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Carnet_di_Marcia_2010_2 - Gruppo Roma 65

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Sale in Zucca<br />

Elena Pillepich .............................................................................................. così a tenere conferenze, manifestando la sua ira continuata dall’AIFO - Associazione Italiana Amici<br />

R aoul Follereau<br />

su giornali e libri; contemporaneamente compie<br />

l’equivalente <strong>di</strong> ben trentuno volte il giro del mondo<br />

per raccogliere fon<strong>di</strong> per curare i malati <strong>di</strong> leb-<br />

<strong>di</strong> Raoul Follereau<br />

Ed ecco il suo Testamento:<br />

bra. Nascono altre iniziative, come la “giornata del Giovani <strong>di</strong> tutto il mondo, o la guerra o la pace sono per voi.<br />

Nasce a Nevers, in Francia, il 17 agosto<br />

1903 da una ricca famiglia <strong>di</strong> industriali.<br />

è stato un giornalista, fi lantropo e poeta<br />

che costituiranno la resistenza francese, in un convento<br />

<strong>di</strong> suore alla periferia <strong>di</strong> Lione. Parlando però<br />

con madre Eugenia, superiora generale delle Suo-<br />

lebbroso”, i “soccorsi urgenti” e la “scarpetta del<br />

lebbroso”, che ogni bambino può mettere al camino<br />

sotto Natale. Rendendosi conto che questa<br />

Scrivevo, venticinque anni fa: “O gli uomini impareranno ad<br />

amarsi e, infi ne, l’uomo vivrà per l’uomo, o gli uomini moriranno.<br />

Il nostro mondo non ha che questa alternativa: amarsi o<br />

francese. Nel 1918 incontra Madeleine Boudou, re Missionarie, recatasi in Costa d’Avorio e venuta<br />

malattia non sarà mai vinta fi no a quando milioni <strong>di</strong> scomparire. Bisogna scegliere. Subito. E per sempre. Ieri, l’al-<br />

con la quale trascorrerà tutta la vita. Stu<strong>di</strong>a <strong>di</strong>ritto e anche lei in contatto con la realtà dei lebbrosi, Fol-<br />

persone saranno colpite dalla povertà, dallo sfrutlarme. Domani, l’inferno. I Gran<strong>di</strong> – questi giganti che hanno<br />

fi losofi a, si fa notare per le sue profonde convinziolereau decide allora cosa fare: esce dal convento,<br />

tamento, dalla guerra, allarga il <strong>di</strong>scorso a quelle cessato <strong>di</strong> essere uomini – possiedono, nelle loro turpi colleni<br />

cattoliche, ma anche come poeta, giornalista e parte per una serie <strong>di</strong> conferenze in tutta la Francia,<br />

che lui chiama le “altre lebbre”: l’in<strong>di</strong>fferenza, zioni <strong>di</strong> morte, 20.000 bombe all’idrogeno, <strong>di</strong> cui una sola è<br />

conferenziere. Nel 1935 seguendo, per interesse denunciano le con<strong>di</strong>zioni dei lebbrosi e chiedendo<br />

l’egoismo, l’ingiustizia. Scrive ai capi <strong>di</strong> stato, pro- suffi ciente a trasformare un’intera Metropoli in un immenso<br />

personale e come inviato speciale del giornale “La fon<strong>di</strong> a chi è <strong>di</strong>sposto a dargli una mano. Nel 1942,<br />

pone lo sciopero dell’egoismo, denuncia, senza cimitero. Ed essi continuano la loro mostruosa industria pro-<br />

Nation”, le orme del missionario Charles de Fou- in piena guerra, lancia l’iniziativa <strong>di</strong> solidarietà L’ora<br />

riguar<strong>di</strong> per nessuno, l’ingiustizia e l’ipocrisia in ducendo tre bombe ogni 24 ore. L’Apocalisse è all’angolo della<br />

cauld, durante un safari in Africa viene a contatto dei poveri.<br />

altre decine <strong>di</strong> scritti e altre migliaia <strong>di</strong> conferenze. strada. Ragazzi, Ragazze <strong>di</strong> tutto il mondo, sarete voi a <strong>di</strong>re<br />

per la prima volta con la terribile realtà dei lebbrosi. Follereau continua la sua “crociata” nei duri anni<br />

Promuove nel 1954 la Giornata mon<strong>di</strong>ale dei “NO” al suici<strong>di</strong>o dell’umanità. “Signore, vorrei tanto aiutare<br />

Questo incontro cambia la sua vita. Scioccato da successivi, mentre la guerra infuria. -<br />

malati <strong>di</strong> lebbra, celebrata tuttora in 150 paesi. gli altri a vivere”. Questa fu la mia preghiera <strong>di</strong> adolescente.<br />

ciò che ha visto, Follereau si reca in Francia per Nel 1946 lancia il Natale del Padre de Foucauld<br />

Tra il 1964 e il 1969 anima la campagna “il costo Credo <strong>di</strong> esserne rimasto, per tutta la mia vita, fedele… Ed ec-<br />

fare qualcosa per quei “sepolti vivi”, per coloro che e fonda L’Or<strong>di</strong>ne della Carità che <strong>di</strong>verrà in se-<br />

<strong>di</strong> un giorno <strong>di</strong> guerra per la pace”, rivolta all’ONU, comi al crepuscolo <strong>di</strong> una esistenza che ho condotto il meglio<br />

chiama la “sottospecie umana guito la Fondazione Raoul Follereau. Nel 1953<br />

a cui aderiscono 4 milioni <strong>di</strong> giovani in 125 paesi. possibile, ma che rimane incompiuta. Il Tesoro che vi lascio,<br />

condannata senza appello con i sol<strong>di</strong> raccolti nei suoi giri <strong>di</strong> conferenze viene<br />

