04.06.2013 Views

Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012

Eni in Basilicata, Local Report 2012

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

<strong>Local</strong> <strong>Report</strong><br />

<strong>2012</strong>


Missione<br />

Siamo un’impresa <strong>in</strong>tegrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca,<br />

produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.<br />

Tutti gli uom<strong>in</strong>i e le donne di eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento cont<strong>in</strong>uo,<br />

l’eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all’ambiente e all’<strong>in</strong>tegrità.


eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

<strong>Local</strong> <strong>Report</strong> <strong>2012</strong>


pag. 4<br />

pag. 6<br />

pag. 7<br />

pag. 17<br />

pag. 35<br />

Il gruppo eni<br />

Messaggio del Responsabile del Distretto Meridionale<br />

La presenza e le attività di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La presenza di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Il Distretto Meridionale<br />

Le politiche e i sistemi di gestione<br />

Il ciclo produttivo<br />

Il Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />

L’oleodotto<br />

Il Centro Olio di Pisticci<br />

Le Centrali a Gas di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />

I programmi di sviluppo <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Progetto di ammodernamento e miglioramento delle performance produttive (Fase 1)<br />

Progetto di Sviluppo Sostenibile Val d’Agri (SSV) (Fase 2)<br />

Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi per lo sviluppo<br />

La gestione delle relazioni e il co<strong>in</strong>volgimento degli stakeholder<br />

Le relazioni istituzionali<br />

Le relazioni con le Comunità locali e con la società civile<br />

Il dialogo con il Parco Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese<br />

Il dialogo e la collaborazione sui temi della salvaguardia e della tutela ambientale<br />

Il dialogo e la collaborazione sui temi dello sviluppo e dell’occupazione<br />

Gli accordi e le convenzioni con i soggetti del territorio<br />

Il Protocollo di Intenti del 1998 fra Regione <strong>Basilicata</strong> ed eni<br />

Il Protocollo “<strong>Local</strong> Content”<br />

Le Convenzioni per il riprist<strong>in</strong>o della viabilità<br />

I progetti per lo sviluppo locale<br />

La tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico regionale<br />

I progetti per lo sviluppo delle filiere turistica, culturale e sociale<br />

Le royalty, il lavoro e l’occupazione<br />

Le royalty e i pagamenti alle Istituzioni <strong>Local</strong>i derivanti dall’estrazione<br />

Gettiti royalty alla Regione <strong>Basilicata</strong> e ai Comuni <strong>in</strong>teressati dalle attività<br />

petrolifere da eni<br />

Le persone del DIME<br />

Le policy, le strategie e le pratiche per lo sviluppo delle persone<br />

I dati dell’occupazione diretta<br />

Il sistema di reclutamento di nuove risorse<br />

Lo sviluppo delle persone<br />

La formazione<br />

La salute delle persone<br />

L’<strong>in</strong>dotto del DIME: il procurato locale e la gestione della catena di fornitura


L’ambiente<br />

Le attività operative e le misure di tutela ambientale<br />

Le attività di esplorazione e perforazione<br />

La rete di raccolta del petrolio<br />

Il Centro Olio Val d’Agri<br />

Emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

Rifiuti<br />

Gestione delle acque<br />

Prelievi idrici<br />

Efficienza energetica<br />

Il sistema di monitoraggio e controllo ambientale all’esterno del COVA<br />

Qualità dell’aria<br />

Emissioni odorigene (disturbo olfattivo)<br />

Rumore<br />

Stato degli ecosistemi e Biomonitoraggio<br />

Il sistema di monitoraggio <strong>in</strong> azione<br />

Gli impianti di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />

La tutela della biodiversità<br />

La sicurezza e la gestione delle emergenze<br />

La sicurezza dei lavoratori<br />

Il sistema di gestione della sicurezza<br />

La gestione degli impianti e delle emergenze<br />

Appendice<br />

Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di sostenibilità<br />

Pr<strong>in</strong>cipi e criteri di report<strong>in</strong>g<br />

Fonti bibliografiche e riferimenti web<br />

Relazione della Società di revisione<br />

pag. 50<br />

pag. 71<br />

pag. 77<br />

pag. 82


Il gruppo eni<br />

Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di eni<br />

2011<br />

Produzione di petrolio e gas naturale 1.581 migliaia di boe/giorno<br />

Ricavi della gestione caratteristica 109.589 milioni di euro<br />

Utile operativo 17.435 milioni di euro<br />

Investimenti tecnici 13.438 milioni di euro<br />

Persone 78.686<br />

Emissioni dirette di gas serra (GHG) 51,10 Mton CO 2 eq<br />

Community <strong>in</strong>vestment 69,3 milioni di euro<br />

Paesi di attività


Struttura<br />

del gruppo eni<br />

eni è un’impresa <strong>in</strong>tegrata<br />

che opera <strong>in</strong> tutta la filiera<br />

dell’energia ed è presente oggi<br />

con circa 80.000 persone <strong>in</strong> 85<br />

Paesi del mondo.<br />

La forte presenza nel mercato<br />

del gas, le operazioni nel GNL,<br />

le competenze <strong>in</strong>dustriali nella<br />

generazione elettrica<br />

e raff<strong>in</strong>azione con il sostegno<br />

di capacità di <strong>in</strong>gegneria<br />

e realizzative di rilevanza<br />

mondiale consentono<br />

a eni di presidiare tutte<br />

le fasi della creazione di<br />

valore dalla ricerca alla<br />

commercializzazione degli<br />

idrocarburi e di perseguire<br />

opportunità e progetti<br />

congiunti nel mercato.<br />

* Nell’ottobre <strong>2012</strong>, eni ha completato<br />

l’operazione di cessione a Cassa<br />

Depositi e Prestiti di azioni ord<strong>in</strong>arie<br />

di Snam pari al 30% meno un’azione<br />

del capitale votante della società.<br />

Il modello<br />

di bus<strong>in</strong>ess eni<br />

L’eccellente posizionamento<br />

strategico e i vantaggi<br />

competitivi acquisiti da eni<br />

fanno leva su un modello di<br />

bus<strong>in</strong>ess caratterizzato da un<br />

patrimonio di asset dist<strong>in</strong>tivi<br />

e da l<strong>in</strong>ee guida dell’azione<br />

<strong>in</strong>dustriale (driver) frutto<br />

delle scelte strategiche del<br />

management coerenti con la<br />

natura di lungo term<strong>in</strong>e del<br />

bus<strong>in</strong>ess.<br />

Innovazione, eccellenza,<br />

<strong>in</strong>clusione, <strong>in</strong>tegrazione,<br />

cooperazione e responsabilità<br />

guidano l’operare di eni<br />

nell’<strong>in</strong>terazione cont<strong>in</strong>ua con<br />

tutti gli stakeholder <strong>in</strong> un<br />

quadro di regole di governance<br />

chiare e rigorose.


6<br />

7<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Messaggio del Responsabile<br />

del Distretto Meridionale<br />

eni non è solo una<br />

mult<strong>in</strong>azionale dell’energia.<br />

eni è <strong>in</strong>nanzitutto una grande<br />

azienda italiana. È una storia<br />

di successo, di progresso. È la<br />

storia dei nostri valori e della<br />

nostra cultura.<br />

F<strong>in</strong> dal nostro arrivo <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri, abbiamo sviluppato<br />

ogni attività nel rispetto delle<br />

persone e dell’ambiente,<br />

con <strong>in</strong>iziative di supporto<br />

allo sviluppo del territorio<br />

e delle comunità, <strong>in</strong> stretta<br />

collaborazione con le<br />

istituzioni, le forze sociali, le<br />

realtà associative e culturali.<br />

Una volontà emersa con<br />

maggiore determ<strong>in</strong>azione<br />

nel 2008, quando abbiamo<br />

trasferito gli uffici direttivi<br />

delle attività di esplorazione<br />

e produzione del sud Italia a<br />

Viggiano, con la creazione del<br />

Distretto Meridionale.<br />

Oggi, il Centro Olio<br />

Val d’Agri è la maggiore realtà<br />

italiana nella produzione<br />

di idrocarburi liquidi. Il<br />

nostro obiettivo è realizzare<br />

un’<strong>in</strong>dustria rispettosa<br />

dell’ambiente, che permetta a<br />

tutti i cittad<strong>in</strong>i il monitoraggio<br />

e il controllo sulle nostre<br />

attività. Rapporti trasparenti<br />

e cont<strong>in</strong>ui con il territorio<br />

sono la condizione, non<br />

solo per rafforzare la nostra<br />

credibilità, ma per realizzare<br />

<strong>in</strong>sieme un sogno: fare<br />

dell’<strong>in</strong>dustria dell’energia<br />

una formidabile occasione<br />

di sviluppo per la <strong>Basilicata</strong>,<br />

che ne valorizzi la vocazione<br />

turistica e contribuisca a<br />

def<strong>in</strong>ire la sua moderna<br />

identità.<br />

Abbiamo mezzi, tecnologie e<br />

risorse per aiutare la regione<br />

<strong>in</strong> questo camm<strong>in</strong>o e siamo<br />

pronti a mettere ogni nostra<br />

energia a disposizione della<br />

comunità. Il <strong>Local</strong> <strong>Report</strong><br />

è un punto di partenza:<br />

attendiamo segnalazioni,<br />

idee e proposte da tutti,<br />

con l’obiettivo permanente<br />

di migliorare il dialogo<br />

e il confronto. Obiettivi<br />

che svilupperemo anche<br />

attraverso eventi e <strong>in</strong>iziative<br />

mirate, <strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>uo<br />

ascolto delle istanze e delle<br />

aspettative del territorio. Sarà<br />

un percorso condiviso. Così<br />

contribuiremo a costruire<br />

<strong>in</strong>sieme la <strong>Basilicata</strong> del<br />

futuro.<br />

Ruggero Gheller<br />

Vice President<br />

Distretto Meridionale


La presenza e<br />

le attività di eni<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>


8<br />

9<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La presenza di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

eni è presente <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> <strong>in</strong><br />

Val d’Agri e nelle aree di Pisticci<br />

e Ferrand<strong>in</strong>a con attività<br />

di upstream petrolifero<br />

(ricerca e produzione di<br />

idrocarburi). Attraverso il<br />

Distretto Meridionale (DIME)<br />

istituito nel 2008 eni divisione<br />

exploration&production<br />

presidia tutte le attività<br />

Le milestone di eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong><br />

di ricerca, esplorazione e<br />

produzione di petrolio e<br />

gas naturale <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

e Puglia (per quest’ultima,<br />

sia a terra sia <strong>in</strong> mare). Il<br />

Distretto ha sede a Viggiano<br />

presso l’antico convento.<br />

Le attività operative sono<br />

concentrate nello sviluppo<br />

del giacimento Val d’Agri, ad<br />

1981 avvio di una nuova<br />

campagna di ricerche eni;<br />

scoperto <strong>in</strong> Val d’Agri da un<br />

consorzio di operatori il primo<br />

importante giacimento con il<br />

pozzo Costa Mol<strong>in</strong>a 1.<br />

1984 avvio dell’attività<br />

m<strong>in</strong>eraria recente con<br />

l’ottenimento da parte di Agip,<br />

poi F<strong>in</strong>a e Lasmo, del permesso<br />

di ricerca e la concessione di<br />

coltivazione Costa Mol<strong>in</strong>a.<br />

1988 scoperto il giacimento<br />

Monte Alpi che porta al<br />

r<strong>in</strong>venimento di olio di buona<br />

qualità.<br />

Anni ’90 fase “di sviluppo”<br />

dell’attività petrolifera <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>; conferite dal<br />

M<strong>in</strong>istero dell’Industria le<br />

concessioni di coltivazione<br />

Grumento Nova, Caldarosa,<br />

Voltur<strong>in</strong>o.<br />

1996 si costruisce a Viggiano<br />

l’orig<strong>in</strong>ario Centro Olio “Monte<br />

Alpi” con una l<strong>in</strong>ea<br />

di trattamento.<br />

1998 sottoscritto tra la<br />

Regione <strong>Basilicata</strong> ed eni<br />

un Protocollo di <strong>in</strong>tenti che<br />

def<strong>in</strong>isce gli impegni di eni<br />

oggi il più grande giacimento<br />

di petrolio onshore dell’Europa<br />

Occidentale. Le attività di<br />

ricerca dell’attuale giacimento<br />

della Val d’Agri risalgono ai<br />

primi anni ’80, mentre la<br />

fase di sviluppo è <strong>in</strong>iziata<br />

nel 1990 nell’ambito della<br />

concessione di coltivazione<br />

idrocarburi denom<strong>in</strong>ata<br />

per operare nel rispetto<br />

dell’ambiente e contribuire allo<br />

sviluppo sostenibile.<br />

1999 giudizio positivo di<br />

compatibilità ambientale<br />

(Decreto VIA n. 3560) per<br />

l’ampliamento dell’esistente<br />

“Centro Olio Monte Alpi”<br />

(denom<strong>in</strong>ato, a seguito<br />

dell’ampliamento, “Centro Olio<br />

Val d’Agri”) per trattare <strong>in</strong> un<br />

unico centro gli idrocarburi<br />

provenienti dalle Concessioni<br />

Costa Mol<strong>in</strong>a, Caldarosa,<br />

Grumento Nova e Voltur<strong>in</strong>o.<br />

Concessione Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong>globata nella concessione<br />

Caldarosa. In Val d’Agri<br />

(concessioni Grumento<br />

Nova, Voltur<strong>in</strong>o e Caldarosa),<br />

esistono 24 pozzi, perforati da<br />

20 postazioni.<br />

2001 due le concessioni <strong>in</strong><br />

Val d’Agri: Grumento Nova di<br />

eni ed Enterprise Oil Italiana<br />

(dall’unificazione tra le<br />

concessioni di Grumento Nova,<br />

Caldarosa e la porzione sud<br />

orientale della concessione<br />

Voltur<strong>in</strong>o con scadenza fissata<br />

al 2019), e la concessione<br />

“Grumento Nova” rilasciata<br />

dal M<strong>in</strong>istero dell’Industria.<br />

Ad essa ne sono seguite altre<br />

(“Caldarosa”, “Voltur<strong>in</strong>o”), che<br />

negli anni hanno poi trovato<br />

un’unificazione nell’attuale<br />

titolo m<strong>in</strong>erario, denom<strong>in</strong>ato<br />

concessione di coltivazione<br />

“Val d’Agri” (DM 28 dicembre<br />

2005).<br />

Voltur<strong>in</strong>o. Entra <strong>in</strong> esercizio la<br />

seconda l<strong>in</strong>ea di trattamento<br />

del COVA e viene completato<br />

l’oleodotto, denom<strong>in</strong>ato Monte<br />

Alpi.<br />

2002 entra <strong>in</strong> esercizio la terza<br />

l<strong>in</strong>ea di produzione del COVA.<br />

2003 il 29% della concessione<br />

Grumento Nova è trasferita ed<br />

<strong>in</strong>testata a Shell Italia.<br />

2004 entra <strong>in</strong> esercizio la<br />

quarta l<strong>in</strong>ea di produzione del<br />

COVA.<br />

2005 concessioni Grumento<br />

Nova e Voltur<strong>in</strong>o unificate<br />

<strong>in</strong> un’unica concessione<br />

denom<strong>in</strong>ata Val d’Agri (di cui<br />

oggi eni detiene il 60,77% di<br />

quote e Shell il 39,23%).<br />

2008 eni trasferisce <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri il centro direttivo delle<br />

sue attività di esplorazione<br />

e produzione dell’Italia<br />

Meridionale (Distretto<br />

Meridionale).<br />

2011 progetto di<br />

ammodernamento del COVA<br />

(10 mesi, da febbraio 2011<br />

a dicembre 2011), con prima<br />

fermata generale (18 maggio-9<br />

giugno 2011) del Centro Olio.


Oggi, con un livello di<br />

produzione di circa 82 mila<br />

barili di olio/giorno e 3,4<br />

milioni di standard metri cubi<br />

al giorno di gas, il Distretto<br />

Meridionale rappresenta<br />

la maggiore realtà italiana<br />

quanto a produzione di<br />

idrocarburi.<br />

In Val d’Agri hanno luogo<br />

attività di perforazione e di<br />

produzione; <strong>in</strong> Val Basento,<br />

prevalentemente attività di<br />

work-over, ovvero <strong>in</strong>terventi<br />

di manutenzione su pozzi<br />

esistenti già realizzati<br />

nel passato, al f<strong>in</strong>e di<br />

ottimizzarne o riprist<strong>in</strong>arne<br />

la produzione. Sotto il profilo<br />

operativo, gli impianti eni<br />

presenti ad oggi <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

possono essere suddivisi <strong>in</strong><br />

quattro gruppi pr<strong>in</strong>cipali:<br />

• i Centri Olio Val d’Agri<br />

e Pisticci situati<br />

rispettivamente nell’area<br />

<strong>in</strong>dustriale di Viggiano e nel<br />

fondovalle della Val Basento;<br />

• le centrali gas di Pisticci e<br />

Ferrand<strong>in</strong>a;<br />

• le reti di raccolta, costituite<br />

dai pozzi e dalle condotte di<br />

Sedi direzionali delle attività upstream<br />

eni <strong>in</strong> Italia e impianti di competenza del DIME<br />

Il Distretto<br />

Meridionale<br />

rappresenta<br />

oggi la maggiore<br />

realtà italiana<br />

quanto<br />

a produzione<br />

di idrocarburi.<br />

collegamento degli stessi ai<br />

due Centri Olio di Viggiano<br />

e di Pisticci;<br />

• l’oleodotto di circa 137<br />

km per il trasporto<br />

dell’olio grezzo prodotto<br />

dal Centro Olio Val d’Agri<br />

alla Raff<strong>in</strong>eria di Taranto,<br />

<strong>in</strong> funzione dal 2001, di<br />

proprietà della Società<br />

Oleodotti Meridionali -<br />

SOM (eni 70%, Shell 30%)<br />

ed esercito, ispezionato<br />

e manutenzionato da<br />

eni divisione ref<strong>in</strong><strong>in</strong>g &<br />

market<strong>in</strong>g.<br />

Il sistema produttivo<br />

realizzato <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

ha potuto beneficiare<br />

dell’<strong>in</strong>troduzione di tecnologie<br />

particolari che hanno da un<br />

lato migliorato le performance<br />

operative, e dall’altro<br />

consentito di massimizzare<br />

con applicazioni concrete le<br />

condizioni di sicurezza e di<br />

rispetto dell’ambiente. Tra<br />

queste:<br />

• la tecnologia dei pozzi<br />

direzionati e/o orizzontali<br />

che consente di perforare<br />

più pozzi da una sola<br />

postazione;<br />

• i sofisticati sistemi di<br />

monitoraggio dei parametri<br />

ambientali;<br />

• le tecniche di conservazione<br />

e protezione della<br />

biodiversità e degli<br />

ecosistemi.


10<br />

11<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Il Distretto Meridionale<br />

Il Distretto Meridionale<br />

(DIME) è la struttura di eni<br />

che si occupa della gestione<br />

delle attività ricerca e<br />

produzione di idrocarburi<br />

nelle Regioni <strong>Basilicata</strong> e<br />

Puglia e del coord<strong>in</strong>amento<br />

di quelle <strong>in</strong> Calabria (sia su<br />

terraferma sia <strong>in</strong> mare), oltre<br />

che avere la responsabilità<br />

della realizzazione dei nuovi<br />

progetti di sviluppo a mare<br />

<strong>in</strong> Sicilia. DIME ha sede<br />

a Viggiano <strong>in</strong> Val d’Agri e<br />

presenta ad agosto <strong>2012</strong> un<br />

organico di 291 dipendenti di<br />

cui 143 residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />

Nella Regione <strong>Basilicata</strong><br />

presidia le attività del Centro<br />

Olio Val d’Agri e delle connesse<br />

reti di raccolta e del Centro<br />

Olio di Pisticci a cui sono<br />

Organigramma DIME<br />

collegate le Centrali a Gas di<br />

Ferrand<strong>in</strong>a e Pisticci.<br />

Le politiche<br />

e i sistemi di gestione<br />

La struttura organizzativa<br />

DIME, che vede le pr<strong>in</strong>cipali<br />

aree funzionali collegate<br />

alle operazioni, esprime la<br />

complessità dei processi<br />

produttivi da esso presidiati.<br />

DIME opera nell’ambito<br />

delle policy eni e ne <strong>in</strong>tegra<br />

pr<strong>in</strong>cipi e obiettivi, dando<br />

loro attuazione nel sistema<br />

di gestione di cui si è dotato<br />

e nelle modalità del suo agire<br />

operativo. In particolare è<br />

costantemente impegnato<br />

ad applicare e favorire<br />

la diffusione del Codice<br />

Etico eni e a garantire la<br />

più stretta osservanza del<br />

Modello 231 eni, modello di<br />

organizzazione, gestione<br />

e controllo derivante<br />

dalla normativa sulla<br />

responsabilità degli enti per<br />

gli illeciti amm<strong>in</strong>istrativi<br />

dipendenti da reato<br />

adottato <strong>in</strong> tutte le sue<br />

attività.<br />

DIME opera coerentemente<br />

con il Sistema Normativo eni,<br />

<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> materia di:<br />

• Sicurezza, Salute e<br />

Ambiente;<br />

• Incolumità Pubblica (che<br />

comprende la prevenzione<br />

degli <strong>in</strong>cidenti rilevanti);<br />

• Qualità e Radioprotezione;<br />

• Sistema di Gestione<br />

Integrato HSE (Health,<br />

Safety and Environment<br />

- Salute, Sicurezza e<br />

Ambiente).<br />

DIME si è dotato di una Politica<br />

HSE che traduce e applica<br />

alla realtà del Distretto tali<br />

pr<strong>in</strong>cipi. La Politica HSE<br />

def<strong>in</strong>isce gli <strong>in</strong>dirizzi e gli<br />

obiettivi strategici che DIME<br />

<strong>in</strong>tende perseguire ai f<strong>in</strong>i<br />

della gestione HSE delle<br />

proprie attività, prodotti e<br />

servizi.<br />

La Politica viene diffusa<br />

a tutte le persone che<br />

lavorano nel Distretto e nei<br />

siti operativi, con particolare<br />

riferimento al personale<br />

<strong>in</strong>terno, ai terzi operanti<br />

nei siti del Distretto e alle<br />

organizzazioni s<strong>in</strong>dacali.<br />

La Politica HSE è l’elemento<br />

fondante del Sistema di<br />

Gestione Integrato (SGI)<br />

adottato dal DIME per la<br />

gestione degli aspetti HSE<br />

legati alle attività operative.<br />

L’SGI è stato realizzato<br />

<strong>in</strong> conformità dei migliori<br />

standard <strong>in</strong>ternazionali:<br />

la parte ambientale è<br />

sviluppata secondo i requisiti<br />

previsti della Norma UNI<br />

ENI ISO 14001:2004 (la<br />

cui certificazione è stata<br />

ottenuta nel 2009); la parte di<br />

sicurezza e salute, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con<br />

la Norma UNI 10617:2009 e la<br />

Norma BSOHSAS 18001:2007<br />

(la cui certificazione è stata<br />

ottenuta nel 2010).<br />

È <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> fase di def<strong>in</strong>izione<br />

nel DIME, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli<br />

obiettivi generali di eni e <strong>in</strong>


cooperazione con il partner<br />

Shell, il “Progetto AIMS”,<br />

con lo scopo di <strong>in</strong>tegrare i<br />

processi di Asset Integrity nel<br />

Sistema di Gestione Integrato<br />

HSE. L’Asset Integrity è<br />

uno strumento orientato a<br />

m<strong>in</strong>imizzare l’esposizione ai<br />

rischi nelle attività produttive,<br />

che ha come obiettivo il<br />

mantenimento dell’<strong>in</strong>tegrità<br />

degli asset aff<strong>in</strong>ché durante<br />

il loro <strong>in</strong>tero ciclo di vita siano<br />

mantenuti funzionanti <strong>in</strong><br />

maniera efficace ed efficiente,<br />

assicurando la sicurezza e la<br />

salute del proprio personale<br />

e della collettività e la tutela<br />

dell’ambiente.<br />

Come sancito nel Codice<br />

Etico aziendale, il modello di<br />

sostenibilità di eni si basa sul<br />

riconoscimento dello sviluppo<br />

sostenibile quale obiettivo<br />

strategico dell’azienda.<br />

Quest’impegno si traduce<br />

presso DIME <strong>in</strong> azioni rivolte<br />

a garantire lo svolgimento<br />

delle attività di bus<strong>in</strong>ess<br />

assicurando:<br />

• la conformità ad un quadro<br />

normativo HSE sempre più<br />

rigoroso;<br />

• la valorizzazione<br />

delle opportunità di<br />

miglioramento della qualità<br />

della vita delle comunità;<br />

• l’<strong>in</strong>teriorizzazione della<br />

logica della prevenzione,<br />

per essere <strong>in</strong> grado di<br />

valutare <strong>in</strong> anticipo<br />

l’impatto e i rischi che<br />

derivano dalla proprie<br />

operazioni e dai propri<br />

comportamenti;<br />

• l’<strong>in</strong>vestimento cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong><br />

<strong>in</strong>novazione tecnologica,<br />

ricerca e sviluppo;<br />

• la capacità di rispondere<br />

alle aspettative dei<br />

portatori di <strong>in</strong>teresse.<br />

Grazie a questo approccio, è<br />

stato possibile implementare<br />

modelli di sviluppo <strong>in</strong>novativi<br />

come punto di partenza<br />

di un percorso di crescita<br />

concertata e condivisa tra<br />

eni e il territorio. Tra questi<br />

rientrano:<br />

• il complesso Sistema di<br />

Monitoraggio Ambientale<br />

Integrato e il progetto<br />

Biodiversità ed Ecosistemi<br />

(Cap. 4);<br />

• le azioni per massimizzare<br />

la partecipazione delle<br />

persone e delle imprese<br />

locali (Cap. 3);<br />

• gli <strong>in</strong>terventi a favore<br />

del territorio, tra i<br />

quali l’<strong>in</strong>tervento di<br />

riqualificazione della Villa<br />

Romana di Barricelle e<br />

il Progetto Missione di<br />

Comunità (Cap. 2).<br />

DIME opera<br />

secondo il modello<br />

di sostenibilità<br />

di eni, che si basa<br />

sul riconoscimento<br />

dello sviluppo<br />

sostenibile<br />

quale obiettivo<br />

strategico<br />

dell’azienda.


12<br />

13<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Il ciclo produttivo<br />

La produzione complessiva<br />

di idrocarburi <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

deriva prevalentemente dal<br />

Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />

e, <strong>in</strong> misura m<strong>in</strong>ore, dal<br />

Centro Olio di Pisticci e dalle<br />

2 Centrali a gas (Ferrand<strong>in</strong>a<br />

e Pisticci). L’aumento<br />

produttivo registrato negli<br />

ultimi anni è da attribuirsi<br />

alle attività <strong>in</strong> Val d’Agri,<br />

<strong>in</strong> quanto il Centro Olio di<br />

Pisticci, già <strong>in</strong> funzione da<br />

quasi c<strong>in</strong>quant’anni, riflette la<br />

riduzione della produzione del<br />

campo.<br />

Il ciclo produttivo si compone<br />

di una rete di raccolta, cioè<br />

di una serie di pozzi dove<br />

avviene l’estrazione dell’olio<br />

greggio che sono collegati al<br />

Centro Olio tramite condotte<br />

<strong>in</strong>terrate. I pozzi oggi presenti<br />

nella Concessione “Val<br />

d’Agri” sono 39, di cui 26<br />

attualmente <strong>in</strong> produzione.<br />

Uno di questi pozzi (il pozzo<br />

re<strong>in</strong>iettore Costa Mol<strong>in</strong>a 2)<br />

Produzione di idrocarburi di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> e <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

è dest<strong>in</strong>ato esclusivamente<br />

alla re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong> giacimento<br />

delle acque di strato, cioè<br />

di quelle acque estratte<br />

associate all’olio e al gas che,<br />

opportunamente trattate,<br />

vengono reimmesse nel<br />

giacimento di orig<strong>in</strong>e.<br />

Per limitare l’occupazione di<br />

suolo e i conseguenti impatti<br />

ambientali, ove possibile, i<br />

pozzi sono stati ubicati <strong>in</strong> una<br />

medesima piazzola: ben 13<br />

piazzole ospitano due o tre<br />

2009 (kboe) 2010 (kboe) 2011 (kboe)<br />

Materie prime Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri Totale Di cui <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Produzione di idrocarburi 28.866 28.554 32.514 32.081 35.089 34.763<br />

Olio 23.816 23.737 26.043 25.962 28.228 28.133<br />

Gas 5.050 4.817 6.471 6.119 6.861 6.630<br />

Pozzi della concessione Val d’Agri realizzati nell’area parco<br />

Piazzali Nome pozzo<br />

Anno di<br />

autorizzazione<br />

alla perforazione<br />

Stato<br />

del pozzo<br />

Agri 1 Or A - Or B 2003/2005 In produzione<br />

AGRI1 – CF6 – CF9 Cerro Falcone 6 Or 2004 In produzione<br />

Cerro Falcone 9 Or 2003 In produzione<br />

CALDAROSA 1 Caldarosa 1 Dir A st 1997 Realizzato non produttivo<br />

CF2 Cerro Falcone 2X Or C 2007 In produzione<br />

CF3 – CF4<br />

Cerro Falcone 3X – 3X Or A<br />

Cerro Falcone 4 Or – 4 Or A<br />

1996/2000<br />

2006/2009<br />

In produzione<br />

In produzione<br />

Monte Alpi 6 Or 1999 In produzione<br />

MA6 – MA7 – MA8 Monte Alpi 7 Or 1999 In produzione<br />

Monte Alpi 8 Or 2001 In produzione<br />

ME1 Monte Enoc 1 Or A 2005 Non <strong>in</strong> produzione<br />

Monte Enoc 2 Or 1996 In produzione<br />

ME2 – ME NW1 – ME9 Monte Enoc 9 Or 1997 In produzione<br />

Monte Enoc NW1 Dir A 1996 In produzione<br />

teste pozzo.<br />

Con l’istituzione del Parco<br />

Nazionale Val d’Agri-<br />

Lagonegrese (2007), 7 di<br />

queste postazioni ricadono<br />

nel perimetro dell’area<br />

protetta.<br />

L’olio greggio estratto dai<br />

pozzi viene convogliato<br />

verso il Centro Olio Val d’Agri<br />

attraverso circa 100 km<br />

di condotte di diametro<br />

variabile <strong>in</strong> funzione delle<br />

portate estratte da ciascuna<br />

postazione. Tutte le condotte<br />

della rete di raccolta sono<br />

<strong>in</strong>terrate e suddivise <strong>in</strong><br />

sezioni che permettono di<br />

garantire un elevato grado di<br />

sicurezza della rete.<br />

I Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

dalla presenza dei pozzi<br />

e/o dal passaggio delle<br />

condotte di trasporto sono:<br />

Viggiano, Calvello, Marsico<br />

Nuovo, Grumento Nova,<br />

Marsicovetere, Montemurro,<br />

Paterno e Tramutola.<br />

39<br />

pozzi della<br />

concessione Val d’Agri<br />

26<br />

pozzi <strong>in</strong><br />

produzione<br />

Pozzi <strong>in</strong> Val d’agri


Il Centro Olio<br />

Val d’Agri (COVA)<br />

L’<strong>in</strong>tero complesso denom<strong>in</strong>ato<br />

“Centro Olio Val d’Agri”,<br />

entrato <strong>in</strong> esercizio nel 2001,<br />

rappresenta l’ampliamento del<br />

preesistente “Centro Olio Monte<br />

Alpi” <strong>in</strong> produzione dal 1996.<br />

È ubicato a Viggiano nella zona<br />

censita come “Zona produttiva<br />

per <strong>in</strong>sediamenti <strong>in</strong>dustriali”<br />

e occupa una superficie di<br />

circa 180.000 m 2 . La capacità<br />

nom<strong>in</strong>ale di trattamento è pari<br />

a 16.500 m 3 /g (metri cubi al<br />

giorno) di olio (corrispondenti<br />

a 104.000 barili/giorno) e di<br />

3.100.000 Sm 3 /g (standard<br />

metri cubi al giorno) di gas<br />

associato al greggio.<br />

Nel COVA avviene il trattamento<br />

dell’olio prodotto dai pozzi qui<br />

convogliato per mezzo della rete<br />

di raccolta. Il fluido estratto dal<br />

giacimento e <strong>in</strong> arrivo al COVA è<br />

una miscela “multifase”, ossia<br />

contenente diverse proporzioni<br />

delle tre fasi oleosa, acquosa<br />

e gassosa. Il trattamento che<br />

avviene all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />

consiste nella separazione<br />

dell’olio estratto dal gas e<br />

dall’acqua di strato cui è<br />

naturalmente associato, al<br />

f<strong>in</strong>e di poter esportare olio<br />

stabilizzato e gas. Dopo il<br />

trattamento all’<strong>in</strong>terno del COVA<br />

si ottengono qu<strong>in</strong>di:<br />

• oliogreggiostoccato<strong>in</strong><br />

appositi serbatoi e qu<strong>in</strong>di<br />

trasferito, tramite oleodotto,<br />

alla Raff<strong>in</strong>eria eni di Taranto<br />

per le successive lavorazioni;<br />

• gasnaturale(metano),<br />

desolforato, disidratato<br />

e opportunamente<br />

condizionato, immesso<br />

tramite una stazione<br />

di pompaggio presente<br />

nel COVA nella rete di<br />

distribuzione nazionale Snam<br />

Rete Gas;<br />

• acquadistrato,trattata<br />

all’<strong>in</strong>terno del COVA al<br />

f<strong>in</strong>e di elim<strong>in</strong>are i residui<br />

di idrocarburi e di gas e<br />

successivamente, per mezzo<br />

di una condotta <strong>in</strong>terrata<br />

dedicata, <strong>in</strong>viata al pozzo<br />

re<strong>in</strong>iettore Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

2. Qui viene re<strong>in</strong>iettata nel<br />

giacimento da cui era stata<br />

<strong>in</strong>izialmente estratta <strong>in</strong>sieme<br />

all’olio e al gas.<br />

Il COVA, sotto l’aspetto<br />

ambientale, rientra nella<br />

discipl<strong>in</strong>a della normativa<br />

Prevention and Control<br />

(IPPC) e, per poter operare, è<br />

soggetto a un provvedimento<br />

di Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale (AIA) da parte<br />

dell’Autorità Competente che <strong>in</strong><br />

Caratteristiche pr<strong>in</strong>cipali dell’oleodotto<br />

Unità di misura<br />

Lunghezza km 137<br />

Diametro nom<strong>in</strong>ale pollici 20<br />

Portata progetto m 3 /h 994<br />

bopd 150.000<br />

Volumetria complessiva m 3 25.000<br />

<strong>Basilicata</strong> è la Regione-Ufficio<br />

Compatibilità Ambientale.<br />

Tale provvedimento sottende<br />

un prelim<strong>in</strong>are processo di<br />

consultazione pubblica e una<br />

Conferenza di Servizi con le<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni competenti<br />

<strong>in</strong> materia ambientale e, una<br />

volta emesso, comporta<br />

l’applicazione di un rigido<br />

programma di monitoraggio<br />

ambientale.<br />

L’oleodotto<br />

L’oleodotto che collega il Centro<br />

Olio Val d’Agri e la Raff<strong>in</strong>eria di<br />

Taranto (divisione eni r&m), è di<br />

proprietà della società SOM SpA<br />

(Società Oleodotti Meridionali,<br />

eni 70%, Shell 30%). È gestito,<br />

sorvegliato e manutenuto<br />

dalla divisione eni ref<strong>in</strong><strong>in</strong>g &<br />

market<strong>in</strong>g.<br />

L’oleodotto è <strong>in</strong>terrato con<br />

profondità variabile, ma<br />

generalmente compresa tra 2<br />

e 2,50 m, con punte di 6-7 m<br />

(<strong>in</strong> prossimità della Raff<strong>in</strong>eria)<br />

e comunque mai <strong>in</strong>feriore a<br />

1,50 m. La condotta è stata<br />

autorizzata all’<strong>in</strong>stallazione con<br />

DM n. 16886 del 19/02/2001<br />

e successiva m<strong>in</strong>isteriale n.<br />

222914 del 17/10/2001 ed<br />

è stata sottoposta a verifica<br />

da parte di un’apposita<br />

Commissione Interm<strong>in</strong>isteriale.<br />

Il primo trasferimento di olio<br />

grezzo tramite oleodotto risale<br />

all’ottobre 2001.


14<br />

15<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Il Centro Olio di Pisticci<br />

Il Centro Olio di Pisticci è<br />

situato a 10 km dal Comune di<br />

Pisticci, Contrada Pozzitello<br />

(MT), nella concessione "Serra<br />

Pizzuta" ed è sviluppato<br />

su un’area di circa 35.000<br />

m 2 . La capacità nom<strong>in</strong>ale<br />

di trattamento dell’olio è<br />

pari a 300 m 3 /g. Il Centro<br />

Olio telecontrolla 24 ore su<br />

24 anche la Centrale Gas di<br />

Pisticci e la Centrale Gas di<br />

Ferrand<strong>in</strong>a. Il campo di Pisticci<br />

è entrato <strong>in</strong> produzione nel<br />

1961 ed è allacciato a otto<br />

pozzi. L’olio proveniente dai<br />

pozzi che confluisce tramite<br />

condotte sotterranee al<br />

Centro Olio, viene separato<br />

da gas e acqua di strato,<br />

stoccato <strong>in</strong> appositi serbatoi e<br />

avviato tramite autobotti alla<br />

Raff<strong>in</strong>eria di Taranto.<br />

Il gas associato all’olio viene<br />

parzialmente utilizzato:<br />

• come fuel gas per<br />

riscaldare l’olio nel<br />

processo di trattamento<br />

(mediante scaldatori);<br />

• per alimentare la fiaccola di<br />

emergenza;<br />

• per alimentare la caldaia<br />

della sala controllo.<br />

Il restante è <strong>in</strong>viato tramite<br />

un elettrocompressore<br />

alternativo alla Centrale<br />

Gas di Pisticci per essere<br />

ricompresso, disidratato e<br />

conferito a Snam Rete Gas.<br />

Le Centrali a Gas<br />

di Pisticci e di Ferrand<strong>in</strong>a<br />

La Centrale Gas di Pisticci<br />

è ubicata a circa 8 km dal<br />

Comune di Pisticci (MT)<br />

nella concessione "Serra<br />

Pizzuta" ed è sviluppata su<br />

un’area di circa 15 mila m 2 .<br />

È entrata <strong>in</strong> produzione nel<br />

giugno 1964 ed è allacciata<br />

a 20 pozzi, di cui uno solo<br />

attualmente erogante. La<br />

produzione di gas segue<br />

un trend decrescente.<br />

Il gas estratto viene<br />

trattato e compresso per<br />

essere immesso nei due<br />

metanodotti Snam Rete Gas<br />

alla pressione adeguata. La<br />

centrale a gas di Ferrand<strong>in</strong>a<br />

situata nel fondovalle della<br />

Val Basento, nel Comune<br />

di Salandra, si estende su<br />

un’area di circa 100 mila<br />

m 2 , (a cui si aggiungono<br />

altri 8 mila m 2 relativi alla<br />

stazione di compressione,<br />

gestita f<strong>in</strong>o al 1991 da Snam<br />

Rete Gas) attualmente di<br />

pert<strong>in</strong>enza m<strong>in</strong>eraria di eni.<br />

L’area comprende una zona<br />

di circa 95 mila m 2 <strong>in</strong> cui è<br />

<strong>in</strong> corso la bonifica dell’ex<br />

impianto di desolforazione<br />

acido solforico e nella quale<br />

è <strong>in</strong>stallato un impianto<br />

di trattamento dell’acqua<br />

di falda connesso alle<br />

attività di bonifica <strong>in</strong> corso.<br />

La Centrale, entrata <strong>in</strong><br />

produzione nel 1964, è oggi<br />

prevalentemente <strong>in</strong> fase di<br />

dismissione, a eccezione di<br />

una piccola area, provvista<br />

di separatori ancora <strong>in</strong><br />

esercizio, tuttora attiva. Il<br />

gas prodotto viene trattato<br />

e <strong>in</strong>viato alla centrale<br />

di Pisticci dove viene<br />

disidratato, condizionato<br />

e tramite compressione<br />

<strong>in</strong>viato a Snam Rete Gas.


