monitoraggio<br />
<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo dei pr<strong>in</strong>cipali<br />
parametri per la misura<br />
della qualità dell’aria, anche<br />
attraverso campionatori<br />
<strong>in</strong>novativi <strong>in</strong> Remote Sens<strong>in</strong>g,<br />
quali:<br />
• monossido di carbonio (CO);<br />
• composti dello zolfo<br />
(H 2 S, SO 2 ) e composti<br />
odorigeni solforati;<br />
• ossidi di azoto (NO, NO 2 ,<br />
NO X );<br />
• ozono (O3);<br />
• composti aromatici<br />
(Benzene, Toluene,<br />
Xileni, IPA);<br />
• metano, composti nonmetanici;<br />
• polveri sottili (PM10,<br />
PM2.5) e metalli.<br />
Il valore limite dell’SO 2<br />
(anidride solforosa) sulle 24<br />
ore (da non superare più di 3<br />
volte l’anno) è 125 μg/m 3 . Da<br />
quando sono <strong>in</strong> funzione le<br />
central<strong>in</strong>e è rispettato il limite<br />
posto ai livelli di superamento.<br />
Dalla f<strong>in</strong>e del 2011 è<br />
entrata <strong>in</strong> funzione la rete di<br />
monitoraggio della qualità<br />
dell’aria costituita da c<strong>in</strong>que<br />
central<strong>in</strong>e fisse. Come<br />
stabilito dalla DGR 627/2011<br />
le 4 central<strong>in</strong>e ubicate a<br />
Viggiano (2), Montemurro e<br />
Grumento Nova sono state<br />
trasferite, nel settembre<br />
<strong>2012</strong>, ad ARPAB, che ora ne<br />
è proprietaria e responsabile<br />
della gestione. La central<strong>in</strong>a<br />
fissa ubicata <strong>in</strong> località<br />
puzzolente è rimasta di<br />
proprietà eni.<br />
Le misurazioni delle<br />
central<strong>in</strong>e sono mensilmente<br />
<strong>in</strong>tegrate con campionamenti<br />
ad hoc <strong>in</strong> punti specifici. I dati<br />
del monitoraggio cont<strong>in</strong>uo<br />
dell’aria realizzato attraverso<br />
le central<strong>in</strong>e ubicate nei pressi<br />
del COVA sono trasmessi<br />
alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />
all’ARPAB, al Comune di<br />
Viggiano e all’Osservatorio<br />
Ambientale, <strong>in</strong>sieme alle<br />
misure di alcuni parametri<br />
meteorologici (temperatura,<br />
pressione, umidità relativa,<br />
precipitazione, radiazione<br />
globale, velocità e direzione<br />
del vento). I dati delle<br />
central<strong>in</strong>e di proprietà ARPAB<br />
sono acquisiti <strong>in</strong> remoto<br />
direttamente dall’ente.<br />
I dati delle central<strong>in</strong>e<br />
confermano un buono stato<br />
della qualità dell’aria, non<br />
solo perché non è mai stato<br />
evidenziato il superamento<br />
dei limiti fissati dalla legge<br />
per le sostanze considerate<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, ma anche perché<br />
le misurazioni rilevano<br />
concentrazioni di vari ord<strong>in</strong>i di<br />
grandezza <strong>in</strong>feriori ai limiti.<br />
Per esempio le polveri sottili<br />
(PM10 e PM2.5) <strong>in</strong> Val d’Agri<br />
hanno livelli molto più bassi<br />
rispetto a qualsiasi centro<br />
urbano di media grandezza:<br />
per un limite fissato a 50 ppm<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri si registrano valori<br />
<strong>in</strong>feriori a 5, mentre <strong>in</strong> alcuni<br />
centri abitati si possono<br />
registrare valori di 500 ppm<br />
o più.
Emissioni odorigene<br />
(disturbo olfattivo)<br />
Il monitoraggio delle<br />
emissioni odorigene<br />
costituisce un elemento di<br />
novità a livello nazionale, sia<br />
per la sensibilità <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di impatto sociale, sia per<br />
la mancanza di adeguata<br />
normativa di riferimento.<br />
La difficoltà nell’identificare<br />
la portata odorigena di una<br />
sostanza spesso deriva<br />
dalla complessità della<br />
miscela delle essenze<br />
co<strong>in</strong>volte, molte delle<br />
quali sono presenti con<br />
concentrazioni così basse da<br />
non essere identificabili con<br />
le più avanzate tecnologie di<br />
misura (<strong>in</strong> questi casi si dice<br />
che la soglia di percezione è<br />
<strong>in</strong>feriore ai limiti di rilevabilità<br />
analitica). Le emissioni<br />
odorigene derivanti dal<br />
processo produttivo degli<br />
idrocarburi sono dovute ai<br />
composti solforati. Si tratta<br />
di sostanze che si liberano<br />
dal processo di separazione<br />
di gas e acqua dal petrolio.<br />
Questi composti sono<br />
fastidiosi dal punto di vista<br />
olfattivo perché avvertibili<br />
immediatamente anche<br />
<strong>in</strong> concentrazioni molto<br />
piccole, ma non comportano<br />
effetti per la salute se <strong>in</strong><br />
basse concentrazioni. Il<br />
potere odorigeno di queste<br />
sostanze è talmente elevato<br />
che la loro concentrazione è<br />
comunque <strong>in</strong>feriore al limite<br />
di rilevabilità degli strumenti.<br />
Al f<strong>in</strong>e di progettare la rete<br />
di monitoraggio di queste<br />
sostanze, è stato costituito<br />
con gli Enti di controllo un<br />
gruppo di lavoro avente<br />
l’obiettivo di sviluppare, con<br />
il supporto delle Università<br />
più qualificate <strong>in</strong> materia, uno<br />
studio per:<br />
• l’<strong>in</strong>dividuazione e<br />
caratterizzazione delle<br />
fonti di emissione;<br />
• l’<strong>in</strong>dividuazione dei punti di<br />
immissione sensibili;<br />
• lo studio di dispersione;<br />
• la realizzazione di<br />
campagne prelim<strong>in</strong>ari di<br />
misura;<br />
• l’acquisizione <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />
dei valori di impatto<br />
olfattivo sia mediante<br />
misure analitiche sia<br />
mediante <strong>in</strong>stallazione di<br />
nasi elettronici.<br />
Anche l’idrogeno solforato<br />
(H 2 S), che è un solfuro<br />
ma non un mercaptano,<br />
ha questo tipo di odore. A<br />
differenza dei mercaptani,<br />
l’H 2 S è pericoloso al di<br />
sopra di determ<strong>in</strong>ate<br />
concentrazioni ed è possibile<br />
rilevarne l’odore anche<br />
<strong>in</strong> basse concentrazioni.<br />
Dall’<strong>in</strong>izio dell’attività sono<br />
state adottate le massime<br />
misure di sicurezza e di<br />
costante monitoraggio che<br />
permettono un immediato<br />
<strong>in</strong>tervento al superamento<br />
di soglie di allarme. I livelli<br />
di H 2 S sono cont<strong>in</strong>uamente<br />
monitorati attraverso 256<br />
sensori distribuiti lungo tutto<br />
l’impianto. I sensori sono<br />
settati a due livelli di allarme:<br />
un primo allarme a 5 ppm<br />
e uno a 10 ppm. Gli allarmi,<br />
nel caso di superamento<br />
di queste concentrazioni,<br />
sono di tipo sonoro e visivo.<br />
Le persone che lavorano<br />
nel COVA sono dotate di<br />
sensori settati a 5 ppm che,<br />
arrivati a questa soglia,<br />
<strong>in</strong>iziano a vibrare, suonare e<br />
lampeggiare. Nell’eventualità<br />
che ciò dovesse accadere, il<br />
Piano prevede che i lavoratori<br />
si allontan<strong>in</strong>o, l’area sia<br />
evacuata e <strong>in</strong>tervenga<br />
una squadra di emergenza<br />
munita di autorespiratori e<br />
sensori che misuri l’esatta<br />
quantità di concentrazione di<br />
H 2 S e non solo le soglie. Solo<br />
dopo aver accertato la causa<br />
dello stato di attenzione<br />
e il riprist<strong>in</strong>o delle normali<br />
condizioni, viene consentito<br />
nuovamente l’accesso<br />
dei lavoratori all’<strong>in</strong>terno<br />
dell’impianto o di parte di<br />
esso. Dall’<strong>in</strong>izio delle attività<br />
di produzione <strong>in</strong> Val d’Agri,<br />
non è mai stato registrato<br />
alcun <strong>in</strong>cidente causato<br />
da fughe di H 2 S. Anche se<br />
qualche frazione di ppm viene<br />
accidentalmente dispersa <strong>in</strong><br />
aria, essa non va all’esterno<br />
del COVA poiché si disperde<br />
molto prima. Le central<strong>in</strong>e<br />
di monitoraggio della qualità<br />
dell’aria, <strong>in</strong>stallate nei punti<br />
card<strong>in</strong>ali <strong>in</strong> funzione degli<br />
studi di ricaduta, aff<strong>in</strong>ché<br />
possano rilevare i dati con<br />
tutte le condizioni di vento<br />
possibili, registrano valori di<br />
H 2 S quasi sempre prossimi<br />
allo zero <strong>in</strong> normali condizioni<br />
di esercizio e comunque<br />
ampiamente al di sotto dei<br />
limiti normativi.<br />
Rumore<br />
Nel corso del 2011 il<br />
rilevamento del rumore e<br />
dei parametri meteo è stato<br />
effettuato con 4 central<strong>in</strong>e<br />
mobili. Dal <strong>2012</strong> sono<br />
state <strong>in</strong>stallate e attivate 4<br />
central<strong>in</strong>e fisse def<strong>in</strong>itive,<br />
che hanno sostituito le<br />
central<strong>in</strong>e provvisorie,<br />
ubicate nei pressi del COVA<br />
e nei pressi dei centri<br />
abitati più vic<strong>in</strong>i all’impianto<br />
(Viggiano e Grumento Nova).<br />
Tutte le 4 central<strong>in</strong>e sono<br />
state trasferite ad ARPAB nel<br />
luglio <strong>2012</strong>. Per le attività del<br />
COVA, poiché nel Comune di<br />
Viggiano non è stata def<strong>in</strong>ita<br />
la zonizzazione acustica, i<br />
limiti attualmente <strong>in</strong> vigore<br />
sono quelli nazionali per le<br />
aree <strong>in</strong>dustriali pari a 70<br />
dBA, sia nel periodo diurno,<br />
sia notturno. Nel 2011 è<br />
stato avviato uno studio per<br />
la def<strong>in</strong>izione del modello<br />
acustico del COVA e per<br />
l’identificazione delle misure<br />
mitigative implementabili.<br />
Questo ha comportato 740<br />
misurazioni per la maggior<br />
parte <strong>in</strong>terne all’impianto<br />
volte a identificare le<br />
caratteristiche emissive<br />
delle apparecchiature e delle<br />
diverse isole di processo.<br />
Le 66 misurazioni esterne<br />
sono state acquisite da<br />
11 postazioni situate<br />
nelle immediate vic<strong>in</strong>anze<br />
dell’impianto, scelte <strong>in</strong><br />
posizioni <strong>in</strong> cui il rumore<br />
dell’impianto fosse ben<br />
