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Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

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27/01 La marcia indigena<br />

<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />

Si apre oggi apre con una grande celebrazione indigena e una marcia per le strade della città di Belem, la IX edizione<br />

del World Social Forum. É prevista la partecipazione di almeno 100mila persone, condurranno la manifestazione i<br />

rappresentanti dei popoli indigeni di tutto il mondo.<br />

I gruppi africani che hanno ospitato l’ultima edizione del Forum Sociale Mondiale a Nairobi (Kenya nel 2007) verranno<br />

accolti dalle comunità amazzoniche, che renderanno loro omaggio come propri ancestrali.<br />

La marcia apre il Forum, la cui prima giornata, il 28 gennaio, sarà nuovamente dedicata alle popolazioni indigene ed<br />

afrodiscendenti, e ai 500 anni di resistenza ai regimi coloniali e, oggi ad una società che li emargina. La Giornata Pan-<br />

Amazzonica si focalizzerà su alcuni particolari problemi, molti dei quali legati all'ambiente, come i cambiamenti climatici e<br />

la giustizia ambientale, la tutela dei diritti umani, la criminalizzazione dei movimenti sociali.<br />

Al via in Brasile il Forum Sociale Mondiale (Radio Vaticana)<br />

home > Politica > notizia<br />

28/01/<strong>2009</strong> 20.23.44<br />

Con una marcia lungo le vie di Belem, in Brasile si è aperta oggi la nona<br />

edizione del forum sociale mondiale. Vi prendono parte centomila persone e più<br />

di 50mila organizzazioni di tutto il mondo. Tanti i temi al centro dell’evento:<br />

dalla crisi economica alle alternative, al modello di sviluppo corrente. Ce ne<br />

parla Paolo Lambruschi.<br />

Indigeni protagonisti al Forum di Belém. A Davos apre il Forum dei Grandi (Radio Vaticana)<br />

Inaugurato ieri festosamente con una Marcia per le strade di Belém, guidata da<br />

migliaia di indigeni giunti da tutto il Pianeta - a cui è stata dedicata la prima<br />

Giornata - il World Social Forum, dove fino a domenica nello Stato del Parà in<br />

Brasile sono attese oltre 100 mila persone, di 5000 organizzazioni di 150 Paesi,<br />

per animare gli innumerevoli eventi previsti. Qui a Belém in Brasile e non a<br />

Davos in Svizzera - dove si è aperto invece oggi l’antagonista World Economic<br />

Forum - i leader latinoamericani - il presidente brasiliano da Silva, quello<br />

venezuelano, Chavez, l'ecuadoriano Correa, il paraguayano Lugo, e il boliviano<br />

Morales - si sono dati appuntamento per discutere le contromisure atte a<br />

fronteggiare la crisi economica globale. Intanto nella piccola cittadina di Davos,<br />

sotto una spessa coltre di neve, sono arrivati 2500 delegati di un centinaio di<br />

Stati ai più alti livelli del mondo politico, economico, accademico e della società<br />

civile per delineare il futuro prossimo, tra paure e speranze. Nella prima<br />

affollatissima sessione - stamane – economisti di vari Paesi si sono interrogati<br />

su come superare lo stallo nella crescita economica. Gli stimoli fiscali dei<br />

Governi – è stato detto – sono necessari ma non bastano a risolvere la crisi<br />

finanziaria mondiale. Bisogna evitare il protezionismo, che sta riemergendo,<br />

coordinare le azioni da intraprendere – sono tutti convinti – anche per spostare<br />

risorse dai Paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo e soprattutto fare<br />

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