I programmi di sviluppo <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Progetto di<br />

ammodernamento e<br />

miglioramento delle<br />

performance produttive<br />

(Fase 1)<br />

Le mutate condizioni di<br />

giacimento, tra cui l’aumento<br />

del gas associato all’olio,<br />

l’<strong>in</strong>cremento sia della<br />

componente acida nel gas<br />

sia dell’acqua di strato,<br />

hanno sp<strong>in</strong>to eni a ricercare<br />

nuove soluzioni operative<br />

per rispondere alle nuove<br />

necessità di produzione<br />

e raggiungere la capacità<br />

produttiva di olio autorizzata<br />

nel Protocollo d’Intenti del<br />

1998 (corrispondente a 104<br />

mila barili di olio al giorno).<br />

In un’ottica di sostenibilità<br />

dell’<strong>in</strong>tervento, eni ha<br />

pianificato contemporanee<br />

azioni di ammodernamento<br />

degli impianti con l’impiego<br />

delle Migliori Tecnologie<br />

Disponibili (MTD) che<br />

consentono da un lato di ridurre<br />

ulteriormente gli impatti delle<br />

attività operative, dall’altro<br />

di migliorare la funzionalità<br />

impiantistica e la flessibilità<br />

operativa.<br />

Il programma denom<strong>in</strong>ato<br />

“Potenziamento Sviluppo<br />

Val d’Agri”, comprende la<br />

realizzazione, nel breve e<br />

medio term<strong>in</strong>e, delle seguenti<br />

attività già previste dal piano<br />

di sviluppo della concessione<br />

e dal Protocollo d’Intenti del<br />

1998 con la Regione:<br />

• nove pozzi produttori da<br />

perforare;<br />

• il completamento della rete<br />

di condotte di collegamento;<br />

• la realizzazione della 5 a l<strong>in</strong>ea<br />

di trattamento gas nel COVA<br />

che comporterà l’<strong>in</strong>cremento<br />

della capacità di trattamento<br />

del gas dagli attuali 3,6<br />

MSm 3 /g a 4,6 MSm 3 /g.<br />

Tali <strong>in</strong>terventi non comportano<br />

nessuna espansione<br />

dell’area dello stabilimento<br />

già esistente e già adibita<br />

ad attività <strong>in</strong>dustriali. La<br />

realizzazione della 5 a l<strong>in</strong>ea<br />

consentirà il raggiungimento<br />

della capacità massima<br />

autorizzata di produzione di<br />

greggio, pari a 104 mila barili<br />

di olio al giorno e l’<strong>in</strong>cremento<br />

della produzione di gas dagli<br />

attuali 3,6 milioni di Sm 3 /g a<br />

4,6 milioni di Sm 3 /g. Inoltre,<br />

sarà possibile <strong>in</strong>trodurre una<br />

nuova tecnologia denom<strong>in</strong>ata<br />

Cansolv che consentirà una<br />

riduzione dei livelli emissivi<br />

rispetto ai valori autorizzati del<br />

COVA. Si tratta di una tecnologia<br />

già collaudata <strong>in</strong> diverse<br />

applicazioni nel mondo, e per la<br />

prima volta <strong>in</strong>trodotta <strong>in</strong> Italia,<br />

che consentirà una riduzione<br />

del 10% dei livelli emissivi<br />

di SO 2 . Per la realizzazione<br />

della 5 a l<strong>in</strong>ea di trattamento<br />

gas l’<strong>in</strong>vestimento previsto<br />

ammonta a circa 250 milioni<br />

di euro. La durata dei lavori<br />

di realizzazione sarà di 20<br />

mesi circa e si prevedono<br />

buone ricadute occupazionali<br />

soprattutto per quanto<br />

riguarda l’<strong>in</strong>dotto diretto locale.<br />

Una parte di queste azioni<br />

di miglioramento è stata<br />

effettuata <strong>in</strong> occasione<br />

della fermata generale del<br />

COVA, <strong>in</strong>iziata il 18 maggio<br />

2011 e durata 23 giorni, <strong>in</strong><br />

cui sono state realizzate le<br />

attività di manutenzione<br />

ord<strong>in</strong>aria e straord<strong>in</strong>aria<br />

necessarie ad apportare<br />

le relative modifiche allo<br />

sviluppo dello stesso.<br />

La fermata ha co<strong>in</strong>volto<br />

circa 1.200 persone per<br />

un periodo effettivo di<br />

23 giorni, raggiungendo<br />

l’obiettivo prefissato di<br />

zero <strong>in</strong>cidenti e <strong>in</strong>fortuni<br />

durante lo svolgimento delle<br />

attività stesse.<br />

Progetto di Sviluppo<br />

Sostenibile Val d’Agri<br />

(SSV) (Fase 2)<br />

eni ha avviato con la Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> la negoziazione per<br />

la condivisione di un nuovo<br />

Accordo, che consenta:<br />

• la mitigazione ulteriore<br />

degli impatti ambientali<br />

attraverso l’abbattimento<br />

delle emissioni <strong>in</strong><br />

atmosfera (come prescritto<br />

dall’Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale);<br />

• lo sviluppo del territorio<br />

attraverso <strong>in</strong>iziative<br />

concrete focalizzate alla<br />

crescita dell’occupazione e<br />

dell’imprenditoria locale;<br />

• il mantenimento produttivo<br />

e lo sviluppo ulteriore del<br />

giacimento evitando così<br />

il decl<strong>in</strong>o del 10% all’anno<br />

dei livelli produttivi, <strong>in</strong><br />

mancanza di attività e<br />

<strong>in</strong>vestimenti.<br />

Il programma per raggiungere<br />

questo obiettivo prevede:<br />

• la realizzazione di nuovi<br />

pozzi produttori, anche<br />

attraverso l’utilizzo di<br />

postazioni esistenti;<br />

• la realizzazione della rete<br />

di raccolta relativa ai nuovi<br />

pozzi, con un aumento di<br />

circa 15 km rispetto ai circa<br />

100 km esistenti;<br />

• il potenziamento della<br />

capacità di trattamento<br />

del COVA f<strong>in</strong>o a 129 mila<br />

barili/giorno di greggio e<br />

una drastica riduzione della<br />

emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

tramite la re-<strong>in</strong>ieziezione del<br />

gas di coda.<br />

Per la realizzazione di questa<br />

ulteriore fase di sviluppo, si<br />

stima un’importante ricaduta<br />

occupazionale sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di dipendenti del DIME, sia<br />

di <strong>in</strong>dotto diretto, associata<br />

agli <strong>in</strong>vestimenti previsti che<br />

ammontano a circa 2.500<br />

milioni di euro <strong>in</strong> 8/10 anni.<br />

Una parte di queste azioni<br />

di miglioramento è stata<br />

effettuata <strong>in</strong> occasione della<br />

fermata generale del COVA,<br />

<strong>in</strong>iziata il 18 maggio 2011 e<br />

durata 23 giorni, <strong>in</strong> cui sono<br />

state realizzate le attività di<br />

manutenzione ord<strong>in</strong>aria e<br />

straord<strong>in</strong>aria necessarie ad<br />

apportare le relative modifiche<br />

allo sviluppo dello stesso.<br />

La fermata ha co<strong>in</strong>volto<br />

circa 1.200 persone per un<br />

periodo effettivo di 23 giorni,<br />

raggiungendo l’obiettivo<br />

prefissato di zero <strong>in</strong>cidenti e<br />

<strong>in</strong>fortuni durante lo svolgimento<br />

delle attività stesse.


domande frequenti<br />

< Come opera il Centro<br />

Olio Val d’Agri? ><br />

Nel ciclo di trasformazione<br />

degli idrocarburi<br />

dal giacimento f<strong>in</strong>o<br />

all’utilizzatore f<strong>in</strong>ale, il<br />

Centro Olio Val d’Agri si<br />

<strong>in</strong>serisce all’<strong>in</strong>izio del<br />

processo, immediatamente<br />

a valle dei pozzi (upstream).<br />

Nell’ambito della<br />

lavorazione <strong>in</strong>dustriale degli<br />

idrocarburi, questa fase<br />

è la più semplice e meno<br />

impattante sull’ambiente.<br />

All’<strong>in</strong>terno dello stabilimento<br />

il fluido di giacimento<br />

proveniente dai pozzi viene<br />

fatto passare attraverso<br />

sistemi e apparecchiature<br />

(l<strong>in</strong>ee di trattamento)<br />

che hanno la pr<strong>in</strong>cipale<br />

funzione di accelerare il<br />

naturale processo fisico di<br />

separazione nelle sue fasi<br />

(acqua di strato, olio e gas).<br />

L’olio, stabilizzato per essere<br />

trasportato, viene <strong>in</strong>viato<br />

alla Raff<strong>in</strong>eria di Taranto<br />

(downstream) per mezzo<br />

di un oleodotto dedicato.<br />

L’acqua di strato, alla quale<br />

viene rimossa la quasi<br />

totalità della componente<br />

oleosa, viene re<strong>in</strong>iettata,<br />

attraverso pozzi dedicati,<br />

nella stessa parte del<br />

giacimento nella quale essa<br />

è naturalmente presente.<br />

Il gas, da cui viene rimossa<br />

la componente acida,<br />

viene immesso nella rete<br />

di distribuzione nazionale<br />

per l’utilizzo f<strong>in</strong>ale da parte<br />

degli utenti. La componente<br />

acida viene def<strong>in</strong>itivamente<br />

trattata, trasformandola per<br />

il 99,9 % <strong>in</strong> zolfo puro.<br />

< In cosa consistono le<br />

anomalie di funzionamento<br />

del Centro Olio di cui spesso<br />

si sente parlare e che cosa<br />

comportano? ><br />

Si tratta, <strong>in</strong> realtà, di fasi<br />

di funzionamento diverse<br />

dalle condizioni operative<br />

standard. A seconda delle<br />

condizioni vengono messi <strong>in</strong><br />

atto, se necessari, diversi<br />

sistemi di sicurezza, tra cui<br />

l’attivazione della fiaccola <strong>in</strong><br />

casi specifici. L’attivazione<br />

del sistema di fiaccola è<br />

la conferma che il sistema<br />

di sicurezza funziona<br />

correttamente.<br />

Il sistema rappresenta uno<br />

dei più importanti dispositivi<br />

di sicurezza per la<br />

popolazione e per i<br />

lavoratori del Centro Olio.


Le relazioni con<br />

gli stakeholder<br />

e gli accordi<br />

per lo sviluppo


18<br />

19<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La gestione delle relazioni<br />

e il co<strong>in</strong>volgimento degli stakeholder<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è impegnata a favorire<br />

il dialogo con gli stakeholder<br />

e a contribuire allo sviluppo dei territori<br />

e delle comunità ospitanti.<br />

eni è consapevole<br />

dell’importanza che può<br />

rivestire un’impresa<br />

mult<strong>in</strong>azionale dell’energia<br />

localizzata sul territorio <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i di valorizzazione<br />

delle risorse locali e di<br />

creazione di opportunità.<br />

Le relazioni con gli<br />

stakeholder <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

sono considerate occasioni<br />

di crescita e di confronto<br />

reciproco con l’obiettivo<br />

di costruire <strong>in</strong>sieme un<br />

percorso di sviluppo<br />

sostenibile. Le strategie per<br />

la gestione delle relazioni si<br />

basano sull’<strong>in</strong>dividuazione<br />

preventiva delle potenziali<br />

criticità, il co<strong>in</strong>volgimento<br />

degli attori chiave nelle fasi<br />

di attività, la promozione e<br />

la condivisione dei pr<strong>in</strong>cipi,<br />

al f<strong>in</strong>e di una maggiore<br />

<strong>in</strong>corporazione<br />

degli impegni condivisi.<br />

Gli stakeholder di eni per la<br />

<strong>Basilicata</strong> sono:<br />

• il M<strong>in</strong>istero dello Sviluppo<br />

Economico, l’UNMIG e le<br />

sue sezioni territoriali,<br />

il M<strong>in</strong>istero dell’Ambiente,<br />

il Parlamento;<br />

• la Regione, la Prov<strong>in</strong>cia,<br />

i Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

dalle attività estrattive<br />

e i Comuni limitrofi;<br />

il Parco Nazionale<br />

Appenn<strong>in</strong>o Lucano-Val<br />

d’Agri-Lagonegrese, la<br />

Prefettura, i Comandi<br />

Prov<strong>in</strong>ciali e il Comando<br />

Regionale dei Vigili del<br />

Fuoco, i Comandi Forestali,<br />

la Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />

ai Beni Archeologici<br />

e la Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />

ai Beni Ambientali e<br />

Architettonici, Comandi e<br />

Stazioni dei Carab<strong>in</strong>ieri;<br />

• le agenzie regionali, quali<br />

ARPAB, APT, ASP;<br />

• le Comunità locali: le<br />

espressioni del territorio,<br />

i cittad<strong>in</strong>i e le<br />

associazioni;<br />

• le associazioni di<br />

categoria regionali<br />

e le cooperative:<br />

Conf<strong>in</strong>dustria,<br />

Assom<strong>in</strong>eraria,<br />

Confartigianato, Alleanza<br />

delle Cooperative Italiane,<br />

Confapi;<br />

• le organizzazioni s<strong>in</strong>dacali<br />

rappresentate dalle loro<br />

Segreterie regionali;<br />

• l’Università degli Studi<br />

della <strong>Basilicata</strong>, gli istituti<br />

di ricerca nazionali (CNR,<br />

Nomisma Energia) e locali<br />

(FEEM, CNR locale),<br />

le scuole;<br />

• le Istituzioni religiose;<br />

• il mondo<br />

dell’associazionismo;<br />

• i partner operativi: Shell,<br />

SOM;<br />

• le persone di eni<br />

(Cap. 3);<br />

• i fornitori e i contrattisti<br />

(Cap. 3);<br />

• i media.<br />

Le modalità d’<strong>in</strong>terazione<br />

variano a seconda dello<br />

stakeholder e del tema<br />

affrontato: si passa dal<br />

dialogo su questioni di<br />

<strong>in</strong>teresse locale, a un<br />

confronto più formalizzato<br />

sui procedimenti<br />

autorizzativi, f<strong>in</strong>o ad accordi<br />

pluriennali per lo sviluppo<br />

locale.<br />

Le relazioni<br />

istituzionali<br />

Nel rapporto con il Governo<br />

e Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

eni partecipa a gruppi di<br />

lavoro <strong>in</strong>teristituzionali,<br />

a conferenze dei servizi;<br />

<strong>in</strong>terviene <strong>in</strong> Giunte, ove<br />

richiesto, Consigli Comunali<br />

e Assemblee pubbliche.<br />

I temi riguardano i progetti<br />

di sviluppo <strong>in</strong>dustriale,<br />

l’ambiente, il territorio e lo<br />

sviluppo locale.<br />

eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />

costantemente con le<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni locali<br />

sullo svolgimento e sul<br />

miglioramento delle<br />

attività sul territorio, e per<br />

<strong>in</strong>dividuare opportunità<br />

di cooperazione, con<br />

i Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

dalle attività estrattive:<br />

Viggiano, Marsico Nuovo,<br />

Marsicovetere, Montemurro,<br />

Grumento Nova e Calvello.<br />

eni, <strong>in</strong>oltre, dialoga con<br />

le altre amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

comunali presenti sul<br />

territorio sui temi di<br />

<strong>in</strong>teresse della collettività<br />

e per favorire uno sviluppo<br />

locale sostenibile. È più<br />

frequente la relazione con<br />

il Comune di Viggiano e le<br />

comunità limitrofe al Centro<br />

Olio e con i Comuni <strong>in</strong> cui<br />

sono ubicati pozzi e cantieri<br />

temporanei di perforazione.<br />

In particolare, con<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

viggianese, oltre a un<br />

dialogo costante sulle<br />

tematiche relative alle<br />

attività produttive, è<br />

stato avviato nel corso<br />

del <strong>2012</strong> un confronto per<br />

l’<strong>in</strong>dividuazione di nuove<br />

opportunità per ridurre il<br />

tasso di disoccupazione<br />

locale e migliorare l’accesso<br />

alle risorse di gas naturale<br />

da parte dei cittad<strong>in</strong>i del<br />

Comune stesso. Nell’ambito<br />

dei lavori della Commissione<br />

Comunale del Comune di<br />

Viggiano, eni partecipa al<br />

Progetto Valutazione di<br />

Impatto Sanitaria creato<br />

dal Comune allo scopo di<br />

collaborare e condividere<br />

con gli stakeholder le<br />

strategie di monitoraggio<br />

dei dati ambientali e<br />

biologici nei Comuni<br />

<strong>in</strong>teressati dall’estrazione<br />

petrolifera.


Categoria Stakeholder Modalità di relazione Risultati<br />

Istituzioni<br />

nazionali<br />

Istituzioni<br />

regionali<br />

e locali<br />

M<strong>in</strong>istero<br />

dello Sviluppo<br />

Economico<br />

M<strong>in</strong>istero per<br />

la Coesione<br />

Territoriale<br />

Sezioni<br />

territoriali<br />

UNMIG<br />

M<strong>in</strong>istero<br />

Ambiente e Tutela<br />

Territorio e Mare<br />

Regione<br />

<strong>Basilicata</strong><br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Potenza<br />

Comuni<br />

“del petrolio”<br />

Comuni limitrofi<br />

Interazioni sulla base dei procedimenti autorizzativi <strong>in</strong> corso<br />

relativi ai programmi lavori dei titoli m<strong>in</strong>erari <strong>in</strong> Val d’Agri.<br />

Dialogo sui temi dello sviluppo locale.<br />

Cooperazione per migliorare la capacità regionale di programmazione e<br />

utilizzo delle risorse.<br />

Dialogo e confronto costanti, <strong>in</strong>contri tecnici sui progetti presentati relativi a<br />

qualunque tipologia di attività petrolifera <strong>in</strong> Val d’Agri su attività di controllo<br />

sulla sicurezza degli impianti.<br />

Visite settimanali per verifiche ispettive e di progetto legate<br />

ai procedimenti amm<strong>in</strong>istrativi <strong>in</strong> atto e al controllo dello stato degli impianti.<br />

Collaborazione nell’ambito dei processi di semplificazione<br />

amm<strong>in</strong>istrativa.<br />

Collaborazione con la task force di economisti <strong>in</strong>dustriali<br />

e dello sviluppo per l’utilizzo di fondi comunitari e relativo<br />

cof<strong>in</strong>anziamento nazionale.<br />

80 visite nel 2011.<br />

55 visite nel <strong>2012</strong> (all’ottobre <strong>2012</strong>).<br />

Procedimenti autorizzativi di carattere ambientale. Incontri tecnici. Confronti sui procedimenti autorizzati <strong>in</strong> corso<br />

Accordi: Protocollo d’Intesa del 1998; Protocollo d’Intesa per la promozione di<br />

<strong>in</strong>iziative nel settore geo-m<strong>in</strong>erario f<strong>in</strong>alizzate allo sviluppo regionale, tutela<br />

della salute e sicurezza e occupazione locale (di seguito “<strong>Local</strong> Content”).<br />

Gruppi di lavoro <strong>in</strong>teristituzionali. Conferenze dei servizi, <strong>in</strong>contri tecnici.<br />

Audizioni.<br />

Convenzione per la viabilità Interfaccia sulle tematiche ambientali, su<br />

<strong>in</strong>frastrutture e sui temi del lavoro e dell’occupazione.<br />

Formazione sulla filiera oil&gas.<br />

Convenzioni sulla viabilità.<br />

Interazione cont<strong>in</strong>uativa su attività e progetti di bus<strong>in</strong>ess.<br />

Incontri tecnici.<br />

Collaborazione e sostegno di progetti per lo sviluppo del territorio.<br />

Partecipazione alle questioni relative ai temi dello sviluppo locale.<br />

Informazione periodica sui temi del bus<strong>in</strong>ess.<br />

Co<strong>in</strong>volgimento sui progetti di sviluppo.<br />

Collaborazione per migliorare la capacità di programmazione e<br />

utilizzo delle risorse.<br />

Incontri cont<strong>in</strong>uativi con i dipartimenti sullo svolgimento<br />

delle attività <strong>in</strong> essere (sicurezza ambientale, salute e lavoro,<br />

autorizzazioni, sviluppo <strong>in</strong>dustriale, ecc.)<br />

<strong>in</strong>contri per la nuova fase di negoziati.<br />

Firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />

Convenzione sulla viabilità delle strade.<br />

Incontri con il presidente della Prov<strong>in</strong>cia sul tema della<br />

formazione alle imprese locali.<br />

(si veda paragrafo dedicato)<br />

Incontri con il comitato di S<strong>in</strong>daci della Val d’Agri<br />

(Area Programma).<br />

Parco Nazionale<br />

Appenn<strong>in</strong>o<br />

Lucano-Val d’Agri-<br />

Lagonegrese<br />

Dialogo sui temi dello sviluppo.<br />

Informazione sulle attività del bus<strong>in</strong>ess sul territorio.<br />

Sostegno a progetti comuni <strong>in</strong> collaborazione con FEEM.<br />

Visite <strong>in</strong>formative con i tecnici ai pozzi ubicati sul territorio<br />

di competenza.<br />

Sopr<strong>in</strong>tendenza ai<br />

Beni Archeologici<br />

Accordo per il progetto di recupero della Villa Romana di Barricelle. Azioni per il recupero e la tutela dei beni archeologici.<br />

Cittad<strong>in</strong>i,<br />

gruppi portatori<br />

di <strong>in</strong>teresse<br />

Comandi VVFF<br />

Consultazione sui nuovi progetti<br />

sui temi di <strong>in</strong>teresse e sulle <strong>in</strong>iziative di sviluppo.<br />

Incontro <strong>in</strong> ambito di assemblea pubblica.<br />

Promozione e partecipazione attiva<br />

a pubbliche e momenti di confronto collettivi.<br />

Prefetture<br />

Incontri tecnici nell’ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano<br />

di Emergenza Esterno COVA; <strong>in</strong>contri periodici sul lavoro<br />

e sull’occupazione locale e su piani straord<strong>in</strong>ari <strong>in</strong> capo al Prefetto.<br />

Collaborazione per il miglioramento cont<strong>in</strong>uo<br />

del P.E.E. del COVA e delle metodologie<br />

di comunicazione verso la popolazione.<br />

Consultazione con parere per i progetti significativi sugli impianti; verifiche<br />

Comunità<br />

locali<br />

ispettive e di progetto legate ai procedimenti amm<strong>in</strong>istrativi <strong>in</strong> atto e al<br />

controllo dello stato degli impianti; <strong>in</strong>contri tecnici nell’ambito del Gruppo di<br />

Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno COVA.<br />

Mappatura delle istanze e presa <strong>in</strong> carico.<br />

Incontri tecnici periodici; collaborazione per il miglioramento<br />

cont<strong>in</strong>uo del P.E.E. del COVA e delle metodologie di<br />

comunicazione verso la popolazione.<br />

Sottoscrizione del protocollo per la cessione della proprietà<br />

Agenzie<br />

regionali<br />

ARPAB<br />

Incontri periodici sui programmi di monitoraggio realizzati e da realizzare.<br />

Condivisione delle tecnologie e del know-how. Sopralluoghi periodici sui siti.<br />

Monitoraggi periodici <strong>in</strong> campo. Verifiche e monitoraggi <strong>in</strong> contraddittorio.<br />

Verifiche e controlli spot. Incontri tecnici nell’ambito del Gruppo di Lavoro<br />

per il Piano di Emergenza Esterno COVA.<br />

Interfaccia su pareri sanitari relativi ai procedimenti autorizzativi.<br />

del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria e del rumore<br />

dell’<strong>in</strong>torno del COVA e sua acquisizione.<br />

Condivisione del sistema e suo perfezionamento; attività di<br />

collaudo del sistema, formazione dei tecnici.<br />

Collaborazione per il miglioramento cont<strong>in</strong>uo del P.E.E. del COVA<br />

e delle metodologie di comunicazione verso la popolazione.<br />

ASP<br />

Verifiche all’<strong>in</strong>terno dell’attività operativa.<br />

Contratto per le analisi cl<strong>in</strong>iche relative alla sorveglianza sanitariadei<br />

lavoratori.<br />

Def<strong>in</strong>izione dei procedimenti autorizzati <strong>in</strong> corso.<br />

Associazioni<br />

Associazioni<br />

di categoria e<br />

imprenditoriali,<br />

cooperative<br />

Conf<strong>in</strong>dustria<br />

<strong>Basilicata</strong><br />

Partecipazione attiva di eni a “Comitati Tecnici” e “Gruppi di Lavoro”.<br />

Incontri propedeutici alla def<strong>in</strong>izione del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />

Incontri di condivisione dei temi di comune <strong>in</strong>teresse .<br />

Iniziative per promuovere la condivisione di buone pratiche per la<br />

massimizzazione del local content <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />

Collaborazione sui temi della formazione alle imprese.<br />

Ottobre 2011: presentazione a Conf<strong>in</strong>dustria dei dati<br />

occupazionali.<br />

Incontri e <strong>in</strong>terviste per la promozione del GAST.<br />

Ottobre <strong>2012</strong>: firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />

Visita di Conf<strong>in</strong>dustria Giovani e di Conforma al COVA.<br />

Interlocuzione attraverso attività di <strong>in</strong>formazione,<br />

Parti sociali CGIL, CISL e UIL consultazione e negoziazione. Incontri propedeutici alla def<strong>in</strong>izione del<br />

Protocollo sullo sviluppo del local content.<br />

Ottobre <strong>2012</strong>: firma del Protocollo “<strong>Local</strong> Content”.<br />

Università,<br />

ricerca e<br />

scuola<br />

Unibas<br />

Dialogo <strong>in</strong> corso sulla def<strong>in</strong>izione di opportunità di collaborazione sui temi<br />

della ricerca e dell’alta formazione.<br />

Incontro con il Rettore e rappresentanti di eni e di ECU sulle<br />

opportunità di collaborazione.<br />

Scuole Iniziative per la scuola; progetto Schoolnet.<br />

Edizione 2011-<strong>2012</strong> del progetto Schoolnet; co<strong>in</strong>volgimento di<br />

circa 300 ragazzi lucani.<br />

Istituzioni<br />

religiose<br />

Dialogo sui piani <strong>in</strong>dustriali, sui temi della sicurezza e del lavoro. Incontri di <strong>in</strong>formazione.<br />

Associazioni<br />

e ONG<br />

Confronto sui temi di <strong>in</strong>teresse comune. Incontri di approfondimento sui temi del bus<strong>in</strong>ess e ambientali.<br />

Partner<br />

<strong>in</strong>dustriali<br />

Shell<br />

Riunioni periodiche; Progetti HSE, asset <strong>in</strong>tegrity; condivisione<br />

delle strategie e delle policy <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />

Partecipazione ai tavoli istituzionali.<br />

Processo di standardizzazione di un audit HSE <strong>in</strong>tegrato;<br />

<strong>in</strong>contri con cadenza annuale realizzati con <strong>in</strong>terviste e con<br />

audit; <strong>in</strong>contri su nuovo protocollo.<br />

Media locali Giornalisti locali Dialogo e approfondimento sui temi del bus<strong>in</strong>ess di <strong>in</strong>teresse del territorio. Corsi di formazione per giornalisti sui temi del petrolio.


20<br />

21<br />

Il dialogo con le amm<strong>in</strong>istrazioni comunali locali: i temi e i risultati<br />

Comuni Tema Eventi Risultati<br />

Viggiano<br />

Acquisizione delle aree COVA:<br />

presentazione progetto<br />

sostenibilità per la comunità<br />

Lavoro e occupazione<br />

Cessione di una quota di gas<br />

naturale al Comune di Viggiano<br />

Partecipazione e presentazione illustrata del<br />

progetto al Consiglio Comunale<br />

Incontri con l’amm<strong>in</strong>istrazione comunale sul<br />

tema “Disoccupati Disperati” over 45<br />

Presa <strong>in</strong> carico delle istanze e delle<br />

osservazioni espresse dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Disponibilità da parte di eni a sensibilizzare le<br />

imprese che operano <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Incontri sul tema Def<strong>in</strong>izione accordo <strong>in</strong> corso<br />

Progetto VIS su tema salute Partecipazione di tecnici alla Commissione<br />

Centro Olio: <strong>in</strong>terferenza sul<br />

territorio; monitoraggio e controllo<br />

nuovi progetti di ampliamento<br />

progetto qu<strong>in</strong>ta l<strong>in</strong>ea<br />

Incontri sul tema<br />

Marsicovetere Realizzazione pozzo Alli 2 Incontro di presentazione del progetto Alli 2<br />

Grumento Nova<br />

Area di<br />

Programma Val<br />

d’Agri<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Le relazioni<br />

con le Comunità locali<br />

e con la società civile<br />

Progetto di re<strong>in</strong>iezione del pozzo<br />

Monte Alpi 9<br />

Temi legati all’estrazione<br />

petrolifera <strong>in</strong> Val d’Agri:<br />

occupazione, formazione,<br />

ambiente e sicurezza<br />

eni si impegna a co<strong>in</strong>volgere<br />

le Comunità locali, <strong>in</strong><br />

particolare:<br />

• dialogando con i suoi<br />

rappresentanti, portatori<br />

delle istanze della<br />

collettività;<br />

• favorendo un’<strong>in</strong>formazione<br />

diretta, verso gli<br />

amm<strong>in</strong>istratori locali<br />

e verso le comunità,<br />

attraverso comunicati<br />

ai media locali e con<br />

l’organizzazione di<br />

assemblee pubbliche;<br />

• <strong>in</strong>dividuando e<br />

promuovendo progetti<br />

per lo sviluppo locale.<br />

eni <strong>in</strong>trattiene costantemente<br />

Incontri con l’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

relazioni con rappresentanti<br />

della comunità locale al f<strong>in</strong>e<br />

di rispondere alle istanze del<br />

territorio. Le relazioni sono<br />

condotte e gestite secondo<br />

programmi condivisi tra le<br />

specifiche strutture centrali<br />

di sede e l’unità locale di<br />

Viggiano, attraverso la quale<br />

il Distretto Meridionale ha<br />

canali di comunicazione<br />

aperti e cont<strong>in</strong>uativi con gli<br />

stakeholder. La relazione con<br />

le comunità è programmata<br />

e formalizzata se condotta<br />

attraverso il co<strong>in</strong>volgimento<br />

delle Istituzioni locali.<br />

L’<strong>in</strong>formazione e la<br />

comunicazione al territorio<br />

Al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>formare i<br />

cittad<strong>in</strong>i e le comunità sui<br />

Incontri con i S<strong>in</strong>daci dell’Area Programma<br />

temi di <strong>in</strong>teresse, eni, <strong>in</strong><br />

coord<strong>in</strong>amento con i Comuni<br />

<strong>in</strong>teressati dalle attività<br />

estrattive, promuove, laddove<br />

necessario, la realizzazione di<br />

<strong>in</strong>contri pubblici per <strong>in</strong>formare<br />

i cittad<strong>in</strong>i e le comunità<br />

sui temi di <strong>in</strong>teresse e per<br />

effettuare consultazioni<br />

sui progetti da realizzare,<br />

che contribuiscono al<br />

completamento dell’analisi di<br />

clima utile per la valutazione<br />

di percorsi di miglioramento<br />

delle relazioni. eni ha avviato<br />

una serie di <strong>in</strong>contri pubblici<br />

sui temi di <strong>in</strong>teresse per la<br />

comunità quali il monitoraggio<br />

ambientale e i progetti di<br />

bus<strong>in</strong>ess eni, e, <strong>in</strong> un’ottica<br />

di cont<strong>in</strong>uo miglioramento,<br />

si impegna a proseguire il<br />

confronto e mettere <strong>in</strong> campo<br />

Identificazione dei gap di monitoraggio<br />

e condivisione della rete realizzata e oggi<br />

gestita da ARPAB<br />

Acquisizione da parte del Comune di<br />

<strong>in</strong>formazioni e chiarimenti sui progetti<br />

<strong>in</strong>dustriali, anche al f<strong>in</strong>e del rilascio<br />

delle autorizzazioni di competenza<br />

Collaborazione per l’<strong>in</strong>dividuazione di soluzioni<br />

per garantire una massimizzazione della<br />

sostenibilità delle operazioni<br />

Condivisione delle tematiche relative al tema<br />

della re<strong>in</strong>iezione; def<strong>in</strong>izione di un percorso<br />

di condivisione più allargato presso gli altri<br />

stakeholder del territorio<br />

Individuazione di opportunità di <strong>in</strong>formazione<br />

trasparente alle comunità locali<br />

gli strumenti necessari<br />

a favorire il dialogo e una<br />

maggiore trasparenza con i<br />

cittad<strong>in</strong>i.<br />

eni partecipa<br />

a <strong>in</strong>contri pubblici<br />

sui temi di <strong>in</strong>teresse<br />

e si impegna<br />

a consolidare i processi<br />

di trasparenza<br />

e comunicazione<br />

verso il territorio.


Incontri pubblici<br />

Data e luogo Soggetti co<strong>in</strong>volti Modalità Tema Risultati<br />

10 giugno<br />

2011, Viggiano<br />

16 febbraio<br />

<strong>2012</strong>,<br />

Marsicovetere<br />

20 febbraio<br />

<strong>2012</strong>, Viggiano<br />

Comune di Viggiano, ARPAB,<br />

eni, popolazione della Val<br />

d’Agri<br />

Comune di Marsicovetere,<br />

eni, popolazione della Val<br />

d’Agri<br />

Comune di Viggiano,<br />

Regione <strong>Basilicata</strong>, ARPAB,<br />

Com<strong>in</strong>i della Val d’Agri, eni<br />

Il primo <strong>in</strong>contro Pubblico<br />

è stato promosso <strong>in</strong><br />

collaborazione con quattro<br />

S<strong>in</strong>daci della Val d’Agri:<br />

Viggiano, Grumento<br />

Nova, Marsico Nuovo,<br />

Montemurro. Inoltre, sono<br />

previsti altri due <strong>in</strong>contri<br />

pubblici con la comunità di<br />

Viggiano:<br />

• un <strong>in</strong>contro sul Piano di<br />

Emergenza Esterno;<br />

• un <strong>in</strong>contro per la<br />

presentazione delle<br />

future attività.<br />

È previsto <strong>in</strong>oltre il<br />

rafforzamento della<br />

relazione con i Comuni<br />

dell’Area Programma<br />

Val d’Agri, promuovendo<br />

l’organizzazione di nuovi<br />

<strong>in</strong>contri, <strong>in</strong> un’ottica di<br />

confronto allargato con<br />

un’area più vasta rispetto<br />

a quella dei s<strong>in</strong>goli Comuni.<br />

Per quanto riguarda i<br />

gruppi di <strong>in</strong>teresse locali,<br />

eni è aperta a dialogare<br />

e a recepire le istanze, <strong>in</strong><br />

un’ottica di <strong>in</strong>formazione e<br />

co<strong>in</strong>volgimento allargato di<br />

tutti i portatori di <strong>in</strong>teressi<br />

delle comunità.<br />

Assemblea<br />

pubblica<br />

Assemblea<br />

pubblica<br />

Consiglio<br />

Comunale<br />

aperto<br />

Il progetto di<br />

acquisizione aree COVA<br />

Petrolio, Programmi<br />

e Monitoraggio Ambientale<br />

eni ha <strong>in</strong>dividuato, quale<br />

progetto di sostenibilità per<br />

la comunità e il territorio di<br />

Viggiano, l’acquisizione di<br />

terreni limitrofi al Centro<br />

Olio (COVA) per dest<strong>in</strong>arli<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente a un’area di<br />

rispetto che possa mitigare<br />

la presenza dell’impianto<br />

e <strong>in</strong> vista del progetto<br />

<strong>in</strong>dustriale denom<strong>in</strong>ato<br />

Sviluppo Sostenibile Val<br />

d’Agri. Il 9 febbraio <strong>2012</strong> eni<br />

ha costituito un Gruppo di<br />

Lavoro, composto da figure<br />

professionali specializzate<br />

<strong>in</strong>terne a eni dedicato a<br />

seguire e portare a term<strong>in</strong>e il<br />

progetto di acquisizione delle<br />

aree <strong>in</strong> C. da Vigne di Viggiano.<br />

In l<strong>in</strong>ea con quanto previsto<br />

dalle Direttive Aziendali, le<br />

operazioni di compravendita<br />

immobiliare sono state<br />

affidate a eni Servizi.<br />

Con la volontà di assicurare<br />

un’<strong>in</strong>formazione trasparente<br />

verso il territorio, eni ha<br />

aggiornato periodicamente<br />

l’Amm<strong>in</strong>istrazione di Viggiano<br />

sulle attività s<strong>in</strong> dalle<br />

Raccolta e presa <strong>in</strong> carico delle seguenti istanze:<br />

- zonizzazione degli impatti su area vasta;<br />

- allungamento del periodo di estrazione per creare i presupposti<br />

per formare e qualificare i lavoratori;<br />

- <strong>in</strong>iziative del settore per favorire un’occupazione stabile e<br />

duratura<br />

Presentazione progetto pozzo<br />

Alli 2. Argomenti: occupazione,<br />

Presentazione delle misure di mitigazione visiva e sonora<br />

sicurezza delle falde acquifere,<br />

impatto visivo<br />

Piano di monitoraggio Condivisione delle <strong>in</strong>formazioni e presa <strong>in</strong> carico delle istanze<br />

Dal 2007 il progetto<br />

Missione di Comunità<br />

è teso a <strong>in</strong>dividuare<br />

opportunità<br />

di coesione<br />

e progettazione<br />

territoriale <strong>in</strong>sieme con<br />

gli stakeholder locali.<br />

prime fasi di def<strong>in</strong>izione<br />

dell’<strong>in</strong>tervento. Il 22 agosto<br />

scorso DIME ha presentato<br />

all’<strong>in</strong>tero Consiglio Comunale<br />

di Viggiano il progetto di<br />

acquisizione delle aree.<br />

Uno stretto confronto<br />

con l’Amm<strong>in</strong>istrazione e<br />

con il territorio riguarderà<br />

l’<strong>in</strong>dividuazione, nella fase di<br />

acquisizione e successiva,<br />

dei progetti di sostenibilità<br />

da realizzare nella porzione<br />

di area di rispetto. eni Servizi<br />

ha già avviato i contatti con<br />

alcuni proprietari terrieri<br />

per valutare e trattare<br />

l’acquisizione delle loro<br />

proprietà.<br />

Il progetto Missione<br />

di Comunità e il GAST<br />

eni promuove presso i<br />

territori <strong>in</strong> cui opera la<br />

creazione di organismi ad hoc<br />

composti da rappresentanti<br />

delle comunità locali, della<br />

società civile e di eni, al f<strong>in</strong>e<br />

di favorire la partecipazione<br />

libera delle popolazioni<br />

all’<strong>in</strong>dividuazione di soluzioni<br />

per migliorare le loro<br />

condizioni e per assicurare<br />

uno sviluppo <strong>in</strong>clusivo.<br />

Con questo obiettivo eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> ha <strong>in</strong>trapreso nel<br />

2007, <strong>in</strong> collaborazione con il<br />

Consorzio di Ricerca AASTER<br />

e con FEEM, il progetto<br />

“Missione di Comunità”, che<br />

<strong>in</strong>teressa le aree della Val<br />

d’Agri e della Val Camastra.<br />

Sono stati consultati gli<br />

attori territoriali significativi<br />

attraverso <strong>in</strong>terviste e<br />

diversi momenti di <strong>in</strong>contro<br />

pubblici (amm<strong>in</strong>istratori,<br />

imprenditori, operatori<br />

turistici, associazioni), e sono<br />

state <strong>in</strong>dividuate e proposte<br />

soluzioni per lo sviluppo<br />

delle filiere locali del sociale,<br />

del turismo e dell’energia.


22<br />

23<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

È stata promossa la<br />

diffusione di cultura delle<br />

reti di impresa a livello locale<br />

e sensibilizzazione alla<br />

creazione di percorsi virtuosi<br />

di sviluppo dell’<strong>in</strong>dotto<br />

petrolifero. Nel 2011, grazie<br />

al lavoro di consultazione<br />

e co<strong>in</strong>volgimento degli<br />

Le potenzialità di<br />

sviluppo turistico<br />

del Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />

Val d’Agri Lagonegrese<br />

tra natura ed energia<br />

stakeholder chiave<br />

dell’economia e della società<br />

lucane, è stato avviato un<br />

progetto operativo per la<br />

costituzione del Gruppo di<br />

Ascolto per lo Sviluppo del<br />

Territorio, una piattaforma<br />

di dialogo e progettazione<br />

che eni offre ai soggetti<br />

La peculiare concentrazione<br />

di risorse energetiche<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri, permette di<br />

ipotizzare la realizzazione<br />

di it<strong>in</strong>erari turistici legati<br />

all’energia. Creare percorsi<br />

di conoscenza dell’energia,<br />

potrebbe essere la risposta<br />

a un turismo di nicchia<br />

ed esperienziale, che<br />

associa l’<strong>in</strong>trattenimento<br />

all’educazione, lo svago alle<br />

necessità di formazione<br />

e di conoscenza su<br />

tematiche legate alle<br />

energie, r<strong>in</strong>novabili e<br />

non. Nell’ambito della<br />

potenzialità di sviluppo del<br />

turismo energetico <strong>in</strong> questa<br />

area, la Fondazione eni<br />

Enrico Mattei ha progettato<br />

la realizzazione del Parco<br />

dell’energia “EnerAgria”,<br />

f<strong>in</strong>alizzato a <strong>in</strong>tegrare<br />

la proposta turistica<br />

dell’area e a valorizzare<br />

le risorse e l’identità del<br />

territorio. Si tratta di un<br />

parco tematico diffuso sul<br />

territorio del Parco Nazionale<br />

Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />

d’Agri Lagonegrese che,<br />

da un lato, offre un modo<br />

<strong>in</strong>novativo per approfondire<br />

e fare esperienza sui temi<br />

energetici e, dall’altro,<br />

propone un’offerta turistica<br />

territoriali (parti sociali,<br />

imprese oil&gas, imprese<br />

della soft economy,<br />

università, Istituzioni,<br />

società civile) per favorire<br />

uno sviluppo locale<br />

autonomo e sostenibile<br />

e <strong>in</strong>dividuare <strong>in</strong>iziative<br />

concrete per la crescita delle<br />

<strong>in</strong>tegrata che associa alle<br />

riserve energetiche, altri<br />

beni turisticamente rilevanti<br />

per il territorio. Per <strong>in</strong>dagare<br />

<strong>in</strong> profondità le possibilità<br />

di sviluppo del tematismo<br />

energetico e <strong>in</strong> particolare<br />

il gradimento relativo alla<br />

proposta “EnerAgria”, è<br />

stata svolta un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />

esplorativa attraverso<br />

la somm<strong>in</strong>istrazione di<br />

un questionario ad hoc.<br />

L’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e ha messo<br />

<strong>in</strong> evidenza come il<br />

b<strong>in</strong>omio natura-energia<br />

sia turisticamente valido<br />

e possa rappresentare<br />

un’<strong>in</strong>edita opportunità<br />

per il Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano.<br />

Si capovolge la diffusa<br />

conv<strong>in</strong>zione che la presenza<br />

di attività legate alla<br />

produzione di energia<br />

rappresenti un detrattore<br />

turistico e si evidenzia<br />

come le caratteristiche del<br />

turismo moderno stiano<br />

sensibilmente cambiando. Il<br />

turismo, <strong>in</strong>fatti, è sempre più<br />

spesso un’occasione utile<br />

per conoscere realtà, anche<br />

produttive, che nel corso del<br />

tempo hanno <strong>in</strong>fluenzato la<br />

cultura, l’evoluzione storica<br />

e le attività del territorio.<br />

filiere economiche. Il GAST è<br />

stato lanciato lo scorso 28<br />

giugno a Potenza, durante il<br />

quale è stato ufficialmente<br />

“consegnato” al territorio<br />

attraverso l’elezione di<br />

un Presidente esterno<br />

<strong>in</strong>dipendente (I progetti<br />

di sviluppo).<br />

Come corollario di questo<br />

progetto, la Fondazione eni<br />

Enrico Mattei ha promosso<br />

la realizzazione di una<br />

serie di Learn<strong>in</strong>g Week dal<br />

titolo “EnerAgria: la cultura<br />

e i luoghi dell’energia <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri” rivolte agli istituti<br />

superiori di secondo grado<br />

di Lombardia, Puglia, Sicilia<br />

e <strong>Basilicata</strong>. Circa 500 gli<br />

studenti co<strong>in</strong>volti, suddivisi<br />

<strong>in</strong> gruppi di 35 persone.<br />

La permanenza di ciascun<br />

gruppo ha generato un<br />

<strong>in</strong>dotto di circa 16-18 mila<br />

euro a settimana. Il MARU<br />

Project, <strong>in</strong>vece, sviluppato<br />

<strong>in</strong> collaborazione con il<br />

Politecnico di Milano, ha<br />

portato 8 studenti e un<br />

professore dell’Università di<br />

Tokio alla scoperta dei luoghi<br />

dell’energia e dei tesori di<br />

Tramutola.<br />

500<br />

studenti co<strong>in</strong>volti<br />

16-18<br />

mila euro di<br />

<strong>in</strong>dotto generato<br />

per settimana<br />

learn<strong>in</strong>g WeeK eneragria


Il dialogo con il Parco<br />

Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o<br />

Lucano, Val d’Agri e<br />

Lagonegrese<br />

eni da decenni collabora con i<br />

maggiori parchi naturali a livello<br />

nazionale e regionale, come il<br />

Parco del Tic<strong>in</strong>o e il Parco del<br />

Delta del Po, nei<br />

quali opera valorizzando<br />

le risorse di idrocarburi grazie<br />

all’adozione di str<strong>in</strong>genti misure<br />

di sostenibilità ambientale e<br />

socioeconomica.<br />

domande frequenti<br />

< Quanti pozzi ricadono<br />

nell’area del Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />

Val d’Agri Lagonegrese?<br />

Quanti <strong>in</strong> aree SIC e ZPS? ><br />

I pozzi ricadenti nel perimetro<br />

del Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano<br />

Val d’Agri Lagonegrese<br />

potenzialmente produttivi<br />

sono 13, ubicati <strong>in</strong> sole<br />

7 aree pozzo grazie<br />

all’ottimizzazione dell’impatto<br />

ambientale avviata da eni<br />

f<strong>in</strong> dalle prime perforazioni.<br />

Questi sono stati realizzati<br />

prima del 2007, anno <strong>in</strong> cui<br />

Il dialogo e la<br />

collaborazione sui temi<br />

della salvaguardia e della<br />

tutela ambientale<br />

eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />

costantemente con una<br />

serie di soggetti preposti alla<br />

verifica, al monitoraggio, alla<br />

valorizzazione dell’ambiente<br />

e delle risorse naturali <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>, e promuove il<br />