dist<strong>in</strong>guibile e le altre<br />
sorgenti di rumorosità<br />
fossero identificabili e il loro<br />
contributo rimovibile.<br />
256<br />
sensori di<br />
monitoraggio<br />
cont<strong>in</strong>uo dei livelli<br />
di H 2 S presso il COVA<br />
monitoraggio H 2S
64<br />
65<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Queste misurazioni sono state<br />
elaborate successivamente<br />
con uno specifico software<br />
(Noise & Vibration Works)<br />
allo scopo di epurare il<br />
contributo di sorgenti esterne.<br />
Questa prima fase di rilievo<br />
fonometrico ha permesso di<br />
registrare:<br />
• i livelli di rumorosità di tutte<br />
le sorgenti di rumore attive e<br />
raggiungibili durante i giorni<br />
di rilievo;<br />
• i livelli di rumore al conf<strong>in</strong>e<br />
delle aree di processo;<br />
• i livelli di rumorosità<br />
generati dall’impianto <strong>in</strong><br />
diverse posizioni all’esterno<br />
dello stesso.<br />
Grazie a questa base<br />
<strong>in</strong>formativa è stato possibile<br />
def<strong>in</strong>ire il modello acustico<br />
dell’impianto e studiarne<br />
le possibili soluzioni per<br />
l’ottimizzazione mediante<br />
simulazioni basate su<br />
metodologie di calcolo<br />
previsionale. I risultati di<br />
questo studio sono <strong>in</strong> fase di<br />
completamento. Durante il<br />
periodo di fermata generale<br />
dell’impianto avvenuta tra<br />
maggio e giugno 2011 il livello<br />
di rumore misurato nei centri<br />
abitati di Viggiano e Grumento<br />
Nova non ha evidenziato<br />
variazioni sostanziali<br />
dal background di fondo<br />
precedentemente registrato.<br />
Il monitoraggio periodico<br />
del rumore nell’<strong>in</strong>torno del<br />
COVA viene effettuato una<br />
volta all’anno, e/o qualora<br />
<strong>in</strong>tervengano modifiche<br />
significative di impianto, alla<br />
presenza di ARPAB.<br />
L90 Diurni - Con esclusione di eventi estranei alla misura<br />
Stato degli ecosistemi<br />
e Biomonitoraggio<br />
Il monitoraggio dello stato<br />
degli ecosistemi comprende<br />
lo studio delle diverse matrici<br />
ambientali quali: microclima,<br />
suolo e sottosuolo, acque<br />
superficiali e sotterranee,<br />
vegetazione, flora e fauna. Il<br />
monitoraggio del microclima<br />
viene effettuato mediante<br />
una rete di monitoraggio<br />
composta di 9 central<strong>in</strong>e<br />
di acquisizione dati meteo<br />
allestite <strong>in</strong> corrispondenza<br />
delle stazioni di monitoraggio<br />
della qualità dell’aria e del<br />
rumore ed è <strong>in</strong> funzione dal<br />
maggio 2011.<br />
La rete di monitoraggio<br />
comprende attività di<br />
campionamento e analisi<br />
di suolo e sottosuolo (8<br />
sondaggi con prelievo di<br />
campioni di suolo superficiale<br />
e campioni a diverse<br />
profondità f<strong>in</strong>o a 15 m) e<br />
attività di monitoraggio<br />
mensile della qualità delle<br />
acque sotterranee<br />
(4 piezometri, ubicati<br />
all’esterno del COVA). Il<br />
monitoraggio prevede l’analisi<br />
sulle componenti ambientali<br />
dei pr<strong>in</strong>cipali composti chimici<br />
quali metalli, idrocarburi,<br />
composti aromatici, composti<br />
alogenati, anioni e cationi. Le<br />
campagne di monitoraggio<br />
vengono eseguite con ARPAB.<br />
Per quanto riguarda suolo e<br />
sottosuolo, nel 2011 non sono<br />
stati rilevati superamenti<br />
dei limiti legislativi, mentre<br />
per quanto riguarda le acque<br />
La rete monitoraggio<br />
è attiva<br />
dal maggio 2011.<br />
sotterranee, sono stati rilevati<br />
alcuni superamenti per gli<br />
analiti Ferro e Manganese,<br />
ritenuti caratteristici della<br />
litologia naturale dell’area<br />
<strong>in</strong>dagata, per i quali è stato<br />
avviato un procedimento con<br />
Regione e ARPAB f<strong>in</strong>alizzato<br />
all’accertamento dell’orig<strong>in</strong>e<br />
degli stessi.<br />
Il Progetto di monitoraggio<br />
prevede, <strong>in</strong> un prossimo<br />
futuro, l’ampliamento della<br />
rete di rilevazione con un<br />
prelievo di 20 campioni di<br />
suolo superficiale prelevati dai<br />
sondaggi geognostici (suolo<br />
superficiale), la perforazione<br />
di 20 sondaggi con prelievo<br />
di 3 campioni a diverse<br />
profondità per un totale di<br />
60 campioni (sottosuolo),<br />
l’<strong>in</strong>stallazione di 16<br />
piezometri per il monitoraggio<br />
periodico del chimismo delle<br />
acque sotterranee.<br />
La rete di monitoraggio<br />
su acque superficiali e<br />
sedimenti, attiva da maggio<br />
2011, consiste <strong>in</strong>:<br />
• 7 stazioni di monitoraggio<br />
lungo i pr<strong>in</strong>cipali corsi<br />
d’acqua (Fiume Agri,<br />
torrenti Grument<strong>in</strong>o e Alli e<br />
Vallone Spartifave);<br />
• valutazione delle condizioni<br />
meteo e idrologiche;<br />
• caratterizzazione dei<br />
sedimenti;<br />
• caratterizzazione chimica,<br />
fisica e microbiologica delle<br />
acque;<br />
• determ<strong>in</strong>azione della<br />
qualità biologica: unità<br />
sistematiche presenti,
<strong>in</strong>dice biotico esteso<br />
(IBE), <strong>in</strong>dici di abbondanza<br />
relativa, varietà, diversità,<br />
omogeneità;<br />
• determ<strong>in</strong>azione di<br />
<strong>in</strong>dici ecologici: Livello<br />
di Inqu<strong>in</strong>amento dei<br />
Macrodescrittori (LIM),<br />
Stato Ecologico dei Corsi<br />
Stato ambientale dei corsi d’acqua<br />
d’Acqua (SECA), Stato<br />
Ambientale dei Corsi<br />
d’Acqua (SACA).<br />
I risultati ottenuti nel corso<br />
del 2011 evidenziano uno<br />
stato ambientale dei corsi<br />
d’acqua generalmente di<br />
buon livello.<br />
Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre<br />
Torrente Alli (punto di prelievo<br />
1 a monte del Centro Olio Val d’Agri)<br />
Buono Elevato Buono Buono Buono Buono Buono Elevato<br />
Torrente Alli (punto di prelievo 2<br />
a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />
Buono Scadente Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff.<br />
Fiume Agri (punto di prelievo<br />
1 a monte del Centro Olio)<br />
Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
Fiume Agri (punto di prelievo<br />
2 a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />
Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
Torrente Grument<strong>in</strong>o-Casale (punto di<br />
prelievo 1 a monte del Centro Olio Val d’Agri)<br />
Buono Buono n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />
Torrente Grument<strong>in</strong>o-Casale (punto di<br />
prelievo 2 a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />
Buono Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff.<br />
Punto di prelievo Torrente Spartifave Buono n.d. n.d. Buono Buono Buono Buono Suff.<br />
n.d.: il campionamento non è stato eseguito per assenza di deflusso.<br />
Il monitoraggio della<br />
vegetazione, flora<br />
lichenica e fauna è <strong>in</strong> fase<br />
di condivisione con ARPAB.<br />
A livello generale prevede<br />
la costituzione con gli Enti<br />
di controllo di un gruppo di<br />
lavoro e l’attivazione di una<br />
rete def<strong>in</strong>ita sulla base di<br />
appositi studi specialistici<br />
per la valutazione dello stato<br />
di qualità della Vegetazione,<br />
della Flora lichenica, della<br />
Macrofauna e microteriofauna<br />
e della Carabidiofauna.<br />
Il monitoraggio delle<br />
condizioni ambientali<br />
verrà eseguito mediante<br />
bio<strong>in</strong>dicatori, organismi<br />
<strong>in</strong>dicatori degli effetti<br />
biologici dell’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />
atmosferico.<br />
Al f<strong>in</strong>e di progettare la rete<br />
di monitoraggio, è stato<br />
costituito con gli Enti di<br />
controllo un gruppo di<br />
lavoro avente l’obiettivo di<br />
sviluppare, con il supporto<br />
delle Università/Istituti più<br />
qualificati <strong>in</strong> materia,<br />
uno studio che consenta di<br />
condividere un programma<br />
e avviarlo a <strong>in</strong>izio 2013, al<br />
f<strong>in</strong>e di:<br />
• determ<strong>in</strong>are la Biodiversità,<br />
nel rispetto degli standard<br />
nazionali e <strong>in</strong>ternazionali;<br />
• progettare un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e di<br />
bioaccumulo su organismi<br />
<strong>in</strong>dicatori (es. licheni)<br />
autoctoni e trapiantati;<br />
• def<strong>in</strong>ire le stazioni di<br />
campionamento per creare<br />
una rete stabile<br />
di stazioni di rilevamento.<br />
Il Progetto di<br />
Monitoraggio<br />
Ambientale del COVA<br />
è al massimo livello<br />
di eccellenza per<br />
tecnologie<br />
e standard impiegati.<br />
Il sistema di<br />
monitoraggio <strong>in</strong> azione<br />
Nel mese di dicembre 2011<br />
la popolazione dell’area<br />
limitrofa al COVA ha segnalato<br />
la presenza di forte odore<br />
di gas, <strong>in</strong>izialmente<br />
attribuita alle attività di<br />
eni. eni ha effettuato alcuni<br />
accertamenti e non ha<br />
rilevato nessuna anomalia<br />
<strong>in</strong> impianto, nonostante la<br />
central<strong>in</strong>a di monitoraggio<br />
della qualità dell’aria di<br />
Masseria Puzzolente<br />
rilevasse valori elevati<br />
di metano. Dopo alcune<br />
verifiche è stata accertata<br />
la presenza di perdita di gas<br />
metano da una condotta di<br />
distribuzione di una società<br />
terza che ha provveduto<br />
7<br />
stazioni di<br />
monitoraggio<br />
monitoraggio CorSi d’aCqua<br />
all’immediato riprist<strong>in</strong>o<br />
della situazione. Casi come<br />
questo, evidenziano l’utilità<br />
di questa metodologia, che,<br />
tenendo sotto costante<br />
controllo numerosi parametri,<br />
consente di perseguire<br />
uno sviluppo equilibrato<br />
del territorio comb<strong>in</strong>ando<br />
attenzione all’ambiente e<br />
comportamenti <strong>in</strong>dustriali e<br />
umani <strong>in</strong> un’ottica di cont<strong>in</strong>ua<br />
ricerca di una reciproca<br />
compatibilità e sostenibilità<br />
futura.
