INFLUENZA SOCIALE - Dante Alighieri
INFLUENZA SOCIALE - Dante Alighieri
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In collaborazione con<br />
Teresa Saolo<br />
<strong>INFLUENZA</strong> <strong>SOCIALE</strong><br />
(1° PARTE)<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
Le Conseguenze dell’Influenza Sociale<br />
Conversione le persone possono<br />
conformarsi sia pubblicamente che<br />
privatamente<br />
Acquiescenza<br />
conformità<br />
pubblica ma<br />
non privata<br />
Nail<br />
(1986)<br />
Indipendenza<br />
né conformità<br />
pubblica né<br />
privata.<br />
Anti - acquiescenza conformità privata<br />
ma non pubblica<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
Il Conformismo nei Gruppi<br />
I Primi studi sui processi di influenza sociale nei gruppi<br />
che rappresentano anche i primi e più famosi<br />
esperimenti della psicologia<br />
Muzafer Sherif<br />
Sull’Emergenza delle<br />
norme in gruppi<br />
esposti a situazioni<br />
percettive ambigue<br />
(1935, 1936)<br />
Solomon Asch<br />
Sul conformismo in<br />
giudizi percettivi<br />
non ambigui<br />
(1951,1956)<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
La Formazione delle Norme di Gruppo (Sherif)<br />
Esperimento sull’effetto<br />
autocinetico: un punto<br />
luminoso all’interno di<br />
una stanza buia<br />
Per effetto di un’illusione ottica<br />
detta appunto autocinetico<br />
sembra essere in movimento).<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
Risultati Esperimento di Sherif<br />
Sherif (1935)<br />
I risultati dei suoi<br />
esperimenti<br />
dimostrano che:<br />
Il contatto con gli altri può influenzare la<br />
nostra percezione della realtà creando una<br />
specie di Norma Percettiva.<br />
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Processo di Trasmissione delle Norme<br />
Jacobs e Campbell (1961)<br />
Condussero esperimenti con<br />
la stessa tecnica ed hanno<br />
evidenziato che:<br />
Quando ci troviamo di<br />
fronte ad una realtà che<br />
non sappiamo come<br />
interpretare o valutare,<br />
ci facciamo influenzare<br />
dagli altri specialmente<br />
se si mostrano sicuri di<br />
loro stessi, inoltre<br />
l’influenza permane<br />
anche in assenza delle<br />
persone che ci hanno<br />
influenzato.<br />
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L’Influenza della Maggioranza (Asch)<br />
Asch<br />
Voleva studiare le<br />
condizioni che<br />
inducono gli individui a<br />
restare indipendenti o a<br />
cedere alle pressioni di<br />
un gruppo quando va in<br />
senso contrario ai fatti.<br />
Creò una situazione<br />
percettiva non ambigua<br />
nella quale i partecipanti<br />
non potevano avere<br />
alcun dubbio circa la<br />
risposta giusta da dare.<br />
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Esperimento di Asch (1952)<br />
Asch faceva partecipare 8 soggetti e<br />
7 erano complici<br />
Li faceva accomodare intorno ad un<br />
tavolo con altri soggetti tutti complici<br />
dello sperimentatore<br />
e mostrava loro un cartone con una<br />
linea detta standard, successivamente<br />
un secondo cartone con 3 linee di<br />
diversa lunghezza.<br />
Il 25% non si conformò<br />
alla maggioranza<br />
Il 75% si conformò<br />
almeno una volta alle<br />
pressioni del gruppo<br />
Solo il 5% si adeguò<br />
ad ogni ripetizione<br />
della prova<br />
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Il Dilemma dei Partecipanti<br />
Asch ritiene che per tutti i partecipanti la<br />
situazione dilemmatica si sviluppi seguendo le<br />
stesse fasi:<br />
1) Percezione di una difficoltà<br />
2) Sforzo per ristabilire un equilibrio<br />
3) Localizzare la difficoltà in loro stessi<br />
4) Tentativi per giungere ad una soluzione<br />
5) Concentrarsi sull’oggetto di giudizio<br />
6) Dubbio sulle proprie capacità percettive<br />
7) Desiderio di essere d’accordo con il gruppo<br />
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Diversi Tipi di Indipendenza<br />
Asch arriva a proporre una distinzione tra 2 tipi<br />
di indipendenza dalla maggioranza:<br />