F<strong>in</strong> dalla sua istituzione, eni<br />

ha promosso con il Parco<br />

un dialogo trasparente e<br />

cont<strong>in</strong>uativo che si è rafforzato<br />

con la collaborazione su<br />

<strong>in</strong>iziative comuni, come<br />

l’organizzazione di eventi e<br />

attività di promozione del<br />

territorio. eni si <strong>in</strong>terfaccia<br />

con il Parco ogni volta che<br />

è necessario eseguire<br />

manutenzioni ord<strong>in</strong>arie<br />

e straord<strong>in</strong>arie sui pozzi<br />

nell’area. Nell’agosto <strong>2012</strong><br />

è stata avviata un’attività<br />

l’ente è stato istituito. Per<br />

qualsiasi tipo di operazione<br />

legata a tali pozzi, <strong>in</strong>cluse le<br />

attività di manutenzione, eni<br />

trasmette la documentazione<br />

e le richieste anche all’ente<br />

Parco che esprime il suo<br />

parere. Una volta avviata la<br />

fase di produzione, il trasporto<br />

dell’olio viene effettuato a<br />

mezzo condotte sotterranee,<br />

per cui non ci sono impatti<br />

dovuti a movimentazione<br />

di mezzi, emissioni o<br />

rumore. Al term<strong>in</strong>e delle<br />

attività produttive, le aree<br />

sono riprist<strong>in</strong>ate allo stato<br />

dialogo e la collaborazione<br />

con i centri di eccellenza nel<br />

campo della ricerca.<br />

L’Agenzia Regionale per la<br />

Protezione dell’Ambiente<br />

della <strong>Basilicata</strong> (ARPAB) è<br />

preposta al monitoraggio<br />

e al controllo dei fattori di<br />

rischio per la protezione<br />

dell’ambiente. Informa la<br />

cittad<strong>in</strong>anza sullo stato<br />

dell’ambiente e promuove<br />

di <strong>in</strong>formazione sul campo<br />

che prevede la visita delle<br />

postazioni da parte delle<br />

alte cariche istituzionali del<br />

Parco, per condividere<br />

la situazione ambientale e<br />

produttiva dei pozzi.<br />

eni ha contribuito alla<br />

promozione del Parco mettendo<br />

a disposizione migliaia di copie<br />

della Carta stradale e turistica<br />

della <strong>Basilicata</strong> del Tour<strong>in</strong>g Club<br />

Italiano, di cui ha sostenuto<br />

nel 2010 la produzione. eni<br />

ha <strong>in</strong>oltre collaborato alla<br />

precedente, anche mediante<br />

la ripiantumazione di alberi<br />

e altre specie autoctone. I<br />

pozzi che ricadono <strong>in</strong> aree SIC<br />

e ZPS sono 12, distribuiti su<br />

6 cluster, ovvero postazioni<br />

sulle quali sono presenti più<br />

di un pozzo. Molte aree SIC e<br />

ZPS ricadono nel perimetro<br />

dell’area Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />

d’Agri Lagonegrese. Se queste<br />

ultime non sono comprese nei<br />

conf<strong>in</strong>i del Parco, richiedono<br />

una serie di documentazioni<br />

aggiuntive da consegnare<br />

<strong>in</strong> Regione all’ufficio<br />

Il 17 maggio <strong>2012</strong><br />

è stato sottoscritto<br />

l’Accordo di<br />

trasferimento<br />

ad ARPAB delle Reti<br />

di monitoraggio<br />

del rumore<br />

e della qualità<br />

dell’aria.<br />

pubblicazione di articoli su<br />

riviste di settore: “Speciale<br />

<strong>Basilicata</strong>” su Bell’Italia del<br />

2010 e Speciale “Qui Tour<strong>in</strong>g”<br />

del 2011. Il 29 ottobre<br />

2010 eni ha collaborato alla<br />

realizzazione del workshop<br />

“Biodiversità, risorse<br />

energetiche e sviluppo<br />

locale”, evento ospitato<br />

nell’ambito del Convegno<br />

Nazionale “Biodiversità e<br />

risorse del Parco Nazionale<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />

d’Agri Lagonegrese”.<br />

Compatibilità Ambientale, <strong>in</strong><br />

base alla normativa prevista<br />

per la Rete Natura 2000, come<br />

per esempio la valutazione<br />

d’<strong>in</strong>cidenza che viene allegata<br />

alla valutazione di impatto<br />

ambientale e che studia<br />

l’impatto sulla flora, sulla<br />

fauna e sull’ecosistema <strong>in</strong><br />

generale. Questo documento<br />

viene prodotto, <strong>in</strong> forma<br />

di pre-valutazione, anche<br />

laddove l’area pozzo, pur non<br />

ricadendo all’<strong>in</strong>terno di un’area<br />

SIC o ZPS, è comunque ubicata<br />

<strong>in</strong> prossimità delle stesse, nel<br />

raggio di pochi chilometri.<br />

cultura e comportamenti<br />

coerenti con i pr<strong>in</strong>cipi e<br />

gli obiettivi dello sviluppo<br />

sostenibile, promuove la<br />

sottoscrizione di accordi<br />

volontari, l’implementazione<br />

di sistemi di gestione<br />

ambientale, il conseguimento<br />

di etichette ecologiche<br />

per il miglioramento dei<br />

processi produttivi delle<br />

piccole e medie imprese


24<br />

25<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

e la semplificazione<br />

amm<strong>in</strong>istrativa. eni ha<br />

sottoscritto il 17 maggio <strong>2012</strong><br />

l’Accordo di trasferimento<br />

ad ARPAB della proprietà e<br />

della gestione delle Reti di<br />

monitoraggio del Rumore e<br />

della Qualità dell’aria (si veda<br />

domande frequenti<br />

< Che cos’è l’Osservatorio<br />

Ambientale? ><br />

Con sede <strong>in</strong> Marsico Nuovo,<br />

l’organismo è previsto<br />

nell’ambito del Protocollo<br />

d’<strong>in</strong>tenti tra Regione<br />

ed eni quale misura di<br />

compensazione ambientale<br />

<strong>in</strong> relazione al progetto<br />

di sviluppo petrolifero<br />

nell’area della Val d’Agri.<br />

Dal 3 marzo 2011 (data<br />

dell’<strong>in</strong>augurazione), è l’organo<br />

regionale preposto alla<br />

gestione e al monitoraggio dei<br />

eni ha fornito la<br />

struttura che ospita<br />

l’Osservatorio e<br />

garantirà il suo<br />

mantenimento<br />

per 15 anni, nel<br />

rispetto di quanto<br />

previsto dal<br />

Protocollo<br />

di Intenti del 1998.<br />

Cap. Ambiente). DIME cont<strong>in</strong>ua<br />

a dialogare con ARPAB per<br />

completare lo sviluppo e<br />

la realizzazione delle reti<br />

per il biomonitoraggio, il<br />

monitoraggio delle emissioni<br />

odorigene e il monitoraggio<br />

degli ecosistemi. ARPAB è<br />

dati e delle procedure sui temi<br />

dell’ambiente e della tutela<br />

del territorio. Costituisce il<br />

luogo, accessibile a tutti gli<br />

stakeholder, nel quale sarà<br />

possibile monitorare quantità<br />

e qualità dell’attività estrattiva<br />

e di tutte le sue implicazioni<br />

ambientali e sanitarie,<br />

ottenendo <strong>in</strong>formazioni,<br />

valutazioni, chiarimenti; uno<br />

spazio nel quale sarà possibile<br />

avere <strong>in</strong>dicazioni su ciò che<br />

sta succedendo sul territorio.<br />

L’Osservatorio può promuovere<br />

La relazione con l’Università<br />

della <strong>Basilicata</strong> (Unibas) si<br />

basa soprattutto su aspetti<br />

di collaborazione scientifica<br />

su diverse tematiche di<br />

<strong>in</strong>teresse territoriale.<br />

L’università ha collaborato<br />

Ente Attività/Collaborazione<br />

co<strong>in</strong>volta <strong>in</strong>oltre nell’ambito<br />

del Gruppo di Lavoro per il<br />

Piano di Emergenza Esterno<br />

del Centro Olio Val d’Agri,<br />

coord<strong>in</strong>ato dalla Prefettura<br />

di Potenza. Tutto questo <strong>in</strong><br />

aggiunta all’attività di rout<strong>in</strong>e<br />

che ARPAB conduce per sua<br />

<strong>in</strong>iziative per assicurare il<br />

diritto dei cittad<strong>in</strong>i a ottenere<br />

una corretta e documentata<br />

<strong>in</strong>formazione, attraverso il sito<br />

www.osservatoriovaldagri.it,<br />

sulle problematiche ambientali<br />

del territorio e sulla salute,<br />

nonché le attività necessarie<br />

per la valutazione dello<br />

stato ambientale e della<br />

salute dell’ecosistema<br />

e delle popolazioni. eni<br />

fornisce la struttura che<br />

ospita l’Osservatorio. eni<br />

ha sottoscritto il 19 aprile<br />

<strong>in</strong> diverse occasioni con eni,<br />

sia alla redazione di appositi<br />

studi scientifici relativi al<br />

contesto sociale, economico<br />

e ambientale locale (es. il<br />

progetto AgriBioDiversity), sia<br />

alla realizzazione congiunta<br />

ARPAB<br />

Consegna delle central<strong>in</strong>e; collaborazione sulla<br />

def<strong>in</strong>izione dei Piani di monitoraggio ambientale<br />

Collaborazione sui progetti di biodiversità,<br />

Unibas<br />

di recupero energetico a bassa entalpia,<br />

di riutilizzo delle acque di produzione<br />

INGV Collaborazione sui temi della re<strong>in</strong>iezione<br />

CNR-IMAA Studio e monitoraggio sulla frana a Montemurro<br />

FEEM<br />

Collaborazione e sostegno delle attività di ricerca e<br />

dei progetti per lo sviluppo locale<br />

ERM, Environ, Aecom,<br />

Saipem, Proger<br />

Consulenze sui temi ambientali<br />

funzione specifica di controllo<br />

ambientale e che consta di<br />

sopralluoghi periodici sui siti<br />

eni, di monitoraggi periodici<br />

<strong>in</strong> campo, di verifiche e<br />

monitoraggi <strong>in</strong> contraddittorio,<br />

di verifiche e controlli spot non<br />

programmati.<br />

<strong>2012</strong> il verbale di consegna<br />

dell’Osservatorio Ambientale<br />

alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />

che prevede <strong>in</strong> carico ad<br />

eni il mantenimento della<br />

struttura per 15 anni, nel<br />

rispetto di quanto previsto<br />

dal Protocollo di Intenti del<br />

1998. Per assolvere al meglio<br />

le sue funzioni, l’Osservatorio<br />

ha avviato importanti<br />

collaborazioni con realtà di<br />

primissimo livello, quali CNR,<br />

Istituto Superiore di Sanità e<br />

Università Bocconi.<br />

di eventi e <strong>in</strong>contri pubblici<br />

su temi di sostenibilità (tra<br />

cui, a titolo di esempio, la<br />

conferenza <strong>in</strong>ternazionale sui<br />

servizi ecosistemici tenutasi<br />

a Matera nel settembre 2010).<br />

La collaborazione con Unibas<br />

è <strong>in</strong>oltre sviluppata da FEEM,<br />

con cui realizza diverse<br />

<strong>in</strong>iziative per promuovere<br />

l’<strong>in</strong>formazione e la conoscenza<br />

sui temi della sostenibilità<br />

e progetti di ricerca (si veda<br />

approfondimento dedicato alle<br />

attività della FEEM).<br />

eni, per lo svolgimento del<br />

proprio bus<strong>in</strong>ess, si avvale<br />

della collaborazione di centri<br />

di ricerca nazionale e locale<br />

con cui def<strong>in</strong>isce e condivide<br />

buone pratiche di gestione per<br />

la realizzazione del proprio<br />

bus<strong>in</strong>ess.


Sigla del Patto “<strong>Local</strong> Content”, Val d’Agri, 5 ottobre <strong>2012</strong><br />

Il dialogo e la<br />

collaborazione<br />

sui temi dello sviluppo<br />

e dell’occupazione<br />

eni mantiene costanti<br />

relazioni con Conf<strong>in</strong>dustria<br />

<strong>Basilicata</strong>. L’associazione di<br />

categoria è stata consultata<br />

nell’ambito delle attività<br />

della Missione di Comunità<br />

condotte da Aaster. eni<br />

ha seguito attivamente la<br />

progettazione e l’istituzione<br />

della Rete Log dalle sue<br />

orig<strong>in</strong>i (settembre 2010,<br />

con presentazione ufficiale<br />

nel mese di novembre).<br />

La Rete Log è una Rete<br />

di imprese costituita da<br />

Conf<strong>in</strong>dustria <strong>Basilicata</strong> che<br />

ha tra suoi obiettivi quello<br />

di rappresentare l’organo di<br />

<strong>in</strong>terlocuzione della filiera<br />

oil&gas operante <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

con le istituzioni e le imprese<br />

petrolifere.<br />

eni è direttamente co<strong>in</strong>volta<br />

nelle attività di Assom<strong>in</strong>eraria<br />

<strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, la cui<br />

collaborazione si traduce <strong>in</strong><br />

<strong>in</strong>iziative per la formazione<br />

e il sostegno alle imprese.<br />

Assom<strong>in</strong>eraria <strong>in</strong>sieme a 16<br />

aziende associate ha istituito<br />

a Viggiano l’Associazione<br />

Assoil (Advanced Skills<br />

for Services <strong>in</strong> Oil & Gas<br />

Industry School) per la<br />

formazione del personale<br />

locale nel settore estrattivo.<br />

La scuola, <strong>in</strong>augurata nel<br />

settembre del 2011, è una<br />

struttura permanente a<br />

disposizione delle aziende<br />

che potranno utilizzare<br />

il centro per formare e/o<br />

riqualificare personale e<br />

per att<strong>in</strong>gervi risorse con<br />

competenze funzionali allo<br />

sviluppo delle loro offerte<br />

di servizi al mercato locale,<br />

nazionale e <strong>in</strong>ternazionale.<br />

Con la formazione di<br />

personale <strong>in</strong> loco si potrà<br />

evitare di mobilitare persone<br />

provenienti da altre regioni<br />

d’Italia, con un notevole<br />

aggravio di costi dovuti alla<br />

logistica; <strong>in</strong>oltre, si potranno<br />

fornire risposte alla richiesta<br />

occupazionale dei giovani<br />

del territorio che potranno<br />

scegliere un percorso di studi<br />

f<strong>in</strong>alizzato a operare nei<br />

servizi connessi all’<strong>in</strong>dustria<br />

petrolifera e che potranno<br />

spendere il proprio curriculum<br />

qui o presso altre realtà<br />

eni o per altre compagnie<br />

petrolifere, anche all’estero. Il<br />

sistema di relazioni <strong>in</strong>dustriali<br />

eni è contraddist<strong>in</strong>to da<br />

un consolidato rapporto di<br />

dialogo e confronto con le<br />

Associazioni di categoria e<br />

le parti sociali. eni mantiene,<br />

attraverso la funzione <strong>in</strong>terna<br />

preposta al mantenimento<br />

dei rapporti con le<br />

rappresentanze s<strong>in</strong>dacali,<br />

costanti relazioni con le<br />

pr<strong>in</strong>cipali sigle s<strong>in</strong>dacali<br />

attive nel contesto nazionale,<br />

ovvero CGIL, CISL e UIL<br />

operanti nel territorio lucano<br />

con le rispettive segreterie<br />

regionali.<br />

Attraverso il dialogo costante<br />

dei Rappresentanti dei<br />

Lavoratori alla Salute,<br />

Sicurezza e Ambiente (RLSA)<br />

con le strutture aziendali<br />

HSE, il Responsabile servizio<br />

prevenzione e protezione<br />

e il medico competente,<br />

all’<strong>in</strong>terno del COVA si<br />

affrontano costruttivamente<br />

e si condividono soluzioni<br />

per tutte le tematiche di<br />

sicurezza, salute e welfare<br />

dei lavoratori, tramite le<br />

struttute aziendali HSE,<br />

il Responsabile servizio<br />

prevenzione e protezione e il<br />

medico competente. In tale<br />

ambito, si tengono riunioni<br />

periodiche e sopralluoghi<br />

sul posto di lavoro. Nel corso<br />

del 2010, eni, Conf<strong>in</strong>dustria<br />

<strong>Basilicata</strong> e i s<strong>in</strong>dacati hanno<br />

avviato un percorso per la<br />

def<strong>in</strong>izione di procedure<br />

di tutela per le imprese<br />

subentranti negli appalti<br />

locali, che ha avviato il<br />

percorso conclusosi di<br />

recente con la firma del<br />

cosiddetto protocollo <strong>Local</strong><br />

Content.


26<br />

27<br />

Gli accordi e le convenzioni con<br />

i soggetti del territorio<br />

Gli accordi con i soggetti del territorio<br />

fanno parte della strategia di relazione<br />

di eni e rappresentano la volontà di<br />

un approccio di lungo periodo basato<br />

sulla cooperazione.<br />

eni si relaziona <strong>in</strong><br />

maniera proattiva e<br />

con una prospettiva di<br />

cooperazione con i territori<br />

di presenza operativa nella<br />

consapevolezza che ciò<br />

rappresenti un’occasione<br />

di sviluppo non solo per<br />

l’impresa ma anche per il<br />

territorio per traguardare il<br />

proprio sviluppo sostenibile.<br />

La concretizzazione di questa<br />

volontà di agire e di creare<br />

opportunità di sviluppo<br />

per la popolazione locale<br />

avviene attraverso la stipula<br />

di accordi e convenzioni, alla<br />

cui def<strong>in</strong>izione partecipano<br />

diversi attori del territorio,<br />

gli Enti regionali locali, le<br />

associazioni di categoria<br />

e le parti sociali, ecc. Gli<br />

accordi rappresentano<br />

l’impegno formale di eni a<br />

portare a term<strong>in</strong>e azioni<br />

concrete, soluzioni sostenibili<br />

e <strong>in</strong>novative <strong>in</strong> maniera<br />

trasparente e s<strong>in</strong>ergica con<br />

Stato degli accordi pr<strong>in</strong>cipali tra eni e gli stakeholder locali<br />

gli attori locali. L’impegno di<br />

eni non si limita al rispetto<br />

degli accordi sottoscritti, ma<br />

persegue costanti obiettivi di<br />

miglioramento su tematiche<br />

quali la preservazione del<br />

capitale ambientale, la<br />

salvaguardia della salute e<br />

della sicurezza dei lavoratori<br />

e delle popolazioni, la<br />

trasparenza e la diversità, la<br />

promozione dello sviluppo<br />

locale. Questo si è tradotto <strong>in</strong><br />

Stakeholder Accordo Stipula Pr<strong>in</strong>cipale obiettivo<br />

Regione <strong>Basilicata</strong><br />

Prov<strong>in</strong>cia di Potenza, Comuni di<br />

Viggiano, Montemurro, Marsico Nuovo,<br />

Marsicovetere, Calvello<br />

Sopr<strong>in</strong>tendenza beni archeologici<br />

ARPAB<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Regione <strong>Basilicata</strong>, eni, Conf<strong>in</strong>dustria<br />

<strong>Basilicata</strong> Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, Confapi di<br />

<strong>Basilicata</strong>, CGIL, CISL e UIL<br />

Protocollo di <strong>in</strong>tenti eni Regione<br />

<strong>Basilicata</strong><br />

Convenzioni per il riprist<strong>in</strong>o della<br />

viabilità con la Prov<strong>in</strong>cia e con i Comuni<br />

Protocollo di Intesa eni-Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />

per recupero e valorizzazione Villa<br />

Romana di Barricelle (PZ)<br />

Protocollo Operativo di verifica<br />

dello stato di qualità ambientale<br />

1998<br />

2009<br />

(Marsicovetere)<br />

<strong>2012</strong><br />

2011<br />

maggio 2011<br />

Protocollo “<strong>Local</strong> Content” ottobre <strong>2012</strong><br />

il valore totale<br />

184,1<br />

mln di euro<br />

<strong>Basilicata</strong> nell’applicazione<br />

di nuove tecnologie per<br />

la m<strong>in</strong>imizzazione degli<br />

impatti ambientali (rivolte a<br />

<strong>in</strong>tervenire sia sul processo<br />

produttivo, sia sul piano<br />

del sistema del cont<strong>in</strong>uo),<br />

nella promozione di una<br />

cultura della sicurezza,<br />

nella massimizzazione del<br />

contenuto locale e nella<br />

promozione di progetti di<br />

sviluppo del territorio.<br />

113,2<br />

mln di euro spesi<br />

dal 1998 a oggi<br />

ProtoCollo eni regione BaSiliCata 1998<br />

Def<strong>in</strong>izione dei contenuti della cooperazione<br />

strategica tra eni e la Regione, attraverso<br />

l’implementazione di misure multisettoriali di<br />

sostenibilità e di tutela ambientale<br />

Riprist<strong>in</strong>o della viabilità prov<strong>in</strong>ciale e<br />

comunale<br />

Consolidamento, restauro e musealizzazione<br />

del sito archeologico, al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>serirlo nei<br />

percorsi turistici della Val d’Agri<br />

Migliorare il controllo e la verifica dello stato di<br />

qualità dell’aria<br />

Promozione di <strong>in</strong>iziative nel settore geom<strong>in</strong>erario<br />

f<strong>in</strong>alizzate allo sviluppo regionale,<br />

alla tutela della salute e sicurezza e<br />

dell’occupazione locale


Il Protocollo di Intenti<br />

del 1998 fra Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> ed eni<br />

Il 18 novembre 1998 il<br />

Presidente della Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> e l’Amm<strong>in</strong>istratore<br />

Delegato eni hanno<br />

sottoscritto un Protocollo<br />

d’Intenti per l’estrazione di<br />

idrocarburi nella Val d’Agri,<br />

relativamente all’area allora<br />

denom<strong>in</strong>ata “Trend 1”, che<br />

ha def<strong>in</strong>ito i punti card<strong>in</strong>e<br />

verso cui far convergere le<br />

azioni concordate fra Regione<br />

e le compagnie petrolifere,<br />

considerando le esigenze<br />

del territorio e le vocazioni<br />

locali. L’accordo prevedeva,<br />

per la prima volta <strong>in</strong> Italia tra<br />

un’impresa petrolifera e una<br />

Regione, l’implementazione<br />

di misure multisettoriali<br />

di sostenibilità e di tutela<br />

ambientale. Agli impegni<br />

previsti si è dato seguito<br />

tramite 11 Accordi Attuativi<br />

e un Protocollo Tecnico<br />

predisposti dal Comitato<br />

Paritetico (D.G.R. n. 318 del<br />

23/02/1999 e successive).<br />

Gli accordi prevedevano:<br />

• <strong>in</strong>terventi di<br />

compensazione<br />

ambientale;<br />

• <strong>in</strong>terventi di promozione<br />

dello sviluppo sostenibile;<br />

• realizzazione del<br />

sistema di monitoraggio<br />

Protocollo eni Regione <strong>Basilicata</strong>: impegni e stato d’attuazione<br />

ambientale;<br />

• gestione del sistema di<br />

monitoraggio ambientale;<br />

• progettazione e<br />

realizzazione del<br />

Programma Regionale per il<br />

completamento delle reti di<br />

distribuzione del metano;<br />

• istituzione<br />

dell’osservatorio<br />

ambientale;<br />

• anticipazione royalty per la<br />

quota eccedente i 40.000<br />

barili al giorno;<br />

• costituzione della Società<br />

Energetica Lucana;<br />

• partecipazione al capitale<br />

dell’Agenzia Regionale di<br />

Sviluppo;<br />

• istituzione borse di studio;<br />

• istituzione di una sede<br />

della Fondazione Mattei<br />

(FEEM);<br />

• def<strong>in</strong>izione di un Protocollo<br />

Tecnico per la gestione<br />

delle situazioni di<br />

emergenza.<br />

La verifica complessiva degli<br />

obiettivi dell’<strong>in</strong>tesa e dei<br />

suoi strumenti attuativi è<br />

effettuata periodicamente<br />

dal Comitato Paritetico di<br />

attuazione, che è stato<br />

istituito al f<strong>in</strong>e di adottare<br />

<strong>in</strong>iziative e provvedimenti<br />

idonei a garantire la celere<br />

e completa realizzazione<br />

degli <strong>in</strong>terventi, nonché la<br />

possibile riprogrammazione e<br />

riallocazione delle risorse.<br />

Voce Obiettivo Impegno totale Durata Stato d’attuazione<br />

Compensazione<br />

Ambientale<br />

Sviluppo Sostenibile<br />

Sistema di<br />

Monitoraggio<br />

Ambientale<br />

Gestione Rete<br />

Monitoraggio<br />

Osservatorio<br />

Ambientale<br />

Metanizzazione<br />

Migliorare il controllo e la verifica dello stato<br />

di qualità dell’aria<br />

Realizzazione di programmi regionali dest<strong>in</strong>ati a<br />

promuovere lo Sviluppo Sostenibile<br />

Realizzazione di un sistema di monitoraggio<br />

ambientale<br />

Supporto delle attività di gestione di tale<br />

sistema<br />

Supporto logistico e organizzativo<br />

dell’Osservatorio Ambientale al f<strong>in</strong>e di garantire<br />

un’efficace azione di tutela e valorizzazione<br />

ambientale<br />

Progettazione e realizzazione del programma<br />

regionale di completamento delle reti di<br />

distribuzione del metano <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Istituzione di una<br />

Creazione e sostegno di un polo di ricerca<br />

sede della Fondazione<br />

scientifica e ambientale e alta formazione<br />

Enrico Mattei<br />

Contributo per<br />

l’istituzione di borse<br />

di studio<br />

Sostegno a corsi di dottorato e di<br />

specializzazione sui temi dell’ambiente,<br />

dell’energia e dell’<strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />

56,468 milioni di euro, circa 5,6<br />

milioni di euro annui<br />

20,6 milioni di euro<br />

5,165 milioni euro totali, erogati <strong>in</strong><br />

un’unica soluzione<br />

10 anni<br />

(1999-2008)<br />

10 anni,<br />

term<strong>in</strong>a nel 2018<br />

Quota versata nel<br />

2000<br />

46,5 milioni di euro Validità 15 anni<br />

Quota variabile, copertura completa<br />

delle spese di gestione dello stesso<br />

25,823 milioni di euro, pari a<br />

2/3 delle spese complessive del<br />

programma<br />

Quota variabile a copertura<br />

completa delle spese sostenute<br />

4,387 milioni di euro. L’importo è<br />

richiesto al term<strong>in</strong>e di ogni ciclo<br />

formativo (2/3 anni)<br />

Validità 15 anni<br />

dall’avvio, term<strong>in</strong>a nel<br />

2025<br />

L’attività è stata<br />

ultimata nel 2006<br />

15 anni, a partire<br />

dal 2007<br />

(term<strong>in</strong>a nel 2021)<br />

20 anni, a decorrere<br />

dall’anno accademico<br />

1999/2000<br />

Attività conclusa<br />

Erogati 4,13 milioni;<br />

accordo tuttora attivo<br />

Attività conclusa<br />

Erogati 12,4 milioni di<br />

euro<br />

Osservatorio istituito a<br />

marzo 2011 (accordo<br />

tuttora attivo). Totale<br />

erogato:<br />

4,1 milioni di euro<br />

Attività conclusa<br />

Accordo tuttora attivo.<br />

Totale erogato: 4,5<br />

milioni di euro<br />

Accordo tuttora attivo<br />

Totale erogato: 775 mila<br />

euro


28<br />

29<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Dal punto di vista della<br />

Regione, l’accordo è uno<br />

strumento programmatico<br />

per discipl<strong>in</strong>are e sostenere<br />

la realizzazione di obiettivi di<br />

<strong>in</strong>centivazione delle <strong>in</strong>iziative<br />

nelle aree <strong>in</strong>dustriali,<br />

<strong>in</strong>frastrutturazione, sviluppo<br />

turistico e promozione della<br />

compatibilità ambientale con<br />

l’<strong>in</strong>tervento petrolifero.<br />

Dal punto di vista delle<br />

compagnie petrolifere, la<br />

stipula deve garantire un<br />

assenso di massima sui<br />

programmi presentati,<br />

seguito dal relativo rilascio<br />

delle autorizzazioni di<br />

competenza della Regione.<br />

Gli impegni e i risultati<br />

Il Protocollo e gli Accordi<br />

comprendono <strong>in</strong>vestimenti per<br />

un valore totale di 184,1 milioni<br />

di euro, di cui 113,2 milioni di<br />

euro sono già spesi, secondo i<br />

domande frequenti<br />

< Quali sono le nuove norme<br />

<strong>in</strong> materia di ricerche di<br />

idrocarburi, l’art. 16 del<br />

“decreto liberalizzazioni”? ><br />

L’articolo 16 del Decreto<br />

Legge su concorrenza e<br />

liberalizzazioni prevede le<br />

modalità di dest<strong>in</strong>azione<br />

di una quota delle maggiori<br />

entrate erariali per lo<br />

Stato derivanti da nuovi<br />

<strong>in</strong>vestimenti di ricerca<br />

e sviluppo delle risorse<br />

energetiche nazionali, con<br />

l’obiettivo di sviluppo di<br />

progetti <strong>in</strong>frastrutturali e<br />

occupazionali di crescita<br />

dei territori di <strong>in</strong>sediamento<br />

degli impianti produttivi<br />

e dei territori limitrofi. Le<br />

modalità suddette devono<br />

punti descritti <strong>in</strong> tabella.<br />

eni ha sempre ottemperato<br />

agli impegni assunti e<br />

soltanto <strong>in</strong> alcuni casi,<br />

gli accordi stessi sono<br />

stati superati da nuove<br />

determ<strong>in</strong>azioni, portando<br />

qu<strong>in</strong>di a una revisione degli<br />

stessi alla luce delle mutate<br />

necessità del contesto. In<br />

particolare:<br />

• l’accordo che prevedeva<br />

la costituzione, <strong>in</strong>sieme<br />

alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />

della Società Energetica<br />

Regionale S.E.R., una<br />

società per azioni che<br />

avrebbe dovuto rendere<br />

disponibile energia a<br />

basso costo sfruttando<br />

le condizioni logistiche<br />

favorevoli della presenza<br />

di gas <strong>in</strong> zona per<br />

l’alimentazione di una<br />

centrale a ciclo comb<strong>in</strong>ato<br />

turbogas. Le mutate<br />

condizioni del mercato<br />

essere stabilite con decreto<br />

del M<strong>in</strong>istro dell’Economia<br />

e delle F<strong>in</strong>anze, di concerto<br />

con il M<strong>in</strong>istro dello Sviluppo<br />

Economico, da emanare<br />

entro sei mesi dalla data di<br />

entrata <strong>in</strong> vigore del decreto<br />

(marzo <strong>2012</strong>). Il testo del<br />

DL Liberalizzazioni (Decreto<br />

Legge 24 gennaio <strong>2012</strong>,<br />

n. 1) è stato pubblicato <strong>in</strong><br />

Gazzetta Ufficiale 24 marzo<br />

<strong>2012</strong>, n. 71 dopo la def<strong>in</strong>itiva<br />

approvazione della Camera<br />

dei Deputati.<br />

< Rispetto al Protocollo<br />

d’Intenti del 1998, ci sono<br />

state <strong>in</strong>adempienze da parte<br />

di eni. Se sì, perché? ><br />

Su buona parte degli Accordi<br />

energetico (liberalizzazione,<br />

decreto Letta e Bersani,<br />

legge Marzano) e la<br />

costituzione della SEL<br />

(Società Energetica<br />

Lucana) con Legge<br />

Regionale n. 13 del 2006,<br />

fanno considerare superato<br />

l’impegno assunto. La SEL<br />

costituisce lo strumento<br />

operativo <strong>in</strong>dividuato<br />

dalla Regione <strong>Basilicata</strong><br />

per favorire il risparmio<br />

energetico nella Pubblica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione e per<br />

cof<strong>in</strong>anziare <strong>in</strong>vestimenti<br />

per la produzione di energia<br />

da fonti r<strong>in</strong>novabili, anche<br />

attraverso la gestione<br />

e commercializzazione<br />

dell’aliquota del Gas<br />

proveniente dalle<br />

estrazioni;<br />

• l’accordo che stabiliva la<br />

partecipazione al capitale<br />

di una Società Regionale di<br />

Sviluppo.<br />

Attuativi vigeva la clausola<br />

sospensiva che subord<strong>in</strong>ava<br />

la realizzazione delle attività<br />

all’avveramento di una<br />

condizione: sarebbero rimasti<br />

<strong>in</strong> stand-by f<strong>in</strong>o a quando non<br />

fossero divenuti esecutivi<br />

tutti i provvedimenti<br />

amm<strong>in</strong>istrativi, le<br />

autorizzazioni, i pareri e i<br />

nulla osta di competenza<br />

regionale e non, che<br />

avrebbero consentito a eni<br />

di dare corso ai programmi<br />

di sviluppo (ampliamento<br />

Centro Olio, posa oleodotto,<br />

sviluppo Trend 1). Gli Accordi<br />

per i quali è stata prevista la<br />

clausola sospensiva sono: il<br />

numero 2 che obbligava eni a<br />

concorrere alla realizzazione<br />

In relazione alla scoperta<br />

petrolifera di Val d’Agri di<br />

<strong>in</strong>teresse strategico per il<br />

Paese, lo Stato ha ritenuto<br />

opportuno <strong>in</strong>tervenire per<br />

accelerare lo sviluppo nelle<br />

aree della Regione <strong>Basilicata</strong>.<br />

Un nuovo percorso d’<strong>in</strong>tesa<br />

Nel 2008 è stato avviato<br />

un nuovo percorso di<br />

negoziazione tra la Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> ed eni a seguito<br />

dei risultati del Protocollo del<br />

1998. L’<strong>in</strong>tesa è f<strong>in</strong>alizzata<br />

a def<strong>in</strong>ire un nuovo accordo<br />

che mira a valorizzare le<br />

risorse energetiche della<br />

<strong>Basilicata</strong>, basato sui pr<strong>in</strong>cipi<br />

di sostenibilità ambientale e<br />

di sviluppo del territorio.<br />

Il <strong>2012</strong> ha visto una serie<br />

di <strong>in</strong>contri tra le parti per la<br />

def<strong>in</strong>izione dei capitoli di<br />

<strong>in</strong>tervento, che saranno l’asse<br />

portante del nuovo accordo.<br />

di programmi regionali per<br />

lo sviluppo sostenibile; il<br />

numero 4 <strong>in</strong> base al quale eni<br />

avrebbe dovuto sostenere<br />

i costi della gestione del<br />

sistema di monitoraggio; il<br />

numero 5 che stabiliva per eni<br />

l’obbligo di contribuire per 2/3<br />

al completamento delle reti di<br />

distribuzione del gas metano;<br />

il numero 6 che prevedeva<br />

un anticipo delle royalty; il<br />

numero 8 che prevedeva<br />

la costituzione, <strong>in</strong>sieme<br />

alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />

della Società Energetica<br />

Regionale S.E.R., una società<br />

per azioni che avrebbe<br />

dovuto rendere disponibile<br />

energia a basso costo; il<br />

numero 9 che stabiliva la


domande frequenti<br />

partecipazione al capitale<br />

di una Società Regionale di<br />

Sviluppo; il numero 10 che<br />

obbligava eni a stipulare<br />

un accordo con la Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> per l’erogazione<br />

di borse di studio, dottorato<br />

e post dottorato, corsi di<br />

specializzazione sui temi<br />

dell’ambiente, dell’energia, del<br />

management delle risorse e<br />

dell’<strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />

Da parte di eni non si sono<br />

registrate <strong>in</strong>adempienze<br />

rispetto agli accordi assunti.<br />

Soltanto <strong>in</strong> alcuni casi, gli<br />

Il Protocollo<br />

“<strong>Local</strong> Content”<br />

Il 5 ottobre <strong>2012</strong> Regione<br />

<strong>Basilicata</strong>, eni, CGIL, CISL E<br />

UIL, Conf<strong>in</strong>dustria, Alleanza<br />

delle cooperative, Rete<br />

Imprese Italia-<strong>Basilicata</strong> e<br />

Confapi, riunite nel Tavolo<br />

Obiettivo <strong>2012</strong>, hanno<br />

sottoscritto il “Protocollo<br />

d’Intesa per la promozione<br />

di <strong>in</strong>iziative nel settore<br />

geo-m<strong>in</strong>erario f<strong>in</strong>alizzate<br />

allo sviluppo regionale,<br />

alla tutela della salute e<br />

sicurezza e dell’occupazione<br />

locale”. Il Protocollo ha<br />

l’obiettivo di def<strong>in</strong>ire i<br />

pr<strong>in</strong>cipi di collaborazione tra<br />

le parti firmatarie e le azioni<br />

reciproche volte a favorire:<br />

• la comunicazione dei<br />

programmi delle attività<br />

per lo sviluppo;<br />

• le modalità di<br />

approvvigionamento;<br />

• la valorizzazione e<br />

salvaguardia delle risorse<br />

umane;<br />

accordi sono stati superati da<br />

nuove determ<strong>in</strong>azioni, il che<br />

ha portato a una revisione<br />

degli accordi stessi alla luce<br />

delle mutate necessità del<br />

contesto. eni ha superato<br />

la condizione sospensiva<br />

dando attuazione agli Accordi,<br />

pur non avendo ancora<br />

completato tutte le attività<br />

previste nel Trend 1 per la<br />

produzione di 104.000 barili<br />

giorno di olio.<br />

< Tra gli accordi del ’98 vi è la<br />

costituzione di una Società<br />

Energetica Regionale.<br />

Qual è la situazione attuale? ><br />

Il Protocollo d’Intenti firmato<br />

nel 1998, all’articolo 4,<br />

prevedeva l’impegno da<br />

parte di eni a partecipare<br />

alla costituzione di<br />

una società energetica<br />

regionale avente come<br />

obiettivo prioritario quello<br />

“di rendere disponibile<br />

energia elettrica a basso<br />

costo <strong>in</strong> modo da essere<br />

competitiva nel futuro<br />

mercato elettrico nazionale”,<br />

sfruttando le condizioni<br />

Il Protocollo “<strong>Local</strong> Content” prevede 6 assi<br />

di <strong>in</strong>terventi e di impegni, tra cui quello di eni<br />

a <strong>in</strong>vestire almeno 500 milioni di euro.<br />

• il co<strong>in</strong>volgimento delle<br />

piccole e medie imprese<br />

e delle professionalità<br />

presenti nel territorio<br />

regionale.<br />

Il Protocollo nasce<br />

dalla richiesta sempre<br />

crescente, proveniente<br />

dal territorio lucano, di<br />

salvaguardare e garantire<br />

i livelli occupazionali e di<br />

sviluppare l’imprenditoria<br />

locale. Sei sono i capitoli di<br />

<strong>in</strong>tervento: “promozione di<br />

<strong>in</strong>iziative nel settore geom<strong>in</strong>erario”,<br />

“programmi<br />

delle attività per lo<br />

sviluppo”, “<strong>in</strong>iziative a<br />

tutela della salute e della<br />

sicurezza”, “modalità di<br />

approvvigionamento”,<br />

“valorizzazione e<br />

salvaguardia delle<br />

persone risorse umane” e<br />

“co<strong>in</strong>volgimento delle PMI”.<br />

La firma è avvenuta presso<br />

la sede dell’<strong>in</strong>cubatore<br />

d’impresa della Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> nell’area<br />

<strong>in</strong>dustriale di Viggiano<br />

e Grumento Nova, alla<br />

presenza delle massime<br />

Autorità regionali e locali,<br />

di eni e delle parti sociali e<br />

imprenditoriali co<strong>in</strong>volte,<br />

e con la partecipazione<br />

del territorio. eni ha<br />

partecipato f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />

dell’ideazione del protocollo<br />

<strong>in</strong> maniera proattiva e<br />

cont<strong>in</strong>uativa, attraverso<br />

un confronto serrato sui<br />

temi della negoziazione con<br />

gli altri attori firmatari e<br />

con le parti <strong>in</strong>teressate. Il<br />

Protocollo è la conclusione<br />

di un lungo processo di<br />

logistiche favorevoli della<br />

presenza di gas <strong>in</strong> zona<br />

per l’alimentazione di una<br />

centrale a ciclo comb<strong>in</strong>ato<br />

turbogas. Il relativo Accordo<br />

Attuativo non è mai stato<br />

sottoscritto. Nel frattempo<br />

le mutate condizioni<br />

del mercato energetico<br />

(liberalizzazione, Decreto<br />

Letta e Bersani, Legge<br />

Marzano) e la costituzione<br />

della SEL con Legge<br />

Regionale n. 13 del 2006,<br />

hanno fatto considerare<br />

superato l’impegno assunto.<br />

negoziazione sul tema del<br />

lavoro che per la prima volta<br />

ha visto il co<strong>in</strong>volgimento<br />

diretto esteso a tutte<br />

le parti <strong>in</strong>teressate sul<br />

tema, e si può considerare<br />

l’espressione dell’impegno<br />

e della volontà concertata<br />

delle parti a massimizzare<br />

il co<strong>in</strong>volgimento delle<br />

imprese lucane nelle attività<br />

di sviluppo del bus<strong>in</strong>ess di<br />

eni <strong>in</strong> Val d’Agri. Il Protocollo<br />

mette <strong>in</strong> evidenza il<br />

tema della formazione<br />

riconosciuto prerequisito<br />

<strong>in</strong>dispensabile per la<br />

crescita delle imprese.<br />

Con lo scopo di monitorare<br />

e valutare l’andamento<br />

delle attività relative<br />

all’attuazione del Protocollo<br />

è stato istituito un Tavolo<br />

di Trasparenza che vedrà<br />

la realizzazione di <strong>in</strong>contri<br />

con cadenza semestrale,<br />

oltre a eventuali <strong>in</strong>contri<br />

straord<strong>in</strong>ari per discutere<br />

le questioni urgenti e<br />

prioritarie.