66<br />
67<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Gli impianti di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />
La produzione giornaliera<br />
del Centro Olio di Pisticci,<br />
situato <strong>in</strong> Contrada Pozzitello<br />
(MT), è pari a circa 1/110<br />
della produzione del COVA.<br />
Al Centro Olio sono collegati,<br />
attraverso condotte<br />
sotterranee, 8 pozzi. L’olio<br />
separato da gas e acqua<br />
di strato viene stoccato <strong>in</strong><br />
appositi serbatoi e qu<strong>in</strong>di<br />
avviato tramite autobotti<br />
alla raff<strong>in</strong>eria di Taranto. Il<br />
gas associato all’olio viene<br />
parzialmente utilizzato:<br />
• come fuel gas per<br />
riscaldare l’olio nel<br />
processo di trattamento;<br />
• per alimentare la fiaccola di<br />
emergenza;<br />
• per alimentare la caldaia<br />
della sala controllo.<br />
Il restante è <strong>in</strong>viato tramite<br />
un elettrocompressore alla<br />
Centro Olio di Pisticci e luoghi di lavoro afferenti. Pr<strong>in</strong>cipali KPI<br />
centrale Gas di Pisticci.<br />
La centrale gas di Pisticci ha<br />
una produzione di gas che<br />
segue un trend decrescente.<br />
Il gas estratto viene trattato<br />
e compresso <strong>in</strong> modo tale da<br />
poter essere immesso nei<br />
2 metanodotti Snam Rete<br />
Gas (uno a bassa pressione,<br />
l’altro ad alta pressione).<br />
La centrale trattamento<br />
gas di Ferrand<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> Val<br />
Basento, è da considerarsi<br />
prevalentemente ferma e<br />
<strong>in</strong> fase di dismissione, ad<br />
eccezione di una sua piccola<br />
area, provvista di separatori<br />
ancora <strong>in</strong> esercizio, tuttora<br />
attiva. Il gas prodotto<br />
viene trattato e <strong>in</strong>viato alla<br />
centrale di Pisticci dove viene<br />
disidratato, condizionato e<br />
tramite compressione avviato<br />
a Snam Rete Gas.<br />
2009 2010 2011<br />
Produzione olio (Kboe) 79 81 96<br />
Emissioni GHGt (CO eq) 2 10.803 10.929 11.596<br />
Emissioni NO (t) X 16,73 16,98 16,49<br />
Acqua di strato smaltita (m3 ) 240.437,75 116.267,7 211.049,75<br />
Consumo di acqua dolce (m3 ) 2.310 1.744 1.674<br />
Rifiuti prodotti (t) 38.657 30.194 25.127
La tutela della biodiversità<br />
In Val d’Agri eni ha applicato le l<strong>in</strong>ee guida<br />
dell’Energy Biodiversity Initiative, prima<br />
esperienza a livello <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Nel 2011 è proseguito il<br />
progetto Piano d’Azione per la<br />
Biodiversità <strong>in</strong> Val d’Agri che,<br />
avviato nel 2008, riguarda<br />
<strong>in</strong>terventi di mitigazione e<br />
riprist<strong>in</strong>o <strong>in</strong> 10 siti operativi<br />
localizzati <strong>in</strong> aree a più<br />
alto valore ecologico. Per<br />
ciascuno di essi sono stati<br />
def<strong>in</strong>iti i seguenti parametri:<br />
area di <strong>in</strong>tervento, tipologia<br />
di <strong>in</strong>sediamento operativo,<br />
impatti riscontrati, protocollo<br />
di riprist<strong>in</strong>o e monitoraggio<br />
e risultati attesi. Di questi<br />
siti, quattro sono già stati<br />
completamente riprist<strong>in</strong>ati<br />
e qu<strong>in</strong>di non necessitano più<br />
di <strong>in</strong>terventi e monitoraggi<br />
futuri. La restituzione di<br />
questi siti allo stato orig<strong>in</strong>ario<br />
di biodiversità <strong>in</strong>dica non solo<br />
che gli effetti sull’ambiente<br />
naturale sono reversibili ma<br />
anche che le buone pratiche<br />
identificate dal progetto sono<br />
efficaci nel permettere<br />
un rapido recupero ai valori di<br />
biodiversità orig<strong>in</strong>ari.<br />
La Val d’Agri è il primo<br />
sito eni che ha effettuato<br />
valutazioni di biodiversità<br />
applicando le le l<strong>in</strong>ee guida<br />
<strong>in</strong>ternazionali dell’Energy<br />
Biodiversity Initiative. Queste<br />
attività, svolte dal 2003 al<br />
2008 <strong>in</strong> collaborazione con<br />
Shell Italia e&p e con l’attiva<br />
partecipazione dell’Università<br />
di <strong>Basilicata</strong>, Flora and Fauna<br />
International e IUNC, hanno<br />
permesso, fra l’altro, di<br />
def<strong>in</strong>ire delle buone pratiche<br />
per mitigazioni e riprist<strong>in</strong>i<br />
della biodiversità specifiche<br />
per la Val d’Agri che ora sono<br />
<strong>in</strong>tegrate nel Sistema di<br />
Gestione Integrato HSE del<br />
Distretto Meridionale.<br />
Nel corso del triennio sono<br />
stati promossi diversi<br />
momenti di condivisione e<br />
confronto con gli attori locali<br />
su queste tematiche. In<br />
particolare:<br />
• 2009: Convegno “La<br />
biodiversità <strong>in</strong> Val d’Agri”<br />
organizzato da eni presso<br />
Unibas;<br />
• 2010 (anno <strong>in</strong>ternazionale<br />
della biodiversità):<br />
Conferenza Internazionale<br />
Biodiversità ed ecosistemi<br />
organizzata da Unibas e da<br />
Investimenti <strong>in</strong> progetti a favore della biodiversità<br />
2009 2010 2011<br />
(k euro) (k euro) (k euro)<br />
167 166 217<br />
FEEM a Matera;<br />
• 2010: Workshop<br />
Biodiversità e risorse<br />
naturali del Parco<br />
Nazionale Appenn<strong>in</strong>o<br />
Lucano-Val d’Agri–<br />
Lagronegrese organizzato<br />
dall’Ente Parco presso la<br />
propria sede.<br />
L’<strong>in</strong>vestimento complessivo<br />
a favore di questo progetto è<br />
stato pari a 600 mila euro.