INDIPENDENTI CON<br />
FIDUCIA<br />
INDIPENDENTI<br />
SENZA FIDUCIA<br />
I soggetti hanno grande<br />
convinzione di se<br />
stessi, guardano fissi lo<br />
sperimentatore<br />
I soggetti ammettono<br />
che i loro giudizi sono<br />
errati e quelli degli altri<br />
giusti<br />
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Diversi Tipi di Conformismo<br />
Asch distingue 3 tipi di Sottomissione (conformismo<br />
nei confronti della maggioranza)<br />
Deformazione della Percezione<br />
Deformazione del<br />
Giudizio<br />
Deformazione Dinamica<br />
Non hanno<br />
consapevolezza<br />
dell’influenza del<br />
gruppo<br />
Attribuiscono la divergenza<br />
di giudizio ad un proprio<br />
errore e sentono fortemente<br />
la pressione della<br />
maggioranza<br />
Il bisogno di non<br />
sentirsi esclusi dal<br />
gruppo<br />
sopprimono il<br />
proprio giudizio<br />
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Influenza Sociale Informativa e Normativa<br />
Harold Kelley, (1952) sulla base delle distinzioni di Asch<br />
sulla sottomissione alla maggioranza dei gruppi<br />
sosteneva che essi svolgono 2 funzioni:<br />
FUNZIONE CONFRONTO <strong>SOCIALE</strong><br />
(fissare punti di riferimento rispetto ai quali le<br />
persone possono valutare se stesse e gli altri)<br />
FUNZIONE NORMATIVA<br />
(fissare i criteri che definiscono gli<br />
atteggiamenti e le credenze e nel distribuire<br />
premi e punizioni in funzione dell’adeguamento<br />
o meno di tali standard )<br />
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Teoria della Dipendenza<br />
Deutsch e Gerard (1955)<br />
I membri di un gruppo sono «cognitivamente e<br />
socialmente dipendenti gli uni dagli altri e dalle<br />
norme che il gruppo difende»<br />
Tale dipendenza reciproca dei membri può<br />
avere una duplice natura:<br />
(influenza normativa/informativa)<br />
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Teoria della Dipendenza (Deutsch e Gerard,1955)<br />
<strong>INFLUENZA</strong> NORMATIVA:<br />
perché desiderano ottenere da coloro che<br />
esercitano l’influenza conseguenze positive<br />
(approvazione) ed evitare le conseguenze<br />
negative (rifiuto sociale)<br />
(cambiamenti finalizzati ad evitare il conflitto)<br />
<strong>INFLUENZA</strong> INFORMATIVA<br />
Perché utilizzano i comportamenti e i giudizi delle<br />
altre persone come fonti di informazione<br />
potenzialmente valide sulla realtà<br />
(da luogo a cambiamenti duraturi)<br />
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Le Reazioni nei confronti dei Gruppi Devianti<br />
Schacter (1951): Studia come i gruppi si<br />
comportano nei confronti di membri che non si<br />
conformano<br />
“Il deviante può essere considerato una minaccia<br />
per la coesione del gruppo. Per ricondurlo<br />
all’uniformità, il gruppo può aumentare la quantità<br />
di comunicazioni e atti persuasivi, o, in alternativa,<br />
espellere dal gruppo il deviante, emarginarlo così<br />
da non renderlo più un pericolo”<br />
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Lo studio di Stanley Schacter<br />
Esperimento sulla devianza Intra-gruppo<br />
Sono stati formati gruppi da 5-7 soggetti ingenui e 3 complici<br />
I partecipanti tra loro estranei dovevano discutere su un caso di<br />
delinquenza giovanile.<br />
In ogni gruppo erano presenti 3 complici dello sperimentatore, che<br />
avevano tre ruolo diversi:<br />
• Il soggetto Deviante (doveva sostenere una posizione diversa<br />
a lungo la massima punizione)<br />
• Il soggetto Volubile (doveva cominciare con punizione severa<br />
e poi conformarsi verso la maggioranza del gruppo).<br />
• Il soggetto Modale (doveva sostenere per tutta la discussione<br />
la posizione sostenuta dalla maggioranza del gruppo senza<br />
discostarsi troppo)<br />
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Il Deviante<br />
Il Deviante è un soggetto poco amato ma<br />
con cui il gruppo comunica molto.<br />
• Questo andamento è più visibile nei<br />
gruppi più coesi.<br />
• Dopo un picco, la qualità della<br />