30<br />

31<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

I contenuti del protocollo<br />

“<strong>Local</strong> Content”<br />

Il documento def<strong>in</strong>isce sei<br />

Assi di <strong>in</strong>tervento.<br />

L’Asse 1 “Promozione<br />

di <strong>in</strong>iziative nel settore<br />

geo-m<strong>in</strong>erario” prevede<br />

l’<strong>in</strong>dividuazione di <strong>in</strong>iziative<br />

per valorizzare il patrimonio<br />

m<strong>in</strong>erario presente nella<br />

Regione <strong>Basilicata</strong>, nel<br />

pieno rispetto del contesto<br />

ambientale e della vocazione<br />

imprenditoriale del territorio,<br />

e favorire l’occupazione<br />

e le attività economiche,<br />

garantendo la realizzazione<br />

delle attività programmate <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> da eni.<br />

L’Asse 2 “Programmi delle<br />

attività per lo sviluppo”<br />

<strong>in</strong>quadra lo svolgimento del<br />

programma <strong>in</strong>erente la piena<br />

operatività della concessione<br />

Val d’Agri, che non è stata<br />

ancora raggiunta, che<br />

comporterà ulteriori<br />

ricadute occupazionali nel<br />

territorio regionale.<br />

eni si impegna a rendere<br />

accessibili le <strong>in</strong>formazioni<br />

sul programma delle<br />

attività per massimizzare la<br />

partecipazione delle aziende<br />

lucane, mettendo <strong>in</strong> atto<br />

azioni per accompagnare la<br />

loro qualifica e favorendo il<br />

trasferimento di conoscenze<br />

e l’alta professionalizzazione.<br />

L’Asse 3 “Iniziative a<br />

tutela della salute e della<br />

sicurezza” prevede la<br />

def<strong>in</strong>izione delle migliori<br />

condizioni di sicurezza sul<br />

lavoro, promuovendone il<br />

miglioramento cont<strong>in</strong>uo per<br />

garantire livelli di sicurezza<br />

uniformi ai lavoratori e alle<br />

imprese che operano <strong>in</strong><br />

prossimità del centro eni della<br />

Val d’Agri nonché la massima<br />

sostenibilità ambientale.<br />

è promossa la massima<br />

<strong>in</strong>formazione sul Piano di<br />

Emergenza esterno vigente<br />

gestito dalla Prefettura<br />

<strong>in</strong> accordo con gli Enti e i<br />

soggetti co<strong>in</strong>volti. Sarà <strong>in</strong>oltre<br />

istituito un Osservatorio<br />

Paritetico Territoriale per<br />

la salute e la sicurezza dei<br />

lavoratori operanti nell’area<br />

produttiva della Val d’Agri, che<br />

avrà il compito di costituire<br />

un’unica Rappresentanza dei<br />

lavoratori per la sicurezza <strong>in</strong><br />

ambito territoriale; di favorire<br />

l’adozione omogenea di<br />

elevati standard di sicurezza,<br />

prevenzione e controllo; di<br />

monitorare le buone pratiche<br />

di prevenzione e sicurezza<br />

sul lavoro e favorirne<br />

l’omogenea applicazione e di<br />

promuoverne la formazione e<br />

la sensibilizzazione.<br />

Asse 4 “Modalità di<br />

approvvigionamento”<br />

pone attenzione sul tema<br />

della filiera sostenibile,<br />

prevedendo l’adozione di<br />

modalità di acquisizione<br />

e approvvigionamento<br />

f<strong>in</strong>alizzate a massimizzare<br />

la formula del “chilometro<br />

zero”, oltre che a porre<br />

obiettivi di trasparenza sulle<br />

<strong>in</strong>formazioni per l’accesso<br />

alle vendor list.<br />

L’Asse 5 “Valorizzazione e<br />

salvaguardia delle risorse<br />

umane” prevede la<br />

realizzazione di azioni per la<br />

creazione e il mantenimento<br />

dell’occupazione, attraverso:<br />

la creazione di una banca<br />

dati per il personale<br />

delle ditte appaltatrici<br />

dell’oil &gas; l’impiego<br />

prioritariamente degli stessi<br />

lavoratori del precedente<br />

affidatario <strong>in</strong> un’ottica di<br />

cont<strong>in</strong>uità; l’<strong>in</strong>serimento<br />

nei documenti di gara e<br />

nel successivo contratto<br />

della specificazione della<br />

procedura a salvaguardia<br />

dei livelli occupazionali;<br />

l’obbligatorietà per le aziende<br />

uscenti e subentranti<br />

nell’appalto a partecipare al<br />

Tavolo di confronto presso<br />

Conf<strong>in</strong>dustria <strong>Basilicata</strong><br />

(o Associazione a cui le<br />

aziende aderiscono).<br />

Inf<strong>in</strong>e, l’Asse 6<br />

“Co<strong>in</strong>volgimento delle PMI”<br />

<strong>in</strong>dividua le modalità di<br />

co<strong>in</strong>volgimento delle micro,<br />

piccole e medie imprese,<br />

attraverso la suddivisione<br />

degli appalti <strong>in</strong> lotti<br />

funzionali; l’impostazione<br />

di azioni negoziali per<br />

la stipula di pacchetti<br />

contrattuali di dimensioni<br />

contenute; la prescrizione<br />

nei contratti di servizi che<br />

l’appaltatore abbia una<br />

sede, anche secondaria, nel<br />

raggio circoscritto entro i<br />

conf<strong>in</strong>i regionali, <strong>in</strong> modo<br />

da migliorare i tempi di<br />

risposta o confronto con il<br />

committente, e quando il<br />

requisito sia giustificabile da<br />

aspetti tecnico-logistici.


Le Convenzioni<br />

per il riprist<strong>in</strong>o<br />

della viabilità<br />

eni ha siglato Convenzioni<br />

con la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza<br />

e i Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />

attività estrattive per il<br />

mantenimento, il riprist<strong>in</strong>o<br />

e la valorizzazione della<br />

viabilità prov<strong>in</strong>ciale e<br />

comunale, <strong>in</strong> collaborazione<br />

con le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

e gli Enti che ne curano<br />

la manutenzione. Oltre a<br />

f<strong>in</strong>anziare gli <strong>in</strong>terventi<br />

eni, dove richiesto, mette<br />

a disposizione le proprie<br />

strutture organizzative,<br />

le conoscenze tecniche e<br />

scientifiche e le migliori<br />

risorse professionali<br />

<strong>in</strong>tervenendo, nel caso<br />

di alcuni Comuni, con<br />

un’azione diretta <strong>in</strong> fase di<br />

progettazione ed esecuzione<br />

dei lavori. La Convenzione<br />

con la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza<br />

ha un valore complessivo<br />

di circa 4 milioni di euro<br />

(3.940.792 euro). Si tratta di<br />

un <strong>in</strong>tervento importante, <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i di impegno f<strong>in</strong>anziario<br />

e di area <strong>in</strong>teressata,<br />

che mira a <strong>in</strong>tervenire<br />

laddove la viabilità stradale<br />

locale risulti anche solo<br />

m<strong>in</strong>imamente compromessa<br />

dall’<strong>in</strong>tensificazione del<br />

traffico veicolare dei<br />

mezzi dedicati alle attività<br />

petrolifere. La sicurezza<br />

della transitabilità delle<br />

strade viene, <strong>in</strong>oltre, tutelata<br />

tramite servizi di “staffetta”,<br />

quando sono previsti<br />

trasporti particolarmente<br />

frequenti, che <strong>in</strong>teressano<br />

l’area dei centri urbani<br />

per un periodo di tempo<br />

significativamente lungo.<br />

A tutto ciò, si aggiungono<br />

gli <strong>in</strong>terventi stradali che<br />

La Convenzione<br />

siglata nel <strong>2012</strong><br />

con la Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Potenza per<br />

il riprist<strong>in</strong>o<br />

della viabilità<br />

ha un valore<br />

di circa 4 milioni<br />

di euro.<br />

caratterizzano la stagione<br />

<strong>in</strong>vernale e che vedono eni<br />

impegnata <strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea per<br />

assicurare la transitabilità<br />

dei percorsi stradali che<br />

conducono ai propri siti e che<br />

co<strong>in</strong>cidono, per la maggior<br />

parte, con quelli più utilizzati<br />

dalle popolazioni locali. Sono<br />

ad oggi <strong>in</strong> fase di def<strong>in</strong>izione<br />

convenzioni con i Comuni<br />

di Viggiano, Montemurro,<br />

Paterno, Marsicovetere.


32<br />

33<br />

I progetti per lo sviluppo locale<br />

Nel 2011 la spesa<br />

complessiva a favore del<br />

territorio <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

ammonta a oltre 5,1 milioni di<br />

euro. Del dato complessivo,<br />

Tipologia di spesa<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

circa 4,9 milioni di euro<br />

(oltre il 95% del totale) sono<br />

stati spesi <strong>in</strong> progetti stabiliti<br />

nell’ambito di accordi o<br />

convenzioni.<br />

2009 2010 2011<br />

(k euro) (k euro) (k euro)<br />

Spese derivanti da accordi e convenzioni 3.916,00 6.684,00 4.895,00<br />

Liberalità a favore del territorio 25 15 30<br />

Promozione del territorio 100,3 217,7 102<br />

Sponsorizzazioni 50 50<br />

Fiere e mostre 8<br />

Pubblicazioni 3,1 1<br />

Sito <strong>in</strong>ternet 9,4 14<br />

Omaggistica 225 20 15<br />

Eventi 62,1 69<br />

Totale spese per il territorio 4.316,30 7.069,30 5.126,00<br />

Spese per il territorio 2011 per settore di <strong>in</strong>tervento<br />

La tutela<br />

e la valorizzazione<br />

del patrimonio<br />

archeologico regionale<br />

Il 18 ottobre 2011 eni e la<br />

Direzione Regionale per i Beni<br />

Culturali e Paesaggistici della<br />

<strong>Basilicata</strong> hanno sottoscritto<br />

un Protocollo d’Intesa per il<br />

recupero e la valorizzazione<br />

della Villa Romana r<strong>in</strong>venuta<br />

nel 2006 durante gli scavi<br />

per la realizzazione della<br />

rete di raccolta <strong>in</strong> località<br />

Barricelle. L’accordo prevede<br />

il consolidamento, il restauro<br />

e la musealizzazione del<br />

sito archeologico, al f<strong>in</strong>e<br />

di <strong>in</strong>serirlo nei percorsi<br />

Nel 2011 la spesa complessiva a favore del territorio<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> ammonta a oltre 5,1 milioni di euro, di cui oltre<br />

il 95% riguarda progetti def<strong>in</strong>iti da accordi con i soggetti locali.<br />

turistici della Val d’Agri, per<br />

un <strong>in</strong>vestimento complessivo<br />

da parte di eni di 2.794.800<br />

euro. Il ritrovamento della Villa<br />

Romana <strong>in</strong> località Barricelle<br />

è avvenuto nel luglio del 2006<br />

nel corso dei lavori relativi<br />

alla realizzazione della rete<br />

di raccolta del Centro Olio<br />

Val d’Agri, e <strong>in</strong> particolare<br />

del tratto Cerro Falcone<br />

contrada Barricelle; il sito<br />

archeologico attualmente<br />

copre un’area di circa 1.300<br />

mq. Il ritrovamento è stato<br />

def<strong>in</strong>ito di <strong>in</strong>teresse nazionale<br />

dalla Sopr<strong>in</strong>tendenza per<br />

i Beni Archeologici della<br />

<strong>Basilicata</strong> che ha consentito<br />

di attraversare il sito<br />

Spesa totale per il territorio<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> (2009-2011)


archeologico mediante<br />

la realizzazione di un<br />

microtunnel <strong>in</strong> modo da<br />

non variare il percorso già<br />

autorizzato.<br />

Contestualmente, è stato<br />

def<strong>in</strong>ito dalla Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />

un progetto di recupero e<br />

di valorizzazione del sito<br />

archeologico che consentirà di<br />

fruire di uno dei più importanti<br />

e monumentali complessi<br />

rurali, di età romana, r<strong>in</strong>venuti<br />

negli ultimi anni <strong>in</strong> Italia<br />

Meridionale.<br />

eni ha <strong>in</strong>oltre stipulato,<br />

f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio dei lavori<br />

di posa delle condotte e<br />

dell’oleodotto, un accordo con<br />

la Sopr<strong>in</strong>tendenza per i Beni<br />

Archeologici della <strong>Basilicata</strong><br />

f<strong>in</strong>alizzato a gestire il possibile<br />

r<strong>in</strong>venimento di reperti<br />

archeologici. È stato possibile<br />

esplorare e assicurare la<br />

tutela di importanti siti<br />

costituiti da necropoli greche<br />

ed <strong>in</strong>digene e da impianti<br />

produttivi databili tra VI<br />

secolo a.C. e IV secolo d.C., e<br />

di mappare nuovi e numerosi<br />

siti di <strong>in</strong>teresse lungo il<br />

tracciato dell’oleodotto, ad<br />

arricchimento del patrimonio<br />

archeologico regionale.<br />

I progetti per lo<br />

sviluppo delle filiere<br />

turistica, culturale<br />

e sociale<br />

Nell’ambito del progetto<br />

Missione di Comunità, eni<br />

ha avviato e sostenuto<br />

<strong>in</strong> questi anni progetti<br />

d’accompagnamento allo<br />

sviluppo del turismo e della<br />

cultura locali, collaborando<br />

con le Amm<strong>in</strong>istrazioni,<br />

consultando i soggetti del<br />

territorio e co<strong>in</strong>volgendo<br />

esperti e reti di eccellenza.<br />

Per quanto riguarda la<br />

filiera turistica, sono stati<br />

realizzati alcuni <strong>in</strong>terventi<br />

pilota nell’ambito del<br />

progetto Missione di<br />

Comunità, che comprendono<br />

<strong>in</strong>terventi di manutenzione<br />

e miglioramento della<br />

sentieristica e delle<br />

<strong>in</strong>frastrutture turistiche e<br />

attività di formazione per<br />

guide turistiche locali <strong>in</strong><br />

collaborazione con il Distretto<br />

Meridionale, la Fondazione<br />

eni Enrico Mattei, i Comuni<br />

di Calvello e Abriola. Sono<br />

stati riprist<strong>in</strong>ati e valorizzati<br />

percorsi strategici per lo<br />

sviluppo del turismo, tra cui<br />

il percorso <strong>in</strong>tercomunale<br />

didattico e naturalistico “Tre<br />

Madonne” fra i santuari di<br />

Viggiano, Calvello e Abriola.<br />

Lungo il percorso, <strong>in</strong> località<br />

Cacciatizze, è attivo il<br />

Centro Didattico “Energia<br />

e Territorio”, <strong>in</strong>augurato<br />

nel novembre 2009. Nella<br />

def<strong>in</strong>izione degli <strong>in</strong>terventi è<br />

stata rilevante l’attivazione<br />

di “reti lunghe” con soggetti<br />

promotori di sviluppo,<br />

quali la partecipazione<br />

dell’Associazione Civita alla<br />

def<strong>in</strong>izione di strategie di<br />

sviluppo turistico <strong>in</strong>tegrato e<br />

la condivisione del cosiddetto<br />

5.000 copie della<br />

cart<strong>in</strong>a stradale della<br />

<strong>Basilicata</strong>, abb<strong>in</strong>ata<br />

alla rivista Qui<br />

Tour<strong>in</strong>g e realizzata<br />

<strong>in</strong> collaborazione con<br />

eni, sono state messe<br />

a disposizione degli<br />

stakeholder.<br />

“Modello <strong>Basilicata</strong>”<br />

attraverso l’organizzazione di<br />

eventi sul territorio dedicati.<br />

Nel 2011, eni ha aderito<br />

all’<strong>in</strong>iziativa di valorizzazione<br />

del patrimonio storicoartistico<br />

di Matera che<br />

prevede il miglioramento<br />

5,1<br />

milioni di euro<br />

spesi per<br />

il territorio nel 2011<br />

dell’illum<strong>in</strong>azione del Musma<br />

- Museo della Scultura<br />

Contemporanea e delle<br />

strutture vic<strong>in</strong>e ai Sassi.<br />

L’<strong>in</strong>iziativa è condotta <strong>in</strong><br />

collaborazione con enipower.<br />

Dal 2009 sono state attivate<br />

collaborazioni con Bell’Italia,<br />

Gambero Rosso e Golosario<br />

al f<strong>in</strong>e di promuovere presso i<br />

lettori, i paesaggi naturali e le<br />

tradizioni eno-gastronomiche<br />

locali. Tra le <strong>in</strong>iziative<br />

promosse, <strong>in</strong> collaborazione<br />

con i territori <strong>in</strong>teressati, si<br />

segnalano:<br />

• pubbliredazionale su<br />

monografia di Qui Tour<strong>in</strong>g<br />

2011 dedicata alla<br />

<strong>Basilicata</strong>;<br />

• calendario Val d’Agri 2011;<br />

• carta Tour<strong>in</strong>g Club tematica<br />

sui parchi italiani De<br />

Agost<strong>in</strong>i, distribuita a tutti<br />

gli stakeholder e messa<br />

a disposizione del parco<br />

della Val d’Agri per la<br />

distribuzione ai turisti e ai<br />

visitatori;<br />

• calendario Bell’Italia 2010<br />

dedicato alla Val d’Agri e alla<br />

Val Camastra per un totale<br />

di 80.000 copie distribuite<br />

con la rivista e 5.000 a<br />

disposizione del territorio;<br />

• pubbliredazionale su Guida<br />

Viaggiar Bene 2010<br />

di Gambero Rosso;<br />

• filmato con <strong>in</strong>terviste<br />

a produttori e artigiani,<br />

trasmesso sul canale<br />

satellitare Gambero Rosso<br />

<strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> euro<br />

per il progetto<br />

della Villa Romana<br />

2,8<br />

mln euro circa<br />

le <strong>in</strong>iziatiVe SoCiali<br />

Channel;<br />

• settimana di promozione<br />

delle eccellenze enogastronomiche<br />

lucane<br />

presso la Città del Gusto<br />

(Gambero Rosso) e presso<br />

Golosaria a Milano, nel<br />

2010;<br />

• pubbliredazionale sulla<br />

Guida Golosario 2010;<br />

• presenza di prodotti della<br />

Val d’Agri e Val Camastra a<br />

Golosaria, manifestazione<br />

sulle eccellenze enogastronomiche<br />

(novembre<br />

2010, Milano);<br />

La valorizzazione del<br />

territorio avviene anche<br />

attraverso la realizzazione<br />

e il sostegno di importanti<br />

eventi di taglio sia nazionale<br />

sia locale. Tra questi, nel<br />

luglio 2011 eni è stato ma<strong>in</strong><br />

sponsor del Festival Polo<br />

Sud, <strong>in</strong> partnership con<br />

la Regione <strong>Basilicata</strong> e il<br />

Comune di Matera, che si è<br />

svolto a Matera, Bernalda<br />

e Grumento Nova e che<br />

ha visto il co<strong>in</strong>volgimento<br />

della popolazione sui temi<br />

della cultura e del futuro<br />

del territorio. eni sostiene


34<br />

35<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

ogni anno attività e progetti<br />

f<strong>in</strong>alizzati a sostenere la filiera<br />

del sociale e della cultura,<br />

sulla base delle richieste<br />

e dei bisogni del territorio.<br />

Tra questi, i contributi a<br />

favore di feste religiose e di<br />

associazioni no profit della Val<br />

d’Agri.<br />

eni sostiene dal 1999 progetti<br />

per le scuole della <strong>Basilicata</strong>;<br />

tra queste, l’<strong>in</strong>iziativa<br />

<strong>in</strong>ternazionale Schoolnet<br />

rivolta alle scuole secondarie<br />

Il ruolo della Fondazione<br />

eni Enrico Mattei a<br />

Viggiano<br />

di primo grado della Val d’Agri,<br />

Val Camastra e Val Basento e<br />

dal 2007 resa <strong>in</strong>ternazionale<br />

con il co<strong>in</strong>volgimento di altre<br />

regioni <strong>in</strong> Paesi nei quali<br />

eni opera: Angola, Alaska,<br />

Australia, Indonesia, Norvegia,<br />

Pakistan, Timor Est, Tunisia,<br />

Venezuela. Ogni anno circa<br />

1.000 ragazzi, di cui circa<br />

300 lucani, sono <strong>in</strong>vitati a<br />

raccontare l’ambiente, la<br />

cultura e le tradizioni delle<br />

proprie comunità e a dialogare<br />

Dal 2008 la Fondazione<br />

eni Enrico Mattei (FEEM),<br />

<strong>in</strong> base all’Accordo<br />

Attuativo Regionale n. 11<br />

del Protocollo d’Intenti<br />

tra la Regione <strong>Basilicata</strong><br />

e l’eni, ha una sede anche<br />

a Viggiano dove opera<br />

sulla base di programmi di<br />

attività concordati con la<br />

Regione <strong>Basilicata</strong> e con<br />

altri partner scientifici e<br />

istituzionali. La mission<br />

di FEEM è quella di essere<br />

un centro di aggregazione<br />

di idee capace di creare<br />

opportunità e s<strong>in</strong>ergie sul<br />

territorio lucano, diffondendo<br />

conoscenza attraverso la<br />

realizzazione di attività di<br />

analisi prevalentemente<br />

economica. La FEEM,<br />

avvalendosi di uno staff<br />

di circa 30 collaboratori,<br />

provenienti prevalentemente<br />

dalla regione, svolge<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> attività<br />

di ricerca, formazione,<br />

divulgazione, a supporto<br />

di istituzioni pubbliche e<br />

organizzazioni di settore.<br />

con coetanei di Paesi diversi.<br />

La cerimonia di premiazione<br />

a conclusione dell’edizione<br />

2011-<strong>2012</strong> si è svolta lo<br />

scorso giugno a Potenza,<br />

durante la quale è stato<br />

assegnato il premio nazionale<br />

alla Scuola Secondaria<br />

di Primo Grado - Istituto<br />

Comprensivo “L. De Lorenzo”<br />

di Viggiano. È previsto il<br />

co<strong>in</strong>volgimento delle scuole<br />

della <strong>Basilicata</strong> nelle attività<br />

<strong>in</strong>dividuate dal Protocollo di<br />

Le attività pensate per il<br />

progetto <strong>Basilicata</strong>, hanno<br />

fra i molteplici scopi quello<br />

di valorizzare le risorse<br />

naturali, culturali e umane<br />

locali e sono organizzate<br />

<strong>in</strong> tre aree tematiche che<br />

corrispondono ad altrettanti<br />

macro-programmi: turismo<br />

sostenibile, terzo settore,<br />

energia e sviluppo locale. Nel<br />

corso del suo <strong>in</strong>sediamento<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, la FEEM ha<br />

pianificato e organizzato<br />

diverse <strong>in</strong>iziative di<br />

divulgazione scientifica per<br />

i cittad<strong>in</strong>i e per le scuole<br />

di ogni ord<strong>in</strong>e e grado del<br />

territorio; fornisce alle<br />

istituzioni locali supporto<br />

scientifico per il processo<br />

di market<strong>in</strong>g territoriale<br />

attraverso la valorizzazione<br />

della filiera turistica, la<br />

promozione del c<strong>in</strong>eturismo,<br />

l’ideazione, progettazione<br />

e promozione di percorsi<br />

tematici turistici sui<br />

temi dell’energia, al f<strong>in</strong>e<br />

di promuovere la nuova<br />

frontiera del turismo<br />

<strong>in</strong>tesa siglato nel 2010 tra eni<br />

e il M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione,<br />

Università, Ricerca nell’ambito<br />

del progetto “Scuola Digitale.<br />

Per l’A.A. 2011/12 il Liceo<br />

Scientifico “Pier Paolo<br />

Pasol<strong>in</strong>i” di Potenza ha<br />

partecipato allo sviluppo di<br />

contenuti didattici <strong>in</strong>novativi<br />

basati sulla metodologia<br />

CLIL (Content Language<br />

Integrated Learn<strong>in</strong>g) per il sito<br />

clil<strong>in</strong>action (www.clil<strong>in</strong>action.<br />

eniscuola.net).<br />

didattico <strong>in</strong> Val d’Agri;<br />

promuove l’aggregazione<br />

dei comuni della Val d’Agri<br />

e dei consorzi turistici<br />

per sostenere l’economia<br />

del turismo sul territorio,<br />

anche con il supporto<br />

delle nuove tecnologie<br />

di collaborazione <strong>in</strong> rete.<br />

FEEM fornisce costante<br />

supporto scientifico al Parco<br />

Nazionale Appen<strong>in</strong>o Lucano<br />

Val d’Agri Lagonegrese, sulla<br />

base di un protocollo d’<strong>in</strong>tesa<br />

firmato dai due soggetti,<br />

nell’ottica di ottenimento<br />

della certificazione europea<br />

della Carta Europea del<br />

Turismo Sostenibile nelle<br />

aree protette. FEEM è <strong>in</strong>oltre<br />

attiva nella formazione di<br />

tipo tecnico e scientifico di<br />

personale impegnato nel<br />

terzo settore e prosegue<br />

anche le sue attività di<br />

formazione su temi legati<br />

al superamento del Digital<br />

Divide rivolte ai cittad<strong>in</strong>i<br />

della terza età di alcuni<br />

Comuni lucani della Val d’Agri<br />

e della Val Camastra.


Le royalty,<br />

il lavoro e<br />

l’occupazione


36<br />

37<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Le royalty e i pagamenti alle Istituzioni<br />

<strong>Local</strong>i derivanti dall’estrazione<br />

oltre<br />

585<br />

milioni di euro di<br />

royalty versate da<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

gettito totale roYaltY eni<br />

domande frequenti<br />

< Cos’è e come viene<br />

calcolato l’<strong>in</strong>dice QE? ><br />

L’<strong>in</strong>dice QE è la Quota<br />

Energetica del costo della<br />

materia prima gas. Viene<br />

espresso <strong>in</strong> euro per mega<br />

joule e utilizzato dall’Autorità<br />

per l’energia elettrica e il<br />

gas nella determ<strong>in</strong>azione<br />

del prezzo di vendita del<br />

gas naturale distribuito<br />

attraverso la rete urbana.<br />

Questo <strong>in</strong>dice è qu<strong>in</strong>di<br />

def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> centesimi di<br />

euro per MJ (mega joule),<br />

Per quanto riguarda le<br />

estrazioni da terraferma,<br />

le somme corrispondenti<br />

al valore dell’<strong>in</strong>cremento<br />

di aliquota del 3%, stabilito<br />

a decorrere dal 1° gennaio<br />

2009, sono versate <strong>in</strong> un<br />

apposito capitolo del Bilancio<br />

dello Stato e <strong>in</strong>teramente<br />

riassegnate al “Fondo<br />

Le compagnie petrolifere<br />

che estraggono idrocarburi<br />

sul territorio italiano devono<br />

versare annualmente allo<br />

Stato una percentuale<br />

del valore della propria<br />

produzione complessiva.<br />

Questa aliquota di prodotto<br />

è comunemente chiamata<br />

royalty. Dal 2009 le<br />

royalty per i giacimenti <strong>in</strong><br />

terraferma sono pari al 10%<br />

degli idrocarburi estratti<br />

(prima erano al 7%), mentre<br />

assumendo che un metro<br />

cubo standard di gas<br />

equivalga a 38,52 MJ. I valori<br />

QE vengono comunicati<br />

trimestralmente dall’Autorità<br />

per l’energia elettrica e il<br />

gas.<br />

< Cosa vuol dire Regione<br />

Obiettivo 1? ><br />

È l’obiettivo prioritario della<br />

politica regionale europea<br />

<strong>in</strong> favore delle Regioni <strong>in</strong><br />

ritardo di sviluppo. In Italia<br />

l’Obiettivo 1 agisce sotto<br />

Nel 2011 eni<br />

ha versato royalty<br />

alla Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> e ai<br />

Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

per oltre 63 milioni<br />

di euro.<br />

per le estrazioni offshore<br />

(giacimenti <strong>in</strong> mare) sono<br />

pari al 7% sulla quantità di<br />

gas e al 4% sulla quantità di<br />

olio. Secondo la normativa<br />

vigente, i beneficiari del<br />

valore dell’aliquota di<br />

prodotto, con quote differenti,<br />

sono lo Stato, le Regioni e<br />

i Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />

estrazioni. Per quanto<br />

riguarda la distribuzione delle<br />

aliquote a Stato, Regione<br />

e Comuni, a decorrere dal<br />

il controllo del M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Economia e delle<br />

F<strong>in</strong>anze e <strong>in</strong>teressa le<br />

Regioni del sud: <strong>Basilicata</strong>,<br />

Calabria, Campania, Puglia,<br />

Sardegna, Sicilia e, <strong>in</strong> regime<br />

di sostegno transitorio,<br />

il Molise. Il documento di<br />

programmazione generale<br />

dell’Obiettivo 1 è il Quadro<br />

comunitario di sostegno,<br />

attuato tramite programmi<br />

operativi a titolarità<br />

regionale e di alcune<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni centrali.<br />

preord<strong>in</strong>ato alla riduzione<br />

del prezzo alla pompa dei<br />

carburanti per i residenti<br />

nelle regioni <strong>in</strong>teressate dalla<br />

estrazione di idrocarburi<br />

liquidi e gassosi nonché dalle<br />

attività di rigassificazione<br />

anche attraverso impianti fissi<br />

offshore”, istituito nello stato<br />

di previsione del M<strong>in</strong>istero<br />

1° gennaio 1999, la quota<br />

dest<strong>in</strong>ata allo Stato (pari al<br />

55% dell’aliquota stabilita) è<br />

direttamente corrisposta alla<br />

Regione <strong>Basilicata</strong> <strong>in</strong> quanto<br />

regione a statuto ord<strong>in</strong>ario<br />

<strong>in</strong>clusa nell’Obiettivo 1 di<br />

cui al Regolamento CEE<br />

n. 2052/88 e successive<br />

modificazioni.<br />

Di quel 7%, l’85% è di<br />

pert<strong>in</strong>enza della Regione e il<br />

15% dei Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

dalle estrazioni.<br />

< Anche per il gas estratto<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è previsto il<br />

versamento di royalty? ><br />

Il gas estratto <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

è soggetto al pagamento<br />

di royalty per la quota<br />

eccedente i primi 20 milioni<br />

di metri cubi di produzione,<br />

secondo quanto stabilito dal<br />

D.Lgs. 625/1996. Per il calcolo<br />

delle royalty sul gas estratto,<br />

si fa riferimento all’<strong>in</strong>dice QE<br />

- Quota Energetica del costo<br />

materia prima del gas naturale<br />

(L. 239/2004).<br />

dello Sviluppo Economico<br />

(L. 99/2009). L’importo procapite<br />

ripartito ai maggiorenni<br />

muniti di patente della Regione<br />

<strong>Basilicata</strong>, attraverso la<br />

carta elettronica denom<strong>in</strong>ata<br />

“bonus idrocarburi”,<br />

ha fatto registrare per<br />

il 2011 un valore pari<br />

a 48.779.628 euro.


Ripartizione del Fondo Idrocarburi<br />

Prima erogazione (2011) Seconda erogazione (<strong>2012</strong>)*<br />

(euro) (euro)<br />

<strong>Basilicata</strong> 32.929.972,00 48.779.628,00<br />

* I dati <strong>2012</strong> sono relativi alla seconda erogazione degli importi versati nel 2011 per le produzioni di idrocarburi<br />

dell’anno 2010.<br />

Aliquote versate da eni ai Comuni e alla Regione <strong>Basilicata</strong> nel periodo 1998-<strong>2012</strong>*<br />

Comuni 1998 - <strong>2012</strong> (euro)<br />

Calvello 7.347.894<br />

Grumento Nova 10.608.942<br />

Marsico Nuovo 2.697.170<br />

Montemurro 2.600.703<br />

Viggiano 63.665.529<br />

totale 86.920.239<br />

Corleto Perticara** 146.127<br />

Ferrand<strong>in</strong>a 282.077<br />

Pisticci 447.058<br />

Salandra 65.732<br />

totale 940.995<br />

regione <strong>Basilicata</strong> 497.277.850<br />

totale complessivo 585.139.084<br />

* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />

** Il Comune di Corleto Perticara (Concessione Gorgoglione) è passato nel 2002 con DM 15/11/2002 a far parte<br />

del progetto Tempa Rossa , la cui titolarità è di Total e&p SpA.<br />

Gettito royalty complessivo alla Regione <strong>Basilicata</strong> (euro)<br />

2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />

Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni<br />

Aliquota 114.334.043 70.020.798 65.644.377 35.440.397 100.480.359 53.516.204 141.452.636 76.944.074<br />

* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />

Nel 2011 eni ha corrisposto<br />

ai Comuni <strong>in</strong>teressati<br />

dalle attività petrolifere<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> aliquote di<br />

prodotto per un totale<br />

di oltre 9 milioni di euro,<br />

corrispondenti alla<br />

produzione avvenuta<br />

nell’anno 2010. Nel caso di<br />

concessione con impianti di<br />

coltivazione che <strong>in</strong>teressano<br />

più Comuni, la quota è<br />

ripartita nella misura del 20%<br />

al Comune dove hanno sede<br />

le <strong>in</strong>frastrutture legate alla<br />

raccolta. Questo significa<br />

che, per quanto riguarda<br />

la Val d’Agri, il Comune di<br />

Viggiano, oltre alla quota<br />

derivante dalla produzione,<br />

riceve una percentuale<br />

maggiore di royalty derivante<br />

dalla presenza del Centro Olio<br />

nel territorio comunale.<br />

Gettiti royalty alla<br />

Regione <strong>Basilicata</strong> e ai<br />

Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />

attività petrolifere da eni<br />

Dal 1998, eni ha versato<br />

royalty alla Regione <strong>Basilicata</strong><br />

e ai Comuni <strong>in</strong>teressati dalle<br />

estrazioni petrolifere per un<br />

totale complessivo di oltre<br />

585 milioni di euro. Di questi,<br />

le risorse monetarie entrate<br />

a far parte del bilancio della<br />

Regione a partire dall’anno<br />

1998 versate da eni sono<br />

oltre 497 milioni di euro,<br />

mentre la cifra versata ai<br />

Comuni è di circa 87 milioni<br />

di euro.<br />

Nel 2011 eni ha corrisposto<br />

alla Regione <strong>Basilicata</strong><br />

aliquote di prodotto per<br />

un totale di 53,5 milioni<br />

di euro, corrispondenti<br />

alla produzione avvenuta<br />

nell’anno 2010.<br />

Ripartizione royalty pagate da eni nel 2011<br />

ai Comuni della <strong>Basilicata</strong>


38<br />

39<br />

Aliquote di prodotto corrisposte ai Comuni relative alle concessioni di coltivazione idrocarburi Val d’Agri<br />

e altre concessioni (<strong>in</strong> euro)<br />

2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />

Concessioni Comuni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni Totale Di cui eni<br />

Calvello 2.774.617 1.703.134 654.040 354.943 2.081.897 1.208.924 3.689.052 2.011.825<br />

Concessione<br />

Val d’Agri<br />

Altre<br />

concessioni<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

domande frequenti<br />

Altre<br />

concessioni<br />

< A cosa vengono dest<strong>in</strong>ate<br />

le royalty <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>? ><br />

I proventi derivanti dalle<br />

royalty entrano a far parte del<br />

Bilancio dell’Ente beneficiario<br />

senza alcun v<strong>in</strong>colo di<br />

dest<strong>in</strong>azione, anche se<br />

quest’ultimo ha il compito<br />

di far leva su tali risorse per<br />

implementare progetti e<br />

strategie che siano facilitatori<br />

di sviluppo locale. Per quanto<br />

riguarda le ricadute sui Comuni<br />

<strong>in</strong>teressati dalle attività,<br />

la Regione <strong>Basilicata</strong>, con<br />

la L.R. 40/1995 e s.m.i., ha<br />

<strong>in</strong>dividuato il comprensorio<br />

<strong>in</strong>teressato dalle estrazioni<br />

petrolifere e <strong>in</strong>oltre ha<br />

circoscritto un territorio di<br />

35 Comuni su cui far ricadere<br />

le azioni tese allo sviluppo<br />

economico e all’<strong>in</strong>cremento<br />

<strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong>dividuando nel<br />

bilancio di previsione, per<br />

la stessa area, un “fondo<br />

per lo sviluppo delle attività<br />

economiche e per l’<strong>in</strong>cremento<br />

2.219.694 1.362.507 1.308.080 709.886 1.840.112 967.139 2.459.368 1.341.216<br />

Marsico Nuovo 980.550 531.905 1.380.084 725.354 1.844.526 1.005.912<br />

Montemurro 554.923 340.627 327.020 177.472 460.028 241.785 614.842 335.304<br />

Viggiano 14.566.740 8.941.452 8.175.500 4.436.790 11.216.126 5.923.727 15.985.894 8.717.907<br />

Garaguso 51.730 0 79.790 0 85.238 0 84.272 0<br />

Ferrand<strong>in</strong>a 4.842 4.842 0 0 2.252 2.252 0 0<br />

Pisticci 2.260 2.260 0 0 7.132 7.132 0 0<br />

Salandra 1.790 1.790 0 0 0 0 0 0<br />

totale 20.176.596 12.356.612 11.524.980 6.210.996 17.072.869 9.076.313 24.677.954 13.412.164<br />

* Il dato <strong>2012</strong> è sempre riferito all’anno di produzione 2011.<br />

produttivo e <strong>in</strong>dustriale”<br />

f<strong>in</strong>anziato utilizzando il 3%<br />

delle risorse provenienti<br />

dalle royalty. Di più recente<br />

implementazione è <strong>in</strong>vece<br />

il “Programma Operativo<br />

Val d’Agri, Melandro, Sauro,<br />

Camastra” siglato nel 2003,<br />

che ha l’obiettivo di re<strong>in</strong>vestire<br />

sul territorio le risorse<br />

provenienti dalle royalty<br />

per generare uno sviluppo<br />

di qualità, di <strong>in</strong>tesa con le<br />

autonomie locali e le forze<br />

economiche e sociali.<br />

< Come sono calcolate le<br />

royalty? ><br />

Il calcolo delle somme dovute<br />

è effettuato <strong>in</strong> controvalore<br />

(<strong>in</strong>teso come il valore di<br />

mercato, solitamente <strong>in</strong><br />

denaro, di un bene nell’ambito<br />

di una compravendita). In<br />

questo caso il valore è dato<br />

da: produzione di idrocarburi<br />

(euro) * royalty dovute (%)<br />

calcolato, per l’olio, sulla<br />

media del prezzo di vendita<br />

fatturato dalla compagnia e,<br />

per quanto riguarda il gas, sulla<br />

media aritmetica dell’<strong>in</strong>dice QE<br />

calcolato per ciascun trimestre<br />

dell’anno di rifermento. Ai<br />

f<strong>in</strong>i del calcolo dell’importo<br />

totale di royalty dovute<br />

Aliquote<br />

Produzione Ubicazione<br />

concessione<br />

dalla produzione annuale<br />

di idrocarburi, vengono<br />

sottratte delle quote fisse<br />

stabilite per legge esenti dalla<br />

tassazione. Si riportano nella<br />

tabella sottostante le aliquote<br />

applicate <strong>in</strong> Italia sul prodotto<br />

dell’estrazione di idrocarburi.<br />

Quota annuale di produzione<br />

esente da royalty<br />

aliquota<br />

Olio Terra 20.000 tonnellate 7% +3%<br />

Olio Mare 50.000 tonnellate 7%<br />

Gas Terra 25 milioni di metri cubi 7% +3%<br />

Gas Mare 80 milioni di metri cubi 10%<br />

Da gennaio 2009, per le<br />

produzioni di idrocarburi<br />

liquidi e gassosi ottenute<br />

<strong>in</strong> terraferma, l’aliquota di<br />

prodotto è stata elevata<br />

dal 7 al 10% (L. 99/2009).<br />

L’<strong>in</strong>cremento è <strong>in</strong>teramente<br />

assegnato al “Fondo per la<br />

riduzione del prezzo alla<br />

pompa dei carburanti per<br />

i residenti nelle regioni<br />

<strong>in</strong>teressate dalla produzione<br />

di idrocarburi”. Il DL 83/<strong>2012</strong><br />

“Decreto Sviluppo” ha elevato<br />

del 3% (10% <strong>in</strong> totale per<br />

gas e 7% <strong>in</strong> totale per l’olio)<br />

anche la quota royalty da<br />

corrispondere annualmente<br />

sul gas prodotto da<br />

concessioni offshore.


Le persone del DIME<br />

Le policy, le strategie e le<br />

pratiche per lo sviluppo<br />

delle persone<br />

La centralità delle persone,<br />

considerate come un asset<br />

per l’azienda, elemento<br />

<strong>in</strong>dispensabile e fondamentale<br />

per l’esistenza stessa<br />

dell’impresa, viene sancita<br />

nel Codice Etico eni che<br />

esprime l’impegno della<br />

Compagnia verso la tutela<br />

del lavoro e delle libertà<br />

s<strong>in</strong>dacali nonché verso la<br />

lotta contro le discrim<strong>in</strong>azioni.<br />

Compatibilmente con i<br />

livelli di qualificazione e<br />

specializzazione necessari<br />

allo svolgimento delle attività<br />

e alla presenza degli stessi<br />

nel mercato del lavoro locale,<br />

eni promuove l’<strong>in</strong>tegrazione<br />

nel territorio attraverso il<br />

reclutamento di personale<br />

locale e l’impulso alle attività<br />

economiche dovuto dalla sua<br />

presenza sul territorio. Questa<br />

ripartizione tra occupazione<br />

diretta e <strong>in</strong>diretta varia <strong>in</strong><br />

funzione delle attività che<br />

vengono realizzate. Il settore<br />

dell’upstream petrolifero<br />

è caratterizzato da un’alta<br />

<strong>in</strong>tensità tecnologica e<br />

da un contenuto impiego<br />

occupazionale, di natura<br />

spesso molto specializzata.<br />

Per questo, nel settore<br />

oil&gas, la valorizzazione<br />

delle risorse locali deve<br />

necessariamente passare<br />

attraverso un processo<br />

di formazione di figure<br />

professionali. È un percorso<br />

di medio-lungo term<strong>in</strong>e che<br />

presenta benefici sia per il<br />

territorio, sia per l’impresa.<br />

Inoltre, il settore upstream può<br />

avere un effetto propulsivo<br />

nei confronti del sistema<br />

economico locale attraverso<br />

l’acquisizione di beni e<br />

servizi <strong>in</strong> loco. L’importanza<br />

che riveste l’<strong>in</strong>dotto nelle<br />

strategie di eni è testimoniata<br />

anche dalle <strong>in</strong>iziative che<br />

l’azienda attiva per favorire<br />

la crescita di quei settori<br />

che operano nella catena del<br />

valore del settore energetico.<br />

Rientrano <strong>in</strong> queste attività<br />

le <strong>in</strong>iziative f<strong>in</strong>alizzate al<br />

potenziamento della filiera<br />

petrolifera, anche attraverso<br />

la creazione di tavoli di<br />

confronto e progettazione con<br />

gli stakeholder locali avviate<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> nell’ambito del<br />

programma “Missione di<br />

Comunità” (v. Cap. 2).<br />

I dati dell’occupazione<br />

diretta<br />

Il DIME è stato istituito a<br />

Viggiano a f<strong>in</strong>e 2008 per<br />

garantire un migliore raccordo<br />

con il territorio e le Istituzioni<br />

locali e una maggiore efficienza<br />

nella gestione delle attività <strong>in</strong><br />

campo. Il Distretto Meridionale<br />

presenta un organico al 31<br />

agosto <strong>2012</strong> di 291 persone,<br />

di cui 265 persone dedicate a<br />

presidiare le attività operative<br />

e gestionali <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. Di<br />

queste, circa il 54% è residente<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> ed è proveniente<br />

dai diversi Comuni delle<br />

Prov<strong>in</strong>cie di Potenza e Matera.<br />

Il Distretto<br />

Meridionale presenta<br />

un organico<br />

al 31 agosto <strong>2012</strong><br />

di 291 persone,<br />

di cui 143 lucani.<br />

Dipendenti diretti del DIME<br />

2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />

Numero Numero Numero Numero<br />

Dipendenti totali DIME 311 334 285 291<br />

- di cui lavoranti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 241 274 260 265<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141 143<br />

* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />

Dipendenti diretti del DIME<br />

* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.


40<br />

41<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Dipendenti DIME per fascia d’età<br />

* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />

Dipendenti DIME per categoria professionale<br />

* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />

Dipendenti DIME per titolo di studio<br />

I dati relativi alle categorie<br />

professionali mostrano, al 31<br />

agosto <strong>2012</strong>, una prevalenza<br />

di impiegati (157) e di operai<br />

(106), seguiti dai quadri (26)<br />

e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dai dirigenti (2).<br />

I dati relativi all’età di<br />

appartenenza dei dipendenti<br />

DIME al 31 agosto <strong>2012</strong><br />

mostrano una prevalenza<br />

della fascia tra i 25 e i 39 anni<br />

(161) seguita dalla fascia dai<br />

40 ai 54 anni (89), e degli over<br />

55 (22); gli under 24 sono 19.<br />

Il 64% possiede un diploma<br />

e circa il 20% è laureato<br />

(<strong>in</strong> prevalenza, con laurea<br />

di II livello).