68<br />
69<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
I progetti per la tutela<br />
della Biodiversità di eni<br />
<strong>in</strong> Val d’Agri<br />
Il progetto Piano d’Azione<br />
per la “Biodiversità <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri” nasce nel 2008<br />
come cont<strong>in</strong>uazione del<br />
progetto AgriBioDiversity<br />
(conclusosi nel 2007)<br />
per applicarne i risultati e<br />
cont<strong>in</strong>uare il monitoraggio<br />
della biodiversità sui siti<br />
operativi identificati come<br />
prioritari. Le attività di<br />
campo sono effettuate da<br />
“ABD Monitor<strong>in</strong>g”, sp<strong>in</strong> off<br />
accademico dell’Università<br />
della <strong>Basilicata</strong>. La Val d’Agri<br />
presenta ecosistemi diversi,<br />
da quelli antropizzati del<br />
fondovalle e della fascia<br />
pedemontana, a quelli<br />
semi-naturali e naturali<br />
presenti prevalentemente<br />
nella fascia montana,<br />
caratterizzati da differenti<br />
livelli di biodiversità. Le<br />
aree naturali più vaste<br />
ricadono lungo la dorsale<br />
appenn<strong>in</strong>ica compresa<br />
tra i massicci del Monte<br />
Pierfaone, Serra di Calvello,<br />
Monte Voltur<strong>in</strong>o, Monte<br />
Madonna di Viggiano,<br />
Monte Caldarosa, Monte<br />
Enoc e Monte dell’Agresto.<br />
In tali aree si sviluppano<br />
anche attività del<br />
Distretto Meridionale e di<br />
conseguenza tali siti sono<br />
sottoposte a monitoraggio.<br />
Gli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali di<br />
questo progetto sono:<br />
• ridurre gli impatti<br />
primari nei siti prioritari<br />
identificati dal progetto<br />
AgriBiodiversity (2003-<br />
2007) recuperando lo<br />
stato di biodiversità<br />
orig<strong>in</strong>ario;<br />
• dimostrare l’efficacia delle<br />
attività di mitigazione e<br />
riprist<strong>in</strong>o monitorandone<br />
i risultati con opportuni<br />
<strong>in</strong>dicatori di biodiversità;<br />
• fornire evidenze<br />
scientifiche al dialogo con<br />
gli attori locali su come<br />
gestire efficacemente gli<br />
impatti secondari;<br />
• fornire <strong>in</strong>dicazioni<br />
per le attività future<br />
su come identificare<br />
tempestivamente le<br />
sensibilità ecologiche<br />
ed evitare/m<strong>in</strong>imizzare<br />
qualsiasi potenziale<br />
impatto sulla biodiversità;<br />
• <strong>in</strong>tegrare queste<br />
valutazioni nell’operatività<br />
del Distretto Meridionale<br />
eni e&p.<br />
Dagli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali sono<br />
state def<strong>in</strong>ite azioni volte a:<br />
• conservare le faggete<br />
nei siti prioritari <strong>in</strong> Alta<br />
Val d’Agri mitigando/<br />
fermando l’effetto<br />
marg<strong>in</strong>e e riprist<strong>in</strong>ando la<br />
vegetazione nativa<br />
• ricolonizzare la flora nativa<br />
lungo il tracciato delle<br />
condotte, rimuovendo le<br />
specie <strong>in</strong>vasive non native<br />
- monitorare il recupero<br />
dei licheni dopo la<br />
chiusura dell’impianto di<br />
desolforazione.<br />
domande frequenti<br />
< Cosa sono le acque<br />
di strato? ><br />
Tutti gli idrocarburi estratti<br />
dai giacimenti sono associati<br />
ad acqua salata, f<strong>in</strong>o ad un<br />
rapporto idrocarburo/acqua<br />
che può essere molto basso,<br />
ai limiti dell’economicità del<br />
processo di estrazione e<br />
produzione. I fluidi di strato<br />
(idrocarburi ed acqua)<br />
riempiono completamente<br />
gli spazi <strong>in</strong>tergranulari o le<br />
fratture della roccia serbatoio:<br />
la loro mobilità è funzione<br />
della loro densità e viscosità,<br />
dei gradienti di pressione<br />
e delle tensioni capillari<br />
che esistono o si creano<br />
<strong>in</strong> giacimento al momento<br />
della messa <strong>in</strong> produzione,<br />
nonché delle caratteristiche<br />
petrofisiche della roccia<br />
serbatoio stessa (porosità,<br />
permeabilità, bagnabilità,<br />
distribuzione e dimensioni<br />
delle fratture, distribuzione<br />
delle classi granulometriche).<br />
La composizione delle acque<br />
di formazione (e/o di strato)<br />
è molto variabile, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong><br />
equilibrio chimico-fisico con<br />
l’ambiente che le contiene;<br />
basta ricordare che il fluido<br />
orig<strong>in</strong>ario ha la composizione<br />
dell’acqua di mare e che si<br />
arricchisce o si impoverisce<br />
nel tempo di elementi diversi,<br />
a seconda della storia<br />
geologica dell’area e dei<br />
fluidi circolanti, nonché della<br />
composizione delle rocce <strong>in</strong><br />
cui esse sono contenute. Una<br />
costante è comunque l’alto<br />
contenuto <strong>in</strong> solidi disciolti, <strong>in</strong><br />
particolare cloruri, che rende
queste acque <strong>in</strong>utilizzabili<br />
una volta separate; tali acque,<br />
qu<strong>in</strong>di, costituiscono il refluo<br />
più importante del processo di<br />
produzione degli idrocarburi.<br />
La scelta della re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong><br />
acquiferi profondi (alla scala<br />
del giacimento di idrocarburi)<br />
ha una forte valenza<br />
ambientale, <strong>in</strong> quanto si tratta<br />
di un processo efficiente,<br />
virtuoso, a ciclo chiuso, che<br />
non ha alcun impatto verso<br />
l’esterno.<br />
< Si può estrarre petrolio<br />
da un’area protetta nel<br />
rispetto dell’ambiente? ><br />
Sì, se si riprist<strong>in</strong>a l’ambiente<br />
<strong>in</strong>torno alle <strong>in</strong>frastrutture<br />
create per consentire l’attività<br />
estrattiva. Nessun nuovo<br />
pozzo è previsto nel perimetro<br />
del Parco Nazionale Appenn<strong>in</strong>o<br />
Lucano Val d’Agri Lagonegrese.<br />
Tuttavia è possibile estrarre<br />
petrolio all’<strong>in</strong>terno di una<br />
zona sottoposta a tutela,<br />
ovviamente secondo quanto<br />
previsto dal regolamento<br />
delle attività all’<strong>in</strong>terno<br />
del Parco. La Val d’Agri è<br />
riconosciuta come una<br />
zona ricca di biodiversità ed<br />
ecologicamente sensibile;<br />
gran parte del suo territorio<br />
ricade all’<strong>in</strong>terno del Parco<br />
dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />
d’Agri Lagonegrese ed è ricca<br />
di siti SIC e ZPS di importanza<br />
comunitaria.<br />
I pozzi rientranti all’<strong>in</strong>terno<br />
del perimetro di suddette<br />
aree protette, sono stati tutti<br />
oggetto di autorizzazioni<br />
rilasciate <strong>in</strong> tempi precedenti<br />
l’istituzione del parco. Per<br />
ridurre al m<strong>in</strong>imo eventuali<br />
impatti potenziali, eni ha<br />
qu<strong>in</strong>di effettuato una serie<br />
di attività di monitoraggio<br />
della biodiversità a livello di<br />
sito specifico. Un esempio<br />
è quanto attuato <strong>in</strong><br />
corrispondenza delle aree<br />
<strong>in</strong> cui sorgono i pozzi Cerro<br />
Falcone 2X e Caldarosa 1,<br />
appartenenti alla Rete Natura<br />
2000. La realizzazione delle<br />
due piazzole all’<strong>in</strong>terno<br />
delle foreste di faggio ha<br />
comportato il taglio degli<br />
alberi con conseguente<br />
alterazione del microclima<br />
e della struttura all’<strong>in</strong>terno<br />
della foresta. Per effetto di<br />
una maggiore esposizione<br />
al vento delle piante ai bordi<br />
delle piazzole, si sono avuti<br />
cambiamenti nel suolo e nella<br />
flora con appassimenti più<br />
o meno diffusi nella chioma.<br />
L’obiettivo di eni è stato quello<br />
di identificare i sistemi di<br />
mitigazione e riprist<strong>in</strong>are lo<br />
stato <strong>in</strong>iziale dell’area <strong>in</strong> cui<br />
ha realizzato gli <strong>in</strong>terventi.<br />
Pertanto al f<strong>in</strong>e di recuperare<br />
il marg<strong>in</strong>e della foresta è stata<br />
piantata una fila di arbusti<br />
eliofili (che necessitano di<br />
un’illum<strong>in</strong>azione <strong>in</strong>tensa),<br />
presi nelle immediate<br />
vic<strong>in</strong>anze per creare un<br />
muro di protezione che ha<br />
consentito il rigeneramento<br />
della foresta di faggio.<br />
Annualmente il monitoraggio<br />
dello stato del sottobosco<br />
è effettuato attraverso<br />
foto zenitali da un pallone<br />
aerostatico.
