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<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />
Comincia oggi nella città amazzonica di Belem do Parà<br />
l’edizione <strong>2009</strong> dell’anti Davos, giunto al suo nono anno. Con una presenza notevole di capi di stato sudamericani, che<br />
ha provocato le critiche di chi teme una “ufficializzazione” dell’evento.<br />
Nella pacata città portuaria alla foce del Rio delle Amazzoni giungeranno in questi giorni circa 120 mila persone da 150<br />
Paesi del mondo, che parteciperanno alle oltre tremila attività tra seminari, workshop, assemblee e manifestazioni in<br />
programma dal 27 gennaio al primo febbraio, ad un ritmo di oltre cento eventi al giorno.<br />
Il Social Forum torna quindi quest’anno in Brasile, dove è nato a Porto Alegre nel 2001 e dove è rimasto fino al 2003, per<br />
trasferirsi nella città indiana di Mumbai nel 2004. Nel 2005 la sede è di nuovo Porto Alegre, nel 2006 l’evento si scinde in<br />
tre tra Venezuela, Pakistan e Mali, poi si riunifica di nuovo nel 2007, questa volta a Nairobi. L’anno scorso il <strong>WSF</strong> è stato<br />
sostituito dalla ‘Giornata di azione globalè, che si è svolta il 26 gennaio con proteste e incontri in cento Paesi.<br />
Il Forum apre con una manifestazione fiume che percorrerà la città di un milione e mezzo di abitanti, alla quale<br />
dovrebbero partecipare, secondo le stime degli organizzatori, almeno 80 mila persone. Sono previste misure di sicurezza<br />
imponenti: tra polizia locale e agenti federali inviati dal governo di Brasilia, saranno almeno settemila i membri delle forze<br />
dell’ordine che vigileranno sull’evento.<br />
Giungeranno a Belem cinque capi di Stato: Luiz Inacio Lula da Silva per il Brasile, Evo Morales per la Bolivia, Hugo<br />
Chavez per il Venezuela, Rafael Correa per l’Ecuador e Fernando Lugo per il Paraguay (Michelle Bachelet per il Cile ha<br />
dato forfait).<br />
La presenza massiccia di capi di Stato - tutti peraltro invitati dall’organizzazione - ha suscitato molte critiche tra quelli che<br />
temono “l’ufficializzazione” del Forum, o semplicemente che l’edizione attuale si trasformi in una specie di vertice della<br />
nuova sinistra sudamericana.<br />
Al centro dei dibattiti ci sarà ovviamente la crisi globale, che molti partecipanti vedono come una grande occasione per<br />
rilanciare l’attualità dei principi di base del Forum, il dissenso nei riguardi del capitalismo, del neoliberismo e<br />
dell’imperialismo, e lanciare un’agenda alternativa per la “ricostruzione del sistema globale”.<br />
Non mancheranno le domande e le critiche anticipate al neopresidente americano Barack Obama, come hanno già<br />
annunciato pensatori del calibro di Tariq Ali e Noam Chomsky. Altro tema di dibattito importante sarà il profilo stesso del<br />
<strong>WSF</strong>, tra coloro che sostengono che il Forum deve adesso trasformarsi chiaramente in una specie di “partito globale”<br />
con un intervento diretto e pratico nei destini del mondo, e coloro che invece vogliono far restare il Forum un laboratorio<br />
di idee e diversità di esperienze, preservandolo come punto di riferimento teorico del pensiero alternativo.<br />
Infine, nell’ambito dei seminari sui diritti umani, avrà luogo giovedì prossimo un dibattito su Battisti.<br />
In Toscana (Regione Toscana)<br />
Toscana, Terra Futura in Brasile - All’appuntamento con il IX Forum sociale mondiale, che si apre oggi a Belem, non<br />
poteva mancare Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale,<br />
economica e sociale. Nel cuore dell’Amazzonia in Brasile, il <strong>WSF</strong> vedrà rispondere alla chiamata più di 80.000 persone<br />
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