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dice Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale<br />
Responsabilità Etica onlus –, ossia chiedere che gli aiuti<br />
pubblici che si stanno immettendo nel sistema economico<br />
privato (banche, finanziarie, imprese) siano indirizzati verso<br />
investimenti che abbiano ricadute pubbliche e di lunga durata,<br />
e che siano condizionati a un cambiamento radicale del sistema<br />
che ha prodotto la crisi: pensiamo a nuove politiche industriali<br />
per l’ecoefficienza, relazioni commerciali più eque a livello<br />
mondiale, una finanza più etica, modelli di consumo sostenibili,<br />
nuove forme di welfare partecipato. Per questo abbiamo<br />
bisogno ancora di più di incontrarci – continua -, di mostrare<br />
ciò che facciamo, di rafforzare le nostre reti, di confrontarci con<br />
il mondo dell'economia tradizionale e con la politica, per<br />
governare insieme questo cambiamento necessario".<br />
Terra Futura è nata proprio con tali obiettivi. I medesimi da cui<br />
prende origine il position paper dal titolo "Il tempo è<br />
opportuno: equità, solidarietà e responsabilità per uscire dalla<br />
crisi" redatto e sottoscritto proprio in questi giorni dai suoi<br />
promotori e partner. Nella convinzione che, paradossalmente,<br />
proprio questo momento così critico può trasformarsi in tempo<br />
opportuno per voltare pagina. Ma è necessario dare fondamenti<br />
saldi e duraturi al cambiamento che da anni a più voci si invoca<br />
e per cui tante realtà diverse e persone lavorano da lungo<br />
tempo. Il documento è dunque una proposta di riflessione<br />
verso Terra Futura <strong>2009</strong> ma anche di condivisione di un<br />
percorso, affinché la svolta richiesta a ogni livello – e ormai<br />
improrogabile – non resti solo legata alle paure generate dalla<br />
crisi, ma diventi invece patrimonio diffuso e perenne di una<br />
nuova visione e di nuovi modi di abitare, produrre, coltivare,<br />
agire e governare, come ricordano le cinque parole chiave di<br />
Terra Futura. "È un cambiamento che chiede, in particolare,<br />
un’idea - conclude Biggeri – e una pratica nuove di governo,<br />
che facciano della solidarietà e della responsabilità i due propri<br />
assi portanti".<br />
Insieme alla prossima edizione di Terra Futura, il documento<br />
sarà presentato in anteprima proprio a Belem, sabato 31<br />
gennaio alle ore 12, dai rappresentanti dei promotori e dei<br />
partner presenti lì in delegazione, proprio a sottolineare<br />
l’importanza di costruire insieme il nuovo corso, di mettere<br />
insieme le forze, le idee, i modelli e le buone prassi già in uso.<br />
Il manifesto sarà naturalmente al centro della prossima<br />
edizione di Terra Futura, che vedrà anche quest’anno un<br />
programma culturale articolato e di alto livello, fra seminari,<br />
dibattiti e convegni con numerosi esperti e testimoni<br />
provenienti dal mondo della politica, dell’economia e della<br />
<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />
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