La sicurezza<br />
e la gestione<br />
delle<br />
emergenze
72<br />
73<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La sicurezza dei lavoratori<br />
eni adotta un approccio<br />
preventivo alla sicurezza<br />
per ridurre le probabilità di<br />
accadimento di <strong>in</strong>cidenti e<br />
degli effetti connessi. Gli<br />
<strong>in</strong>vestimenti annuali per la<br />
sicurezza <strong>in</strong> eni ammontano<br />
<strong>in</strong> media a oltre 200 milioni<br />
di euro e hanno portato a<br />
una cont<strong>in</strong>ua riduzione (per<br />
6 anni consecutivi) degli<br />
<strong>in</strong>dici <strong>in</strong>fortunistici oltre ad<br />
una performance operativa<br />
di 0,3 blow out ogni 1.000<br />
pozzi perforati (nel periodo<br />
2000-2011), notevolmente<br />
<strong>in</strong>feriore alla media di settore<br />
(pari a 4). Questo impegno è<br />
volto alla protezione di tutti<br />
coloro che sono co<strong>in</strong>volti<br />
dalle attività operative<br />
e si estende anche alla<br />
prevenzione delle emergenze<br />
che possono co<strong>in</strong>volgere<br />
i territori ove <strong>in</strong>sistono gli<br />
impianti.<br />
Il raggiungimento di<br />
performance di sicurezza<br />
così elevate comporta<br />
l’adozione di metodologie<br />
avanzate, sovente sviluppate<br />
proprio dai ricercatori eni,<br />
e di strumenti adeguati che<br />
unitamente a procedure<br />
efficaci e audit tecnici<br />
m<strong>in</strong>imizzano il rischio di<br />
accadimenti <strong>in</strong>cidentali ed<br />
esposizioni nocive.<br />
Anche <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>,<br />
l’impegno sui temi della<br />
sicurezza è avvalorato<br />
dall’andamento positivo dei<br />
relativi <strong>in</strong>dicatori.<br />
DIME ha concluso il 2011 con<br />
un valore f<strong>in</strong>ale dell’<strong>in</strong>dice<br />
di frequenza degli <strong>in</strong>fortuni<br />
pari a 0,45, migliorando<br />
Indice di frequenza<br />
degli <strong>in</strong>fortuni<br />
pari a 0,45 e <strong>in</strong>dice<br />
di gravità pari a 0,01<br />
nel 2011.<br />
notevolmente la performance<br />
rispetto all’anno precedente<br />
come evidenziato dal grafico,<br />
e con un <strong>in</strong>dice di gravità pari<br />
a 0,01 anch’esso dim<strong>in</strong>uito e<br />
oggi prossimo allo zero.<br />
Nel 2011 il DIME ha effettuato<br />
la fermata generale del<br />
Centro Olio Val d’Agri: la<br />
gestione <strong>in</strong> sicurezza di un<br />
numero cospicuo di lavoratori<br />
<strong>in</strong> più presso l’impianto<br />
(f<strong>in</strong>o a 1.200 persone) ha<br />
permesso di concludere<br />
la manutenzione con zero<br />
<strong>in</strong>cidenti.<br />
Il miglioramento delle<br />
performance relative agli<br />
<strong>in</strong>dici <strong>in</strong>fortunistici è frutto di<br />
un processo di cambiamento<br />
e implementazione della<br />
gestione della sicurezza,<br />
avviato a partire dal 2010.<br />
Tra le <strong>in</strong>iziative attuate che<br />
hanno portato a questo<br />
miglioramento sono da<br />
Indice di<br />
frequenza <strong>in</strong>fortuni<br />
(numero di <strong>in</strong>fortuni avvenuti<br />
ogni milione di ore lavorate)<br />
<strong>in</strong>dice di<br />
frequenza<br />
0,45<br />
evidenziare il potenziamento<br />
della supervisione operativa<br />
presso i cantieri e i siti<br />
produttivi, la formazione e la<br />
sensibilizzazione cont<strong>in</strong>ua<br />
dei lavoratori, la promozione<br />
dei processi di qualifica e<br />
controllo dei fornitori.<br />
Nel 2011 sono state<br />
effettuate 117 riunioni<br />
di sensibilizzazione su<br />
tematiche prevalentemente<br />
orientate alla sicurezza<br />
con il personale eni e con<br />
i contrattisti sia presso i<br />
siti produttivi, sia presso<br />
i cantieri temporanei<br />
di bonifica, riprist<strong>in</strong>o e<br />
perforazione per un totale di<br />
circa 2.380 ore.<br />
Indice di<br />
gravità <strong>in</strong>fortuni<br />
(numero di giorni convenzionali<br />
perduti nell’anno ogni mille ore lavorate)<br />
0,01<br />
<strong>in</strong>dice di<br />
gravità<br />
<strong>in</strong>diCi <strong>in</strong>fortuniStiCi dime 2011
Il sistema di gestione della sicurezza<br />
Il sistema di gestione HSE ha ottenuto nel<br />
2010 la conformità alla Norma OHSAS 18001.<br />
Per gestire <strong>in</strong> modo efficace<br />
il tema della sicurezza, eni<br />
adotta un solido e rigoroso<br />
sistema di gestione HSE.<br />
Tale sistema viene recepito<br />
da tutti i siti operativi<br />
adeguandolo alle peculiarità<br />
delle attività operative di<br />
ciascun sito. Il Sistema di<br />
Gestione Integrato HSE (SGI<br />
HSE) del DIME ha ottenuto<br />
nel 2010 la certificazione di<br />
conformità alla Norma OHSAS<br />
18001 per gli aspetti di salute<br />
e sicurezza.<br />
La Norma OHSAS prevede<br />
str<strong>in</strong>genti requisiti sulle<br />
procedure di gestione<br />
per l’<strong>in</strong>dividuazione dei<br />
pericoli, la valutazione e<br />
la prevenzione dei rischi,<br />
il controllo operativo, e la<br />
def<strong>in</strong>izione ed il monitoraggio<br />
sistematico di un <strong>in</strong>sieme di<br />
<strong>in</strong>dicatori di performance, al<br />
f<strong>in</strong>e di implementare un ciclo<br />
di miglioramento cont<strong>in</strong>uo<br />
delle condizioni di sicurezza<br />
e salute.<br />
Inoltre, il SGI DIME è<br />
sottoposto a verifiche di<br />
conformità periodiche da<br />
parte della divisione e&p e del<br />
personale corporate, oltre a<br />
quelle dei certificatori di terza<br />
parte (RINA).<br />
Le attività di sicurezza per la<br />
prevenzione degli <strong>in</strong>fortuni<br />
e igiene del luogo di lavoro<br />
prevedono:<br />
• l’<strong>in</strong>dividuazione dei<br />
pericoli, la valutazione e<br />
la mitigazione dei rischi<br />
connessi all’attività<br />
lavorativa;<br />
• lo sviluppo e<br />
l’implementazione<br />
delle metodologie di<br />
monitoraggio delle<br />
prestazioni;<br />
• l’<strong>in</strong>vestigazione e l’analisi<br />
degli <strong>in</strong>cidenti;<br />
• la formazione.<br />
Nei grafici sono evidenziate<br />
le ore <strong>in</strong>terne uomo di<br />
formazione erogate per<br />
anno dal DIME e il numero<br />
dei partecipanti ai corsi. Il<br />
picco registrato nel 2010<br />
corrisponde alle attività<br />
<strong>in</strong>traprese per il processo<br />
di miglioramento della<br />
gestione della sicurezza.<br />
Tutto il personale partecipa a<br />
diversi momenti <strong>in</strong>formativi/<br />
formativi (riunioni HSE,<br />
meet<strong>in</strong>g di coord<strong>in</strong>amento<br />
delle attività, <strong>in</strong>iziative<br />
di sensibilizzazione) che<br />
permettono di migliorare la<br />
consapevolezza sui rischi<br />
connessi alle proprie attività.<br />
Congiuntamente con il<br />
Medico Competente sono<br />
stati <strong>in</strong>oltre implementati<br />
progetti di sensibilizzazione<br />
dei dipendenti DIME su<br />
argomenti, quali “aree<br />
rumorose degli impianti e<br />
DPI” e su cause e misure di<br />
Formazione sicurezza<br />
ore totali/anno<br />
prevenzione.<br />
Un team <strong>in</strong>terno<br />
specificamente dedicato<br />
verifica costantemente le<br />
condizioni di sicurezza delle<br />
ditte terze (contrattisti)<br />
che operano all’<strong>in</strong>terno del<br />
Formazione sicurezza<br />
n. partecipanti/anno<br />
COVA e presso gli impianti di<br />
perforazione. Nella tabella<br />
che segue viene riepilogato<br />
il numero di audit eseguiti<br />
nel triennio nell’ambito della<br />
campagna di verifica annuale<br />
del DIME sui propri contrattisti.<br />
2009 2010 2011<br />
Audit su ditte contrattiste n.d. 20 10<br />
DIME verifica<br />
costantemente<br />
la sicurezza dei<br />
contrattisti che<br />
operano presso<br />
il COVA e gli impianti<br />
di perforazione.
74<br />
75<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
La gestione della sicurezza<br />
è un processo partecipativo<br />
cui concorrono tutte le unità<br />
aziendali:<br />
• le azioni di miglioramento e<br />
le attività da implementare<br />
nel corso di ogni anno<br />
vengono <strong>in</strong>dividuate dal<br />
Servizio di Prevenzione<br />
e Protezione con la<br />
partecipazione del<br />
Management DIME, dei<br />
Responsabili di Unità,<br />
del Medico competente<br />
e dei Rappresentanti dei<br />
Lavoratori per la Sicurezza<br />
e l’Ambiente;<br />
• le azioni da svolgere<br />
e le aree da migliorare<br />
vengono <strong>in</strong>dividuate anche<br />
attraverso l’analisi del<br />
fenomeno <strong>in</strong>fortunistico e<br />
l’analisi dei near miss;<br />
• le valutazioni sulla<br />
performance di<br />
sicurezza sono oggetto<br />
di approfondimento <strong>in</strong><br />
occasione delle riunioni<br />
mensili di sicurezza,<br />
nelle quali il personale è<br />
<strong>in</strong>formato e sensibilizzato<br />
domande frequenti<br />
< Quali sono gli strumenti<br />
di valutazione dei rischi<br />
connessi alla sicurezza usati<br />
dal DIME? ><br />
Il DIME adotta i seguenti<br />
documenti:<br />
• Documento di Salute e<br />
Sicurezza Coord<strong>in</strong>ato<br />
(DSSC): identifica<br />
la valutazione e la<br />
prevenzione dei potenziali<br />
rischi connessi alle attività;<br />
<strong>in</strong>dividua le misure e<br />
sulle cause degli <strong>in</strong>cidenti/<br />
<strong>in</strong>fortuni/near miss e sulle<br />
misure correttive adottate.<br />
Le attività di monitoraggio<br />
e controllo attive sono le<br />
seguenti:<br />
• il COVA è presidiato 24<br />
ore su 24 da personale<br />
eni <strong>in</strong> turno e ha il suo<br />
nucleo operativo nella<br />
Sala Controllo, da dove è<br />
possibile monitorare <strong>in</strong><br />
cont<strong>in</strong>uo tutte le parti di<br />
impianto. La formazione<br />
cont<strong>in</strong>ua sul campo <strong>in</strong>oltre<br />
consente al personale<br />
presente nell’impianto di<br />
essere adeguatamente<br />
addestrato non solo per le<br />
attività ord<strong>in</strong>arie ma anche<br />
per <strong>in</strong>tervenire a fronte<br />
di qualsiasi emergenza/<br />
malfunzionamento possa<br />
<strong>in</strong>sorgere;<br />
• sono costantemente<br />
presenti tecnici<br />
specificamente dedicati alla<br />
sicurezza (monitoraggio<br />
H 2 S e verifiche di sicurezza<br />
sul personale e sulle<br />
attrezzature).<br />
le modalità operative<br />
<strong>in</strong>dicando i potenziali<br />
rischi, le soluzioni adottate<br />
e le misure di prevenzione<br />
che sono poi passate e<br />
sottoscritte dalle ditte<br />
contrattiste che operano<br />
all’<strong>in</strong>terno di ciascun luogo<br />
di lavoro eni; contiene le<br />
<strong>in</strong>dicazioni relative alle<br />
attività di <strong>in</strong>formazione e<br />
formazione dei lavoratori<br />
e <strong>in</strong>dividua le figure<br />
La gestione della sicurezza è un<br />
processo partecipativo cui concorrono<br />
tutte le unità aziendali.<br />
responsabili ai f<strong>in</strong>i della<br />
tutela della salute, della<br />
sicurezza e dell’ambiente;<br />
• Documento di Valutazione<br />
del Rischio (DUVRI):<br />
è il riferimento per le<br />
specifiche Valutazioni<br />
di Rischio per attività<br />
potenzialmente critiche<br />
(quali per esempio<br />
operazioni simultanee o di<br />
sollevamento) o per attività<br />
non rout<strong>in</strong>arie/particolari;<br />
• Rapporto di Sicurezza<br />
per il COVA, redatto ai<br />
sensi del D.Lgs. n. 334:<br />
è approvato dal Comitato<br />
Tecnico Regionale e<br />
aggiornato periodicamente.<br />
Il documento <strong>in</strong>dividua,<br />
all’<strong>in</strong>terno e all’esterno<br />
dello stabilimento,<br />
gli eventuali scenari<br />
<strong>in</strong>cidentali possibili, al<br />
f<strong>in</strong>e di attuare sistemi di<br />
prevenzione e protezione.
