Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!
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Press Report Europe WSF 2009 di 4.000 organizzazioni diverse e provenienti da 150 Paesi. La Sesta edizione di Terra Futura si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze, dal 29 al 31 maggio. Al via oggi a Belem World Social Forum: verso un futuro più sostenibile (Rinnovabili.it) La nona edizione del WSF sceglie come palcoscenico l’Amazzonia, per far incontrare fino al 1 febbraio più di 80.000 persone di 4.000 organizzazioni diverse e provenienti da 150 Paesi Si apre oggi a Belem il IX Forum Sociale Mondiale, l’evento internazionale costruito dall’incontro di movimenti, realtà della società civile, sindacati, chiese, ONG e popoli indigeni. Cinque giornate per oltre 4000 organizzazioni provenienti da 150 diversi Paesi che si troveranno a discutere della crisi globale in atto, ma anche di ecologia e cambiamenti climatici, spada di Damocle della società attuale. Troveranno spazio dunque la questione della deforestazione nei Paesi in via di sviluppo, lo sfruttamento delle risorse agricole nella produzione dei combustibili e la conservazione ambientale, nella scommessa di poter elaborare un linguaggio comune alle parti in causa. Tra le presenze italiane Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che per l’occasione presenterà il position paper dal titolo “Il tempo è opportuno: equità, solidarietà e responsabilità per uscire dalla crisi” redatto e sottoscritto proprio in questi giorni dai suoi promotori e partner. “Saremo a Belem perché dobbiamo tutti insieme alzare la voce e sollecitare impegni per un green new deal – dice Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus, promotrice di Terra Futura -, ossia chiedere che gli aiuti pubblici che si stanno immettendo nel sistema economico privato (banche, finanziarie, imprese) siano indirizzati verso investimenti che abbiano ricadute pubbliche e di lunga durata, e che siano condizionati a un cambiamento radicale del sistema che ha prodotto la crisi: pensiamo a nuove politiche industriali per l’ecoefficienza, relazioni commerciali più eque a livello mondiale, una finanza più etica, modelli di consumo sostenibili, nuove forme di welfare partecipato… Per questo abbiamo bisogno ancora di più di incontrarci – continua -, di mostrare ciò che facciamo, di rafforzare le nostre reti, di confrontarci con il mondo dell’economia tradizionale e con la politica, per governare insieme questo cambiamento necessario”. Presente anche Legambiente che parteciperà già da oggi all’appuntamento organizzato da Climate Justice Now! l’alleanza globale di più di 160 organizzazioni che si fanno portavoce della richiesta di un nuovo piano radicale per la giustizia climatica. “Non si potranno contenere i cambiamenti climatici senza modificare l’economia neo-liberista e dominata da multinazionali – si legge nell’appello – e che impedisce il raggiungimento di una società sostenibile. Questa globalizzazione va fermata” e conclude “siamo ad un punto cruciale, e chiediamo un urgente cambio di direzione al fine di porre al centro dei negoziati la giustizia climatica e i diritti dei popoli”. “Questo forum – spiega Maurizio Gubbiotti, responsabile del dipartimento internazionale di Legambiente – rappresenta un’opportunità eccezionale d’incontro e condivisione d’esperienze per creare alleanze e proporre soluzioni concrete per governare la globalizzazione ed eliminare gli squilibri internazionali che causano ingiustizia sociale, soprattutto in vista dell’appuntamento del prossimo dicembre a Copenaghen dove i paesi del mondo sono chiamati a raggiungere un nuovo accordo di riduzione dei gas serra in grado di contrastare i mutamenti climatici”. Belém Expandida, anche a San Benedetto un Forum sociale locale (SanBenedetto oggi) di Redazione paceSi terrà sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio presso l’auditorium di San Benedetto del Tronto, aperto a tutte le persone e le associazioni che vogliono confrontarsi su temi che in questi giorni sono al centro del dibattito in Brasile SAN BENEDETTO DEL TRONTO - «Per la costruzione di un mondo di pace, giustizia, etica e rispetto per le spiritualità diverse, libero da armi, in particolare nucleari» è il primo degli obiettivi del Forum sociale mondiale di Belem, in Brasile. 154
