Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

Press Report Europe WSF 2009
canto suo, aveva definito il cambiamento in corso nei loro paesi, ispirato dai Social Forum, ''non un'operazione di
laboratorio, un cambiamento artificale, ma un processo vero, nato nelle piazze e tra la gente, e che per la prima volta
puo' raggiungere tutto il mondo''. Un Forum ''impaziente'', quello sollecitato dal vescovo dei poveri ''per ricostruire questo
continente a grande velocita''', cui Chavez aveva chiesto di ''passare all'offensiva'' contro il capitalismo ''perche' nei suoi
primi anni e' stato la roccaforte della resistenza contro l'offensiva liberale''. Un segnale chiaro era stato, tuttavia, inviato in
mattinata anche a Lula: Venezuela, Ecuador, Bolivia e Paraguay condividono un'agenda politica gia' concordata, in cui
figura la creazione di una moneta unica per la regione, di un trattato per il sostegno tra i popoli latinoamericani (ALBA)
che soppianti quello di libero commercio con gli Stati Uniti (ALCA), e una partecipazione alle sedi di governance globale
che veda il gruppo compatto, a una voce, e mai in coda dietro al Brasile. sis/dnp/rob 301033 GEN 09 NNNN
FORUM SOCIALE: FIGLIA CHE, CHI HA MAGLIETTA DI MIO PADRE NON SA CHI ERA
(ASCA)
(POL) - 30/01/2009 - 11.24.00
ZCZC ASC0057 1 POL 0 R01 / +TLK XX ! 1 X FORUM SOCIALE: FIGLIA CHE, CHI HA MAGLIETTA DI MIO PADRE
NON SA CHI ERA = (ASCA) - Belem, 30 gen - Non tutti quelli che portano fieramente la maglietta con la faccia del Che
Guevara sa chi fosse, ne' tanto meno che cosa pensava veramente. Aleida Guevara, figlia del leader della rivoluzione
Ernesto il ''Che'', e' intervenuta ieri al Forum Sociale Mondiale in un incontro organizzato nello spazio dedicato ai 50 anni
della rivoluzione cubana rivolgendo una critica forte a molti dei giovani presenti al Forum: ''di questi tempi - ha detto
Aleida - come in quelli di mio padre, i popoli vincono solamente se sono uniti e se lottano insieme per un ideale
profondo''. A volte pero', ha constatato, ''molte delle persone che indossano la maglietta con la faccia di mio padre non
sanno esattamente che cosa pensava e per che cosa si batteva''. Qualunque persona, tuttavia, secondo Aleida ''puo'
tornare ad essere piu' umana e impegnata anche di questi tempi a patto - ha concluso, in uno degli eventi piu' partecipati
della giornata - che si stringa e combatta insieme ai suoi fratelli''. sis/dnp/rob 301124 GEN 09 NNNN
FORUM SOCIALE: LULA, NUOVO STATO DI PAESI LATINOAMERICANI CONTRO
CRISI (ASCA)
(POL) - 30/01/2009 - 11.25.00
ZCZC ASC0058 1 POL 0 R01 / +TLK XX ! 1 X FORUM SOCIALE: LULA, NUOVO STATO DI PAESI LATINOAMERICANI
CONTRO CRISI = (ASCA) - Belem, 30 gen - ''La crisi potra' solo peggiorare, non abbiamo ancora toccato il fondo''.
Questa e' la brutta notizia, che il presidente brasiliano Lula ha dato alle oltre 100mila persone intervenute al centro
congressi Hangar di Belem in un'iniziativa convocata insieme ai 4 colleghi presidenti Chaves, Correa, Morales e Lugo a
margine del Forum Sociale Mondiale. Ma ce n'e' anche una buona: come risposta nascera' in Latinoamerica, per
iniziativa di Brasile, Venezuela, Ecuador, Bolivia e Paraguay, ''una nuova architettura regionale: strategie comuni,
infrastrutture comuni e un nuovo Stato, una organizzazione di Stati americani che finalmente si concentri sulla
regione...''. Lula, ha contrapposto a quelle di Davos una propria ricetta anti-crisi: integrazione regionale delle economie
del continente, moneta unica, e, per il suo Paese, ampliamento della ''bolsa familia'', cioe' del sussidio per le necessita' di
base delle famiglie piu' povere del Paese che il Governo ha introdotto con il suo primo mandato. Frecciata al veleno per i
banchieri delle nevi svizzere: ''C'erano banchieri che continuamente dicevano a Brasile, Ecuador, Venezuela, Paraguay,
Uruguay, Argentina come dovevamo gestire i nostri soldi, che valutavano se stavamo lavorando bene o male - ha
ironizzato Lula nel corse dell'intervento -. Tutti quei banchieri adesso hanno chiuso la bocca, perche' adesso sono falliti
per le cattive speculazioni''. Un discorso che strizza l'occhio alla posizione del presidente Obama che proprio ieri aveva
definito i bonus concessi da Wall Street nel 2008, oltre che ''vergognosi'', il ''culmine dell'irresponsabilita''. sis/dnp/rob
301125 GEN 09 NNNN
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