comunicazione declina, cercano di<br />
convincerlo a cambiare idea, in seguito<br />
viene abbandonato dal gruppo<br />
soprattutto quei soggetti che presentano<br />
opinioni marcate.<br />
• Viene scartato dalla formazione del<br />
gruppo.<br />
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Fattori situazionali che favoriscono il conformismo (Asch)<br />
1) Numerosità della Maggioranza<br />
2) Unanimità della Maggioranza<br />
3) Coesione del Gruppo<br />
4) Rilevanza dell’argomento per il Gruppo<br />
5) Prestigio della Maggioranza<br />
6) Differenze Culturali<br />
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Fattori personali che favoriscono il conformismo:<br />
• Autoconsapevolezza Pubblica (Immagine pubblica<br />
ci conformiamo al gruppo).<br />
• Autoconsapevolezza Privata (Consapevoli degli<br />
aspetti privati della nostra immagine si tende a ridurre la<br />
tendenza a conformarsi alla maggioranza)<br />
• Esigenze di Autopresentazione (conformarsi<br />
quando c’è la preoccupazione della reazione sociale )<br />
• Bisogno di Individuazione (disaccordo con la<br />
maggioranza sentirsi diversi avere un’identità unica)<br />
• Desiderio di Controllo (reattanza: mantenere il<br />
controllo sulle proprie scelte)<br />
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Influenza Sociale secondo la Prospettiva Genetica<br />
Fino ad ora ci siamo occupati solo dell’influenza sociale dal<br />
punto di vista della maggioranza,<br />
Moscovici (1976) si focalizza sull’influenza sociale delle<br />
minoranze e sulla loro capacità di produrre innovazione.<br />
Influenza della minoranza:<br />
L’influenza maggioritaria si realizza attraverso una<br />
apparente collaborazione tra chi riceve l’influenza e chi la<br />
esercita.<br />
Una minoranza per esercitare influenza deve definire una<br />
propria posizione antagonista e alternativa a quella della<br />
maggioranza.<br />
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Influenza Sociale secondo la Prospettiva Genetica<br />
Il gruppo minoritario propone norme in<br />
contrasto con quelle dominanti<br />
Un gruppo maggioritario assume e<br />
diffonde le norme e le ideologie<br />
dominanti<br />
Il conflitto tra maggioranze e minoranza<br />
che si può risolvere:<br />
• Conformità: prevalere della<br />
maggioranza<br />
• Innovazione: prevalere della<br />
minoranza<br />
• Normalizzazione: adeguamento<br />
reciproco che da luogo all’elaborazione<br />
di una norma<br />
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Lo Stile della Minoranza Efficace<br />
L’entità dell’influenza della minoranza dipende<br />
prevalentemente dallo stile di comportamento e negoziazione<br />
che esso adotta. In particolare le caratteristiche stilistiche che<br />
rendono efficace l’influenza della minoranza sono:<br />
• Consistenza (capacità di mantenere un accordo unanime<br />
sulle proprie posizioni in situazioni e momenti diversi)<br />
• Capacità di apparire autonoma e indipendente<br />
nell’affermazione delle proprie posizioni<br />
• Flessibilità (Disponibilità a negoziare compromessi<br />
ragionevoli con la maggioranza)<br />
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Maggioranza e Minoranza stimolano processi<br />
diversi qualitativamente?<br />
Minoranza<br />
Accertamento validità tesi<br />
minoranza<br />
Ricerca ulteriori<br />
informazioni<br />
Conversione<br />
(Influenza Informativa)<br />
Maggioranza<br />
Comparazione<br />
Attenzione a<br />
conseguenze di conflitto<br />
Disagio e tensione<br />
Acquiescenza pubblica<br />
(Influenza Normativa)<br />
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L’influenza della Minoranza stimola la Creatività<br />
Charlan Nemeth (1985) sostiene che: il<br />
dissenso minoritario produce un<br />
pensiero innovativo<br />
Induce minore tensione e stress e<br />
stimola la creatività (Problem Solving)<br />
La maggioranza porta verso il<br />
pensiero convergente è importante<br />
aderire alla norma condivisa<br />
Questo può portare a bloccare il<br />
processo di ricerca e trovare delle<br />
alternative.<br />