Dipendenti DIME per tipologia di contratto<br />

2009 2010 2011 <strong>2012</strong>*<br />

Di cui residenti<br />

Di cui residenti<br />

Di cui residenti<br />

Di cui residenti<br />

DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> DIME <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

A tempo determ<strong>in</strong>ato 24 n.d. 7 0 4 0 5 0<br />

A tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 287 n.d. 326 150 281 141 286 143<br />

Totale 311 n.d. 333 150 285 141 291 143<br />

* Dati al 31 agosto <strong>2012</strong>.<br />

Il sistema di reclutamento<br />

di nuove risorse<br />

Per gestire il processo di<br />

reclutamento di nuove risorse,<br />

DIME si avvale di eni Corporate<br />

University (ECU), che presidia<br />

tale funzione per tutte le<br />

divisioni e società del Gruppo.<br />

Il reclutamento di personale<br />

avviene secondo i pr<strong>in</strong>cipi<br />

di massima correttezza e<br />

trasparenza ed è basato sulla<br />

rispondenza dei candidati a<br />

skill e competenze richieste.<br />

Questo processo avviene<br />

secondo modalità standard<br />

o attraverso campagne ad<br />

hoc pubblicizzate tramite la<br />

stampa su quotidiani locali.<br />

Al riguardo, il 20 settembre<br />

<strong>2012</strong> è stato pubblicato un<br />

avviso pubblico da parte del<br />

DIME che si rivolge a giovani<br />

diplomati tecnici da <strong>in</strong>serire<br />

<strong>in</strong> un percorso formativo per<br />

creare figure professionali <strong>in</strong><br />

grado di operare negli impianti<br />

di trattamento dell’<strong>in</strong>dustria<br />

oil&gas. È <strong>in</strong> corso la<br />

selezione di 50 persone che<br />

proseguiranno il percorso di<br />

reclutamento previsto dalle<br />

procedure eni.<br />

Lo sviluppo<br />

delle persone<br />

L’impegno a costruire un<br />

ambiente di lavoro capace<br />

di valorizzare il contributo di<br />

tutti attraverso gli strumenti<br />

di sviluppo, la comunicazione<br />

e la formazione rappresenta<br />

uno degli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali<br />

di eni e della sua politica di<br />

gestione delle risorse umane.<br />

Componente prioritaria di<br />

tale approccio è la tutela della<br />

sicurezza e della salute sul<br />

luogo di lavoro, fattore che per<br />

eni va oltre la vita professionale<br />

delle persone, attraverso<br />

politiche di <strong>in</strong>formazione/<br />

<strong>in</strong>centivazione di corretti stili<br />

di vita e di prevenzione <strong>in</strong><br />

campo sanitario. Presso DIME,<br />

realtà operativa direttamente<br />

co<strong>in</strong>volta sul campo, la<br />

sicurezza nelle attività<br />

operative è un fattore che viene<br />

presidiato 24 ore su 24 e gestito<br />

con un rigido sistema di misure<br />

preventive, un sistema di<br />

cont<strong>in</strong>ua sorveglianza sanitaria,<br />

un consistente e costante<br />

<strong>in</strong>vestimento <strong>in</strong> attività<br />

formative e il consolidamento<br />

di meccanismi partecipativi<br />

di analisi dell’esposizione al<br />

rischio (si veda Cap. 9). Un altro<br />

settore nel quale si esprime<br />

l’impegno strategico di eni è la<br />

valorizzazione del personale<br />

locale, considerata come<br />

un’opportunità di crescita<br />

del sistema e non solo della<br />

s<strong>in</strong>gola persona. Lo strumento<br />

attraverso cui viene attivato<br />

questo percorso di sviluppo<br />

<strong>in</strong>dividuale è la cont<strong>in</strong>ua e<br />

costante valutazione delle<br />

caratteristiche caratteriali e<br />

professionali, nonché delle<br />

competenze della persona<br />

e della capacità di applicarle<br />

<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are.<br />

Nell’ambito dell’analisi di clima<br />

realizzata da eni per rilevare<br />

il grado di soddisfazione e di<br />

engagement delle persone di<br />

eni, il 90,2% dei dipendenti DIME<br />

ha risposto al questionario di<br />

rilevazione, esprimendo volontà<br />

di dialogo e di <strong>in</strong>terazione con<br />

l’azienda. Le attività del welfare<br />

sono legate prevalentemente<br />

ai temi della “Famiglia”, “Salute”<br />

e “Time & Money sav<strong>in</strong>g”.<br />

Sono adottate dal DIME tutte<br />

le <strong>in</strong>iziative promosse da<br />

eni (tra cui vacanze estive<br />

per i figli dei dipendenti,<br />

convenzioni commerciali,<br />

campagne di prevenzione<br />

medica) compatibilmente<br />

con le esigenze di una realtà<br />

focalizzata su attività operative.<br />

La formazione<br />

La formazione rivolta<br />

ai dipendenti DIME è<br />

f<strong>in</strong>alizzata non solo alla<br />

crescita professionale nelle<br />

competenze tecniche, con<br />

particolare riferimento ai<br />

La formazione DIME<br />

A oggi, più del 98%<br />

dei dipendenti del<br />

DIME è impiegato<br />

con un contratto a<br />

tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato,<br />

percentuale che<br />

sale a 100% per<br />

quanto riguarda i 143<br />

dipendenti lucani.<br />

temi HSEQ (sicurezza, salute,<br />

ambiente e qualità), ma anche<br />

nelle cosiddette soft skill.<br />

Nel 2011 le ore erogate sono<br />

5.560, di cui quasi 1.600 sui<br />

temi HSE. Nel 2010 si è avuto<br />

un picco <strong>in</strong> quest’ambito<br />

tematico dovuto ad azioni<br />

di formazione <strong>in</strong>tensive sul<br />

tema della sicurezza. La spesa<br />

complessiva <strong>in</strong> formazione<br />

sostenuta dal DIME nel 2011 è<br />

di 288 mila euro, registrando<br />

un <strong>in</strong>cremento del 58% rispetto<br />

al 2010. In aggiunta, nel 2011<br />

sono state erogate 312 ore<br />

di formazione istituzionale ai<br />

dipendenti del DIME, <strong>in</strong> aumento<br />

rispetto alle 208 ore effettuate<br />

nel 2010.<br />

2010 2011<br />

Spesa <strong>in</strong><br />

Spesa <strong>in</strong><br />

Ore formazione Ore formazione<br />

HSEQ 3.608 106.049,68 1.596 81.985,02<br />

L<strong>in</strong>gua e Informatica 264 8.125,00 489 11.504,00<br />

Comportamento/comunicazione 304 15.875,00 232 9.320,00<br />

Trasversale 494 11.659,50 387 17.518,00<br />

Tecnico commerciale 576 40.234,60 2.856 167.473,04<br />

Totale 5.246 181.943,78 5.560 287.800,06


42<br />

43<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La salute delle persone<br />

Tutte le attività di eni sono<br />

improntate a garantire la tutela<br />

della salute dei dipendenti,<br />

delle persone e delle comunità<br />

che vivono <strong>in</strong> prossimità<br />

degli impianti e di tutti coloro<br />

che entrano <strong>in</strong> contatto <strong>in</strong><br />

diversi momenti con le attività<br />

operative del DIME.<br />

I pr<strong>in</strong>cipi fondanti dell’azione<br />

del DIME nell’ambito della<br />

salute sono:<br />

• la protezione della<br />

salute dei lavoratori,<br />

dei contrattisti e delle<br />

comunità;<br />

• la prevenzione degli<br />

<strong>in</strong>fortuni e delle malattie<br />

professionali;<br />

• la promozione di stili di vita<br />

e comportamenti salubri<br />

negli ambienti di lavoro.<br />

Le attività nelle quali si<br />

esplicita la tutela della<br />

salute dei lavoratori del DIME<br />

consistono <strong>in</strong>:<br />

• Prevenzione: le attività di<br />

carattere preventivo sono<br />

considerate una priorità e<br />

<strong>in</strong>cludono programmi quali<br />

il controllo dell’idoneità<br />

medica, le vacc<strong>in</strong>azioni, le<br />

valutazioni di rischio per la<br />

salute, la comunicazione e<br />

la formazione;<br />

• Sorveglianza: vengono<br />

applicati protocolli e<br />

procedure sanitarie<br />

standard per valutare,<br />

monitorare e proteggere la<br />

salute dei propri dipendenti;<br />

<strong>in</strong>oltre, viene garantita<br />

una costante vigilanza<br />

presso le unità operative<br />

attraverso il presidio dei<br />

Medici competenti;<br />

• Promozione: la promozione<br />

di uno stile di vita sano<br />

e sicuro all’<strong>in</strong>terno e<br />

all’esterno dei luoghi di<br />

lavoro. Questo <strong>in</strong>clude, tra<br />

l’altro, la diffusione, tramite<br />

volant<strong>in</strong>i e campagne<br />

<strong>in</strong>formative, di <strong>in</strong>formazioni<br />

su tematiche di salute.<br />

Il DIME ha adottato un<br />

“Sistema di gestione della<br />

salute e della sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro” come parte<br />

<strong>in</strong>tegrante del Sistema di<br />

Gestione Integrato HSE che,<br />

con l’applicazione di rigidi<br />

modelli di organizzazione<br />

e gestione, favorisce<br />

l’accrescimento dei livelli<br />

di sicurezza e salute nei<br />

luoghi di lavoro. La corretta<br />

impostazione di tale sistema<br />

ha consentito di conseguire la<br />

certificazione OHSAS 18001.<br />

Al f<strong>in</strong>e di garantire un sempre<br />

più elevato livello di tutela e<br />

salvaguardia della salute dei<br />

dipendenti e dei contrattisti, <strong>in</strong><br />

coerenza con le l<strong>in</strong>ee guida del<br />

gruppo eni e nel rispetto della<br />

normativa vigente, vengono<br />

def<strong>in</strong>iti piani di monitoraggio<br />

periodici degli ambienti di<br />

lavoro ed effettuate visite<br />

di sorveglianza sanitaria sui<br />

potenziali agenti di rischio<br />

att<strong>in</strong>enti all’attività. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

ambientali vengono realizzate<br />

per valutare l’esposizione dei<br />

lavoratori ai seguenti fattori:<br />

• rumore <strong>in</strong>terno<br />

(D.Lgs. 81/08);<br />

• vibrazioni (D.Lgs. 81/08);<br />

• chimici - cancerogeni<br />

(D.Lgs. 81/08);<br />

• potabilità delle acque<br />

(D.Lgs. 152/06);<br />

• microclima (temperatura,<br />

umidità, illum<strong>in</strong>azione,<br />

D.Lgs. 81/08);<br />

• stress lavoro correlato.<br />

Come previsto dalla normativa<br />

vigente, DIME esegue tali<br />

<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i ogni tre anni. L’attività<br />

di Sorveglianza Sanitaria viene<br />

assicurata conformemente<br />

alle prescrizioni normative<br />

dal Medico competente e dal<br />

Servizio di Prevenzione e<br />

Protezione. Inoltre, l’attività<br />

di sorveglianza è effettuata<br />

sulla base del Documento<br />

Valutazione Rischi (DVR), nel<br />

quale sono <strong>in</strong>dicati i rischi<br />

fisici e chimici riferiti alle<br />

specifiche mansioni allo<br />

scopo di:<br />

• valutare la compatibilità<br />

tra condizioni di salute e<br />

compiti lavorativi;<br />

• <strong>in</strong>dividuare gli stati di ipersuscettibilità<br />

<strong>in</strong>dividuale ai<br />

rischi lavorativi;<br />

• verificare l’efficacia delle<br />

misure di prevenzione dei<br />

rischi attuate <strong>in</strong> azienda.<br />

Per alcune mansioni eni<br />

prevede esami cl<strong>in</strong>ici<br />

strumentali e di laboratorio<br />

ogni sei mesi, nonostante<br />

la normativa preveda<br />

una cadenza annuale, <strong>in</strong><br />

accordo a quanto def<strong>in</strong>ito dal<br />

Protocollo Sanitario def<strong>in</strong>ito<br />

dal Medico Competente<br />

nom<strong>in</strong>ato dal datore di<br />

lavoro eni, esami che si<br />

dividono <strong>in</strong> fisici (rumore,<br />

vibrazioni, microclima,<br />

campi elettromagnetici,<br />

Radiazioni Ottiche Artificiali,<br />

stress da lavoro correlato),<br />

chimici e organizzativi. Il<br />

medico competente elabora<br />

l’evoluzione e l’andamento<br />

nel tempo dei dati delle<br />

<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i mediche dei<br />

dipendenti eni, relativamente<br />

all’audiometria, alla<br />

funzionalità respiratoria,<br />

ai problemi cardiologici<br />

riscontrati, alla pressione<br />

arteriosa, all’oculistica,<br />

prescrivendo, laddove<br />

necessario, i dovuti<br />

approfondimenti diagnostici.<br />

13<br />

sopralluoghi <strong>in</strong><br />

impianto<br />

0<br />

patologie correlabili<br />

ad attività lavorativa<br />

SorVeglianza Sanitaria


In totale nel 2011 sono state<br />

effettuate 1.204 <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

strumentali (407 audiometrie<br />

e 408 spirometrie), 460<br />

visite periodiche, 460<br />

esami di laboratorio, 35<br />

visite oculistiche, 389<br />

elettrocardiogrammi.<br />

A tutela della privacy, tutte<br />

le notizie relative alle attività<br />

di Sorveglianza Sanitaria<br />

confluiscono <strong>in</strong> un registro<br />

Dati Biostatistici e Statistici<br />

che permette di evidenziare<br />

eventuali punti di debolezza<br />

e le azioni di miglioramento<br />

da <strong>in</strong>traprendere. Questo<br />

registro, aggiornato su<br />

base annuale, consente di<br />

effettuare raffronti e trend<br />

sull’andamento sanitario<br />

della popolazione lavorativa<br />

negli anni.<br />

Dall’esame complessivo<br />

dei dati sanitari cl<strong>in</strong>ici,<br />

strumentali e laboratoristici<br />

raccolti nel corso dell’anno<br />

2011 si evidenzia la<br />

sostanziale assenza<br />

di patologie correlabili<br />

all’attività lavorativa.<br />

domande frequenti<br />

< Esiste una policy eni che<br />

obbliga le ditte contrattiste<br />

a porre <strong>in</strong> essere misure di<br />

prevenzione e tutela della<br />

salute? ><br />

eni non può obbligare i suoi<br />

contrattisti ad adottare misure<br />

di prevenzione, poiché il<br />

compito di tutelare al meglio<br />

i propri lavoratori spetta a<br />

ciascuna ditta. Tuttavia, il<br />

processo di selezione dei<br />

fornitori <strong>in</strong> eni <strong>in</strong>clude un’analisi<br />

della loro capacità<br />

di garantire i criteri di sicurezza<br />

Dal 1996 non sono stati<br />

riscontrati tra i dipendenti<br />

di eni casi di malattie<br />

cancerogene o malattie<br />

relazionabili all’attività<br />

lavorativa <strong>in</strong> Val d’Agri (dati<br />

rilevati su un campione di<br />

circa 150 persone esposte<br />

per otto ore al giorno<br />

direttamente alle sostanze<br />

utilizzate nel COVA).<br />

Sono puntualmente svolti<br />

sopralluoghi dal medico<br />

competente <strong>in</strong> impianto, <strong>in</strong><br />

collaborazione con il S.P.P.<br />

(Servizio Prevenzione e<br />

Protezione). Nel 2011 vi sono<br />

stati 13 sopralluoghi.<br />

È cont<strong>in</strong>uamente effettuata<br />

formazione/<strong>in</strong>formazione<br />

al personale <strong>in</strong> base<br />

all’evoluzione dei rischi e<br />

delle <strong>in</strong>dicazioni normative. I<br />

corsi, pianificati ed eseguiti<br />

secondo un programma<br />

annuale, sono assegnati<br />

a seconda delle mansioni,<br />

per poter svolgere <strong>in</strong> piena<br />

sicurezza la propria attività,<br />

e <strong>in</strong>cludono, tra i temi<br />

affrontati, campagne di<br />

sensibilizzazione sui corretti<br />

sul lavoro, la tutela della<br />

salute, la gestione della<br />

qualità, la salvaguardia<br />

ambientale e l’osservanza<br />

di standard <strong>in</strong>ternazionali <strong>in</strong><br />

materia di diritto del lavoro,<br />

oltre a requisiti di carattere<br />

economico, tecnico, produttivo<br />

e organizzativo. Il DIME, oltre<br />

a verificare l’adempimento<br />

delle ditte che operano nei<br />

propri siti ai più importanti<br />

obblighi legislativi, ne<br />

promuove il miglioramento<br />

cont<strong>in</strong>uo attraverso un<br />

1.204<br />

<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

strumentali<br />

stili di vita. Tra i temi trattati<br />

dai corsi:<br />

• dispositivi di Protezione<br />

Individuale (DPI) di terza<br />

categoria;<br />

• presenza del Registro<br />

Esposti;<br />

• alcol e droghe,<br />

alimentazione.<br />

A tutela della salute delle<br />

comunità residenti nelle<br />

zone adiacenti agli impianti<br />

produttivi, vengono<br />

adottate le più avanzate<br />

misure di monitoraggio di<br />

aspetti quali aria, rumore<br />

ed emissioni odorigene (si<br />

veda l’approfondimento<br />

sul Sistema Integrato di<br />

Monitoraggio Ambientale,<br />

Cap. 4).<br />

programma dedicato (Piano<br />

di Miglioramento delle Ditte<br />

Contrattiste).<br />

< Quali sono le misure che eni<br />

pone <strong>in</strong> essere per prevenire i<br />

rischi di malattie? ><br />

Da quando è stato aperto il<br />

COVA esiste un protocollo<br />

sanitario a cui vengono<br />

sottoposti tutti i lavoratori,<br />

diversificato a seconda<br />

che riguardi gli operatori di<br />

produzione che operano<br />

all’<strong>in</strong>terno del Centro<br />

visite<br />

periodiche<br />

460<br />

<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i mediCHe ai diPendenti 2011<br />

460<br />

esami di<br />

laboratorio<br />

Il DIME ha adottato un<br />

“Sistema di gestione<br />

della salute e della<br />

sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro” come<br />

parte <strong>in</strong>tegrante del<br />

Sistema di Gestione<br />

Integrato HSE.<br />

(<strong>in</strong> tal caso questi dovranno<br />

sottoporsi a controlli ogni<br />

sei mesi) o i lavoratori<br />

che frequentano il Centro<br />

saltuariamente (i quali<br />

dovranno sottoporsi ai controlli<br />

una volta all’anno). I controlli<br />

periodici consistono <strong>in</strong>: analisi<br />

di laboratorio, spirometria,<br />

visita audiometrica,<br />

elettrocardiogramma, visita<br />

di medic<strong>in</strong>a del lavoro durante<br />

la quale vengono considerati<br />

gli apparati cardiovascolare,<br />

osteoarticolare e neurologico.


44<br />

45<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

L’<strong>in</strong>dotto del DIME: il procurato locale<br />

e la gestione della catena di fornitura<br />

Come evidenziato da una<br />

recente ricerca condotta<br />

da FEEM, la ricaduta<br />

occupazionale rilevata al<br />

31 agosto <strong>2012</strong> generata<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è pari a<br />

complessivi 2.437 posti di<br />

lavoro, di cui 291 dipendenti<br />

diretti e 2.146 occupati<br />

<strong>in</strong>diretti, ovvero i dipendenti<br />

della catena di fornitura. Il<br />

valore risulta relativamente<br />

alto se lo si compara ai<br />

tassi occupazionali <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>, sia a livello<br />

generale sia a livello di<br />

specifico settore <strong>in</strong>dustriale<br />

(si veda l’approfondimento<br />

dedicato). Considerando<br />

il trend occupazionale di<br />

medio periodo, dal 1998 ad<br />

oggi il numero di occupati<br />

nel settore petrolifero <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> è passato da 400<br />

a 2.437, comprensivo del<br />

numero di occupati diretti e<br />

<strong>in</strong>diretti.<br />

Analizzando la provenienza<br />

dei 2.146 dipendenti<br />

lavoranti presso le imprese<br />

fornitrici del DIME, il 31% di<br />

essi proviene dalla Val d’Agri,<br />

percentuale che raggiunge<br />

il 47% se si considera tutti<br />

i dipendenti che risiedono<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. L’occupazione<br />

locale è dest<strong>in</strong>ata ad<br />

aumentare, su scala locale e<br />

regionale, nella seconda fase<br />

di ampliamento delle attività<br />

operative con il crescere delle<br />

capacità formative, <strong>in</strong>dustriali<br />

e imprenditoriali.<br />

Ricadute occupazionali DIME al 31/08/<strong>2012</strong><br />

Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME<br />

per provenienza geografica<br />

Totale Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Occupati diretti DIME 291 143<br />

Occupati <strong>in</strong>diretti DIME 2.146 1.000<br />

Totale 2.437 1.143<br />

DIME<br />

Residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 1.000<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> Val d’Agri 668<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> altre zone della <strong>Basilicata</strong> 332<br />

Residenti <strong>in</strong> altre Regioni italiane 1.140<br />

Residenti <strong>in</strong> altri Paesi UE 6<br />

Totale 2.146<br />

Per un totale di 2.146 dipendenti lavoranti presso<br />

le imprese fornitrici del DIME, il 47% proviene<br />

dalla <strong>Basilicata</strong> e il 31% dalla Val d’Agri.<br />

Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per provenienza geografica


Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per qualifica<br />

Totale DIME Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Di cui residenti <strong>in</strong> altri<br />

Comuni della <strong>Basilicata</strong><br />

Operai semplici 295 139 107 32<br />

Manovali 38 32 26 6<br />

Carpentieri 41 23 16 7<br />

Saldatori 25 13 11 2<br />

Elettricisti 69 52 24 28<br />

Strumentisti 51 40 32 8<br />

Operatori cnd 9 5 5 0<br />

Tubisti 25 17 6 11<br />

Autisti 206 149 102 47<br />

Impiegati settore amm<strong>in</strong>istrativo 176 71 49 22<br />

Impiegati settore tecnico 742 207 103 104<br />

Altri impiegati 62 17 12 5<br />

Dirigenti 52 13 8 5<br />

Altre categorie 355 222 167 55<br />

totale 2.146 1.000 668 332<br />

La voce “altre categorie” comprende: RAQ, RSGA, RCG, tecnico campionatore, operai specializzati, sondatori, conduttori macch<strong>in</strong>e, tecnico programmatore,<br />

frigorista, operatori mezzi meccanici, meccanici montatori, ponteggisti, responsabile magazz<strong>in</strong>o, capo cantiere, operatori well test<strong>in</strong>g, addetti<br />

manutenzione, perforatore, capo perforatore, pontista, gruisti, sorveglianti alla sicurezza e guardie giurate, operatori macch<strong>in</strong>e utensili, tecnici hardware/<br />

software, primarista, addetto posacavi, muratore, trivellista, trivellatore, archeologo, escavatorista, service eng<strong>in</strong>eer.<br />

Totale dipendenti per fascia d’età<br />

DIME Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

I dati relativi all’età di<br />

appartenenza dei dipendenti<br />

dell’<strong>in</strong>dotto, validi sia per gli<br />

occupati complessivi sia per<br />

quelli lucani, mostrano una<br />

prevalenza della fascia tra i<br />

35 e i 50 (circa il 50%), seguita<br />

Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Di cui residenti <strong>in</strong> altri<br />

Comuni <strong>Basilicata</strong><br />

Under 24 92 43 31 12<br />

Dai 25 ai 35 anni 646 306 211 95<br />

Dai 35 ai 50 anni 1.055 493 320 173<br />

Over 50 anni 353 158 106 52<br />

totale 2.146 1.000 668 332<br />

Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME residenti<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri per fascia d’età<br />

dalla fascia dai 25 ai 35 anni<br />

(30%), e dagli over 50 (16%); gli<br />

under 24 rappresentano il 4%.<br />

Le percentuali si mantengono<br />

sostanzialmente <strong>in</strong>variate<br />

per quanto riguarda la sola<br />

Val d’Agri (grafico).<br />

Rispetto al numero totale degli occupati, il 74,6% dei<br />

dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto del DIME risulta essere<br />

impiegato con un contratto di lavoro a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato.


46<br />

47<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME per tipologia contrattuale<br />

DIME Di cui<br />

residenti<br />

<strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Di cui<br />

residenti <strong>in</strong><br />

Val d’Agri<br />

Di cui residenti<br />

<strong>in</strong> altri Comuni<br />

<strong>Basilicata</strong><br />

Tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 1.596 672 414 258<br />

Tempo determ<strong>in</strong>ato 415 267 219 48<br />

A progetto 46 22 15 7<br />

Altre tipologie 83 39 20 19<br />

totale 2.140 1.000 668 332<br />

Nota: per l’analisi della tipologia contrattuale a livello di occupazione <strong>in</strong>diretta sono stati esclusi i 6 occupati <strong>in</strong> altri<br />

Paesi UE, <strong>in</strong> quanto il rilevamento e la successiva analisi dei dati si riferisce solo a occupati di nazionalità italiana.<br />

Dipendenti dell’<strong>in</strong>dotto diretto DIME residenti<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri per tipologia contrattuale<br />

Il numero delle imprese lucane che operano<br />

nell’ambito delle attività del DIME è aumentato:<br />

da 24 nel 2010 sono passate a 43 nel <strong>2012</strong>.<br />

domande frequenti<br />

< Che tipologia di aziende fanno<br />

parte dell’<strong>in</strong>dotto delle attività<br />

estrattive? ><br />

Le aziende che operano<br />

nell’<strong>in</strong>dotto legato alle<br />

estrazioni petrolifere si<br />

occupano di fornitura di beni,<br />

servizi e lavori. In maniera<br />

esemplificativa, fornitura di<br />

beni necessari alle attività<br />

petrolifere, servizi di <strong>in</strong>gegneria,<br />

progettazione impianti, servizi<br />

di supervisione, smaltimento<br />

dello zolfo, servizi di logistica<br />

e gestione magazz<strong>in</strong>o,<br />

trasporto, bonifica, servizi di<br />

manutenzione degli impianti,<br />

manutenzione delle aree<br />

verdi, lavori di costruzioni<br />

meccaniche, civili ed elettrostrumentali.<br />

< Come vengono selezionate<br />

le aziende che lavorano<br />

Il numero totale degli<br />

occupati <strong>in</strong>diretti (2.146) è<br />

distribuito su 110 aziende tra<br />

appaltatori e subappaltatori.<br />

Di queste, 43 sono<br />

localizzate <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, <strong>in</strong><br />

particolare 27 nella Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Potenza (21 aziende nei<br />

Comuni della Val d’Agri), e 16<br />

<strong>in</strong> quella di Matera.<br />

Le attività di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

hanno generato un fatturato<br />

presso le imprese locali<br />

di oltre 96 milioni di euro,<br />

che corrisponde al 35%<br />

dell’importo complessivo<br />

movimentato dal DIME nel<br />

2011 (274 milioni di euro).<br />

Il numero delle imprese<br />

nell’<strong>in</strong>dotto eni? ><br />

I contratti eni vengono<br />

assegnati, per la quasi<br />

totalità, a fronte di gara<br />

d’appalto e le aziende che<br />

partecipano alle gare sono<br />

qualificate nella Vendor List<br />

societaria. La qualifica per<br />

gli specifici Gruppi Merce,<br />

identificativi delle varie<br />

tipologie di attività, si attiva<br />

generalmente a fronte di<br />

96,4<br />

mln euro fatturato<br />

<strong>in</strong>dotto lucano<br />

43<br />

imprese lucane<br />

co<strong>in</strong>volte<br />

<strong>in</strong>dotto moVimentato dal dime<br />

lucane che operano<br />

nell’ambito delle attività<br />

del DIME è aumentato: da<br />

24 nel 2010 sono passate<br />

a 43 nel <strong>2012</strong> (dato al<br />

31/08/<strong>2012</strong>). La maggior<br />

parte di tali imprese sono<br />

concentrate nei servizi<br />

ambientali, attività di<br />

manutenzione di impianti<br />

ed edifici, carpenteria e<br />

componenti meccaniche.<br />

Alcune di queste aziende<br />

hanno ottenuto una<br />

competenza professionale<br />

tale da potersi qualificare a<br />

livello <strong>in</strong>ternazionale, fattore<br />

che esprime il potenziale di<br />

crescita e sviluppo derivante<br />

dal settore.<br />

autocandidatura attraverso<br />

il sito eni dedicato (www.<br />

eni.com - sezione Fornitori)<br />

garantendo tracciabilità,<br />

trasparenza e parità di<br />

trattamento. Il Processo di<br />

Qualifica è mirato a valutare la<br />

capacità tecnica e gestionale,<br />

l’affidabilità etica, economica<br />

e f<strong>in</strong>anziaria di un’azienda<br />

e risulta più o meno<br />

approfondito <strong>in</strong> relazione


domande frequenti<br />

alla complessità/criticità<br />

dell’attività che viene svolta<br />

dall’azienda stessa.<br />

< Che validità temporale ha<br />

la qualifica? Deve essere<br />

aggiornata periodicamente? ><br />

La qualifica ha validità di 36<br />

mesi, al term<strong>in</strong>e dei quali<br />

lo status di qualifica viene<br />

riverificato ed eventualmente<br />

aggiornato.<br />

Qualora nell’arco dei suddetti<br />

36 mesi dovessero <strong>in</strong>tervenire<br />

I dati occupazionali<br />

nel contesto<br />

socioeconomico locale<br />

Dal 2004 a oggi, la Val d’Agri<br />

registra una performance<br />

migliore rispetto al resto della<br />

Regione per quanto riguarda<br />

i tassi di occupazione e<br />

disoccupazione.<br />

cambiamenti societari,<br />

questi devono essere<br />

tempestivamente comunicati<br />

e lo stato di qualifica viene<br />

contestualmente riverificato.<br />

Le aziende che lavorano<br />

con eni sono “monitorate”<br />

attraverso un sistema di<br />

feedback, mirato a valutare il<br />

comportamento sia durante<br />

l’iter di gara sia nel periodo<br />

di vita dei contratti; di<br />

conseguenza, lo stato della<br />

qualifica potrebbe essere<br />

Nel corso del 2011, il Prodotto<br />

Interno Lordo regionale della<br />

<strong>Basilicata</strong> ha subito un calo<br />

pari allo 0,4% rispetto ai<br />

livelli del 2010, costr<strong>in</strong>gendo<br />

l’economia lucana al<br />

quarto anno consecutivo<br />

di recessione. Il mancato<br />

recupero dell’economia<br />

regionale risente sicuramente<br />

della crisi che ha colpito<br />

l’economia nazionale, ma è<br />

stato anche determ<strong>in</strong>ato da<br />

alcuni fattori strutturali che<br />

caratterizzano l’economia<br />

lucana, quali ad esempio la<br />

bassa propensione all’export,<br />

la m<strong>in</strong>ore propensione o<br />

capacità <strong>in</strong>novativa del<br />

rivisto nei casi di eventuali<br />

feedback negativi tecnici o<br />

connessi a eventuali fatti<br />

illeciti.<br />

< Cosa deve fare un’azienda<br />

lucana per proporsi come<br />

fornitore del DIME? ><br />

Posto che l’<strong>in</strong>serimento<br />

nelle Vendor List non<br />

comporta alcun obbligo o<br />

impegno per eni <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />

all’effettiva assegnazione<br />

di appalti e/o forniture di<br />

sistema produttivo locale<br />

e la bassa propensione<br />

all’imprenditorialità. Gli<br />

andamenti dell’occupazione<br />

nel triennio 2008-2010<br />

hanno tutti segno negativo,<br />

ad eccezione della Val d’Agri.<br />

Decrementi più consistenti<br />

si sono registrati nei due<br />

Comuni capoluogo, Potenza e<br />

Matera: una riduzione di 950<br />

posti di lavoro, ovvero il 2,6%<br />

della base occupazionale<br />

del 2008 (imputabile al<br />

settore <strong>in</strong>dustriale, dove<br />

le perdite hanno sfiorato il<br />

9%). Rimanendo focalizzati<br />

sulle variazioni degli addetti<br />

per settori <strong>in</strong> Val d’Agri, <strong>in</strong><br />

beni e/o servizi alle aziende<br />

che hanno conseguito<br />

tale <strong>in</strong>serimento, anche<br />

le aziende lucane devono<br />

presentare autocandidatura<br />

nel sito eni preposto. L’Unità<br />

Approvvigionamenti presso<br />

il DIME fornisce le <strong>in</strong>dicazioni<br />

sulle modalità e si pone, nei<br />

casi <strong>in</strong> cui richiesto, come<br />

<strong>in</strong>terfaccia tra la preposta<br />

Unità di Qualifica (di sede<br />

a San Donato Milanese)<br />

e il DIME stesso.<br />

tabella si riportano le attività<br />

economiche che hanno<br />

subito un <strong>in</strong>cremento o un<br />

decremento nel numero<br />

assoluto di addetti nel periodo<br />

2008-2010; dalla stessa<br />

risulta evidente che il trend<br />

positivo dell’occupazione<br />

extra-agricola riflette<br />

l’<strong>in</strong>cremento delle attività<br />

<strong>in</strong>dustriali, con un aumento<br />

del 2,2% <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />

addetti. Una forte sp<strong>in</strong>ta alla<br />

crescita è venuta, <strong>in</strong>oltre,<br />

dall’espansione delle attività<br />

terziarie e del commercio, che<br />

hanno più che compensato il<br />

regresso assai pronunciato<br />

del settore edile (-11,1%).<br />

Variazioni percentuali 2008-2010 degli addetti per settore <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Aree Programma Industria Costruzioni Commercio Terzario Totale<br />

Basento-Bradano-Camastra -4,6% -6,8% 3,1% 4,6% -3,7%<br />

Bradano-Basento -7,8% -11,2% 2,% 5,1% -11,9%<br />

Lagonegrese Poll<strong>in</strong>o -7,9% -8% 2,6% 5,5% -7,8%<br />

Marmo Platano Melandro -6,3% -2,9% 0,8% 6,8% -1,6%<br />

Metapont<strong>in</strong>o Coll<strong>in</strong>a Materana -4,6% -4,5% -0,1% -1,6% -10,8%<br />

Val d’Agri 2,2% -11,1% 2,7% 7,8% 1,6%<br />

Vulture Alto Bradano -1,8% -8,1% 0,9% 1,8% -7,2%<br />

Comuni Capoluogo -8,5% -8,9% -0,3% 1,1% -16,6%


48<br />

49<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Intervista a Ida Leone,<br />

Direttrice di Assoil<br />

School<br />

Formazione e aggiornamento<br />

professionale sono elementi<br />

<strong>in</strong>dispensabili per la crescita<br />

di prospettive occupazionali<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri rispetto al settore<br />

oil&gas. La richiesta, da parte<br />

del territorio e delle aziende, di<br />

personale formato, ha creato<br />

le condizioni necessarie per<br />

la presenza di una scuola di<br />

alta formazione dedicata alle<br />

potenzialità dell’<strong>in</strong>dustria<br />

estrattiva <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />

Ottimo esempio di progetto<br />

sul territorio, che deve la<br />

sua efficienza alla s<strong>in</strong>ergia<br />

tra tutti gli attori presenti,<br />

l’Assoil School rappresenta<br />

una testimonianza concreta di<br />

come non si possa presc<strong>in</strong>dere<br />

dalla componente formativa<br />

<strong>in</strong> un settore altamente<br />

specializzato, <strong>in</strong> cui operano<br />

grandi aziende come eni.<br />

Cos’è Assoil School?<br />

Assoil School, acronimo di<br />

Advanced Skills for Service <strong>in</strong><br />

Oil and Gas Industry School,<br />

è un’associazione nata nel<br />

gennaio 2011 tra il Settore<br />

Beni e Servizi di Assom<strong>in</strong>eraria<br />

e 16 imprese sue associate.<br />

All’Associazione fa capo un<br />

Centro Didattico, ubicato a<br />

Viggiano, che eroga percorsi<br />

formativi per l’<strong>in</strong>dotto<br />

upstream, con l’obiettivo di<br />

trasferire know-how a risorse<br />

occupate e non. Si tratta di<br />

una struttura permanente a<br />

disposizione delle imprese<br />

associate, che possono<br />

utilizzare il Centro per formare<br />

e/o riqualificare personale<br />

proprio e per att<strong>in</strong>gervi risorse<br />

con competenze funzionali<br />

allo sviluppo delle loro offerte<br />

di servizi al mercato locale,<br />

nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale.<br />

Quali sono le attività proposte<br />

da Assoil School?<br />

L’Associazione è impegnata<br />

a sviluppare progetti<br />

formativi, con l’ambizione di<br />

costituire un polo culturale<br />

e di sapere <strong>in</strong> grado di<br />

attrarre partecipazioni,<br />

anche estere, al servizio di<br />

un settore che necessita<br />

di alta specializzazione.<br />

L’Associazione si propone<br />

di istituire e tenere corsi<br />

sia di formazione cont<strong>in</strong>ua<br />

con cadenza periodica, sia<br />

f<strong>in</strong>alizzati al soddisfacimento<br />

delle esigenze di formazione<br />

o riqualificazione richiesti dai<br />

soci. Assoil School è <strong>in</strong> grado<br />

di progettare <strong>in</strong>terventi di<br />

formazione “su misura” grazie<br />

a un approccio consulenziale<br />

su quelle che sono le<br />

esigenze formative aziendali<br />

specifiche, con un approccio<br />

“on the job” che prevede<br />

l’alternanza di formazione<br />

d’aula e <strong>in</strong> azienda. I corsi<br />

sono privati e ci si iscrive<br />

a pagamento ma, con<br />

un’articolata operazione di<br />

fund rais<strong>in</strong>g, stiamo cercando<br />

di rendere meno onerosa la<br />

formazione per disoccupati e<br />

aziende.<br />

Quali sono i rapporti con<br />

altri soggetti operanti sul<br />

territorio?<br />

Siamo accreditati presso<br />

la Regione <strong>Basilicata</strong> come<br />

Ente di formazione. Con la<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Potenza abbiamo<br />

sottoscritto un protocollo<br />

di <strong>in</strong>tesa secondo il quale<br />

forniremo un catalogo di corsi<br />

utili alle aziende dell’area.<br />

L’ente ha stanziato 180mila<br />

euro per il f<strong>in</strong>anziamento<br />

dell’80% di questi corsi<br />

a coloro che saranno i<br />

beneficiari. Siamo <strong>in</strong> contatto<br />

con i Centri per l’Impiego<br />

della Prov<strong>in</strong>cia di Potenza.<br />

Con Conf<strong>in</strong>dustria stiamo<br />

gestendo un progetto per<br />

il Ponte per l’Occupazione<br />

che prevede due <strong>in</strong>dirizzi,<br />

uno amm<strong>in</strong>istrativo e uno<br />

tecnico per la manutenzione<br />

d’impianti, dest<strong>in</strong>ato a giovani<br />

diplomati e laureati nel settore<br />

oil&gas. A breve, avvieremo<br />

una serie di <strong>in</strong>contri f<strong>in</strong>alizzati<br />

all’orientamento nelle scuole<br />

della Val d’Agri.<br />

L’<strong>in</strong>terazione con eni come<br />

si concretizza?<br />

è <strong>in</strong> corso, e <strong>in</strong> buono stato<br />

di avanzamento, il processo<br />

di accreditamento presso<br />

eni Corporate University<br />

(ECU). è ovvio che, operando<br />

nel medesimo territorio,<br />

sottoponiamo le nostre attività<br />

anche a eni. In vista della<br />

concretizzazione dell’accordo<br />

con ECU, stiamo pensando<br />

anche ad alcune tipologie di<br />

corsi utili ai dipendenti eni<br />

da svolgere presso la nostra<br />

sede di Viggiano. Anche e<br />

soprattutto <strong>in</strong> prospettiva<br />

futura, qu<strong>in</strong>di, auspichiamo<br />

una collaborazione sempre più<br />

stretta.<br />

Quali sono i corsi <strong>in</strong> via di<br />

attivazione?<br />

Siamo fortemente<br />

orientati verso i corsi di<br />

manutenzione meccanica<br />

ed elettrostrumentale. Ma,<br />

<strong>in</strong> un’ottica di lungo periodo,<br />

teniamo conto delle esigenze<br />

dei ma<strong>in</strong> contractor, cercando<br />

di proporre un catalogo di<br />

corsi compatibile con le loro<br />

esigenze.


Pasquale Criscuolo,<br />

Criscuolo Group<br />

Un’impresa locale che ha<br />

saputo crescere e adattarsi<br />

alle richieste dei big player<br />

presenti sul territorio:<br />

Criscuolo Group è un<br />

raggruppamento di aziende<br />

al servizio delle attività<br />

petrolifere <strong>in</strong> Val d’Agri da<br />

anni. Pasquale Criscuolo,<br />

manager del gruppo, gestisce<br />

50 dipendenti e un fatturato<br />

a sei zeri. La dimostrazione di<br />

come la programmazione e la<br />

lungimiranza imprenditoriale<br />

possano costituire il vero<br />

capitale a disposizione<br />

delle aziende che operano<br />

nell’<strong>in</strong>dotto petrolifero.<br />

In quale ambito opera<br />

la sua azienda?<br />

Operiamo nel settore dei<br />

servizi. Il nostro è un gruppo<br />

composto da diverse società.<br />

La hold<strong>in</strong>g di riferimento<br />

è la Fratelli Criscuolo Snc,<br />

titolare di immobili nella<br />

zona <strong>in</strong>dustriale di Viggiano,<br />

utilizzati da eni e da altre<br />

società contrattiste. Tramite<br />

la Criscuolo Ecopetrol<br />

operiamo nel settore<br />

ambientale per il trasporto<br />

dei rifiuti e delle acque di<br />

produzione, con contratto<br />

DIME. C’è poi il Laboratorio<br />

Cori che svolge <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

ambientali, analisi su petroli,<br />

acque e rifiuti. E ancora la<br />

Tesal, società partecipata<br />

dal gruppo, che si occupa di<br />

pura logistica; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la Med.<br />

Ing., società di <strong>in</strong>gegneria<br />

meccanica e ambientale.<br />

La vostra azienda ha colto<br />

al volo le opportunità fornite<br />

dalle estrazioni petrolifere<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri. Come vi siete<br />

adeguati allo scenario<br />

produttivo?<br />

Siamo presenti nella zona<br />

<strong>in</strong>dustriale di Viggiano<br />

dal 1985, con la società<br />

madre che si è sempre<br />

occupata di gestione<br />

ambientale. All’arrivo di eni<br />

abbiamo adeguato la nostra<br />

piattaforma di stoccaggio<br />

rifiuti a quelli legati al<br />

processo produttivo delle<br />

estrazioni. Dal 1997 siamo<br />

legati a eni da un contratto<br />

per lo smaltimento di rifiuti.<br />

è questo il nostro punto di<br />

forza: potendo contare su un<br />

approccio molto flessibile, sia<br />

dal punto di vista strutturale<br />

sia di risorse umane, con il<br />

passare del tempo siamo<br />

stati <strong>in</strong> grado di adeguarci<br />

alle richieste dei committenti.<br />

Quanto sono cresciute le sue<br />

aziende <strong>in</strong> questi anni?<br />

La Criscuolo Ecopetrol è<br />

passata da un fatturato di<br />

300 mila euro nel 1997 a 4<br />

milioni di euro nel 2011. Tutto<br />

il Gruppo Criscuolo oggi conta<br />

50 dipendenti e un fatturato<br />

di 30 milioni di euro. Il 98% di<br />

questo fatturato è legato ai<br />

contratti con eni.<br />

Come reclutate il vostro<br />

personale?<br />

La maggior parte dei nostri<br />

dipendenti sono laureati.<br />

Abbiamo un ufficio HSE che si<br />

occupa di ambiente, qualità<br />

e sicurezza e che organizza<br />

anche tutte le attività<br />

di formazione <strong>in</strong>terna.<br />

Partecipiamo ad Assoil<br />

School con tre delle nostre<br />

società anche per avere<br />

una sponda nel campo del<br />

reclutamento.<br />

Tra i suoi dipendenti, quanti<br />

provengono dalla <strong>Basilicata</strong>?<br />

Provengono tutti dalla Val<br />

d’Agri.<br />

C’è uno scambio <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />

esperienze e know-how con i<br />

tecnici eni?<br />

Più che di uno scambio credo<br />

si tratti di un processo di<br />

acquisizione da parte nostra.<br />

Da eni abbiamo “copiato”<br />

il processo di qualità e le<br />

politiche di gestione del<br />

personale. è importantissimo<br />

essere <strong>in</strong> grado di adeguarsi<br />

agli standard delle loro<br />

vendor list, tenere il<br />

personale <strong>in</strong> formazione<br />

cont<strong>in</strong>ua, acquisire le<br />

certificazioni <strong>in</strong> merito alla<br />

sicurezza. Abbiamo sempre<br />

cercato di camm<strong>in</strong>are pari<br />

passo con loro.<br />

Ora che il Gruppo ha<br />

guadagnato una certa<br />

stabilità <strong>in</strong> Val d’Agri, state<br />

puntando anche all’estero?<br />

C’è un progetto importante<br />

che riguarda il Mozambico.<br />

Abbiamo proposto di formare,<br />

presso l’Assoil School di<br />

Viggiano, 10 <strong>in</strong>gegneri<br />

mozambicani da <strong>in</strong>serire<br />

nelle nostre aziende <strong>in</strong><br />

virtù di progetti futuri da<br />

realizzare <strong>in</strong> Mozambico. Non<br />

abbiamo scelto un Paese<br />

a caso, anche <strong>in</strong> questo<br />

caso abbiamo seguito il<br />

nostro committente, eni,<br />

che lì ha scoperto un grosso<br />

giacimento.


