You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />
solo a Belem, ma daranno vita anche ad eventi sulle frontiere dei nove Paesi che condividono la regione amazzonica e<br />
nella quale le popolazioni indigene resistono alla sua distruzione causata dall´estrazione del petrolio, dallo sfruttamento<br />
per produrre energia idroelettrica, dal taglio del legname, dalla coltivazione della soia.<br />
Chi non potrà partecipare fisicamente alle iniziative che si terranno a Belem potrà seguire comunque il Forum grazie al<br />
progetto di connessioni internet, alla Radio Belem expanded e al canale televisivo auto-gestito <strong>WSF</strong>TV. E già ad oggi<br />
sono già attive oltre 100 reti di connessione da Bogotà a Kinshasa, da Malmo alla Palestina, da Parigi a Falluja.<br />
In Messico inoltre, verranno organizzati tre giorni di attività parallele al Forum nella capitale e in altre quattro grandi città.<br />
A Belem, si discuterà, tra l´altro, del dramma di Gaza nel seminario “Palestine solidarity strategy meeting: taking the<br />
global boycott, divestment and sanctions movement foward”, organizzato con l´inglese War-onWant; i sindacati, con le<br />
attività della Rete mondiale Lavoro e Globalizzazione, si confronteranno sulle alternative e le strategie per fronteggiare la<br />
crisi economica globale e le sue conseguenze. Mentre la coalizione Giustizia Climatica ora! insieme a Wwf Italia e<br />
Legambiente organizzeranno una serie di incontri per promuovere il percorso di mobilitazione sociale verso il summit dell<br />
´Onu sul cambiamento climatico che si terrà a Copenhagen a dicembre<br />
Al centro delle discussioni di questo nono appuntamento dei movimenti quindi la lotta ai cambiamenti climatici, che non è<br />
la sola priorità individuata, ma è sicuramente quella a cui il movimento affida la speranza di un suo rilancio ed uscita<br />
dalle difficoltà.<br />
Il forum mondiale di Belem dovrà decidere se l’appuntamento di dicembre prossimo a Copenaghen, dovrà diventare una<br />
giornata di mobilitazione in tutto il pianeta. E non si tratterà semplicemente di organizzare una manifestazione, ma di<br />
articolare una precisa piattaforma energetico ambientale in tutti i territori nazionali.<br />
Bom dia Belem! (Mosaico di pace)<br />
27 gennaio <strong>2009</strong> - Tonio Dell'Olio<br />
"Um outro mundo è possivel" è espressione che non necessita di traduzione.<br />
È bandiera di un movimento variopinto che ha deciso di smettere di camminare retrovolto per guardare al futuro da<br />
costruire insieme.<br />
È alternativa a quelli di Davos che in questi giorni dovrebbero vestire di sacco, coprirsi il capo di cenere e pentirsi davanti<br />
al mondo e a Dio delle politiche scellerate di mercato. Quanti morti per fame, quanti uccisi dalle politiche di arraffamento<br />
teorizzate dagli oxofordiani, chicaghiani e bocconiani rampanti secondo i quali i benefici del mercato si estendono<br />
automaticamente a tutti gli abitanti del pianeta.<br />
Da Porto Alegre in poi l'alternativa al modello di Davos è stata costruita e sviluppata in mille rivoli che si chiamano<br />
cooperazione, mercato equo, diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il mondo, disinnesco del sistema di guerra,<br />
lotta alla corruzione e all'illegalità.<br />
Sta sotto gli occhi di tutti il fallimento dei rampanti e le speranze che – al contrario – aprivano queste riflessioni, proposte<br />
e pratiche.<br />
Da oggi qui a Belem do Parà, in una regione povera dell'Amazzonia brasiliana, saremo in tanti ad accogliere nuove sfide<br />
e a rilanciare una nuova idea di convivenza tra le genti della terra.<br />
145