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Teoria dell’Impatto Sociale Latanè<br />
Latanè 1981<br />
«L’entità dell’influenza che le persone esercitano<br />
in una determinata situazione, dipende dal<br />
numero delle persone, dalla loro forza e dalla<br />
vicinanza con il bersaglio dell’influenza»<br />
“I teorici dell'impatto sociale affermano che<br />
all'interno dei piccoli gruppi, ciascun membro ha<br />
più libertà, i fattori d'influenza sono pochi”.<br />
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Teoria dell’Impatto Sociale<br />
Ciò che gli psicologi sociali non sono ancora<br />
riusciti a studiare, tuttavia, è come questi diversi<br />
aspetti si combinano nelle più banali situazioni<br />
quotidiane nelle quali ciascuno di Noi è bersaglio<br />
e fonte di influenza, può essere in minoranza in<br />
una situazione, ma è consapevole di condividere<br />
l’opinione di una maggioranza sovraordinata.<br />
Ed è per questo che si è cercato di stimolare lo<br />
studio di gruppi reali che interagiscono per un<br />
lungo periodo.<br />
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In collaborazione con<br />
Giuseppina Varacalli<br />
L’<strong>INFLUENZA</strong> <strong>SOCIALE</strong><br />
(2° PARTE)<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
La Compiacenza nelle Relazioni Diadiche<br />
La ricerca sull’influenza<br />
sociale si sviluppa in 2 direzioni:<br />
Studio dei gruppi Studio nelle relazioni<br />
diadiche<br />
(Relazione<br />
“influenzante” e “bersaglio”)<br />
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I diversi tipi di Potere<br />
Secondo French e Raven (1956) esistono 6<br />
diversi tipi di potere<br />
1) Potere di Ricompensa<br />
2) Potere di Coercizione<br />
3) Potere dell’Esperienza<br />
4) Potere di Riferimento<br />
5) Potere Legittimo<br />
6) Potere Informativo<br />
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I 6 poteri di French e Raven<br />
1. Potere di Ricompensa capacità<br />
dell’agente di fornire alla persona bersaglio premi,<br />
vantaggi o comunque di aiutarla negli a raggiungere gli<br />
obiettivi desiderati.<br />
2. Potere di Coercizione possibilità<br />
dell’agente di costringere il bersaglio ad accettare le<br />
proprie richieste.<br />
3. Potere dell’Esperienza è quello che<br />
hanno gli esperti dei consigli dei quali siamo abituati a<br />
fidarci.<br />
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I 6 Poteri di French e Raven<br />
4. Potere di Riferimento è quello che<br />
hanno le persone che noi ammiriamo o alle quali<br />
vogliamo assomigliare.<br />
5. Potere Legittimo è il potere che l’agente<br />
riceve dal gruppo o da norme sociale.<br />
6. Potere Informativo dipende dalle<br />
informazioni che l’agente influenzante trasmette.<br />
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Le Strategie Persuasive (Cialdini, 1993)<br />
• Cercare di piacere agli altri<br />
• Mettere il piede nella porta<br />
• Il colpo basso<br />
• Far apparire difficile da ottenere<br />
• Dare l’impressione che ci sia poco tempo<br />
• Farsi sbattere la porta in faccia<br />
• Questo non è tutto<br />
• Fornire delle ragioni<br />
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Fattori che favoriscono la Compiacenza<br />
La prima condizione che favorisce la compiacenza<br />
Lo stato d’animo positivo del bersaglio:<br />
favorisce maggiore<br />
attività e<br />
disponibilità ad<br />
impegnarsi a fare<br />
ciò che le viene<br />
richiesto<br />
stimola pensieri e<br />
ricordi positivi<br />
diminuisce la probabilità di risposte critiche e aumenta quella<br />
di risposte positive<br />
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Obbedienza all’autorità: le ricerche di Milgram<br />
Gli esperimenti realizzati da Milgram tra il<br />
1960 e il 1963 focalizzano l’attenzione<br />
“sull’obbedienza all’autorità”.<br />
Eventi sociali, come lo sterminio degli ebrei,<br />
lo avevano portato a cercare di capire come<br />
mai uomini che prima avevano una vita<br />
normale avessero compiuto atti così<br />
inaccettabili.<br />