La gestione degli impianti<br />
e delle emergenze<br />
L’adozione di rigorosi<br />
programmi di manutenzione<br />
e delle più <strong>in</strong>novative<br />
soluzioni tecnologiche<br />
sugli impianti garantiscono<br />
alti standard di efficienza,<br />
qualità e sicurezza anche<br />
per quanto riguarda gli asset<br />
impiantistici.<br />
In particolare, gli impianti<br />
della Val d’Agri sono dotati<br />
di dispositivi di sicurezza<br />
realizzati secondo il criterio<br />
della “doppia barriera”;<br />
questo significa che, per<br />
qualsiasi condizione,<br />
esistono almeno due livelli di<br />
protezione contro eventuali<br />
malfunzionamenti <strong>in</strong> grado<br />
di <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> caso di<br />
necessità.<br />
DIME, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli obiettivi<br />
di eni e nell’ambito delle<br />
<strong>in</strong>iziative di asset <strong>in</strong>tegrity<br />
della divisione e&p, ha<br />
avviato, <strong>in</strong> cooperazione con<br />
il partner Shell, il “progetto<br />
AIMS”.<br />
Il progetto consiste nello<br />
sviluppo di un sistema<br />
di gestione dell’asset<br />
<strong>in</strong>tegrity (Asset Integrity<br />
Management System)<br />
f<strong>in</strong>alizzato a gestire<br />
<strong>in</strong> maniera ottimale<br />
l’<strong>in</strong>tegrità dei propri assets<br />
e le performance a essi<br />
associate, il rischio e i costi<br />
durante il loro ciclo vitale al<br />
f<strong>in</strong>e di portare a compimento<br />
il piano strategico aziendale.<br />
Nell’ambito di questo<br />
progetto, particolare enfasi<br />
viene data alla prevenzione<br />
degli <strong>in</strong>cidenti e alla<br />
sicurezza, coniugando qu<strong>in</strong>di<br />
aspetti legati alla gestione<br />
Per gestire<br />
potenziali<br />
situazioni<br />
di emergenza<br />
presso il COVA<br />
è vigente<br />
un Piano Generale<br />
di Emergenza.<br />
dell’<strong>in</strong>tegrità operativa degli<br />
impianti con la sicurezza di<br />
processo e <strong>in</strong>tegrandoli nel<br />
sistema di gestione HSE.<br />
Per gestire potenziali<br />
situazioni di emergenza,<br />
presso il DIME è vigente un<br />
Piano Generale di Emergenza<br />
redatto ai sensi delle<br />
normative vigenti, basato<br />
sugli scenari di riferimento<br />
<strong>in</strong>dividuati nel Rapporto di<br />
Sicurezza dello Stabilimento,<br />
ed elaborato <strong>in</strong> base alle<br />
migliori pratiche applicabili.<br />
Il Piano assicura un corretto<br />
flusso di <strong>in</strong>formazioni su<br />
situazioni critiche <strong>in</strong> modo<br />
da attivare persone e mezzi<br />
necessari per organizzare gli<br />
<strong>in</strong>terventi volti a ricondurre<br />
alla norma potenziali<br />
situazioni di emergenza.<br />
Lo scopo del Piano di<br />
Emergenza Interno (PEI) è<br />
di def<strong>in</strong>ire le modalità per la<br />
gestione delle emergenze<br />
che possono accadere nello<br />
stabilimento, descrivendo<br />
ruoli, responsabilità, canali<br />
<strong>in</strong>formativi e misure da<br />
attuare nel caso <strong>in</strong> cui<br />
l’emergenza si verificasse. Il<br />
Piano assicura <strong>in</strong>terventi di<br />
risposta rapidi grazie a:<br />
• disponibilità di piani<br />
organizzativi per ciascuna<br />
delle emergenze potenziali<br />
<strong>in</strong>dividuate;<br />
• presenza di personale<br />
specializzato;<br />
• immediata reperibilità<br />
delle <strong>in</strong>formazioni<br />
su disponibilità di<br />
materiali e persone e di<br />
<strong>in</strong>dicazioni sulle azioni da<br />
<strong>in</strong>traprendere;<br />
• comunicazioni rapide tra le<br />
persone co<strong>in</strong>volte.<br />
Nel PEI sono codificati tre<br />
diversi livelli di gestione<br />
dell’emergenza, def<strong>in</strong>iti <strong>in</strong><br />
funzione del co<strong>in</strong>volgimento<br />
della struttura organizzativa<br />
di eni:<br />
• Emergenza di 1° livello<br />
- È un’emergenza che<br />
può essere gestita dal<br />
personale del sito con i<br />
mezzi <strong>in</strong> dotazione e con<br />
l’eventuale assistenza<br />
di risorse esterne <strong>in</strong>tese<br />
come personale e mezzi<br />
(es: Vigili del Fuoco,<br />
Strutture Sanitarie e<br />
Contrattisti <strong>Local</strong>i). Non ha<br />
impatto sull’esterno;<br />
• Emergenza di 2° livello
76<br />
77<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
- È un’emergenza che il<br />
personale del sito, con i<br />
mezzi <strong>in</strong> dotazione, non<br />
è <strong>in</strong> grado di fronteggiare<br />
e pertanto necessita del<br />
supporto della struttura<br />
organizzativa DIME e,<br />
se necessario, della<br />
collaborazione di altre<br />
risorse della divisione e<br />
prevede l’<strong>in</strong>formazione<br />
dell’ERT (Emergency<br />
Response Team –<br />
struttura eni con sede<br />
a S. Donato Milanese).<br />
Ha potenziale impatto<br />
sull’esterno e può evolvere<br />
<strong>in</strong> un 3° livello;<br />
• Emergenza di 3° livello<br />
- Emergenza, che per<br />
essere gestita, necessita<br />
del supporto tecnico<br />
della Sede di San Donato,<br />
dell’ERT (Emergency<br />
Response Team) e/o di<br />
risorse <strong>in</strong>ternazionali<br />
specializzate. L’Emergency<br />
Response Manager<br />
richiede l’attivazione della<br />
domande frequenti<br />
< Quali norme, procedure e<br />
dispositivi di prevenzione<br />
e sicurezza sono previsti<br />
per i lavoratori del COVA,<br />
l’area <strong>in</strong>dustriale attigua e<br />
la cittad<strong>in</strong>anza residente<br />
nei pressi per evitare e far<br />
fronte a eventuali <strong>in</strong>cidenti<br />
all’<strong>in</strong>terno dell’impianto? ><br />
Il petrolio greggio è<br />
classificato come liquido<br />
<strong>in</strong>fiammabile: tutti gli<br />
impianti con capacità di<br />
stoccaggio del petrolio<br />
greggio oltre le 50 mila<br />
tonnellate rientrano nel<br />
Prefettura o di Autorità<br />
Nazionali. Ricade <strong>in</strong><br />
questa tipologia qualsiasi<br />
emergenza con impatto<br />
sull’esterno.<br />
Il PEI comprende anche<br />
le procedure da adottare<br />
nel caso di emergenza<br />
ambientale. In particolare,<br />
eni si è dotata di:<br />
• un Piano Ant<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />
per la gestione delle<br />
eventuali emergenze<br />
ambientali. Tale strumento<br />
è supportato da un<br />
Sistema Informativo<br />
Geografico (GIS) che<br />
permette la precisa<br />
<strong>in</strong>dividuazione del punto<br />
e delle variabili territoriali<br />
dell’area co<strong>in</strong>volta, al f<strong>in</strong>e<br />
di gestire al meglio gli<br />
eventuali <strong>in</strong>terventi;<br />
• un Servizio di Pronto<br />
Intervento Ecologico che<br />
assicura mezzi e risorse<br />
operative 24 ore su 24<br />
per 365 giorni all’anno,<br />
campo di applicazione della<br />
direttiva “Seveso Ter” sui<br />
rischi di <strong>in</strong>cidente rilevante;<br />
è def<strong>in</strong>ito come "<strong>in</strong>cidente<br />
rilevante" un evento quale<br />
un’emissione, un <strong>in</strong>cendio<br />
o un’esplosione di grande<br />
entità e che dia luogo ad un<br />
pericolo grave, immediato<br />
o differito, per la salute<br />
umana o per l’ambiente,<br />
all’<strong>in</strong>terno o all’esterno<br />
dello stabilimento. Anche<br />
il COVA rientra <strong>in</strong> questa<br />
classificazione. Allo scopo<br />
nel 2009 la Prefettura di<br />
garantendo <strong>in</strong> tempi<br />
rapidi l’<strong>in</strong>tervento per<br />
la messa <strong>in</strong> sicurezza<br />
dei siti <strong>in</strong>teressati da<br />
un eventuale evento.<br />
Con cadenza periodica<br />
e differente tipologia<br />
di scenario, sono<br />
effettuate esercitazioni<br />
che co<strong>in</strong>volgono tutto il<br />
personale del Centro Olio<br />
per testare la risposta e<br />
preparare al meglio <strong>in</strong> caso<br />
di possibile evento reale.<br />
Ricadendo il Centro Olio<br />
nell’ambito di applicazione<br />
della Normativa SEVESO<br />
TER sulla prevenzione<br />
degli <strong>in</strong>cidenti rilevanti è<br />
stato <strong>in</strong>oltre emesso dalla<br />
Prefettura un piano di<br />
