IL LIBRO D'AMORE (.pdf) - Voglio Vivere ONLUS

di averli, troppo a lungo,
per una irragionevole paura,
abbandonati...
E non permettere più, Signore, che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia
della miseria universale,
e liberaci da noi stessi
… Se questa è la Tua volontà.
Un giorno di guerra per la Pace
Lettera al Signor U Thant, Segretario Generale dell’Organizzazione
delle Nazioni Unite.
Parigi, 1° settembre 1964
Signor Segretario Generale,
nel 1944, vent’anni fa, da un piccolo villaggio di Francia, dove
avevo dovuto cercare asilo, scrivevo al presidente Roosevelt: “Un
giorno questa guerra finirà. Finirà da dove avrebbe dovuto
cominciare: la pace.”
Io propongo a Lei, come ai suoi alleati e ai suoi nemici, di
prolungare, in teoria, di ventiquattro ore le ostilità. Voglio dire: che
per ventiquattro ore la guerra costi ancora, ma che non distrugga
più. Il denaro che vi permette di uccidere ogni giorno da cinque
anni, l’avreste trovato per uccidere un giorno di più, non è vero?
Quei miliardi metteteli allora in comune, per ricostruire insieme
qualcuna di quelle opere che sono la proprietà e l’onore
dell’umanità, e che la guerra ha distrutto senza farci caso, senza
volerlo, oserei dire “in sovrappiù”. Dopo tanti anni di sanguinanti
disperazioni, questo sarà per i vostri popoli il primo motivo di
sperare”.
Non ebbi risposta alcuna.
Nel 1954, dieci anni fa, scrivevo ai due Grandi:
”Rinunciate ciascuno ad un bombardiere e noi potremo curare tutti i
lebbrosi del mondo”.
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