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L’Esperimento di Milgram<br />
Milgram elabora un esperimento volto a studiare le<br />
condizioni che possono favorire o sfavorire<br />
l’obbedienza.<br />
Questo esperimento prevede il reclutamento di 3<br />
attori:<br />
1. Lo sperimentatore<br />
2. L’insegnante (soggetto ignaro)<br />
3. L’allievo<br />
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La Metodologia dell’Esperimento<br />
Lo sperimentatore spiega che si tratta di studiare l’effetto delle<br />
punizioni sull’apprendimento. Il materiale didattico era una lista<br />
di coppie di parole che dovevano essere memorizzate: uno<br />
dei due partecipanti avrebbe dovuto svolgere il ruolo di<br />
insegnante e l’altro quello di allievo.<br />
La suddivisione dei ruoli avviene apparentemente in modo<br />
casuale estraendo il nome, ma in realtà entrambi i cartellini<br />
estratti hanno la scritta insegnante, per cui i soggetti ingenui<br />
hanno tutti il ruolo di insegnanti.<br />
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La Metodologia dell’Esperimento<br />
Ogni volta che l’allievo sbagliava, l’insegnante doveva punirlo mediante<br />
una scossa elettrica che doveva progredire con l’aumentare degli errori. Ai<br />
partecipanti veniva mostrato un apparecchio finto che somministrava shock<br />
elettrici dove sulla parete anteriore era riportati una serie di interruttori con<br />
etichette che indicavano l’intensità della scossa corrispondente che partiva<br />
da un minimo di 15 volt fino ad un massimo di 450 volt, inoltre su ogni<br />
etichetta c’era anche indicata la gravità della scossa con definizioni verbali<br />
per esempio shock lieve, shock estremamente intenso fino a pericolo<br />
shock grave. Inoltre per far capire ai partecipanti che era vero veniva loro<br />
fatta provare una scossa minima di 15 volt.<br />
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Compiti dell’Insegnante (soggetto ignaro)<br />
All’insegnante viene somministrata una scossa di 15 volt in<br />
modo che si renda conto che tutto è vero.<br />
I suoi compiti sono:<br />
• Leggere all’allievo coppie di parole;<br />
• Ripetere la seconda parola di ogni coppia,<br />
accompagnata da altre 4 associazioni;<br />
• Decidere se la risposta dell’allievo è esatta;<br />
• Infliggere una scossa aumentando d’intensità<br />
per ogni errore commesso dall’allievo<br />
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Compiti dell’allievo (soggetto complice)<br />
L’allievo è legato ad una sedia<br />
con delle fasce per ridurre i<br />
movimenti che potrebbe fare.<br />
Era addestrato a fornire le<br />
risposte in modo tale che<br />
ci fosse un errore ogni 3<br />
risposte esatte.<br />
Le reazioni in corrispondenza delle successive scosse<br />
elettriche erano predefinite:<br />
Le prime reazioni di protesta si verificarono con la scossa di<br />
300 volt, l’allievo sbatteva contro la parete e non dava più le<br />
risposte.<br />
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Il Ruolo dello Sperimentatore<br />
Lo sperimentatore ha il compito di<br />
incitare i soggetti ignari a continuare<br />
l’esperimento con frasi del tipo:<br />
• Per favore continui ...<br />
• L’esperimento richiede che lei continui ...<br />
• E’ assolutamente essenziale che lei continui …<br />
• Lei non ha altra scelta, deve continuare…<br />
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Ruolo dello Sperimentatore<br />
A conclusione dell’esperimento al soggetto<br />
veniva detta la verità, veniva fatto parlare<br />
con la presunta vittima e ci si assicurava<br />
che non ci si trovasse in uno stato d’animo<br />
negativo.<br />
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Risultati<br />
Milgram si sarebbe aspettato che solo pochi<br />
partecipanti avrebbero obbedito, continuando a<br />
dare scosse fino all’intensità massima prevista.<br />
I risultati ottenuti furono diversi da quelli<br />
attesi:<br />
il 65% dei partecipanti obbedì allo<br />
sperimentatore<br />
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L’interpretazione di Milgram<br />
