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“Qatna, un antico regno ritrovato”. Archeo 299

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SPECIALE<br />

QATNA<br />

Un tocco di Occidente<br />

Un vano dell’area nord-occidentale<br />

del Palazzo Reale era ornato con<br />

pitture parietali che, per motivi<br />

decorativi, scelta dei colori e<br />

tecnica di esecuzione, risultano<br />

molto affini allo stile delle pitture<br />

di ambito egeo-minoico: fregi a<br />

spirale, palme di colore blu,<br />

paesaggi con rocce, tartarughe e<br />

pesci. La scoperta delle pitture,<br />

d<strong>un</strong>que, testimonia la forte<br />

influenza dell’arte minoica nel<br />

palazzo e non è da escludere che<br />

maestranze cretesi fossero state<br />

chiamate per prestare la loro opera<br />

alla corte di Qatna.<br />

ziato l’esistenza nella città bassa meridionale,<br />

nei pressi della Porta Sud<br />

della città, di vari edifici, anche di<br />

vaste dimensioni, specializzati nella<br />

lavorazione di stoffe colorate, contenenti<br />

al loro interno installazioni<br />

per il lavaggio e la tintura dei tessuti<br />

analoghe a quelle sopra descritte.<br />

Le evidenze archeologiche suggeriscono<br />

quindi che,durante l’età del<br />

Ferro II,Mishrifeh fosse <strong>un</strong> importante<br />

centro specializzato nella lavorazione<br />

della lana e nella produzione<br />

di tessuti colorati.<br />

Durante questo stesso periodo, la<br />

sommità dell’acropoli, invece, fu<br />

74 ARCHEO<br />

utilizzata come area per lo stoccaggio<br />

intensivo di cereali, uva e altri<br />

prodotti agricoli, che venivano<br />

conservati in piú di <strong>un</strong> centinaio di<br />

fosse e in granai,anche di grandi dimensioni.<br />

Infine, <strong>un</strong> grande edificio polif<strong>un</strong>zionale<br />

con grandi magazzini per i<br />

prodotti agricoli,<strong>un</strong>a pressa per l’uva<br />

e installazioni per la produzione<br />

di ceramica e di tessuti è stato recentemente<br />

scoperto dalla Missione<br />

siriana alla base del pendio nordorientale<br />

dell’acropoli. La presenza<br />

sull’acropoli di <strong>un</strong> edificio amministrativo<br />

che controllava diretta-<br />

DOVE E QUANDO<br />

«Tesori dell’antica Siria.<br />

La scoperta del <strong>regno</strong> di Qatna»<br />

Stoccarda, Landesmuseum<br />

Württemberg<br />

fino al 24 marzo<br />

Orario ma-do, 10,00-18,00;<br />

chiuso l<strong>un</strong>edí non festivi<br />

Info tel. +49 711 89535445;<br />

e-mail: info@landesmuseumstuttgart.dewww.schaetzesyrien.de,www.landesmuseumstuttgart.de<br />

In basso: i protagonisti delle scoperte<br />

di Qatna. Da sinistra: Michel<br />

Al-Maqdissi (Direzione Generale delle<br />

Antichità e dei Musei di Siria),<br />

Daniele Morandi Bonacossi<br />

(Università di Udine) e Peter Pfälzner<br />

(Università di Tubinga).<br />

mente settori della città specializzati<br />

nella produzione di tessuti colorati,nell’immagazzinamento<br />

di derrate<br />

agricole e nella loro trasformazione<br />

in alimenti, la vastità dell’insediamento<br />

e la sua ubicazione al<br />

centro di <strong>un</strong> sistema insediativo locale,<br />

costituito da <strong>un</strong>a fitta rete di<br />

<strong>un</strong>a ventina di villaggi rurali dispersi<br />

a intervalli regolari nella<br />

campagna circostante, sono tutti<br />

elementi che indicano come, durante<br />

l’VIII secolo a.C., il sito di<br />

Mishrifeh fosse presumibilmente il<br />

centro amministrativo e politico regionale<br />

principale nel territorio a

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