emergenza esterno (PEE)<br />
al f<strong>in</strong>e di organizzare la<br />
gestione di emergenze con<br />
potenziali impatti all’esterno<br />
dello stabilimento.<br />
Il PEE comprende:<br />
• l’elenco e le competenze<br />
degli Enti co<strong>in</strong>volti nella<br />
Potenza ha predisposto, sulla<br />
base degli scenari <strong>in</strong>cidentali<br />
ritenuti come credibili<br />
nel Rapporto di Sicurezza<br />
elaborato da eni, un piano<br />
di emergenza esterna del<br />
COVA con il co<strong>in</strong>volgimento<br />
di tutti gli attori presenti<br />
sul territorio, compresa<br />
la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza,<br />
la Regione <strong>Basilicata</strong>, i<br />
Vigili del Fuoco, i Comuni<br />
di Viggiano e Grumento<br />
Nova, l’Arma dei Carab<strong>in</strong>ieri,<br />
l’ASL. Il piano prevede le<br />
opportune azioni sia a carico<br />
gestione dell’emergenza;<br />
• l’<strong>in</strong>dicazione delle misure<br />
di coord<strong>in</strong>amento tra i<br />
soggetti co<strong>in</strong>volti;<br />
• le <strong>in</strong>dicazioni alla<br />
popolazione sui<br />
comportamenti da tenere<br />
<strong>in</strong> caso di emergenza;<br />
• i sistemi di comunicazione<br />
disponibili e utilizzabili <strong>in</strong><br />
caso di emergenza.<br />
L’accensione della fiaccola<br />
del Centro Olio viene<br />
talvolta confusa con una<br />
potenziale situazione di<br />
emergenza ma si tratta, <strong>in</strong><br />
realtà, di un meccanismo di<br />
sicurezza volto a bruciare<br />
temporaneamente <strong>in</strong> torcia<br />
eventuali sovradisponibilità<br />
di gas (possono<br />
derivare ad esempio da<br />
apparecchiature messe<br />
temporaneamente fuori<br />
servizio da depressurizzare,<br />
da problematiche o<br />
<strong>in</strong>disponibilità della rete<br />
nazionale del gas ecc.).<br />
delle Autorità Pubbliche sia<br />
della popolazione. Il Piano<br />
di Emergenza Esterna<br />
deve essere aggiornato<br />
almeno ogni tre anni ed<br />
è attualmente <strong>in</strong> fase di<br />
aggiornamento.<br />
Nel corso del 2009 è stata<br />
organizzata un’esercitazione<br />
di emergenza con la<br />
collaborazione del Comune<br />
di Viggiano e dei Vigili del<br />
Fuoco di Potenza. Una nuova<br />
esercitazione sarà effettuata<br />
dopo l’aggiornamento del<br />
Piano di Emergenza Esterna.
Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di sostenibilità<br />
Indicatore Unità di misura 2009 2010 2011<br />
Dati operativi di riferimento<br />
Produzione di idrocarburi migliaia di barili equivalenti di petrolio 28.866 32.514 35.089<br />
- di cui petrolio e condensati 23.816 26.043 28.228<br />
- di cui gas naturale<br />
Occupazione **<br />
5.050 6.471 6.861<br />
Dipendenti numero 311 334 285<br />
- di cui lavoranti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 241 274 260<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141<br />
Dipendenti con contratto a tempo determ<strong>in</strong>ato 24 7 4<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 0 0<br />
Dipendenti con contratto a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 287 326 281<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141<br />
Dipendenti dirigenti 4 4 2<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 0 0<br />
Dipendenti quadri 25 24 20<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 4 2<br />
Dipendenti impiegati 148 159 150<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 69 75<br />
Dipendenti operai 134 147 113<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 77 64<br />
Dipendenti fascia d’età 18-24 anni 47 18 20<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 2 1<br />
Dipendenti fascia d’età 25-39 anni 140 178 164<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 85 88<br />
Dipendenti fascia d’età 40-54 anni 90 96 77<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 42 43<br />
Dipendenti fascia d’età oltre 55 anni 34 42 24<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 21 9<br />
Dipendenti laureati (laurea 2° livello) 53 57 51<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 12 13<br />
Dipendenti laureati (laurea 1° livello) 7 9 8<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 5 4<br />
Dipendenti diplomati 198 203 180<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 98 96<br />
Dipendenti con titolo di studio <strong>in</strong>feriore al<br />
diploma<br />
53 65 46<br />
- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 35 28<br />
Ore di formazione n.d. 5.246 5.560<br />
- di cui HSE e qualità n.d. 3.608 1.596<br />
- di cui l<strong>in</strong>gua e <strong>in</strong>formatica n.d. 264 489<br />
- di cui comportamento/comunicazione n.d. 304 232<br />
- di cui professionale-trasversale n.d. 494 387<br />
- di cui professionale tecnico-commerciale n.d. 576 2.856<br />
Spesa <strong>in</strong> formazione<br />
Sviluppo della comunità<br />
euro n.d. 181.943,78 287.800,06<br />
Spese a favore della comunità migliaia di euro 4.316 7.069 5.126<br />
- di cui spese derivanti da accordi e<br />
convenzioni<br />
3.916 6.684 4.895<br />
- di cui liberalità a favore del territorio 25 15 30
78<br />
79<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Indicatore Unità di misura 2009 2010 2011<br />
- di cui spese per la promozione del territorio migliaia di euro 100 218 102<br />
- di cui sponsorizzazioni 50 50 0<br />
- di cui spese per fiere e mostre 0 8 0<br />
- di cui spese per pubblicazioni 0 3 1<br />
- di cui spese per sito <strong>in</strong>ternet 0 9 14<br />
- di cui omaggistica 225 20 15<br />
- di cui spese per eventi<br />
Sicurezza<br />
0 62 69<br />
Indice di frequenza <strong>in</strong>fortuni dipendenti<br />
(numero di <strong>in</strong>fortuni avvenuti<br />
ogni milione di ore lavorate)<br />
4,91 5,00 0,45<br />
Indice di gravità <strong>in</strong>fortuni dipendenti<br />
(numero di giorni convenzionali<br />
perduti nell’anno ogni mille ore lavorate)<br />
0,19 0,11 0,01<br />
Incidenti mortali numero 0 0 0<br />
Ore di formazione <strong>in</strong> sicurezza** ore/anno 388 3.220 275<br />
Audit di sicurezza su ditte terze<br />
Ambiente<br />
Aria<br />
numero n.d. 20 10<br />
Emissioni dirette di GHG migliaia di tonnellate 497,66 469,78 394,50<br />
- di cui CO da combustione e da processo 2 307,57 273,80 205,10<br />
- di cui CO equivalente da flar<strong>in</strong>g 2 72,82 67,28 49,77<br />
- di cui CO equivalente da CH (metano) 2 4 117,26 128,71 139,64<br />
Emissioni dirette di GHG per unità di prodotto<br />
tonnellate/migliaia<br />
di barili equivalenti di petrolio<br />
17,24 14,45 11,24<br />
Riduzione delle emissioni dirette di GHG<br />
(% anno su anno)<br />
n.d. -5,6% -16,0%<br />
Volume di gas <strong>in</strong>viato a flar<strong>in</strong>g milioni di metri cubi 19,28 18,7 20,29<br />
Volume di gas <strong>in</strong>viato a vent<strong>in</strong>g 0,16 0,03 0,05<br />
Emissioni SO * 2 migliaia di tonnellate 0,032 0,028 0,039<br />
Emissioni NOX Efficienza energetica<br />
0,536 0,500 0,333<br />
Consumo netto di energia (P+A-V) kilowattora 136.113.873 148.432.131 158.492.587<br />
Energia elettrica prodotta (P) 148.329.348 153.196.050 144.467.352<br />
Energia acquistata da altre società (A) 4.694.925 6.167.281 18.226.835<br />
Energia venduta ad altre società(V) 16.910.400 10.931.200 4.201.600<br />
Consumo netto di E.E. (kWh) per kboe prodotto 4.715 4.565 4.517<br />
Riduzione consumo netto (% anno su anno)<br />
Acqua<br />
n.d. -9,05% -6,78%<br />
Prelievi idrici totali metri cubi 376.625 445.565 501.638<br />
- di cui acqua dolce 376.625 445.565 501.638<br />
Totale acqua di produzione re<strong>in</strong>iettata<br />
Rifiuti<br />
608.933 748.260 770.790<br />
Rifiuti da attività produttive tonnellate 46.107 103.200 99.434<br />
- di cui pericolosi 23.281 36.885 40.765<br />
Rifiuti da attività di bonifica da smaltire o<br />
recuperare/riciclare<br />
36.775 14.218 8.463<br />
- di cui pericolosi 0 0 0<br />
- di cui non pericolosi 36.775 14.218 8.463<br />
* Dati riferiti alla Val d’Agri. I valori emissivi di SO 2 derivano da misurazioni effettuate su due pr<strong>in</strong>cipali punti di emissione (termodistruttori) del Centro Olio Val d’Agri, che, <strong>in</strong><br />
condizioni di normale esercizio dell’impianto, contribuiscono al 95% delle emissioni complessive di SO 2 del COVA.<br />