Secondo Milgram per spiegare l’obbedienza è necessario tenere<br />
presente le seguenti caratteristiche della situazione sperimentale:<br />
I soggetti partecipano ad un esperimento che si svolge in una prestigiosa<br />
università e quindi accresce l’affidabilità della situazione.<br />
I soggetti sono consapevoli di aver accettato liberamente di partecipare e quindi<br />
credono che anche gli stessi allievi hanno scelto di partecipare liberamente.<br />
I soggetti si sentono impegnati a rispettare l’impegno preso per il quale sono stati<br />
pagati.<br />
I soggetti si trovano in una situazione ambigua nella quale esistono pochi standard<br />
per definire cosa uno psicologo può fare e quali sono i diritti dei soggetti.<br />
La vittima sembra accettare le punizioni in quanto protesta solo al raggiungimento<br />
dell’intensità di 300 volt.<br />
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L’interpretazione di Milgram<br />
L’insieme di queste condizioni sperimentali<br />
porta il soggetto ad un conflitto interiore<br />
perché non vorrebbe fare del male ma vuole<br />
obbedire all’autorità legittima.<br />
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I Fattori che influenzano l’Obbedienza<br />
Fattori che modificano il grado di obbedienza:<br />
• Responsabilità Personale: se lo sperimentatore si<br />
assume esplicitamente la responsabilità delle<br />
conseguenze, più dell’80% dei soggetti obbedisce<br />
fino alla fine<br />
• Il soggetto deve firmare un’assunzione di<br />
responsabilità: l’obbedienza si azzera<br />
• La legittimità dell’autorità: se lo sperimentatore è<br />
uno studente, il tasso di obbedienza scende al 20%<br />
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I Fattori che influenzano l’Obbedienza<br />
• La vicinanza dell’autorità: se lo sperimentatore è<br />
in un’altra stanza il tasso di obbedienza scende<br />
• La presenza di dissidenti: se due sperimentatori<br />
si presentano in disaccordo tra loro il tasso di<br />
obbedienza scende al 10%<br />
• Altri soggetti rifiutano il compito: l’obbedienza<br />
decresce<br />
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I Fattori che influenzano l’Obbedienza<br />
• Il concentrarsi sugli aspetti tecnici del compito:<br />
un soggetto legge le sillabe da memorizzare e un<br />
altro somministra le scosse, l’obbedienza aumenta.<br />
• La natura sequenziale del compito: cominciare<br />
da piccole scosse facilità il proseguimento.<br />
Disobbedire dopo aver somministrato alcune<br />
scosse sembrerebbe incoerente<br />
Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria
I Fattori che influenzano l’Obbedienza<br />
• La vicinanza della vittima:<br />
- Se la vittima si trova nella stessa stanza<br />
l’obbedienza scende al 40%<br />
- Se il soggetto tocca la vittima l’obbedienza<br />
scende al 30%<br />
- Il contatto fisico ostacola la deumanizzazione<br />
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Obbedienza dell’Autorità e responsabilità di Ruolo<br />
Milgram sostiene che nelle relazioni di<br />
ruolo di tipo gerarchico esiste una forte<br />
potenzialità di obbedienza in quanto:<br />
la persona di status inferiore percepisce una<br />
annullamento della responsabilità personale<br />
per la propria condotta.<br />
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Obbedienza dell’Autorità e Caratteristiche Individuali<br />
Alcuni studi hanno affrontato il problema di come le<br />
caratteristiche individuali possono moderare l’effetto di<br />
diversi fattori situazionali o come variazioni nei fattori<br />
situazionali possono moderare la relazione fra<br />
caratteristiche individuali e obbedienza.<br />
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Obbedienza all’Autorità e Caratteristiche Individuali<br />
Le persone che negli esperimenti obbediscono<br />
rispetto a quelle che non lo fanno:<br />
• Sono caratterizzate da un elevato<br />
autoritarismo.<br />
• Tendono ad avere maggiore fiducia<br />
interpersonale.<br />
• Tendono ad avere un locus of control esterno.<br />
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