L’ambiente


La corretta identificazione<br />

degli aspetti ambientali e<br />

la gestione dei potenziali<br />

impatti derivanti dalle attività<br />

operative nel Distretto<br />

Meridionale <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

sono, unitamente alla tutela<br />

della salute e della sicurezza,<br />

elementi impresc<strong>in</strong>dibili<br />

dell’agire sostenibile di eni<br />

<strong>in</strong> tutte le realtà <strong>in</strong> cui essa è<br />

presente.<br />

Tutti i siti di eni <strong>in</strong> Italia<br />

e dunque anche quelli<br />

presenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> sono <strong>in</strong><br />

possesso delle necessarie<br />

autorizzazioni per esercire<br />

gli impianti, fra cui anche<br />

quelle che discipl<strong>in</strong>ano i<br />

diversi comparti ambientali.<br />

Il Centro Olio Val d’Agri (COVA),<br />

essendo un impianto con<br />

potenza termica <strong>in</strong>stallata<br />

di oltre 50 MWt, rientra nella<br />

discipl<strong>in</strong>a della normativa<br />

IPPC (Integrated Pollution<br />

and Prevention Control)<br />

ed è dunque soggetto<br />

a un provvedimento di<br />

Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale (AIA). Tale<br />

provvedimento racchiude<br />

tutte le autorizzazioni<br />

necessarie per ogni comparto<br />

ambientale, oltre a specifiche<br />

misure di tutela ambientale<br />

attuabili tramite l’applicazione<br />

e l’adozione delle migliori<br />

tecnologie disponibili.<br />

Tutti gli aspetti ambientali<br />

connessi con il processo<br />

produttivo, rientranti nella<br />

discipl<strong>in</strong>a dell’AIA, sono<br />

sottoposti a un protocollo<br />

di controllo operativo e di<br />

monitoraggio periodico.<br />

Tali attività si svolgono <strong>in</strong><br />

contraddittorio tra l’azienda<br />

detentrice dell’Autorizzazione<br />

e l’Organo tecnico (Agenzia<br />

Regionale per la Protezione<br />

dell’Ambiente - ARPA)<br />

deputato alla gestione<br />

ambientale.<br />

Tutti gli impianti di eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> rispettano le<br />

prescrizioni autorizzative<br />

impartite dai diversi Enti<br />

competenti. Le attività<br />

operative <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

sono state certificate<br />

secondo i migliori standard<br />

<strong>in</strong>ternazionali: il Sistema<br />

di Gestione Ambientale<br />

secondo la Norma UNI EN<br />

ISO 14001:2004 e il Sistema<br />

di Gestione della Sicurezza<br />

secondo la Norma OHSAS<br />

18001:2007. Per entrambe le<br />

certificazioni, la conformità<br />

legislativa è un prerequisito di<br />

ottenimento.<br />

Sono state <strong>in</strong>oltre messe<br />

<strong>in</strong> campo azioni, che nei<br />

prossimi anni riguarderanno:<br />

• miglioramento, nel COVA,<br />

dei parametri emissivi<br />

della componente SO 2 , <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i di riduzione delle<br />

emissioni <strong>in</strong> atmosfera per<br />

determ<strong>in</strong>ate condizioni<br />

operative di impianto e<br />

<strong>in</strong> media annua, grazie<br />

all’<strong>in</strong>serimento dell’unità<br />

CANSOLV, <strong>in</strong>tegrata nella<br />

realizzazione della qu<strong>in</strong>ta<br />

l<strong>in</strong>ea gas (ved. Cap. 1);<br />

• realizzazione del<br />

programma di<br />

biomonitoraggio delle aree<br />

limitrofe al COVA;<br />

• realizzazione del<br />

programma di monitoraggio<br />

degli ecosistemi delle aree<br />

limitrofe al COVA;<br />

• <strong>in</strong>troduzione di sistemi<br />

per il monitoraggio e la<br />

captazione di sostanze<br />

odorigene presso il COVA;<br />

• riduzione delle emissioni <strong>in</strong><br />

atmosfera, <strong>in</strong> concomitanza<br />

della realizzazione del<br />

progetto di ampliamento<br />

del Centro Olio Val d’Agri,<br />

denom<strong>in</strong>ato “Sviluppo<br />

Sostenibile Val d’Agri”, che<br />

prevede anche l’esecuzione<br />

di pozzi per la re<strong>in</strong>iezione<br />

dei gas di coda.<br />

Le attività<br />

operative di eni<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri<br />

sono state<br />

certificate<br />

secondo i migliori<br />

standard<br />

<strong>in</strong>ternazionali.<br />

conformità<br />

a ISO 14001<br />

dal 2009<br />

conformità<br />

a OHSAS 18001<br />

dal 2010<br />

CertifiCazioni Sgi dime


52<br />

53<br />

Le attività operative<br />

e le misure di tutela ambientale<br />

Le misure di tutela<br />

ambientale adottate dal DIME<br />

per ridurre e m<strong>in</strong>imizzare<br />

gli impatti sul territorio<br />

delle attività di eni <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri consistono sia <strong>in</strong><br />

operazioni di gestione<br />

corrente sia <strong>in</strong> specifiche<br />

soluzioni tecnologiche<br />

applicate nelle diverse fasi<br />

operative di perforazione,<br />

work-over e produzione. Il<br />

presidio operativo <strong>in</strong> campo<br />

comprendente sopralluoghi,<br />

attività di monitoraggio sugli<br />

aspetti ambientali (rifiuti,<br />

rumore, qualità dell’aria),<br />

audit <strong>in</strong>terni e audit eseguiti<br />

sulle ditte contrattiste, è la<br />

forma primaria per assicurare<br />

un controllo cont<strong>in</strong>uo e<br />

costante nell’ambito dei<br />

siti operativi. Sopralluoghi<br />

ambientali vengono fatti su<br />

base settimanale presso il<br />

COVA e vengono realizzati<br />

attraverso personale<br />

preposto che effettua giri<br />

d’impianto e compila report<br />

dettagliati con def<strong>in</strong>izione<br />

delle azioni preventive/<br />

correttive.<br />

Le attività di<br />

esplorazione e<br />

perforazione<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Le attività esplorative<br />

sono state condotte con<br />

rilievi geologici, geofisici<br />

o geochimici <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

s<strong>in</strong> dal 1981 e hanno<br />

permesso di conoscere <strong>in</strong><br />

maniera approfondita il<br />

sottosuolo della <strong>Basilicata</strong><br />

e <strong>in</strong> particolare della Val<br />

d’Agri, raccogliendo un<br />

patrimonio scientifico utile<br />

per la gestione del territorio.<br />

Le attività di perforazione<br />

sono caratterizzate da<br />

una presenza temporanea<br />

sul territorio con impatti<br />

ambientali contenuti, limitati<br />

nel tempo e con effetti<br />

reversibili.<br />

La scelta dell’ubicazione<br />

di tutte le postazioni è<br />

basata su:<br />

• confronto con la<br />

pianificazione territoriale e<br />

i v<strong>in</strong>coli legislativi esistenti<br />

sul territorio;<br />

• criteri di m<strong>in</strong>imizzazione<br />

degli impatti ambientali e<br />

sociali <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con i migliori<br />

standard <strong>in</strong>ternazionali;<br />

• criteri che privilegiano i siti<br />

<strong>in</strong> cui vi sono le maggiori<br />

possibilità di effettuare<br />

più pozzi dalla stessa<br />

localizzazione.<br />

I fluidi di perforazione<br />

utilizzati sono esclusivamente<br />

composizioni a base di acqua<br />

con aggiunta di prodotti<br />

come bentonite, barite, biopolimeri.<br />

Durante l’attività di<br />

perforazione, i fluidi vengono<br />

riportati progressivamente <strong>in</strong><br />

superficie per la separazione<br />

dei detriti di perforazione<br />

dal fluido stesso. Questo<br />

circuito cont<strong>in</strong>uo di “pulizia<br />

e riutilizzo” consente di<br />

ridurre i quantitativi di fluidi<br />

impiegati. In particolare sono<br />

effettuate operazioni di:<br />

• elim<strong>in</strong>azione delle parti<br />

grossolane (setacciatura<br />

attraverso vibrovaglio);<br />

• rimozione delle particelle<br />

più f<strong>in</strong>i attraverso<br />

centrifuga.<br />

Queste operazioni di<br />

“ricondizionamento”<br />

avvengono all’<strong>in</strong>terno del<br />

cosiddetto “circuito dei fluidi<br />

di perforazione”, che è un<br />

sistema chiuso che prevede<br />

la separazione dei detriti<br />

e il trattamento del fluido<br />

stesso, al f<strong>in</strong>e di un suo<br />

utilizzo per tempi prolungati<br />

La protezione e l’isolamento<br />

completo delle falde<br />

acquifere è garantito<br />

nel corso di tutta l’attività<br />

di perforazione, grazie a<br />

una tecnica di perforazione<br />

che prevede la discesa<br />

sequenziale di colonne<br />

di rivestimento a<br />

diametri decrescenti che<br />

vengono poi cementate<br />

nell’<strong>in</strong>tercaped<strong>in</strong>e tubazioneforo.<br />

Questo processo evita<br />

qualsiasi contatto tra le<br />

falde acquifere e i fluidi<br />

utilizzati durante le fasi di<br />

perforazione.<br />

In Val d’Agri, nel 2008, <strong>in</strong><br />

località a Cerro Falcone, è<br />

stata applicata la tecnica<br />

dell’Extreme Lean Profile<br />

(pozzi a diametrie ridotte)<br />

che assicura un miglior<br />

controllo e maggiore<br />

sicurezza sul pozzo. Questa


tecnologia di proprietà eni<br />

permette <strong>in</strong>oltre di ridurre<br />

la produzione di detriti,<br />

l’utilizzo di volumi di fluidi<br />

(e conseguentemente di<br />

reflui), oltre a determ<strong>in</strong>are<br />

una sensibile dim<strong>in</strong>uzione<br />

dei tempi di perforazione.<br />

Questa tecnica, impiegata<br />

per la prima volta <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri, è oggi diventata lo<br />

standard nel settore della<br />

perforazione.<br />

Nel 2011 sono state<br />

prodotte 7.714 tonnellate di<br />

rifiuti di perforazione, che<br />

sono stati caratterizzati e<br />

smaltiti presso impianti di<br />

Pozzo Alli 2<br />

smaltimento autorizzati.<br />

La fase di realizzazione dei<br />

pozzi non comporta alcuno<br />

scarico di acque.<br />

Per ridurre il numero di<br />

postazioni e qu<strong>in</strong>di l’impatto<br />

ambientale, viene adottata<br />

la tecnologia dei pozzi<br />

direzionati e/o orizzontali,<br />

detta clusterizzazione,<br />

grazie alla quale da una<br />

sola postazione è possibile<br />

perforare più pozzi.<br />

Tecnologie di perforazione<br />

orizzontale altamente<br />

avanzate permettono di<br />

ridurre il numero di pozzi di<br />

sviluppo da realizzare per<br />

un’ottimale coltivazione del<br />

giacimento. Per realizzare<br />

profili di pozzo direzionati<br />

e non verticali, si usano<br />

attrezzature e tecniche<br />

particolari che permettono di<br />

dirigere, mediante controllo<br />

dalla superficie, lo scalpello<br />

di perforazione nei tre assi,<br />

navigando così all’<strong>in</strong>terno<br />

della formazione.<br />

Per la prima volta sono<br />

state adottate <strong>in</strong>novative<br />

misure per l’<strong>in</strong>serimento<br />

paesaggistico e ambientale<br />

del pozzo di perforazione<br />

ALLI 2 (Comune di<br />

Marsicovetere), con<br />

La tecnologia<br />

dei pozzi<br />

direzionati e/o<br />

orizzontali<br />

consente di<br />

m<strong>in</strong>imizzare<br />

l’impatto<br />

sull’ambiente.<br />

l’obiettivo di mitigare<br />

l’impatto visivo tramite<br />

misure, quali:<br />

• la colorazione della torre<br />

di perforazione e degli<br />

altri manufatti sulla base<br />

dei colori del paesaggio<br />

circostante;<br />

• l’uso di materiali locali<br />

per i piazzali;<br />

• la piantumazione di<br />

essenze autoctone<br />

con funzione di<br />

mascheramento visivo;<br />

• l’adozione di impianti di<br />

illum<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> grado di<br />

evitare la dispersione della<br />

luce verso l’alto e verso<br />

l’esterno.<br />

Per ridurre l’emissione<br />

acustica degli impianti<br />

vengono effettuate<br />

campagne di misurazione<br />

del rumore ante operam e<br />

adottate soluzioni quali:<br />

• elettrificazione<br />

dell’impianto di<br />

perforazione (utilizzo di<br />

generatori diesel per sola


emergenza);<br />

• <strong>in</strong>sonorizzazione delle<br />

possibili sorgenti di rumori<br />

quali per es. vibrovagli e<br />

pompe dei fanghi.<br />

Per m<strong>in</strong>imizzare il disagio<br />

alla circolazione stradale<br />

dei centri abitati limitrofi,<br />

viene pianificata la<br />

regolamentazione dei<br />

trasporti <strong>in</strong> accordo con le<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni Comunali.<br />

I pozzi oggi presenti<br />

nella Concessione “Val<br />

d’Agri” sono 39, di cui 26<br />

attualmente <strong>in</strong> produzione e<br />

1 dest<strong>in</strong>ato alla re<strong>in</strong>iezione<br />

<strong>in</strong> giacimento delle acque di<br />

strato, cioè di quelle acque<br />

estratte associate all’olio e<br />

al gas che, opportunamente<br />

trattate, vengono reimmesse<br />

nel giacimento<br />

di orig<strong>in</strong>e. In attività, i<br />

pozzi non determ<strong>in</strong>ano<br />

né emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

né scarichi. Opportune<br />

vasche di raccolta delle<br />

acque piovane evitano la<br />

potenziale fuoriuscita delle<br />

Misure tecniche per l’approntamento di un pozzo volte a proteggere <strong>in</strong> maniera efficace il terreno.<br />

acque di prima pioggia.<br />

L’impatto sulla biodiversità<br />

e sull’ambiente è limitato al<br />

cosidetto effetto marg<strong>in</strong>e,<br />

caratterizzato da una m<strong>in</strong>or<br />

crescita delle piante nei<br />

d<strong>in</strong>torni delle piattaforme;<br />

<strong>in</strong>terventi mirati permettono<br />

di ridurre/annullare questo<br />

effetto.


La rete di raccolta<br />

del petrolio<br />

Le condotte di trasporto<br />

<strong>in</strong>terrate portano il fluido<br />

di giacimento estratto<br />

dai pozzi al COVA per un<br />

primo trattamento. A<br />

oggi le condotte sono<br />

lunghe complessivamente<br />

circa 100 km (Cap. 1). Le<br />

condotte sono ispezionabili<br />

con sofisticati strumenti<br />

elettromagnetici; esse sono<br />

sottoposte a trattamento<br />

anticorrosivo, monitoraggio<br />

periodico e protette<br />

mediante rivestimento<br />

esterno e protezione<br />

catodica. Tutte le aree<br />

<strong>in</strong>teressate dalle attività di<br />

posa delle condotte sono<br />

L’evento di spill nel<br />

Comune di Bernalda,<br />

marzo <strong>2012</strong><br />

totalmente riprist<strong>in</strong>ate da un<br />

punto di vista ambientale e<br />

riportate alla situazione exante.<br />

Le opere per il riprist<strong>in</strong>o<br />

idraulico, geomorfologico<br />

e ambientale dei tracciati<br />

prevedono la stabilizzazione<br />

del terreno superficiale con lo<br />

scopo di rallentare la velocità<br />

di scorrimento delle acque<br />

meteoriche sia per garantire<br />

il successo degli <strong>in</strong>terventi<br />

di riprist<strong>in</strong>o vegetazionale<br />

sia per garantire la sicurezza<br />

delle condotte posate.<br />

Le opere consistono <strong>in</strong><br />

elementi rompi-tratta<br />

che hanno lo scopo di<br />

aumentare la protezione<br />

del terreno dai fenomeni<br />

erosivi, salvaguardare gli<br />

aspetti paesaggistico - visivi<br />

Il 9 marzo <strong>2012</strong> si è<br />

registrata una perdita<br />

di greggio sull’oleodotto<br />

Viggiano-Taranto,<br />

all’altezza di Bernalda (MT)<br />

<strong>in</strong> corrispondenza di un<br />

pozzetto di alloggiamento<br />

di una valvola. L’<strong>in</strong>tero<br />

oleodotto, sorvegliato<br />

tramite cont<strong>in</strong>ua ispezione a<br />

terra e sorvolo con elicottero<br />

con frequenza settimanale,<br />

è di proprietà SOM (Società<br />

Oleodotti Meridionale),<br />

società partecipata eni e<br />

Shell. L’esercizio, l’ispezione<br />

e la manutenzione<br />

dell’oleodotto sono effettuati<br />

direttamente dalla Raff<strong>in</strong>eria<br />

di Taranto di eni r&m,<br />

mediante un contratto di<br />

Servizi. Nel marzo <strong>2012</strong>,<br />

non appena ricevuta la<br />

segnalazione dell’anomalia,<br />

tempestivamente il<br />

personale di raff<strong>in</strong>eria<br />

Al 2011 non<br />

si sono verificate<br />

fuoriuscite<br />

di petrolio grezzo<br />

da <strong>in</strong>stallazioni<br />

e condotte.<br />

e ricreare gli ecosistemi<br />

naturali presenti prima<br />

dei lavori.<br />

Le condotte sono state<br />

posizionate <strong>in</strong> modo da<br />

non <strong>in</strong>terrompere i corridoi<br />

ecologici e sono <strong>in</strong>terrate<br />

a una profondità che va da<br />

1,5 m a 2 m, <strong>in</strong> funzione<br />

della tipologia delle aree<br />

attraversate. S<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />

ha attivato le azioni di<br />

depressurizzazione della<br />

condotta, sezionando<br />

la parte di tubazione<br />

<strong>in</strong>teressata dall’evento e,<br />

parallelamente, ha attivato<br />

le azioni di svuotamento del<br />

pozzetto f<strong>in</strong>o alla completa<br />

rimozione del prodotto,<br />

per proseguire con le<br />

operazioni di contenimento<br />

e recupero e le misure di<br />

prevenzione e messa <strong>in</strong><br />

sicurezza d’emergenza<br />

del sito. La tempestività<br />

di tale <strong>in</strong>tervento, cui ha<br />

partecipato a supporto anche<br />

il DIME con le sue società<br />

contrattiste specializzate,<br />

ha consentito di ridurre<br />

l’impatto ambientale<br />

attraverso un contenimento,<br />

cui è seguita la bonifica del<br />

sito, tuttora <strong>in</strong> corso, sempre<br />

ad opera di r&m. La Raff<strong>in</strong>eria<br />

ha provveduto a mettere <strong>in</strong><br />

della presenza di eni <strong>in</strong><br />

Val d’Agri al 2011, non si<br />

sono verificate fuoriuscite<br />

di petrolio grezzo dalle<br />

<strong>in</strong>stallazioni e dalle<br />

condotte. Nel marzo <strong>2012</strong><br />

si è registrata una perdita<br />

di greggio sull’oleodotto<br />

Viggiano-Taranto, all’altezza<br />

di Bernalda (MT), di cui è <strong>in</strong><br />

corso la bonifica (vedi box<br />

qui sotto). Prima dell’entrata<br />

<strong>in</strong> esercizio dell’oleodotto<br />

Val d’Agri-Taranto, si sono<br />

verificati sversamenti di<br />

petrolio a causa di <strong>in</strong>cidenti<br />

stradali occorsi alle autobotti<br />

dedicate al trasporto del<br />

greggio. Il posizionamento<br />

delle condotte esclude ogni<br />

possibile <strong>in</strong>terferenza con i<br />

corsi d’acqua.<br />

campo ogni azioni per stabilire<br />

le cause dell’accaduto, sia<br />

mediante verifiche <strong>in</strong>terne, sia<br />

conferendo apposito <strong>in</strong>carico<br />

al massimo Ente italiano<br />

competente <strong>in</strong> materia:<br />

l’Istituto Italiano di Saldature<br />

di Genova.<br />

Dall’esame del tratto di<br />

condotta <strong>in</strong>teressato<br />

dall’evento, dove subito,<br />

a vista, si era potuta<br />

apprezzare la presenza<br />

di un piccolo foro sulla<br />

generatrice superiore del<br />

tubo, si è accertato che la<br />

fuoriuscita del greggio è<br />

stata causata da un atto<br />

doloso di danneggiamento<br />

dell’oleodotto ad opera<br />

di ignoti e si è potuta<br />

escludere la presenza<br />

di altri meccanismi di<br />

danneggiamento o di<br />

difetti nel materiale e nella<br />

saldatura.


56<br />

57<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

a b c d<br />

Dorsale Cerro Falcone tratto V.96 – CF5/8: a) prima, b) durante e c/d) dopo i reprist<strong>in</strong>i vegetazionali.<br />

domande frequenti<br />

< Cosa sono i fluidi<br />

di perforazione? ><br />

I fluidi di perforazione sono<br />

utilizzati per l’asportazione<br />

dei detriti di perforazione<br />

dal fondo del pozzo e il loro<br />

trasporto <strong>in</strong> superficie,<br />

il raffreddamento e<br />

la lubrificazione dello<br />

scalpello. Inoltre, questi<br />

fluidi permettono il<br />

consolidamento delle pareti<br />

del pozzo e dunque la<br />

stabilizzazione del foro per<br />

evitarne movimenti durante<br />

le attività di perforazione.<br />

Grazie all’utilizzo dei fluidi<br />

di perforazione è possibile<br />

attuare il contenimento delle<br />

pressioni del giacimento per<br />

contrastare l’<strong>in</strong>gresso di fluidi<br />

di strato nel pozzo.<br />

< Le operazioni di estrazione<br />

possono <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>are le falde<br />

acquifere? E il suolo? Qual<br />

è la composizione dei fluidi di<br />

perforazione? ><br />

Le attività di perforazione<br />

che prevedono un<br />

attraversamento delle falde<br />

acquifere sono realizzate<br />

utilizzando acqua potabile<br />

con additivi di orig<strong>in</strong>e<br />

vegetale; i fluidi superficiali<br />

utilizzati nelle prime fasi<br />

di perforazione sono<br />

totalmente ecocompatibili.<br />

Alcune tipiche sostanze<br />

di uso comune contenute<br />

nei fluidi di perforazione,<br />

a titolo esemplificativo<br />

sono: lo stearato di calcio<br />

(stabilizzante e lubrificante<br />

non tossico); la gomma di<br />

guar, ottenuta dai semi del<br />

guar (usato come addensante<br />

nell’<strong>in</strong>dustria alimentare,<br />

<strong>in</strong>dicato con la sigla E412);<br />

le argille comuni quali la<br />

bentonite; il carbonato<br />

di calcio e l’ematite;<br />

viscosizzanti polimerici<br />

di orig<strong>in</strong>e s<strong>in</strong>tetica (d’uso<br />

comune nel comparto tessile/<br />

sanitario).<br />

< Vi sono relazioni fra<br />

le attività di eni e il lago<br />

del Pertusillo? ><br />

il Centro Olio Val d’Agri<br />

non ha scarichi diretti <strong>in</strong><br />

corpo idrico superficiale.<br />

Infatti, nel rispetto della<br />

normativa vigente, le acque<br />

reflue <strong>in</strong>dustriali prodotte<br />

vengono <strong>in</strong>teramente<br />

convogliate all’impianto<br />

consortile, che effettua il<br />

trattamento delle stesse<br />

per il successivo scarico <strong>in</strong><br />

corpo idrico superficiale <strong>in</strong><br />

conformità alle autorizzazioni<br />

<strong>in</strong> suo possesso. La rete di<br />

monitoraggio piezometrica<br />

e dei corpi idrici superficiali<br />

<strong>in</strong>torno al centro oli prevede<br />

l’effettuazione di analisi <strong>in</strong><br />

contraddittorio con ARPAB ed<br />

esclude ogni contam<strong>in</strong>azione<br />

esterna.<br />

Ai f<strong>in</strong>i di una corretta analisi<br />

circa la provenienza degli<br />

idrocarburi nell’<strong>in</strong>vaso, è<br />

necessario effettuare analisi<br />

di dettaglio f<strong>in</strong>alizzate<br />

all’<strong>in</strong>dividuazione delle s<strong>in</strong>gole<br />

specie appartenenti al grande<br />

gruppo degli idrocarburi<br />

totali. Tra le possibili cause di<br />

contam<strong>in</strong>azione, ci sono:<br />

• attività <strong>in</strong>dustriali;<br />

• impianti di potabilizzazione<br />

non adeguati;<br />

• oli lubrificanti usati;<br />

• acque reflue piovane che<br />

puliscono le strade dai<br />

sedimenti oleosi depositati<br />

sull’asfalto;<br />

• cause naturali, come la<br />

fuoriuscita di idrocarburi<br />

da sorgenti di acqua (come<br />

avviene ad esempio a<br />

Tramutola).


Il Centro Olio Val d’Agri<br />

Il Centro Olio Val d’Agri (COVA)<br />

raccoglie quanto estratto dai<br />

26 pozzi ad oggi attivi.<br />

Rispetto a una raff<strong>in</strong>eria, il<br />

materiale estratto subisce<br />

un trattamento blando,<br />

essenzialmente di tipo fisico,<br />

volto solo alla separazione<br />

Centro Olio Val d’Agri - schema di processo<br />

Emissioni per barile d’olio<br />

equivalente (boe)<br />

NOx SO2 CO2 Valore<br />

0,009 kg/boe<br />

0,001 kg/boe<br />

11,34 kg/boe<br />

dei tre diversi componenti<br />

associati <strong>in</strong> giacimento ed<br />

estratti: petrolio, gas e acqua<br />

(detta acqua di strato).<br />

Non sono <strong>in</strong>fatti eseguite<br />

<strong>in</strong> questa fase operazioni<br />

di trasformazione del<br />

greggio mediante processi<br />

Il processo produttivo<br />

determ<strong>in</strong>a alcuni “output”,<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente a livello di<br />

emissioni (<strong>in</strong> atmosfera,<br />

rumore e odorigene) e di<br />

produzione di rifiuti. Inoltre,<br />

prevede un consumo di<br />

materie prime, quali ad<br />

esempio l’ utilizzo di acqua.<br />

I quantitativi di emissioni<br />

derivanti dalle attività di<br />

un Centro Olio sono molto<br />

<strong>in</strong>feriori a quelle prodotte da<br />

un impianto di raff<strong>in</strong>azione o a<br />

quelle generate da un qualsiasi<br />

utente f<strong>in</strong>ale (ved. grafico).<br />

di raff<strong>in</strong>azione. Il processo<br />

produttivo del Centro Olio Val<br />

d’Agri si basa essenzialmente<br />

su 4 differenti flussi,<br />

che eseguono i seguenti<br />

trattamenti:<br />

• separazione e trattamento<br />

delle acque di produzione;<br />

• separazione del gas e<br />

addolcimento (separazione<br />

zolfo);<br />

• stoccaggio e <strong>in</strong>vio del<br />

petrolio greggio tramite<br />

oleodotto;<br />

• recupero ed esportazione<br />

zolfo.<br />

Confronto tra le emissioni di un Centro Olio,<br />

di una raff<strong>in</strong>eria e del consumatore f<strong>in</strong>ale.


58<br />

59<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

Le emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

convogliate possono essere<br />

generate:<br />

• dalla combustione del gas<br />

naturale nelle turb<strong>in</strong>e a gas,<br />

nelle caldaie (a recupero<br />

e ausiliarie) e nei termodistruttori;<br />

• dalla combustione delle<br />

correnti di impianto e<br />

dei gas di coda dell’unità<br />

recupero zolfo nei termo<br />

distruttori;<br />

• dalla combustione del gas<br />

naturale nei piloti delle torce<br />

(flar<strong>in</strong>g);<br />

• dalla combustione del<br />

gasolio nei motori diesel<br />

dei gruppi elettrogeni<br />

di emergenza e nelle<br />

motopompe del sistema<br />

ant<strong>in</strong>cendio durante le<br />

prove di funzionamento.<br />

L’ottimizzazione dei<br />

processi di combustione<br />

ha determ<strong>in</strong>ato nel periodo<br />

2009-2011 una riduzione<br />

complessiva delle emissioni di<br />

CO 2 di circa 100 mila tonnellate<br />

(21%), mentre la riduzione<br />

delle emissioni di NO X è pari al<br />

39%. L’entità della riduzione<br />

è ancora più significativa se<br />

si considera l’aumento della<br />

produzione degli ultimi anni:<br />

le emissioni di CO 2 e NO X per<br />

ciascun barile prodotto si<br />

riducono rispettivamente del<br />

35% e del 50%. I dati riportati<br />

nel grafico sono stati calcolati<br />

utilizzando un approccio<br />

conservativo, che può portare<br />

a sovrastime delle emissioni<br />

di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante/gas serra<br />

rispetto alle emissioni reali.<br />

A partire dal <strong>2012</strong>, saranno<br />

disponibili per il COVA i dati<br />

emissivi misurati dal sistema<br />

di monitoraggio della qualità<br />

dell’aria per i pr<strong>in</strong>cipali punti di<br />

emissione.<br />

Le emissioni di SO 2 sono<br />

determ<strong>in</strong>ate essenzialmente<br />

dal contenuto di zolfo del<br />

petrolio e gas estratti. I già<br />

bassi quantitativi emessi<br />

(si veda sopra il confronto<br />

del Centro Olio con una<br />

raff<strong>in</strong>eria media europea)<br />

saranno ridotti grazie<br />

all’implementazione, per la<br />

prima volta <strong>in</strong> Italia, della<br />

tecnologia Cansolv, che<br />

permetterà una riduzione delle<br />

emissioni <strong>in</strong> atmosfera di SO 2<br />

per determ<strong>in</strong>ate condizioni<br />

operative di impianto e <strong>in</strong><br />

media annua, mediante<br />

un’<strong>in</strong>novativa tecnica di<br />

lavaggio dei fumi. Le analisi<br />

delle emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

sono effettuate su tutti i punti<br />

di emissione del COVA.<br />

Analisi delle emissioni <strong>in</strong> atmosfera<br />

Frequenza dei monitoraggi Punti di emissione/parametri<br />

Monitoraggio<br />

<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />

(riferimento:<br />

Autorizzazione<br />

Integrata<br />

Ambientale)<br />

Monitoraggio<br />

trimestrale (rif. AIA)<br />

Campagne periodiche<br />

Emissioni medie europee<br />

(fonte: OGP Oil & Gas Producers)<br />

Emissioni<br />

I valori emissivi di SO 2 derivano da misurazioni effettuate su due pr<strong>in</strong>cipali<br />

punti di emissione (termodistruttori) del Centro Olio Val d’Agri, che, <strong>in</strong><br />

condizioni di normale esercizio dell’impianto, contribuiscono a circa il 95%<br />

delle emissioni complessive di SO 2 del COVA.<br />

Forno ad Olio Diatermico: NO X , CO, SOV (come COT), O2, Temperatura fumi, vapor<br />

d’acqua, Portata umida e secca.<br />

Termo distruttore: NO X , CO, SO 2 , COT, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua, Portata<br />

umida e secca.<br />

Turbogeneratori/caldaie a recupero: NO X , CO, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua,<br />

Portata umida e secca.<br />

Caldaie ausiliarie: NO X , CO, O2, Temperatura fumi, vapor d’acqua, Portata umida e secca.<br />

Termo distruttore impianto recupero zolfo: NO X , CO, SO 2 , COT, O2, Temperatura fumi,<br />

vapor d’acqua, Portata umida e secca.<br />

Sistema torce: portata massica e volumetrica.<br />

Polveri, IPA, SOV (Sostanze Organiche Volatili), COT (Composti Organici Totali) SO X e<br />

conseguente determ<strong>in</strong>azione dell’O2<br />

Emissioni fuggitive da serbatoi di stoccaggio, valvole, strumentazione, pompe, flange,<br />

sfiati.<br />

OGP 2011 VDA 2011<br />

Tonnellate di SO2 /1000 t idrocarburi * 0,20 0,01<br />

Tonnellate di NOX /1000 t idrocarburi * 0,40 0,07<br />

Le emissioni del Centro Olio sono costanti nel tempo e sono di gran lunga <strong>in</strong>feriori alle emissioni medie europee<br />

pubblicate dall’associazione OGP Oil & Gas Producers.<br />

* Calcolo effettuato assumendo un peso di 135 kg/barile per rendere comparabile il dato Val d’Agri con il dato OGP.


domande frequenti<br />

< Che cos’è la fiaccola?<br />

Cosa brucia? ><br />

La fiaccola è un sistema<br />

utilizzato per gli scarichi<br />

d’emergenza. Essa deve<br />

rimanere accesa (fiamma<br />

pilota) perché nel caso <strong>in</strong> cui<br />

sia necessario depressurizzare<br />

Rifiuti<br />

La gestione dei rifiuti<br />

prodotti nel corso delle<br />

attività operative del<br />

Distretto Meridionale <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> è oggetto di<br />

costante attenzione al f<strong>in</strong>e<br />

di garantire la più rigida<br />

ottemperanza alle normative<br />

attualmente vigenti.<br />

Quest’attenzione si articola<br />

<strong>in</strong> una corretta gestione<br />

dei rifiuti accompagnata<br />

dalla gestione della relativa<br />

l’impianto per metterlo <strong>in</strong><br />

completa sicurezza, permette<br />

di evacuare immediatamente<br />

il gas presente nelle l<strong>in</strong>ee<br />

evitando che rimanga <strong>in</strong><br />

pressione nelle stesse. Il<br />

sistema torce è composto<br />

da tre torce elevate e da una<br />

tracciabilità per le varie<br />

tipologie di rifiuti prodotti<br />

e avviati a smaltimento.<br />

I rifiuti prodotti vengono<br />

caratterizzati e ripartiti<br />

<strong>in</strong> rifiuti pericolosi e non<br />

pericolosi. Entrambe le<br />

tipologie derivano sia<br />

dall’attività operativa dei<br />

diversi siti produttivi sia<br />

dall’attività di manutenzione<br />

eseguita sugli impianti.<br />

La gestione dei rifiuti<br />

comporta:<br />

• la caratterizzazione e<br />

Rifiuti prodotti COVA Tipologie rifiuti COVA<br />

torcia a terra. In condizioni<br />

normali, la fiaccola non fa altro<br />

che bruciare una quantità<br />

m<strong>in</strong>ima di gas che permette<br />

di mantenere la fiamma<br />

accesa e garantire la sicurezza<br />

dell’impianto. La fiaccola ha la<br />

stessa funzione della fiamma<br />

Rifiuti Non Pericolosi Rifiuti Pericolosi<br />

- rifiuti liquidi quali acque di lavaggio e di processo<br />

- rifiuti assimilabili ai Rifiuti Solidi Urbani (RSUA)<br />

- stracci, tute, materiali assorbenti;<br />

- carta e cartone<br />

- imballaggi misti<br />

- legno<br />

- plastica<br />

- macerie (es. cemento)<br />

- metalli (Al, Fe)<br />

- imballaggi <strong>in</strong> plastica, legno, vetro, metallici, carta<br />

e cartone, misti<br />

la classificazione dei rifiuti<br />

prodotti;<br />

• le registrazioni di carico<br />

e scarico;<br />

• l’<strong>in</strong>dividuazione della<br />

corretta dest<strong>in</strong>azione<br />

f<strong>in</strong>ale dei rifiuti prodotti<br />

e il loro eventuale<br />

recupero/utilizzo;<br />

• la verifica delle<br />

autorizzazioni previste per<br />

trasportatori e smaltitori;<br />

• la compilazione e la<br />

gestione del Formulario di<br />

Identificazione del rifiuto;<br />

di sicurezza della caldaia<br />

di casa: quando <strong>in</strong> casa c’è<br />

bisogno di produrre acqua<br />

calda, si accende la fiamma<br />

ed è la garanzia che non ci sia<br />

dispersione <strong>in</strong> atmosfera di gas<br />

pericolosi poiché viene bruciato<br />

il gas presente nell’impianto.<br />

• la compilazione annuale<br />

del MUD (Modello Unico di<br />

Dichiarazione).<br />

I rifiuti complessivi sono<br />

prodotti sia nelle attività<br />

di perforazione che di<br />

trattamento e sono<br />

smaltiti tenendo conto<br />

della dest<strong>in</strong>azione f<strong>in</strong>ale,<br />

massimizzando il ricorso<br />

al recupero. Nel 2011 sono<br />

state prodotte circa 83mila<br />

tonnellate di rifiuti relativi<br />

alle attività svolte dal COVA.<br />

- reflui oleosi: acque di lavaggio delle<br />

apparecchiature, acque di drenaggio<br />

dei serbatoi<br />

- morchie oleose<br />

- filtri olio<br />

- stracci contam<strong>in</strong>ati da sostanze<br />

oleose;<br />

- batterie esauste<br />

- olio esausto<br />

- fiuti contenenti zolfo<br />

- apparecchiature fuori uso<br />

- catalizzatori esauriti


60<br />

61<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Gestione delle acque<br />

Il Centro Olio Val d’Agri<br />

presenta un sistema di<br />

gestione delle acque che<br />

garantisce il pieno rispetto<br />

dei limiti imposti dalla<br />

normativa vigente <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />

ai parametri chimico fisici di<br />

composizione delle stesse.<br />

In particolare, <strong>in</strong> relazione<br />

al processo, si possono<br />

dist<strong>in</strong>guere tre tipologie di<br />

acque.<br />

Le acque semioleose, che<br />

<strong>in</strong>cludono:<br />

• le acque provenienti da<br />

tutte le aree cordolate;<br />

• le acque provenienti<br />

dai dreni di tutta la<br />

strumentazione presente<br />

<strong>in</strong> impianto;<br />

• le acque provenienti dalla<br />

zona pensil<strong>in</strong>e di scarico<br />

autobotti;<br />

• le acque reflue provenienti<br />

dall’impianto di<br />

trattamento zolfo;<br />

• le acque provenienti dalla<br />

vasca, ove confluiscono i<br />

bac<strong>in</strong>i di contenimento dei<br />

serbatoi di stoccaggio.<br />

Tali acque, dopo un processo<br />

di trattamento volto a<br />

elim<strong>in</strong>are l’olio <strong>in</strong> esse<br />

contenuto, sono <strong>in</strong>viate <strong>in</strong><br />

un serbatoio per essere<br />

sottoposte ad analisi<br />

di laboratorio, al f<strong>in</strong>e di<br />

verificare il rispetto dei limiti<br />

def<strong>in</strong>iti per legge.<br />

Se le analisi confermano<br />

il rispetto dei valori limite,<br />

l’acqua presente nel<br />

serbatoio è conferita al<br />

Consorzio Industriale (ASI)<br />

afferente all’impianto.<br />

Qualora i valori dei parametri<br />

super<strong>in</strong>o i limiti di legge,<br />

l’acqua viene <strong>in</strong>viata<br />

nuovamente a trattamento<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’impianto.<br />

Le acque meteoriche,<br />

sono quelle di prima<br />

pioggia provenienti da<br />

strade, piazzali e tettoie.<br />

Tramite sistema fognario<br />

autonomo, esse sono<br />

raccolte <strong>in</strong> una vasca e da<br />

qui, dopo opportuni controlli,<br />

vengono scaricate nella<br />

rete consortile; qualora si<br />

ravvisassero tracce oleose,<br />

le stesse vengono trattate<br />

come acque semioleose.<br />

Le acque di strato (o di<br />

processo, o di produzione)<br />

sono le acque estratte dai<br />

pozzi <strong>in</strong>sieme al petrolio e<br />

al gas. Dopo la separazione<br />

<strong>in</strong> superficie mediante<br />

processi fisici nell’impianto,<br />

sono re<strong>in</strong>iettate nella stessa<br />

formazione rocciosa da cui<br />

sono state estratte (roccia<br />

serbatoio). Si tratta di un<br />

metodo universalmente<br />

riconosciuto tra i più sicuri<br />

e applicato da oltre 50 anni<br />

nell’<strong>in</strong>dustria petrolifera<br />

per lo smaltimento delle<br />

acque fossili separate<br />

dagli idrocarburi. Non<br />

esistono perciò problemi di<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento del sottosuolo<br />

medesimo, poiché le acque<br />

vengono re<strong>in</strong>iettate nel<br />

serbatoio di orig<strong>in</strong>e, senza<br />

problemi di compatibilità tra<br />

fluidi e formazione rocciosa<br />

orig<strong>in</strong>aria.<br />

Il sistema di re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong><br />

unità geologica profonda è<br />

autorizzato dalla Regione<br />

<strong>Basilicata</strong>, con le seguenti<br />

prescrizioni:<br />

• i quantitativi massimi di<br />

acqua scaricabili e obbligo<br />

di comunicazione mensile<br />

di tali valori;<br />

• gli <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti da<br />

monitorare e le soglie<br />

massime ammissibili<br />

(analisi effettuate<br />

mensilmente <strong>in</strong><br />

contraddittorio con<br />

ARPAB).<br />

La condotta di re<strong>in</strong>iezione<br />

che collega il COVA con<br />

il pozzo di re<strong>in</strong>iezione,<br />

denom<strong>in</strong>ato “Costa Mol<strong>in</strong>a<br />

2”, è monitorata ogni mese <strong>in</strong><br />

presenza di tecnici ARPAB; <strong>in</strong><br />

particolare, sono analizzate<br />

le acque sotterranee e le<br />

sorgenti. Solo qualora i<br />

volumi rendano impossibile<br />

la totale re<strong>in</strong>iezione, l’acqua<br />

<strong>in</strong> eccedenza viene trattata<br />

e smaltita come rifiuto.<br />

L’aumento della quantità di<br />

acqua di strato prodotta è<br />

riconducibile al progredire<br />

dello sfruttamento del<br />

Acqua. Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori COVA<br />

giacimento che comporta,<br />

nel tempo, l’<strong>in</strong>nalzamento<br />

dei valori di acqua associata<br />

agli idrocarburi estratti.<br />

Prelievi idrici<br />

Il fabbisogno idrico<br />

<strong>in</strong>dustriale e civile è<br />

garantito per il Centro<br />

Olio Val d’Agri dall’acqua<br />

approvvigionata dal<br />

Consorzio per lo Sviluppo<br />

Industriale (ASI) afferente<br />

all’impianto. Un aumento<br />

dei prelievi idrici è<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente connesso,<br />

nel corso del triennio 2009-<br />

2011, all’aumento della<br />

produzione.<br />

Come previsto<br />

dall’Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale, al Centro Olio<br />

sono effettuate le seguenti<br />

analisi:<br />

• analisi periodica, con<br />

cadenza trimestrale, degli<br />

scarichi idrici suddivisi<br />

<strong>in</strong> acque meteoriche,<br />

semioleose e civili;<br />

• misura giornaliera e<br />

analisi, con cadenza<br />

mensile, delle acque<br />

di strato, che sono<br />

2009 2010 2011<br />

(k m3 ) (k m3 ) (k m3 )<br />

Prelievi idrici totali 374 444 500<br />

Acqua utilizzata per kboe 13,1 13,8 14,4<br />

Totale acqua di strato re<strong>in</strong>iettata 609 748 771


e<strong>in</strong>iettate <strong>in</strong> Costa<br />

Mol<strong>in</strong>a 2 e delle acque<br />

sotterranee e di sorgente<br />

lungo la condotta di<br />

re<strong>in</strong>iezione.<br />

Efficienza energetica<br />

L’energia elettrica<br />

necessaria al funzionamento<br />

delle utenze <strong>in</strong>stallate è <strong>in</strong><br />

massima parte generata<br />

attraverso gas proveniente<br />

direttamente dall’impianto;<br />

solo <strong>in</strong> casi eccezionali il gas<br />

è prelevato dalla rete<br />

nazionale. Nel 2011 l’energia<br />

utilizzata è stata prodotta<br />

Efficienza energetica COVA<br />

per circa il 70% dal gas<br />

proveniente dal Centro Olio.<br />

Il COVA è dotato di sistemi<br />

di recupero energia, <strong>in</strong><br />

particolare la variazione<br />

della pressione del vapore<br />

all’<strong>in</strong>terno del processo<br />

e il calore dei fumi di<br />

scarico sono utilizzati per<br />

la produzione di energia/<br />

vapore <strong>in</strong>crementando<br />

l’efficienza dell’<strong>in</strong>tero<br />

processo.<br />

L’aumento del consumo<br />

netto di energia registrato<br />

nel corso del triennio non<br />

deve trarre <strong>in</strong> <strong>in</strong>ganno,<br />

poiché è stato determ<strong>in</strong>ato<br />

sia dall’aumento della<br />

produzione di idrocarburi,<br />

sia dal fatto che nel 2011<br />

il COVA è stato fermo per<br />

manutenzione programmata<br />

quasi un mese, qu<strong>in</strong>di non<br />

ha autoprodotto energia.<br />

Infatti il consumo netto<br />

di energia per migliaia di<br />

barili equivalenti prodotti<br />

dim<strong>in</strong>uisce del 4% nel<br />

periodo (da 4.621 KWh<br />

nel 2009 a 4.429 KWh nel<br />

2011). L’energia elettrica<br />

autoprodotta può essere<br />

venduta all’esterno o<br />

compensata con energia<br />

acquistata a seconda<br />

dell’andamento degli<br />

impianti.<br />

2009 2010 2011<br />

Consumo lordo di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata) 148.843 155.212 158.151<br />

Consumo netto di energia (MWh) (energia prodotta+acquistata-venduta) 131.933 144.281 153.949<br />

- di cui energia elettrica prodotta (MWh) 148.329 153.196 144.467<br />

- di cui energia acquistata da altre società (MWh) 514 2.016 13.683<br />

- di cui energia venduta ad altre società (MWh) 16.910 10.931 4.202<br />

Consumo netto di energia elettrica (kWh) per migliaia di barili prodotti (Kboe) 4.621 4.497 4.429<br />

Nel 2011 l’energia<br />

utilizzata è<br />

stata prodotta<br />

per circa 70%<br />

dal gas del COVA.