Chiede invano ai leader <strong>di</strong> USA e URSS <strong>di</strong> donare i è il bene che io non ho fatto, che avrei voluto fare e che voi<br />

e senza amnistia”. Pur- fi nalmente inaugurata ad Adzopé (Costa d’Avorio)<br />

sol<strong>di</strong> che spendono in una giornata della guerra in farete dopo <strong>di</strong> me. Possa solo questa testimonianza aiutarvi ad<br />

troppo, quando torna in la città dei lebbrosi con laboratori, ra<strong>di</strong>o, cinema, e<br />

Vietnam, o ancora quelli che spendono per costru- amare. Questa è l’ultima ambizione della mia vita, e l’oggetto<br />

Francia, l’Europa pre- tante piccole case al limitare della foresta. I primi<br />

ire un bombar<strong>di</strong>ere.<br />

<strong>di</strong> questo “testamento”.<br />

cipita nella catastrofe malati escono così dall’emarginazione in cui da se-<br />

Nel 1963, per il suo sessantesimo compleanno, [...] Proclamo erede universale tutta la gioventù del mondo.<br />

della Seconda Guerra coli erano tenuti, milioni <strong>di</strong> altri li seguiranno.<br />

chiede sessanta autoambulanze per i lebbrosi del Tutta la gioventù del mondo: <strong>di</strong> destra, <strong>di</strong> sinistra, <strong>di</strong> centro,<br />

Mon<strong>di</strong>ale: quando Rendendosi conto che la realtà dei lebbrosi del<br />

mondo, ottenendone 104. Raoul Follereau si spe- estremista: che mi importa!<br />

Hitler entra a Parigi la mondo è molto maggiore <strong>di</strong> quella vista a Adzopé,<br />

gne il 6 <strong>di</strong>cembre 1977 a Parigi: nella sua lunga Tutta la gioventù: quella che ha ricevuto il dono della fede,<br />

polizia nazista comincia Follereau decide <strong>di</strong> compiere il giro del mondo, per<br />

attività in favore dei lebbrosi è riuscito a guarirne quella che si comporta come se credesse, quella che pensa <strong>di</strong><br />

a rastrellare intellettuali e la prima ma non ultima volta nella sua vita. Dall’Afri-<br />

circa un milione, ha percorso due milioni <strong>di</strong> chilo- non credere. C’è un solo cielo per tutto il mondo. Più sento av-<br />

politici invisi al regime. Tra ca all’Asia, passando per le isole dell’Oceano in<strong>di</strong>ametri<br />

e raccolto e <strong>di</strong>stribuito ai malati milioni <strong>di</strong> dolvicinarsi la fi ne della mia vita, più sento la necessità <strong>di</strong> ripeter-<br />

questi vi è anche Follereau no, in tre anni Raoul si rende conto <strong>di</strong> quanto sia<br />

lari. Gli insegnamenti e l’esempio, attraverso il suo vi: è amando che noi salveremo l’umanità. E <strong>di</strong> ripetervi: la più<br />

che negli anni precedenti enorme e terribile il problema dei lebbrosi a livello<br />

stesso linguaggio, sono riproposti nei numerosi grande <strong>di</strong>sgrazia che vi possa capitare è quella <strong>di</strong> non essere<br />

aveva attaccato il regime mon<strong>di</strong>ale “Nel secolo XX del Cristianesimo ho tro-<br />

libri che ha scritto, il più famoso dei quali è Le li- utili a nessuno, e che la vostra vita non serva a niente. Amarsi<br />

nazista scrivendo una vato lebbrosi in prigione, in manicomio, rinchiusi<br />

vre d’amour, pubblicato nel 1920 quando<br />

o scomparire. Ma non è suffi ciente inneggiare a: “la<br />

serie <strong>di</strong> articoli con ti- in cimiteri <strong>di</strong>ssacrati, internati nel deserto con fi lo<br />

l’autore aveva solo 17 anni, <strong>di</strong>ffuso in 10<br />

pace, la pace”, perché la Pace cessi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sertare<br />

toli quali “Hitler, l’An- spinato attorno, rifl ettori e mitragliatrici. Ho visto<br />

milioni <strong>di</strong> copie e tradotto in 35 lingue.<br />

la terra. Occorre agire. A forza <strong>di</strong> amore. A colpi <strong>di</strong><br />

ticristo”. Il soldato le loro piaghe brulicare <strong>di</strong> mosche, i loro tuguri<br />

La sua opera continua a vivere e rinno-<br />

amore. I pacifi sti con il manganello sono dei falsi<br />

Follerau si rifugia, infetti, i guar<strong>di</strong>ani col fucile. Ho visto un mondo<br />

varsi nel lavoro <strong>di</strong> decine <strong>di</strong> organizza-<br />

combattenti. Tentando <strong>di</strong> conquistare, <strong>di</strong>sertano. Il<br />

così, come faran- inimmaginabile <strong>di</strong> orrori, <strong>di</strong> dolore, <strong>di</strong> <strong>di</strong>speraziozioni<br />

che portano il suo nome. In Italia,<br />

Cristo ha ripu<strong>di</strong>ato la violenza, accettando la Crono<br />

in quel periodo ne” (R.Follereau). Tornato in Francia, grida al mon-<br />

l’opera <strong>di</strong> Raoul Follereau a favore dei<br />

ce. Allontanatevi dai mascalzoni dell’intelligenza,<br />

molti degli uomini do la rabbia e lo sdegno che lo pervadono: inizia<br />

malati <strong>di</strong> lebbra e del Sud del Mondo è<br />

come dai ven<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> fumo: vi condurranno su stra-<br />

10 <strong>Carnet</strong><strong>di</strong><strong>Marcia</strong><br />

B - <strong>2010</strong><br />

11

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