Press Report Europe WSF 2009 In connessione con quest’ultimo, anche a San Benedetto del tronto si terrà il Forum sociale locale "Belém Expandida", sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio dalle 15 alle 20 presso l’Auditorium comunale.Durante l'incontro sono previsti collegamenti in diretta con alcuni dei partecipanti al Forum Sociale Mondiale che hanno già dato la loro disponibilità a creare una connessione con le nostre realtà associativa: il Núcleo Agenda Ambiente dell'Universidade de Brasília e il Coletivo Ecologia Urbana di São Paulo. Verrà inoltre trasmessa un’intervista a Chris Carlsson, sarà presente a Belèm per una conferenza sul suo libro "Nowtopia", registrata appositamente per il Forum Sociale Locale. Saranno inoltre proiettati filmati e le interviste rilasciate da Maurizio Pallante, Roberto Espinoza e Jean Leonard Touadi. L’invito a partecipare è esteso tutte le persone e le associazioni che vogliano confrontarsi su temi che in questi giorni sono al centro del Forum Sociale Mondiale. TRA CRISI PALESTINESE E WORLD SOCIAL FORUM, IL PRIMO CONSIGLIO DIRETTIVO DI PEACE GAMES DEL 2009. UN CANTIERE APERTO DI IDEE E PROPOSTE (Sevenpress.it) Si terrà a Bologna, domenica 18 gennaio, presso la sede nazionale decentrata Uisp di Via Riva Reno, il primo Consiglio direttivo di "Peace Games" dopo l´assemblea elettiva di ottobre; l´Ong dell´Uisp per la cooperazione internazionale dovrà affrontare un anno di lavoro impegnativo e la discussione, a pochi giorni dal Forum Sociale Mondiale di Belem (Brasile), si preannuncia davvero ricca di prospettive. I singoli settori presenteranno i loro programmi e metodi di lavoro, a partire dalle iniziative già pianificate, come il Corso di formazione per operatori dello sportpertutti nell´ambito della cooperazione e solidarietà internazionale "La Palla in Rete", organizzato da Peace Games, Area Sportpertutti e Comitato regionale Uisp Emilia Romagna, che si articolerà presso diverse sedi, per quattro week-end, dal 31 gennaio al 7 giugno 2009 (per saperne di più: www.peacegamesuisp.org/formazione/dettagli.php?id_corso=27). Tra gli argomenti all'ordine del giorno, non mancherà una riflessione su quanto sta accadendo in questi giorni tra Palestina ed Israele; Peace Games è presente in Palestina con due progetti ("Il diritto di giocare in pace" e "Emergenza giovani di Gerusalemme Est e Shu´fat"), portati avanti con buoni risultati nonostante la situazione si stia deteriorando, come ci ricorda Livia Dusatti, responsabile dell´Ufficio progetti di Peace Games, sia dal punto di vista economico che sociale, di pari passo con il crescere dell'aggressività dei ragazzi del campo profughi di Shu´fat, sede delle attività. In un'area come la striscia di Gaza, inoltre, dove gli interventi delle Ong -già difficili prima della nuova occupazione militare israeliana- dovrebbero essere implementati e sostenuti, si rischia di impedire per molto tempo qualsiasi forma di cooperazione allo sviluppo, con conseguenze drammatiche per tutta la popolazione palestinese. Nel corso della riunione, si parlerà anche di immigrazione: «Nelle nostre città -sono parole di Fabrizio De Meo, membro del Direttivo di Peace Games e responsabile del Settore Diritti e immigrazione- si sta vivendo una vera e propria ossessione sicuritaria, che tende a coinvolgere tutti: amministratori e politici, media, cittadini... Dobbiamo ribaltare questa tendenza ed anche Peace Games può essere un valido strumento: le comunità ed i gruppi di migranti con cui lavorano molti Comitati territoriali Uisp, come quello di Genova, stanno dando vita a progetti ed esperienze volti a diminuire il livello di violenza fra i giovani, adottare metodi di mediazione nella gestione dei conflitti fra i gruppi, aumentare le relazioni con il tessuto associativo e istituzionale a livello locale e nazionale, accrescere le opportunità educative, lavorative e culturali... Perché non attivare, a partire da queste esperienze, progetti analoghi anche nei Paesi di origine? 155
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di 4.000 organizzazioni diverse e provenienti da 150 Paesi. La Sesta edizione di Terra Futura si terrà alla Fortezza da<br />
Basso a Firenze, dal 29 al 31 maggio.<br />
Al via oggi a Belem World Social Forum: verso un futuro più sostenibile (Rinnovabili.it)<br />
