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Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

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the largest trade union organization in Switzerland.<br />

<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />

"For example, we invited union officials from Nestlé in the Philippines and managed to put them in contact with the<br />

The World Social Forum, which a Swiss delegation is attending, starts ...<br />

Imagination needed<br />

Niggli describes the <strong>WSF</strong> as a "bazaar of ideas" which allows horizons to be widened.<br />

"It's a meeting point where you can find out about past and future campaigns," he told<br />

swissinfo.<br />

"It's also a place where you can promote new activities. In the past the forum helped launch the Tax Justice<br />

Network, a global network which combats tax evasion and fiscal havens and which is having an influence on the<br />

United Nations and the Organisation for Economic Cooperation and Development."<br />

However, the forum has been criticised in the past for not generating enough concrete ideas, concentrating too<br />

much on local initiatives and for being limited to producing somewhat vague critiques of neo-liberal ideas.<br />

The organisers are aware that the meeting now has to rise to the challenge of "quickly overcoming the political<br />

culture which likes to denounce it," according to Martins.<br />

"People need firm answers, so we'll have to be imaginative," he said.<br />

swissinfo, based on an Italian article by Daniele Mariani<br />

L'Amazzonia è stata la protagonista mercoledì al Forum sociale mondiale in corso a Belém.<br />

(Swiss Info)<br />

Il popolo della foresta era presente in massa per<br />

portare la sua testimonianza e per lanciare un appello alla<br />

salvaguardia del suo habitat.<br />

"Sono venuta qui per far progredire la causa delle donne e per difendere la natura", ci dice Feliciana,<br />

un'anziana donna peruviana vestita con uno splendido abito tradizionale.<br />

Come Feliciana, per far sentire la loro voce sono venuti dai quattro angoli dell'Amazzonia. Dal Brasile,<br />

naturalmente, ma anche dalla Guiana, dalla Bolivia, dalla Colombia, dall'Ecuador...<br />

E per evocare i problemi ai quali sono confrontati e ai quali è confrontata la loro terra hanno spesso<br />

preferito delle danze e dei canti ai grandi discorsi.<br />

Come ad esempio un gruppo proveniente dalla regione del Rio Madeira, in Perù, che per parlare della<br />

distruzione del territorio da parte delle compagnie minerarie ha inscenato una danza. O una tribù indios di<br />

Tucurui, nello Stato brasiliano del Parà, che ha evocato gli sbarramenti idroelettrici che spesso hanno un<br />

impatto enorme sul fragile ecosistema amazzonico.<br />

Le storie che si sentono sono storie di disboscamento, di violenza, di espropriazione, di problemi quasi<br />

insormontabili per vedersi riconoscere la proprietà della terra... Le risorse dell'Amazzonia, non è un<br />

mistero per nessuno, fanno gola a molti.<br />

Una situazione che peggiora<br />

Con l'elezione di Lula sei anni fa, però, molti speravano in un miglioramento della situazione. Il leader del<br />

Partito dei lavoratori ha in parte deluso le aspettative.<br />

"Per Lula e il suo governo – afferma il teologo della liberazione Leonardo Boff, che non si può certo<br />

considerare un detrattore del presidente – l'ecologia è prima di tutto un ostacolo allo sviluppo".<br />

L'accento messo dallo Stato brasiliano sulla produzione di biocarburanti e la forte accelerazione<br />

dell'esportazione di carne bovina hanno addirittura aver peggiorato la situazione.<br />

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