62<br />

63<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Il sistema di monitoraggio e controllo<br />

ambientale all’esterno del COVA<br />

Il Progetto di Monitoraggio<br />

Ambientale del COVA è unico<br />

<strong>in</strong> Italia e all’avanguardia<br />

<strong>in</strong> Europa per complessità,<br />

numero e modernità delle<br />

tecnologie impiegate e colloca<br />

la Val d’Agri al massimo livello<br />

di eccellenza per tecnologie<br />

e standard impiegati, qualità<br />

ed efficacia del monitoraggio<br />

<strong>in</strong>tegrato delle matrici<br />

ambientali. Esso ha l’obiettivo<br />

di monitorare, <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo e<br />

con approccio previsionale,<br />

i parametri ambientali<br />

connessi alle attività di<br />

trattamento degli idrocarburi<br />

effettuate all’<strong>in</strong>terno del<br />

COVA, è stato approvato<br />

dalla Regione <strong>Basilicata</strong> e<br />

dall’ARPAB nell’ambito dei<br />

procedimenti autorizzativi di<br />

legge e si avvale del cont<strong>in</strong>uo<br />

supporto di università e<br />

specialisti di prestigio.<br />

Il sistema di monitoraggio<br />

comprende:<br />

• 5 central<strong>in</strong>e per la<br />

qualità dell’aria, dotate<br />

di analizzatori e sensori<br />

<strong>in</strong> grado di misurare f<strong>in</strong>o<br />

a 18 sostanze e miscele<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti;<br />

• 4 central<strong>in</strong>e per il rumore,<br />

<strong>in</strong> corrispondenza dei<br />

recettori sensibili e dei<br />

centri abitati di Viggiano<br />

e Grumento Nova;<br />

• 15 stazioni di rilevamento<br />

dell’attività microsismica<br />

(area di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e: 1.500<br />

kmq), <strong>in</strong>terfacciate con la<br />

rete sismica dell’Istituto<br />

Nazionale di Geofisica<br />

e Vulcanologia;<br />

• 1 rete per il monitoraggio di<br />

acque superficiali (7 punti<br />

di campionamento);<br />

• 1 rete per il monitoraggio<br />

delle acque sotterranee<br />

(4 piezometri <strong>in</strong> essere,<br />

ulteriori 16 piezometri <strong>in</strong><br />

fase di realizzazione);<br />

• 1 rete per il monitoraggio<br />

del suolo e sottosuolo (8<br />

punti di rilevamento attuali<br />

ai quali si aggiungono altri<br />

20 previsti).<br />

In corso di sviluppo, <strong>in</strong>sieme<br />

ad ARPA <strong>Basilicata</strong>, sono le<br />

reti di monitoraggio delle<br />

emissioni odorigene mediante<br />

tecnologia dell’olfattometria<br />

d<strong>in</strong>amica e l’utilizzo di “nasi<br />

elettronici”, degli ecosistemi<br />

(flora e fauna) e per il<br />

biomonitoraggio (bio<strong>in</strong>dicatori<br />

e biosensori).<br />

Il sistema di monitoraggio<br />

permette di adottare <strong>in</strong> modo<br />

preventivo e tempestivo<br />

le eventuali misure di<br />

mitigazione che risult<strong>in</strong>o<br />

necessarie.<br />

La rete di acquisizione di dati<br />

di microsismicità naturale<br />

e/o <strong>in</strong>dotta della Val D’Agri, è<br />

attiva dal 2001 ed è costituita<br />

da 15 stazioni distribuite su<br />

un’area di 1500 km 2 .<br />

Ciascuna stazione consente<br />

di acquisire <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo i dati<br />

di microsismicità.<br />

Qualità dell’aria<br />

La rete di monitoraggio è<br />

stata def<strong>in</strong>ita sulla base di un<br />

modello di dispersione degli<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, per la stima delle<br />

ricadute all’esterno del COVA e<br />

la def<strong>in</strong>izione dell’ubicazione<br />

delle central<strong>in</strong>e di misura. La<br />

rete consente il monitoraggio<br />

<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo dei pr<strong>in</strong>cipali<br />

parametri per la misura<br />

della qualità dell’aria, anche<br />

attraverso campionatori<br />

<strong>in</strong>novativi <strong>in</strong> Remote Sens<strong>in</strong>g,<br />

quali:<br />

• monossido di carbonio (CO);<br />

• composti dello zolfo<br />

(H 2 S, SO 2 ) e composti<br />

odorigeni solforati;<br />

• ossidi di azoto (NO, NO 2 ,<br />

NO X );<br />

• ozono (O3);<br />

• composti aromatici<br />

(Benzene, Toluene,<br />

Xileni, IPA);<br />

• metano, composti nonmetanici;<br />

• polveri sottili (PM10,<br />

PM2.5) e metalli.<br />

Il valore limite dell’SO 2<br />

(anidride solforosa) sulle 24<br />

ore (da non superare più di 3<br />

volte l’anno) è 125 μg/m 3 . Da<br />

quando sono <strong>in</strong> funzione le<br />

central<strong>in</strong>e è rispettato il limite<br />

posto ai livelli di superamento.<br />

Dalla f<strong>in</strong>e del 2011 è<br />

entrata <strong>in</strong> funzione la rete di<br />

monitoraggio della qualità<br />

dell’aria costituita da c<strong>in</strong>que<br />

central<strong>in</strong>e fisse. Come<br />

stabilito dalla DGR 627/2011<br />

le 4 central<strong>in</strong>e ubicate a<br />

Viggiano (2), Montemurro e<br />

Grumento Nova sono state<br />

trasferite, nel settembre<br />

<strong>2012</strong>, ad ARPAB, che ora ne<br />

è proprietaria e responsabile<br />

della gestione. La central<strong>in</strong>a<br />

fissa ubicata <strong>in</strong> località<br />

puzzolente è rimasta di<br />

proprietà eni.<br />

Le misurazioni delle<br />

central<strong>in</strong>e sono mensilmente<br />

<strong>in</strong>tegrate con campionamenti<br />

ad hoc <strong>in</strong> punti specifici. I dati<br />

del monitoraggio cont<strong>in</strong>uo<br />

dell’aria realizzato attraverso<br />

le central<strong>in</strong>e ubicate nei pressi<br />

del COVA sono trasmessi<br />

alla Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />

all’ARPAB, al Comune di<br />

Viggiano e all’Osservatorio<br />

Ambientale, <strong>in</strong>sieme alle<br />

misure di alcuni parametri<br />

meteorologici (temperatura,<br />

pressione, umidità relativa,<br />

precipitazione, radiazione<br />

globale, velocità e direzione<br />

del vento). I dati delle<br />

central<strong>in</strong>e di proprietà ARPAB<br />

sono acquisiti <strong>in</strong> remoto<br />

direttamente dall’ente.<br />

I dati delle central<strong>in</strong>e<br />

confermano un buono stato<br />

della qualità dell’aria, non<br />

solo perché non è mai stato<br />

evidenziato il superamento<br />

dei limiti fissati dalla legge<br />

per le sostanze considerate<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, ma anche perché<br />

le misurazioni rilevano<br />

concentrazioni di vari ord<strong>in</strong>i di<br />

grandezza <strong>in</strong>feriori ai limiti.<br />

Per esempio le polveri sottili<br />

(PM10 e PM2.5) <strong>in</strong> Val d’Agri<br />

hanno livelli molto più bassi<br />

rispetto a qualsiasi centro<br />

urbano di media grandezza:<br />

per un limite fissato a 50 ppm<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri si registrano valori<br />

<strong>in</strong>feriori a 5, mentre <strong>in</strong> alcuni<br />

centri abitati si possono<br />

registrare valori di 500 ppm<br />

o più.


Emissioni odorigene<br />

(disturbo olfattivo)<br />

Il monitoraggio delle<br />

emissioni odorigene<br />

costituisce un elemento di<br />

novità a livello nazionale, sia<br />

per la sensibilità <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di impatto sociale, sia per<br />

la mancanza di adeguata<br />

normativa di riferimento.<br />

La difficoltà nell’identificare<br />

la portata odorigena di una<br />

sostanza spesso deriva<br />

dalla complessità della<br />

miscela delle essenze<br />

co<strong>in</strong>volte, molte delle<br />

quali sono presenti con<br />

concentrazioni così basse da<br />

non essere identificabili con<br />

le più avanzate tecnologie di<br />

misura (<strong>in</strong> questi casi si dice<br />

che la soglia di percezione è<br />

<strong>in</strong>feriore ai limiti di rilevabilità<br />

analitica). Le emissioni<br />

odorigene derivanti dal<br />

processo produttivo degli<br />

idrocarburi sono dovute ai<br />

composti solforati. Si tratta<br />

di sostanze che si liberano<br />

dal processo di separazione<br />

di gas e acqua dal petrolio.<br />

Questi composti sono<br />

fastidiosi dal punto di vista<br />

olfattivo perché avvertibili<br />

immediatamente anche<br />

<strong>in</strong> concentrazioni molto<br />

piccole, ma non comportano<br />

effetti per la salute se <strong>in</strong><br />

basse concentrazioni. Il<br />

potere odorigeno di queste<br />

sostanze è talmente elevato<br />

che la loro concentrazione è<br />

comunque <strong>in</strong>feriore al limite<br />

di rilevabilità degli strumenti.<br />

Al f<strong>in</strong>e di progettare la rete<br />

di monitoraggio di queste<br />

sostanze, è stato costituito<br />

con gli Enti di controllo un<br />

gruppo di lavoro avente<br />

l’obiettivo di sviluppare, con<br />

il supporto delle Università<br />

più qualificate <strong>in</strong> materia, uno<br />

studio per:<br />

• l’<strong>in</strong>dividuazione e<br />

caratterizzazione delle<br />

fonti di emissione;<br />

• l’<strong>in</strong>dividuazione dei punti di<br />

immissione sensibili;<br />

• lo studio di dispersione;<br />

• la realizzazione di<br />

campagne prelim<strong>in</strong>ari di<br />

misura;<br />

• l’acquisizione <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />

dei valori di impatto<br />

olfattivo sia mediante<br />

misure analitiche sia<br />

mediante <strong>in</strong>stallazione di<br />

nasi elettronici.<br />

Anche l’idrogeno solforato<br />

(H 2 S), che è un solfuro<br />

ma non un mercaptano,<br />

ha questo tipo di odore. A<br />

differenza dei mercaptani,<br />

l’H 2 S è pericoloso al di<br />

sopra di determ<strong>in</strong>ate<br />

concentrazioni ed è possibile<br />

rilevarne l’odore anche<br />

<strong>in</strong> basse concentrazioni.<br />

Dall’<strong>in</strong>izio dell’attività sono<br />

state adottate le massime<br />

misure di sicurezza e di<br />

costante monitoraggio che<br />

permettono un immediato<br />

<strong>in</strong>tervento al superamento<br />

di soglie di allarme. I livelli<br />

di H 2 S sono cont<strong>in</strong>uamente<br />

monitorati attraverso 256<br />

sensori distribuiti lungo tutto<br />

l’impianto. I sensori sono<br />

settati a due livelli di allarme:<br />

un primo allarme a 5 ppm<br />

e uno a 10 ppm. Gli allarmi,<br />

nel caso di superamento<br />

di queste concentrazioni,<br />

sono di tipo sonoro e visivo.<br />

Le persone che lavorano<br />

nel COVA sono dotate di<br />

sensori settati a 5 ppm che,<br />

arrivati a questa soglia,<br />

<strong>in</strong>iziano a vibrare, suonare e<br />

lampeggiare. Nell’eventualità<br />

che ciò dovesse accadere, il<br />

Piano prevede che i lavoratori<br />

si allontan<strong>in</strong>o, l’area sia<br />

evacuata e <strong>in</strong>tervenga<br />

una squadra di emergenza<br />

munita di autorespiratori e<br />

sensori che misuri l’esatta<br />

quantità di concentrazione di<br />

H 2 S e non solo le soglie. Solo<br />

dopo aver accertato la causa<br />

dello stato di attenzione<br />

e il riprist<strong>in</strong>o delle normali<br />

condizioni, viene consentito<br />

nuovamente l’accesso<br />

dei lavoratori all’<strong>in</strong>terno<br />

dell’impianto o di parte di<br />

esso. Dall’<strong>in</strong>izio delle attività<br />

di produzione <strong>in</strong> Val d’Agri,<br />

non è mai stato registrato<br />

alcun <strong>in</strong>cidente causato<br />

da fughe di H 2 S. Anche se<br />

qualche frazione di ppm viene<br />

accidentalmente dispersa <strong>in</strong><br />

aria, essa non va all’esterno<br />

del COVA poiché si disperde<br />

molto prima. Le central<strong>in</strong>e<br />

di monitoraggio della qualità<br />

dell’aria, <strong>in</strong>stallate nei punti<br />

card<strong>in</strong>ali <strong>in</strong> funzione degli<br />

studi di ricaduta, aff<strong>in</strong>ché<br />

possano rilevare i dati con<br />

tutte le condizioni di vento<br />

possibili, registrano valori di<br />

H 2 S quasi sempre prossimi<br />

allo zero <strong>in</strong> normali condizioni<br />

di esercizio e comunque<br />

ampiamente al di sotto dei<br />

limiti normativi.<br />

Rumore<br />

Nel corso del 2011 il<br />

rilevamento del rumore e<br />

dei parametri meteo è stato<br />

effettuato con 4 central<strong>in</strong>e<br />

mobili. Dal <strong>2012</strong> sono<br />

state <strong>in</strong>stallate e attivate 4<br />

central<strong>in</strong>e fisse def<strong>in</strong>itive,<br />

che hanno sostituito le<br />

central<strong>in</strong>e provvisorie,<br />

ubicate nei pressi del COVA<br />

e nei pressi dei centri<br />

abitati più vic<strong>in</strong>i all’impianto<br />

(Viggiano e Grumento Nova).<br />

Tutte le 4 central<strong>in</strong>e sono<br />

state trasferite ad ARPAB nel<br />

luglio <strong>2012</strong>. Per le attività del<br />

COVA, poiché nel Comune di<br />

Viggiano non è stata def<strong>in</strong>ita<br />

la zonizzazione acustica, i<br />

limiti attualmente <strong>in</strong> vigore<br />

sono quelli nazionali per le<br />

aree <strong>in</strong>dustriali pari a 70<br />

dBA, sia nel periodo diurno,<br />

sia notturno. Nel 2011 è<br />

stato avviato uno studio per<br />

la def<strong>in</strong>izione del modello<br />

acustico del COVA e per<br />

l’identificazione delle misure<br />

mitigative implementabili.<br />

Questo ha comportato 740<br />

misurazioni per la maggior<br />

parte <strong>in</strong>terne all’impianto<br />

volte a identificare le<br />

caratteristiche emissive<br />

delle apparecchiature e delle<br />

diverse isole di processo.<br />

Le 66 misurazioni esterne<br />

sono state acquisite da<br />

11 postazioni situate<br />

nelle immediate vic<strong>in</strong>anze<br />

dell’impianto, scelte <strong>in</strong><br />

posizioni <strong>in</strong> cui il rumore<br />

dell’impianto fosse ben<br />

dist<strong>in</strong>guibile e le altre<br />

sorgenti di rumorosità<br />

fossero identificabili e il loro<br />

contributo rimovibile.<br />

256<br />

sensori di<br />

monitoraggio<br />

cont<strong>in</strong>uo dei livelli<br />

di H 2 S presso il COVA<br />

monitoraggio H 2S


64<br />

65<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Queste misurazioni sono state<br />

elaborate successivamente<br />

con uno specifico software<br />

(Noise & Vibration Works)<br />

allo scopo di epurare il<br />

contributo di sorgenti esterne.<br />

Questa prima fase di rilievo<br />

fonometrico ha permesso di<br />

registrare:<br />

• i livelli di rumorosità di tutte<br />

le sorgenti di rumore attive e<br />

raggiungibili durante i giorni<br />

di rilievo;<br />

• i livelli di rumore al conf<strong>in</strong>e<br />

delle aree di processo;<br />

• i livelli di rumorosità<br />

generati dall’impianto <strong>in</strong><br />

diverse posizioni all’esterno<br />

dello stesso.<br />

Grazie a questa base<br />

<strong>in</strong>formativa è stato possibile<br />

def<strong>in</strong>ire il modello acustico<br />

dell’impianto e studiarne<br />

le possibili soluzioni per<br />

l’ottimizzazione mediante<br />

simulazioni basate su<br />

metodologie di calcolo<br />

previsionale. I risultati di<br />

questo studio sono <strong>in</strong> fase di<br />

completamento. Durante il<br />

periodo di fermata generale<br />

dell’impianto avvenuta tra<br />

maggio e giugno 2011 il livello<br />

di rumore misurato nei centri<br />

abitati di Viggiano e Grumento<br />

Nova non ha evidenziato<br />

variazioni sostanziali<br />

dal background di fondo<br />

precedentemente registrato.<br />

Il monitoraggio periodico<br />

del rumore nell’<strong>in</strong>torno del<br />

COVA viene effettuato una<br />

volta all’anno, e/o qualora<br />

<strong>in</strong>tervengano modifiche<br />

significative di impianto, alla<br />

presenza di ARPAB.<br />

L90 Diurni - Con esclusione di eventi estranei alla misura<br />

Stato degli ecosistemi<br />

e Biomonitoraggio<br />

Il monitoraggio dello stato<br />

degli ecosistemi comprende<br />

lo studio delle diverse matrici<br />

ambientali quali: microclima,<br />

suolo e sottosuolo, acque<br />

superficiali e sotterranee,<br />

vegetazione, flora e fauna. Il<br />

monitoraggio del microclima<br />

viene effettuato mediante<br />

una rete di monitoraggio<br />

composta di 9 central<strong>in</strong>e<br />

di acquisizione dati meteo<br />

allestite <strong>in</strong> corrispondenza<br />

delle stazioni di monitoraggio<br />

della qualità dell’aria e del<br />

rumore ed è <strong>in</strong> funzione dal<br />

maggio 2011.<br />

La rete di monitoraggio<br />

comprende attività di<br />

campionamento e analisi<br />

di suolo e sottosuolo (8<br />

sondaggi con prelievo di<br />

campioni di suolo superficiale<br />

e campioni a diverse<br />

profondità f<strong>in</strong>o a 15 m) e<br />

attività di monitoraggio<br />

mensile della qualità delle<br />

acque sotterranee<br />

(4 piezometri, ubicati<br />

all’esterno del COVA). Il<br />

monitoraggio prevede l’analisi<br />

sulle componenti ambientali<br />

dei pr<strong>in</strong>cipali composti chimici<br />

quali metalli, idrocarburi,<br />

composti aromatici, composti<br />

alogenati, anioni e cationi. Le<br />

campagne di monitoraggio<br />

vengono eseguite con ARPAB.<br />

Per quanto riguarda suolo e<br />

sottosuolo, nel 2011 non sono<br />

stati rilevati superamenti<br />

dei limiti legislativi, mentre<br />

per quanto riguarda le acque<br />

La rete monitoraggio<br />

è attiva<br />

dal maggio 2011.<br />

sotterranee, sono stati rilevati<br />

alcuni superamenti per gli<br />

analiti Ferro e Manganese,<br />

ritenuti caratteristici della<br />

litologia naturale dell’area<br />

<strong>in</strong>dagata, per i quali è stato<br />

avviato un procedimento con<br />

Regione e ARPAB f<strong>in</strong>alizzato<br />

all’accertamento dell’orig<strong>in</strong>e<br />

degli stessi.<br />

Il Progetto di monitoraggio<br />

prevede, <strong>in</strong> un prossimo<br />

futuro, l’ampliamento della<br />

rete di rilevazione con un<br />

prelievo di 20 campioni di<br />

suolo superficiale prelevati dai<br />

sondaggi geognostici (suolo<br />

superficiale), la perforazione<br />

di 20 sondaggi con prelievo<br />

di 3 campioni a diverse<br />

profondità per un totale di<br />

60 campioni (sottosuolo),<br />

l’<strong>in</strong>stallazione di 16<br />

piezometri per il monitoraggio<br />

periodico del chimismo delle<br />

acque sotterranee.<br />

La rete di monitoraggio<br />

su acque superficiali e<br />

sedimenti, attiva da maggio<br />

2011, consiste <strong>in</strong>:<br />

• 7 stazioni di monitoraggio<br />

lungo i pr<strong>in</strong>cipali corsi<br />

d’acqua (Fiume Agri,<br />

torrenti Grument<strong>in</strong>o e Alli e<br />

Vallone Spartifave);<br />

• valutazione delle condizioni<br />

meteo e idrologiche;<br />

• caratterizzazione dei<br />

sedimenti;<br />

• caratterizzazione chimica,<br />

fisica e microbiologica delle<br />

acque;<br />

• determ<strong>in</strong>azione della<br />

qualità biologica: unità<br />

sistematiche presenti,


<strong>in</strong>dice biotico esteso<br />

(IBE), <strong>in</strong>dici di abbondanza<br />

relativa, varietà, diversità,<br />

omogeneità;<br />

• determ<strong>in</strong>azione di<br />

<strong>in</strong>dici ecologici: Livello<br />

di Inqu<strong>in</strong>amento dei<br />

Macrodescrittori (LIM),<br />

Stato Ecologico dei Corsi<br />

Stato ambientale dei corsi d’acqua<br />

d’Acqua (SECA), Stato<br />

Ambientale dei Corsi<br />

d’Acqua (SACA).<br />

I risultati ottenuti nel corso<br />

del 2011 evidenziano uno<br />

stato ambientale dei corsi<br />

d’acqua generalmente di<br />

buon livello.<br />

Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre<br />

Torrente Alli (punto di prelievo<br />

1 a monte del Centro Olio Val d’Agri)<br />

Buono Elevato Buono Buono Buono Buono Buono Elevato<br />

Torrente Alli (punto di prelievo 2<br />

a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />

Buono Scadente Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff.<br />

Fiume Agri (punto di prelievo<br />

1 a monte del Centro Olio)<br />

Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

Fiume Agri (punto di prelievo<br />

2 a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />

Suff. Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

Torrente Grument<strong>in</strong>o-Casale (punto di<br />

prelievo 1 a monte del Centro Olio Val d’Agri)<br />

Buono Buono n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

Torrente Grument<strong>in</strong>o-Casale (punto di<br />

prelievo 2 a valle del Centro Olio Val d’Agri)<br />

Buono Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff. Suff.<br />

Punto di prelievo Torrente Spartifave Buono n.d. n.d. Buono Buono Buono Buono Suff.<br />

n.d.: il campionamento non è stato eseguito per assenza di deflusso.<br />

Il monitoraggio della<br />

vegetazione, flora<br />

lichenica e fauna è <strong>in</strong> fase<br />

di condivisione con ARPAB.<br />

A livello generale prevede<br />

la costituzione con gli Enti<br />

di controllo di un gruppo di<br />

lavoro e l’attivazione di una<br />

rete def<strong>in</strong>ita sulla base di<br />

appositi studi specialistici<br />

per la valutazione dello stato<br />

di qualità della Vegetazione,<br />

della Flora lichenica, della<br />

Macrofauna e microteriofauna<br />

e della Carabidiofauna.<br />

Il monitoraggio delle<br />

condizioni ambientali<br />

verrà eseguito mediante<br />

bio<strong>in</strong>dicatori, organismi<br />

<strong>in</strong>dicatori degli effetti<br />

biologici dell’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />

atmosferico.<br />

Al f<strong>in</strong>e di progettare la rete<br />

di monitoraggio, è stato<br />

costituito con gli Enti di<br />

controllo un gruppo di<br />

lavoro avente l’obiettivo di<br />

sviluppare, con il supporto<br />

delle Università/Istituti più<br />

qualificati <strong>in</strong> materia,<br />

uno studio che consenta di<br />

condividere un programma<br />

e avviarlo a <strong>in</strong>izio 2013, al<br />

f<strong>in</strong>e di:<br />

• determ<strong>in</strong>are la Biodiversità,<br />

nel rispetto degli standard<br />

nazionali e <strong>in</strong>ternazionali;<br />

• progettare un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e di<br />

bioaccumulo su organismi<br />

<strong>in</strong>dicatori (es. licheni)<br />

autoctoni e trapiantati;<br />

• def<strong>in</strong>ire le stazioni di<br />

campionamento per creare<br />

una rete stabile<br />

di stazioni di rilevamento.<br />

Il Progetto di<br />

Monitoraggio<br />

Ambientale del COVA<br />

è al massimo livello<br />

di eccellenza per<br />

tecnologie<br />

e standard impiegati.<br />

Il sistema di<br />

monitoraggio <strong>in</strong> azione<br />

Nel mese di dicembre 2011<br />

la popolazione dell’area<br />

limitrofa al COVA ha segnalato<br />

la presenza di forte odore<br />

di gas, <strong>in</strong>izialmente<br />

attribuita alle attività di<br />

eni. eni ha effettuato alcuni<br />

accertamenti e non ha<br />

rilevato nessuna anomalia<br />

<strong>in</strong> impianto, nonostante la<br />

central<strong>in</strong>a di monitoraggio<br />

della qualità dell’aria di<br />

Masseria Puzzolente<br />

rilevasse valori elevati<br />

di metano. Dopo alcune<br />

verifiche è stata accertata<br />

la presenza di perdita di gas<br />

metano da una condotta di<br />

distribuzione di una società<br />

terza che ha provveduto<br />

7<br />

stazioni di<br />

monitoraggio<br />

monitoraggio CorSi d’aCqua<br />

all’immediato riprist<strong>in</strong>o<br />

della situazione. Casi come<br />

questo, evidenziano l’utilità<br />

di questa metodologia, che,<br />

tenendo sotto costante<br />

controllo numerosi parametri,<br />

consente di perseguire<br />

uno sviluppo equilibrato<br />

del territorio comb<strong>in</strong>ando<br />

attenzione all’ambiente e<br />

comportamenti <strong>in</strong>dustriali e<br />

umani <strong>in</strong> un’ottica di cont<strong>in</strong>ua<br />

ricerca di una reciproca<br />

compatibilità e sostenibilità<br />

futura.


66<br />

67<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Gli impianti di Pisticci e Ferrand<strong>in</strong>a<br />

La produzione giornaliera<br />

del Centro Olio di Pisticci,<br />

situato <strong>in</strong> Contrada Pozzitello<br />

(MT), è pari a circa 1/110<br />

della produzione del COVA.<br />

Al Centro Olio sono collegati,<br />

attraverso condotte<br />

sotterranee, 8 pozzi. L’olio<br />

separato da gas e acqua<br />

di strato viene stoccato <strong>in</strong><br />

appositi serbatoi e qu<strong>in</strong>di<br />

avviato tramite autobotti<br />

alla raff<strong>in</strong>eria di Taranto. Il<br />

gas associato all’olio viene<br />

parzialmente utilizzato:<br />

• come fuel gas per<br />

riscaldare l’olio nel<br />

processo di trattamento;<br />

• per alimentare la fiaccola di<br />

emergenza;<br />

• per alimentare la caldaia<br />

della sala controllo.<br />

Il restante è <strong>in</strong>viato tramite<br />

un elettrocompressore alla<br />

Centro Olio di Pisticci e luoghi di lavoro afferenti. Pr<strong>in</strong>cipali KPI<br />

centrale Gas di Pisticci.<br />

La centrale gas di Pisticci ha<br />

una produzione di gas che<br />

segue un trend decrescente.<br />

Il gas estratto viene trattato<br />

e compresso <strong>in</strong> modo tale da<br />

poter essere immesso nei<br />

2 metanodotti Snam Rete<br />

Gas (uno a bassa pressione,<br />

l’altro ad alta pressione).<br />

La centrale trattamento<br />

gas di Ferrand<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> Val<br />

Basento, è da considerarsi<br />

prevalentemente ferma e<br />

<strong>in</strong> fase di dismissione, ad<br />

eccezione di una sua piccola<br />

area, provvista di separatori<br />

ancora <strong>in</strong> esercizio, tuttora<br />

attiva. Il gas prodotto<br />

viene trattato e <strong>in</strong>viato alla<br />

centrale di Pisticci dove viene<br />

disidratato, condizionato e<br />

tramite compressione avviato<br />

a Snam Rete Gas.<br />

2009 2010 2011<br />

Produzione olio (Kboe) 79 81 96<br />

Emissioni GHGt (CO eq) 2 10.803 10.929 11.596<br />

Emissioni NO (t) X 16,73 16,98 16,49<br />

Acqua di strato smaltita (m3 ) 240.437,75 116.267,7 211.049,75<br />

Consumo di acqua dolce (m3 ) 2.310 1.744 1.674<br />

Rifiuti prodotti (t) 38.657 30.194 25.127


La tutela della biodiversità<br />

In Val d’Agri eni ha applicato le l<strong>in</strong>ee guida<br />

dell’Energy Biodiversity Initiative, prima<br />

esperienza a livello <strong>in</strong>ternazionale.<br />

Nel 2011 è proseguito il<br />

progetto Piano d’Azione per la<br />

Biodiversità <strong>in</strong> Val d’Agri che,<br />

avviato nel 2008, riguarda<br />

<strong>in</strong>terventi di mitigazione e<br />

riprist<strong>in</strong>o <strong>in</strong> 10 siti operativi<br />

localizzati <strong>in</strong> aree a più<br />

alto valore ecologico. Per<br />

ciascuno di essi sono stati<br />

def<strong>in</strong>iti i seguenti parametri:<br />

area di <strong>in</strong>tervento, tipologia<br />

di <strong>in</strong>sediamento operativo,<br />

impatti riscontrati, protocollo<br />

di riprist<strong>in</strong>o e monitoraggio<br />

e risultati attesi. Di questi<br />

siti, quattro sono già stati<br />

completamente riprist<strong>in</strong>ati<br />

e qu<strong>in</strong>di non necessitano più<br />

di <strong>in</strong>terventi e monitoraggi<br />

futuri. La restituzione di<br />

questi siti allo stato orig<strong>in</strong>ario<br />

di biodiversità <strong>in</strong>dica non solo<br />

che gli effetti sull’ambiente<br />

naturale sono reversibili ma<br />

anche che le buone pratiche<br />

identificate dal progetto sono<br />

efficaci nel permettere<br />

un rapido recupero ai valori di<br />

biodiversità orig<strong>in</strong>ari.<br />

La Val d’Agri è il primo<br />

sito eni che ha effettuato<br />

valutazioni di biodiversità<br />

applicando le le l<strong>in</strong>ee guida<br />

<strong>in</strong>ternazionali dell’Energy<br />

Biodiversity Initiative. Queste<br />

attività, svolte dal 2003 al<br />

2008 <strong>in</strong> collaborazione con<br />

Shell Italia e&p e con l’attiva<br />

partecipazione dell’Università<br />

di <strong>Basilicata</strong>, Flora and Fauna<br />

International e IUNC, hanno<br />

permesso, fra l’altro, di<br />

def<strong>in</strong>ire delle buone pratiche<br />

per mitigazioni e riprist<strong>in</strong>i<br />

della biodiversità specifiche<br />

per la Val d’Agri che ora sono<br />

<strong>in</strong>tegrate nel Sistema di<br />

Gestione Integrato HSE del<br />

Distretto Meridionale.<br />

Nel corso del triennio sono<br />

stati promossi diversi<br />

momenti di condivisione e<br />

confronto con gli attori locali<br />

su queste tematiche. In<br />

particolare:<br />

• 2009: Convegno “La<br />

biodiversità <strong>in</strong> Val d’Agri”<br />

organizzato da eni presso<br />

Unibas;<br />

• 2010 (anno <strong>in</strong>ternazionale<br />

della biodiversità):<br />

Conferenza Internazionale<br />

Biodiversità ed ecosistemi<br />

organizzata da Unibas e da<br />

Investimenti <strong>in</strong> progetti a favore della biodiversità<br />

2009 2010 2011<br />

(k euro) (k euro) (k euro)<br />

167 166 217<br />

FEEM a Matera;<br />

• 2010: Workshop<br />

Biodiversità e risorse<br />

naturali del Parco<br />

Nazionale Appenn<strong>in</strong>o<br />

Lucano-Val d’Agri–<br />

Lagronegrese organizzato<br />

dall’Ente Parco presso la<br />

propria sede.<br />

L’<strong>in</strong>vestimento complessivo<br />

a favore di questo progetto è<br />

stato pari a 600 mila euro.


68<br />

69<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

I progetti per la tutela<br />

della Biodiversità di eni<br />

<strong>in</strong> Val d’Agri<br />

Il progetto Piano d’Azione<br />

per la “Biodiversità <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri” nasce nel 2008<br />

come cont<strong>in</strong>uazione del<br />

progetto AgriBioDiversity<br />

(conclusosi nel 2007)<br />

per applicarne i risultati e<br />

cont<strong>in</strong>uare il monitoraggio<br />

della biodiversità sui siti<br />

operativi identificati come<br />

prioritari. Le attività di<br />

campo sono effettuate da<br />

“ABD Monitor<strong>in</strong>g”, sp<strong>in</strong> off<br />

accademico dell’Università<br />

della <strong>Basilicata</strong>. La Val d’Agri<br />

presenta ecosistemi diversi,<br />

da quelli antropizzati del<br />

fondovalle e della fascia<br />

pedemontana, a quelli<br />

semi-naturali e naturali<br />

presenti prevalentemente<br />

nella fascia montana,<br />

caratterizzati da differenti<br />

livelli di biodiversità. Le<br />

aree naturali più vaste<br />

ricadono lungo la dorsale<br />

appenn<strong>in</strong>ica compresa<br />

tra i massicci del Monte<br />

Pierfaone, Serra di Calvello,<br />

Monte Voltur<strong>in</strong>o, Monte<br />

Madonna di Viggiano,<br />

Monte Caldarosa, Monte<br />

Enoc e Monte dell’Agresto.<br />

In tali aree si sviluppano<br />

anche attività del<br />

Distretto Meridionale e di<br />

conseguenza tali siti sono<br />

sottoposte a monitoraggio.<br />

Gli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali di<br />

questo progetto sono:<br />

• ridurre gli impatti<br />

primari nei siti prioritari<br />

identificati dal progetto<br />

AgriBiodiversity (2003-<br />

2007) recuperando lo<br />

stato di biodiversità<br />

orig<strong>in</strong>ario;<br />

• dimostrare l’efficacia delle<br />

attività di mitigazione e<br />

riprist<strong>in</strong>o monitorandone<br />

i risultati con opportuni<br />

<strong>in</strong>dicatori di biodiversità;<br />

• fornire evidenze<br />

scientifiche al dialogo con<br />

gli attori locali su come<br />

gestire efficacemente gli<br />

impatti secondari;<br />

• fornire <strong>in</strong>dicazioni<br />

per le attività future<br />

su come identificare<br />

tempestivamente le<br />

sensibilità ecologiche<br />

ed evitare/m<strong>in</strong>imizzare<br />

qualsiasi potenziale<br />

impatto sulla biodiversità;<br />

• <strong>in</strong>tegrare queste<br />

valutazioni nell’operatività<br />

del Distretto Meridionale<br />

eni e&p.<br />

Dagli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali sono<br />

state def<strong>in</strong>ite azioni volte a:<br />

• conservare le faggete<br />

nei siti prioritari <strong>in</strong> Alta<br />

Val d’Agri mitigando/<br />

fermando l’effetto<br />

marg<strong>in</strong>e e riprist<strong>in</strong>ando la<br />

vegetazione nativa<br />

• ricolonizzare la flora nativa<br />

lungo il tracciato delle<br />

condotte, rimuovendo le<br />

specie <strong>in</strong>vasive non native<br />

- monitorare il recupero<br />

dei licheni dopo la<br />

chiusura dell’impianto di<br />

desolforazione.<br />

domande frequenti<br />

< Cosa sono le acque<br />

di strato? ><br />

Tutti gli idrocarburi estratti<br />

dai giacimenti sono associati<br />

ad acqua salata, f<strong>in</strong>o ad un<br />

rapporto idrocarburo/acqua<br />

che può essere molto basso,<br />

ai limiti dell’economicità del<br />

processo di estrazione e<br />

produzione. I fluidi di strato<br />

(idrocarburi ed acqua)<br />

riempiono completamente<br />

gli spazi <strong>in</strong>tergranulari o le<br />

fratture della roccia serbatoio:<br />

la loro mobilità è funzione<br />

della loro densità e viscosità,<br />

dei gradienti di pressione<br />

e delle tensioni capillari<br />

che esistono o si creano<br />

<strong>in</strong> giacimento al momento<br />

della messa <strong>in</strong> produzione,<br />

nonché delle caratteristiche<br />

petrofisiche della roccia<br />

serbatoio stessa (porosità,<br />

permeabilità, bagnabilità,<br />

distribuzione e dimensioni<br />

delle fratture, distribuzione<br />

delle classi granulometriche).<br />

La composizione delle acque<br />

di formazione (e/o di strato)<br />

è molto variabile, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong><br />

equilibrio chimico-fisico con<br />

l’ambiente che le contiene;<br />

basta ricordare che il fluido<br />

orig<strong>in</strong>ario ha la composizione<br />

dell’acqua di mare e che si<br />

arricchisce o si impoverisce<br />

nel tempo di elementi diversi,<br />

a seconda della storia<br />

geologica dell’area e dei<br />

fluidi circolanti, nonché della<br />

composizione delle rocce <strong>in</strong><br />

cui esse sono contenute. Una<br />

costante è comunque l’alto<br />

contenuto <strong>in</strong> solidi disciolti, <strong>in</strong><br />

particolare cloruri, che rende


queste acque <strong>in</strong>utilizzabili<br />

una volta separate; tali acque,<br />

qu<strong>in</strong>di, costituiscono il refluo<br />

più importante del processo di<br />

produzione degli idrocarburi.<br />

La scelta della re<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong><br />

acquiferi profondi (alla scala<br />

del giacimento di idrocarburi)<br />

ha una forte valenza<br />

ambientale, <strong>in</strong> quanto si tratta<br />

di un processo efficiente,<br />

virtuoso, a ciclo chiuso, che<br />

non ha alcun impatto verso<br />

l’esterno.<br />

< Si può estrarre petrolio<br />

da un’area protetta nel<br />

rispetto dell’ambiente? ><br />

Sì, se si riprist<strong>in</strong>a l’ambiente<br />

<strong>in</strong>torno alle <strong>in</strong>frastrutture<br />

create per consentire l’attività<br />

estrattiva. Nessun nuovo<br />

pozzo è previsto nel perimetro<br />

del Parco Nazionale Appenn<strong>in</strong>o<br />

Lucano Val d’Agri Lagonegrese.<br />

Tuttavia è possibile estrarre<br />

petrolio all’<strong>in</strong>terno di una<br />

zona sottoposta a tutela,<br />

ovviamente secondo quanto<br />

previsto dal regolamento<br />

delle attività all’<strong>in</strong>terno<br />

del Parco. La Val d’Agri è<br />

riconosciuta come una<br />

zona ricca di biodiversità ed<br />

ecologicamente sensibile;<br />

gran parte del suo territorio<br />

ricade all’<strong>in</strong>terno del Parco<br />

dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano Val<br />

d’Agri Lagonegrese ed è ricca<br />

di siti SIC e ZPS di importanza<br />

comunitaria.<br />

I pozzi rientranti all’<strong>in</strong>terno<br />

del perimetro di suddette<br />

aree protette, sono stati tutti<br />

oggetto di autorizzazioni<br />

rilasciate <strong>in</strong> tempi precedenti<br />

l’istituzione del parco. Per<br />

ridurre al m<strong>in</strong>imo eventuali<br />

impatti potenziali, eni ha<br />

qu<strong>in</strong>di effettuato una serie<br />

di attività di monitoraggio<br />

della biodiversità a livello di<br />

sito specifico. Un esempio<br />

è quanto attuato <strong>in</strong><br />

corrispondenza delle aree<br />

<strong>in</strong> cui sorgono i pozzi Cerro<br />

Falcone 2X e Caldarosa 1,<br />

appartenenti alla Rete Natura<br />

2000. La realizzazione delle<br />

due piazzole all’<strong>in</strong>terno<br />

delle foreste di faggio ha<br />

comportato il taglio degli<br />

alberi con conseguente<br />

alterazione del microclima<br />

e della struttura all’<strong>in</strong>terno<br />

della foresta. Per effetto di<br />

una maggiore esposizione<br />

al vento delle piante ai bordi<br />

delle piazzole, si sono avuti<br />

cambiamenti nel suolo e nella<br />

flora con appassimenti più<br />

o meno diffusi nella chioma.<br />

L’obiettivo di eni è stato quello<br />

di identificare i sistemi di<br />

mitigazione e riprist<strong>in</strong>are lo<br />

stato <strong>in</strong>iziale dell’area <strong>in</strong> cui<br />

ha realizzato gli <strong>in</strong>terventi.<br />

Pertanto al f<strong>in</strong>e di recuperare<br />

il marg<strong>in</strong>e della foresta è stata<br />

piantata una fila di arbusti<br />

eliofili (che necessitano di<br />

un’illum<strong>in</strong>azione <strong>in</strong>tensa),<br />

presi nelle immediate<br />

vic<strong>in</strong>anze per creare un<br />

muro di protezione che ha<br />

consentito il rigeneramento<br />

della foresta di faggio.<br />

Annualmente il monitoraggio<br />

dello stato del sottobosco<br />

è effettuato attraverso<br />

foto zenitali da un pallone<br />

aerostatico.