La nona edizione del <strong>WSF</strong> sceglie come palcoscenico l’Amazzonia, per far incontrare fino al 1 febbraio più di 80.000<br />
persone di 4.000 organizzazioni diverse e provenienti da 150 Paesi<br />
Si apre oggi a Belem il IX Forum Sociale Mondiale, l’evento internazionale costruito dall’incontro di movimenti, realtà<br />
della società civile, sindacati, chiese, ONG e popoli indigeni. Cinque giornate per oltre 4000 organizzazioni provenienti<br />
da 150 diversi Paesi che si troveranno a discutere della crisi globale in atto, ma anche di ecologia e cambiamenti<br />
climatici, spada di Damocle della società attuale. Troveranno spazio dunque la questione della deforestazione nei Paesi<br />
in via di sviluppo, lo sfruttamento delle risorse agricole nella produzione dei combustibili e la conservazione ambientale,<br />
nella scommessa di poter elaborare un linguaggio comune alle parti in causa.<br />
Tra le presenze italiane Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale,<br />
economica e sociale, che per l’occasione presenterà il position paper dal titolo “Il tempo è opportuno: equità, solidarietà e<br />
responsabilità per uscire dalla crisi” redatto e sottoscritto proprio in questi giorni dai suoi promotori e partner. “Saremo a<br />
Belem perché dobbiamo tutti insieme alzare la voce e sollecitare impegni per un green new deal – dice Ugo Biggeri,<br />
presidente della Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus, promotrice di Terra Futura -, ossia chiedere che gli<br />
aiuti pubblici che si stanno immettendo nel sistema economico privato (banche, finanziarie, imprese) siano indirizzati<br />
verso investimenti che abbiano ricadute pubbliche e di lunga durata, e che siano condizionati a un cambiamento radicale<br />
del sistema che ha prodotto la crisi: pensiamo a nuove politiche industriali per l’ecoefficienza, relazioni commerciali più<br />
eque a livello mondiale, una finanza più etica, modelli di consumo sostenibili, nuove forme di welfare partecipato… Per<br />
questo abbiamo bisogno ancora di più di incontrarci – continua -, di mostrare ciò che facciamo, di rafforzare le nostre<br />
reti, di confrontarci con il mondo dell’economia tradizionale e con la politica, per governare insieme questo cambiamento<br />
necessario”.<br />
Presente anche Legambiente che parteciperà già da oggi all’appuntamento organizzato da Climate Justice Now!<br />
l’alleanza globale di più di 160 organizzazioni che si fanno portavoce della richiesta di un nuovo piano radicale per la<br />
giustizia climatica. “Non si potranno contenere i cambiamenti climatici senza modificare l’economia neo-liberista e<br />
dominata da multinazionali – si legge nell’appello – e che impedisce il raggiungimento di una società sostenibile. Questa<br />
globalizzazione va fermata” e conclude “siamo ad un punto cruciale, e chiediamo un urgente cambio di direzione al fine<br />
di porre al centro dei negoziati la giustizia climatica e i diritti dei popoli”.<br />
“Questo forum – spiega Maurizio Gubbiotti, responsabile del dipartimento internazionale di Legambiente – rappresenta<br />
un’opportunità eccezionale d’incontro e condivisione d’esperienze per creare alleanze e proporre soluzioni concrete per<br />
governare la globalizzazione ed eliminare gli squilibri internazionali che causano ingiustizia sociale, soprattutto in vista<br />
dell’appuntamento del prossimo dicembre a Copenaghen dove i paesi del mondo sono chiamati a raggiungere un nuovo<br />
accordo di riduzione dei gas serra in grado di contrastare i mutamenti climatici”.<br />
Belém Expandida, anche a San Benedetto un Forum sociale locale (SanBenedetto oggi)<br />
di Redazione<br />
paceSi terrà sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio presso l’auditorium di San Benedetto del Tronto, aperto a tutte le<br />
persone e le associazioni che vogliono confrontarsi su temi che in questi giorni sono al centro del dibattito in Brasile<br />
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - «Per la costruzione di un mondo di pace, giustizia, etica e rispetto per le spiritualità<br />
diverse, libero da armi, in particolare nucleari» è il primo degli obiettivi del Forum sociale mondiale di Belem, in Brasile.<br />
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