** Dati riferiti a DIME.
Pr<strong>in</strong>cipi e criteri di report<strong>in</strong>g<br />
Il report eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è<br />
stato redatto con lo scopo<br />
di fornire agli stakeholder<br />
<strong>in</strong>formazioni chiare e<br />
dettagliate sulle tematiche<br />
di sostenibilità di maggiore<br />
<strong>in</strong>teresse.<br />
I contenuti del documento<br />
sono stati def<strong>in</strong>iti facendo<br />
riferimento ai pr<strong>in</strong>cipi di<br />
materialità, <strong>in</strong>clusività degli<br />
stakeholder, contesto di<br />
sostenibilità e completezza,<br />
come def<strong>in</strong>iti dal Global<br />
<strong>Report</strong><strong>in</strong>g Initiative - GRI nelle<br />
“L<strong>in</strong>ee guida per il report<strong>in</strong>g<br />
di sostenibilità”, versione 3.1.<br />
(www.globalreport<strong>in</strong>g.org).<br />
Inoltre, al f<strong>in</strong>e di garantire<br />
la qualità delle <strong>in</strong>formazioni<br />
fornite, sono stati seguiti<br />
i pr<strong>in</strong>cipi di equilibrio,<br />
comparabilità, accuratezza,<br />
tempestività, affidabilità<br />
e chiarezza, come<br />
previsto dalle L<strong>in</strong>ee guida<br />
sopraccitate.<br />
La mappatura e<br />
prioritizzazione degli<br />
stakeholder è stata condotta<br />
dal Distretto Meridionale<br />
(DIME) attraverso sessioni<br />
di lavoro dedicate, <strong>in</strong><br />
collaborazione con la FEEM<br />
(Fondazione eni Enrico Mattei)<br />
e le funzioni centrali preposte<br />
alla gestione delle relazioni<br />
con gli stakeholder stessi.<br />
La significatività <strong>in</strong>terna<br />
dei temi da trattare è stata<br />
determ<strong>in</strong>ata dal DIME nel<br />
rispetto dei pr<strong>in</strong>cipi e valori<br />
di eni, delle sue strategie<br />
e obiettivi di bus<strong>in</strong>ess.<br />
La significatività esterna<br />
degli argomenti deriva dal<br />
contesto nel quale il DIME<br />
opera e, qu<strong>in</strong>di, dalle richieste<br />
e <strong>in</strong>teressi direttamente e<br />
<strong>in</strong>direttamente pervenuti<br />
ad eni da vari stakeholder<br />
nell’anno di riferimento,<br />
valutati sulla base di<br />
un’analisi di frequenza<br />
(quanto spesso e quante<br />
richieste sono pervenute<br />
su un tema specifico) e<br />
di rilevanza (valutazione<br />
della criticità di un tema e<br />
assegnazione di un peso).<br />
I temi più significativi (lavoro<br />
ed occupazione, ambiente e<br />
salute, sicurezza e gestione<br />
delle emergenze, royalty,<br />
stakeholder e comunità)<br />
costituiscono la base del<br />
presente documento, <strong>in</strong> cui<br />
vengono fornite <strong>in</strong>formazioni<br />
qualitative e quantitative<br />
sulle performance di<br />
sostenibilità di eni <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>.<br />
Perimetro di report<strong>in</strong>g<br />
Le <strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong>cluse<br />
nel presente documento si<br />
riferiscono alle attività di<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. Laddove<br />
possibile, i dati sono stati<br />
dist<strong>in</strong>ti tra le attività <strong>in</strong> Val<br />
d’Agri e le attività nel resto<br />
della Regione stessa. Fanno<br />
eccezione alcuni dati del<br />
Capitolo 3, che <strong>in</strong>cludono<br />
anche dati riferiti all’<strong>in</strong>tero<br />
DIME per rendere conto della<br />
funzione di coord<strong>in</strong>amento<br />
svolta <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, ma<br />
orientata anche ad attività<br />
extra-regionali.<br />
Gli <strong>in</strong>dicatori di performance<br />
riportati si riferiscono al<br />
triennio 2009-2011. Sono<br />
state <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>cluse le<br />
<strong>in</strong>iziative di particolare rilievo<br />
dell’anno <strong>2012</strong> già note alla<br />
data di chiusura del presente<br />
documento.<br />
Gli <strong>in</strong>dicatori di performance,<br />
selezionati <strong>in</strong> base ai<br />
temi <strong>in</strong>dividuati come più<br />
significativi, sono stati<br />
raccolti su base annuale; la<br />
periodicità di rendicontazione<br />
è impostata secondo una<br />
frequenza annuale. Per i<br />
dati ambientali, qualora<br />
non disponibili, sono stati<br />
utilizzati approcci di stima<br />
conservativi che hanno<br />
portato a scegliere le ipotesi<br />
associabili alle performance<br />
ambientali meno positive per<br />
l’azienda.<br />
Non si registrano<br />
cambiamenti significativi<br />
nelle dimensioni, nella<br />
struttura o nell’assetto<br />
proprietario avvenuti sul<br />
perimetro e nel periodo di<br />
rendicontazione considerati.<br />
Il processo di verifica<br />
Il presente documento<br />
evidenzia sia i successi<br />
di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, sia i<br />
punti di debolezza e le<br />
prospettive di miglioramento.<br />
I dati riportati sono stati<br />
rilevati con l’obiettivo di<br />
rappresentare un quadro<br />
equilibrato e chiaro delle<br />
azioni e delle caratteristiche<br />
dell’azienda. Il processo di<br />
rilevazione delle <strong>in</strong>formazioni<br />
e dei dati quantitativi è<br />
stato strutturato <strong>in</strong> modo da<br />
garantire la confrontabilità<br />
dei dati su più anni, al f<strong>in</strong>e<br />
di permettere una corretta<br />
lettura delle <strong>in</strong>formazioni<br />
e una completa visione<br />
a tutti gli stakeholder<br />
<strong>in</strong>teressati all’evoluzione<br />
delle performance di eni <strong>in</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>.<br />
Il presente documento è<br />
stato sottoposto a revisione<br />
limitata da parte della società<br />
Reconta Ernst & Young spa,<br />
la cui relazione è disponibile<br />
a pp. 82.
80<br />
81<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>
Fonti bibliografiche e riferimenti web<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> contiene alcuni riferimenti di contesto che accompagnano il resoconto delle attività di eni, con l’obiettivo<br />
di rendere un’<strong>in</strong>formazione più completa ed esaustiva verso gli stakeholder. Si riportano qui di seguito le fonti esterne da cui<br />
si sono tratte ed elaborate le <strong>in</strong>formazioni, con particolare riferimento ai Capitoli “Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi<br />
per lo sviluppo” e “Le royalty, il lavoro e l’occupazione”, anche per eventuali approfondimenti da parte dei lettori.<br />
Rapporto di ricerca FEEM, 2010. Le potenzialità turistiche del Parco Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano - Val d’Agri - Lagonegrese<br />
http://www.feem.it/UserFiles/File/Pub%20Bas/RapportoParcoNazionaleAppenn<strong>in</strong>oLucano.pdf<br />
Sito Ufficiale dell’Ufficio nazionale m<strong>in</strong>erario per gli idrocarburi e le georisorse, Direzione generale per le risorse m<strong>in</strong>erarie<br />
ed energetiche del M<strong>in</strong>istero dello Sviluppo Economico.<br />
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/royalties/royalties.asp<br />
Nomisma Energia, <strong>2012</strong>. Tassazione della produzione di gas e petrolio <strong>in</strong> Italia: un confronto<br />
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/royalties/nomisma.asp<br />
The lucan energetic hub: employment impact of eni activities and susta<strong>in</strong>ability projects.<br />
W. Palozzo, Proger S.p.A., D. Tabarelli and Eugenia Famiglietti, Nomismaenergia.<br />
10th Offshore Mediterranean Conference and Exhibition <strong>in</strong> Ravenna, Italy, March 23-25, 2011<br />
Banca d’Italia, <strong>2012</strong>. L’economia della <strong>Basilicata</strong> 2011, Rapporto annuale.<br />
www.bancaditalia.it<br />
Unioncamere, Osservatorio economico della <strong>Basilicata</strong>. L’economia della <strong>Basilicata</strong> nel 2011.<br />
http://www.starnet.unioncamere.it/<br />
SMAIL (Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro) delle CCIAA (Camera di Commercio Industria Artigianato<br />
e Agricoltura) della <strong>Basilicata</strong><br />
http://basilicata.smailweb.net/<br />
Rapporto di ricerca FEEM, <strong>2012</strong>. eni Distretto Meridionale: seconda rilevazione dati fornitori beni e servizi e occupati diretti<br />
Osservatorio Ambientale della Val d’Agri.<br />
http://www.osservatoriovaldagri.it
82<br />
83<br />
eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
Relazione della Società di revisione
Divisione Exploration & Production<br />
Distretto Meridionale<br />
Via del Convento, 14 - 85059<br />
Viggiano (PZ) - Italia<br />
Divisione Exploration & Production<br />
Sede operativa<br />
Via Emilia, 1 - 20097<br />
San Donato Milanese (MI), Italy<br />
Progetto graco e supervisione<br />
Korus Srl - Roma<br />
Stampa<br />
Tipograa Tecnostampa Snc - Marsicovetere (PZ)<br />
Stampato su carta ecologica:<br />
XPer Fedrigoni
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