La sicurezza<br />

e la gestione<br />

delle<br />

emergenze


72<br />

73<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La sicurezza dei lavoratori<br />

eni adotta un approccio<br />

preventivo alla sicurezza<br />

per ridurre le probabilità di<br />

accadimento di <strong>in</strong>cidenti e<br />

degli effetti connessi. Gli<br />

<strong>in</strong>vestimenti annuali per la<br />

sicurezza <strong>in</strong> eni ammontano<br />

<strong>in</strong> media a oltre 200 milioni<br />

di euro e hanno portato a<br />

una cont<strong>in</strong>ua riduzione (per<br />

6 anni consecutivi) degli<br />

<strong>in</strong>dici <strong>in</strong>fortunistici oltre ad<br />

una performance operativa<br />

di 0,3 blow out ogni 1.000<br />

pozzi perforati (nel periodo<br />

2000-2011), notevolmente<br />

<strong>in</strong>feriore alla media di settore<br />

(pari a 4). Questo impegno è<br />

volto alla protezione di tutti<br />

coloro che sono co<strong>in</strong>volti<br />

dalle attività operative<br />

e si estende anche alla<br />

prevenzione delle emergenze<br />

che possono co<strong>in</strong>volgere<br />

i territori ove <strong>in</strong>sistono gli<br />

impianti.<br />

Il raggiungimento di<br />

performance di sicurezza<br />

così elevate comporta<br />

l’adozione di metodologie<br />

avanzate, sovente sviluppate<br />

proprio dai ricercatori eni,<br />

e di strumenti adeguati che<br />

unitamente a procedure<br />

efficaci e audit tecnici<br />

m<strong>in</strong>imizzano il rischio di<br />

accadimenti <strong>in</strong>cidentali ed<br />

esposizioni nocive.<br />

Anche <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>,<br />

l’impegno sui temi della<br />

sicurezza è avvalorato<br />

dall’andamento positivo dei<br />

relativi <strong>in</strong>dicatori.<br />

DIME ha concluso il 2011 con<br />

un valore f<strong>in</strong>ale dell’<strong>in</strong>dice<br />

di frequenza degli <strong>in</strong>fortuni<br />

pari a 0,45, migliorando<br />

Indice di frequenza<br />

degli <strong>in</strong>fortuni<br />

pari a 0,45 e <strong>in</strong>dice<br />

di gravità pari a 0,01<br />

nel 2011.<br />

notevolmente la performance<br />

rispetto all’anno precedente<br />

come evidenziato dal grafico,<br />

e con un <strong>in</strong>dice di gravità pari<br />

a 0,01 anch’esso dim<strong>in</strong>uito e<br />

oggi prossimo allo zero.<br />

Nel 2011 il DIME ha effettuato<br />

la fermata generale del<br />

Centro Olio Val d’Agri: la<br />

gestione <strong>in</strong> sicurezza di un<br />

numero cospicuo di lavoratori<br />

<strong>in</strong> più presso l’impianto<br />

(f<strong>in</strong>o a 1.200 persone) ha<br />

permesso di concludere<br />

la manutenzione con zero<br />

<strong>in</strong>cidenti.<br />

Il miglioramento delle<br />

performance relative agli<br />

<strong>in</strong>dici <strong>in</strong>fortunistici è frutto di<br />

un processo di cambiamento<br />

e implementazione della<br />

gestione della sicurezza,<br />

avviato a partire dal 2010.<br />

Tra le <strong>in</strong>iziative attuate che<br />

hanno portato a questo<br />

miglioramento sono da<br />

Indice di<br />

frequenza <strong>in</strong>fortuni<br />

(numero di <strong>in</strong>fortuni avvenuti<br />

ogni milione di ore lavorate)<br />

<strong>in</strong>dice di<br />

frequenza<br />

0,45<br />

evidenziare il potenziamento<br />

della supervisione operativa<br />

presso i cantieri e i siti<br />

produttivi, la formazione e la<br />

sensibilizzazione cont<strong>in</strong>ua<br />

dei lavoratori, la promozione<br />

dei processi di qualifica e<br />

controllo dei fornitori.<br />

Nel 2011 sono state<br />

effettuate 117 riunioni<br />

di sensibilizzazione su<br />

tematiche prevalentemente<br />

orientate alla sicurezza<br />

con il personale eni e con<br />

i contrattisti sia presso i<br />

siti produttivi, sia presso<br />

i cantieri temporanei<br />

di bonifica, riprist<strong>in</strong>o e<br />

perforazione per un totale di<br />

circa 2.380 ore.<br />

Indice di<br />

gravità <strong>in</strong>fortuni<br />

(numero di giorni convenzionali<br />

perduti nell’anno ogni mille ore lavorate)<br />

0,01<br />

<strong>in</strong>dice di<br />

gravità<br />

<strong>in</strong>diCi <strong>in</strong>fortuniStiCi dime 2011


Il sistema di gestione della sicurezza<br />

Il sistema di gestione HSE ha ottenuto nel<br />

2010 la conformità alla Norma OHSAS 18001.<br />

Per gestire <strong>in</strong> modo efficace<br />

il tema della sicurezza, eni<br />

adotta un solido e rigoroso<br />

sistema di gestione HSE.<br />

Tale sistema viene recepito<br />

da tutti i siti operativi<br />

adeguandolo alle peculiarità<br />

delle attività operative di<br />

ciascun sito. Il Sistema di<br />

Gestione Integrato HSE (SGI<br />

HSE) del DIME ha ottenuto<br />

nel 2010 la certificazione di<br />

conformità alla Norma OHSAS<br />

18001 per gli aspetti di salute<br />

e sicurezza.<br />

La Norma OHSAS prevede<br />

str<strong>in</strong>genti requisiti sulle<br />

procedure di gestione<br />

per l’<strong>in</strong>dividuazione dei<br />

pericoli, la valutazione e<br />

la prevenzione dei rischi,<br />

il controllo operativo, e la<br />

def<strong>in</strong>izione ed il monitoraggio<br />

sistematico di un <strong>in</strong>sieme di<br />

<strong>in</strong>dicatori di performance, al<br />

f<strong>in</strong>e di implementare un ciclo<br />

di miglioramento cont<strong>in</strong>uo<br />

delle condizioni di sicurezza<br />

e salute.<br />

Inoltre, il SGI DIME è<br />

sottoposto a verifiche di<br />

conformità periodiche da<br />

parte della divisione e&p e del<br />

personale corporate, oltre a<br />

quelle dei certificatori di terza<br />

parte (RINA).<br />

Le attività di sicurezza per la<br />

prevenzione degli <strong>in</strong>fortuni<br />

e igiene del luogo di lavoro<br />

prevedono:<br />

• l’<strong>in</strong>dividuazione dei<br />

pericoli, la valutazione e<br />

la mitigazione dei rischi<br />

connessi all’attività<br />

lavorativa;<br />

• lo sviluppo e<br />

l’implementazione<br />

delle metodologie di<br />

monitoraggio delle<br />

prestazioni;<br />

• l’<strong>in</strong>vestigazione e l’analisi<br />

degli <strong>in</strong>cidenti;<br />

• la formazione.<br />

Nei grafici sono evidenziate<br />

le ore <strong>in</strong>terne uomo di<br />

formazione erogate per<br />

anno dal DIME e il numero<br />

dei partecipanti ai corsi. Il<br />

picco registrato nel 2010<br />

corrisponde alle attività<br />

<strong>in</strong>traprese per il processo<br />

di miglioramento della<br />

gestione della sicurezza.<br />

Tutto il personale partecipa a<br />

diversi momenti <strong>in</strong>formativi/<br />

formativi (riunioni HSE,<br />

meet<strong>in</strong>g di coord<strong>in</strong>amento<br />

delle attività, <strong>in</strong>iziative<br />

di sensibilizzazione) che<br />

permettono di migliorare la<br />

consapevolezza sui rischi<br />

connessi alle proprie attività.<br />

Congiuntamente con il<br />

Medico Competente sono<br />

stati <strong>in</strong>oltre implementati<br />

progetti di sensibilizzazione<br />

dei dipendenti DIME su<br />

argomenti, quali “aree<br />

rumorose degli impianti e<br />

DPI” e su cause e misure di<br />

Formazione sicurezza<br />

ore totali/anno<br />

prevenzione.<br />

Un team <strong>in</strong>terno<br />

specificamente dedicato<br />

verifica costantemente le<br />

condizioni di sicurezza delle<br />

ditte terze (contrattisti)<br />

che operano all’<strong>in</strong>terno del<br />

Formazione sicurezza<br />

n. partecipanti/anno<br />

COVA e presso gli impianti di<br />

perforazione. Nella tabella<br />

che segue viene riepilogato<br />

il numero di audit eseguiti<br />

nel triennio nell’ambito della<br />

campagna di verifica annuale<br />

del DIME sui propri contrattisti.<br />

2009 2010 2011<br />

Audit su ditte contrattiste n.d. 20 10<br />

DIME verifica<br />

costantemente<br />

la sicurezza dei<br />

contrattisti che<br />

operano presso<br />

il COVA e gli impianti<br />

di perforazione.


74<br />

75<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

La gestione della sicurezza<br />

è un processo partecipativo<br />

cui concorrono tutte le unità<br />

aziendali:<br />

• le azioni di miglioramento e<br />

le attività da implementare<br />

nel corso di ogni anno<br />

vengono <strong>in</strong>dividuate dal<br />

Servizio di Prevenzione<br />

e Protezione con la<br />

partecipazione del<br />

Management DIME, dei<br />

Responsabili di Unità,<br />

del Medico competente<br />

e dei Rappresentanti dei<br />

Lavoratori per la Sicurezza<br />

e l’Ambiente;<br />

• le azioni da svolgere<br />

e le aree da migliorare<br />

vengono <strong>in</strong>dividuate anche<br />

attraverso l’analisi del<br />

fenomeno <strong>in</strong>fortunistico e<br />

l’analisi dei near miss;<br />

• le valutazioni sulla<br />

performance di<br />

sicurezza sono oggetto<br />

di approfondimento <strong>in</strong><br />

occasione delle riunioni<br />

mensili di sicurezza,<br />

nelle quali il personale è<br />

<strong>in</strong>formato e sensibilizzato<br />

domande frequenti<br />

< Quali sono gli strumenti<br />

di valutazione dei rischi<br />

connessi alla sicurezza usati<br />

dal DIME? ><br />

Il DIME adotta i seguenti<br />

documenti:<br />

• Documento di Salute e<br />

Sicurezza Coord<strong>in</strong>ato<br />

(DSSC): identifica<br />

la valutazione e la<br />

prevenzione dei potenziali<br />

rischi connessi alle attività;<br />

<strong>in</strong>dividua le misure e<br />

sulle cause degli <strong>in</strong>cidenti/<br />

<strong>in</strong>fortuni/near miss e sulle<br />

misure correttive adottate.<br />

Le attività di monitoraggio<br />

e controllo attive sono le<br />

seguenti:<br />

• il COVA è presidiato 24<br />

ore su 24 da personale<br />

eni <strong>in</strong> turno e ha il suo<br />

nucleo operativo nella<br />

Sala Controllo, da dove è<br />

possibile monitorare <strong>in</strong><br />

cont<strong>in</strong>uo tutte le parti di<br />

impianto. La formazione<br />

cont<strong>in</strong>ua sul campo <strong>in</strong>oltre<br />

consente al personale<br />

presente nell’impianto di<br />

essere adeguatamente<br />

addestrato non solo per le<br />

attività ord<strong>in</strong>arie ma anche<br />

per <strong>in</strong>tervenire a fronte<br />

di qualsiasi emergenza/<br />

malfunzionamento possa<br />

<strong>in</strong>sorgere;<br />

• sono costantemente<br />

presenti tecnici<br />

specificamente dedicati alla<br />

sicurezza (monitoraggio<br />

H 2 S e verifiche di sicurezza<br />

sul personale e sulle<br />

attrezzature).<br />

le modalità operative<br />

<strong>in</strong>dicando i potenziali<br />

rischi, le soluzioni adottate<br />

e le misure di prevenzione<br />

che sono poi passate e<br />

sottoscritte dalle ditte<br />

contrattiste che operano<br />

all’<strong>in</strong>terno di ciascun luogo<br />

di lavoro eni; contiene le<br />

<strong>in</strong>dicazioni relative alle<br />

attività di <strong>in</strong>formazione e<br />

formazione dei lavoratori<br />

e <strong>in</strong>dividua le figure<br />

La gestione della sicurezza è un<br />

processo partecipativo cui concorrono<br />

tutte le unità aziendali.<br />

responsabili ai f<strong>in</strong>i della<br />

tutela della salute, della<br />

sicurezza e dell’ambiente;<br />

• Documento di Valutazione<br />

del Rischio (DUVRI):<br />

è il riferimento per le<br />

specifiche Valutazioni<br />

di Rischio per attività<br />

potenzialmente critiche<br />

(quali per esempio<br />

operazioni simultanee o di<br />

sollevamento) o per attività<br />

non rout<strong>in</strong>arie/particolari;<br />

• Rapporto di Sicurezza<br />

per il COVA, redatto ai<br />

sensi del D.Lgs. n. 334:<br />

è approvato dal Comitato<br />

Tecnico Regionale e<br />

aggiornato periodicamente.<br />

Il documento <strong>in</strong>dividua,<br />

all’<strong>in</strong>terno e all’esterno<br />

dello stabilimento,<br />

gli eventuali scenari<br />

<strong>in</strong>cidentali possibili, al<br />

f<strong>in</strong>e di attuare sistemi di<br />

prevenzione e protezione.


La gestione degli impianti<br />

e delle emergenze<br />

L’adozione di rigorosi<br />

programmi di manutenzione<br />

e delle più <strong>in</strong>novative<br />

soluzioni tecnologiche<br />

sugli impianti garantiscono<br />

alti standard di efficienza,<br />

qualità e sicurezza anche<br />

per quanto riguarda gli asset<br />

impiantistici.<br />

In particolare, gli impianti<br />

della Val d’Agri sono dotati<br />

di dispositivi di sicurezza<br />

realizzati secondo il criterio<br />

della “doppia barriera”;<br />

questo significa che, per<br />

qualsiasi condizione,<br />

esistono almeno due livelli di<br />

protezione contro eventuali<br />

malfunzionamenti <strong>in</strong> grado<br />

di <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> caso di<br />

necessità.<br />

DIME, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli obiettivi<br />

di eni e nell’ambito delle<br />

<strong>in</strong>iziative di asset <strong>in</strong>tegrity<br />

della divisione e&p, ha<br />

avviato, <strong>in</strong> cooperazione con<br />

il partner Shell, il “progetto<br />

AIMS”.<br />

Il progetto consiste nello<br />

sviluppo di un sistema<br />

di gestione dell’asset<br />

<strong>in</strong>tegrity (Asset Integrity<br />

Management System)<br />

f<strong>in</strong>alizzato a gestire<br />

<strong>in</strong> maniera ottimale<br />

l’<strong>in</strong>tegrità dei propri assets<br />

e le performance a essi<br />

associate, il rischio e i costi<br />

durante il loro ciclo vitale al<br />

f<strong>in</strong>e di portare a compimento<br />

il piano strategico aziendale.<br />

Nell’ambito di questo<br />

progetto, particolare enfasi<br />

viene data alla prevenzione<br />

degli <strong>in</strong>cidenti e alla<br />

sicurezza, coniugando qu<strong>in</strong>di<br />

aspetti legati alla gestione<br />

Per gestire<br />

potenziali<br />

situazioni<br />

di emergenza<br />

presso il COVA<br />

è vigente<br />

un Piano Generale<br />

di Emergenza.<br />

dell’<strong>in</strong>tegrità operativa degli<br />

impianti con la sicurezza di<br />

processo e <strong>in</strong>tegrandoli nel<br />

sistema di gestione HSE.<br />

Per gestire potenziali<br />

situazioni di emergenza,<br />

presso il DIME è vigente un<br />

Piano Generale di Emergenza<br />

redatto ai sensi delle<br />

normative vigenti, basato<br />

sugli scenari di riferimento<br />

<strong>in</strong>dividuati nel Rapporto di<br />

Sicurezza dello Stabilimento,<br />

ed elaborato <strong>in</strong> base alle<br />

migliori pratiche applicabili.<br />

Il Piano assicura un corretto<br />

flusso di <strong>in</strong>formazioni su<br />

situazioni critiche <strong>in</strong> modo<br />

da attivare persone e mezzi<br />

necessari per organizzare gli<br />

<strong>in</strong>terventi volti a ricondurre<br />

alla norma potenziali<br />

situazioni di emergenza.<br />

Lo scopo del Piano di<br />

Emergenza Interno (PEI) è<br />

di def<strong>in</strong>ire le modalità per la<br />

gestione delle emergenze<br />

che possono accadere nello<br />

stabilimento, descrivendo<br />

ruoli, responsabilità, canali<br />

<strong>in</strong>formativi e misure da<br />

attuare nel caso <strong>in</strong> cui<br />

l’emergenza si verificasse. Il<br />

Piano assicura <strong>in</strong>terventi di<br />

risposta rapidi grazie a:<br />

• disponibilità di piani<br />

organizzativi per ciascuna<br />

delle emergenze potenziali<br />

<strong>in</strong>dividuate;<br />

• presenza di personale<br />

specializzato;<br />

• immediata reperibilità<br />

delle <strong>in</strong>formazioni<br />

su disponibilità di<br />

materiali e persone e di<br />

<strong>in</strong>dicazioni sulle azioni da<br />

<strong>in</strong>traprendere;<br />

• comunicazioni rapide tra le<br />

persone co<strong>in</strong>volte.<br />

Nel PEI sono codificati tre<br />

diversi livelli di gestione<br />

dell’emergenza, def<strong>in</strong>iti <strong>in</strong><br />

funzione del co<strong>in</strong>volgimento<br />

della struttura organizzativa<br />

di eni:<br />

• Emergenza di 1° livello<br />

- È un’emergenza che<br />

può essere gestita dal<br />

personale del sito con i<br />

mezzi <strong>in</strong> dotazione e con<br />

l’eventuale assistenza<br />

di risorse esterne <strong>in</strong>tese<br />

come personale e mezzi<br />

(es: Vigili del Fuoco,<br />

Strutture Sanitarie e<br />

Contrattisti <strong>Local</strong>i). Non ha<br />

impatto sull’esterno;<br />

• Emergenza di 2° livello


76<br />

77<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

- È un’emergenza che il<br />

personale del sito, con i<br />

mezzi <strong>in</strong> dotazione, non<br />

è <strong>in</strong> grado di fronteggiare<br />

e pertanto necessita del<br />

supporto della struttura<br />

organizzativa DIME e,<br />

se necessario, della<br />

collaborazione di altre<br />

risorse della divisione e<br />

prevede l’<strong>in</strong>formazione<br />

dell’ERT (Emergency<br />

Response Team –<br />

struttura eni con sede<br />

a S. Donato Milanese).<br />

Ha potenziale impatto<br />

sull’esterno e può evolvere<br />

<strong>in</strong> un 3° livello;<br />

• Emergenza di 3° livello<br />

- Emergenza, che per<br />

essere gestita, necessita<br />

del supporto tecnico<br />

della Sede di San Donato,<br />

dell’ERT (Emergency<br />

Response Team) e/o di<br />

risorse <strong>in</strong>ternazionali<br />

specializzate. L’Emergency<br />

Response Manager<br />

richiede l’attivazione della<br />

domande frequenti<br />

< Quali norme, procedure e<br />

dispositivi di prevenzione<br />

e sicurezza sono previsti<br />

per i lavoratori del COVA,<br />

l’area <strong>in</strong>dustriale attigua e<br />

la cittad<strong>in</strong>anza residente<br />

nei pressi per evitare e far<br />

fronte a eventuali <strong>in</strong>cidenti<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’impianto? ><br />

Il petrolio greggio è<br />

classificato come liquido<br />

<strong>in</strong>fiammabile: tutti gli<br />

impianti con capacità di<br />

stoccaggio del petrolio<br />

greggio oltre le 50 mila<br />

tonnellate rientrano nel<br />

Prefettura o di Autorità<br />

Nazionali. Ricade <strong>in</strong><br />

questa tipologia qualsiasi<br />

emergenza con impatto<br />

sull’esterno.<br />

Il PEI comprende anche<br />

le procedure da adottare<br />

nel caso di emergenza<br />

ambientale. In particolare,<br />

eni si è dotata di:<br />

• un Piano Ant<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />

per la gestione delle<br />

eventuali emergenze<br />

ambientali. Tale strumento<br />

è supportato da un<br />

Sistema Informativo<br />

Geografico (GIS) che<br />

permette la precisa<br />

<strong>in</strong>dividuazione del punto<br />

e delle variabili territoriali<br />

dell’area co<strong>in</strong>volta, al f<strong>in</strong>e<br />

di gestire al meglio gli<br />

eventuali <strong>in</strong>terventi;<br />

• un Servizio di Pronto<br />

Intervento Ecologico che<br />

assicura mezzi e risorse<br />

operative 24 ore su 24<br />

per 365 giorni all’anno,<br />

campo di applicazione della<br />

direttiva “Seveso Ter” sui<br />

rischi di <strong>in</strong>cidente rilevante;<br />

è def<strong>in</strong>ito come "<strong>in</strong>cidente<br />

rilevante" un evento quale<br />

un’emissione, un <strong>in</strong>cendio<br />

o un’esplosione di grande<br />

entità e che dia luogo ad un<br />

pericolo grave, immediato<br />

o differito, per la salute<br />

umana o per l’ambiente,<br />

all’<strong>in</strong>terno o all’esterno<br />

dello stabilimento. Anche<br />

il COVA rientra <strong>in</strong> questa<br />

classificazione. Allo scopo<br />

nel 2009 la Prefettura di<br />

garantendo <strong>in</strong> tempi<br />

rapidi l’<strong>in</strong>tervento per<br />

la messa <strong>in</strong> sicurezza<br />

dei siti <strong>in</strong>teressati da<br />

un eventuale evento.<br />

Con cadenza periodica<br />

e differente tipologia<br />

di scenario, sono<br />

effettuate esercitazioni<br />

che co<strong>in</strong>volgono tutto il<br />

personale del Centro Olio<br />

per testare la risposta e<br />

preparare al meglio <strong>in</strong> caso<br />

di possibile evento reale.<br />

Ricadendo il Centro Olio<br />

nell’ambito di applicazione<br />

della Normativa SEVESO<br />

TER sulla prevenzione<br />

degli <strong>in</strong>cidenti rilevanti è<br />

stato <strong>in</strong>oltre emesso dalla<br />

Prefettura un piano di<br />

emergenza esterno (PEE)<br />

al f<strong>in</strong>e di organizzare la<br />

gestione di emergenze con<br />

potenziali impatti all’esterno<br />

dello stabilimento.<br />

Il PEE comprende:<br />

• l’elenco e le competenze<br />

degli Enti co<strong>in</strong>volti nella<br />

Potenza ha predisposto, sulla<br />

base degli scenari <strong>in</strong>cidentali<br />

ritenuti come credibili<br />

nel Rapporto di Sicurezza<br />

elaborato da eni, un piano<br />

di emergenza esterna del<br />

COVA con il co<strong>in</strong>volgimento<br />

di tutti gli attori presenti<br />

sul territorio, compresa<br />

la Prov<strong>in</strong>cia di Potenza,<br />

la Regione <strong>Basilicata</strong>, i<br />

Vigili del Fuoco, i Comuni<br />

di Viggiano e Grumento<br />

Nova, l’Arma dei Carab<strong>in</strong>ieri,<br />

l’ASL. Il piano prevede le<br />

opportune azioni sia a carico<br />

gestione dell’emergenza;<br />

• l’<strong>in</strong>dicazione delle misure<br />

di coord<strong>in</strong>amento tra i<br />

soggetti co<strong>in</strong>volti;<br />

• le <strong>in</strong>dicazioni alla<br />

popolazione sui<br />

comportamenti da tenere<br />

<strong>in</strong> caso di emergenza;<br />

• i sistemi di comunicazione<br />

disponibili e utilizzabili <strong>in</strong><br />

caso di emergenza.<br />

L’accensione della fiaccola<br />

del Centro Olio viene<br />

talvolta confusa con una<br />

potenziale situazione di<br />

emergenza ma si tratta, <strong>in</strong><br />

realtà, di un meccanismo di<br />

sicurezza volto a bruciare<br />

temporaneamente <strong>in</strong> torcia<br />

eventuali sovradisponibilità<br />

di gas (possono<br />

derivare ad esempio da<br />

apparecchiature messe<br />

temporaneamente fuori<br />

servizio da depressurizzare,<br />

da problematiche o<br />

<strong>in</strong>disponibilità della rete<br />

nazionale del gas ecc.).<br />

delle Autorità Pubbliche sia<br />

della popolazione. Il Piano<br />

di Emergenza Esterna<br />

deve essere aggiornato<br />

almeno ogni tre anni ed<br />

è attualmente <strong>in</strong> fase di<br />

aggiornamento.<br />

Nel corso del 2009 è stata<br />

organizzata un’esercitazione<br />

di emergenza con la<br />

collaborazione del Comune<br />

di Viggiano e dei Vigili del<br />

Fuoco di Potenza. Una nuova<br />

esercitazione sarà effettuata<br />

dopo l’aggiornamento del<br />

Piano di Emergenza Esterna.


Pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di sostenibilità<br />

Indicatore Unità di misura 2009 2010 2011<br />

Dati operativi di riferimento<br />

Produzione di idrocarburi migliaia di barili equivalenti di petrolio 28.866 32.514 35.089<br />

- di cui petrolio e condensati 23.816 26.043 28.228<br />

- di cui gas naturale<br />

Occupazione **<br />

5.050 6.471 6.861<br />

Dipendenti numero 311 334 285<br />

- di cui lavoranti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> 241 274 260<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141<br />

Dipendenti con contratto a tempo determ<strong>in</strong>ato 24 7 4<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 0 0<br />

Dipendenti con contratto a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato 287 326 281<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 150 141<br />

Dipendenti dirigenti 4 4 2<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 0 0<br />

Dipendenti quadri 25 24 20<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 4 2<br />

Dipendenti impiegati 148 159 150<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 69 75<br />

Dipendenti operai 134 147 113<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 77 64<br />

Dipendenti fascia d’età 18-24 anni 47 18 20<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 2 1<br />

Dipendenti fascia d’età 25-39 anni 140 178 164<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 85 88<br />

Dipendenti fascia d’età 40-54 anni 90 96 77<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 42 43<br />

Dipendenti fascia d’età oltre 55 anni 34 42 24<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 21 9<br />

Dipendenti laureati (laurea 2° livello) 53 57 51<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 12 13<br />

Dipendenti laureati (laurea 1° livello) 7 9 8<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 5 4<br />

Dipendenti diplomati 198 203 180<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 98 96<br />

Dipendenti con titolo di studio <strong>in</strong>feriore al<br />

diploma<br />

53 65 46<br />

- di cui residenti <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> n.d. 35 28<br />

Ore di formazione n.d. 5.246 5.560<br />

- di cui HSE e qualità n.d. 3.608 1.596<br />

- di cui l<strong>in</strong>gua e <strong>in</strong>formatica n.d. 264 489<br />

- di cui comportamento/comunicazione n.d. 304 232<br />

- di cui professionale-trasversale n.d. 494 387<br />

- di cui professionale tecnico-commerciale n.d. 576 2.856<br />

Spesa <strong>in</strong> formazione<br />

Sviluppo della comunità<br />

euro n.d. 181.943,78 287.800,06<br />

Spese a favore della comunità migliaia di euro 4.316 7.069 5.126<br />

- di cui spese derivanti da accordi e<br />

convenzioni<br />

3.916 6.684 4.895<br />

- di cui liberalità a favore del territorio 25 15 30


78<br />

79<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Indicatore Unità di misura 2009 2010 2011<br />

- di cui spese per la promozione del territorio migliaia di euro 100 218 102<br />

- di cui sponsorizzazioni 50 50 0<br />

- di cui spese per fiere e mostre 0 8 0<br />

- di cui spese per pubblicazioni 0 3 1<br />

- di cui spese per sito <strong>in</strong>ternet 0 9 14<br />

- di cui omaggistica 225 20 15<br />

- di cui spese per eventi<br />

Sicurezza<br />

0 62 69<br />

Indice di frequenza <strong>in</strong>fortuni dipendenti<br />

(numero di <strong>in</strong>fortuni avvenuti<br />

ogni milione di ore lavorate)<br />

4,91 5,00 0,45<br />

Indice di gravità <strong>in</strong>fortuni dipendenti<br />

(numero di giorni convenzionali<br />

perduti nell’anno ogni mille ore lavorate)<br />

0,19 0,11 0,01<br />

Incidenti mortali numero 0 0 0<br />

Ore di formazione <strong>in</strong> sicurezza** ore/anno 388 3.220 275<br />

Audit di sicurezza su ditte terze<br />

Ambiente<br />

Aria<br />

numero n.d. 20 10<br />

Emissioni dirette di GHG migliaia di tonnellate 497,66 469,78 394,50<br />

- di cui CO da combustione e da processo 2 307,57 273,80 205,10<br />

- di cui CO equivalente da flar<strong>in</strong>g 2 72,82 67,28 49,77<br />

- di cui CO equivalente da CH (metano) 2 4 117,26 128,71 139,64<br />

Emissioni dirette di GHG per unità di prodotto<br />

tonnellate/migliaia<br />

di barili equivalenti di petrolio<br />

17,24 14,45 11,24<br />

Riduzione delle emissioni dirette di GHG<br />

(% anno su anno)<br />

n.d. -5,6% -16,0%<br />

Volume di gas <strong>in</strong>viato a flar<strong>in</strong>g milioni di metri cubi 19,28 18,7 20,29<br />

Volume di gas <strong>in</strong>viato a vent<strong>in</strong>g 0,16 0,03 0,05<br />

Emissioni SO * 2 migliaia di tonnellate 0,032 0,028 0,039<br />

Emissioni NOX Efficienza energetica<br />

0,536 0,500 0,333<br />

Consumo netto di energia (P+A-V) kilowattora 136.113.873 148.432.131 158.492.587<br />

Energia elettrica prodotta (P) 148.329.348 153.196.050 144.467.352<br />

Energia acquistata da altre società (A) 4.694.925 6.167.281 18.226.835<br />

Energia venduta ad altre società(V) 16.910.400 10.931.200 4.201.600<br />

Consumo netto di E.E. (kWh) per kboe prodotto 4.715 4.565 4.517<br />

Riduzione consumo netto (% anno su anno)<br />

Acqua<br />

n.d. -9,05% -6,78%<br />

Prelievi idrici totali metri cubi 376.625 445.565 501.638<br />

- di cui acqua dolce 376.625 445.565 501.638<br />

Totale acqua di produzione re<strong>in</strong>iettata<br />

Rifiuti<br />

608.933 748.260 770.790<br />

Rifiuti da attività produttive tonnellate 46.107 103.200 99.434<br />

- di cui pericolosi 23.281 36.885 40.765<br />

Rifiuti da attività di bonifica da smaltire o<br />

recuperare/riciclare<br />

36.775 14.218 8.463<br />

- di cui pericolosi 0 0 0<br />

- di cui non pericolosi 36.775 14.218 8.463<br />

* Dati riferiti alla Val d’Agri. I valori emissivi di SO 2 derivano da misurazioni effettuate su due pr<strong>in</strong>cipali punti di emissione (termodistruttori) del Centro Olio Val d’Agri, che, <strong>in</strong><br />

condizioni di normale esercizio dell’impianto, contribuiscono al 95% delle emissioni complessive di SO 2 del COVA.<br />

** Dati riferiti a DIME.


Pr<strong>in</strong>cipi e criteri di report<strong>in</strong>g<br />

Il report eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> è<br />

stato redatto con lo scopo<br />

di fornire agli stakeholder<br />

<strong>in</strong>formazioni chiare e<br />

dettagliate sulle tematiche<br />

di sostenibilità di maggiore<br />

<strong>in</strong>teresse.<br />

I contenuti del documento<br />

sono stati def<strong>in</strong>iti facendo<br />

riferimento ai pr<strong>in</strong>cipi di<br />

materialità, <strong>in</strong>clusività degli<br />

stakeholder, contesto di<br />

sostenibilità e completezza,<br />

come def<strong>in</strong>iti dal Global<br />

<strong>Report</strong><strong>in</strong>g Initiative - GRI nelle<br />

“L<strong>in</strong>ee guida per il report<strong>in</strong>g<br />

di sostenibilità”, versione 3.1.<br />

(www.globalreport<strong>in</strong>g.org).<br />

Inoltre, al f<strong>in</strong>e di garantire<br />

la qualità delle <strong>in</strong>formazioni<br />

fornite, sono stati seguiti<br />

i pr<strong>in</strong>cipi di equilibrio,<br />

comparabilità, accuratezza,<br />

tempestività, affidabilità<br />

e chiarezza, come<br />

previsto dalle L<strong>in</strong>ee guida<br />

sopraccitate.<br />

La mappatura e<br />

prioritizzazione degli<br />

stakeholder è stata condotta<br />

dal Distretto Meridionale<br />

(DIME) attraverso sessioni<br />

di lavoro dedicate, <strong>in</strong><br />

collaborazione con la FEEM<br />

(Fondazione eni Enrico Mattei)<br />

e le funzioni centrali preposte<br />

alla gestione delle relazioni<br />

con gli stakeholder stessi.<br />

La significatività <strong>in</strong>terna<br />

dei temi da trattare è stata<br />

determ<strong>in</strong>ata dal DIME nel<br />

rispetto dei pr<strong>in</strong>cipi e valori<br />

di eni, delle sue strategie<br />

e obiettivi di bus<strong>in</strong>ess.<br />

La significatività esterna<br />

degli argomenti deriva dal<br />

contesto nel quale il DIME<br />

opera e, qu<strong>in</strong>di, dalle richieste<br />

e <strong>in</strong>teressi direttamente e<br />

<strong>in</strong>direttamente pervenuti<br />

ad eni da vari stakeholder<br />

nell’anno di riferimento,<br />

valutati sulla base di<br />

un’analisi di frequenza<br />

(quanto spesso e quante<br />

richieste sono pervenute<br />

su un tema specifico) e<br />

di rilevanza (valutazione<br />

della criticità di un tema e<br />

assegnazione di un peso).<br />

I temi più significativi (lavoro<br />

ed occupazione, ambiente e<br />

salute, sicurezza e gestione<br />

delle emergenze, royalty,<br />

stakeholder e comunità)<br />

costituiscono la base del<br />

presente documento, <strong>in</strong> cui<br />

vengono fornite <strong>in</strong>formazioni<br />

qualitative e quantitative<br />

sulle performance di<br />

sostenibilità di eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>.<br />

Perimetro di report<strong>in</strong>g<br />

Le <strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong>cluse<br />

nel presente documento si<br />

riferiscono alle attività di<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>. Laddove<br />

possibile, i dati sono stati<br />

dist<strong>in</strong>ti tra le attività <strong>in</strong> Val<br />

d’Agri e le attività nel resto<br />

della Regione stessa. Fanno<br />

eccezione alcuni dati del<br />

Capitolo 3, che <strong>in</strong>cludono<br />

anche dati riferiti all’<strong>in</strong>tero<br />

DIME per rendere conto della<br />

funzione di coord<strong>in</strong>amento<br />

svolta <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, ma<br />

orientata anche ad attività<br />

extra-regionali.<br />

Gli <strong>in</strong>dicatori di performance<br />

riportati si riferiscono al<br />

triennio 2009-2011. Sono<br />

state <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>cluse le<br />

<strong>in</strong>iziative di particolare rilievo<br />

dell’anno <strong>2012</strong> già note alla<br />

data di chiusura del presente<br />

documento.<br />

Gli <strong>in</strong>dicatori di performance,<br />

selezionati <strong>in</strong> base ai<br />

temi <strong>in</strong>dividuati come più<br />

significativi, sono stati<br />

raccolti su base annuale; la<br />

periodicità di rendicontazione<br />

è impostata secondo una<br />

frequenza annuale. Per i<br />

dati ambientali, qualora<br />

non disponibili, sono stati<br />

utilizzati approcci di stima<br />

conservativi che hanno<br />

portato a scegliere le ipotesi<br />

associabili alle performance<br />

ambientali meno positive per<br />

l’azienda.<br />

Non si registrano<br />

cambiamenti significativi<br />

nelle dimensioni, nella<br />

struttura o nell’assetto<br />

proprietario avvenuti sul<br />

perimetro e nel periodo di<br />

rendicontazione considerati.<br />

Il processo di verifica<br />

Il presente documento<br />

evidenzia sia i successi<br />

di eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>, sia i<br />

punti di debolezza e le<br />

prospettive di miglioramento.<br />

I dati riportati sono stati<br />

rilevati con l’obiettivo di<br />

rappresentare un quadro<br />

equilibrato e chiaro delle<br />

azioni e delle caratteristiche<br />

dell’azienda. Il processo di<br />

rilevazione delle <strong>in</strong>formazioni<br />

e dei dati quantitativi è<br />

stato strutturato <strong>in</strong> modo da<br />

garantire la confrontabilità<br />

dei dati su più anni, al f<strong>in</strong>e<br />

di permettere una corretta<br />

lettura delle <strong>in</strong>formazioni<br />

e una completa visione<br />

a tutti gli stakeholder<br />

<strong>in</strong>teressati all’evoluzione<br />

delle performance di eni <strong>in</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>.<br />

Il presente documento è<br />

stato sottoposto a revisione<br />

limitata da parte della società<br />

Reconta Ernst & Young spa,<br />

la cui relazione è disponibile<br />

a pp. 82.


80<br />

81<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong>


Fonti bibliografiche e riferimenti web<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong> contiene alcuni riferimenti di contesto che accompagnano il resoconto delle attività di eni, con l’obiettivo<br />

di rendere un’<strong>in</strong>formazione più completa ed esaustiva verso gli stakeholder. Si riportano qui di seguito le fonti esterne da cui<br />

si sono tratte ed elaborate le <strong>in</strong>formazioni, con particolare riferimento ai Capitoli “Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi<br />

per lo sviluppo” e “Le royalty, il lavoro e l’occupazione”, anche per eventuali approfondimenti da parte dei lettori.<br />

Rapporto di ricerca FEEM, 2010. Le potenzialità turistiche del Parco Nazionale dell’Appenn<strong>in</strong>o Lucano - Val d’Agri - Lagonegrese<br />

http://www.feem.it/UserFiles/File/Pub%20Bas/RapportoParcoNazionaleAppenn<strong>in</strong>oLucano.pdf<br />

Sito Ufficiale dell’Ufficio nazionale m<strong>in</strong>erario per gli idrocarburi e le georisorse, Direzione generale per le risorse m<strong>in</strong>erarie<br />

ed energetiche del M<strong>in</strong>istero dello Sviluppo Economico.<br />

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/royalties/royalties.asp<br />

Nomisma Energia, <strong>2012</strong>. Tassazione della produzione di gas e petrolio <strong>in</strong> Italia: un confronto<br />

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/royalties/nomisma.asp<br />

The lucan energetic hub: employment impact of eni activities and susta<strong>in</strong>ability projects.<br />

W. Palozzo, Proger S.p.A., D. Tabarelli and Eugenia Famiglietti, Nomismaenergia.<br />

10th Offshore Mediterranean Conference and Exhibition <strong>in</strong> Ravenna, Italy, March 23-25, 2011<br />

Banca d’Italia, <strong>2012</strong>. L’economia della <strong>Basilicata</strong> 2011, Rapporto annuale.<br />

www.bancaditalia.it<br />

Unioncamere, Osservatorio economico della <strong>Basilicata</strong>. L’economia della <strong>Basilicata</strong> nel 2011.<br />

http://www.starnet.unioncamere.it/<br />

SMAIL (Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro) delle CCIAA (Camera di Commercio Industria Artigianato<br />

e Agricoltura) della <strong>Basilicata</strong><br />

http://basilicata.smailweb.net/<br />

Rapporto di ricerca FEEM, <strong>2012</strong>. eni Distretto Meridionale: seconda rilevazione dati fornitori beni e servizi e occupati diretti<br />

Osservatorio Ambientale della Val d’Agri.<br />

http://www.osservatoriovaldagri.it


82<br />

83<br />

eni <strong>in</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

Relazione della Società di revisione


Divisione Exploration & Production<br />

Distretto Meridionale<br />

Via del Convento, 14 - 85059<br />

Viggiano (PZ) - Italia<br />

Divisione Exploration & Production<br />

Sede operativa<br />

Via Emilia, 1 - 20097<br />

San Donato Milanese (MI), Italy<br />

Progetto graco e supervisione<br />

Korus Srl - Roma<br />

Stampa<br />

Tipograa Tecnostampa Snc - Marsicovetere (PZ)<br />

Stampato su carta ecologica:<br />

XPer Fedrigoni


eni.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!