IL LIBRO D'AMORE (.pdf) - Voglio Vivere ONLUS

eligiosi francesi, cacciati dal governo, ritornare in Francia per
mettersi a disposizione dell’autorità militare.
Nel 1918, si sperava che questa riconciliazione sarebbe durata, ma
bisognò perdere la speranza.
Dal 1919, i vecchi demoni del settarismo riapparvero. Le tesi di
Raoul Follereau nelle sue dissertazioni di giugno e di settembre
1920, non erano piaciute agli esaminatori. Se non si potè fare più
nulla per giugno, non fu la stessa cosa a settembre grazie alla
copia della dissertazione. Il direttore dell’Istituzione chiese
spiegazioni, prima per iscritto poi pubblicamente in seguito. Poiché
la vittima dell’ingiustizia era colui che all’epoca veniva chiamato “un
figlio di ammazzato”, quindi una vittima della guerra, si mobilitarono
tutte le organizzazioni di anziani combattenti. Ci fu un bel baccano!
Per fermare l’ondata prima che diventasse troppo forte, il Ministro
dell’Istruzione Pubblica prese la coraggiosa decisione di autorizzare
Raoul Follereau ad iscriversi alla Sorbona, al primo anno del corso
di Lettere (indirizzo Filosofia) come se avesse avuto il diploma. Gli
precisò soltanto: prima della laurea, devi ottenere il diploma. Ciò
che il nostro studente fece.
15 anni e già il genio della parola
Nel 1918, a 15 anni, Raoul Follereau tiene la sua prima conferenza
(“Dio è amore”) presso il cinema Majestic di Nevers, in occasione di
una cerimonia in memoria delle vittime della guerra. Vi si
definiscono e vi si riassumono tutta la sua filosofia e tutta la sua
azione: “Il cuore, è la chiave del cielo. E’ la grande forza
dell’Universo, la sola invincibile, la sola creatrice. Amiamoci, questo
è tutto. ”
E’ in questo periodo che si avvia un destino favoloso sulle Strade
della Carità…
Una piccola Madeleine è già ora nel suo cuore. Si sono conosciuti
vendendo fiordalisi nel 1917. Fanno 30 anni in due.
Nel 1920, a 17 anni, poco dopo il suo arrivo a Parigi, Raoul
Follereau fonda una piccola rivista “La giovane Accademia” i cui
direttori hanno tra i 16 e i 17 anni! Si tratta di una rivista letteraria
“per il lirismo e per l’ideale”. Pubblica le sue prime poesie e il suo
primo Libro d’Amore, con il denaro che ha messo da parte
lavorando : “Non basta solo vivere, bisogna amare. Poiché amare,
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