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Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

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europea.<br />

<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />

Ogni discussione è stata accompagnata da attività culturali organizzate dalle delegazioni indigene, molte delle quali<br />

hanno raggiunto la principale città amazzonica del Brasile attraverso carovane fluviali partite da vari punti del Brasile<br />

e dal Perù.<br />

La decisione di dedicare un'intera giornata del Forum alle problematiche indigene e al dialogo tra i movimenti<br />

amazzonici e organizzazioni e associazioni provenienti da ogni parte del mondo obbedisce all'intenzione, espressa<br />

dal Consiglio Internazionale del FSM, di fare di questa nona edizione del Forum una occasione per dare finalmente<br />

voce e spazio all'Amazzonia, in tutta la sua complessità e varietà di visioni, culture, esperienze, prospettive.<br />

* Membro della delegazione di ASUD a Belem<br />

Si chiude il FSM <strong>2009</strong>. Le proposte del movimento altermondista (Dazebao)<br />

Lunedì 02 Febbraio <strong>2009</strong> 09:02<br />

di Marica Di Pierri* (da Belem)<br />

Si è chiusa ieri la nona edizione del Forum Sociale<br />

Mondiale <strong>2009</strong>. Un Forum che ha contato 2.300<br />

attività autogestite, 4.500 giornalisti e oltre 100.000<br />

iscritti, venuti da tutto il Brasile, da tutto il<br />

continente e da tutto il mondo per fare il punto sulla<br />

situazione mondiale e discutere assieme sul come<br />

costruire tutti assieme l'altro mondo possibile.<br />

Dopo sei giorni di ferventi lavori, una giornata Pan<br />

Amazzonica che ha visto al centro dei dibattiti le<br />

problematiche legate al polmone verde del mondo ed<br />

ai popoli che lo abitano e tre giorni di seminari, conferenze, dibattiti, laboratori, ieri Belem ha<br />

chiuso i battenti guardando avanti con fiducia, speranza e soprattutto determinazione, nonostante sia<br />

chiaro a tutti che il cammino è ancora lungo. Perché se un altro mondo più che possibile è<br />

necessario, per costruirlo c'è bisogno di unirsi e di impegno, caparbietà, determinazione, costanza e<br />

sudore.<br />

Domenica mattina a chiudere i lavori sono state le assemblee tematiche, in tutto ventidue, in ognuna<br />

delle quali si è discusso uno degli argomenti che hanno permeato le attività di questo Forum: crisi<br />

economica, ambientale, alimentare, climatica, lavoro, educazione, migrazione, diritti umani, lotta<br />

contro guerra, armamenti, impunità, diritti delle donne, per citare solo alcuni dei temi.<br />

Nel pomeriggio, l'assemblea delle assemblee – anch'essa una novità di questa nona edizione del<br />

FSM – ha avuto il compito di recepire le proposte emerse durante i lavori e durante le assemblee<br />

tematiche, componendo in tal modo una agenda comune di azione e mobilitazione sulla quale<br />

movimenti, sindacati ed associazioni lavoreranno nel prossimo anno creando e rafforzando<br />

convergenze ed alleanze.<br />

Molte le proposte emerse, tra cui il lancio della settimana di mobilitazione globale contro la guerra<br />

e gli armamenti (dal 28 marzo al 4 aprile), il G8 di luglio in Sardegna e il 12 ottobre, che i popoli<br />

indigeni hanno proposto come Giornata in difesa della Madre Terra e contro la Mercificazione della<br />

vita, in concomitanza con la ricorrenza di quella decantata 'scoperta dell'America' che ha significato<br />

per i popoli nativi del continente l'inizio di una storia di genocidio, umiliazione, dominazione. La<br />

proposta – fatta propria dai movimenti e ripresa in assemblea – rappresenterà la principale novità<br />

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